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Guardate le mie mani. Lectio divina sui gesti di Gesù
Come hanno parlato e continuano a parlarci le mani di Gesù? Ripercorrendo le pagine dei Vangeli, questa ci fa contemplare anzitutto le mani del bambino nato da Maria e cresciuto nell'umile casa del carpentiere, manine che si aggrappano al seno materno e che giocano con i truccioli di legno o con i sassolini insieme ai ragazzi delle contrade di Nazaret. Ed eccolo addestrarsi al mestiere del padre Giuseppe fino all'età adulta: mani di lavoratore. E poi lungo le vie della Palestina insieme ai suoi discepoli lo vediamo sempre con le sue sante mani al servizio degli altri: mani che pregano e benedicono, mani che carezzano i piccoli e toccano i malati per guarirli; mani che sostengono e strappano dal sonno della morte, mani che lavano i piedi ai discepoli, che spezzano il pane e lo offrono, mani che scrivono nei cuori patti di alleanza; mani che, dopo aver servito e tutto donato, si lasciano inchiodare alla croce. E proprio là dove esse divengono impotenti, la missione del Verbo Incarnato si compie. -
Una vita senza fine
C'è, tra i giovani, chi si interroga sulla morte. È un argomento che non si addice alla giovinezza che si affaccia alla vita. Tuttavia, la morte è una realtà della vita? anche, purtroppo, nella giovinezza. L'uomo, è l'unico ad avere una consapevolezza razionale della ""morte"""" ma è anche l'unico ad avere difficoltà nell'accettarla. Invece, per il nostro equilibrio, è necessario dare una risposta al problema. Qualunque essa sia. L'autore prende in considerazione alcuni grandi dell'antichità e il loro pensiero sulla vita e sulla morte. Larga parte del testo osserva come la cultura contemporanea accoglie o meno la realtà della morte: - La morte negata nella nostra società. - L'accettazione della morte come evento naturale. - La speranza in una vita oltre la morte. - La fede nella vita eterna. Alcuni training sul """"senso della fine"""" completano il testo."" -
Simboli e segni cristiani. Nell'arte, nella liturgia, nel tempio
Nella vita umana segni e simboli occupano un posto importante, e così anche nella liturgia. Anticamente, i simboli cristiani, in una società dove pochi sapevano leggere e scrivere, erano ""il primo libro della fede"""". Ancora oggi, essi ci mettono in comunione con la Chiesa delle origini, ci aiutano a """"vedere"""", a """"sentire"""" il mistero attraverso gesti e atteggiamenti. Nel testo, diviso in tre sezioni, vengono presi in considerazione i simboli e i segni dell'arte cristiana, della liturgia e del tempio. Un piccolo manuale per capire il loro messaggio e viverlo."" -
Amiche a prima vista. Diario confuso e felice di un'amicizia
A 14 anni ""e tre quarti"""", con il nick """"ari@"""", Ilaria apre il suo primo blog, intitolato Confusa e felice, come la canzone di Carmen Consoli. In questo diario on line ari@ può scrivere i suoi pensieri e raccontare la sua vita, compresa la storia di un'amicizia nel frattempo sbocciata con una nuova compagna di classe, Alice. Nonostante le differenze di carattere e di vissuto, tra Ilaria e Alice scoppia subito un'amicizia """"a prima vista"""", coinvolgente, appassionata e totale, e le due ragazze diventano inseparabili. L'inserimento di Alice nel """"gruppetto storico"""" di amici della protagonista è però meno semplice, e quando tra Ilaria e il vicino di casa, Luco, l'amicizia si trasformerà in qualcosa di più intimo, un amore dolce e inatteso, il legame tra le due ragazze ne risentirà, e la loro amicizia entrerà in crisi. L'organizzazione partner del testo è l'Unicef, la cui mission è il bene dei minori e l'amicizia fra tutti i popoli. Dalle schede dell'Unicef uno sguardo a 360 gradi sulla condizione dei giovani nel mondo in termini di istruzione ed economia. Ilaria racconta queste vicende riflettendo in prima persona sulle pagine virtuali del suo diario, coinvolgendo il lettore che si sentirà parte della sua vita, come un vero e proprio lettore del suo blog. Età di lettura: da 13 anni."" -
Il tesoro nel campo. Chi trova, cerca
L'autore rilegge il versetto di Matteo 13,44 che parla del tesoro nascosto nel campo e di chi vende tutto per acquistare quel campo. E lo fa con freschezza e originalità. Il filo conduttore di queste provocazioni è il dato teologico dell'incarnazione per cui non è la creatura a cercare e a entrare nel mistero di Dio, ma è il mistero di Dio che si rivela, è Dio che cerca e trova la persona. Solo perché trovata, la persona è in grado di cercare. Non è l'uomo che trova il Regno di Dio, ma è il Regno che seduce l'uomo, lo afferra e lo conduce. -
I sermoni. Vol. 2: Mariale. Santorale. Tempo ordinario.
Questi venticinque sermoni, insieme con i tre frammenti, completano l'opera del primo volume. Come dice il sottotitolo, abbiamo qui sermoni per le feste dei santi - dove in un commento alle Beatitudini Isacco traccia le linee guida del cammino ascetico -, della Vergine e per il tempo ordinario. Con uno stile dove teologia speculativa e lectio sapienziale collaborano a muovere mente e cuore del lettore, temi come il Corpo mistico, la Chiesa come ""Cristo totale"""" che illumina, guarisce e accompagna l'umanità fragile nel suo cammino verso Dio, mitezza d'animo, misericordia e rigore ascetico, affascinano chi si accosta a questo speculativo di genio e pedagogo amorevole che è l'abate della Stella."" -
I super eroi non bevono il brodo. Ediz. illustrata
Ai punti opposti della Terra, il Nord e il Sud, ci sono due bambini che pur nella diversità delle abitudini e del clima, vivono esperienze analoghe: hanno una mamma e un papà, credono in un mitico super-eroe, e sognano un giorno di partire alla scoperta del mondo e diventare amici di tutti. E quando sono grandi partono davvero, per poi trovarsi in uno strano posto, un paese con una sola casa divisa in due da una strada. E lì si imbattono l'uno nell'altro, ma invece di corrersi incontro ansiosi di conoscersi, cominciano a litigare e si chiudono ognuno nel suo pezzo di casa, soffrendo la fame, il caldo, il freddo. Fino a quando, scoraggiati, decidono di ripartire. Ma ecco che sopra le loro teste, sfrecciano i super-eroi tanto sognati, ognuno diretto dalla parte opposta del mondo. E anche i due omini, l'uomo del Nord e l'uomo del Sud, capiscono come era stupido farsi la guerra, che in fondo sono una persona sola e che l'altro siamo noi. Temi affrontati: il viaggio come conoscenza; il confronto fra le culture: Nord e Sud del mondo; la banalità dei pregiudizi; tutti gli uomini sono uguali. Un racconto surreale, molto divertente, opera prima di un'autrice dalla spiccata sensibilità narrativa e poetica. Età di lettura: da 6 anni. -
Cirillo e Saturnino. Ediz. illustrata
Lo gnomo Saturnino ha raccolto lo scoiattolo Cirillo quando era piccolo e sperduto: da allora i due vivono insieme nell'accogliente casetta dello gnometto e sono grandi amici. Ma durante una passeggiata nel bosco lo scoiattolo diventa geloso del corvo Castillo, e indispettito si allontana. Quando, però, si accorge che l'amico gnomo ha dimenticato i suoi occhiali, va a cercarli, perché tra poco nevicherà e potrebbero scomparire per sempre sotto la neve. Salutato il corvo, intanto, Saturnino si rende conto che l'amico Cirillo non c'è più e lo cerca disperato. Intanto comincia a nevicare e lo gnomo rientra di corsa a casa, dove trova Cirillo. I due cominciano a litigare, e non si parlano più. La vita non è più la stessa senza la compagnia dell'amico, il caffè di ghiande non ha più lo stesso sapore, e a Saturnino non resta che il conforto degli amati libri. Solo allora si accorge che non ha più i suoi occhiali. Ma ecco che Cirillo li tira fuori e gli racconta come sono andate le cose. Che bello ritrovarsi, superare il litigio e passare al calduccio un inverno insieme. Un racconto semplice di un'autrice di grande esperienza come Maria Vago, che sa parlare al cuore dei bambini. Temi affrontati: l'amicizia; come superare i litigi nati per motivi banali; saper chiedere scusa; la natura del bosco; le stagioni. Età di lettura: da 6 anni. -
Fare squadra. Lezioni di leadership dall'apostolo Paolo
Paolo leader: l'affermazione può considerarsi quasi scontata, eppure si registra uno scarso interesse per la comprensione della figura di Paolo come leader. Pochi infatti sono gli studi che si riferiscono alla sua leadership, mentre, secondo gli autori, molti sono gli input che scaturiscono da uno studio delle strategie paoline alla luce degli principi della leadership moderna. Che cosa può insegnarci san Paolo, che visse quasi duemila anni fa, sulla leadership nel mondo odierno? Per rispondere a questa domanda gli autori hanno scelto un approccio multidisciplinare; intrecciando le proprie competenze di specialisti, uno nello studio delle Scritture, l'altro nell'analisi della leadership, prendono in considerazione la performance di Paolo quale importante leader della cristianità, una delle organizzazioni più antiche che si conoscano. Quattro sono i grandi temi affrontati: la visione del leader, la cura delle relazioni, la crescita di una comunità, la sollecitudine piena di compassione. Tra i concetti più significativi che gli autori presentano, risultano particolarmente interessanti e attuali il concetto di leader trasformazionale, cioè il leader che sa gestire il cambiamento; e quello di leader caordico (unione di caos e ordine), cioè il leader che crea all'interno delle comunità una struttura e uno spazio sufficienti perché esse comincino a organizzarsi da sé e a produrre autonomamente. -
Commento al Salmo 118
In questa opera della maturità, dopo la ""scoperta"""" dell'esegesi di Origene e quando ormai la polemica contro l'eresia ariana è sopita - è stato chiamato l'Atanasio dell'Occidente - Ilario offre una lunga meditazione sulla Legge, colta profeticamente nel suo fine, Cristo. Nel suo interesse per il realismo dell'incarnazione e per il corpo di gloria del Signore risorto comprende che la carne dell'uomo è candidata a partecipare a quella gloria, vero compimento del processo della sua creazione a """"immagine di Dio"""". Tertulliano e Cipriano sono i suoi primi maestri, ma assieme a loro molta sapienza classica entra nel linguaggio che descrive l'itinerario dell'uomo alla gloria. Con il gusto dell'equilibrio, Ilario integra nella prospettiva cristiana dati derivati dal senso comune, dalla psicologia e dalla morale tradizionale. Ciò che rivela la tempra del confessore è la fede e una fede a tutta prova è stata quella di Ilario: fede pregata nelle parole di questo salmo, ammirata nel """"profeta"""" che parla in questo salmo, predicata con coraggio."" -
L' anno liturgico come terapia
Avvento, Natale, Pasqua, Pentecoste... Il Cristianesimo celebra, un anno dopo l'altro, la nascita, la vita, la morte e la risurrezione di Gesù di Nazaret. L'anno liturgico, con le sue immagini e i suoi simboli, dà ai pensieri e ai sentimenti la possibilità di esprimersi, ci offre la possibilità di conoscerci veramente. Le solennità dell'anno liturgico sono scene di una rappresentazione sacra durante la quale i credenti partecipano ""alla recita"""" della redenzione seguendo l'esempio di Gesù. Gli autori, passando in rassegna le feste più importanti dell'anno liturgico, dimostrano che queste esercitano un effetto terapeutico sull'anima."" -
Il più piccolo di tutti i semi. Pedagogia della proposta e dell'accompagnamento vocazionale
Vale la pena investire nella pastorale vocazionale? I giovani del nostro tempo sono sensibili a questo tipo di provocazione? Si sarebbe tentati di dire che è meglio lasciar perdere, che non è aria! Invece una recente ricerca autorevole condotta dall'équipe del prof. Garelli documenta che i giovani si interrogano, che la proposta è tuttora valida. Non solo, suggerisce anche l'idea che se non si educa, se non si indicano strade che portino a traguardi grandi, la persona non si costruisce. E questo prima e al di là di una scelta vocazionale specifica! Il sussidio prende le mosse proprio da questa constatazione e suggerisce proposte per i formatori e gli educatori chiamati a coltivare un piccolo seme che, come suggerisce il Vangelo, può diventare un albero. -
Angeli sulla mia strada. Storie vere
Il testo si compone di 10 brevi racconti autobiografici. In ciascuno l'autrice racconta un episodio della sua vita in cui persone sconosciute e mai più incontrate le hanno dato un aiuto inaspettato in un momento di particolare difficoltà materiale o spirituale. Il 1° racconto è ambientato a Dublino, dove una famiglia irlandese le offre accoglienza ed ospitalità immediata. Nel 2° racconto l'""angelo"""" è una donna somala che a Pescara aiuta l'autrice in un momento di difficoltà con il suo bambino. Nel 3° è un frate cappuccino incontrato in Israele che la stimola a compiere scelte decisive per la sua vita. Nel 4° è un suo professore defunto che le appare in sogno assicurandole protezione, come poi avviene in una grave caduta dalle scale del suo bambino. Nel 5° è la volta di """"angeli incontrati in treno"""" che, giocando a carte, le insegnano a scalzare l'amarezza di un periodo duro. Nel 6° sono le attenzioni di uno steward della compagnia aerea spagnola a farla riemergere dal dolore. Così come nel 7° sono le confidenze di una partoriente a ridarle fiducia nella vita dopo un attentato a Roma. Nell'8° sono i gesti di gratitudine di un bimbo diversamente abile, incontrato a Lourdes, """"imprigionato dalla malattia, liberato dall'amore"""" a riavvicinare la protagonista """"all'essenza della vita, che è l'amore"""". E nel 9° sono le parole di un """"barbone"""" nella notte di Natale a sollecitarla alla condivisione con gli ultimi. Chiude infine la sfilata degli angeli un gruppo di allegri studenti siciliani..."" -
Commento ai salmi di lode. Vol. 1
Le Enarrationes in Psalmos sono l'opera più voluminosa di Agostino e comprendono il commento di tutto il Salterio. Qui si è scelto di presentare solo il commento di alcuni salmi di lode. Il fascino e i misteri del creato e la storia della salvezza in cui Dio opera e si rivela costituiscono la prima e fondamentale radice del canto di lode. Come modelli tipici sono stati scelti i salmi 134, 145, 146, 147. Altri salmi celebrano Dio come ""re eterno e universale"""" e tra questi sono stati selezionati i salmi 94, 99, 112. E poiché centro della lode era Sion, meta dei pellegrinaggi del popolo ebreo desideroso di incontrare il suo Dio, vengono presentati come espressione di questi sentimenti i salmi 95 e 150. Completano la rosa dei salmi commentati i salmi 18, 32, 62, 91.Sono testi che Agostino ha spiegato ai fedeli. Sebbene rivelino tutte le risorse del maestro di retorica, i commenti hanno un'impronta eminentemente pastorale.""""La semplicità della forma e l'apparente costruzione disordinata e sconnessa di questi discorsi offrono un contenuto ricchissimo di dottrina teologica e spirituale e rivelano l'arte con cui il santo vescovo prendeva contatto personale con gli uditori; contatto dovuto alla sua straordinaria capacità di risvegliare la vita interiore dell'uomo""""."" -
Gli splendori di Patmos. Breve commento all'Apocalisse
Dell'Apocalisse, solitamente ritenuto un libro di catastrofi a tinte fosche, in questo commentario invece si mettono in luce gli splendori di ogni sua pagina e la beatitudine che comunica (cfr. Ap 1,3), senza tacere le sue difficoltà e la violenza del suo linguaggio. Ogni blocco di commento è significativamente chiuso da un breve paragrafo che, a mo' di ritornello, elenca splendori e beatitudini. E' strutturata in quattro settenari, gli ultimi tre sono da differenziare: mentre quello delle trombe e quello delle coppe sono due settenari di flagelli che rievocano le piaghe d'Egitto dell'antico esodo (per cui l'Apocalisse anche per questo è l'Esodo del NT), il settenario dell'apertura dei sigilli che chiudono il rotolo dei decreti divini è un settenario di rivelazione: la rivelazione dell'Agnello (cfr. Ap 1,1). I flagelli esodici dei due settenari di trombe e coppe si abbattono sulle due idolatrie: la prima è l'idolatria tradizionale del panteon greco-romano; la seconda è l'idolatria della Bestia (nel commentario intesa come idolatria imperiale). -
Gli angeli di Natale. Ediz. illustrata
Il racconto della natività seguendo lo spirito e la lettera dei Vangeli di Matteo e Luca, ma con un punto di vista corale: quello degli angeli, che hanno avuto un ruolo determinante nelle varie fasi che hanno portato alla nascita di Gesù. Dopo quel primo Natale, gli angeli, i messaggeri del Cielo, si ritrovano ogni anno nella Notte Santa per rievocare quell'evento. C'è l'arcangelo Gabriele, l'unico di cui ci è stato rivelato il nome, che annuncia alla giovane Maria che è stata lei la prescelta per dare alla luce il Salvatore del mondo. Poi c'è l'angelo che in sogno rassicura Giuseppe sulla natura divina del figlio che la sua promessa sposa porta in grembo. E l'angelo che segue il loro cammino verso Betlemme per essere pronto a dare l'annuncio ai pastori. E l'angelo custode di Gesù, che veglia il suo sonno nella mangiatoia. E l'angelo in veste di cometa che guida i Re Magi. E ancora, l'angelo che li avverte di non tornare da Erode e quello che suggerisce a Giuseppe di scappare in Egitto e infine di tornare in Palestina, dopo la morte del crudele re... Un racconto semplice e poetico, reso prezioso e unico dalle illustrazione evocative di Silvia Colombo. Età di lettura: da 6 anni. -
I baci non dati
L'amicizia è il tema chiave di questo testo. Essa è parte costitutiva del cammino di Bernardo, Francesco, Teresa, là dove umanità e santità si saldano strettamente tra loro. Protagonisti determinanti della storia della Chiesa, essi ci aiutano a tracciare un'altra storia, meno ufficiale ma non meno reale ed importante: una storia che non si svolge nei palazzi del potere, ma è fatta di incontri, di affetti, di emozione reciproca. Senza paura della passione. La Chiesa avanza anche mostrando, nei suoi uomini e nelle sue donne migliori, una nuova architettura dei rapporti umani. Non si tratta di amicizia spirituale, o funzionale a una riforma o a un progetto ecclesiale, bensì di amicizia umana, emozionale, viva. Perché l'amore e l'amicizia compongono una parte decisiva di una ""scienza pratica"""" del vivere, una spiritualità che non è sottrazione, ma addizione d'umano. Una riflessione sul tema della """"salute spirituale"""" che l'amicizia protegge e custodisce, riserva di vita sana e gioiosa."" -
Corso nuova vita. L'annuncio del kerygma in sei tappe
Il volume presenta la prima tappa dei 21 corsi della scuola Sant'Andrea, una scuola di formazione nata in Messico e diffusa in più di 60 Paesi. L'itinerario kerygmatico segue i temi fondamentali del ""primo annuncio"""" cristiano: l'amore di Dio, il peccato, la salvezza in Gesù, la fede e la conversione, il dono dello Spirito Santo e l'ingresso in una comunità. La Scuola Sant'Andrea Italia è un'associazione collegata alla sede centrale di Guadalajara, in Messico; la sua metodologia attivo-partecipativa, fondata da José Prado Flores, è un ottimo strumento per la catechesi e la conoscenza biblica che si sviluppa attraverso dinamiche, risorse didattiche e insegnamenti che coinvolgono i partecipanti. In Italia opera un'équipe nazionale che mira alla formazione di équipe nelle singole diocesi o nei movimenti, abilitate a ripetere i 21 corsi del programma nelle proprie comunità ecclesiali. Utilissimi per le diocesi o parrocchie che desiderano implementare questa scuola di evangelizzazione, i corsi della scuola Sant'Andrea sono adatti a giovani e adulti e possono interessare anche operatori di pastorale che desiderano conoscere nuove esperienze di evangelizzazione e trovare input per il loro servizio alla comunità e costituiscono comunque un approfondito e coinvolgente itinerario di formazione biblica e teologica."" -
Felice chi crede
Una meditazione esegetica su due brani del Nuovo Testamento: il primo, tratto dal Vangelo, è quello del celebre incontro tra Tommaso e Gesù risorto (Giovanni 20,26-29: ""Perché mi hai veduto hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!""""); il secondo è un passo della Prima lettera agli Ebrei (1 Pietro 1,1-9: """"Voi lo amate pur senza averlo visto; e ora senza vederlo credete in lui""""). La domanda da cui il cardinal Martini parte è: Cosa vuol dire che c'è una beatitudine per coloro che non hanno visto e credono? Dopo aver brevemente scorso parole analoghe all'interno del Nuovo Testamento, Martini sottolinea come due siano essenzialmente le vie della felicità additate dal Vangelo: quello del verificare personalmente un dato e quella del fidarsi incondizionatamente. Gesù ha voluto che la sua manifestazione al mondo passasse sia attraverso segni da vedere e da toccare, sia attraverso gesti di fede da compiere. Credere senza vedere è il prezzo della libertà. Ed è anche un ponte verso l'eterno, quella vita in pienezza a cui tutti siamo destinati. È la pubblicazione della conferenza-meditazione tenuta dal cardinale all'inaugurazione dell'anno accademico dell'Istituto di Scienze Religiose Massimiliano Kolbe, di Vallo della Lucania (Salerno)."" -
Lettera di Gesù Bambino
Di solito, per Natale, sono i bambini a scrivere una lettera a Gesù. Questa, invece, è una lettera che - per finzione letteraria - Gesù Bambino scrive ""all'uomo che Dio ama"""" dal grembo di sua Madre. E la fa trovare all'autore nella buca delle lettere, forse perché, essendo questi prete e giornalista, troverà il modo di farla conoscere. In 7 capitoli (Sono Dio!, Maria: l'accoglienza, Giuseppe: l'obbedienza, Elisabetta: il servizio, Giovanni: la rivelazione, Il regno di Dio: tra attesa e compimento, Il mio Natale buono!) Gesù Bambino parla di sé, della fedeltà di Dio, dei temi piccoli e grandi della fede, motivando gli uomini e le donne d'oggi a un'accoglienza profonda di un mistero che chiede di essere tradotto in testimonianza e vita.""