Sfoglia il Catalogo ibs007
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 8461-8480 di 10000 Articoli:
-
L' hotel delle cose perdute
Mystery dai risvolti onirici, ma soprattutto romanzo che tratta temi complicati in maniera apparentemente e dichiaratamente semplice. L'intera vicenda si svolge all'interno di una unica stanza, la hall del Grand Hotel Santiago, dove, a fronte di un omicidio avvenuto nella notte si dipanano capitolo dopo capitolo le storie interrotte e ombrose degli ospiti dell'albergo, tutti parimenti sospettati. Ben presto si palesa che quella dell'Hotel Santiago è una realtà differente dalle altre, una realtà sospesa, dove chiunque si trovi al suo interno non può esserci capitato per caso. È la perdita infatti, in ogni sua più disparata forma - perdita di un figlio, di un amore, di denaro, della ragione, di un'occasione per rivelare se stessi - il filo conduttore che intreccia i destini degli avventori dell'hotel. Quando giunta ormai l'alba l'identità dell'assassino sarà rivelata, ci si renderà conto che la realtà ha molte sfaccettature. Un romanzo breve, che si presta a più di un'ipotesi di lettura. -
Elettra
Elettra è una giovane donna bellissima, colta e intelligente. Determinata a diventare giornalista, dopo gli studi e un tirocinio presso una testata di provincia, entra nello staff di una celebre rivista patinata diretta dall'ambiguo Luciano Schiavo. Per adeguarsi ai ritmi del nuovo lavoro si trasferisce a Milano lasciandosi alle spalle senza troppi rimpianti un incarico da insegnante. Più complessa la sua situazione sentimentale: un fidanzato perfetto abbandonato in favore di un amante innamorato della sua ex, da cui a sua volta è stata abbandonata. L'avvenenza di Elettra, che spesso l'ha favorita, a volte si rivela un peso insostenibile. In particolare, quando il suo nuovo capo la fa oggetto di molestie sessuali. Che fare? Denunciarlo o tentare di dimenticare e ricominciare ancora una volta? E soprattutto, quante volte si può trovare la forza per ricominciare? Gian Carlo Fanori esplora con audacia la psicologia di una giovane donna in carriera costretta a fare i conti non solo con un mondo professionale in cui le attenzioni morbose del capo hanno scarsa possibilità di essere sanzionate, ma anche con se stessa e le proprie ambizioni. -
La morte mi fa ridere
Poche cose come la paura sono una questione intima, insondabile e personale. Normalmente, si ha paura della morte mentre alla vita ci si attacca con le unghie e con i denti. Il ribaltamento dei fattori non cambia il risultato. Se non temi la morte, e la desideri, finanche consciamente la cerchi, è perché la vita ti spaventa, o meglio, ti fa orrore un mondo in declino e una umanità sempre più dedita alla distruzione di sé e del pianeta ferito che l'accoglie. Leonardo, il protagonista del romanzo, acclarato caso di antinomia, è un avventuriero. Rifugge la routine quotidiana, le convenzioni, qualunque rituale sociale. Diffidente nell'approccio interpersonale, è affezionatissimo ai suoi due cani, Luna e Petra, che preferisce non lasciare mai da soli tanto che lo accompagnano nei suoi viaggi in solitaria intorno al mondo, in vacanza e anche quando ha bisogno di disintossicarsi dalla vita di relazioni che sia pur minime è costretto a mantenere. Il suo sprezzo per il pericolo è ben noto nell'ambiente tanto che viene spesso reclutato per incarichi di alto profilo l'ultimo dei quali organizzare il trasporto di preziosi oggetti di antiquariato dall'India. Nulla è mai troppo estremo per Leonardo, pur di non confrontarsi con il più imbattibile dei suoi avversari: il coraggio di vivere. -
Se domani ti arrivano dei fiori
Due coniugi quarantenni in procinto di separarsi si confrontano in un romanzo il cui titolo, ""Se domani ti arrivano dei fiori"""", è un verso tratto da una poesia di Elio Pagliarani. I protagonisti rievocano, commuovendosi o accusandosi vicendevolmente, vari episodi della loro vita di coppia, dal primo incontro all'inevitabile decisione di divorziare. Ogni intervento, differenziato tipograficamente (tondo lui, corsivo lei), rimane circoscritto in un ambito esclusivamente privato, di quotidianità comune a molte coppie."" -
Mar di Roby
Il ""Mar di Roby"""" è prima di tutto quello che un ragazzo palermitano sogna di solcare come capitano di lungo corso, e poi quello interiore, nel quale lo stesso giovane, quando la vita lo allontana dal suo desiderio e lo pone di fronte a difficili sfide personali, si avventura con coraggio in cerca della propria felicità. In un romanzo che sta a metà tra il racconto autobiografico e la riflessione esistenziale, Roberto Taormina descrive dapprima le proprie modeste origini, gli anni brillanti della scuola, il rapporto con una famiglia unita e affettuosa. Fondamentale è per lui la passione per il mare e per la navigazione, che detta molte delle sue scelte di giovinezza, fino a condurlo alle soglie della realizzazione del sogno di imbarcarsi. Ma proprio quando la vita pare arridere alle sue ambizioni, la tragedia di un grave lutto sembra affossare la sua volontà. Inizia a questo punto un complicato percorso per sconfiggere una malattia psichica sfuggente e insidiosa che si origina proprio dal dolore per quella perdita inspiegabile. Essa arriva sul punto di fiaccare per sempre la sua determinazione, ma la caparbietà del protagonista e la sua capacità di fare tesoro di ogni situazione hanno la meglio. La crisi riconsegna al mondo un uomo saldo nei propri valori e pronto a lottare per il pieno riscatto personale, che si realizza in un nuovo e stimolante ambito professionale, nello sviluppo di legami di amicizia profondi e nella generosità verso il prossimo."" -
Il picnic delle storie
La silloge è un interessante e anomalo esperimento di scrittura condivisa. Due amiche settantenni, una in Italia l'altra in Scozia, decidono di combattere il blues del lockdown scrivendo racconti. Ognuna delle autrici ha lavorato separatamente su una storia dallo stesso titolo, tutte lette e commentate a distanza via Skype la domenica pomeriggio. Le protagoniste delle storie sono in prevalenza donne e, anche laddove rivestono un ruolo all'apparenza secondario, ne sono il fulcro. Donne, più o meno giovani, che vorrebbero poter cancellare o risolvere i conti con il passato schiacciando un pulsante e altre che partono per lunghi viaggi in cerca di se stesse. Si narra di avvenimenti tragici rimediabili solo con un finale distopico, e di aderenze politiche che non riescono a risultare coerenti. Si parla di giustizia intesa come catarsi più che di applicazione alla lettera di un codice di leggi. È un panorama soprattutto di donne che lottano, amano e si fanno sentire, appassionate di vita. -
Astrid e l'appuntato
Astrid è una graziosa maturanda liceale con una propensione all'abuso di stupefacenti. Riccardo Marco Bellini è un giovane appuntato dei carabinieri, fidanzato con Anna, a Trieste per ragioni di studio, e prossimo al matrimonio. I loro destini si incrociano un pomeriggio quando Riccardo, di pattuglia con il suo superiore, ferma Astrid per un controllo antidroga; lei ha appena gettato via uno spinello e ha con sé una stecca di fumo, ma grazie all'aiuto dell'appuntato riesce a cavarsela con poco più di una ramanzina. Intanto, tra loro nasce una simpatia immediata che sfocia ben presto in una passione tanto irresistibile quanto inappropriata. Riccardo, infatti, nonostante l'attrazione che prova per la sensuale Astrid, si sente in colpa verso la fidanzata. Astrid, invece, si confronta con il proprio desiderio di indipendenza e con l'evoluzione inaspettata di alcuni rapporti amicali. Sullo sfondo gli scanzonati, colorati, incoscienti anni Ottanta, che Amilcare Simonazzi tratteggia con la levità propria di chi li ha vissuti appieno. -
Il cristallo e la balena
Eunan Maxwell è un giovane archeologo del mare esperto in relitti navali. Dopo essere stato coinvolto in un progetto di ricerca europeo, l'Università Libera di Berlino lo ha incaricato di analizzare i reperti rinvenuti negli alloggi degli ufficiali di una baleniera basca del quindicesimo secolo, affondata di fronte all'Irlanda, nella baia di Galway. Lo scozzese, spronato dall'approssimarsi della scadenza del suo contratto e costretto a fare i conti con la scarsità di risultati finora conseguiti, decide di prendere in prestito alcuni di questi reperti e di coinvolgere nella sua indagine i coinquilini. Quattro giovani con cui Eunan non condivide solo gli spazi abitativi ma anche interessi, speranze, delusioni, amori e passioni, precarietà: una basca appassionata di filosofia, una ricercatrice italiana in fisica, un giapponese studioso di moda e di balene, un bavarese con il talento di saper aggiustare qualunque cosa. Il giovane archeologo rivela che in particolare è un reperto a lasciarlo perplesso: una sorta di mattoncino sghembo di color bianco grigiastro, che somiglia a un insignificante blocco di sale duro, grezzo, sporco e tutto rigato. Di cosa potrebbe trattarsi? Cosa un ufficiale a bordo di una baleniera potrebbe avere custodito con tanta cura nei propri alloggi? Risolvere l'enigma, in compagnia degli amici, finirà per rappresentare per ognuno di loro un viaggio nel tempo e nello spazio, dal Medioevo a oggi, da una parte all'altra dell'Europa, attraverso scienza, filosofia, natura, esoterismo e società segrete: occasione di un percorso di crescita e presa di consapevolezza. -
Gocce per gli occhi
Uno dei temi più dibattuti dalla critica letteraria è senz'altro la similitudine tra la vita vera e le vicende di cui uno scrittore narra. È più corretto nei confronti del lettore che scriva solo ciò di cui sa? Oppure è preferibile che si affidi all'immaginazione e alla fantasia? Kazuo Ishiguro, premio Nobel per la letteratura 2017, in una intervista a Shortlist sostenne che scrivere solo di ciò che si sa ""è il contrario dell'accendere l'immaginazione e il potenziale degli scrittori"""". Forse, come sempre, l'equilibrio sta nel giusto dosaggio di creatività e osservazione del mondo che ci circonda. È difficile pensare che si possa scrivere una storia credibile, sia sul piano degli avvenimenti che della psicologia dei personaggi, senza attingere al proprio bagaglio di esperienze e di sensazioni. La narrazione di Carlo Picchiotti si contamina, in modo intrigante, di elementi che afferiscono dal corredo multicolore di una vita condotta intensamente a studiare i comportamenti e i piccoli gesti degli altri. Tale che il confine tra ciò di cui sa e ciò di cui scrive si sfuma con eleganza. La silloge si compone di dodici racconti, eterogenei per tematica e stile, una sorta di piccole gocce, pungenti e intense come lo sono le emozioni improvvise. In questo senso ogni goccia è nutrimento necessario per gli occhi dell'anima, che ritrovano così la lucentezza del proprio essere e l'entusiasmo del vivere nuove realtà."" -
Sei unica. Inizia il tuo viaggio
Giulia è una giovane donna cresciuta in una bella famiglia tradizionale che le ha trasmesso valori importanti. Fino all'ennesima rottura col fidanzato, ha cercato di comportarsi come ci si aspetta da lei, classica brava ragazza, appena laureata in legge, come desiderava il padre, con un buon lavoro, primo tassello per affrontare la vita da adulti. Qualcosa però si rompe e Giulia avverte l'esigenza di scavarsi dentro, di incamminarsi in un percorso di crescita personale che travalichi gli input ricevuti: ciò che gli altri si aspettano da te, ciò che gli altri considerano giusto per te, infatti, può non essere tale. E allora l'unica soluzione è trovare il coraggio per rimettersi in discussione. L'occasione esterna è un viaggio in Grecia, durante il quale si iscrive a un corso di orienteering non solo spaziale ma anche sensoriale: lungo un tragitto da compiersi in un bosco i partecipanti incontrano figuranti che impersonano le dee greche; ogni dea è simbolo di alcune caratteristiche femminili. I diversi archetipi la fanno riflettere non solo su se stessa ma sul ruolo della donna nella società. È, però, il successivo incontro con colui che diventerà per lei una sorta di guida, il carismatico e affascinante Dany'el, a dare alla giovane Giulia la determinazione necessaria sia per affrontare la quotidianità con piglio diverso sia per affrancarsi da frustrazioni e sensi di colpa. Un romanzo di formazione, da leggere con anima aperta. -
Non dite a Romeo che Giulietta mi piace
Lui è un ragazzo napoletano di diciannove anni che vuole fare l'attore e sogna la grande occasione della sua vita: un provino all'Accademia di recitazione del Teatro Bellini di Napoli. Ma ha paura di vestire i panni del protagonista, nella vita come sul palcoscenico, risultando un interprete incompleto e poco convincente. Quando coinvolge i suoi amici nel progetto di recitare insieme, affida il ruolo di Romeo a Fabrizio, il suo migliore amico, e quello di Giulietta a Lei, Marica, ex fidanzata di Fabrizio e aspirante ballerina. Sceglie per sé solo ruoli da comprimario, Benvolio e poi Mercuzio, che gli permettono di nascondersi sullo sfondo di quei riflettori sotto i quali vengono prese le decisioni davvero importanti: conoscersi, innamorarsi, scegliere, persino morire. Durante la preparazione delle scene principali e le relative prove, viene colpito da una rivelazione: Il tema centrale di Romeo e Giulietta non è l'amore! Il vero messaggio della storia è di muovere il culo per realizzare i propri desideri altrimenti qualcun altro lo farà al tuo posto e la vita sarà una tragedia. Nonostante tutto, lui non riesce a confessare al suo amico di essersi innamorato di Marica e quando anche Fabrizio ammette di avere ancora dei sentimenti per lei, la faccenda si complica. Amore, amicizia, coraggio, talento, deve fare i conti con tutto questo, mentre le possibilità a sua disposizione diminuiscono poiché Benvolio non ha più scene e Mercuzio viene ucciso a metà della tragedia... -
Come volete voi
Aneddoti e racconti dal sapore metaforico prendono vita, in una notte di timida primavera, ai tavolini della taverna Orgasmo. Tra i commensali rimasti fino all'orario di chiusura, ci sono Oscar e Antonio che, con grande sincerità, intavolano una discussione profonda ripercorrendo esperienze passate. Il carteggio dei personaggi intorno a loro è composto in modo accurato. Ogni dettaglio, ogni particolare è reso vivo da un susseguirsi di descrizioni che non lasciano spazio a dubbio alcuno: ogni fotogramma del racconto è nitido e a disposizione dell'occhio del lettore. Vite che si incrociano in un confronto serrato sulla visione delle cose. Generazioni diverse e visioni del mondo duellano senza fare sconti a nessuno. La disillusione diventa la bussola della riscossa sociale e di un appello alla vita. È narrazione degli ultimi, delle debolezze dell'essere umano e della capacità di potersi distaccare dalla banalità, dalle ingiustizie e dalle disuguaglianze che di tanto in tanto la vita impone. Situazioni a confronto che non hanno l'ambizione però di lasciare una ricetta precisa nelle tasche del lettore. Non si incontrano certezze all'interno delle piccole nicchie di vita che vengono incontrate e raccontante durante il cammino. La taverna è un luogo senz'anima, un luogo di passaggio dove le genti si usano e si accalcano in maniera disordinata. -
Isola-ti
Il libro nasce dalla scrittura notturna e indigesta di tutte le storie con le quali l'autore si è scontrato come infermiere di rianimazione ai tempi del Covid-19. In primo luogo, la scrittura nasce dal desiderio impellente di non dimenticare, di dare voce a chi non ne ha, di svuotare l'animo dal peso del ricordo e, solo dopo, poter raccontare, a quanti vorranno leggere, tutto ciò che l'isolamento ha privato alla dignità dell'uomo di comunicare, in uno dei momenti più difficili della storia di tutti noi. L'intento principale è quello di restituire la voce, ma soprattutto di restituire un rito, quello puro e semplice dell'abbandono, della resa, del commiato. Un rito radicato nel nostro essere, che purtroppo ci è stato tolto: il rito del saluto, l'ultimo, il primo. Il rito del contatto: fisico, mentale, tattile, tutto ciò che rende l'unione fra due corpi una virgola in una frase ricolma di parole. Sono storie vere, nate dal vissuto di un giovane infermiere in una Milano dilaniata, che viene tolto dalle proprie quotidiane attività per confrontarsi con un nuovo nemico invisibile. Abbandona i propri panni, per indossare una insopportabile tuta bianca, per scontrarsi ogni giorno, senza sosta e con poco riposo, con lo strazio della condizione umana, ridotta in brandelli dalla malattia e dall'assenza di ciò che ci rende umani: le persone che amiamo. Isolati è la storia di una malattia ma in fondo è la storia di ognuno di noi, che troppo spesso abbiamo bisogno di una catastrofe per ricordarci di vivere appieno ogni momento o di non dare per scontato quello che proviamo o le persone che amiamo. Diciassette storie di solitudine e amore, storie delle persone che più hanno toccato la sua anima, ma in definitiva ha raccontato la storia di milioni di persone che non ci sono più e che nonostante tutto, ci saranno per sempre. -
La parola incarnata. Teoria e didattica della lingua nel metodo Montessori
Il metodo Montessori è il sistema educativo elaborato dalla dottoressa Maria Montessori nei primi anni del '900. Questo ha lo scopo di favorire lo sviluppo naturale del bambino attraverso l'utilizzo del materiale scientifico prodotto per la sua attività e la libera esplorazione dell'ambiente strutturato per la sua crescita psicofisica. L'ingresso della mente e del cervello in uno stretto rapporto con la fisicità ci porta a considerare gli studi della Montessori di estrema modernità in termini biologici e pedagogici, ma anche dal punto di vista dello sviluppo linguistico del bambino. Il presente lavoro affronterà solo marginalmente le tematiche educative ampiamente discusse dalla letteratura e si concentrerà sul pensiero che sta alla base del metodo in tema di didattica dell'italiano e di acquisizione linguistica della lingua materna. Attraverso le parole della Montessori, affronteremo un viaggio che partirà dallo strutturalismo e che, passando per la psicolinguistica e per i primi studi nell'ambito del cognitivismo, ci porterà a conoscere le più recenti ricerche della linguistica cognitiva. -
Arti dello spettacolo. Performing arts. Rivista interdisciplinare di studi su teatro, performing arts, culture artistiche-letterarie e nuove tecnologie per le humanities (2017). Vol. 3: New front...
Il terzo numero della rivista ""Arti dello spettacolo. Performing arts"""", dedicato a """"Nuove frontiere: spettacolo dal vivo, archivi e tecnologie digitali"""", raccoglie i contributi di studiosi, direttori di museo, responsabili di archivio, direttori di teatro e attori, presentati al lettore suddivisi secondo il diverso approccio utilizzato dagli autori."" -
La Roma di Raffaele Riario tra XV e XVI secolo. Cultura antiquaria e cantieri decorativi. Atti del Convegno (Roma, 2 frabbraio 2016)
Atti del convegno ""La Roma di Raffaele Riario tra XV e XVI secolo. Cultura antiquaria e cantieri decorativi"""" (Roma, Galleria Nazionale di Palazzo Corsini, 2 febbraio 2016) dedicati alla memoria del compianto collega Giorgio Leone, il quale, insieme a Luca Pezzuto, ha reso possibile quell'incontro di studi."" -
Fuori campo. Dalle regole del campo al consenso politico
«Svelare cosa si nasconde dietro al modo in cui vengono raccontati i fatti e gli eventi nella società dell'immagine, sarà compito precipuo del giornalismo contemporaneo». Questo libro sembra incarnare tale affermazione, pronunciata da Michel Foucault nel 1955, quando venne nominato direttore dell'Istituto francese di Uppsala. -
Wadoryu: posture e tecniche di base
Questi brevi appunti vogliono essere di ausilio a una migliore comprensione dei kata del Wadoryu e identificare i criteri di esecuzione, anche con finalità sportiva. Si analizzeranno le posture di base e i criteri di costruzione delle stesse e successivamente quella delle tecniche di base. La nostra intenzione non è affermare una qualche priorità di corrente stilistica, ma fornire uno strumento di verifica delle proprie conoscenze per il maestro, l'atleta e per l'arbitro. -
La letteratura italiana per il turismo culturale. Luoghi, forme e modelli
Può la letteratura 'fare turismo'? La risposta a questo interrogativo è, ovviamente, affermativa; tanto che ormai da tempo si sente parlare, tra le varie 'forme' in cui il turismo può essere declinato, anche di turismo letterario, che, secondo la definizione di Glen Croy, consiste in una forma di «travel induced by, or associated with, works of literature, authors and the places featured within literature». -
Turismo, ambiente e sviluppo locale. Uno sguardo sociologico. Ediz. per la scuola
Fecondo incontro di riflessione tra la sociologia dell'ambiente e del territorio e la geografia umana, lo spazio locale continua ad alimentare, da entrambe le prospettive disciplinari, una continuità di interessi di ricerca in grado di produrre significativi avanzamenti di conoscenza e non secondari momenti di applicazione rivolti allo sviluppo territoriale.