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Resurrexit
In Polonia, una équipe di scienziati riporta alla luce dopo settant'anni il famigerato treno perduto: la storia del convoglio è un enigma storico che a lungo ha attirato l'attenzione febbrile di storici e cercatori di tesori, appassionando anche l'opinione pubblica per l'alone leggendario che ne circonda le vicende. Nei suoi vagoni sono rinvenuti reperti storici e artistici di grandissimo valore depredati nel corso della seconda guerra mondiale dai tedeschi. Il professor Nathan Berthier, reduce da un'esperienza simile a Yf nei pressi di Parigi, riesce a entrare nella commissione incaricata di sovraintendere alla catalogazione delle opere d'arte recuperate, imbattendosi così in una versione inedita della ""Porta dell'Inferno"""" di Auguste Rodin. Insieme alla figlia Kyria, cercherà di risolvere il mistero che lega la scultura a una giovane donna, vestita di una sola cintura di perle, la quale consente attraverso se stessa l'accesso a esistenze diverse. Sia Nathan sia Kyria attraverseranno la Porta dell'Inferno per rivivere in prima persona il dramma umano di alcuni personaggi che la storia ha tramandato."" -
Cresci con me
"Cresci con me"""" è un atto di amore. La testimonianza di un volontario attivo che ha sperimentato sulla propria pelle le difficili condizioni in cui versano molti bambini a Sighet, cittadina della Romania ai confini con l'Ucraina. Marco Palagi, da due anni nelle fila di Time4life, ha affrontato parecchie missioni di aiuto e sostegno a due case-famiglia: quella di suor Bianca e quella di suor Adriana. Qui, bambini di età variabile, dalla prescolare all'ultima classe delle elementari, in balìa di una famiglia spesso non in grado di supportarli, per sopravvivere e sperare in un possibile futuro si affidano alla bontà di due religiose infaticabili e di un gruppo di volontari che non si risparmia pur di assicurare loro cibo, riscaldamento e affetto. Sfogliando le pagine del libro, che raccoglie foto dei bambini di volta in volta alloggiati nelle case-famiglia, si ha la sensazione di assistere a un percorso di crescita lungo il quale l'adulto impara dal bambino e viceversa a fidarsi e affidarsi e soprattutto ad amare senza riserve. Eppure, come precisa l'autore nella sua lettera aperta al lettore, una cosa è raccontare quest'esperienza un'altra è immergersi nella realtà di Sighet e lasciare che colpisca i tuoi sensi con gli odori, i colori, i movimenti, le vicinanze e le distanze, le voci, i silenzi, gli sguardi. Una sensazione quasi ossimorica schiaffeggia il lettore di fronte alle smorfie divertite dei bambini, alle partite di calcetto: gesti uguali a quelli dei nostri figli e nipoti, solo che non ci sono mamme trepidanti o papà orgogliosi, ci sono solo i volontari. Che li amano immensamente." -
Ogni quarto di luna
Isif è un geologo e proviene dal futuro. Nella sua linea di luna i poli magnetici si stanno invertendo. Secondo un'antica profezia, solo l'Occhio di Luna, una pietra magica plasmata da Madre Natura, potrà impedire l'estinzione del genere umano. Poiché soltanto i viaggiatori del tempo, in possesso di talismani chiamati Gocce di Luna, sono in grado di localizzarne l'ubicazione egli li chiama a sé: Dikte, sacerdotessa del culto della Dea, Nicus, centurione romano, Beldie, prostituta medioevale, e Buddy, uomo primitivo, improvvisamente strappati ai loro mondi, si ritrovano ignari fra le mura di un'antica torre nei pressi di Arquata Scrivia, che funge da porta spaziotemporale. Ogni quarto di ciclo lunare, uno alla volta, i viaggiatori del tempo faranno ritorno al proprio mondo, portandosi dietro una nuova consapevolezza, che stravolgerà per sempre le loro vite e di conseguenza il corso della storia. Novello Virgilio, per gran parte del loro viaggio li guida la giovane Anna, loro diretta discendente, a cui non sarà risparmiata una prova difficile capace di destabilizzare il suo cuore. Nell'ombra un misterioso uomo deciso a tutto pur di far fallire il tentativo estremo di Isif che porta con sé il ricordo della nipotina Electra, lasciata in un mondo sull'orlo del collasso. -
Lasciami parlare...
"Lasciami parlare..."""" è una raccolta di racconti che narra la storia di grandi donne protagoniste di celebri romanzi, fiabe e composizioni in genere della letteratura, del teatro, dell'arte. Si tratta di sette donne che hanno incontrato, nella loro vita reale e/o nell'esistenza che il loro creatore ha costruito per loro, grandi amori e grandi passioni. L'amore, che entrando di prepotenza in qualunque vita umana, ha portato, in modo differente per queste donne, molte sofferenze, compromettendo spesso la loro stessa esistenza fino a condurle alla loro tragica fine. Nella composizione c'è un filo che lega le storie delle protagoniste, di per sé così differenti fra loro: una seduta di psicanalisi. Il testo, infatti, è stato scritto a partire dalla fantasia che tutte loro avessero avuto l'opportunità di trovarsi nello studio di uno psicanalista e che fossero lasciate libere di parlare proprio prima dell'epilogo finale. Emma, poco prima di suicidarsi, descrive la sua esistenza fatta di noia; Giulietta racconta, come un fiume in piena, la sua disperazione; Grimilde, nell'esprimere la sua invidia, non disdegna di tentare di sedurre l'analista stesso; Catherine appare ormai esanime e priva della forza di affrontare qualunque cosa il destino possa avere in serbo per lei; Gertrude, nonostante l'apparente fermezza, stenta a contenere la rabbia repressa per la vita monastica che le è stata imposta; Didone ci regala la sua delusione e il suo sentirsi fallita in tutta la sua esistenza e Opelia, parlando con l'analista ci lascia soltanto un accenno di tutta la sua follia." -
Inseguendo un bacio
I ricordi di Jennifer, donna dalla delicata e coraggiosa sensibilità, dipingono una vicenda romanzata i cui contorni sfumano in una pudica intimità: quando la sua emotività investe di poesia il mondo, i mille fatti del racconto di una vita assumono, anche nelle piccole sfaccettature quotidiane, un valore speciale. ""Inseguendo un bacio"""" si distende su una vivace policromia di toni, dal favolistico al riflessivo, dal sognante al drammatico, e conduce il lettore sulla soglia affascinante e misteriosa che separa realtà e immaginazione letteraria, sulla quale danzano personaggi e situazioni in eco toccanti e suggestive. Contrappunto sostanziale di questo libro è l'amore nei confronti della scrittura. Nell'atto di scrivere, infatti, è riconosciuto non solo il più adeguato dei mezzi per esprimere le sfumature di sentimento che le esperienze di vita possono suggerire, ma anche il più potente degli strumenti per identificare se stessi e il proprio spazio in un mondo troppo spesso frenetico e privo di attenzione. Inoltre, dalla storia di Jennifer emerge sottile e preciso il vibrante messaggio di condivisione ad affrontare positivamente il dolore, superarsi, ritrovarsi, vincere, e trasmettere agli altri la medesima tensione, verso una catarsi da cui può erompere lo stupore smagato, sereno, di un principio nuovo."" -
Canne al vento
Capolavoro del premio Nobel Grazia Deledda, è una storia semplice di uomini semplici. Un'unica immagine a esprimere la colpa e l'espiazione, la condanna del vivere e l'accettazione del bene e del male in esso insiti, la fragilità umana e l'epica resistenza: le canne al vento, piantate nella terra, condannate all'elemento, capaci però di flettersi, talora di piegarsi, anche spezzarsi a volte, ma molto più spesso resistono e continuano a vivere. Romanzo circolare, intenso, a tratti lirico, mosso da un flusso narrativo liquido e denso al tempo stesso, in cui il vento non è solo cornice della storia, ma rappresenta il disorientamento dei personaggi che vivono al confine tra il vecchio e il nuovo. -
La notte del perdono
Guenda e Roman, innamorati e finalmente sereni dopo il tentativo della famiglia di lui di separarli, decidono di affidare la figlia Arianna alla nonna paterna per votarsi interamente alle scene. Sulla scia del successo di ""Voglia di tango, voglia d'amare"""" calcano i più importanti palcoscenici d'Europa interpretando le commedie che la brillante Lucy Santavila scrive e dirige per loro. O meglio per lui, Roman, di cui è ancora nonostante tutto innamorata. Rappresentazione dopo rappresentazione, gli anni trascorrono veloci finché un senso di malcontento inizia a serpeggiare nel loro quotidiano. Al termine della ennesima stagione teatrale al Sistina di Roma, Guenda decide di ritirarsi dalle scene per dedicarsi alla figlia, ormai quasi un'estranea. Roman, invece, si tuffa subito in un nuovo copione cedendo alle lusinghe di Lucy. Nel frattempo a Parigi, si intersecano le vicende di Giorgio Raimondi, vero artefice del tentativo in passato di separare la coppia, con quelle della giovane e ingenua Mireille, fidanzata con il ricco rampollo di una famosa famiglia parigina, viziato e violento."" -
La scatola senza pareti
Gabriele è un giovane programmatore software che vive in un paesino della provincia lombarda. Le sue giornate sono sempre uguali, scandite dalle stesse facce, dalle stesse persone, dalle stesse storie. Genitori separati, un fratello con cui non condivide quasi più nulla e una indipendenza ottenuta prendendo in subaffitto un appartamento da un parente che fino a quel momento non ricordava di avere. Apparentemente un bravo ragazzo, studioso e lavoratore, in realtà cela nel profondo un'inquietudine che sconfina nella violenza, nel desiderio di ferire non solo se stesso ma anche chi è più fragile di lui. La sua maschera di argilla si incrina un mattino quando rinviene sullo zerbino davanti casa una scatolina con su scritto, a pennarello nero, il suo nome. Lì per lì è motivo di semplice curiosità, ma la sera mentre sta fumando un po' d'erba sul terrazzino una voce proveniente proprio dalla scatola gli dice che conosce la sua insoddisfazione e lo invita a seguirlo in un mondo dove ciò che appare è davvero e dove nessuno è costretto a indossare una maschera. Un'allucinazione? Il tentativo della sua coscienza di redimere una giovane vita stropicciata sotto la delusione di un amore che ha mostrato, inevitabilmente, le sue crepe? Eppure, quella voce lo spinge a mettere in discussione le sue aspettative e lo proietta alla ricerca di quella parte di sé ancora capace di godere delle piccole e grandi gioie dell'esistenza. -
Il gioco dei giorni futuri
Valentina è seduta al bar dell'aeroporto di Milano in attesa di proseguire per New York. Da sempre impegnata per la difesa dei diritti dei bambini, è stata convocata dall'Onu per far parte di una commissione che dovrà mettere a punto un piano di aiuti internazionale. Per lei si tratta di un grande riconoscimento, e fino al momento in cui trova in borsa un biglietto affettuoso del marito è convinta non solo di godersi appieno ma anche e soprattutto di meritarsi quei tre mesi lontana da casa, dalla sua città, Trieste, e dal momento difficile che la sua famiglia sta attraversando. Invece poche parole rimettono tutto in discussione e allora Valentina, come fa di solito quando qualcosa la preoccupa, rievoca i fantasmi dei suoi familiari: la nonna Emma che fantasticava immersa nei romanzi, il severo nonno Umberto, mamma Matilde devota e sempre pronta al sacrificio, l'amato papà Pietro, gli zii Giuseppe, poeta angosciato ed errabondo, e Gigino, amante delle belle cose e un po' narciso, la zia Laura, sempre allegra e disponibile. Tutti loro ritornano con i loro ricordi in quel bar dell'aeroporto. Ma cosa vogliono dirle, Valentina non lo sa. Sa solo che il desiderio di proseguire è perlomeno pari a quello di tornare indietro. Un romanzo al contempo intimo e corale, sulle contraddizioni, più spesso di sapore dolceamaro, di un mondo che cambia senza sosta, trascinando con sé chiunque ne faccia parte. -
Hulk si innamora
A dispetto di quel che generalmente siamo disposti ad ammettere, il confine tra realtà e pura creazione della nostra immaginazione soggettiva non è così netto come ci s'immagina; è solo un velo sottile, che in qualunque momento può lacerarsi e far sì che noi ci troviamo, stupefatti e sconcertati, nel bel mezzo di quella misteriosa terra di nessuno che non è né l'una cosa, né l'altra. Occorrerebbe anche distinguere fra il reale e la realtà. Non sono termini equivalenti: quella che noi chiamiamo realtà è solo quella parte del reale che giungiamo a percepire, a dedurre, a immaginare. Ma, oltre al reale percepibile e intelligibile, vi è una parte che sfugge ai nostri sensi e perfino ai nostri concetti, agli stessi sforzi della nostra immaginazione. Chi ci garantisce che le cose che noi possiamo vedere, udire, siano reali? E se fossero il frutto di una vivida allucinazione, di un insolito scherzo involontario della nostra stessa fantasia? Se fossero la condensazione, per così dire, dei nostri sogni, delle nostre aspettative, delle nostre paure? Chi mai potrebbe dirlo? Viaggio iniziatico e avventura tra un filosofo rinascimentale, un fumetto e un narratore, alla ricerca di se stessi e di un senso della vita. Attraverso incontri straordinari e con l'ausilio di molte riflessioni filosofiche il lettore è condotto nel cuore del mondo della fantasia attraverso personaggi simbolici, cinematografici e molto altro... L'ironia è il filo rosso della narrazione, poiché ogni storia è pur sempre la storia di un sogno, di qualcosa che ha un inizio e una fine. -
Spietata verità
La vita di Cassandra Paril, brillante biologa di un importante parco nazionale, viene improvvisamente sconvolta dalla notizia di una strana ma brutale aggressione subita dalla sua cara amica Amélie. La ragazza, ricoverata sotto shock, ricorda che il suo assalitore ha fatto proprio il nome di Cassandra. Per lei si spalanca un abisso di dubbio e di timore. Si trova in pericolo? Chi è a minacciarla, e a quale scopo? Come può conoscerla? Ma Cassandra non è certo una donna che si fa intimidire facilmente: pure in mezzo alle difficoltà, non rinuncia alla propria vita, al lavoro che ama e agli amici di sempre. Proprio al loro fianco Cassandra intraprende un intenso percorso alla ricerca di una verità crudamente inaspettata. Oltre alla sua affettuosa famiglia, le sono vicini i compagni di mille avventure fin dai tempi dell'università, con i quali da allora la vicinanza non si è mai allentata: soprattutto Luca, poliziotto impulsivo e determinato, e Andrea, preparato e sensibile psichiatra. Insieme indagheranno su una storia oscura e imprevedibile, che li avvolgerà sempre più nelle proprie spire, fino a metterli di fronte a certe sinistre e insondabili profondità dell'animo umano, che lasceranno su tutti tracce indelebili. -
Io sono natura
A contatto con la natura incontaminata il tempo svanisce. Si compatta e fuoriesce dall'orizzonte esistenziale. Il poeta si distende nel paesaggio, e qui cammina con lo spirito in pace, ma pronto a ogni passo a farsi sopraffare dalla meraviglia, pronto a sentirsi affondare le radici dentro la terra, a innalzare le fronde al cielo. Nelle liriche di Manuele Carbogno si avverte innegabilmente il desiderio primordiale di unificarsi, immedesimarsi, e forse anche celarsi con/dentro la Natura, con cui ha un legame indiscusso e fortissimo. La poesia si fa strumento di riflessione capace di cogliere la magnificenza che l'insieme delle epifanie crea: un viaggio profondo alla scoperta di se stessi e del proprio valore vitale, della bellezza della vita sussurrata fuori dai ritmi frenetici cui siamo costretti dalla società. Attraverso l'accostamento quasi surrealista di lemmi in sequenza, alcuni dei quali preziosi, arcaici, raffinatissimi, il poeta crea assonanze e scompone al contempo parametri all'apparenza tradizionali. -
Pazzo... di te
Margherita è una giovane studentessa universitaria che si mantiene agli studi lavorando il fine settimana nell'osteria Il Covo dove gravitano, oltre agli avventori occasionali, il giovane proprietario, la sua cerchia di amici, e soprattutto i componenti di una cooperativa sociale che dà lavoro a persone borderline. Margherita è convinta di saper leggere la gente, di possedere la sensibilità necessaria per andare oltre la superficie, per scavare dentro un discorso, dentro una sensazione, dentro uno sguardo, una parola detta oppure non detta: in un certo senso è come decodificare tanti codici fatti di emozioni, di odori, di ricordi, di stati d'animo, percezioni, movimenti, guizzi. Il suo lavoro part-time, preferito al dare ripetizioni per potersi allontanare un po' dai libri, distendere la mente e svagarsi, le permette di osservare un caleidoscopico campione di umanità. Tuttavia, quando inizia a ricevere sempre alla stessa ora della notte, le tre, messaggi minacciosi da uno sconosciuto, ne resta disorientata, sempre più preda di una sorda inquietudine che la porta a interrogarsi su chiunque le si avvicini, a mettere in dubbio le reali intenzioni di un sorriso, di uno scherzo, di un suggerimento. L'attesa dei messaggi dal suo stalker le toglie il sonno e con esso, lentamente, la lucidità, in un crescendo di angoscia che va di pari passo con l'infittirsi dei messaggi stessi. Chi è lo sconosciuto che l'ha presa di mira? È possibile che faccia parte della sua cerchia di conoscenze? -
Impressions of London
Il critico britannico Samuel Johnson ha detto a proposito di Londra: ""Quando un uomo è stanco di Londra, è stanco della vita, poiché a Londra esiste tutto quello che la vita può offrire"""". In quel tutto è compreso anche l'amore. Un amore che può sorprenderti una sera d'inizio estate nel cortile di una strada residenziale chiusa oppure mentre ti perdi tra i vicoli nascosti di uno dei quartieri centrali e ti ritrovi a confondere persino destra e sinistra. A volte si tratta di amare la nuova versione di noi stessi che esplode con la meraviglia dei colori autunnali nei Kew Gardens. Sono degli schizzi preparatori, rapide pennellate che delineano quell'incontro, un inizio, un particolare. Sono quell'impressione intensa che solo occhi apparentemente mai incrociati prima sanno regalare, sono mani conosciute eppure mai sfiorate ed emozioni a cui non si era ancora data voce."" -
Che mi racconti
"Che mi racconti"""" è una frase che può essere adoperata in diversi modi e situazioni e ha molteplici significati. Altrettanto, Ivan Stephen Lo Pizzo ha assemblato e riconvertito i molteplici significati di una singola parola, anche di uso comune, in un gioco a incastro che vede protagoniste assolute le situazioni e le reazioni emozionali dei protagonisti delle vicende narrate: un ragazzino che sogna di imparare a leggere, un prete alle prese con una particolare tradizione paesana, un figlio che teme di non riuscire a ricordare il volto della madre. Tutti i personaggi di queste storie risultano caratterizzati non solo dalle azioni compiute ma soprattutto dalle omissioni: alcuni di loro perseguono scopi nobili, altri fini che ritengono tali, altri ancora non inseguono alcunché. In questo mosaico di tessere ribelli e disgregate, l'Autore non esprime mai giudizi, bensì come un novello cronachista osserva rispettoso e con un pizzico di compassione la varia umanità, perennemente in divenire, che sfila tra le pagine dei suoi racconti con il proprio bagaglio di bugia e verità, disgrazia e comicità." -
Destinazione Tina Pica
Tina Pica (1888-1968), figlia d'arte, suo padre Giuseppe è il famoso don Anselmo Tartaglia, debutta a sette anni nella Compagnia di Federico Stella al teatro San Ferdinando di Napoli in un dramma di Eduardo Menichini. Nata attrice drammatica, passa per tutti i generi: sceneggiata, varietà, rivista, prosa, cinema. Capocomica e commediografa, negli anni d'oro della rivista lavora con Vincenzo Scarpetta, Agostino Salvietti, Enzo Turco e partecipa ad alcuni spettacoli di Michele Galdieri. Ha le sue grandi affermazioni con Eduardo, Titina e Peppino De Filippo in Filumena Marturano, Napoli milionaria, Palummella zompa e vola, e in gran parte del repertorio eduardiano. Esordisce nel cinema nel periodo del muto e, con l'avvento del sonoro, tra i primi film interpreta Il cappello a tre punte nel 1934 con Eduardo e Peppino e Fermo con le mani nel 1937 con Totò. Raggiunge la notorietà e il successo a tarda età conquistando il pubblico cinematografico come irresistibile caratterista dei film della commedia all'italiana degli anni Cinquanta. Disegna con tratti indimenticabili la famosa Caramella nella serie ""Pane, amore e..."""" con Vittorio De Sica, Gina Lollobrigida e Sophia Loren. In particolare, """"Pane, amore e gelosia"""" le vale il Nastro d'argento nel 1955 per la migliore attrice non protagonista. Questo libro la ricorda attraverso le testimonianze di parenti, amici, compagni di lavoro, giornalisti e critici."" -
Il volto del pagliaccio
Un giovane e ambizioso poliziotto di Boston, Nicholas Vignetta, studioso del comportamento dei serial killer e aspirante profiler, viene contattato per scoprire la verità su un grave fatto di sangue accaduto nel piccolo paesino di Leadville, perduto tra le foreste profondissime del Colorado, tanto fitte e misteriose da apparire dominate da inconoscibili energie sovrannaturali. Da qualche parte, tra quei boschi infiniti ed enigmatici, pare nascondersi un assassino, il Pagliaccio, così chiamato per via dell'abitudine di truccare in maniera grottesca alcune delle proprie vittime. I segreti di Leadville giacciono protetti dalla foresta, così come quelli dei suoi abitanti sono occultati nelle pieghe del passato: tra realtà quotidiana e visione illusoria, la natura impenetrabile fa da specchio a sorprendenti labirinti della mente. -
Una casa per cinque
Appennino Tosco Emiliano, anni Settanta. Vicino a una centrale elettrica, a fondo valle, ci sono due case solitarie: in una di queste si è da poco trasferito il nuovo capo centrale, Matteo, con moglie e due bambini. Il paese vero e proprio si è sviluppato più in alto, lungo la strada che, in mancanza dell'Autosole, si percorreva per andare da Prato a Bologna attraversando il passo di Montepiano. Vivace e ciarliero, abitato da poco più di seicento persone, tra cui personaggi assai originali tipici di una piccola comunità: il medico solitario che si mormora essere un dongiovanni e la sorella nubile, Anna la giovane sposa tiranneggiata da marito e suocera che però non si arrende, il parroco poco ispirato dalla sua missione, Giulia la bidella sempre col suo fazzolettone nero in testa, il piccolo Marco e la sua mamma a detta di tutti pazza. Il luogo più animato è senz'altro il pozzo col lavatoio, dove le donne si raccolgono la mattina scambiandosi le ultime notizie. Una sera, Matteo rientrando a casa porta con sé un cucciolo simpatico e birichino, Catone, che ben presto diviene uno di famiglia e soprattutto compagno di avventure per i ragazzi. Qualche tempo dopo però, è di nuovo trasferito e si pone il problema di trovare una soluzione abitativa consona anche per Catone. Se la realtà spesso ci costringe a venire a patti con i nostri sentimenti, mai deve impedirci di prenderci cura dei nostri cari siano essi persone o animali. -
Incendiamo la neve
Diciotto racconti brevi, frutto di un bagaglio di esperienze e di emozioni costruito negli anni dall'Autrice, che, per ragioni professionali, si è occupata di persone seriamente malate e delle loro famiglie. Una voce narrante garbata ci guida in un mondo difficile, fatto di dure prove da affrontare, di dolorose sconfitte, di anelate vittorie, di straordinaria voglia di vivere e di speranza. Il destino, a volte inaspettatamente generoso, altre volte ferocemente disumano, è il denominatore comune delle storie, reali o surreali, il filo conduttore che accompagna i protagonisti. Il lettore viene assorbito da ogni singola storia per viverla empaticamente, quasi fosse parte attiva. L'intento, esplicitato nel titolo, è quello di far conoscere la diversità e la fragilità nei suoi aspetti più intimi affinché non si resti indifferenti di fronte a esse. -
Il portatore di spade
Il giovane Caidan, ragazzo dal passato misterioso entra in possesso di una spada capace di influenzare sia il carattere sia la resistenza fisica di colui che la brandisce. Dopo un ennesimo scontro con i soldati di Lord Coliman, efferato signore del luogo, si rifugia da padre Giordan il quale mosso a compassione non solo lo ospita per la notte ma lo indirizza verso una residenza in collina di cui la Chiesa dispone, ma attualmente disabitata. Mentre Caidan si riposa in attesa di riprendere il suo viaggio e la sua lotta, il prete viene catturato e duramente inquisito su ordine del Lord. Il giovane non riuscirà a salvarlo e questo suo fallimento lo spingerà a cercare una vendetta che lo trascina in una sorta di incubo e di terre fantastiche dove sarà costretto ad affrontare non solo temibili nemici ma persino un'Evocatrice, una maga in grado di richiamare i morti e farli combattere ai suoi ordini. Fino a giungere sui Monti Perduti al cospetto di Colei che tutto può: la Tessitrice di destini.