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L' uomo vuole andare sulla luna senza calpestare le aiuole
Una raccolta contrassegnata, sin dal titolo, dal paradosso. Ad essere ritratti nei brevi racconti che la compongono sono tutti quegli ultimi che la società ""bene"""" lascia voluta-mente ai margini, coloro che risultano essere incapaci di alzare l'interesse della collettività, che si muove con i suoi riti all'interno delle trappole che crea. Passando dal sorriso, all'amarezza, alla fascinazione dell'incubo, viene così ritratta una società festaiola che emargina chi non si allinea, mentre soffoca se stessa."" -
Cocktail fatale. Genova: l'avvocato Galliani sfida un serial killer
Un serial killer uccide, con un misterioso veleno, soltanto donne. L'avvocato Franco Galliani, marito della prima vittima, decide di seguire il Codice di Hammurabi - la pena sarà uguale al danno provocato - e pensa alla vendetta. La collega e amica Veronica Parodi, razionale difenditrice delle donne oggetto di violenza, sarà la sua complice. Tra cocktails, locali del centro storico di Genova, investigatori privati, donne dell'alta società e prostitute si dipana una storia dal finale inaspettato per lo stesso Galliani. -
Vivian, Máxima... e le altre donne. 33 donne fuori dal comune che hanno aperto la strada all'eccellenza femminile (1050-2018)
Donne di ieri e di oggi che hanno fronteggiato, con determinazione e coraggio, tabù e pregiudizi di vario genere. Donne coerenti spinte dalla passione. Sono state ""prime"""" in qualcosa, hanno osteggiato mafie, discriminazioni e aperto la strada all'eccellenza femminile. Si sono opposte alle regole sociali e alle famiglie che soffocavano la loro sete di conoscenza. Alcune sono, ingiustamente, dimenticate. Il mondo è pieno di tracce di questo universo di donne, segni che attendono soltanto che qualcuno li scopra. Questo libro vuole renderne visibili alcuni."" -
La Democrazia Cristiana a Genova (1943-1993)
Attraverso documenti in parte inediti, questo volume ripercorre per la prima volta la storia della Democrazia Cristiana genovese, un partito che a partire dal 1951 ha governato la città per trent'anni (e l'Italia per mezzo secolo, ininterrottamente). Il periodo analizzato prende inizio durante la guerra mondiale e si conclude dopo cinque decenni. Di questo arco di tempo il libro ricostruisce vicende e protagonisti: le scelte e le alleanze politiche della Dc, l'azione dei suoi tre sindaci, il passaggio all'opposizione, il ritorno al governo locale sino all'epilogo dei Novanta con lo scioglimento del partito. -
CoBrA. Genesi dell'irrazionale
Il volume analizza la nascita e l'evoluzione del pensiero CoBrA. Partendo dai primi decenni del XX secolo per ricercare le cause della frattura culturale che porterà alla nascita di questo importante movimento artistico, passando per l'esplosione del gruppo d'avanguardia sperimentale CoBrA e la sua apparente fine nel 1951, fino alla successiva creazione del Movimento Internazionale per una Bauhaus Immaginista e dell'Internazionale Situazionista. Il lavoro di ricerca critica vuole inquadrare il lavoro di questi artisti all'interno del contesto italiano e ligure, ponendo l'accento sui rapporti intercorsi tra questi grandi pittori e le fabbriche ceramiche di Albisola, senza dimenticare i rapporti di collaborazione e amicizia che si crearono con alcune gallerie genovesi. A fine volume vi è un saggio di David Melis riguardo l'uso e l'inserimento della linguaccia in ambito artistico nella seconda metà del '900. -
Racconti d'oltremare. Storie di uomini di terre e di mari vicini e lontani
Nel mare della vita di ciascuno il termine ""Oltremare"""" può assumere tanti significati: da quello meramente geografico che ci colloca o ci fa viaggiare con la fantasia ora in un posto ora in un altro, a quello metaforico che ci porta a vivere o ad evocare ricordi, rimorsi o rimpianti in un """"flashback"""" ideale dove i tasselli della nostra memoria si riordinano riportandoci un passato spaziale e temporale senza il quale, nel bene e nel male, non potremmo prendere coscienza pienamente delle persone che siamo. Questi venti racconti ci parlano di luoghi spesso lontani e delle vicende di persone ora reali ora immaginarie il cui """"oltremare"""" potrebbe essere o è stato anche il nostro. Come l'""""Ulisse"""" di James Joyce che, nei panni del suo protagonista Leopold Bloom, cercava il proprio senso dell'esistenza nelle strade di Dublino, i personaggi di questi racconti ci accompagnano attraverso le loro vicende coinvolgenti in un viaggio lungo e avventuroso, che spazia da epoche lontane a momenti più recenti, dall'Italia all'Europa all'Africa, dall'America Latina all'Australia all'Estremo Oriente e oltre."" -
I fantasmi gentili nel castello della follia. Ediz. a colori
L'originalità di questo libro di letteratura psichiatrica è che travalica fin dalla prima pagina i limiti che ogni genere letterario descrive. Il manicomio stesso è trasformato in un ""non manicomio"""". Da queste pagine e dalle illustrazioni che l'accompagnano escono fantasmi (gentili) che prendono corpo e diventano persone. """"Una volta, in una favoletta scritta da alcuni colleghi, l'Ospedale è stato paragonato ad un castello circondato da una nebbia che avvolge coloro che entrano e non li lascia più uscire. Come farò ad uscire dalla nebbia dove vagano e mi trattengono i miei fantasmi gentili? Forse l'unica possibilità di rompere l'incantesimo è di portarli fuori con me, dentro di me..."""" Sfaccettature, cristalli, che brillando descrivono, ciascuno con il suo linguaggio specifico e universale nel contempo, emozioni in cui riconosciamo noi stessi. I fantasmi gentili entrano in noi, ci parlano e ci invitano a non avere paura, ci indicano la strada. Un'opera capace di rendere intellegibile ciò che sembra oscuro, evidente l'invisibile, attraverso un'incredibile molteplicità di linguaggi (fumetti, in particolare, ma anche quadri, oggetti realizzati da """"matti"""" e donati all'autrice). Proprio perché supera le parole, non ce ne sono di adeguate per descrivere questo coro ben intonato in cui ognuno può aggiungere o trovare la sua voce. Prefazione di Riccardo Battaglia. Note ai fumetti di Ferruccio Giromini."" -
Bolo isterico
Leggere questo libro è come ritrovarsi proiettati dentro una pellicola cinematografica, a colori e in bianco e nero. Una telecamera puntata su di noi. Immagini vere e nel contempo sfumate nell'intreccio inspiegabile delle nostre esistenze, nella descrizione della voglia di rivalsa e d'amore nella vita. La macchina da presa dipinge parole oniriche sui fogli di questo romanzo, immagini riprese da luoghi impossibili, come uscire fuori dal proprio corpo per poi guardarsi nudi, dall'esterno. Un processo che avviene, paradossalmente, immergendosi negli abissi della propria interiorità, originando un contrasto che causa forti turbamenti nell'anima. Da qui il titolo ""Bolo isterico"""", termine usato in psichiatria per definire il nodo alla gola che si genera durante un periodo di stress e forte ansia emotiva, elemento comune a quasi tutti i personaggi del romanzo. La narrazione segue lo sviluppo della storia amorosa che intercorre fra Damon, il protagonista, e Susan, la donna che ama. La loro relazione si aggroviglia in diversi nodi che vengono poi sciolti uno dopo l'altro dall'autore."" -
Rapallo. La storia nei secoli. Tesori e tradizioni della città e del suo territorio. Ediz. italiana e inglese
Un saggio, che è anche guida, per scoprire e rivivere, i dieci secoli di vita di Rapallo. ""Rapallo. La storia nei secoli"""" desidera proporre al lettore, residente o turista che sia, un nuovo modo di osservare il tessuto urbano e il territorio di Rapallo, nei quali si può trovare, in una stratificazione quasi fossile, elementi contemporanei """"imprigionati"""" tra brandelli di storia e monumenti del passato """"soffocati"""" da interventi moderni.""""Rapallo. La storia nei secoli"""" vuole aiutare il visitatore a """"leggere"""" vie, piazze, facciate, parchi e giardini come un vero libro """"a cielo aperto"""" e se sarà invogliato a girare per Rapallo con il """"naso all'ingiù"""" e la """"testa all'insù"""" per cercare tra le pietre dei selciati e le finestre di ogni epoca i lembi della sua tradizione, allora lo scopo sarà stato raggiunto: trasferire al nostro presente, spesso troppo distratto e superficiale, la memoria del vissuto e garantire al futuro solide radici."" -
Viaggio in Val Polcevera. Itinerari culturali e naturalistici a: Campomorone, Mignanego, Serra Riccò e Sant'Olcese-Travelling in Val Polcevera. Cultural and natural itineraries in: Campomorone, M...
Una vallata alle spalle di Genova, con tante particolarità e peculiarità, magari poco conosciute, ma il territorio che si estende tra Ceranesi, Campomorone, Mignanego, Sant'Olcese e Serra Riccò è uno dei più ricchi di storia ed interesse. Da luoghi famosi come Villa Serra ed il Santuario di Nostra Signora della Guardia ad alcuni totalmente sconosciuti anche a chi vive sul territorio, come il Paxo di Torbi, senza dimenticare lo spettacolo della natura e la cultura, con la rete museale di Campomorone, davvero unica per un paese di questa dimensione, fino alle eccellenze della gastronomia e dell'enologia. Per raccontare tutto questo è nata l'idea di ""Viaggio in Val Polcevera"""", alla scoperta di una vallata a pochi chilometri dalla città che, per troppo tempo, è stata completamente """"dimenticata"""" dal turismo ma che ha enormi potenzialità."" -
Sotta ûn çê ch'o sa de sâ. Sotto un cielo che sa di sale
Questo libro può essere letto, viaggiato, esplorato, e può essere un libro cantato, dove la voce che legge diventa musica. La lingua genovese sa trasformare facilmente la poesia in musica. La poesia spesso è un viaggio per ritrovare una identità. Alla ricerca di un noi e di un altro che ci legga, magari ad alta voce. Uno specchio e una guida. La sfida è ritrovare il senso delle origini, riappropriarsi della memoria, impadronirsi di nuovo della lingua di chi è passato prima di noi, ha solcato questo mare, lavorato e abitato questa terra. Qui. In Liguria. “Conta arregordi in sceo fî da memöia” (racconta ricordi sul filo della memoria), ma non lasciamo che la lingua genovese ci racconti solo il passato. Parliamola. Cantiamola. Usiamola per raccontare la nostra vita di oggi. Soltanto così, se la impastiamo con il quotidiano che ci scorre tra le dita, la faremo vivere ancora. Immagina una serata tra amici. Una festa. Un qualsiasi momento dove si sta insieme. Una voce incomincia a leggere. Un’altra prosegue. Un racconto e un ascolto corale. Parole ad alta voce per celebrare il tempo che viviamo insieme. In genovese. Come si faceva una volta. Prima che TV, PC e cellulari ci rinchiudessero nello spazio ristretto del nostro ego. -
Dal mio punto di svista
Una storia autobiografica che si sviluppa attraverso uno degli album più importanti della discografia italiana, ossia Burattino senza fili di Edoardo Bennato. Per sentire l'aria del Mare di Savona attraverso un Mare di parole semplici ed appassionate che, attraverso il racconto di episodi e aneddoti legati alle canzoni di Edoardo Bennato, non a caso pure lui nato in una città di mare e i Pooh passando per Fabrizio De Andrè, raccontano 30 anni della storia di tutti noi. E non c'è niente da fare. Se per caso un giorno vi capitasse di nascere a Savona riuscireste a capire il perché di tante cose che in fondo muovono il mondo. Sì, avete capito bene: ""Tutto il mondo è Savona"""". È solo una questione di mare, nulla di più. Perché è dal mare che tutto nasce. Il mare sparge piccolissime particelle acquee che penetrano nella pelle delle persone e di conseguenza ne determinano il movimento cerebrale. Queste particelle si propagano attraverso correnti d'aria che, nel caso di Savona, arrivano una dal mare stesso e l'altra dai monti e formano, quindi, un vortice di aria fredda e calda continua sulla città."" -
Il cuore di De Coubertin. Come Genova realizzò le vere Olimpiadi
Dopo il disastro del Ponte Morandi, crollato il 14 agosto 2018 a Genova, si cerca una rinascita. Quando Sandro, il consigliere comunale protagonista di “Ogni maledetto martedì”, ormai diventato assessore allo Sport, propone di organizzare le Vere Olimpiadi, il Sindaco accoglie l’idea, che da follia diventa irresistibile epopea. Che fine ha fatto il barone De Coubertin, inventore delle Olimpiadi moderne? Perché alle Olimpiadi si tira ancora di scherma e non si gioca ai videogame? Chi ha inventato la staffetta olimpica e chi decide chi può partecipare ai giochi? Ma soprattutto: che rapporto c’è tra lo sport, la politica e la nostra vita quotidiana? Al tempo stesso romanzo, reportage e saggio, dove le vicende dei personaggi si intrecciano con un collage di imprese sportive note e meno note e a schede sulla storia vera del rapporto tra Olimpiadi e società dal 1896 ai giorni nostri, ""Il cuore di De Coubertin"""" ci parla di cosa è stato lo sport nel ’900 e di cosa è diventato nel nuovo millennio: da regno del fair play a metafora di un mondo che non sa più battere i propri avversari ma solo sconfiggere i propri nemici. Una storia da fiato sospeso sul coraggio e l’utopia di una Città e una miniera di fatti noti e meno noti su due grandi passioni del nostro tempo: il gioco e la democrazia. Una storia che ci parla dei nostri sogni, di quelli che abbiamo fatto, di quelli che possiamo ancora fare."" -
Sotto il ponte Morandi
Sono passati 10 anni da quando varcai per la prima volta la soglia della mia Azienda, i cancelli e le guardie armate si trovano esattamente a ridosso del viadotto Morandi che poi, ai tempi, per me, era semplicemente ""il ponte di Cornigliano"""". Fino a quel momento, da radicata ponentina, quel ponte aveva rappresentato i pomeriggi in centro città. E invece a vederlo così, da sotto, era cupo, incombente, con le sue protezioni così snelle che a stento avrebbero retto il peso di un camion che fosse andato fuori strada. I primi calcinacci che vennero giù dal viadotto danneggiarono diverse macchine parcheggiate nel perimetro aziendale. """"Io ve lo dico che quel ponte prima o poi viene giù!"""", esclamò qualcuno al caffè. """"Non drammatizziamo"""", tagliò corto una collega ingegnere, """"siamo in Italia, in un paese civilizzato ed evoluto come il nostro non vengono giù i ponti!"""". Eppure dalla finestra lo vedo bene, anche ora che è mutilato, ed era sempre carico di macchine e TIR. Le infinite discussioni sulla cosiddetta """"Gronda"""" trovarono l'opposizione dei residenti, degli ambientalisti e di qualche politico. """"Quel ponte durerà altri 100 anni"""", dissero. La Gronda non si costruì, ed il 14 agosto 2018 il Morandi venne giù."" -
Peccato, io non sono sorda!
Terra di mezzo. La tua. Loro vivono un mondo di silenzio. Tu no. Abiti un altro mondo, fatto di suoni e rumori che ti piace di più. Loro sono sordi, sordomuti li chiamano. Tu no. Le mani danzano, le orecchie si chiudono e gli occhi si spalancano. Il tuo essere sorda. Il tuo silenzio. Per tornare a vivere. Loro sono sordi. Tu no. Ma sai come fare per esserlo. ""Peccato, io non sono sorda!"""" è l'autobiografia dell'autrice, la storia di una bambina nata e cresciuta da genitori sordi, di due mondi distanti tra loro, il cui unico collegamento è lo spazio creato dal vivere assieme. Una terra di mezzo dove vivono tutti i figli udenti di genitori sordi e i familiari di persone con disabilità. Due mondi e due modi di comunicare, con la voce e con le mani. La storia di chi ha tentato di scappare, di chi non ha tollerato la vergogna di avere due genitori sordi, di chi non ha saputo tacere e di chi ha taciuto."" -
Il guardaroba di Lucilla. Fiaba scritta con l'ago e il filo per le nonne e per le nipotine. Ediz. a colori
Questa che vi presento è una storiella del tutto originale e innovativa, in quanto fonde armoniosamente scrittura, fotografia e cucito. La protagonista, una simpatica bambola dal volto di porcellana, si trasformerà in una deliziosa modella grazie al lavoro assiduo e appassionato della sua ""nonna"""". Lucilla, questo il suo nome, sfoggerà molti dei suoi numerosissimi modellini in una festosa carrellata come su una passerella di moda. Una variegata passerella fotografica di una sfavillante sfilata di oltre 150 costumi per le feste di compleanno, di carnevale e teatrali delle vostre bimbe. Età di lettura: da 7 anni."" -
La signora stordita-La señora desastre
"La signora stordita-La señora desastre"""" rientra nella tradizione delle fiabe che hanno come protagonisti dei simpatici combina-guai ed è la base di un progetto d'incontro tra culture diverse. La fiaba è stata dedicata dall'autore all'Ecuador e al Perù. La signora stordita in Italia prepara polenta o minestrone al pesto e balla la tarantella, in Ecuador e Perù gusta con piacere l'encebollado mixto o las papas a la huancaina e danza al ritmo della Marinera e del sanjuanito. Diverse le città che la donna visita in cerca di lavoro e le storie che racconta ai bambini. A fianco della fiaba è stato inserito una guida/glossario (anch'essa bilingue, italiano e spagnolo) che contiene le descrizioni dei luoghi, dei piatti tipici e dei balli citati nella storia. La terza parte del libro è quella non scritta che nascerà dai racconti dei bambini, che sono invitati a creare nuove fiabe, illustrandole con immagini ritagliate e disegni che rappresentano i Paesi di origine. Prefazione di César Ochoa Chávez. Età di lettura: da 7 anni." -
L' ultimo pensiero della giornata. Storie di paese e frammenti di vita in Val Maremola, Pietra Ligure, Tovo San Giacomo, Magliolo
"50 storie brevi che hanno un loro centro nel Paese, nella sua frazione e nella campagna intorno, un centro rassicurante e protettivo punteggiato da luoghi pubblici: la piazza e la canonica, e privati: le case delle singole famiglie e gli orti. Da tutti gli episodi narrati, ambientati in Val Maremola, sia quelli più drammatici legati alle guerre e alla miseria, sia quelli più buffi nati dalla vita quotidiana di paese, sia quelli più commoventi e privati su amici e familiari, l'autore trae un monito o uno spunto di riflessione, presentato al termine del racconto sempre con garbo e con un certo pudore. Questa scrittura semplice, sempre uguale a se stessa, non stanca il lettore perché rimanda al tempo circolare della natura, al ritmo delle stagioni, al loro ritorno ciclico, quasi un tentativo di esorcizzare la fine di un piccolo mondo antico di cui lo stesso autore percepisce il rischio di estinzione."""" (Luigi Cavagnaro)" -
Il primo volo
"Un velo di tristezza appannò gli occhi di Stella che con un nodo in gola rispose: No, Marie, Icaro è il mio primo aquilone. Viene sempre con me e non ha mai volato. Lui rappresenta un sogno irrealizzato..."""" """"Non mi dirà che conosce gli SVA?"""" domandò stupito Giuseppe. """"Certo che li conosco, sono gli aeroplani che prendono il nome dalle iniziali dei suoi progettisti, Savoia e Verduzio, e dal suo costruttore Ansaldo. Furono costruiti in diversi modelli e impiegati non solo durante la guerra, ma anche in seguito per trasvolate oceaniche e scopi civili..."""" Il potere dell'amore e dell'amicizia (che certo lo rappresenta in una della sue forme più alte) è in grado di superare qualsiasi ostacolo e di scardinare anche le serrature più robuste." -
I giganti di marmo del centro storico genovese-The marble giants of the old town of Genoa
Che cosa hanno in comune il Palazzo di Giustizia, la Loggia dei Banchi, il Museo di Sant'Agostino e il Convento delle Brignoline a Genova? Un esercito di giganti di marmo, che dopo aver subito bombardamenti, abbandoni, trasferimenti e sfratti hanno qui trovato casa. L'autore, attraverso un'attenta analisi ricostruisce la storia di 127 statue, alte più di tre metri che raffigurano i benefattori che con la loro ricchezza e generosità si sono pagati il rispetto delle istituzioni e il diritto alla immortalità. 127 giganti di cui 75 raccontati nel primo volume ""I giganti di marmo dell'ospedale San Martino"""" e i rimanenti 52 in questo, ambientato nel Centro Storico di Genova.""