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Le tavole del ricordo. Guerre e shoah nelle lapidi ebraiche a Firenze (1919-2020)
Frammenti rilevanti della nostra storia vivono nelle lapidi disseminate sui muri delle città, espressioni del potere dedito a costruire una memoria pubblica ma anche segni fragili destinati spesso all'invisibilità. Marmi, targhe e cippi sono le pagine di pietra di un sapere esposto poco conosciuto e poco interpretato, ma appassionante patrimonio da indagare per la storiografia. Proprio su questa esplorazione si fonda la presente ricerca, che sviluppa un'analisi puntuale delle lapidi ebraiche fiorentine attraverso la particolare prospettiva delle guerre del Novecento e della Shoah. Sono messi a fuoco i capitoli decisivi della storia e della memoria di una comunità vivace come quella locale, ma anche le complesse interazioni tra minoranza ebraica e società maggioritaria nelle tormentate vicende del secolo scorso. -
Dante poeta-giudice del mondo terreno
Il libro propone di leggere la Commedia come un gigantesco teatro della memoria e del mondo, costruito su fitte relazioni intertestuali: memoria delle molteplici manifestazioni, meravigliose e tragiche, dell'animo umano. Per questo il poema è anche e innanzitutto una gigantesca macchina elaboratrice di giudizi sui comportamenti e le emozioni degli esseri umani. Implica quindi una riflessione complessiva e appassionata sulla giustizia: un'esigenza destinata a perpetuo inappagamento e dunque eternamente riproponibile. La giustizia divina e quella umana sono rappresentate attraverso la soggettività dirompente di Dante in quanto Autore e in quanto Personaggio: due aspetti solo talvolta sovrapponibili che producono continue occasioni di drammatizzazione, di dubbio e di conflitto, nelle quali il lettore - di fatto il terzo protagonista della Commedia - è costantemente chiamato a confrontarsi e interagire, ancora oggi. -
Magi, infanti e martiri nella letteratura cristiana antica
Gli studi raccolti nel volume sono rappresentativi del pluridecennale percorso di ricerca di Francesco Scorza Barcellona e del suo peculiare approccio all'agiografia antica. Una prima sezione propone tre saggi pionieristici sulla santità infantile, indagata attraverso la vicenda omiletica dei santi Innocenti e quella agiografica dei martiri bambini. Nella seconda si ripercorre il culto dei Magi, in un viaggio ideale fra Oriente ed Occidente, dalla letteratura patristica al Milione di Marco Polo. La terza e ultima sezione manifesta il particolare interesse del nostro autore per le identità agiografiche complesse o liminali: Vittore, il martirio femminile e quello donatista. Gli articoli inclusi nella raccolta rimangono a tutt'oggi punti di riferimento obbligati sui soggetti trattati. -
Infanzia e santità. Un difficile incontro alle origini del cristianesimo
Gli antichi attribuivano grande importanza alla prole e amavano i loro figli; valutavano però negativamente l'infanzia, imputandole ignoranza, mancanza di raziocinio, incapacità di autodominio e, soprattutto, incompiutezza. Il cristianesimo delle origini, nato in ambiente semitico e presto diffusosi nel mondo greco-romano, condivise sostanzialmente l'opinione corrente. Tuttavia, il ricordo di un Gesù attorniato dai bambini, feste in onore di piccoli martiri, una predicazione sempre più interessata al valore salvifico dell'infantia Christi suggerirono una diversa considerazione per la prima età, che cominciò ad essere apprezzata per le sue specifiche peculiarità. Il volume ripercorre il processo, talvolta tortuoso, che condusse infanzia e santità ad incontrarsi, proponendo un viaggio fra storia, letteratura, costume e iconografia. -
La maternità sociale fra Svezia e Italia. Il carteggio Ellen Key-Ersilia Majno (1907-1917)
Nel primo Novecento la scrittrice e pedagoga svedese Ellen Key era letta e stimata in tutta Europa. La sua vasta produzione comprende opere significative come ""Il secolo dei fanciulli"""" e """"L'amore ed il matrimonio"""", tradotte nelle maggiori lingue straniere, compreso l'italiano. Non è perciò strano che Ersilia Bronzini Majno, fondatrice e presidente dell'Unione Femminile Nazionale e protagonista del femminismo pratico a Milano, invitasse Key a tenere una conferenza nel maggio del 1907 e ad essere presidente onoraria al Congresso femminile a Milano nel 1908. Grazie al loro carteggio, riprodotto e commentato nel presente volume, è stato possibile ricostruire un capitolo finora sconosciuto del femminismo europeo."" -
I cistercensi foglianti in Piemonte tra chiostro e corte (secoli XVI-XIX)
Sorta nell'abbazia francese di Feuillant sul finire del Cinquecento, la congregazione dei cistercensi riformati si sviluppò anche in Italia e, in particolare, nel ducato di Savoia. Qui i foglianti (così chiamati in ricordo della loro casa madre), grazie al forte ascendente esercitato sulla corte sabauda, arrivarono a contare - fra nuovi monasteri e antiche abbazie ad essi affidati - circa una ventina di insediamenti, per lo più localizzati in Piemonte. Fino alla Restaurazione, quando la vicenda fogliante si esaurì, queste comunità furono laboratori di esperienze spirituali capaci di interagire con equilibri politici, assetti patrimoniali, attività economiche, interessi culturali, sensibilità artistiche presenti sui territori lasciando evidenti segni di riplasmazioni urbane e architettoniche. Questo volume, esito di un progetto di ricerca interdisciplinare e internazionale sostenuto da diversi enti e istituzioni, prospetta molteplici approcci e competenze utili a far luce sulla complessità e la ricchezza di una delle più significative (e sinora meno studiate) esperienze monastiche di età moderna. -
Ordine e disordini in Gioacchino da Fiore. Atti del 9° Congresso internazionale di studi gioachimiti (San Giovanni in Fiore, 19-21 settembre 2019)
Atti del 9° Congresso internazionale di studi gioachimiti San Giovanni in Fiore - 19-21 settembre 2019. Per Gioacchino da Fiore (morto nel 1202) il problema dell'ordo e della sua intelligibilità costituisce un tema centrale e quasi ossessivo. Lo ritroviamo nella sua opera in molte declinazioni: nel suo metodo di interpretazione delle Scritture secondo la «concordia» fra Antico e Nuovo Testamento; nei suoi diagrammi; nell'organizzazione concreta o ideale delle forme di vita religiosa da lui immaginate; nelle sue osservazioni sul suo tempo e i suoi conflitti, ritenuti segni della prossima fine dei tempi. I contributi raccolti nel volume esplorano questi diversi aspetti, ponendo una particolare attenzione al contesto: il tema dell'ordo percorre tutto il XII secolo; attraverso il punto di vista di Gioacchino - a tratti sconcertante, ma ben radicato nella cultura di quegli anni - possiamo comprendere meglio il suo tempo. -
«L' acqua giusta». Il sistema portuale veneziano nel XVIII secolo
Il volume tratta dell'assetto della laguna di Venezia nel XVIII secolo, delle modalità di accesso e di uscita dei bastimenti, della navigazione interna, delle regole e degli uomini che garantivano il movimento acqueo, dei mezzi e degli accorgimenti che venivano utilizzati. Infine, traccia un bilancio circa la persistente vitalità dello scalo veneziano nel Settecento e del suo ruolo nell'ambito del commercio globale, nella peculiarità della sua collocazione geopolitica. Il libro è anche utile per leggere dentro le pieghe di una controversa attualità e per riflettere con maggiore lucidità sulla situazione del sistema lagunare odierno. I problemi dell'oggi e le modalità della cosiddetta salvaguardia della laguna si rivelano, come attraverso uno specchio, sorprendentemente invertiti rispetto a quanto accadeva due o tre secoli orsono. -
L' unità possibile. La Federazione Cgil, Cisl, Uil (1972-1984)
Questo libro raccoglie una serie di saggi e di testimonianze volti a promuovere una rivisitazione delle vicende della Federazione Cgil, Cisl, Uil che dal 1972 al 1984 ha rappresentato un'esperienza originale del movimento sindacale italiano, contribuendo ad accrescerne il ruolo e l'influenza nella vita economica, sociale e politica del paese così come nella dimensione internazionale in particolare sul piano europeo. L'esperienza della Federazione Unitaria segna profondamente l'intera vicenda degli anni Settanta e, malgrado il carattere di compromesso del Patto federativo, rappresenta indubbiamente il punto più alto del rapporto unitario fra le tre grandi confederazioni e del loro potere sindacale di fronte alle controparti, ma soprattutto di fronte al sistema politico e al governo. -
Il mestiere di storico (2020). Vol. 1
Riflessioni Francesco Cassata, Storie ibride e transnazionali. Per una integrazione di scienza e tecnologia nella storia contemporanea Mario Del Pero, Religione, politica estera statunitense e attività missionaria. Importanza e limiti del global turn Discussioni Fabio Lanza, Subrata Mitra, Elidor Mëhilli, Miguel Ángel Urrego, Rivoluzione senza confini: i viaggi globali del maoismo (a cura di Laura De Giorgi). -
Da Regina Coeli a Civitavecchia. Lettere dal carcere (1939-1941)
Si pubblicano qui le lettere dal carcere inviate da Lucio Lombardo Radice (1916-1982) alla madre e alle sorelle tra il 1939 e il 1941, dopo l'arresto e la condanna da parte del Tribunale Speciale per aver partecipato a un gruppo di opposizione di giovani comunisti e antifascisti. Oltre a rappresentare una testimonianza di alto valore etico-politico, le lettere documentano la centralità della ""scuola del carcere"""" per la formazione politica di Lombardo Radice e le sue future scelte di vita di scienziato e di docente universitario, di dirigente del PCI, per il suo impegno per la riforma della scuola, il dialogo con i cattolici, per la pace, il disarmo e un socialismo dal """"volto umano"""". Le lettere costituiscono inoltre un ulteriore tassello dell'autobiografia di quella nuova generazione antifascista che si andò formando direttamente in Italia negli anni Trenta, tra l'apogeo del regime fascista e l'incipiente disgregazione delle sue basi di massa."" -
Lasciare un segno nella vita. Danilo Montaldi e il Novecento
Danilo Montaldi (1929-1975), cremonese, è stato uno dei personaggi esemplari nell'Italia del dopoguerra, intellettuale e militante marxista, e attento come pochi alla realtà della classe operaia. I suoi interessi spaziarono dalla sociologia all'antropologia, dalla storia alla letteratura, all'arte, dalla politica al sindacato. Muovendosi nella Bassa padana a stretto contatto con una bella generazione di militanti, educatori, ricercatori, dedicò alla sua storia e alla sua cultura le bellissime ""Autobiografie della leggera""""; raccolse le esperienze di vita dei Militanti politici di base e studiò la storia del nostro comunismo, occupandosi più del destino della classe che di quello del partito. A Parigi - l'altro polo della sua esperienza - fu decisivo il dialogo e lo scambio con """"Socialisme ou Barbarie"""" e i suoi esponenti come Morin, Castoriadis, Lefort. Importante anche il contatto con il gruppo della rivista «Esprit», come pure con il sindacalismo cattolico e """"personalista"""". Nelle lotte del '68-69 è stato un punto di riferimento per molti."" -
Genesis. Rivista della Società italiana delle storiche (2020). Vol. 2: Dare un corpo alla voce.
Il tema: Dare un corpo alla voce a cura di Sandra Cavallo e Nelly Valsangiacomo Nelly Valsangiacomo, Introduzione. Traiettorie della vocalità Sarah Nancy, «Rien de plus naturel». Le corps féminin de la langue française au XVIIe siècle Cristina Ghirardini, Presenze intermittenti: le voci femminili nella poesia estemporanea in ottava rima in Italia centrale Josephine Hoegaerts, «Acquiring a ""manly"""" tone»: Audible Intersections of Masculinity and Age in the Long Nineteenth Century Emiliano Battistini, Voci transgender. Appunti sull'identità di genere nella storia dell'opera lirica Sara Follacchio, Women On the Air. Voci femminili ed emittenti radiofoniche tra Italia e Stati Uniti (anni '20-'40) Marine Beccarelli, «Croyez-moi, Mesdames, n'abusez pas du micro...». Per una storia delle voci femminili alla radio francese Ricerche Enrica Asquer, Nutrire la famiglia per ricorstruire il Paese. Cibo, maternità e relazioni familiari su «Famiglia cristiana» e «Noi donne» (1944-1964)"" -
Meridiana (2020). Vol. 99: Briganti: narrazioni e saperi
Questo numero di «Meridiana» è focalizzato sulla presenza risalente e pervasiva dei «briganti italiani» e, più generalmente, dei fuorilegge politicizzati sette/ottocenteschi nella Wonderland della cultura di massa e degli immaginari collettivi del Novecento e di inizio XXI secolo. I saggi presentati sollecitano ad avviare il cantiere pressoché inesplorato dell’archeologia, della morfologia, della circolazione intermediale e della ricezione delle narrative a tema brigantesco nell’universo della musica, dei fumetti, dei cartoni animati, dei giochi da tavolo e dei videogames, della cultura materiale e del merchandising, del (foto)romanzo, della filmografia, degli sceneggiati televisivi e della fiction seriale up to date. Il revival e la resilienza delle narrazioni sintetizzabili nell’efficace espressione brigantiland non sono semplicemente delle trovate per richiamare turisti, per produrre brand, per vendere libri, per attirare followers, per aprire musei. Al contrario, sono processi culturali complessi che possiedono un forte impatto comunicativo e una formidabile pervasività, anche sul piano memoriale e simbolico. -
Boschi, legnami, costruzioni navali. L'Arsenale di Venezia fra XVI e XVIII secolo
Il volume è dedicato allo studio dei boschi della Repubblica di Venezia, delle loro caratteristiche, dei metodi di gestione, del complesso meccanismo di approvvigionamento del legname per la cantieristica navale e della sua utilizzazione da parte dell'Arsenale. Vengono affrontate tematiche relative all'evoluzione dei sistemi costruttivi e dei costi di produzione di galee, galeazze e altre imbarcazioni a remi; da fine Seicento anche di vascelli, fregate e altri bastimenti a vela, in connessione con la trasformazione delle tecniche della navigazione e di quelle della guerra sul mare. -
Nietzsche. Il pensiero in cammino
Su Friedrich Nietzsche e il suo pensiero è stato scritto tutto il possibile, ma, come scriveva Mazzino Montinari «questa vita è più nascosta che mai e presenta in ogni sua fase una quantità di interrogativi senza risposta sicura». Accade infatti che in genere le biografie nietzschiane accennino fugacemente alle sue opere e le analisi filosofiche non si occupino che occasionalmente della sua vita. Lo scopo di questo libro è di superare questa dicotomia descrivendo la sua umana realtà senza sacrificarne il pensiero, facendo parlare lui stesso, attraverso le sue opere e i suoi scritti privati, non dimenticando che Nietzsche è stato, in primo luogo, un filologo e che a suo dire la filologia è essenzialmente «il voler capire ciò che l'autore dice». -
Sognando Sion. Ebraismo e sionismo tra nazione, utopia e stato (1877-1902)
Come dovrebbe essere una società ebraica moderna? Quale, al suo interno, il ruolo della famiglia, della religione, della legge? Sono solo alcune delle domande poste al centro dell'inedito immaginario utopico ebraico che sorse negli ultimi decenni dell'Ottocento. Nel presentare per la prima volta al lettore italiano queste fonti, la ricerca si focalizza sull'uso strumentale che il sionismo fece del «sognare Sion», al fine di disarticolarlo e ricostruire con un approccio storiografico scevro da entusiasmi ideologici un nuovo perimetro entro cui questi «visionari» diedero voce alle loro speranze di emancipazione. Il volume mira così a ridare spazio alle «speranze d'altro genere», per dirla con Yerushalmi, che germogliarono nella diaspora ebraica e che non offrirono solo il materiale per confezionare un progetto politico o un inno nazionale. «Sognare Sion» illumina dunque quella no man's land, in cui l'anelito utopico tentò di ridefinire un nuovo orizzonte per la speranza ebraica in epoca contemporanea, trattenendola da una sua immediata traduzione politico-messianica, per presentarla invece come una modalità con la quale ripensare la vita collettiva ebraica al di fuori del ghetto. -
Cittadinanze incompiute. La parabola dell'autorizzazione maritale
Nel 1919 la cosiddetta legge Sacchi aboliva l'istituto dell'autorizzazione maritale che consentiva alle donne sposate la gestione dei propri beni e a tutte le donne l'accesso alle professioni e agli impieghi pubblici. Tale misura fu pressoché l'unica vittoria ottenuta dal femminismo in età liberale, che poco dopo, grazie a un regolamento attuativo, vedeva restringersi la portata innovativa della norma. Privilegiando un'ottica di lungo periodo e un confronto con altre realtà nazionali, il volume guarda alla sfera giuridica, ai sistemi normativi e alle pratiche delle donne come luoghi della costruzione delle identità di genere e del cambiamento nei rapporti tra i sessi. Il complesso negoziato tra culture giuridiche e culture delle donne ha nel tempo prodotto importanti cambiamenti nelle vite femminili, ma ha anche mostrato i ritardi tra i paesi e le contraddizioni del diritto con le sue eccezioni e discrezionalità. -
Popolazioni e società delle Venezie
Il volume riunisce saggi dedicati alla storia sociale e all'evoluzione demografica dell'ampio territorio che va dalle Alpi al Po, dal golfo di Trieste a Bolzano. L'arco di tempo considerato è amplissimo, l'osservazione inizia infatti dalla romanizzazione delle Venezie e si spinge fino a considerare alcuni dei problemi più urgenti del giorno d'oggi. I temi sono declinati senza ricorrere a specialismi, partendo dal punto di vista delle popolazioni e delle loro componenti sociali. Area aperta, per ragioni geografiche, alle contaminazioni e agli scambi, queste regioni hanno attraversato in modo del tutto originale alcune fasi storiche decisive per il nostro Paese, dalla ristrutturazione sociale e demografica del Seicento all'avvio della transizione demografica, dalla grande emigrazione transoceanica ottocentesca alla più recente immigrazione di carattere economico. Una lunga vicenda storica che ha dato vita ad una delle macroregioni più aperte, dinamiche e stimolanti d'Europa. -
Una storia violenta. Potere e conflitti nel bacino del Congo (XVIII-XXI secolo)
A partire dall’Ottocento, la violenza politica ha svolto un ruolo eccezionalmente importante nel territorio corrispondente all’attuale Repubblica Democratica del Congo. Mettendo l’accento sul fenomeno dei signori della guerra e sull’economia di saccheggio delle risorse naturali che lo contraddistingue, questo libro offre nuovi strumenti analitici attraverso cui interpretare la storia delle società del bacino del Congo nel corso degli ultimi centocinquant’anni. Nei capitoli conclusivi il volume si sofferma sulle vicende più recenti, descrivendo nel dettaglio la «Grande Guerra Africana» (1996-2002) e interrogandosi sulle difficoltà incontrate dal processo di pace e di smilitarizzazione e sulle ragioni del perdurare di una situazione di cronica instabilità armata nell’est del paese.