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La Chiesa in Internet. La sfida dei media digitali
Il volume offre un contributo per pensare criticamente il ruolo della rete e dei media digitali nella vita quotidiana in rapporto alle istituzioni tradizionali, in particolare alla Chiesa cattolica in Italia. I rapporti della Chiesa con i processi di modernizzazione sono stati spesso controversi e caratterizzati da un'alternanza di intuizioni e chiusure, di accettazione e cautela, tanto da rendere legittima, inizialmente, l'ipotesi di un atteggiamento di resistenza nei confronti dei mutamenti creati dalla diffusione di internet. Al contrario, il mondo ecclesiale in rete si è dimostrato una realtà estremamente e inaspettatamente ricca, con migliaia di utenti anche tra le persone e i parroci più anziani, come mostra l'importante mole di dati e informazioni raccolte sul campo di cui il volume rende conto. -
Forme del sonetto. La tradizione italiana e il Novecento
Affrontando il complesso rapporto tra modello culturale e realizzazione stilistica, il volume mostra come la scelta di un istituto metrico nasca sempre da una volontà di sabotaggio. Muovendo dalla presentazione delle varietà assunte dal sonetto nella tradizione letteraria italiana, vengono messe a fuoco le modalità di sovversione metrica nella poesia novecentesca, sino all'estremismo stilistico di Giorgio Caproni, per cui il sonetto è una tecnica per non respirare, un mezzo per trattenere la morte. L'esemplificazione dimostra che l'adozione della forma chiusa non è mai un gesto autosufficiente, ma il prodotto di un lungo negoziato fra tradizione, convenzione ed esperimento: quanto più stretti sono i vincoli metrici, tanto più forte è la spinta all'eversione, e la poesia verifica tutte le possibilità di una scrittura in libertà vigilata. -
Baciare la terra. Un topos letterario
Dall'antichità alla modernità, baciare la terra, associato ai temi del viaggio, dell'omaggio e del ringraziamento, si carica di nuovi contenuti che mettono in risalto il suo senso profondo, come rivela l'analisi delle opere dei più grandi capolavori della letteratura occidentale, da Omero a Primo Levi. Il gesto compare sempre in un momento chiave della vicenda che coinvolge il personaggio che lo compie, rivelando aspetti importanti del suo carattere e della sua storia. Letto in chiave religiosa, l'atto apre scenari interpretativi particolarmente interessanti in relazione al problema del riconoscimento della colpa, della penitenza e del perdono, all'interno di un percorso di espiazione, resurrezione e rigenerazione. Il significato del bacio alla terra ruota intorno alla figura mitica della Grande Madre, una dea che si presenta al lettore moderno come stratificazione di miti che tendono a sottolinearne la fertilità, la maternità e il particolare legame con gli uomini, ai quali dà la vita e che è pronta a riaccogliere nel suo grembo alla morte. -
René Girard. Il confronto con l'altro
Il volume illustra la parabola teorica dell'antropologo franco-americano René Girard, uno tra i più influenti e controversi pensatori viventi, nell'ormai consueta articolazione in tre fasi: la prima è caratterizzata dalla scoperta della natura mimetica, interdividuale e rivalitaria del desiderio (da ""Menzogna romantica e verità romanzesca"""" ai saggi sull'""""Edipo re""""); la seconda dall'individuazione del meccanismo vittimano come sorgente della religione e delle strutture sociali (""""La violenza e il sacro""""); la terza, infine, dall'interpretazione del messaggio giudaico-cristiano come rivelazione della violenza fondatrice, rifiuto di ogni suggestione di massa ed esortazione a reindirizzare l'imitazione verso modelli non-violenti (da """"Delle cose nascoste sin dalla fondazione del mondo"""" a oggi). La tripartizione può essere interpretata anche come un percorso che parte dalla modernità, risale ai tempi arcaici e infine ritorna all'età presente, proponendone una lettura segnata da risvolti apocalittici. Tesi fondamentale dello studio è che nel pensiero girardiano siano compresenti - in una tensione irrisolta - una filosofia deterministica ed evoluzionistica, all'opera nell'analisi delle dinamiche comportamentali individuali e collettive, e una prospettiva provvidenzialistica e finalistica, funzionale all'apologia del cristianesimo."" -
Insegnare concetti. La filosofia nella scuola di oggi
Vale la pena insegnare la filosofia a scuola? Sulla base di quali ragioni? Spesso si ritiene che non sia necessario rispondere a queste domande, dando per scontato che la filosofia vada insegnata agli studenti che frequentano gli ultimi tre anni dei licei. Nel momento in cui la didattica della filosofia è chiamata a rinnovarsi, viene qui proposto agli insegnanti, ai formatori e agli studenti un itinerario per ripensare la presenza della filosofia nei piani di studio secondari e, allo stesso tempo, per impostare una innovativa pratica di insegnamento. -
Arcadia. Ediz. critica
L'""Arcadia"""", il più aperto spazio d'utopia che sia stato concepito in letteratura, è fortemente legata al contesto storico e culturale della Napoli del Rinascimento, in un momento di profonda crisi politica e civile che si riflette nel rapporto dialettico tra realtà e finzione, tra storia e mito. Non solo geniale reinvenzione della tradizione bucolica, ma documento del classicismo dei moderni, laboratorio di formazione di una lingua letteraria """"mezzana"""" e potenzialmente italiana, non più """"napolitana"""" o toscana, l'opera di Sannazaro è uno dei testi che hanno fondato la letteratura italiana. Introduzione e commento di Carlo Vecce."" -
Zarathustra e lo zoroastrismo
Zarathustra è un nome noto a molti, e l'omonima opera di Nietzsche non ne è certo l'ultima ragione. Molto meno noti sono però lo Zarathustra storico, vissuto oltre 2.500 anni fa, e la sua religione, lo zoroastrismo, diffusa anche ai nostri giorni. Michael Stausberg offre una sintesi compatta e comprensibile della storia e delle tematiche, forme organizzative, ritualità e festività più significative di questa piccola ma antichissima comunità religiosa. -
L' altra genesi. Storia della fecondazione artificiale
Creare artificialmente la vita - un'utopia che ha sempre alimentato l'immaginazione umana - è divenuta una concreta realtà a partire dal Settecento, quando la scienza ha cominciato a investigare il meccanismo della generazione. In questo libro Emmanuel Betta ricostruisce la storia della riproduzione artificiale dell'uomo, dai primi esperimenti dell'abate Spallanzani alla messa a punto di soluzioni efficaci tra Otto e Novecento, fino agli sviluppi più recenti dell'ingegneria genetica, con particolare attenzione alla realtà italiana che ha avuto un ruolo importante in questa vicenda. -
I soggetti e i poteri. Introduzione alla filosofia sociale contemporanea
Il volume è un'introduzione ragionata alla filosofia sociale contemporanea. Esso raccoglie le voci europee e internazionali più rilevanti e propone un'articolata indagine delle linee più innovative e rappresentative della disciplina. -
Fonologie comparate. Suoni e lingue d'Europa, Cina e mondo arabo
Il volume analizza le strutture fonologiche di alcune lingue europee ed extraeuropee. Si rivolge a un pubblico di studenti universitari italofoni, senza una particolare familiarità con le procedure e la terminologia della linguistica moderna. Per conseguenza, si è cercato di dedicare particolare cura all'esposizione dei principi generali di analisi fonologica e, più in generale, linguistica. -
Filosofia del tempo. Il dibattito contemporaneo
Viviamo immersi nel tempo, lo abbiamo misurato con strumenti di crescente complessità, dalle clessidre agli orologi atomici, e ne parliamo nei modi più svariati. Ma che cosa è davvero il tempo e in che senso possiamo dire che esiste indipendentemente dalle nostre menti? Nel vivace dibattito su questo tema in corso tra i filosofi analitici, si contrappongono due punti di vista. Secondo la teoria A, più vicina al senso comune, è la differenza tra passato, presente e futuro a conferire oggettività al tempo. Per la teoria B, invece, sono relazioni quali la precedenza e la simultaneità a garantire l'oggettività del tempo, in sintonia con la teoria della relatività di Einstein. Il libro descrive e analizza la controversia, soffermandosi in particolare sulla versione della teoria A attualmente più discussa: il presentismo. -
La religione a Roma. Luoghi, culti, sacerdoti, dèi
Quando ci accostiamo a quella che un po' semplificando chiamiamo ""religione romana"""", si ha l'impressione di imbattersi in un mondo esotico, per non dire selvaggio, fatto di riti, credenze e divinità che impressionano l'osservatore moderno in virtù del loro essere così antropologicamente distanti. Ma anche le cose della """"religione romana"""", per quanto bizzarre, marginali o lontane nel tempo, fanno parte integrante del grande libro dell'umanità, e come tali sono necessarie alla sua comprensione."" -
Furio Jesi. Mito, violenza, memoria
Furio Jesi (1941-1980) è stato uno studioso dalla straordinaria varietà di interessi, capace di ibridare discipline e di intrecciare temi anche distanti grazie a un'erudizione profonda, un'intelligenza sottile e una scrittura formidabile. Benché la sua opera sia molto apprezzata in ambiti che spaziano tra storia antica, letteratura e politica, l'impianto generale della sua riflessione rimane ancora poco noto. Il libro muove dalla biografia intellettuale di Jesi e affronta gli snodi più significativi della sua produzione mostrandone influenze, parentele, consonanze, problemi; attento alla filologia e alla ricezione dei suoi testi, intende illustrarne le ragioni di attualità e smontare l'immagine del genio isolato e incomprensibile per restituirlo al contesto intellettuale e al dibattito coevo, dai quali possa emergere la sua effettiva originalità. -
Tradurre il russo
Qual è il compito di un buon traduttore? Quali strumenti di lavoro sono necessari? In particolare, che tipo di problemi pone la traduzione dal russo in italiano? Quando è preferibile una traduzione letterale e quando una libera? Il testo, nel rispondere a queste domande, affronta alcuni concetti chiave, come l'equivalenza formale e semantica, la scelta lessicale appropriata al contesto, lo stile, presentando alcune tipologie testuali che esemplificano la diversità dei linguaggi e, di conseguenza, i vari approcci alla traduzione. -
Cligès. Testo francese a fronte. Ediz. critica
Il ""Cligès"""" è forse il capolavoro di Chrétien de Troyes: letteratura classica e contemporanea, scienza, politica, libero arbitrio e rivalutazione della donna, tutto è armonicamente amalgamato in una costruzione rigorosa impostata secondo i dettami della più avanzata retorica poetica. La narrazione scorre fluida e piacevole ma richiede una lettura attenta ai particolari celati nel testo, e la traduzione cerca di restituirne la profondità psicologica, l'ironia e l'eleganza compositiva, mantenendone, nei limiti del possibile, anche alcuni significativi artifici retorici."" -
Forme letterarie della filosofia
La filosofia non è un genere di scrittura, come suona una frase troppo spesso ripetuta, ma molti generi differenti tra loro. La storia della filosofia è una storia di dialoghi, trattati, lettere, commenti, saggi, autobiografie, aforismi, racconti, romanzi, dizionari, enciclopedie. In ognuno di questi generi la filosofia ha prodotto alcuni capolavori, e in certi casi - pensiamo al dialogo o all'autobiografia - sono stati proprio i filosofi a dare un contributo decisivo alla creazione del nuovo genere. In questo volume alcuni tra i migliori studiosi italiani di filosofia (Maria Bettetini, Riccardo Chiaradonna, Franca D'Agostini, Paolo D'Angelo, Elio Franzini, Carlo Gentili, Maddalena Mazzocut-Mis, Roberto Pujia, Emidio Spinelli, Franco Trabattoni) ricostruiscono la nascita e le vicende delle forme nelle quali si è espressa la ricerca filosofica, mostrando come letteratura e filosofia abbiano continuamente intrecciato le loro strade senza annullare ciascuna la propria specificità. -
Ottocento inquieto e misterioso. Romanzi popolari e altri scritti dimenticati della letteratura italiana
Ottocento inquieto e misterioso: due aggettivi che nascondono opere assai diverse fra loro, ma tutte ""minori"""", sconosciute o dimenticate, e tuttavia spesso best seller dell'epoca. Per lo più romanzi ancora intriganti, perché """"misteriosi"""", ambientati in quartieri e luoghi malfamati, abitati da briganti, ebrei, malfattori, prostitute, operai; ma anche nei sontuosi palazzi in cui l'eros si traduce in crimine. I temi aggreganti sono ancor oggi attuali: . i misteri, l'altro, il diverso - in particolare l'ebreo -, inquieti esploratori di terre esotiche, fanciulle vittime e perseguitate, i prodromi del giallo; nell'insieme, un'umanità difforme, perciò perturbante il perbenismo borghese, quando la trama non è anche metafora della contemporanea situazione politica. Il volume si concentra su una cinquantina di romanzi italiani dimenticati e ingiustamente emarginati, dei quali offre talvolta una lettura analitica, quasi sostituto di diretta consultazione. Dal percorso offerto e dalla selezione degli autori e delle opere emerge un coacervo di temi, poi metabolizzati e sfruttati nel secolo successivo, e anche una letteratura non solo di transito, ma che già conosce la suprema arte accattivante capace di eccitare l'altrimenti asfittica realtà del comune lettore, trascinandolo nel vortice delle deviazioni d'ogni genere e specie."" -
Il romanzo neostorico italiano. Storia, memoria, narrazione
I mutamenti epocali, che in questi ultimi decenni hanno trasformato gli strumenti e il modo di rappresentare il mondo, si riflettono anche sugli scrittori. Alcuni di loro sono tornati a guardare al genere del romanzo storico, riscoprendo il suo significato critico nei confronti della società. Ma per gli scrittori di oggi, quelli degli anni Zero, questo nuovo sguardo comporta nuove domande: quale rapporto esiste tra verità storica e finzione letteraria? Qual è il ruolo della letteratura nel sistema dei media? Si può riscrivere la storia da punti di vista oscurati e dimenticati? Di fronte a questi interrogativi, sembra che la scrittura di una contro-storia sia l'unica strada possibile per praticare una indagine romanzesca sul passato. La narrazione, così, si insinua nelle fessure della Storia ufficiale, intrecciando memoria e finzione. Il romanzo neostorico - che è metapop nei Wu Ming, oppure concentrato nello scandaglio degli abissi dell'inesperienza, come in Scurati, o ancora votato a portare alla luce le vicende degli oppressi dal potere coloniale nel romanzo postcoloniale - reagisce al costume postmodernista, ironico e citatorio nei confronti del passato, e converte le immagini del tempo in quella pratica politica che è la riscrittura della storia. -
Firenze e il profeta. Dante fra teologia e politica
Il nesso che stringe Dante a Firenze, oltre che nodo biografico spinoso e in parte irrisolto, è una risorsa primaria della Commedia da comprendere alla luce della tradizione culturale medievale. La riscrittura della storia moderna di Firenze nel poema risponde a parametri esemplari condizionati, pur nell'allontanamento, dal patrimonio memoriale cittadino, come dimostra il confronto serrato con la produzione cronachistica pre-villaniana. Di contro ad ogni presunto realismo, questo libro invita a leggere la Firenze dantesca come attualizzazione del paradigma medievale della civitas diaboli e insieme gli assestamenti di questa rappresentazione e delle ""autobiografie"""" di Dante come l'indice dell'assunzione della fisionomia profetica da parte dell'autore del poema. """"Firenze e il profeta"""" offre una visione dinamica della riflessione di Dante sulla sua città natale ma costituisce anche, resistendo al fascino delle ricostruzioni teleologiche, un osservatorio privilegiato sulle tensioni che attraversano globalmente la speculazione teologica e politica dantesca."" -
Conti e duchi di Urbino. Un epistolario inedito (secc. XV-XVII)
Il volume raccoglie l'edizione integrale di 157 lettere, che i conti e i duchi di Urbino inviarono ai vescovi di Cagli dal 1424 al 1624. Non ancora pubblicate e studiate in toto, le lettere cagliesi rappresentano un corpus documentario unico e prezioso, sia per ricostruire le linee evolutive della politica ecclesiastica dello Stato di Urbino, nella fase di transizione dalla Signoria al Principato, sia per conoscere il rapporto dialettico e simbiotico tra governanti e governati. L'autrice propone, quindi, un insieme di scritture e testi, nell'intento di dimostrare come la comparatio fra analisi (saggi storici introduttivi), contenuti (trascrizione) e forma (nelle riproduzioni) consenta di cogliere il significato integrale di queste testimonianze. La prima parte del volume, storico-introduttiva, ricostruendo le biografie degli scriventi Montefeltro e Della Rovere alla luce delle più recenti indagini archivistiche e bibliografiche, esamina la struttura e la produzione epistolare della cancelleria ducale urbinate e la politica ecclesiastica dei conti e dei duchi, attestata per ben tre secoli (XV-XVII) dall'epistolario cagliese. La seconda parte, invece, è incentrata sulla trascrizione delle lettere, per la maggior parte inedite, accompagnata da una sezione fotografica di 56 testi.