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Il declino dell'economia italiana tra realtà e falsi miti
Gli effetti della crisi globale rendono complicato operare previsioni per l'economia italiana. Il rallentamento della sua crescita, però, ha inizio molto prima della grande recessione: a partire dalla metà degli anni Novanta, e ancor più nell'ultimo decennio, in Italia si è fermata la crescita della produttività, ovvero la crescita dell'efficienza del sistema. Dopo aver discusso le interpretazioni prevalenti ed individuato numerosi falsi miti sulle cause del declino italiano, il volume - concentrando l'attenzione sul tessuto industriale e incrociando dati sulle imprese, sui settori e sui territori - offre un'interpretazione originale, che individua nella debolezza socio-istituzionale, dovuta alla generale assenza di legalità, e nell'inefficienza del sistema finanziario i principali ostacoli alla crescita. -
Condizione giovanile e nuovi rischi sociali. Quali politiche?
Negli ultimi anni l'attenzione nei confronti delle giovani generazioni è andata crescendo anche a seguito della crisi economica, che ha inasprito le difficoltà che caratterizzano il percorso di transizione alla vita adulta. Il dibattito sulle criticità della condizione giovanile in termini di lavoro, abitazione, partecipazione alla vita sociale risulta tuttavia estremamente frammentato tra i diversi ambiti tematici e livelli istituzionali. Grazie al contributo di studiosi di varie discipline e operatori del territorio, il volume ricostruisce un quadro dei rischi sociali che interessano la condizione del giovane adulto e si interroga sul modo attraverso cui le politiche pubbliche si stiano attrezzando per far fronte a tali criticità. In particolare i contributi si soffermano su alcune esperienze di livello europeo, nazionale e locale, che sviluppano un'idea di autonomia quale progetto da costruire collettivamente attraverso la combinazione tra le capacità della persona e quelle che derivano dal contesto sociale e istituzionale. -
Governare l'Oltremare. Istituzioni, funzionari e società nel colonialismo italiano
Il volume, adottando un approccio comparativo, inserisce il funzionamento della macchina coloniale italiana in una storia amministrativa nazionale e mostra la complessità e l'ibridismo del potere nelle diverse fasi e contesti territoriali in cui si trovava ad operare. Nell'interazione di carte coloniali, documenti scritti e memorie dei gruppi colonizzati vengono ricostruiti nella specificità delle storie locali i profili biografici dei funzionari. I saggi, attraverso casi di studio, documentano come i funzionari italiani dovettero tener conto della storia di lunga durata delle regioni oggetto di dominio e delle relazioni di potere preesistenti, dei processi di ridefinizione politica e delle negoziazioni con i capi e gli intermediari locali. Attivando proprie strategie, individui, famiglie e dinastie, pur nella cornice di dominio coloniale e con equilibri instabili, furono capaci di difendere una relativa autonomia, di contrattare tempi e modi di inserimento, di perseguire propri obiettivi di mobilità sociale o di rivolgimento degli equilibri di potere interni. -
Insegnare la pragmatica in italiano L2. Recenti ricerche nella prospettiva della teoria degli atti linguistici
Nell'insegnamento dell'italiano L2 secondo l'approccio comunicativo, la strutturazione del sillabo per funzioni linguistiche (ciò che con la lingua possiamo ""fare"""", in base al concetto di lingua come azione elaborato dalla teoria degli atti linguistici) si è finora basata quasi esclusivamente sull'intuizione degli insegnanti e degli autori dei libri di testo. Scarseggiano infatti le ricerche su come gli apprendenti sviluppano la competenza pragmatica o su quali strumenti didattici risultano più efficaci per favorire l'apprendimento di tale competenza. Il volume intende far conoscere al pubblico italiano due tra i primi lavori che indagano questi aspetti dell'acquisizione e dell'insegnamento della nostra lingua da parte di apprendenti stranieri, inquadrandoli nel panorama degli studi che, a livello internazionale, si occupano dell'argomento ormai da qualche decennio."" -
La società diffusa. Organizzazioni e politiche locali
La maggiore accessibilità e visibilità delle amministrazioni periferiche e la domanda sociale proveniente dai cittadini, ma anche il recente dibattito sull'assetto istituzionale del governo locale (federalismo, aree metropolitane, ridefinizione delle Province), hanno contribuito a catalizzare un crescente interesse nei confronti del livello territoriale di progettazione e attuazione delle politiche pubbliche. Tuttavia le amministrazioni non sono gli unici attori sulla scena locale, in quanto si trovano ad interagire sistematicamente con altre organizzazioni, nel quadro di complessi e variegati modelli di governance. Il volume intende ricostruire, sulla base di ricerche che spaziano dai processi decisionali nei Comuni italiani al ruolo della cooperazione sociale nello sviluppo locale, da alcune esperienze di democrazia deliberativa alla difficile situazione in Abruzzo dopo il terremoto, il contributo che vari attori collettivi (istituzioni pubbliche, soggetti economici, organizzazioni del terzo settore) forniscono al governo del territorio, con particolare attenzione alla sostenibilità sociale e ambientale delle politiche locali. -
Introduzione a Habermas
L'opera del filosofo e sociologo tedesco Jürgen Habermas (n. 1929) è assai conosciuta: è stata, infatti, tradotta in molte lingue e su di essa è disponibile una vasta letteratura secondaria. Il volume intende offrire al pubblico italiano un'introduzione breve, ma relativamente completa e aggiornata, del suo pensiero. Sono oggetto di attenzione la sua teoria dell'agire comunicativo; la valutazione che Habermas ha fornito di autori classici e contemporanei; la sua tesi della razionalizzazione e colonizzazione del mondo vitale e le conseguenze di questi processi per l'agire comunicativo; la sfera pubblica come fonte di legittimazione; la ricezione, infine, della sua opera. Diversamente da altre introduzioni, si è preferito evidenziare la continuità tematica del suo pensiero, piuttosto che suggerire la presenza di fasi di sviluppo. Si sono inoltre privilegiati gli aspetti sociologici della sua riflessione, piuttosto che quelli filosofici. -
Breve storia delle Olimpiadi. Lo sport, la politica da de Coubertin a oggi
Le Olimpiadi moderne sono spesso considerate un fenomeno squisitamente sportivo. Tuttavia, sin dalla decisione del barone de Coubertin di riportare alla luce i Giochi olimpici, la politica internazionale ne ha scandito la storia, contribuendo anche al loro successo. Riflesso della tensione costante tra vicissitudini nazionali e internazionali, le Olimpiadi, dai Giochi di Atene del 1896 a quelli di Londra del 2012, hanno raccontato le trasformazioni del nostro mondo. Attraverso i record, le medaglie d'oro, i boicottaggi, ma anche la propaganda e il doping, la vicenda delle Olimpiadi aiuta a comprendere meglio gli ultimi centoventi anni della storia internazionale. -
The black album. Il noir tra cronaca e romanzo
Negli ultimi anni il noir è stato capace di raccontare - più e meglio di altri generi letterari - il lato oscuro del nostro paese, fra corruzione, malavita organizzata e devastazione ambientale. Nel noir abbiamo visto riflesse le storture e le contraddizioni del nostro tempo, e virtualmente cancellati i confini tra cronaca e racconto. In questa lunga conversazione con Marco Amici, Massimo Garlotto - fra i principali scrittori noir italiani - ripercorre i temi nodali del genere e gli aspetti centrali della sua scrittura, in cui troviamo rappresentati i profondi cambiamenti avvenuti nell'universo criminale e il ruolo dell'Italia nei traffici illeciti che attraversano l'Europa. -
Cesare Beccaria, filosofo europeo
Cesare Beccaria (1738-1794) non fu solo l'autore de ""Dei delitti e delle pene"""", universalmente noto per la sua critica della pena di morte, ma scrisse un trattato di poetica e fu titlare della seconda cattedra di economia istituita in Italia. Con questo libro Philippe Audegean offre una lettura unitaria di tutta la sua opera, proponendo una nuova interpretazione del pensiero di Beccaria e del suo ruolo nel quadro dell'Illuminismo riformatore europeo."" -
Madri del Concilio. Ventitré donne al Vaticano II
Martedì 8 settembre 1964, Paolo VI annunciava ufficialmente la presenza di uditrici al Vaticano II e, il 25 dello stesso mese, entrava in aula la prima donna, la francese Marie-Louise Monnet. Dal settembre del 1964 all'agosto del 1965 furono ventitré le donne chiamate a partecipare al Concilio, dieci religiose e tredici laiche. Sebbene nelle intenzioni di molti padri conciliari la loro presenza rivestisse un carattere perlopiù simbolico, inaspettatamente il ruolo svolto da queste ventitré donne andò ben oltre, lasciando segni importanti negli stessi documenti conciliari. -
Un teatro tutto cantato. Introduzione all'opera italiana
Qual è la specificità dell'opera italiana? Come è costruita e come comunica? Come si mette in scena oggi un'opera del passato? Come si può studiare uno spettacolo che appare così plurimo e complesso? Nel rispondere a tali interrogativi, il libro offre una panoramica dei principali aspetti e problemi connessi a questo particolare genere di teatro interamente cantato: analizzale singole componenti in gioco (libretto, partitura, messinscena) e la loro interazione, soffermandosi sulla molteplicità di funzioni che la musica assolve nello spettacolo operistico. -
Le anime del commercio. Pubblicità e consumi nel secolo americano
La pubblicità ha una storia affascinante. Una storia che ha contrassegnato gli Stati Uniti del Novecento, dall'età dei commessi viaggiatori e degli imbonitori da fiera a quella del consumo diffuso, dei mass media, delle agenzie pubblicitarie. Il libro ripercorre questa storia e il lavoro di uomini e donne impegnati a persuadere i loro simili a consumare. Mostra come il commercio abbia avuto e abbia più ""anime"""". E come la pubblicità sia stata e sia una sfida continua, materiale e simbolica, tra imprese, pubblicitari, media e consumatori."" -
Breve storia dell'etica
Il libro ricostruisce la storia dell'etica occidentale, cioè la successione di diverse teorie etiche che si sono formate e modificate nel tentativo di giustificare o riformare tradizioni morali che i filosofi non avevano creato dal nulla. Per questo motivo esamina non soltanto autori che hanno un posto ragguardevole nelle storie della filosofia (Aristotele, Kant, Hegel) ma anche testi trattati nelle storie delle religioni (Bibbia, Talmud, Corano) e altri pensatori ritenuti poco filosofici (Pufendorf, Adam Smith, Bentham). Letti in questo modo, i moralisti sembrano meno insopportabili: Tommaso non è il teorico delle proibizioni assolute, Kant non è un caporale prussiano della morale, Bentham non è il fautore di una deteriore dottrina che combina edonismo, egoismo e relativismo. -
La leadership politica. Media e costruzione del consenso
Che rapporto c'è fra comunicazione di massa e crescita di leader populisti? Qual è il ruolo della televisione e dei social media nell'affermazione della leadership politica? Dai media tradizionali a Internet, dalla retorica di Margaret Thatcher a quella di Berlusconi, fino ai casi di leadership ""alternative"""", capaci di costruire consenso in maniera orizzontale e deliberativa, il volume analizza, sia dal punto di vista storico sia da quello delle pratiche della comunicazione politica, i casi del Regno Unito e dell'Italia, ed esplora i difficili rapporti fra comunicazione, costruzione del consenso, affermazione della leadership, modelli di democrazia. Uno spazio particolare, infine, è dedicato all'analisi del rapporto fra leadership politica e climate change, che, ancora una volta, assume senso e legittimità sociale nella cornice definita dai media."" -
Archeologia marittima del Mediterraneo. Navi, merci e porti dall'antichità all'età moderna
Il libro introduce ai principali orientamenti della ricerca nel campo dell'archeologia marittima (intesa perlopiù come studio della nave e degli impianti costieri) del Mediterraneo, senza limiti cronologici. L'autore illustra l'evoluzione tecnologica della costruzione navale e il lungo processo di rivoluzione concettuale compiutosi solo nel Medioevo maturo, presentando le tipologie delle imbarcazioni, delle merci trasportate e delle attrezzature di bordo. Nel volume vengono analizzate anche le infrastrutture marittime, costituite principalmente dai porti e dagli arsenali di ogni epoca. -
Apocalisse di Giovanni
Da sempre, per il grande pubblico, l'Apocalisse attribuita a Giovanni è sinonimo di profezia sulla fine del mondo e quindi di predizione dei cataclismi futuri che ne segneranno il collasso. Questo nuovo commento intende proporre una chiave interpretativa radicalmente diversa, in linea con le acquisizioni più recenti della ricerca storica. Dall'analisi emergono così un'opera e un autore, che, nella cornice della cultura e della società imperiale del I sec. d.C., si sforzano di promuovere fra i seguaci di Gesù un ideale incentrato sulla purezza sacerdotale dei membri del gruppo e sul carisma e l'autorità profetici. -
Dante: guida alla Divina Commedia. Nuova ediz.
Nella storia della nostra letteratura, la ""Commedia"""" di Dante chiude il vivacissimo secolo delle """"origini"""" con una costruzione poetica di grandiosità mai più eguagliata. Pur costituendo l'autentico fondamento dell'unità linguistica della cultura italiana, il poema ha conosciuto una fortuna intensamente contrastata, lunghe fasi di incomprensione, profondi fraintendimenti ideologici, fino ad assurgere, con il Risorgimento, a simbolo della nostra identità nazionale. La guida, giunta alla seconda edizione dopo numerose ristampe, disegna una cartina filologicamente aggiornata della struttura e della cultura della """"Divina Commedia"""" e indica i maggiori motivi di vitalità poetica che rendono la lettura di questo grande classico un'esperienza entusiasmante."" -
Dante e l'Oriente. Le fonti islamiche nella storiografia novecentesca
Oggetto di questo volume è il controverso dibattito sulle cosiddette ""fonti orientali"""" di Dante. Vengono qui indagate le premesse ideologiche e i motivi di suggestione mitico-estetica dell'interesse per i """"fatti di trasmissione culturale"""" tra Medioevo europeo e mondo arabo-islamico. I capitoli in cui si articola il testo si confrontano con l'approccio di tre diversi studiosi: Enrico Cerulli, Ernst Kantorowicz e Leo Spitzer. Degli interventi di Enrico Cerulli, che rinnovarono sostanzialmente gli studi dell'islamista Miguel Asín Palacios, vengono sottolineati i presupposti """"pragmatici"""" e politici. Il loro sfondo storico è infatti il colonialismo italiano e la successiva decolonizzazione. Nel caso di Kantorowicz, di cui vengono tradotte pagine inedite dalla tesi di dottorato sulle gilde islamiche, il rapporto tra l'Oriente islamico e Dante (""""erede"""" di Federico II) è invece una suggestione orientalista solo accennata ma rilevante. Essa va ricollegata al revival nel primo Novecento tedesco dell'idea di impero. In Kantorowicz l'impiego di questa nozione si tinge di valenze universaliste, attraverso il riferimento a Dante, a Nietzsche, al Mediterraneo e all'Oriente. Come emerge dal capitolo dedicato a Spitzer, il dibattito è segnato da una suggestione utopica: quella di una possibile sintesi tra universi altrimenti antagonisti."" -
Mezzo secolo di canzoni italiane. Una prospettiva sociologica (1960-2010)
Dopo decenni di ostracismo, alla canzone italiana è stata finalmente riconosciuta piena dignità in quanto prodotto culturale, che l'ha resa oggetto di analisi storiche, linguistiche e musicologiche, di disamine dotte e di critiche irriverenti e divertite. Il ritratto che ne è uscito di volta in volta ha privilegiato ora la forma (soprattutto negli studi linguistici e musicologici), ora il contenuto (in quelli sociologici e storici). Questo libro si propone di colmare il lacunoso spazio della ricerca empirica sulla canzone in una chiave prettamente sociologica, mettendo insieme le diverse dimensioni di analisi: una rivolta ai contenuti (temi, valori); una seconda, di impronta sociolinguistica, rivolta al gioco di continua retroazione tra società e lingua cantata; infine una terza che, utilizzando gli strumenti propri della ricerca nel campo della metodologia delle scienze sociali, esplora la dimensione strettamente musicale della canzone. A partire da un campione rappresentativo composto da 500 album e da oltre 6.000 canzoni, se ne ricava la fotografia delle parole, dei temi, dei valori e dei suoni arrivati alle orecchie degli italiani nell'ultimo mezzo secolo. È un'immagine per quanto possibile a tutto tondo, che solleva interrogativi, propone analisi e interpretazioni, riporta dati, crea liste che evidenziano il meglio e il peggio, i periodi di creatività e quelli di affanno della canzone come prodotto culturale. -
e-Health e diritti. L'apporto dell'informatica giuridica
"Il volume di Marco Mancarella si occupa di eHealth e diritti. Per relazionare in ordine alla materia della Sanità elettronica e diritti l'autore usa l'Informatica giuridica come disciplina che da sempre studia e analizza, in modo sistematico con proprie metodologie di indagine, l'utilizzo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT) nel diritto e nella pubblica amministrazione, in particolare. La disciplina si occupa, di conseguenza, di verificare i """"cambiamenti"""" nella società (oltre che nel diritto e nella pubblica amministrazione) provocati dall'applicazione delle nuove tecnologie. E i cambiamenti sono """"epocali"""" se si considerano i processi di evoluzione profonda verso l'amministrazione digitale, il processo telematico, gli appalti informatici, l'eHealth. Tutti temi specifici dell'Informatica giuridica."""" (Dalla prefazione di Donato A. Limone)"