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Compagno cittadino. Il PCI tra via parlamentare e lotta armata
L'autore rivisita criticamente la storia del PCI tra fascismo e dopoguerra, ponendo al centro della sua ricostruzione la formazione dell'identità nazionale. Da una parte viene ripercorso il rapporto complesso con Giolitti e la creazione di un regime liberal-democratico che costituzionalizzò le domande di radicali cambiamenti del socialismo turatiano e massimalista. Dall'altra l'autore ricostruisce l'atteggiamento di aspra critica dei comunisti nei confronti di un possibile pericoloso avversario come Giustizia e Libertà prima e il liberal-socialismo del Partito d'azione all'inizio della guerra fredda. -
Islam ed economia di mercato
In molti paesi islamici manca una tradizione di società civile, di democrazia liberale e di economia di mercato. Per quale ragione l'islam non ha alcuna base di sostegno delle componenti fondamentali della civiltà contemporanea? Perché in nessun paese islamico è presente una reale democrazia e un'economia di mercato funzionante? Dobbiamo forse concludere che l'islam sia intrinsecamente incompatibile con queste istituzioni? I saggi contenuti in questo volume cercano di individuare delle risposte a questi e ad altri interrogativi, ugualmente provocatori. Molto spazio è, peraltro, dedicato alla Turchia, nazione su cui sono, in questo momento così delicato per il futuro dell'UE, puntati gli occhi di tutta Europa. -
La bellezza
La nascita dell'estetica come disciplina filosofica (1750) ha finito per espropriare la bellezza della sua identità originaria limitandone la capacità di interagire con altri saperi. Una rivoluzione con precise rifrangenze nei più diversi ambiti: dalla filosofia alla musica, dalla letteratura alle arti figurative. Su questi problemi ha voluto riflettere il festival di filosofia, ""Il Giardino dell'Estetica"""", attraverso un florilegio di lezioni affidate a studiosi provenienti da diverse aree disciplinari. La conclusione del percorso ha portato ad una verità inequivocabile: nella ricerca attuale sulla bellezza occorre seguire percorsi non sempre rigidamente finalizzati, infilarsi in molti dei sentieri che si dipartono dalla realtà procedendo erraticamente."" -
Evolución paleoambiental de los puertos y fondeaderos antiguos en el Mediterráneo occidental. Atti del seminario (Alicante, 14-15 novembre 2003). Ediz. multilingue
Il ruolo del Mediterraneo, definito gia dagli autori mare nostrum, come culla di civiltà e crocevia di culture è un dato assodato. Se è vero che già nella preistoria ci sono prove di uomini coraggiosi che si spingevano in mare alla ricerca di nuove terre, a maggior ragione bisogna considerare come l'evoluzione della navigazione abbia prodotto nel tempo ricchezza, ma anche influenze culturali di varia natura. Non è difficile immaginare le molte navi commerciali che solcavano il mare trasportando merci tra i vari paesi, indispensabili allo sviluppo di città e culture diverse; per comprendere ciò basta pensare a quanto le fonti letterarie riportano sulle necessità di una città come Roma in età tardo-repubblicana ed imperiale. -
Le strutture dei porti e degli approdi antichi. Atti del seminario (Roma, 16-17 aprile 2004). Ediz. italiana, francese, spagnola e inglese
Le ricerche realizzate dall'archeologia subacquea e i rinvenimenti sulle coste italiane, francesi, spagnole e portoghesi, dalla Campania all'Algarve, insieme a quelle algerine, marocchine e maltesi hanno consentito di identificare un'ingente quantità di informazioni proprio sugli scambi intercorsi fra le culture che si sono sviluppate nel bacino del mediterraneo tra l'antichità e l'età moderna. Proprio per questo i volumi, realizzati nell'ambito del progetto ANSER - Anciennes routes maritimes méditerranéennes - relativi a quattro Seminari incentrati sul tema generale: «Il patrimonio archeologico sottomarino e i porti antichi», danno una visione complessiva ed aggiornata di questo complesso ed articolato patrimonio culturale. -
Méditerranée occidentale antique: les échanges. Atti del seminario (Marsiglia, 14-15 maggio 2004). Ediz. francese, italiana e spagnola
Il ruolo del Mediterraneo come culla di civiltà e crocevia di culture è un dato assodato. Se è vero che già nella preistoria ci sono prove di uomini coraggiosi che si spingevano in mare alla ricerca di nuove terre, a maggior ragione bisogna considerare come l'evoluzione della navigazione abbia prodotto nel tempo ricchezza, ma anche influenze culturali di varia natura. -
Le trasformazioni dei partiti politici
Il XX secolo è stato il secolo delle democrazie e delle democratizzazioni, ma è stato anche il secolo dei partiti politici. Di più, qualità della democrazia e caratteristiche dei partiti politici si sono intrecciate in modo inestricabile. Negli ultimi anni questo rapporto è stato spesso affrontato partendo dal punto di vista della crisi dei partiti. Gli autori di questo libro, invece, condividono la premessa che è più opportuno e proficuo ai fini scientifici parlare di ""cambiamento"""" o """"trasformazione"""" dei partiti politici (e dei sistemi partitici). Il cambiamento partitico è visto come un processo si apprendimento organizzativo diretto a ripristinare le loro vote, office e policy performances."" -
Quale Occidente, Occidente perché
Gli eventi successivi all'11 settembre 2001 hanno provocato su entrambe le sponde dell'Atlantico un duro dibattito sugli inevitabili cambiamenti, se non sulla stessa possibilità di sopravvivenza dell'alleanza fra Stati Uniti ed Europa, che non si è ancora concluso nonostante i tentativi di riavvicinamento iniziati dopo la rielezione del Presidente George W. Bush jr. nell'autunno 2004. Tale dibattito si è venuto sommando all'altro sulla natura dell'Occidente come cultura e come civiltà iniziato dopo la fine della Guerra fredda. Ci troviamo quindi coinvolti in una riflessione spesso drammatica che riguarda il ruolo internazionale dell'Unione Europea e l'autocoscienza di quell'Occidente multiforme e terribile al quale apparteniamo. -
Il martirologio della Certosa di S. Stefano del Bosco (sec. XII). Ediz. latina
Il Martirologio della Certosa di S. Stefano del Bosco racchiude interessanti memorie che riguardano le diverse comunità monastiche presso cui fu in uso dal sec. XII al sec. XVI e testimonia nel suo impianto liturgico la derivazione dal martirologio di Usuardo, come annotò nel sec. XVIII il bollandista Jean Baptiste du Sollier. Si tratta di una tra le fonti agiografiche più significative del Mezzogiorno d'Italia in età medioevale, che ha scandito la vita liturgica della comunità monastica di Santo Stefano del Bosco, nella esperienza certosina prima e in quella cisterciense poi, come risulta dalle annotazioni funerarie a margine delle memorie liturgiche giornaliere. In seguito, già nel 1524 lo troviamo utilizzato nell'abbazia femminile di Santa Maria di Messina, dove era giunto probabilmente dalla ""grancia"""" calabrese, l'antico monastero di Sant'Opolo, sito nel comune di San Calogero, in provincia di Vibo Valentia. Questa edizione, promossa dal Comitato nazionale per le celebrazioni del IX centenario della morte di San Bruno di Colonia, si basa su un manoscritto della seconda metà del sec. XII, denominato Messinese, transitato a Napoli nel convento dei Ss. Apostoli dei Chierici Regolari Teatini e nella Certosa di San Martino, ed ora conservato nella Biblioteca Nazionale della stessa città."" -
L' acropoli (2005). Vol. 2
Questo numero della rivista bimestrale di politica e varia cultura diretta da Giuseppe Galasso presenta articoli di: Antonella Pompilio, Massimo Lo Cicero, Giuseppe Galasso, Valeria Sgambati, Giancarlo Vallone, Giuseppe Avignone, Carlo Scognamiglio, Emanuele Coco, Paolo Soddu. -
La storia del movimento sindacale nella società italiana. Vent'anni di dibattiti e di storiografia
Il volume raccoglie gli interventi degli studiosi che in un recente convegno promosso dall'Università LUMSA di Roma e dall'Università degli Studi di Perugia hanno riavviato un dibattito sul significato della storia del movimento sindacale per la comprensione delle dinamiche della società italiana. I caratteri del ripensamento avvenuto nella storiografia degli ultimi vent'anni e le sue prospettive sono affrontati nei saggi dedicati al ruolo della storia del movimento sindacale nella storia contemporanea, nella storia della trasformazione del lavoro, nella storia del movimento operaio e nella storia delle relazioni internazionali. L'attenzione di alcuni interventi si è concentrata, sotto diverse prospettive, sul profilo della discussione storiografica delle dinamiche di continuità e rotture nella storia del sindacalismo italiano. La rilevanza dell'evoluzione della recente storiografia sindacale nella cultura della società italiana, infine, è oggetto dei contributi dedicati al recente dibattito pubblico nelle riviste, all'atteggiamento della stampa quotidiana e dei media e alla formazione dell'identità degli stessi soggetti sociali. -
Il diritto dei proprietari. Una concezione liberale della giustizia
Cos'è la libertà se non la facoltà di disporre dei titoli legittimamente detenuti? Se ciò è vero, e se è vero che tale libertà è stata finora all'origine della creatività del mercato, è dunque altrettanto vero che solo una rigorosa protezione dei diritti individuali può porre le basi per lo sviluppo dell'economia e della società. Henri Lepage è uno dei più noti economisti francesi. Ha pubblicato diversi saggi tradotti in molte lingue. Murray N. Rothbard è stato tra i maggiori interpreti della teoria libertaria. Il volume contiene un'introduzione di Carlo Lottieri. -
Mamachiana per chi vuol divertirsi
"Di famiglia patrizia, dei marchesi di Casabona, Salvatore Spiriti nacque a Cosenza il 12 novembre del 1712 e lì venne a morte, dopo una vita intensa e proficua, il 28 marzo del 1776. Come è tradizione della gioventù agiata, studia giurisprudenza a Napoli. A Cosenza rimette in cammino l'Accademia cosentina che aveva perso nella sua secolare storia parecchio smalto. I Borboni lo buttano in carcere a Lipari per il sospetto di simpatie verso il governo austriaco, ma è ben presto rilasciato per l'intervento di un suo zio, Francesco Antonio Cavalcanti. Questo precedente penale non gli ostacola la carriera. Né impedisce a Filippo V (Versailles 1683 - Madrid 1746), re di Spagna, di attribuire il titolo di marchese a Salvatore Spiriti, che si veniva distinguendo nella battaglia giusnaturalista. Fu consigliere del supremo magistrato del commercio e quindi giudice della Gran corte della vicaria. Varia e composita è l'attività intellettuale di Salvatore Spiriti la cui testa, comunque, è girata sulla cultura della sua terra e sui problemi del Regno di Napoli. Nel campo delle umane lettere esordisce all'età di 16 anni con il poema """"Il Giosuè"""", rimasto inedito. Scrive assai più tardi, quando ormai aveva 64 anni, il canto genetliaco, """"Per l'avventuroso nascimento di S.A.S. Filippo Antonio di Borbone Principe reale delle Due Sicilie"""", che appare in appendice a """"Memorie degli scrittori cosentini"""" (Napoli 1750). Traduce e commenta l'""""Alcone, o sia del governo dei cani di caccia"""" (Napoli 1756) di Girolamo Fracastoro (Verona ca. 1478 - Incaffi, Verona, 1553). E ancora: il """"De machina electrica"""" (Napoli 1760), le """"Osservazioni sulla Carta di Roma, con cui si derogano gli editti del Duca di Parma, colla giunta delle provvidenze pubbliche da varie Corti di Europa su tale dipendenza"""" (Venezia 1768)."""" (Dall'Introduzione di Pasquino Crupi)" -
Pausania
"Francesco Saverio Salfi è intellettuale di rilievo nella cultura calabrese, italiana ed europea. Il suo nome si ritrova nei saggi critici di Umberto Bosco, Gaetano Cingari, Benedetto Croce, Giovanni Getto, Franco Crispini, Bonaventura Zumbini: per non citare che solo alcuni dei nomi risonanti degli studiosi che si sono interessati dell'intera vita e della vita di studi di Francesco Saverio Salfi. Nacque a Cosenza il 1° gennaio 1759. I genitori, Giuseppe A. Salfi e Angela Turano, affidano Francesco Saverio alla vedova Ursula Tavernise, che si prenderà cura della sua educazione e della sua formazione culturale. Entra giovanissimo in seminario. Ha dapprima come maestri il sacerdote Branca e il canonico Giovanni Potestio, poi Francesco Saverio Gagliardi. Entra, giovane ancora, a far parte dell'Accademia dei Pescatori Cratilidi dove soffia un'aria nuova contro l'ammuffita cultura degli ambienti cattolici e clericali di Cosenza."""" (Dall'Introduzione di Pasquino Crupi)" -
L' acropoli (2005). Vol. 3
Questo numero della rivista bimestrale di politica e varia cultura diretta da Giuseppe Galasso presenta articoli di: Adolfo Battaglia, Luigi Compagna, Piero Craveri, Biagio de Giovanni, Giuseppe Galasso, Maurizio Griffo, Rodolfo Nicolaus, Dario Ippolito, Laura Barletta, Vincenzo Pinto. -
Individuo e comunità nella filosofia politica di G. W. Leibniz
La filosofia politica di Gottfried Wilhelm Leibniz (1646-1716) possiede una forte valenza critica nei confronti del contrattualismo moderno, con particolare riferimento a Hobbes: in polemica con la reductio ad unum operata da quest'ultimo, lo scopo consiste nel valorizzare l'elemento della pluralità. L'attraversamento dei testi politici leibniziani fa emergere l'estrema rilevanza dei concetti di bene comune e giustizia, che si articolano in una molteplicità di situazioni e contesti sociali, risultando irriducibili ad un meccanismo formale di legittimazione. -
Banca finanza e industria in Italia. In una corrispondenza tra Bonaldo Stringher e Giuseppe Toeplitz (1919-1930)
Questa ricerca ha avuto lo scopo di ""leggere"""" tra le carte inedite, custodite presso gli Archivi della Banca Commerciale Italiana e della Banca d'italia, i rapporti epistolari intercorsi, nel periodo 1919-1930, tra Bonaldo Stringher, Governatore della Banca d'italia, e Giuseppe Toeplitz, Amministratore delegato della Banca Commerciale Italiana, riguardanti alcune vicende economiche e finanziarie che caratterizzarono la storia economica di quegli anni detti anni della instabilità economica. Gli argomenti trattati nella corrispondenza offrono un'ampia visione delle vicende tumultuose che interessarono le grandi imprese industriali e bancarie con importanti riflessi sul piano politico."" -
La stampa del Ventennio. Strutture e trasformazioni nello stato totalitario
Il volume ricostruisce criticamente la storia della stampa durante il ventennio fascista. La stampa fascista non fu, come si crede comunemente, un fenomeno monolitico strumentale al regime. Anzi, sostiene l'autore, le gerarchie fasciste non solo non riuscirono mai a dar vita a un giornalismo schiettamente fascista, ma non riuscirono nemmeno ad eliminare ogni forma di dissenso nei riguardi del regime, espressa attraverso la carta stampata. Mauro Forno, ricercatore presso il Dipartimento di storia dell'Università di Torino, ha pubblicato numerosi saggi sulla storia del fascismo e della Chiesa in Italia. -
Dizionario biografico dei presidenti delle Camere di commercio italiane (1862-1944)
Il ""Dizionario biografico dei presidenti delle Camere di commercio italiane"""" è un repertorio completo a carattere nazionale dei vertici delle Camere di commercio corredato da note biografiche, bibliografiche e da notizie sulle fonti. Dal lavoro di ricerca condotto sul campo, emerge come le leadership camerali fossero espressione delle élite dominanti nel Paese per cui il loro avvicendamento alla guida degli enti è specchio dell'evoluzione socio-economica nazionale. Oltre a ciò, le biografie evidenziano personalità ben inserite in una rete di relazioni che consente loro di rappresentare la comunità economica locale ed esercitare una sintesi degli interessi in campo, al di là della loro appartenenza al mondo imprenditoriale."" -
Memoria religiosa e identità sociale. La religiosità in una comunità del Mezzogiorno
Un'analisi empirica della religiosità in un comune del Mezzogiorno. Tre generazioni a confronto che si interrogano sul ruolo che l'esperienza religiosa occupa nella loro vita quotidiana. Le radici di una comunità che vive, attorno al suo santuario, le contraddizioni e le sfide poste dalla società contemporanea. Tradizione e modernità interagiscono, sintetizzandosi nei percorsi individuali di fede e nel modo in cui la comunità disegna la propria identità.