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La terra promessa due volte. Ebrei e palistinesi. Cento anni di guerre, speranze e illusioni
Non passa giorno senza che la televisione e i giornali diano notizia di qualche drammatico episodio nella martoriata Terra Santa. Il conflitto, di cui non si intravede la fine, attanaglia la regione da decenni, e in un alternarsi di guerre e tentativi di pace tiene desta l'attenzione internazionale anche per i risvolti che la crisi potrebbe avere se si trasformasse in una resa dei conti globale, in uno scontro di civiltà. Ma perché arabi e israeliani si combattono? Quali sono le radici di tanto odio, e la posta in gioco? E chi i protagonisti di una delle più lunghe e sanguinose dispute del nostro tempo? -
Scienze della persona: perché?
La natura delle cose, scriveva Vico, si conosce dal modo e dai tempi con cui nascono. È casuale, dunque, che proprio oggi, nella attuale temperie culturale un Dipartimento universitario abbia deciso di autocomprendersi e di autonominarsi come Dipartimento di scienze della persona? Perché questa qualificazione? Si è dinanzi a una ricerca scientifica interdisciplinare condotta da persone e tra persone. Scienze della persona, allora, soprattutto è un richiamo al tatto che i docenti del Dipartimento che si è autonominato in questo modo studiano la ""persona"""" da """"persone"""", dai diversi punti di vista disciplinari coltivati da ciascuno, e ne mostrano i problemi. Ma che cosa significa, oggi, studiare la persona? Non basta dire che si studia l'uomo? Comporta qualcosa, sul piano metodologico ed epistemologico, l'uso di questi diversi termini? Oppure siamo soltanto al pleonasmo e alla sinonimia? I saggi contenuti in questo volume intendono offrire spunti e prospettive di dibattito per discutere questi interrogativi."" -
Strutture dell'immaginario. Profilo del Novecento letterario italiano
La caduta progressiva dell'aura che a lungo ha avvolto in una sorta di manto protettivo le discipline umanistiche in generale e gli studi letterari in particolare, ha fatto avvertire, soprattutto negli ultimi decenni, la necessità di ristabilire ruoli e funzioni della critica, di ridefinire nuovi canoni e individuare nuovi metodi di adoperare nuove tecniche ermeneutiche e di rinvenire strumenti d'insegnamento e di apprendimento ritenuti più idonei a favorire i processi, di per sé non agevoli, di veicolazione di elementi strutturali di decodificazione a partire, per quanto riguarda il Novecento, dal Decadentismo e dalle avanguardie storiche fino a giungere al dibattito non solo teorico, ancora in corso, sul postmodernismo. Il confronto costante con le letterature straniere e l'esame degli influssi reciproci culturalmente e artisticamente verificatesi tra Paesi fra loro anche geograficamente lontani, permette di ampliare gli orizzonti operativi. Da qui deriva lo spazio offerto ad argomenti volti a fare il punto sugli studi comparati e sugli aspetti molteplici del fenomeno della ricezione delle opere e delle correnti a vari livelli e in vari campi, compreso quello cinematografico, senza trascurare l'esame dei processi di trasposizione dell'antico e, quindi, degli influssi esercitati sugli autori e sulle opere del Novecento dai classici greco-latini e dalle categorie del ""dantismo"""" e del """"petrarchismo""""."" -
Umanità e stile di Corrado Alvaro
I saggi raccolti in questo volume non hanno l'ambizione di costituire una nuova monografia su Corrado Alvaro. Tendono, bensì, ad evidenziare temi e forme linguistiche e stilistiche che fanno di lui uno degli scrittori più prestigiosi e più europei del secolo scorso, l'operatore culturale calabrese del XX secolo più anomalo e più autentico. Alvaro ha sempre nel cuore la Calabria dei miti e dei riti, di quella Magna Grecia che la rese famosa nel mondo e le cui vestigia sono ancora presenti nell'indole dei suoi abitanti e nei resti che il tempo ha saputo risparmiare. Straordinario rabdomante dell'animo umano, Alvaro conosce, ed esplora, i pregi, e i difetti, della sua gente e, calandoli nei suoi personaggi, li sublima e li trasfigura in categorie dello spirito, liberando, in buona misura, l'animo del calabrese e, in generale, dell'uomo del Sud, dal senso cupo, amaro, fatalistico della vita e degli eventi. Di qui la sua contemporaneità e la freschezza della sua scrittura. -
Hannah Arendt tra filosofia e politica. Atti del convegno (Messina, 25-26 novembre 2004)
Il volume raccoglie gli atti del Convegno tenutosi a Messina nel novembre 2004. -
La paura dei movimenti. Evento e genealogia di una mobilitazione
Il 23 novembre 2002 un corteo attraversa la città di Cosenza per chiedere la scarcerazione di alcuni attivisti arrestati per le mobilitazioni di Napoli e Genova nel 2001. Questo libro utilizza la mobilitazione di Cosenza per leggere la potenza e i nodi irrisolti del movimento globale. Attraverso un'inchiesta etnografica e interviste in profondità richiama le ambivalenze attraverso cui analizzarne la parabola. Da una parte la paura suscitata dai movimenti, dall'altra la paura che i movimenti hanno di farsi bloccare e di non riuscire a praticare un'alternativa organizzata, di non essere in grado di incidere sui rapporti i potere, di non essere capaci di cambiare realmente il mondo dopo averlo fatto fragorosamente sobbalzare. -
Le «strine» atipiche di Lago
Canti augurali, laudativi e di questua, le ""strine"""", eseguite prevalentemente, non esclusivamente, nel periodo natalizio in Calabria, ma anche in altre regioni italiane, in alcuni Paesi europei. Quelle di Lago, comune della provincia cosentina, presentano caratteristiche del tutto originali per la varietà dei temi, che spaziano dalla dimensione politica a quella esistenziale; dalla contestazione alla denunzia e protesta; dalla critica sociale al moralismo; dalla nostalgia del tempo passato alla speranza di cambiamenti epocali, ecc."" -
L' individualismo nelle scienze sociali storia e definizioni concettuali
Quello tra ""individualismo"""" e """"collettivismo"""" rappresenta il """"grande scontro"""" che ha attraversato la ricerca sociale. Per gli individualisti ad esistere, ragionare, agire ed interagire sono soltanto gli individui; i collettivisti, invece, reificano, fanno diventare res, i concetti collettivi quali Stato, classi, partito, società, istituzioni. Sul piano metodologico: se ad esistere sono soltanto gli individui, allora il ricercatore sociale avrà per oggetto della sua indagine le azioni degli individui; se, invece, la realtà sociale consiste in quelle supposte entità collettive, lo scienziato sociale dovrà andare alla ricerca di quelle leggi che determinano genesi e mutamenti di simili entità. Sennonché può accadere che, relativamente a certi determinati problemi, l'attenzione degli studiosi è semplicemente scivolata via. È questo il caso degli autori i cui contributi, sullo scontro tra individualisti e collettivisti e sulle conseguenze etiche e politiche delle due tradizioni, figurano nel presente volume. Si tratta di intellettuali i quali hanno operato tra Ottocento e Novecento, e i cui scritti sempre istruttivi, non di rado polemici, sono al giorno d'oggi ancora di estrema attualità, soprattutto quando ci si trovi davanti ad una ricerca sociale in gran parte e in vario modo intossicata dalla mitologia collettivista. (D. Antiseri)"" -
Francesco di Paola. Il santo terribile come un leone
I santi non sono tutti uguali. Ve ne sono allegri e tristi, votati alla contemplazione e in viaggio, mansueti e ribelli, analfabeti e intellettuali, solitari e socievoli. San Francesco di Paola si differenzia da tutti gli altri per un aspetto: la concezione della giustizia. In parole povere, se tutti gli altri santi credono ad una giustizia divina, San Francesco ""u zirrusu"""", crede anche ad una giustizia terrena. Coloro che commettono dei peccati non devono scontare la pena solo nel cielo ma anche sulla terra."" -
Perché l'ambientalismo fa male all'ambiente
L'Occidente sta costruendo lentamente la propria condanna cercando di preservare intatto l'ambiente in cui vive. A dirlo non è il solito giornalista amante della provocazione, ma niente meno che George Reisman, l'ultimo economista della scuola austriaca, erede del pensiero di Ludwig von Mises. Reisman argomenta come la difesa dell'ambiente, così come ogni altra posizione che abbia implicazioni economiche, debba essere valutata con grande attenzione, evitando ogni inutile assolutizzazione. -
Misurare per decidere. La misurazione delle performance per migliorare le politiche pubbliche e i servizi
L'orientamento ai risultati è un elemento comune a ogni processo di riforma del settore pubblico. In questi ultimi anni, le amministrazioni pubbliche hanno compiuto sforzi importanti per introdurre sistemi accurati di misurazione delle performance amministrative. Tali processi, però, hanno avuto ricadute molto deboli sulla formulazione e attuazione delle politiche pubbliche, sulla riprogrammazione delle attività e sul miglioramento della qualità dei servizi pubblici. Il manuale, partendo da un ampio quadro teorico e analizzando alcune esperienze concrete di amministrazioni italiane, mette in evidenza le diverse valenze della misurazione delle performance ai diversi livelli decisionali di un'amministrazione. L'esigenza primaria è quella di colmare la scarsa attitudine delle amministrazioni pubbliche alla misurazione delle performance e all'utilizzo di tali informazioni per la costruzione di decisioni più consapevoli. In particolare, si mette in risalto che l'uso sistematico di queste informazioni può favorire e sostenere processi continui di innovazione e miglioramento organizzativo, al fine di definire e attuare politiche pubbliche capaci di rispondere adeguatamente ai bisogni della collettività. -
Tipografia e editoria in Abruzzo e Molise. Il XX secolo. Atti del convegno (Teramo-L'Aquila, 25-27 maggio 2005)
"Non è superfluo sottolineare ancora una volta l'importanza degli studi locali per una storia della tipografia e dell'editoria capace di tenere conto della complessa articolazione produttiva e commerciale del libro in un paese policentrico come l'Italia, che neppure i più recenti processi di concentrazione sono stati in grado di cancellare: lo dimostra questo volume, che affronta e vince la non facile scommessa di occuparsi del Novecento, un secolo per il quale gli studi preparatori sono ancora particolarmente carenti. L'ambito locale delle ricerche ha il merito di precisare i dati quantitativi della produzione - che risultano di gran lunga superiori a quelli ricavabili dai repertori nazionali -, di individuare nuove imprese e di seguirne le vicende spesso assai intricate e, soprattutto, di comprendere meglio il rapporto che le varie aziende hanno con la realtà economica, politica e culturale da cui hanno origine e nella quale si muovono, molto spesso senza riuscire a superare i confini locali o regionali. Tanto più se le indagini sono condotte sulla base di fonti analoghe, con gli stessi criteri metodologici - evidenziando le curve produttive, la materialità dei testi in base al numero delle pagine, la presenza o meno dell'indicazione del prezzo, come avviene nei due saggi generali su Abruzzo e Molise in modo da permettere anche una comparazione tra le due regioni - e con una uguale sensibilità per il contesto sociale."""" (Gabriele Turri)" -
Problemi di libertà nella società complessa e nel Cristianesimo
L'appello alla libertà è luogo comune abusato, banalizzato, spesso frainteso, nel dibattito pubblico e nel discorso politico. A questa situazione di fondo non sembra sfuggire neppure l'analisi dei nessi configurabili tra Cristianesimo e liberalismo. I saggi raccolti nel volume, di Cattaneo, Lottieri, Nemo, Robilant e del curatore, sottopongono a critica alcuni di questi luoghi comuni, senza pretendere di raggiungere conclusioni univoche, ma nel tentativo di presentare figure diverse di un rapporto complesso, rappresentative dell'ineliminabile istanza di pluralismo, di cui il libro è espressione. Istanza insita nella tradizione cristiana prima e liberale poi, indubbio guadagno di civiltà che la modernità ha saputo, a un tempo, definitivamente affermare e costantemente minacciare. -
Renzo De Felice storico della politica
La presente collana raccoglie e propone al pubblico italiano temi e autori che sono espressione della cultura politica europea. ""Prima che l'unità politica dell'Europa si realizzi, la sua unità spirituale mi sembra già una realtà acquisita e nello stesso tempo un compito che ha le sue radici più profonde nella coscienza della sua ricchezza formale. Il segno più visibile della sua vita unitaria e il soffio spirituale in cui l'Europa acquista coscienza di se stessa è il fatto che nella sfida e nel continuo scambio tra le culture essa custodisca nella sua memoria il timbro specifico delle tradizioni vissute. Collaborare a questo scopo mi sembra il contributo più duraturo che le scienze dello spirito potranno dare al futuro dell'Europa e della stessa umanità""""."" -
Saggi sulla libertà dei romani, dei cristiani e dei moderni
Il libro parte da una certezza: per sapere dove andare, quale direzione imprimere alla società, è necessario recuperare la consapevolezza di un orizzonte di valori condivisi. Questo volume è una raccolta di saggi che hanno in comune riflessioni sulla libertà. Spaziano dalla libertà nella antica Roma, alla visione cristiana della libertà attraverso la testimonianza di grandi figure come Tommaso Moro, Federico Ozanam, Contardo Ferrini, Giuseppe Capograssi, Gabrio Lombardi e Giorgio La Pira. Si affrontano poi due temi centrali per lo sviluppo della nostra società: la necessità di conciliare libertà economica e valori etici, quelli della tradizione ebraico-cristiana, in particolare, e il problema della difesa e della promozione della libertà, sfiorando il tema della guerra giusta e della guerra preventiva. Infine una breve riflessione sulla attualità dei principi e dei valori di un diritto - il diritto romano - che aveva a fondamento l'idea di libertà. Un contributo a una più approfondita comprensione di un valore cardine per la costruzione di una società che voglia a vere sempre al centro la dignità della persona. -
Nello Rosselli
A settant'anni dall'assassinio dei fratelli Rosselli, avvenuto il 9 giugno 1937 in Francia, la personalità del più giovane dei due, Nello, continua a restare nell'ombra. Ancora oggi sono pochi a sapere che - a differenza di Carlo, tra i massimi leader dell'antifascismo italiano - Nello Rosselli, pur condividendo le idee del fratello, rimase essenzialmente uno studioso di storia. Lo stesso assassinio, avvenuto per mano di sicari francesi assoldati dai servizi segreti italiani, rendendo i Rosselli tra le vittime più note della dittatura fascista doveva oscurare la specifica personalità di Nello. Questo volume ricostruisce dunque la biografia di una figura tanto celebrata quanto in fondo poco conosciuta; allo stesso tempo, fornisce uno spaccato della vita culturale nell'Italia fascista. Vediamo in particolare come, nella vicenda di Nello Rosselli, si riflettano certi caratteri della dittatura di Mussolini: un regime che, da una parte, permetteva al giovane storico di recarsi spesso all'estero pur sapendo come ne approfittasse per incontrare il fratello; dall'altra, ne avrebbe stroncato la vita attraverso un assassinio politico. -
I miti della società e altri saggi alvariani
Il volume raccoglie tutte le pagine alvariane di Antonio Palermo: una lunga fedeltà del critico verso il suo autore, profusa nell'arco di un cinquantennio e interrotta soltanto dalla prematura scomparsa dello studioso, giunta mentre stava lavorando al riordino dei saggi confluiti in questo libro, dal primo intervento del 1956 alla fondamentale monografia del 1967 (ora divenuta la prima parte di esso) e poi, al termine di una serie di ritorni a intermittenza su temi e problemi alvariani, al contributo letto al convegno napoletano del 2004, last but not least. Sono pagine, quelle di Palermo, che il tempo non ha scalfito e che, di contro, acquistano ancora più risalto dal loro cronologico snodarsi, perché evidenziano quanto profonda sia stata l'indagine del critico, tra i primi (se non il primo tout court) a dimostrare la caratura europea di Alvaro come scrittore e come intellettuale e a indagarne con passione e rigore la prismaticità di scrittura. -
Conoscenza, tempo vissuto, scienze filologiche in Sicilia
Il testo presenta la circolazione e la produzione di opere letterarie della più grande isola del Mediterraneo. Viene esaminata la cultura delle interdipendenze nello scenario espressivo di valori concettuali dell'identità siciliana e di altre civiltà articolate. Un viaggio, che si snoda attraverso profondi orizzonti di osservazione e puntuali indicatori di lingue antiche e moderne nel mosaico di colori, al cui interno il rapporto tra spazio e movimento genera un dinamismo intenso e una produzione di testimonianze, di voci, di miti che costituiscono processi di differenti civiltà. -
La governance degli enti locali nella gestione dei servizi pubblici
Il volume espone i risultati di un'indagine svolta sulla trasformazione del ruolo degli enti locali nella gestione dei servizi pubblici. L'articolato e complesso processo di modernizzazione che ha interessato la pubblica amministrazione nel nostro Paese ha comportato, nel settore dei servizi pubblici, una trasformazione del ruolo dell'ente locale in un'ottica di governance. Se da un lato, infatti, la pubblica amministrazione ha gradualmente abbandonato il ruolo predominante di erogatore di servizi in posizione di monopolio, dall'altro ha dovuto conseguentemente orientare l'azione di una molteplicità di soggetti, finalizzandola allo sviluppo economico e sociale e al raggiungimento di adeguati livelli di soddisfazione dei bisogni dei cittadini. La ricerca, realizzata nel corso del 2005, è stata svolta su un campione di 337 comuni con popolazione superiore a 10.000 abitanti, geograficamente collocati nelle diverse aree territoriali (nord est; nord ovest; centro; sud ed isole) e non ha evidenziato ""condotte tipo"""" poste in essere dagli enti locali, tali da consentire di estrapolare un modello a validità generale."" -
Eppur si muove. Come cambia l'export italiano
Sembra che sia finalmente giunto il momento di porre la parola fine alla crisi dell'economia che negli ultimi anni ha attanagliato il nostro Paese e allo stesso tempo è ora di fare le prime analisi. Il compito che questo volume si pone è sostanzialmente questo, fare un primo bilancio di questi anni di scarsa crescita economica per capire come siano andate effettivamente le cose. Dallo studio condotto dagli economisti autori del volume emerge come negli anni della crisi, nonostante vi sia stato un calo generale della grande impresa e delle aziende manifatturiere il sistema delle piccole e medie imprese abbia retto piuttosto bene. E sebbene sia diminuito l'export in termini di quantità vi è stato un incremento considerevole in termini di valore unitamente all'accresciuta capacità delle imprese di individuare nuovi mercati esteri.