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Il pensiero e le forme. Dialoghi al futuro
"Il Pensiero e le forme. Dialoghi al futuro"""" è un racconto sull'arte, l'architettura e la città, nel passaggio epocale tra nuove e inedite configurazioni, attraverso l'incontro di Fernando Miglietta con i maggiori protagonisti dell'arte e della cultura italiana. Artisti, architetti, critici, teorici - Giulio Carlo Argon, Mimmo Rotella, Gillo Dorfles, Achille Perilli, Eugenio Carmi, Enrico Crispolti, Mino Delle Site, Sergio Miglietta, Salvatore Fiume, Luca Maria Patella, Cesare Berlingeri, Concetto Pezzati, Pierre Restany, Franco Summa, Alessandro Mendini, Franco Purini, Paolo Portoghesi raccontano in un dialogo intenso con Fernando Miglietta la loro esperienza di ricerca, le loro inquietudini, i loro sogni. Un vero e proprio """"processo al Novecento"""", che delinea un """"manifesto"""" della rinascita del pensiero dell'utopia come condizione estrema di salvezza. Un confronto illuminante nell'arco di un trentennio, 1980-2006, tra interrogativi, progetti e utopie, con un artista-architetto, teorico della """"creatività plurale"""", da sempre impegnato in un dialogo tra culture diverse a coniugare pensiero e forme della contemporaneità." -
Castrati e cicisbei. Ideologia e moda nel Settecento italiano
Castrati e cicisbei furono espressione dell'ideologia nobiliare settecentesca. Riaffermavano il primato culturale e politico degli aristocratici nella società, la loro distanza nei confronti degli altri ceti sociali. Esprimevano il gusto artistico ed estetico dei nobili incline alla ricerca della bellezza, della festa e del piacere sensuale. Il diffuso amore per il mascheramento e il travestitismo negli aristocratici era il segno di una classe che, intuendo l'imminenza della fine, era alla ricerca di una nuova primavera della vita, di un mondo che prolungasse la loro adolescenza. Castrati e cicisbei rivelavano la forza e la cultura del mondo signorile, ma ne sottolineavano anche la debolezza. Quella vita frivola e leggera, insolente e affettata, nelle vesti pompose e stravaganti dei musici cantori e dei cavalier serventi, era destinata a finire poiché creava un forte divario tra l'immaginario e la realtà. -
Breve storia della felicità
La maggior parte delle opere di filosofia riguardanti la felicità si domanda anzitutto quale sia la sua natura, tanto agognata quanto inafferrabile. Cosa rende autenticamente felici? Il piacere sensibile, la capacità di realizzare in armonia i fini che ci proponiamo, la correttezza morale, la serenità, o tutte queste cose in qualche modo sommate assieme? Ma per rispondere sensatamente alla domanda non occorre almeno possedere un criterio di misura? E quale può mai essere tale criterio, se l'elenco delle cose che dovrebbero renderci felici è composto da elementi tanto eterogenei? Se le felicità sono più di una, cosa sta dietro al nome che le accomuna tutte? Il testo di Nicholas White propone una tesi originale e apparentemente paradossale. Per quanto strano possa sembrare per Nicholas White la felicità è un problema: questa la ragione delle tante domande prive di un'unica risposta. Anziché una qualità comune a vari episodi di vita, la parola fa capo a un interrogativo che sta a noi risolvere. Attraverso citazioni e commenti dei maggiori filosofi occidentali interessati al tema, quindi raccontando una ""breve storia filosofica"""" della felicità, White costruisce così una tesi che risulta tanto singolare quanto suggestiva."" -
La cosa e lo spazio. Lineamente fondamentali di fenomenologia e teoria della ragione
Questo volume, che raccoglie un ciclo di lezioni tenuto da Husserl nel 1907, rappresenta una via d'accesso privilegiata ai temi principali della riflessione del filosofo tedesco. A partire dalla nozione di fenomenologia e di riduzione fenomenologica vengono affrontati con estrema chiarezza i problemi connessi alla percezione sensoriale, ai modi attraverso cui la mente costituisce le idee di spazio e tempo e al passaggio dallo spazio ""esperito"""" a quello """"pensato"""" delle scienze fisiche e della geometria."" -
Calabria
Il racconto del viaggio della Brandon-Albini rappresenta il dramma storico delle popolazioni calabresi. La Calabria, che è stata in passato, stazione intermedia e piattaforma di scambi culturali tra oriente e occidente non e riuscita a trarre beneficio da tali transazioni, sprofondando in un degrado assoluto. Da italiana del nord, emigrata in Francia, la Brandon-Albini, sente il richiamo delle sue radici e volge il suo sguardo all'Italia estendendolo fino al meridione. ""Calabria"""" è il prodotto, maturo e consapevole, attraverso cui l'autrice mostra un cosmo fotografato nell'attimo in cui sta per lanciarsi nel futuro della modernità."" -
Storia della libertà
"Storia della libertà"""" è un grande affresco storico. Sorretto da un forte rigore di studioso, Egidio Sterpa conduce il lettore sulle tracce della libertà nella storia del mondo, dalla Grecia dell'età di Pericle alla modernità del Duemila. Una rapida e appassionata corsa dentro la storia, dalla quale viene un quadro culturale che mette in luce ideali, valori, vicende che hanno portato individui e popoli al bisogno insopprimibile di libertà." -
La luce e il silenzio. Fogli di diario sull'Eucaristia
Il libro raccoglie alcune pagine del diario di don Massimo Camisasca, scritte nel silenzio della propria camera, all'inizio del giorno. Le riflessioni di don Camisasca conducono il lettore per mano nel cuore della Chiesa e del suo mistero d'amore più profondo: quello di un Dio che si fa pane per il suo popolo in cammino. -
Hegel in chiaroscuro
La convinzione che il filosofo Hegel possa suscitare interessi e curiosità inattesi, che tornano a beneficio di un più adeguato approccio alla sua produzione, sta alla base di questo libro, dove trovano posto e spazio tanto vicende, scarsamente note, della sua vita, quanto le relazioni con gli ambienti culturali e politici dell'epoca. Il tutto scrupolosamente ricavato dalla raccolta completa dei cinque volumi delle Lettere (J- Hoffmeister-F. Nicolin) e dai numerosissimi riferimenti o giudizi, benevoli e meno benevoli, dei contemporanei. Il filosofo dunque, ma anche il marito, il padre, la carriera, il bilancio familiare, i viaggi, le amicizie come le forti avversioni, i contrasti, anche durissimi, con l'ambiente berlinese, infine la malattia e la morte. Sullo sfondo, la dura fatica della messa a punto di un sistema che non si lascia irretire in formule o schemi da manuale, puntigliosamente rivisto e fors'anche rimesso in discussione fino all'ultimo giorno. -
Intagliatori di sicomoro. Cristianesimo ed emergenze culturali del terzo millennio. Il compito, e sfide, gli orizzonti
Ogni vera inculturazione del Vangelo passa attraverso il vissuto culturale di un popolo e in esso si consuma, si compie: entra a permeare profondamente abitudini, usanze, istituzioni, ruoli, leggi, persino sistemi di produzione, perché in fondo raggiunge e cambia l'uomo nella sua realtà di uomo, trasformando i giudizi di valore, il modo di percepire se stesso e la realtà che lo circonda. Per questo motivo, il Vangelo che si incultura esige anche un discernimento valoriale sulle oggettivazioni visibili dello spirito umano, sapendo che però la comunicazione del Vangelo va ben più in profondità. Quella del ""coltivatore di sicomori"""" appare come una metafora interessante che nella lettura del processo di inculturazione permette di riconoscere il """"rispetto"""" per ogni cultura, ma anche il dono fatto dal Vangelo. Il coltivatore è in realtà un intagliatore, perché opera un taglio particolare che permette al frutto di giungere a maturazione. La necessità del """"taglio"""" dice l'importanza che il contenuto eccedente e salvifico del Vangelo incida le/nelle culture; d'altra parte però i frutti sperati sono propri delle culture. Questa prospettiva è indagata nell'opera tenendo conto delle sfide fondamentali dell'odierna congiuntura culturale e di due grandi orizzonti possibili per risolvere le difficoltà: l'allargamento sapienziale della razionalità umana e la speranza nell'oltre escatologico."" -
Customer satisfaction: a che punto siamo
Con l'indagine che si pubblica in questo volume il Dipartimento della Funzione Pubblica copre un rilevante ruolo conoscitivo in relazione all'attuazione dell'introduzione di techiche e di metodi di customer satisfaction nelle pubbliche amministrazioni italiane. Fare customer satisfaction, ascoltare i cittadini, assume sempre maggiore rilevanza per governare le politiche in modo più efficace ed efficiente e per renderle più partecipate e democratiche. Si tratta di una ricerca che si fonda su base empirica articolata e importante, costituita da un campione rappresentativo di 1035 amministrazioni pubbliche che ha preso in considerazione tutte le dimensioni più rilevanti (organizzative, tecniche, metodologiche, di contesto) relative all'attuazione della customer satisfaction. -
La coda della distribuzione dei profitti di alcune microaree del Nord. Stime e simulazioni
Questo libro nasce dall'esigenza di analizzare la dimensione delle imprese del settore manifatturiero di alcune microaree del nord Italia, attraverso lo studio dei loro profitti. Lo strumento utilizzato per l'analisi è costituito da un set di distribuzioni statistiche tra le più diffuse in letteratura. I risultati ottenuti permettono di spiegare se la distribuzione dei profitti delle società manifatturiere è ricorrente, e quindi indipendente dalla loro numerosità e dimensione, così come sostenevano gli studi realizzati, più di un secolo fa, dall'economista V. Pareto sulla distribuzione dei redditi. -
Album Hubay
L'infanzia, gli incontri, le letture, i viaggi, le guerre, le costrizioni, gli esili e i ritorni: dall'amore per la poesia e la letteratura alla riflessione sul mito e sulla storia vissuta in prima persona. Una vita per il teatro non è solo una vita a teatro: l'Ungheria, Ginevra, Parigi, Firenze, i poeti, i teatri, gli amici, gli attori, i registi, e la storia europea fra eroi e malfattori. In queste pagine i retroscena della memoria personale e storica di un personaggio del nostro tempo: Miklós Hubay. La passione di uno dei grandi autori del teatro contemporaneo è la stessa, instancabile e motivata dagli esordi fino a oggi, e viene distillata in questo racconto autobiografico. -
Cittadini del regno. Mediterraneo e interculturalità: chance per una fraternità tra i popoli. Atti del Convegno (Catanzaro, 26-27 marzo 2007)
Le possibilità della tecnica hanno reso possibile la ""connessione in rete"""" di milioni di persone e la comunicazione in tempo reale tra luoghi molto distanti. Gli uomini e le donne di oggi migrano per tanti motivi, talvolta tragici. Ne deriva un mescolamento di popoli, di razze e di culture, di fedi religiose che ha già portato alla nascita di una società multietnica, multireligiosa. Si tratta di una nuova situazione umana, nella quale i rischi estremi e opposti del sincretismo religioso e del fondamentalismo si auto propongono quali vie praticabili di uscita dalla complessità. Certo, la fusione di popoli culturalmente diversi pone il problema dell'identità culturale e del pluralismo, chiedendo l'individuazione di un metodo dialogico che garantisca la convivenza. In particolare, il Meridione d'Italia può offrire un contributo notevole per superare le difficoltà e propiziare tutte le buone occasioni, affinchè la compresenza di popoli diversi - chiamati a convivere nella pace - non sfoci in conflitti insuperabili, ma apra al dialogo e alla sinfonia armonica dei diversi, essendo il Mediterraneo """"culla privilegiata del pluriverso""""."" -
Teoria e storia
"Tra tutte le opere di Mises - scrive M.N. Rothbard nella prefazione a 'Teoria e storia' - spiccano quattro immensi capolavori: 'Teoria della moneta e dei mezzi di circolazione' (1912); 'Socialismo' ( 1922); 'L'azione umana' (1949) e 'Teoria e storia' (1957). 'Teoria e storia' - dice sempre Rothbard - resta di gran lunga il capolavoro più trascurato di Mises. E tuttavia fornisce il retroterra filosofico e l'elaborazione della filosofia sottostante a """"L'azione umana"""". È la grande opera metodologica di Mises, che spiega la base del suo approccio all'economia e fornisce critiche brillanti di concezioni decisamente inconsistenti come lo storicismo, lo scientismo e il materialismo dialettico marxista"""". Lucido sui bersagli da colpire, altrettanto chiaro sull'oggetto e sul metodo delle scienze storico-sociali, come anche sui presupposti e sulle conseguenze politiche di quelle concezioni della storia elaborate dai teorici che hanno combattuto, senza conoscerla, l'economia di mercato, l'economista Mises con """"Teoria e storia"""" ha proposto un'opera che costituisce una pietra miliare nel tormentato ed affascinante sviluppo del Methodenstreit relativo alle scienze storico-sociali." -
Definire le politiche e monitorare i risultati
Questo manuale costituisce l'esito del laboratorio organizzato nell'ambito del Programma Cantieri ""Integrazione degli strumenti di pianificazione e controllo strategico e gestionale"""", svoltosi tra gennaio e luglio 2007. L'obiettivo è stato quello di verificare, attraverso l'analisi di un'ampia varietà di casi, come nelle realtà amministrative si configurano i processi di definizione delle politiche, delle strategie, dei progetti e degli obiettivi, e le modalità e gli strumenti per il relativo monitoraggio, controllo e valutazione, evidenziando l'originalità e l'integrazione delle configurazioni adottate in funzione degli specifici obiettivi strategico/organizzativi sottesi. L'analisi appare interessante perché, oltre l'ortodossia, normativamente prevista, ma non per questo sostanzialmente applicata, del processo lineare di pianificazione, programmazione, controllo e valutazione (PP&CV) esistono ampi margini di autonomia per le PA, che, come illustrato nel volume, dimostrano che i processi, le modalità e gli strumenti adottati risultano funzionali alle esigenze specifiche del territorio, alle opzioni politiche, strategiche ed organizzative peculiari delle amministrazioni e quindi rappresentano dei casi originali, più o meno efficaci, da cui è possibile tentare di estrapolare, come nell'ottica dei laboratori di cantieri, delle utili considerazioni """"delle linee guida"""" sul tema indagato."" -
Dello spazio. Gioacchino da Fiore, Dante, Michelangelo
La delucidazione del tema ontologico e l'ascolto di quanto di questo domandare dell'Essere ci proviene dal passato, hanno consentito di isolare l'oggetto tematico per eccellenza della dimensione teoretica dell'architettura, lo spazio e di individuare, sempre in chiave ontologica, l'elemento primario della sua scrittura, la struttura; conducendo sino alle definizioni di struttura e di spazio, in architettura. Con l'esplicitazione della spazialità quale oggetto tematico della poiesis architettonica, l'ascolto ha poi potuto, a pieno titolo, rivolgersi all'Ereignis, la cui trattazione, qui spiccatamente teorica, prepara la rilettura di quel tramandamento costituito, in architettura, dall'eventuarsi dell'Essere in quanto Ereignis. Lo scritto raccoglie le intuizioni e le elaborazioni teoriche che hanno illuminato le scoperte storico-iconologiche riguardanti la basilica angioina di Santa Chiara a Napoli e che sostengono, precorrendola, una più organica rilettura storica e teoretica dell'architettura, a partire dai monumenti dell'antichità classica, ivi compresa una nuova interpretazione degli ordini architettonici e della loro stratificazione nel corso della storia. Dorico, Ionico e Corinzio, costituiscono, infatti, tracce eminenti del pensiero rammemorante, tramandatesi come corollario, per un lungo periodo considerato necessario, alla trattazione del tema ontologico dello Spazio. -
Scienza, geometria, geometrie. Un percorso storico-didattico
In questo volume si cerca un significato ""forte"""" di scienza, che trova i suoi punti fondanti negli """"Analitici posteriori"""" di Aristotele e la sua espressione paradigmatica nella struttura epistemologica degli """"Elementi"""" di Euclide. Non tutto, però, è perfetto! Le parallele d'Euclide diventano un """"problema"""" per i suoi successori. Il percorso che porta dal """"problema delle parallele"""" alle geometrie non euclidee è affascinante per i suoi risvolti metageometrici, pur constatando che le parallele sono un fatto geometricamente semplice. La lettura storica, che porta da Euclide alle geometrie non euclidee fa entrare nel vivo della creazione matematica e consente di intravedere orizzonti nuovi. Il passaggio da una geometria a una pluralità di geometrie mette tutti nelle condizioni d'imparare a passare da una visione dello spazio a un'altra, come meglio ci aggrada e secondo le opportunità che vengono offerte o di cui ognuno è artefice."" -
Il patrimonio librario della Certosa dei Santi Stefano e Brunone e sue dipendenze alla fine del XVI secolo (Codice Vat. Lat. 11276, cc. 22r-151v)
Il IX centenario della morte di Bruno di Colonia (1101-2001) ha rappresentato un evento di straordinario rilievo culturale e religioso per l'Italia e l'Europa, al quale la Calabria ha dedicato particolare attenzione, proprio perché nella Certosa da lui fondata sono custodite le spoglie mortali del Santo. A conclusione delle tante iniziative promosse dal Comitato nazionale per le celebrazioni, l'edizione dell'inventario dei libri presenti nella Certosa di Santo Stefano del Bosco e nelle sue dipendenze alla fine del sec. XVI, fatto redigere dalla Congregazione dell'Indice e contenuto nel codice Vat. Lat. 11276, fornisce un'idea ben precisa della circolazione libraria nel Mezzogiorno d'Italia, offrendo al tempo stesso significative indicazioni riguardo al controllo esercitato in applicazione dei decreti del Concilio Tridentino. -
Martyrologium cartusianum singulis mensibus iuxta calendarii formam accomodatum a Camillo Tutini (sec. XVII)
Strettamente connesso al Martirologio della Certosa di Santo Stefano del Bosco, già da noi pubblicato, va collocato questo inedito Martyrologium Cartusianum singulis mensibus iuxta calendarii formam accomodatum, tradito nel ms. cartaceo Brancacciano II C 11 (Biblioteca Nazionale di Napoli), opera di Camillo Tutini (1594-1667), un erudito particolarmente attento alla storia civile e religiosa di Napoli. La sua esperienza personale nella Certosa di San Martino a Napoli, legata a quella di Serra San Bruno in Calabria, dove riposano le spoglie del Santo fondatore, l'avevano spinto ad approfondire la storia di quell'ordine eremitico, del quale sembra aver fatto parte in gioventù, inserendo anche una breve cronaca del monastero calabrese nel Prospectyus historiae ordinis Carthusiani. Additum est Breue chronicon Monasterij S. Stephani de Nemore eiusdem ordinis. Nec non series Carthusiarum per orbem..., stampato a Viterbo nel 1640, in parte qui riproposta. -
Oggetti instabili. PontileLamezia. Nuove ipotesi
Abbandonato da più di trent'anni a una lenta agoniadi inesorabile autodistruzione, il pontile Sir, ciclicamente, occupa posti di rilievo tra i programmi di governo. ""Risanamento, conversione, abbattimento""""... L'iniziativa PontileLamezia- NuoveIpotesi, promossa dall'associazione 400KC, vuole superare la rassegnazione ormai diffusa e far sì che propria l'arte contemporanea possa aprire orizzinti tangibili per la riqualificazione del mostro ex Sir. Il progetto è culminato in una mostra evento, di cui questo volume è il catalogo, tenutasi a Lamezia Terme dal 29 settembre al 06 ottobre 2007.""