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Rapporto Isfol 2008
IL Rapporto Isfol illustra lo stato dell'arte, i processi evolutivi e le principali tendenze dei sistemi del lavoro, dell'istruzione e formazione e delle politiche sociali. Oltre a rappresentare un canale fondamentale dì diffusione delle conoscenze, nel contempo costituisce uno strumento di supporto al dibattito istituzionale e politico. Come di consueto, anche l'edizione 2008 si articola in due ampie sezioni dedicate ai temi del lavoro e della formazione, precedute da una panoramica sulla dimensione europea, che si conferma imprescindibile quadro di riferimento. Le sfide che giungono dall'Europa sono molteplici, dall'avvio del nuovo periodo di programmazione delle politiche di coesione al lifelong learning, dalla strategia rinnovata per l'inclusione sodale all'attenzione per le pari opportunità. Le dinamiche in atto appaiono contrassegnate da luci ed ombre. Tratti in chiaroscuro caratterizzano gli andamenti più recenti del contesto macroeconomico, nonostante il numero di occupati abbia raggiunto il suo massimo storico rallenta la progressione di crescita dell'occupazione. In tema di istruzione e formazione, la progressiva scolarizzazione della società italiana è affiancata da un ancora scarso livello di qualificazione complessiva della popolazione, per via della dispersione che non accenna a calare e per i deludenti risultati sul piano dell'educazione degli adulti. Permangono, inoltre, una serie di nodi relativamente alla governance dei sistemi. -
Diario politico di un democristiano
Luciano Dal Falco, uomo politico della Democrazia cristiana, segretario organizzativo e membro della dirczione del partito, deputato, senatore, ministro della Sanità dal 1976 al 1978, ci offre attraverso le pagine del suo diario un contributo di eccezionale interesse, non solo per ripercorrere la vicenda politica ed umana di un esponente di primo piano della classe dirigente italiana del secondo dopoguerra, ma anche per rileggere le vicende di un periodo denso di avvenimenti, che hanno fortemente inciso nella storia del nostro Paese. Le pagine di questo diario, a cui si aggiungono gli appunti sulla struttura del partito, ci consentono di cogliere le attese, le speranze, i timori, le delusioni e i successi di un giovane che aveva intrapreso, con passione, la strada della politica, una stratta ditticile, irta di ostacoli, che egli percorse con convinzione, determinazione e con grande coerenza e serietà. -
Due storici e operatori culturali del 1700: il pievese Cesare Orlandi e il bovese Domenico Alagna. Atti del convegno (2006)
Il volume comprende le relazioni tenute al Convegno Nazionale su Due storici e operatori culturali del 1700: il pievese Cesare Orlandi e il bovese Domenico Alagna, svoltosi dal 19 al 23 giugno 2006, con sedute a Città della Pieve, Perugia, Reggio Calabria e Bova, organizzato d'intesa tra le Deputazioni di Storia Patria dell'Umbria e della Calabria. L'occasione è stata offerta dal rinvenimento, presso la Biblioteca Comunale 'Augusta' di Perugia, dell'opera, in cinque volumi, ideata, strutturata alfabeticamente e diretta dallo storico-erudito di Città della Pieve Cesare Orlandi, edita a Perugia tra il 1770 e il 1778, Delle Città d'Italia e sue Isole adiacenti. Secondo il disegno editoriale dettato dalle istanze storiografiche illuministe, la trattazione dei singoli 'medaglioni' era stata affidata a studiosi del luogo, scelti in collaborazione con le autorità civili e religiose di ogni città, perché fosse controllata e garantita la fedeltà e la completezza della trattazione. Si è, quindi, si fronte a un'opera storiografica che, esplorata attentamente, evidenzia una documentazione ancora inedita, tale da far riflettere su ipotesi di studio che, alla luce delle nuove ricerche, devono essere aggiornate sullo stato socio-economico, religioso, culturale, linguistico, antropologico, di quegli anni che, nel caso specifico dell'Umbria e della Calabria, segnano il passaggio dalla società tardofeudale a quella illuministica e preromantica. -
Requiem per il Sessantotto
"Il Sessantotto è durato circa quindici anni: una stagione lunghissima, in grado di sedimentare ideologie, culture, comportamenti... Nel campo delle Istituzioni, il Sessantotto ha costituito un ulteriore blocco del sistema, rendendo ancor più anacronistica di quanto non fosse per il """"fattore K"""" una concezione della democrazia come conflitto regolato. Nel campo della cultura, il Sessantotto non ha saputo prendere distacco dalle ideologie dalla cui contestazione, pure, è sorto. Ha finito per proporre una versione, insieme, più povera e più rigida degradando ogni pragmatismo a compromesso con il potere... Il Sessantotto italiano, considerato nel suo insieme, non ha saputo evitare la dimensione del dramma. I """"cooptatori"""" certo, hanno recuperato alla politica tante esistenze che altrimenti si sarebbero perse. E i libertari hanno rappresentato per tanti giovani l'alternativa possibile lasciandoli figli della loro generazione. Ma nessuno allora si incaricò per davvero di scontrarsi frontalmente con la pretesa innocenza che ha consentito al Sessantotto di recuperare, in un contesto di presunta novità, miti antichi della politica quali quelli della violenza o della sovversione politicamente corretta."""" (dall'introduzione di Gaetano Quagliarello)" -
La storia delle dottrine politiche e le riviste (1950-2008)
Questo volume contiene gli Atti del Convegno dedicato a ""La storia delle dottrine politiche e le riviste (1950-2008)"""". Nell'ambito di un più generale discorso metodologico rilanciato di recente sulla Storia delle dottrine politiche come disciplina e sui metodi che la contraddistinguono, si è tentato un bilancio delle metodologie di indagine e degli ambiti di ricerca di riviste che in Italia rappresentano significativi punti di incontro fra studiosi della stessa materia e di materie affini, ma anche sull'analoga attività che viene svolta in altri Paesi europei. Il volume raccoglie inoltre documenti che hanno avuto un ruolo importante nella storia delle singole riviste: premesse metodologiche e dichiarazioni programmatiche con cui i periodici scientifici sono stati presentati al pubblico specializzato e al lettore colto a vario titolo interessato al loro settore culturale, importanti sintesi delle direttrici di metodo e di ricerca su cui le stesse riviste sono state progettate e fondate."" -
Il ritorno dello stato padrone. I fondi sovrani e il grande negoziato globale
Partendo dalla descrizione della situazione attuale gli autori risalgono alle radici della crisi finanziaria in atto e concentrano la loro attenzione sui Fondi sovrani di ricchezza, fornendo un censimento, completo e unico nel suo genere, delle loro origini nazionali, delle risorse attuali e potenziali di cui dispongono e delle preoccupazioni che sollevano presso i principali Governi dei paesi industrializzati. Dopo avere esaminato le strategie di mercato perseguite dai Fondi sovrani e i possibili sbocchi geopolitici che ne potrebbero derivare, il lavoro fornisce un quadro dettagliato delle proposte di loro regolamentazione avanzate in ambito del Fondo Monetario Internazionale e dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico. Di particolare importanza e novità è l'attenzione dedicata a quelle istituzioni che operano nel quadro della finanza Shari'ah-compliant, ossia in linea con il dettato del Corano come interpretato dalle autorità religiose, che è dotata di risorse significative provenienti sopratutto dalle vendite di petrolio. L'idea degli autori è che siamo agli albori di un nuovo ordine politico ed economico internazionale, non solo dovuto alla crisi in atto, ma anche all'ingente massa di riserve ufficiali in dollari e in euro in mano ai paesi emergenti. La conclusione è che le acque del fiume hanno preso a scorrere virulente, che le fonti hanno aumentato l'intensità del gettito e che se non si adeguano gli sbocchi le crisi tracimeranno in più punti. Pania rei, nulla sarà come prima. -
L'universal fabrica del mondo, overo cosmografia. Vol. 2: Asia, Africa, India Occidentale (Americhe)
La sua ""Universal Fabrica del Mondo"""", o """"Cosmografia"""", in volgare, venne pubblicata a Napoli nel 1573, e ristampata nel 1576; una seconda edizione uscì a Venezia nel 1582, seguita da ristampe. La diffusione dell'opera fu assai ampia in tutta Italia ed ebbe anche fama europea. Fra i suoi lettori, Torquato Tasso, che ne annotò di sua mano un esemplare. Finora la Calabria non ha reso all'Anania il merito che gli spella, e che i contemporanei e immediati posteri gli riconobbero ben volentieri. L'edizione del 1573 è preceduta da una dedica a Ferrante Carafa, conte di Soriano; la seconda edizione è dedicata al nobile Sigismondo Loffredo, e accompagnata da versi italiani e latini in lode e dell'Anania e di Caterina Sforza, figlia di Bona e Sigismondo re di Polonia, e regina di Svezia. Segue un lungo elenco di scrittori usati dall'autore, il quale tuttavia si servì anche di molte fonti dirette, spesso ricordate tra le pagine per nome e circostanze dell'incontro."" -
Foscarini meteorologo. Divinazione naturale e filosofia della natura
Le manifestazioni riguardanti il clima e la meteorologia sono state sempre fonte di curiosità e interesse per le società e le comunità di ogni tempo e luogo. I fenomeni naturali legati ai moti dell'atmosfera, infatti, hanno sempre accompagnato e condizionato l'esistenza, le attività e la stessa cultura dei popoli della Terra, i quali si sono variamente rivolti a tali fenomeni mediante l'arte del mito, del culto, della magia e della riflessione scientifica. Questo saggio intende presentare analiticamente le teorie compiute in questo campo del sapere da uno dei ""fratelli minori"""" della famiglia dei cosiddetti rivoluzionari scientifici del XVII secolo, come il religioso carmelitano Paolo Antonio Foscarini. Il priore calabrese, infatti, può essere considerato uno dei principali fautori di una meteorologia scevra dai fronzoli della superstizione e delle credenze astratte ricondotta ai canoni rigorosi della filosofia naturale e regolata dalla rigida guida dell'osservazione empirica."" -
Contributi di diritto civile
Il volume racchiude i risultati di recenti ricerche svolte in occasione di iniziative editoriali collettanee e della presentazione di relazioni durante incontri di studio. In particolare, trovano qui collocazione contributi in tema di contratto di spedizione, vacanza rovinata (e danno non patrimoniale da inadempimento), responsabilità per nascita indesiderata e responsabilità civile da illecito penale dell'operatore sanitario. Il tratto comune caratterizzante i diversi itinerari di ricerca è dato da un approccio analitico-ricostruttivo attento alle dinamiche evolutive del diritto privato, nel quale trovano spazio soluzioni e risultati interpretativi innovativi, sorretti dal puntuale vaglio normativo e dall'analisi giurisprudenziale. -
Il mercato del gas naturale. L'Europa tra sicurezza e liberalizzazioni
Quali sono le prospettive per l'apertura e l'integrazione dei mercati del gas naturale in Europa? Questo studio dell'Istituto Bruno Leoni affronta tale tema in relazione sia all'evoluzione globale di domanda, offerta e tecnologie, sia per quel che riguarda lo stato dell'arte del processo di liberalizzazione europeo e dei risultati finora conseguiti. La diffusione del gas naturale liquefatto può contribuire, secondo gli autori, alla ""globalizzazione"""" del gas, che oggi è scambiato soprattutto su mercati regionali. L'Europa rischia però di trovarsi impreparata di fronte a questi sviluppi, dato che i monopoli pubblici verticalmente integrati continuano a dominare la scena. Le politiche comunitarie hanno innescato un miglioramento, ma ancora non hanno pienamente affrontato gli snodi cruciali di una liberalizzazione autentica, a partire dalla separazione proprietaria di reti e stoccaggi e la creazione di una efficace piattaforma commerciale europea. (Prefazione di Alessandro Ortis)"" -
Corso di sociologia politica
Autore assai prolifico ed eclettico, studioso cosmopolita e poliglotta, Roberto Michels ha lasciato una vastissima produzione scientifica e pubblicistica. Ma dopo la sua morte nel 1936, con l'eccezione della ""Sociologia del partito politico"""", nessuno dei suoi numerosi libri è stato più proposto all'attenzione dei lettori italiani. La sua produzione intellettuale - che ha spaziato nei campi più diversi, dalla storia delle dottrine economico-sociali alla demografia, dalla scienza politica allo studio della questione femminile, dalla teoria economica alla psicologia sociale -è divenuta accessibile solo attraverso raccolte e antologie, più o meno accurate e complete, dei suoi scritti. Il """"Corso di sociologia politica"""" -pubblicato nel 1927 - è il primo volume dello studioso tedesco (ma naturalizzato italiano) che, in forma integrale ma ampiamente annotata, torna a circolare nel mercato editoriale del nostro Paese. Le lezioni in esso raccolte - tenute da Michels all'Università di Roma - presentano una sintesi efficace del suo pensiero scientifico maturo, con particolare riferimento alla dottrina della """"classe politica"""", che in questo scritto egli sviluppa e approfondisce alla luce della novità storica rappresentata dal fascismo italiano."" -
Uomo naturale o uomo politico? Il fondamento dei diritti in Martha C. Nussbaum
Interrogarsi sulla natura e definizione dei diritti umani equivale sostanzialmente a chiedersi chi è l'uomo. Questo lo ricordavano già gli estensori della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, nel 1948. Martha Nussbaum sottoscrive questa idea, ma nel corso del tempo propone di distinguere la nozione di «uomo naturale» da quella di «uomo politico». La prima indica l'essere-umano in quanto tale, la seconda indica la natura dell'individuo che emerge dal consenso politico per intersezione. Conseguentemente, la nozione dei diritti ne viene fortemente ridimensionata. Da beni o capacità «naturali» dell'essere umano, i diritti si riducono a beni, o capacità «politiche», indispensabili al cittadino per vivere nella polis. La prefazione è a cura di John M. Rist. -
Micropolitica. Verso una teoria individualistica dell'azione politica
Nel solco della tradizione dell'individualismo metodologico, l'autore propone in questo libro - giunto alla sua seconda edizione - una rivisitazione critica di alcune fra le categorie fondamentali dell'agire politico che costituiscono, al tempo stesso, altrettante dimensioni elementari e specifiche della vita politica nella grande varietà di forme sociali in cui si manifesta: il potere, la partecipazione, la rappresentanza, le scelte pubbliche, le agenzie collettive, l'amministrazione, la democrazia. Il che vale come una proposta originale di ripensamento della teoria politica in chiave di realismo critico: rivolta, in quanto tale, non solo ai ""politologi"""" di professione, ma anche e di più al vasto pubblico dei lettori disposti a consentire con Hans Albert che in politica - come nella scienza - """"nulla è più pratico di una buona teoria""""."" -
Napoli e l'industria dai Borboni alla dismissione
Sono trascorsi ormai circa due secoli dai primi insediamenti dell'industria a Napoli, una lunghissima storia segnata da primati, da grandi successi tecnici, lotte e conquiste civili, ma anche da contraddizioni, sconfitte, periodi di crisi e di decadenza. Il lavoro prodotto in un così lungo arco di tempo ha consentito di acquisire un patrimonio ricchissimo di conoscenze e competenze tecniche, assegnando alla città, nell'era della grande avanzata dell'industria, il ruolo di terza città industriale d'Italia, al centro di un'area ricca tuttora di forti fermenti produttivi. Purtroppo a quésti risultati non ha ancora corrisposto una compiuta presa di coscienza, presso la classe politica e l'opinione pubblica, dei significati che lo sviluppo dell'industria ha avuto per Napoli e il suo hinterland. Per converso un ampio interesse verso il processo di crescita dell'industria nella città è stato manifestato dalla ricerca e numerosi e fecondi sono i risultati prodotti dalle indagini condotte in tale direzione. Il volume ripropone alcuni studi già approntati per il precedente ""Napoli, un destino industriale"""", pubblicato nel 1992, e vi aggiunge l'esame del suo territorio e dei suoi resti fisici, analizzando le trasformazioni indotte dall'insediamento dell'industria in un ambiente vulnerabile come quello della città e del suo golfo, fino alle più recenti compromissioni."" -
Introduzione alla summa philosophica
Quest'opera costituisce il collaudo delle teorie del microgiuridico e della microfilosofia che allineano il diritto e la filosofia alla microfisica e alla microbiologia, che in anticipo dei tempi erano venute alla luce suscitando la straordinaria evoluzione della scienza nelle rispettive discipline. Difatti, le teorie del microgiuridico e della microfilosofia non hanno disilluso le aspettative che la loro scoperta preannunciava, nell'ambito delle quali prendeva corpo l'articolo dal titolo: ""La legge e la logica"""", in cui Gian Battista Mondin ravvisava """"il massimo sforzo che il pensiero potesse escogitare"""". Dopo l'introduzione delle anzidette teorie, i principi inveterati su cui si regge la logica sono stati sviscerati a tal punto da enucleare la tessitura di nuove strutture morfologiche, donde le mirabili e multiformi metamorfosi della logica che ne sono derivate."" -
Viaggio nel Pollino
"Il Pollino sorge in una zona tormentata ed è lo spartiacque naturale fra due regioni, la Calabria e la Basilicata. Terre aspre, difficili, dove la condizione dell'uomo è stata sempre quella della lotta per la sopravvivenza. L'autore del """"Viaggio"""" ci conduce attraverso questo paesaggio, illustrando le storie tormentate dei contadini e dei pastori di questa terra, legati a essa da un rapporto di amore-odio. Ma le storie di questo libro non sono solo legate all'uomo. Siamo guidati per mano attraverso i sentieri, attraverso i dirupi a strapiombo che si aprono improvvisi alle giravolte dei sentieri, alla scoperta della bellezza della flora e della fauna."""" (Dalla prefazione di Gianfranco Amendola)" -
Stelle del Sud. Le eccellenze del Mezzogiorno e le nuove rotte per far ripartire l'Italia
Il Sud di eccellenza nell'impatto con la crisi economica: cinque casi nel Meridione d'Italia - il petrolio in Basilicata, il distretto del divano tra Puglia e Basilicata, l'interporto campano di Noia, due storiche case vinicole di Puglia e Sicilia e il porto di Gioia Tauro - che mettono in risalto un Sud diverso dagli stereotipi tradizionali. Esempi da cui ripartire per impostare un sano dibattito sul Mezzogiorno. Cinque casi di successo ma anche di serie difficoltà; di qualità e di innovazione di cui il Sud può essere orgoglioso, ma che al tempo stesso mettono in evidenza problemi atavici e strutturali del Paese. Non è più tempo di Casse del Mezzogiorno o di Ministeri per il Sud, e questi casi lo dimostrano in tutta la loro evidenza. -
Elogio dello Stato a pendolo. Stato e mercato nel XXI secolo
Lo Stato a pendolo oscilla tra la sua presenza e la sua assenza nel mercato. Nel Novecento ci sono stati gli assertori della sua assenza e gli assertori della sua presenza. La politica, che dovrebbe guidare le oscillazioni del pendolo, ha esagerato in un senso e nell'altro. Oggi tutto ciò non è più possibile. Se la politica vuoi far sopravvivere il mercato e occuparsi di coloro che quest'ultimo lascia ai margini, non può teorizzarne né solo la presenza, né solo l'assenza, ma deve oscillare a seconda delle situazioni, avendo come faro orientatore non la propria sopravvivenza, ma quella del mercato che, tra l'altro, le dà le risorse necessarie per occuparsi dei più deboli. In certi casi, dunque, deve essere presente, è il caso della ricapitalizzazione delle banche; in certi altri deve oscillare verso l'assenza, è il caso dell'intervento diretto nell'economia, aiutando aziende che rappresentano solo un costo per la comunità. -
Breve storia dell'onore
Si può parlare ancora, oggi, di senso dell'onore? Di fatto la modernità si è attuata in Occidente proprio attraverso il rifiuto degli standard tradizionali dell'onore, come la prodezza militare o la castità femminile. Ma credere per questo che il senso dell'onore sia andato perduto sarebbe errato: il disprezzo dell'eroismo come rifiuto degli orrori della guerra dichiarato negli anni Sessanta dai movimenti pacifisti giovanili, o la coeva rivoluzione nei costumi sessuali, altro non sono che una riformulazione del concetto di onore da un inedito punto di vista. D'altra parte l'onore, per sua stessa natura, sembra subordinare l'individuo a comunità più vaste ed è perciò inseparabile dalla sua dimensione sociale e pubblica, presupponendo l'esistenza di ""gruppi d'onore"""", al cui interno il singolo tenta di distinguersi. È così che oggi possiamo osservare il riaffiorare di forme d'onore primitive, nelle gang di strada come nelle forze armate. In questo libro, sintesi di una ricerca più ampia apparsa negli USA, l'autore utilizza l'onore e le sue metamorfosi come chiavi di interpretazione dei più importanti fenomeni sociali del nostro tempo, anche con l'ausilio di fonti letterarie, artistiche e cinematografiche. Il tutto per giungere a una domanda: una volta archiviati concetti come gloria, cavalleria e virtù, saremo capaci di reinventare l'idea dell'onore per una nuova epoca?"" -
Il Gotha di Cosa Nostra. La mafia del dopo Provenzano nello scacchiere internazionale del crimine
Boss, imprenditori, politici e traffici. Passato e presente. Tante storie nello spartito di un'unica storia, quella dell'intramontabile Cosa nostra. È scritta nell'operazione Gotha, che decapita la direziona strategica della mafia. Una cimice nel quartier generale dei ""corleonesi"""" svela tutto. Voci e sussurri trasmettono vecchi riti e nuovi progetti degli """"uomini d'onore"""". Ambiguità e prepotenze, obiettivi politici e sogni di dominio si proiettano con terribile genuinità. Cosa nostra è al bivio. Il """"fantasma"""" Binnu sta per abdicare. La lotta per la successione è già aperta. A contendersela sono anziani leader e """"giovani leoni"""". Una """"guerra"""" è sul punto di esplodere. Per vincerla non bastano kalashnikof, astuzie e tradimenti. Ci vuole forza economica e attivismo sulla rotta Palermo-New York, per dominare il narcosistema internazionale. Non è sufficiente appoggiare politici senza scrupoli con la potente """"macchina elettorale"""" mafiosa. Il futuro chiede una nuova classe dirigente al posto dei vecchi e sanguinari capi. Il futuro non c'è senza i """"propri uomini"""" nelle istituzioni; senza il supporto di consulenti per le questioni legali, gli investimenti, l'occultamento dei fondi; senza l'abilità nel manovrare l'immenso potenziale economico dell'organizzazione.""