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Sempre coraggio. Diario di Ottorino Guidi - Ex Carabiniere decorato di due Croci di Guerra e prigioniero dei Tedeschi. Matricola 242272 IV B - Lager Nord Kwlkwitz 10 Bei Leipzig - Uber - Markrans...
Ecco com'è la vita da prigioniero: lavorare dalla mattina alla sera con una lanterna, mangiando crauti e rape sott'aceto. Ci si raccomandava spesso al buon Gesù, che ci facesse morire, ma niente. non ne eravamo degni. -
Primo Conti. Le variabili del colore. Ediz. a colori
Enfant prodige della pittura, Primo Conti ha attraversato da protagonista le inquietudini del Novecento, dagli esordi, intorno al 1911, fino alla morte avvenuta nel 1988. Un'attività febbrile e unica, affidata a quelle «variabili del colore» che la mostra attuale intende ripercorrere e che conducono verso la contemporaneità. -
Io con i mostri non ci parlo
A dirci che certi nomi non capitano per caso è il filo rosso, che, correndo lungo il percorso delle vite delle due protagoniste, le definisce e le intreccia. Due donne nate a distanza di molti decenni l'una dall'altra, unite da una parentela lontana e del tutto accidentale, e che si chiamano nello stesso modo. Le due storie si intersecano e si sviluppano parallelamente. Un incastro di caratteri e episodi declinati secondo due prospettive. Due piani narrativi, e un flusso ininterrotto di alternanza fra il presente e il passato. Accanto alla storia di Caterina, nata agli inizi del '900, raccontata in terza persona, si dipana la storia dell'altra Caterina, soggetto narrante, ragazza di oggi. Un modo di stare al mondo in epoche diverse. Due modi di amare e di essere madri. Due vite agli antipodi o forse no. -
...Per Siena...
...Per Siena... di Rosalda Bologni è una dedica alla Città che invita il lettore a percorrerla soffermandosi nei luoghi dell'arte, della tradizione e della cultura, in un'amichevole passeggiata senza tempo... -
My Argentario. Riflessioni semiserie su una località turisticamente atipica
Immaginate di essere davanti a quei vecchi espositori di cartoline che giravano mostrando in pochi secondi i tanti panorami e scorci del luogo di vacanza. Girate, girate finché non trovate quella perfetta per far ""rodere"""" chi è rimasto a casa mentre voi ve la godete. Eccolo qua, My Argentario è questo: espositore di un territorio che lo racconta nel suo essere, con un sottile filo d'ironia, un pizzico di sarcasmo e qualche stoccata pungente, ma solo quanto basta. Le pagine si districano nel raccontare l'Argentario in post tra ieri, oggi e il domani; tra gli usi, i costumi, i vizi e le virtù di chi ha la fortuna di viverlo appieno. Due importanti tratti su carta e uno promettente accompagnano l'autore: la prefazione di Guido Maria Brera, che riesce, in poche righe, a realizzare i sogni un po' di tutti, gli scorci e i legami del cuore raffigurati dalla mano eccezionale del fumettista Carlo Rispoli e da quella giovanile ma già """"esperta"""" di Tommaso De Pirro."" -
Immagina un'isola
Ebbene sì, i muri parlano, se si ascolta con attenzione. Parlano attraverso i mille segni che il tempo, passando, ha lasciato dietro di sé. Raccontano vicende lontane, di isole misteriose, e forniscono indicazioni preziose, che consentono di individuarle con esattezza. Isole immaginarie, naturalmente. Dalle foto dei muri alle carte geografiche il passo è breve, e i racconti ambientati sulle isole sono la naturale conclusione del percorso. Isola dopo isola, il lettore viene trasportato in un mondo ricco di storie insolite, ma non troppo. Perché viaggiando con la fantasia, a volte, si incontra la realtà. -
Misteri di Maremma
"Tutti mi dicon Maremma, Maremma, ma a me mi pare una Maremma amara..."""" (canto popolare toscano, Anonimo). Sono sei i racconti che compongono il volume Misteri di Maremma, incentrati sulle leggende e i misteri che aleggiano intorno ai luoghi affascinanti della Maremma. Un omaggio al territorio, coordinato dallo scrittore Carlo Legaluppi, qui nella veste di curatore. Ogni racconto è impreziosito dalle illustrazioni di Carlo Rispoli e dalle fotografie di Giuseppe Guerrini. Storia e fantasia, avventura, mistero e nostalgia si intrecciano nel racconto di Carlotta Fruttero i cui protagonisti, il Nebbia, il cane e la bambina, si muovono tra Castiglione della Pescaia e la famosa Cala Violina, situata nei pressi di Scarlino. Roberta Pieraccioli ci porta a Castel di Pietra, nelle vicinanze di Gavorrano, Massa Marittima e Prata, seguendo le tracce della dantesca Pia, e trae ispirazione dalle sue vicende tragiche e sfortunate, trasposte al presente nella vita di una sua giovane omonima. Silvia Meconcelli ci offre una storia di case abbandonate nella città di Grosseto, di anime smarrite e di profonda analisi intima. Una narrazione di dolore, ricerca e liberazione. Il racconto di Francesca Lotti è ambientato a Manciano e nelle campagne circostanti. Il tema del tradimento è il filo conduttore, e ripercorre la storia di un ponte maledetto e di una collina, che secondo le leggende popolari furono teatro di battaglie senza tempo. Costanza Ghezzi ci conduce sulle coste dell'Argentario, nel 1600, e alle battaglie marinare contro i corsari saraceni, che alimentarono molte leggende, ancora vive nella memoria degli abitanti del Promontorio. Il racconto finale, di David Berti, ha per protagonista un uomo misterioso che, da umile barrocciaio, divenne leader carismatico, richiamando a sé, sulle pendici del Monte Amiata, folle di persone. Una storia, quella di David Lazzaretti, Il profeta dell'Amiata, che segnò l'esistenza di molti. L'intero ricavato dell'opera, libero dai costi di stampa e distribuzione, sarà devoluto all'Associazione Olympia De Gouges Aps." -
Misakemiama
Lo spirito del libro è tutto nella dedica dell'autrice: L'amore è amore e basta in qualunque cuore palpiti. MISAKEMIAMA infatti racconta la vita sentimentale di Ilaria, una vivace ragazzina adolescente, disabile. Il racconto della sua disabilità avviene nel modo più normale possibile, raccontando con umorismo la sua vita di tutti i giorni, la bellezza, la semplicità del suo carattere sempre socievole e allegro. Ma senza dimenticare le difficoltà che la sua famiglia, come ogni famiglia di un ragazzo o ragazza disabile, si trova ad affrontare per una sua completa ""inclusione"""". Ci sono storie d'amore, ma anche momenti drammatici, come alcuni atti di bullismo di cui la ragazza rimane vittima. Sono tanti i personaggi che animano il racconto: i genitori, il fratello Matteo, la psicologa amica di famiglia, la sua amica del cuore (una vivace ragazza down), Tito, amico peloso molto amato, e tanti altri. La protagonista, Ilaria, crescerà attraverso le sue esperienze ed imparerà a relazionarsi meglio con i suoi possibili amori, senza però mai perdere la sua irresistibile voglia di vivere e di essere felice, come tutti le normali ragazze della sua età. Un ragazzo, in particolare, farà breccia nel suo cuore. Il romanzo è autobiografico, in larga parte ispirato alla figlia della scrittrice ed alla sua vita, esuberante e... movimentata."" -
Maremma. Paesaggi 1870-2020. Ediz. a colori
Il paesaggio - che è prodotto dall'attività della natura e dell'uomo - in Maremma è protagonista più che altrove. Qui infatti la presenza umana assai rarefatta, dal Medioevo e fino al Novecento, ha favorito e diffuso l'immagine di luogo desolato e selvaggio, quale Dante delineò nell'Inferno (XIII, 2-8) e che è perdurata fino alle soglie del Novecento. Dalla fine del XIX secolo, anche grazie al contenimento della malaria, la Maremma ha nettamente addolcito il suo carattere aspro che pure aveva attirato i primi viaggiatori romantici alla ricerca degli antichi abitatori etruschi. Ora offre una varietà di paesaggi - dal mare ai fiumi e alla laguna, dalla costa alla pianura e alle colline - dove la mano dell'uomo si coglie, fortunatamente, più nelle opere agricole che nell'edilizia urbana, industriale o infrastrutturale. Colori e atmosfere di questa Maremma, non più selvatica e inospitale ma dolce e antropizzata come è divenuta dallo scorcio dell'Ottocento, sono rappresentati con accenti e tecniche differenti dagli artisti che vi sono nati e vissuti o che - oggi - la amano. A partire dagli studi dal vero anche inediti di Pietro Aldi - che, fedele all'insegnamento accademico fu essenzialmente pittore di storia, ma vi traspose l'amato paesaggio maremmano - si giunge ai maestri contemporanei, che rappresentano con altrettanta efficacia questa terra dolce e selvaggia, marina, montana e campestre. -
Maremma. Landscapes 1870-2020. Ediz. a colori
Il paesaggio - che è prodotto dall'attività della natura e dell'uomo - in Maremma è protagonista più che altrove. Qui infatti la presenza umana assai rarefatta, dal Medioevo e fino al Novecento, ha favorito e diffuso l'immagine di luogo desolato e selvaggio, quale Dante delineò nell'Inferno (XIII, 2-8) e che è perdurata fino alle soglie del Novecento. Dalla fine del XIX secolo, anche grazie al contenimento della malaria, la Maremma ha nettamente addolcito il suo carattere aspro che pure aveva attirato i primi viaggiatori romantici alla ricerca degli antichi abitatori etruschi. Ora offre una varietà di paesaggi - dal mare ai fiumi e alla laguna, dalla costa alla pianura e alle colline - dove la mano dell'uomo si coglie, fortunatamente, più nelle opere agricole che nell'edilizia urbana, industriale o infrastrutturale. Colori e atmosfere di questa Maremma, non più selvatica e inospitale ma dolce e antropizzata come è divenuta dallo scorcio dell'Ottocento, sono rappresentati con accenti e tecniche differenti dagli artisti che vi sono nati e vissuti o che - oggi - la amano. A partire dagli studi dal vero anche inediti di Pietro Aldi - che, fedele all'insegnamento accademico fu essenzialmente pittore di storia, ma vi traspose l'amato paesaggio maremmano - si giunge ai maestri contemporanei, che rappresentano con altrettanta efficacia questa terra dolce e selvaggia, marina, montana e campestre. -
Castiglione della Pescaia. La storia, l'urbanistica e l'architettura di un antico insediamento e del suo territorio
Il volume racconta la storia urbanistica del territorio del Comune di Castiglione della Pescaia con particolare attenzione alle vicende che si sono susseguite dopo il secondo dopoguerra. La prima parte del testo affronta, con un resoconto speditivo, le trasformazioni territoriali e urbane del capoluogo e delle frazioni, avvenute dal periodo etrusco fino alla costituzione della repubblica italiana. Lo studio nella seconda parte riporta in modo dettagliato e cronologico, attraverso gli atti amministrativi emanati del Consiglio Comunale, tutti gli strumenti urbanistici, sia di iniziativa pubblica che privata adottati ed approvati fin dai primi anni '50. Il resoconto sui piani, Piani Regolatori generali, Programmi di Fabbricazione, Piani Attuativi di lottizzazione, Regolamenti Edilizi, Piani Strutturali e Regolamenti Urbanistici, è caratterizzato da una dettagliata analisi tecnica e da valutazioni ""politiche"""" e culturali correlate alle condizioni dell'epoca e alle influenze sociali ed economiche provenienti dal contesto nazionale. Le politiche economiche, produttive, sociali e ambientali hanno influito profondamente sulle scelte locali più di quanto si possa pensare. Le schede che accompagnano il testo descrittivo riportano per ogni progetto di piano, oltre alle tavole grafiche degli strumenti urbanistici, tutte le indicazioni sugli atti amministrativi (delibere, progettisti, pareri, autorizzazioni, controlli, approvazioni e procedure attuate) arricchite da commenti sulle scelte edificatorie messe in atto. La terza parte del lavoro, a completamento della parte analitica e sistematica, vuole raccontare invece, attraverso interessanti interviste alle persone che hanno fatto la """"storia"""" urbanistica di Castiglione, gli eventi, i fatti, i comportamenti e le valutazioni che stanno """"dietro o sopra"""" agli atti ufficiali descritti nei documenti tecnico-amministrativi dell'Ente. Gli autori hanno corredato la loro indagine, oltre che da approfondite spiegazioni, valutazioni e commenti sulle scelte compiute dagli amministratori, anche da considerazioni sui comportamenti degli """"uomini dello stato"""" nell'ambito delle loro funzioni istituzionali che, in alcuni casi secondo un giudizio politico, li pongono al limite della """"legalità""""."" -
Il supplente
L’improvvisa nonché tragica fine del noto critico letterario fiorentino Attilio Ciampi costringe il suo giovane assistente Marco Tullio Battaglini a impegnarsi in una complicata indagine che lo porterà a scoprire alcuni imbarazzanti segreti riguardo al passato del suo Maestro. La storia viene rievocata dal punto di vista di tre enigmatiche figure femminili che ricostruiscono sul filo della memoria quello che fu il loro ultimo anno di liceo. Attraverso le testimonianze di Isa, Toni e Tilde riemerge uno spaccato degli anni Settanta filtrato dalla sensibilità inquieta di tre adolescenti alle prese con un fascinoso supplente. Riuscirà il nostro Marco Tullio a dipanare l’intrigata matassa che lega fra loro i personaggi della storia? -
Bartolomeo Valdrighi
Questo testo ci restituisce il profilo di un personaggio che, partendo dalla Garfagnana, assunse un ruolo di prestigio all’interno dell’amministrazione ducale, tanto da essere ricordato come uno dei principali estensori del “Codice Estense” del 1771, ovvero una delle codificazioni legislative più significative del Settecento italiano ed europeo. Finalmente si riconosce la giusta visibilità ad una figura di primo piano della storia della comunità di Castelnuovo Garfagnana, per troppi anni rimasta inspiegabilmente in ombra. Nella sua storia possiamo ritrovare anche l’esperienza di tutti quei garfagnini che, allorarncome oggi, partendo dalla “provincia”, con tenacia e duro impegno, raggiungono traguardi professionali di rilievo. -
Nel cuore della notte. Il sogno, lo specchio, il nono cielo
Non ti accorgi di Dio perché è sempre nell’istante presente mentre tu non fai che oscillare fra passato e futuro, fra rimpianto e timore. La tua vita si disperde in una “non vita” mortale nell’illusione del tempo ma Dio non è nel tempo, è l’eternità di un istante senza durata in cui le infinite possibilità sono tutte perfettamente compiute. Allora perdona e ringrazia nell’impeto che spontaneo sgorga dalla pienezza del cuore, perché solo così ti puoi rivelare nell’eterno istante di Dio. Perdona, perché ciò che ti offende non è mai accaduto e ringrazia, perché ciò che speri è già compiuto. Ecco la luce di Dio che si rivela, lo splendore in cui ogni tua preghiera è già esaudita. -
L' ultima cena con delitto
Un triplice omicidio in Toscana, tra Pisa, Lucca e il lago di Massaciuccoli, dà del filo da torcere al maresciallo dei Carabinieri Daniele Stivati, coadiuvato nelle sue indagini dalla sensitiva Angela Luce. Tutto inizia con una cena con delitto, messa in scena nella villa dove Puccini compose la Bohème. La storia si snoda tra misteri e segreti tipici della provincia italiana, da una parte, e visioni profetiche e messaggi degli spiriti dall’altra. Il finale a sorpresa annuncia già il seguito della vicenda, dove il maresciallo Stivati continuerà anche la sua storia d’amore con Laura, una donna con un passato da dimenticare. -
La Divina Commedia raccontata ai bambini
Siamo nel 1300 quando per volere divino al poeta Dante viene concesso di compiere un viaggio incredibile nell'oltretomba. Inizialmente si sentirà perso e impaurito ma tornerà trasformato. Attraverserà tutto l'Inferno, dove la gente è dannata, il Purgatorio, dove le anime espiano loro colpe e infine raggiungerà la luce del Paradiso. Incontrerà demoni e bestie feroci... giganti e serpenti, mostri di ogni tipo, ma anche angeli, Santi e Beatrice, la donna che amò fin da bambino. Vedrà uomini travolti dal dolore eterno, altri beati nell'amore e nella luce di Dio... Tornerà per raccontare ai secoli futuri una storia fantastica e magica che dopo otto secoli continua a stupire e parlare del nostro smarrirci e ritrovarci. Età di lettura: da 8 anni. -
Dietro lo specchio
Che cosa riflette la parete di uno specchio? La risposta pare ovvia: la figura che sta davanti, e in questo esaurisce il suo compito. Noi che siamo i figli dell’Illuminismo e usiamo la ragione come accertamento della realtà non abbiamo dubbi che sia così. Ma non è solo così. Davanti allo specchio che riproduce la propria immagine capita a volte da essere attratti da ciò che si nasconde dietro la parete riflettente, basta uno scarto e lo sguardo irriverente si posa su uno spazio indistinto, enigmatico di mondi fantastici e imprevedibili. Ecco allora che certirnluoghi e personaggi filtrati attraverso lo specchio dell’immaginazione transitano dalla realtà al sogno. -
David Lazzaretti. I personaggi della vicenda
Nello studio di Lazzaretti, pur non trattandosi di un romanzo, gli eventi, il contesto storico e ""gli incontri"""" hanno un ruolo fondamentale per comprendere """"il protagonista"""". Ancora un libro sul Santo David! È il primo commento che potrebbe fare chiunque si trovasse a leggere, anche di sfuggita, il titolo di questo testo! Ma il titolo è: David Lazzaretti: i personaggi della vicenda, e questo è già, di per sé, sufficiente a indicare che, a differenza di altri testi, sono """"questi ultimi"""" ad occupare il centro della scena. Infatti, il testo non è altro che una ricerca, uno studio dei personaggi che, in qualche modo, si affacciano sulla complessa storia del profeta amiatino. Una raccolta cronologica di appunti, di biografie, di dati storici e di documenti che hanno l'unico scopo di facilitare lo studio di Lazzaretti."" -
Valdisieve 30 & lode
Un territorio, trenta ricette, mille idee. Nel duro periodo del Covid uno scrittore, uno chef e un allevatore hanno deciso di fermare il tempo e di gettare al vento l'ansia dell'uomo moderno. Si sono guardati negli occhi e hanno iniziato a dialogare sul senso del nostro esistere: il significato della convivialità, la cultura della cucina, i piatti del focolare, le tradizioni della Toscana contadina e popolare, la tenacia di allevare un animale e di coltivare la terra alla vecchia maniera, la capacità di innovare senza tradire la storia e il territorio di cui siamo figli, questo e molto altro ha tenuto compagnia alle loro serate in cantina allietate da un buon calice di vino. È nato così un libro, che non è una semplice raccolta di ricette, ma una dichiarazione di ricerca che parte dalla mistica foresta di Vallombrosa per scendere lungo le vie della Valdisieve e fare tappa nella fattoria del Contadino 2.0 Flavio Giannetti.È da questo cammino - interpretato dalle parole di Riccardo Clementi - che gli animali, la loro storia nei secoli, la ciccia della Valle del Sasso, la pasta e la farina di grani antichi di Monte Sante Marie danno vita a piatti originali, quasi artistici nella loro genesi, partoriti dalla mente, dalla penna e soprattutto dall'estro di Stefano Frassineti e ""innaffiati"""" dai vini selezionati dal giovane sommelier Andrea Frassineti. Le note letterarie e i contributi di amici pensatori, insieme alle ricette """"Ospiti Graditi"""" di chef speciali, completano un'opera che vuole essere un raggio di luce capace di squarciare il buio delle solitudini imposte dalla pandemia. Per ritrovarci intorno alla tavola a brindare alla vita con i piatti della #riscossacontadina"" -
Le orchidee dell'Isola del Giglio
«Pubblicazione divulgativa, per far conoscere i meravigliosi doni della natura che sono le orchidee che vegetano sull’isola. L’attenzione, la precisione, la qualità del lavoro svolto dagli autori mi ha appassionato da subito; un libro che contribuisce alla valorizzazione della nostra isola e che mostra quali specie possono trovare spazio nelle isole del Mediterraneo. L’importanza del sistema ambientale in cui siamo immersi, le sue interconnessioni, i pericoli e le opportunità che si presentano all’orizzonte, l’interagire con le comunità, costruire modelli di economia sostenibile e cercare di trasferire ai cittadini le informazioni sui temi che trattiamo è parte sostanziale delle attività che svolgo. La divulgazione della conoscenza dei valori presenti sul territorio è un passo necessario per avere la consapevolezza di quali siano le strade da prendere. Queste semplici considerazioni rendono l’idea al lettore di quanto sia importante sostenere ogni pubblicazione di valore come questa e come sia necessario fissare e mettere in sicurezza le notizie, i documenti e le nozioni derivanti dai migliori studi e dalle più preziose testimonianze storiche, scientifiche e culturali del nostro territorio. In assenza di ciò non solo avremmo mancato ad un preciso dovere, ma mancheremmo di dare il nostro contributo alla costruzione di quella coscienza e conoscenza collettiva sulla quale potranno poggiare le migliori scelte che saranno chiamati a fare i nostri figli.» Stefano Feri.