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La foresta
In un giorno di dolore, un ragazzo lascia il salotto di casa, gremito di persone in lutto. Inosservato, esce dalla porta sul retro, scavalca il recinto intorno alla casa e si avvia su un sentiero che si snoda tra l'erba alta. Non c'è nessuno sulla sua strada, a parte uno spaventapasseri e gli uccelli che sfrecciano nel cielo sereno. Giunge all'imbocco di una foresta, dove si ferma per qualche momento, incerto se addentrarsi o meno in quello spazio oscuro. Deciso ad affrontare l'ignoto, avanza nel fitto degli alberi dove si insinuano i raggi del sole. Procede con cautela guardandosi intorno, ma non si lascia scoraggiare dai percorsi più difficili: di volta in volta supererà le asperità del luogo, i tratti ripidi, le discese scivolose e i tronchi caduti. A un tratto, gli appare una gigantesca creatura senza volto e dalla folta pelliccia e, atterrito, comincia a correre. Dovrà proseguire nel suo faticoso percorso, imbattersi in altre angoscianti presenze. Fino all'ultimo incontro, che gli porta invece dolcezza e consolazione. Ora può tornare a casa, ma con una nuova consapevolezza. Lo stile cinematografico di Thomas Ott, con i suoi echi espressionisti e noir, ritorna in questa nuova opera in cui ritroviamo anche la sua tecnica d'elezione, il grattage, che consiste nell'utilizzare un pennino per graffiare strati di inchiostro nero con precisione chirurgica, dando vita a tavole che si caratterizzano per la ricchezza dei dettagli e la finezza delle espressioni dei personaggi. In queste immagini a imporsi sono soprattutto i giochi di ombre e luci che creano effetti trompel'oeil e danno rilievo e consistenza ai particolari della foresta: l'erba, le radici, i tronchi, i rami e il fogliame degli alberi. L'artista non rinuncia al suo tipico gusto del macabro e del mistero ma, a dispetto delle apparizioni inquietanti (ciascuna delle quali rappresenta una paura da vincere e ci sfida a trovare possibili interpretazioni metaforiche), la conclusione della storia è positiva, sotto il segno dell'accettazione della perdita e di una maturazione personale. -
Immagina di essere qui anche tu
Nel suo testo poetico e pregnante, Sara d'Angelo, fondatrice dell'associazione per la difesa dei diritti degli animali Vitadacani ODV, coordinatrice della Rete dei Santuari per Animali Liberi e organizzatrice del festival vegano MIVEG (Milano), ci racconta una storia di sfruttamento e speranza. Una storia che Alessandra Manfredi interpreta contrapponendo le vivaci immagini a colori che ritraggono le galline nel loro ambiente naturale, tra fiori, piante, insetti e altri animali, alle scene in bianco e nero che le mostrano prigioniere, ammassate, atterrite. Per poi riaccendere i colori. Immaginare un mondo in cui gli animali non vengano più sfruttati e brutalizzati per compiacere i desideri degli esseri umani ma possano vivere liberi e felici, nella natura. Parte dei ricavati della vendita di questo libro sarà devoluta ai rifugi di Vitadacani ODV a sostegno dei loro ospiti. -
Cappuccetto rosso (primo sogno)
Un piccolo fascio di luce si fa strada in una stanzetta: qui una bambina dorme e sogna. La luce proviene dalla porta, che la mamma ha appena aperto per svegliarla. La bambina si veste, ma è ancora presa dal suo sogno. Un sogno triste, forse, con un bosco, un taglialegna, un enorme lupo e una piccola pozza, di lacrime, forse. Indossato il suo cappuccetto rosso, la bambina saluta la mamma e si incammina per la sua strada fino a raggiungere un bosco, dove incontra un lupo. Sta ancora sognando? O la sua visione notturna si sta avverando? Comincia così il viaggio di questo Cappuccetto Rosso, in una dimensione sospesa che invita il lettore a definire i confini fra veglia e sonno, fra realtà e sogno, e a dare significato a quegli elementi così noti, che tuttavia non hanno ancora perso il loro mistero: la luce della luna, il bosco, il lupo, la casa. Gabriel Pacheco continua la sua esplorazione delle fiabe classiche con un'interpretazione del tutto originale di questa conosciutissima storia, scegliendo di far dialogare le sue illustrazioni con alcuni versi di suor Juana Inés de la Cruz, poetessa messicana vissuta nel XVII secolo. L'ambientazione notturna e onirica del poemetto di suor Juana ""Primo sogno"""" si sposa perfettamente con le immagini dai toni del grigio e del nero in cui una luce crepuscolare, calda e rossiccia, lascia via via spazio a un buio sempre più fitto per poi ritornare, più splendente che mai, nell'azzurro brillante che è il colore dei sogni e del cielo che si rischiara al mattino. Età di lettura: da 7 anni."" -
Swimming Pollo
Robertino e il suo fidato compagno di avventure, Capitan Flash!TM, sono presissimi da un inseguimento e hanno appena catturato il cattivo di turno quando... la mamma interrompe il gioco sul più bello per spedirli a letto. Non vale neanche la pena discutere, perché l'indomani Robertino inizierà il corso di nuoto e dovrà essere pimpante e in splendida forma. Così, dopo una riposante nottata, Robertino butta giù a fatica un'abbondantissima colazione, si prepara (da solo, naturalmente) e parte con la mamma alla volta del pullman diretto alla piscina. Certo, se lei la smettesse di essere così affettuosa davanti a tutti, i suoi compagni forse lo prenderebbero meno in giro, ma per fortuna Remigio, il suo migliore amico e difensore, gli ha tenuto un posto, e gli infonde il coraggio necessario ad affrontare la temibile gara della sardina d'oro! Arrivati in piscina i bambini invadono gli spogliatoi fra scherzi e schiamazzi, e poi tutti nella vasca piccola a giocare fino all'arrivo del temibile istruttore: al grido di ""Tutti in acqua molluschi!"""", questo losco figuro dà inizio alla gara. Robertino è intimidito dalla prova ma, a sorpresa, riesce a superare tutti e sta per raggiungere il traguardo quando... ahimè... si lascia scappare la vittoria, tra le grida di """"Pollo! Pollo!"""". Per punizione gli toccherà affrontare il temibile tuffo della morte. Riuscirà a superare la paura e a dimostrare così di non essere un pollo? Chi di noi, grandi e piccini, non ha mai vissuto con terrore il giorno di una gara, magari di uno sport che neppure ci interessa, ma che siamo costretti a sorbirci quando preferiremmo restare a casa a inventare avventure mirabolanti o addirittura essere a scuola? Età di lettura: da 6 anni."" -
Romeo & Giulietta
Il velo leggero di un'alcova - o forse un sipario di seta, quale sottile rimando teatrale - si solleva a scoprire un ragazzo e una ragazza che, stretti l'uno all'altra, si sorridono, si prendono le mani, si baciano e tornano a guardarsi, a stringersi, fino a lasciarsi travolgere dalla passione. Completamente immersi l'uno nell'altra, non si curano di ciò che li circonda, ma appaiono come sospesi in una dimensione a due, separati dalla realtà, in un'atmosfera satura di dolcezza e di desiderio. Per contro, le immagini che li inquadrano come in un close-up ci invitano a spiarli (quasi fossimo un terzo incomodo), seguendoli dall'intimità della camera da letto agli abbracci rubati nelle sale e nei giardini di palazzo. I loro gesti, i loro atteggiamenti, curati in ogni sfumatura, in ogni minimo dettaglio, porteranno ciascuno di noi a immedesimarsi o a ricordare, o magari a sognare. Tutto questo potrebbe far pensare a una coppia qualsiasi, ma gli abiti che indossano e gli arredi rapidamente schizzati ci riportano a due amanti antichi, che tuttavia incarnano ancora oggi, nel nostro immaginario, l'essenza stessa dell'amore. Interpretando la celebre storia di Romeo e Giulietta, resa immortale da William Shakespeare, Lorenzo Mattotti sceglie di non raccontare l'intera vicenda ma di esplorarla in modo spontaneo, rinunciando alla conclusione tragica per permettere ai due innamorati di realizzare il loro sogno. Grazie a Romeo e Giulietta, l'autore può tornare a esplorare quello che, nelle sue parole, è ""il soggetto più importante della vita"""": il momento magico dell'esplorazione dell'altro."" -
Il lago dei cigni
Vagando nel bosco a caccia di uccelli, il principe Siegfried viene attratto da uno stormo di bellissimi cigni. Deciso a ucciderne uno, li segue fino alle rive di un lago in mezzo al bosco ma, appena gli eleganti animali si posano sull'acqua, avviene l'incanto e si trasformano in bellissime fanciulle. Una in particolare rapisce l'attenzione del giovane, la principessa Odette, che gli racconta di essere vittima, insieme alle sue dame di compagnia, dell'incantesimo del malvagio Rothbart, che la trasforma in un cigno durante il giorno per farle riprendere le sembianze umane la notte. Solo una promessa di matrimonio potrà liberarla dal maleficio, così Sigfried, perdutamente innamorato, invita Odette al ballo durante il quale dovrà scegliere la sua sposa la sera seguente. Non sa, però, che Rothbart è venuto a conoscenza delle sue intenzioni e ha già in mente un perfido piano per ingannarlo. Gabriel Pacheco intreccia ora la dimensione fiabesca con quella teatrale del balletto, raccontando la storia di una delle più celebri opere del musicista russo Cajkovskij attraverso immagini eteree in cui, sullo sfondo di palazzi principeschi e boschi incantati, i personaggi sembrano volteggiare sulle punte. Le tavole, costruite quasi come un palcoscenico su cui sembra di veder entrare e uscire protagonisti e comparse, alternano i luminosi toni pastello del giallo e dell'azzurro a quelli opachi dell'ocra e del marrone, sottolineando la simbologia di un racconto senza parole nato in musica e reinterpretato per immagini. Età di lettura: da 7 anni. -
Amici per la pelle
La città si risveglia e insieme a lei i due amici per i quali è casa. Una casa a cielo aperto, senza tetto né pareti, senza alcuna protezione. Iniziano la loro giornata insieme incamminandosi lungo le strade risuonanti del traffico mattutino, perlustrano ogni angolo alla ricerca di qualcosa da mangiare. A volte sono fortunati, a volte devono sopportare i morsi della fame fino a sera. In mezzo alla folla indaffarata sono soli, attorniati da persone che perlopiù li scrutano come se fossero strane bestie oppure distolgono lo sguardo, con disprezzo. Capita però che qualcuno si avvicini con amore, offrendo ristoro, o anche solo un saluto, un sorriso... Le strade sembrano tranquille ma il pericolo può essere in agguato ovunque, pronto a manifestarsi con particolare violenza durante la notte. Ciò nonostante, i due sono capaci di affrontare, giorno dopo giorno, la fame, il freddo, le minacce e la diffidenza. Perché non possiedono nulla, salvo un dono inestimabile da cui attingono forza e fiducia: la loro amicizia. I protagonisti di questa storia sono un uomo e un cane, due individui che, legati da un forte legame affettivo, formano di fatto una famiglia. Vivono però in una società che spesso li discrimina e li respinge e che, nel migliore dei casi, quando decide di essere solidale, non è ancora tanto evoluta da considerare i loro sentimenti e fornire loro ospitalità senza separarli. Ogni giorno i senzatetto sono costretti a decidere se mangiare e dormire al caldo o stare insieme al proprio migliore e unico amico, scegliendo naturalmente quest'ultimo. Con le sue suggestive immagini dai colori vividi accompagnate da un testo che, nella sua essenzialità e delicatezza, lascia emergere la profondità dell'affetto che lega i due amici, Roger Olmos ci invita a ripensare il concetto di famiglia, che oggi non può più essere limitato ai consanguinei o agli appartenenti alla stessa specie. Famiglia è ovunque c'è amore, fiducia e reciproco sostegno. Età di lettura: da 6 anni. -
King Kong
Accovacciato su uno scoglio dell’Isola del Teschio, Kong, l’ultimo gorilla sopravvissuto della sua specie, guarda malinconico l’oceano davanti a sé e sospira. Come ogni giorno, da anni e anni. Si sente terribilmente solo e affamato. È stanco di mangiare ostriche, l’unico cibo a lui riservato dalle avide tribù degli umani, che da tempo si sono accaparrate tutte le risorse del territorio per sfruttarle a proprio vantaggio. Gli uomini lo chiamano Re, lo adorano e gli offrono sacrifici, ma non lo amano. Sono loro a governare l’isola e lo tengono prigioniero al riparo della grande muraglia che la divide in due. Un giorno una nave si avvicina alla costa, lasciando dietro di sé una scia di un odore insolito. È un profumo nuovo, che a Kong tuttavia ricorda qualcosa. Il suo passato forse? Una felicità perduta? È una sottile miscela di rosa di Damasco, tuberosa e miele d’estate. Il profumo di una donna che sconvolgerà la sua vita. Chi non conosce King Kong, il gigantesco gorilla nato dalla fantasia di Merian C. Cooper e Ernest B. Schoedsack per il loro film del 1933 e protagonista di innumerevoli interpretazioni cinematografiche e letterarie? In questo albo, la coppia Bernard e Roca racconta, nel suo inconfondibile stile, la storia dell’incontro tra Kong e una giovane donna, Ann Darrow, ingaggiata da un regista per girare un film su un’isola sperduta nell’oceano. Catturata da una tribù autoctona, Ann viene offerta in sacrificio a King Kong ma la ‘bestia’ è in realtà una creatura sensibile che non resta indifferente al fascino della ‘bella’. La giovane, dal canto suo, gli dimostra amicizia, comprendendo i suoi sentimenti di solitudine ed esclusione. Sarà lei ad aiutarlo a fuggire nel momento in cui gli uomini, dopo averlo rapito, cercheranno di trasformarlo in un fenomeno da baraccone. Purtroppo, come sappiamo, la sua fuga avrà fine con la caduta mortale dalla cima dell’Empire State Building. Questa versione si mantiene piuttosto fedele alla pellicola originale, soffermandosi maggiormente sulla sensibilità di King Kong e scegliendo di dar voce ai suoi pensieri e alle sue emozioni. Accanto alle storture della società dello spettacolo, viene inoltre dato particolare rilievo alla tematica della natura minacciata e dello sfruttamento degli animali. Il testo poetico e come sempre attento alle sfumature emotive di Fred Bernard si accompagna ai caratteristici dipinti a olio di François Roca che qui si alternano a delicati schizzi in tonalità seppia. Una rivisitazione efficace di un grande classico che si arricchisce di fascino e profondità di introspezione. La traduzione è stata realizzata dagli studenti della classe 3G della Sezione Internazionale Esabac del liceo Ginnasio “Luigi Galvani” di Bologna nell’ambito del progetto di Alternanza Scuola-Lavoro previsto dalla convenzione PCTO. Età di lettura: da 8 anni. -
L' infernale otto volante
Robertino è seduto sul vagone dell'ottovolante accanto al suo amico Remigio quando, a un tratto, si ode un suono spaventoso: CLONC! ""Cos'è stato quel rumore?"""" si chiedono i due ragazzi, atterriti. Un altro CLONC!, poi un breve istante che sembra durare un'eternità e in cui la vita scorre davanti agli occhi. """"Rivedrò mai la mia mamma?"""" si chiede Robertino mentre un losco figuro con i capelli bianchi e un OTTO sulla maglietta sghignazza alle loro spalle. Li segue dalla mattina, da quando sono arrivati a Evvivaland per godersi finalmente una giornata di svago senza i genitori. Cresce la paura e vorrebbero fuggire, ma ormai è troppo tardi: scende un buio profondo, si parte, è l'inizio della fine... Protagonisti di questo thriller a fumetti ricco di humour e suspense sono i due amici conosciuti in """"Swimming pollo"""", che in questa nuova avventura vanno alla scoperta di un Luna Park dove incontrano un gigantesco fiore parlante e due agenti misteriosi che controllano che tutti si stiano divertendo, si abbuffano di hamburger e ovviamente sperimentano tutte le attrazioni: l'autoscontro, la ruota panoramica, i tappeti elastici, il labirinto, la casa degli orrori... fino a raccogliere la sfida di due ragazzine dispettose e, in barba alle raccomandazioni dei genitori, salire sulla giostra più eccitante e più temibile di tutte: L'infernale ottovolante! Età di lettura: da 6 anni."" -
Vacanze su Venere
Quando ci si prepara per una vacanza al mare occorre prestare attenzione ai dettagli: borraccia, cappello, pinne, boccaglio... e si parte! Così il nostro protagonista, insieme al suo buffo gatto, Georges, si mette in viaggio alla volta delle spiagge di Lavandou. Il traffico, però, è davvero intenso e rischia di spegnere l'entusiasmo dei due amici: l'unica soluzione è prendere la strada principale e attraversare le campagne. Ah che pace! Sembra proprio di essere già in vacanza! E anche di essere soli al mondo: dopo qualche chilometro, infatti, non si vede più nessuno all'orizzonte e la strada assume un aspetto sempre più bizzarro. Mentre Georges è preoccupato e probabilmente preferirebbe tornare indietro, il suo padrone prosegue imperterrito, senza farsi scoraggiare da salite vertiginose e strani cartelli che, invece di aiutarlo, lo disorientano. Ormai i due vacanzieri si sono persi, ma il posto è talmente bello che in fondo non importa, tanto più che sono presto raggiunti da una singolare signorina e dal suo strano animale che, anche se non parlano la loro lingua, sono decisamente molto simpatici! Forse sbagliare strada non è stata proprio una sfortuna... Età di lettura: da 4 anni. -
Pirata novello!
Il piccolo Tommaso ha cinque anni ed è un pirata novello: sa tutto sui tremendi scorridori del mare, da Barbanera a Barbarossa, per non parlare di Capitan Uncino, ma aspetta ancora di vivere la sua avventura. Così, mentre la sua famiglia sta ultimando i preparativi per le vacanze, Tommaso e il suo braccio destro (e peluche) Maiale il Terribile si avventurano nei dintorni, e fra le lapidi di un cimitero scovano un vero e proprio vascello. Evviva! Che importa se sua sorella e i suoi genitori lo stanno cercando dappertutto: sordo a qualsiasi richiamo, Tommaso è salito a bordo ed è pronto all'arrembaggio quando viene interrotto da Barbanera in persona, che gli chiede di fare silenzio e concedere un po' di pace alle povere anime dei marinai. Questi ultimi, però, non sono dello stesso avviso perché vogliono un po' di azione! Con l'appoggio della ciurma, Tommaso finalmente può salpare per la sua prima avventura in mare, alla volta dell'Isola che non c'è. Incontrerà coccodrilli ticchettanti e naufraghi, visiterà isole deserte, affronterà i nemici, e chi più ne ha più ne metta... ma, alla fine, riuscirà a diventare un vero pirata? Età di lettura: da 5 anni. -
Le ricette di nonna Irma
La rubrica di cucina di Nonna Irma, del giornalino Ciopilopi diventa un libro! Pagina dopo pagina scopriremo il profondo legame tra una nonna e la sua nipotina e seguiremo le loro avventure ai fornelli, impegnate a trasformare i preziosi doni dell’orto, dei frutteti, della vigna in golosi piatti o conserve. Assaporeremo il piacere di riscoprire usanze contadine come la semina dell’orto, la vendemmia, l’investitura del maiale, tutte osservate con la massima cura e nel rispetto del ritmo delle stagioni. Per poi indossare il grembiule e metterci alla prova: dal Savor – la marmellata superspeciale preparata con il mosto d’uva – ai calzagatti, dai tortellini fatti in casa per il pranzo di Natale alle tagliatelle dolci fritte (taiadlòn) delizia di carnevale, dai succhi di frutta con cui rinfrescare l’estate alla caprese di zucchine, impareremo a preparare una serie di piatti tipici della cucina emiliana che al solo nominarli fanno venire l’acquolina in bocca. Ogni ricetta è arricchita dalle illustrazioni di Giulia Pintus, realizzate con il tratto morbido, le tinte pastello e la scanzonata ironia che da sempre caratterizzano il suo stile. Una lettura da gustare lentamente che racconta la passione per una cucina semplice e genuina, una passione che può nascere fin da bambini imparando che tempo, cura e amore sono i tre ingredienti fondamentali per rendere unico ogni piatto. Perché cucinare è uno dei modi più belli di volerci bene e ricordare chi siamo... Età di lettura: da 7 anni. -
Riti, ruscelli, montagne e castelli
Un viaggio su linee di confine, alla scoperta del caleidoscopico immaginario di Lorenzo Mattotti.Affacciato a un balcone, un uomo osserva dispiegarsi davanti a sé un affascinante paesaggio fluviale. Ma il suo sguardo si spinge molto oltre l'orizzonte incendiato di viola e azzurro dall'approssimarsi del crepuscolo. Sta per compiere un viaggio, e noi con lui, attraverso linee di confine, dove incontrerà una molteplicità di segni che, nelle parole dell'autore, raccontano storie o rappresentano, di per sé delle storie. Concetto chiave nell'opera di Mattotti, il confine porta con sé un'idea di attraversamento, una tensione verso il superamento. Basti pensare ai neologismi Sconfini, scelto per la grande mostra antologica a lui dedicata nel 2017, e Oltremai, che dà il titolo al volume pubblicato per la prima volta nel 2013. Tutta la produzione dell'artista sembra in verità misurarsi con questa sfida: sul piano delle tecniche e dei linguaggi grafici che vengono spinti fino ai loro limiti da un costante desiderio di evolvere e sperimentare, e a livello tematico, tramite l'esplorazione di una grande varietà di temi e la fusione di generi diversi. Confine è per Mattotti anche il limite tra sogno e realtà, inconscio e subconscio, tempo presente e tempo del ricordo, che nelle sue tavole appare sempre sfumato, messo in discussione. Ritroviamo tutto questo nel presente volume, che ci permette di fare il punto sul percorso dell'artista trascinandoci nella sua caleidoscopica immaginazione e offrendoci, come bussola per orientarci, i punti cardinali rappresentati dai quattro temi (riti, ruscelli, montagne e castelli), che vengono semplicemente elencati nel titolo lasciando al lettore la libertà di ritrovarli, variamente declinati in termini di tecnica e stile, pagina dopo pagina, e di creare i propri collegamenti, consapevoli o inconsci che siano. Alternando liberamente tavole dai vividi colori realizzate a pastello, ad acquerello, a china, e altre immagini rapidamente schizzate a matita, Lorenzo Mattotti ci immerge nel suo mondo immaginifico dove riconosciamo motivi a lui cari, spesso replicati in diverse varianti, quali la coppia di amanti, il sogno (spesso popolato di oscure presenze), il viaggio, la ritualità tribale, simboli ed elementi archetipici, nonché citazioni letterarie da scovare, tra cui un omaggio all'Amleto di Shakespeare. Un percorso affascinante che alla fine ci riporta al punto di partenza: un balcone stavolta affacciato su un bosco rigoglioso, che l'uomo contempla con una donna accanto, forse pronto a condividere con lei, e con noi, un altro viaggio. -
Sogno di una notte.... Ediz. a colori
Sfogliare questo libro è come avventurarsi nel buio, un buio amico, che ci lascia liberi di pensare e provare ciò che vogliamo, ci lascia finalmente respirare e ci fa viaggiare, guidati dalla fioca luce delle stelle. Pagina dopo pagina, incontreremo vari personaggi e conosceremo un dettaglio della loro storia, un frammento particolare, qualcosa di intimo: un pensiero, un segreto, un gesto, un rimpianto, un desiderio. C'è chi custodisce con cura i propri sogni, chi non li ricorda più e vorrebbe recuperarli, chi desidera addirittura smettere di sognare, e chi preferisce restare sveglio a pensare lasciandosi abbracciare dal mondo notturno. In fondo, di notte, tutto può succedere... Esplorando il concetto di sogno in tutte le sue accezioni, dalla dimensione onirica a quella del desiderio, Giulia Pintus colora di blu il suo immaginario popolato da buffi personaggi, qui calati in una dimensione più intima e velata di malinconia. Soltanto alcune piccole stelle illuminano le illustrazioni dai toni scuri, dando un filo conduttore al libro e fornendo un contrappunto grafico al tema del sogno sviluppato nei brevi testi evocativi. Le parole bianche, stampate su un fondo scuro come la notte, affiancano le immagini dando al lettore l'impressione di chiudere gli occhi ogni volta che gira pagina, per poi riaprirli e passare al sogno successivo. Età di lettura: da 5 anni. -
La caccia
"Seguirai la bestia e la trafiggerai con una freccia. Le taglierai la testa. Mangerai il suo cuore e ne berrai il sangue. Ti mostrerà la realtà del mondo."""" Un uomo preistorico, un cacciatore, riceve questa profezia da un animale sacro. Le sue parole saranno il punto di partenza di un inseguimento costante fra uomo e cervo, predatore e preda, in cui ben presto i ruoli mutano, mentre l'umano si addentra nella foresta - dove conoscerà la guerra, ucciderà i suoi simili, troverà una compagna - e la bestia si trasforma in guida, sempre al suo fianco, finché l'uomo diventa a sua volta un animale della foresta. Ed è a questo punto che la profezia si compie: il cervo viene abbattuto, il cuore mangiato, il sangue bevuto, e l'uomo perde ogni legame con la natura di cui faceva parte per scoprirsi preda di un mondo che fino a quel momento non conosceva. In questo libro, attraverso una narrazione essenziale, affidata a tavole in bianco e nero che richiamano l'arte rupestre e a un testo scarno e incisivo, Alberto Vázquez ci guida in un viaggio mistico e di formazione per farci aprire gli occhi sulla storia dell'umanità, dalla preistoria a oggi, soffermandosi in particolare sul momento in cui si è interrotto il nostro rapporto con la natura, portando alla creazione di società sempre più spietate che hanno annullato ogni libertà e individualità." -
Mistero nel bosco. Ediz. a colori
Ogni mattina, all'alba, Cervo esce di casa e attraversa il bosco per arrivare in un luogo speciale che solo lui conosce, un angolo remoto dove crescono i migliori frutti della terra: arance, pere, mele, fragole, albicocche, uva, castagne e noci. Riempie il suo cestino con le delizie di stagione e torna a casa, dove prepara marmellate, torte e altre leccornie. Dalla sua cucina il profumo si diffonde per il bosco, così, nel pomeriggio gli altri animali accorrono e Cervo condivide volentieri i suoi sforzi culinari organizzando un'allegra merenda per tutti. Una mattina, però, Cervo trova il suo angolo segreto semi-distrutto e, quel che è peggio, una volta a casa scopre che la sua cucina è stata messa a soqquadro e il suo Libro di Ricette Segrete è scomparso! Chi sarà il responsabile del misfatto? Questo delicato albo scritto da Susanna Isern, con le vivaci e coloratissime illustrazioni di Daniel Montero Galán, ci mostra quanto sia importante stare insieme e condividere i nostri talenti, ma ci invita anche a riflettere sugli effetti della solitudine e della gelosia e sulla nostra capacità di capire e perdonare gli altri. E in fondo in fondo, proprio nell'ultima pagina, ci regala una dolce sorpresa al profumo di mela! Età di lettura: da 4 anni. -
Lettere nel bosco. Ediz. a colori
Una fitta corrispondenza anima le giornate degli animali del bosco. C'è chi riceve lettere di scusa, chi viene invitato a cena, chi chiede aiuto e chi manda semplicemente un saluto. È il vecchio postino a distribuirle: si alza di buonora, monta in sella alla sua bicicletta e pedala tutto il giorno attraverso il bosco fermandosi a ogni indirizzo. Ma nonostante conosca ogni tana e ogni nido, il postino non dà mai confidenza a nessuno, non accetta nemmeno un caffè. Anzi, è talmente timido che a malapena apre bocca e si esprime solo attraverso sussurri impercettibili. Per gli animali è un vero e proprio sconosciuto, ma quel carattere sfuggente deve per forza nascondere qualcosa, e, infatti, il postino custodisce un segreto... Età di lettura: da 4 anni. -
Quando dormo la notte.... Ediz. a colori
È notte e un misterioso personaggio dorme nel suo letto. Nel silenzio, si sente solo un gufo bubolare, fuori dalla finestra. Un occhio si apre, ed è allora che il personaggio comincia a sognare. In questo libro senza parole (ma con qualche onomatopea), l'illustratore svizzero Ronald Curchod esplora l'altra vita che ciascuno di noi vive mentre dorme. Il protagonista visita paesaggi assurdi e misteriosi, passando da una scena all'altra senza soluzione di continuità (proprio come nei sogni), in un vortice di incontri bizzarri e sensazioni vertiginose. La narrazione ha uno stile cinematografico: come un regista, Curchod alterna immagini a colori e atmosfere dai toni seppia e mette in scena il viaggio onirico del suo personaggio utilizzando diverse inquadrature. Pagina dopo pagina vediamo alternarsi campi lunghi, primissimi piani, zoomate su piccoli dettagli; e ogni dettaglio può diventare un varco per un nuovo mondo da esplorare. Le illustrazioni fantasiose o inquietanti, buffe o suggestive strizzano l'occhio alle più svariate tradizioni culturali: la casa che sorge capovolta sull'improbabile sporgenza di un aspro promontorio e il laghetto azzurro disseminato di soffici nuvole bianche ricordano i quadri surrealisti di Magritte; la scena in cui il personaggio mangia un fungo luminescente rievoca il viaggio onirico di Alice nel Paese nelle meraviglie; e quando il protagonista, inquadrato di profilo, salta da una lastra di ghiaccio all'altra senza cadere in acqua somiglia molto agli eroi dei più iconici videogiochi degli anni Ottanta e Novanta, come Super Mario e Sonic. Il personaggio corre, salta, si arrampica, plana, vola senza una destinazione chiara, incontrando, tra gli altri, un orco peloso e dinoccolato, un ombrello-pipistrello e un'intera tribù che vive sulla testa di un orso polare. Per quanto sembri sconclusionato, il sogno lascia il segno, poiché lungo il percorso il protagonista va incontro a una serie di trasformazioni progressive: assaggia dei peli e gli spunta una barbetta da capra, ruba l'occhio di un gatto e lo usa al posto del suo, mangia il fungo magico e diventa bianco e splendente come la luna. Infine, mentre plana sulla città addormentata, il bubolare del gufo cede il passo ad altri rumori: il ticchettio di un orologio, il miagolio di un gatto. È giunta l'alba, e il suono del cucù decreta la fine del sogno, mentre la luce e i colori si riversano lentamente nella camera da letto. Sono le sette: è ora di tornare alla vita del giorno. Età di lettura: da 5 anni. -
La vita segreta dei gatti
Chi può dire di conoscere davvero i gatti? Vi sarete certo chiesti cosa pensano quando sembrano meditare lungamente immobili oppure cosa intendono comunicare fissandoci con occhi intensi e impenetrabili. I gatti sono al di là delle apparenze. Mentre dormono, e persino quando sognano a occhi aperti, vivono altre vite. Sono i sovrani assoluti di un mondo popolato da indecifrabili fantasmagorie e inaccessibile a noi mortali. In questo regno fluttuante, essi amano e odiano. Cambiano stato fisico e passeggiano impercettibili e ridenti davanti a noi. Consci della propria immortalità, giocano con la vita e la morte. Sono i padroni della nostra casa. E della nostra anima. A questo universo imperscrutabile tentano di avvicinarsi Ana Juan e Marta Sanz, ciascuna esplorando le possibilità della propria arte e creando un affascinante dialogo tra poesia e illustrazione. Nei 14 capitoli che compongono l'opera, i gatti diventano emblematici di sentimenti e stati d'animo quali amicizia, amore, rabbia, odio, sensualità. I ritratti di Ana Juan ne colgono ora il lato buffo e tenero, ora quello più misterioso e inquietante mostrandoli perlopiù come creature soprannaturali o apparizioni oniriche. Nelle immagini predominano gli accesi toni caldi della passione, dell'amore, della rabbia e il nero della notte e del mistero. Se i gatti sono i protagonisti assoluti delle illustrazioni, le poesie di Marta Sanz tendono a indagare le molteplici sfaccettature del rapporto tra questi e gli umani, spostando continuamente il punto di vista tra gli uni e gli altri e mettendo in luce di volta in volta le ambiguità, la tenerezza, la sopraffazione e il rispecchiamento che tale rapporto caratterizzano. Un'opera per tutti gli amanti dei gatti (e chi non lo è?), un connubio tra illustrazione e letteratura. -
Alice sotto terra. Ediz. White Rabbit
Sotto terra, lontano dalla luce, dalla vista e dai nostri sensi, si mettono a dormire i morti e poi si trovano le ossa. Sotto terra, dove si annidano il mistero e il perturbante, precipitò un giorno una bambina di nome Alice. Stava inseguendo un coniglio bianco ben vestito e ossessionato dal passare del tempo e si intrufolò maldestramente nella sua tana cadendo in un luogo sconosciuto e affascinante. Qui incontrò una moltitudine di personaggi strampalati, tra cui l'ultimo esemplare di Dodo, un Bruco appassionato di frenologia e accanito fumatore, pesci portalettere e rane maggiordomo, la burbera Duchessa con il suo Grifone, la Finta Tartaruga e ovviamente il Gatto del Cheshire dal sorriso smagliante, il Cappellaio Matto e la sanguinaria Regina di Cuori. Liberamente tratto dai due classici di Lewis Carroll, ""Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie"""" e """"Attraverso lo specchio"""", questo libro è un taccuino di viaggio con schizzi e appunti sui bizzarri personaggi che Alice incontra nelle viscere della terra, un 'bestiario' stilato con lo sguardo di un naturalista dall'animo vittoriano, diviso tra la passione per gli insetti, gli scheletri, gli spettri, la fotografia... È un'incursione tra gli abitanti del sottosuolo, visti con uno sguardo personale, macabro, quasi da 'intruso', che considera Alice come una di loro, perfettamente calata in quella realtà ribaltata che dovrebbe invece meravigliarla. Un libro per tutti gli appassionati del mondo inventato dal reverendo Dodgson e per gli amanti dell'arte di Stefano Bessoni.""