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Vivaldi
Frutto di un approfondito lavoro scrupolosamente condotto sulle fonti biografiche e documentali dirette, lo studio di Michael Talbot tratteggia, nella prima parte, la vita del compositore veneziano, non mancando di dare appropriato e vigoroso rilievo al quadro storico, politico, sociale e culturale entro il quale si iscrive l'affollata e spesso pittoresca biografia vivaldiana. La seconda parte prende in esame le composizioni, e dopo averne evidenziati gli elementi stilistici caratterizzanti l'attenzione si focalizza dapprima sulle opere strumentali e poi su quelle vocali, campo quest'ultimo che presto conoscerà un impetuoso sviluppo, tale da ribaltare l'idea corrente di un musicista principalmente dedito alla ricerca tecnica ed espressiva in campo violinistico. Correda il volume un'ampia appendice che include tra l'altro il catalogo completo delle opere redatto da Peter Ryom e considerato a tutt'oggi pressoché definitivo. -
Brahms
Nella maggior parte dei libri su Brahms il piatto della bilancia pende decisamente dalla parte della biografia: le composizioni, pur venendovi considerate, sono trattate prevalentemente per il ruolo che hanno assunto nella vicenda umana e biografica del compositore. Questo libro pone invece in primo piano la musica, con i suoi presupposti estetici e i suoi elementi di tecnica compositiva, resi particolarmente significativi dal contesto storico cui appartengono. Oggetto della ricerca è quel rapporto con il passato che fu favorito dalla coscienza storica del compositore: la posizione delle opere nella loro epoca rispetto alle tendenze allora dominanti, il loro influsso sui tempi successivi, sulla recezione e l'evoluzione della tecnica compositiva. Da parte di uno dei più acuti e apprezzati specialisti brahmsiani, uno studio in cui finalmente la vita del compositore, i suoi contemporanei, i celeberrimi amici e il contesto creativo sono posti accanto alla sostanza estetica e musicale delle sue opere, con precisione e senza eccessivi tecnicismi. -
Gershwin
Gershwin non era soltanto l'autore di canzonette e di musical che con ""Rhapsody in Blue"""" e """"Porgy and Bess"""" sognava la consacrazione classica, ma una personalità artistica molto più complessa e contraddittoria, sintesi geniale di tutti i fermenti e le sollecitazioni creative delle nuove tecnologie che animarono la scena statunitense degli anni Venti e Trenta: il jazz e la cultura afro-americana, il musical, il cinema, l'industria discografica, la radio. Sei studiosi, dai diversi punti di osservazione delle loro discipline, indagano il musicista demolendo i luoghi comuni e offrendo della vicenda creativa di George Gershwin una visione dinamica e problematica, in rapporto a quella grande stagione dello show business americano."" -
Chopin
La tormentata vicenda umana, l'attività artistica d'interprete, la ricchezza della sua produzione d'autore hanno fatto di Fryderyk Chopin la figura simbolo del romanticismo e un artista fondamentale nella storia della musica. Questo libro non si rivolge a una ristretta cerchia di musicologi, ma ai pianisti, ai docenti di pianoforte e agli appassionati di cultura musicale; con un'indagine rigorosa e documentaria ci restituisce una biografia divenuta troppo spesso fonte di aneddotica deteriore e di facile letteratura; attraverso uno studio acuto e accurato mette in luce gli elementi architettonici dell'arte di Chopin, ne descrive e analizza in modo sintetico ed esaustivo tutte le opere. Esempi musicali, illustrazioni, una ricca bibliografia, un catalogo completo delle opere e un utilissimo paragrafo sulle edizioni a stampa più attendibili sono parte integrante del volume. -
Berio
Studiando l'opera di Luciano Berio ci si rende conto di dover abbandonare via via gli strumenti dell'antica dialettica e le relazioni di causa-effetto. Alla base di ogni suo lavoro si trova il concetto di multipolarità, ovvero di un libero e ininterrotto proliferare delle connessioni linguistiche, con cui il compositore ci spinge a esplorare il labirinto della contemporaneità e a tracciarne una topografia. In questo volume, uscito nel 1995 per festeggiare i settant'anni di Berio, si potranno leggere preziose testimonianze, talvolta ancora inedite, di personaggi della cultura che - come Calvino, d'Amico, Eco, Mila, Sanguineti - hanno riconosciuto con lungimiranza il suo genio condividendone il percorso creativo o comunque confrontandosi con lui, accanto ad autorevoli indagini musicologiche dedicate sia alla sua figura storica, sia all'analisi di uno scelto gruppo di opere. -
Le opere di Verdi. Vol. 1: Da Oberto a Rigoletto.
Articolato in tre volumi e contraddistinto da un eccezionale lavoro di ricerca, documentazione e analisi critica, il monumentale studio di Julian Budden segue lo sviluppo dell'intero percorso creativo verdiano, dalla prima opera, ""Oberto"""", fino al capolavoro finale del """"Falstaff"""". Apparso per la prima volta in lingua inglese tra il 1973 e il 1981, """"Le opere di Verdi"""" fu immediatamente salutato dalla critica internazionale come il testo imprescindibile per qualsiasi esplorazione della vita e delle opere di Giuseppe Verdi, e tuttora spicca su ogni altra monografia per completezza e profondità di visione. Questo primo volume traccia lo sviluppo dell'idea verdiana di melodramma dal 1839 al 1851, fino cioè a """"Rigoletto"""", dedicando a ciascuna opera un capitolo in cui viene offerto un quadro completo delle sue origini drammatiche e storiche, così come una breve il valutazione critica. Più di 350 esempi musicali e indicazioni dettagliate sulla forma e la vocalità contribuiscono a chiarire il significato di queste prime opere nello sviluppo dello stile di Verdi."" -
Le opere di Verdi. Vol. 2: Dal Trovatore alla Forza del destino.
Questo secondo volume del trittico dedicato da Julian Budden alle opere di Giuseppe Verdi segue l'evoluzione dello stile del compositore a partire dalla crisi del periodo post-rossiniano. È la fase in cui Verdi, avendo sfruttato a fondo le possibilità dell'estetica e della forma che aveva dato origine a capolavori come ""Il Trovatore"""" o """"La Traviata"""", trova nuovo impulso nel confronto con i grandi maestri dell'opera parigina nei """"Vêpres Siciliennes"""". La varietà del pensiero musicale e la novità della scala spettacolare si faranno sentire nelle opere successive, da """"Simon Boccanegra"""" a """"Un balla in Maschera"""", per culminare nella vasta concezione della """"Forza del Destino"""". Di particolare interesse, a fianco delle analisi dettagliate delle singole opere, sono i capitoli dedicati alle difficoltà che la tradizione musicale italiana stava all'epoca attraversando, e alla maturazione del personale stile verdiano."" -
Le opere di Verdi. Vol. 3: Da Don Carlos a Falstaff.
In questo terzo e conclusivo volume del grande affresco dedicato da Julian Budden alle opere di Giuseppe Verdi si prendono in esame gli ultimi venticinque anni del percorso creativo del compositore. È il periodo in cui, sulle scene italiane, l'affermarsi del modello del grand-opéra parigino e le tendenze cosmopolite indurranno molti critici a evidenziare una perdita di identità della musica italiana; ma è anche il periodo in cui Verdi, componendo i suoi ultimi quattro capolavori - ""Don Carlos"""", """"Aida"""", """"Otello"""" e """"Falstaff"""" - riesce ancora una volta a rinnovare la propria concezione drammaturgica, gettando le basi per un nuovo idioma musicale riconoscibilmente italiano."" -
Ligeti
György Ligeti lasciò l'Ungheria nel 1956 e divenne in breve tempo uno dei protagonisti della vita musicale contemporanea, conquistando con partiture come ""Apparitions"""", """"Atmosphères"""", """"Volumina, """"Lux aeterna"""" e """"Lontano"""" un successo che varcava trionfalmente la cerchia un po' angusta degli adepti della """"Nuova Musica"""". L'imponenza del successo suscitò paradossalmente anche un'ondata di diffidenza, che da tempo è rifluita lasciando emergere il profilo di un musicista straordinario. Il festival torinese di """"Settembre Musica"""" gli ha dedicato un omaggio costituito da alcuni concerti, da un convegno di studi e infine da questo volume, nato dalla collaborazione tra la E.D.T. e l'Assessorato per la Cultura della Città di Torino. Fatta eccezione per alcuni contributi comparsi in riviste specializzate e un paio di monografie, l'una in tedesco e l'altra in inglese, la letteratura su ligeti era in Italia sostanzialmente assente: si è pensato così di offrire al lettore un'occasione di informazione ampia e articolata. Le testimonianze critiche rese nella prima parte da Enzo Restagno, Ivanka Stoianova, Ulrich Dibelius, Wolfgang Schreiber, Monika Lichtenfeld, Armando Gentilucci e Franco Donatoni, e gli ampi saggi dedicati nella seconda parte a ciascuna opera, fanno di questo libro un importante strumento di studio e di consultazione."" -
Memorie della vita del fu G. F. Händel
Il settantenne Händel, ormai cieco, narra la sua vita di musicista all'assistente John Christopher Smith. Nel 1760, un anno dopo la sua morte, il reverendo John Mainwaring raccoglie dalla voce di Smith queste ""Memorie della vita del fu Georg Friedrich Händel"""", la prima biografia di un compositore mai pubblicata. Ma le """"Memorie"""" non sono soltanto una raccolta di aneddoti händeliani, entrati poi durevolmente nelle biografie maggiori: secondo una collaudata tecnica settecentesca, nella narrazione di Mainwaring le vicende della carriera di Händel sono poste sotto la triplice insegna della Natura prodiga di talenti, della Fortuna generosa di successi, e della Provvidenza, che guida l'artista verso il traguardo supremo dei grandi oratorii londinesi, e del Messiah in particolare. Questa pietra miliare degli studi händeliani si chiude con un catalogo delle opere e una serie di """"osservazioni"""" critiche che sono un documento rivelatore dell'estetica e della poetica musicale settecentesche. Le """"Memorie"""" händeliane, lettura godibilissima, sono insomma il capostipite d'una lunga tradizione di libri dedicati alla """"vita e opere"""" dei grandi musicisti. La seconda parte di questo volume comprende tre saggi fondamentali di studiosi dei nostri giorni che ridisegnano la mappa storico-intellettuale della personalità e dell'opera di Händel."" -
Viaggio musicale in Italia
Charles Burney voleva che la sua ""General History of Music"""" fosse qualcosa di più e di diverso dai sommari o dalle compilazioni erudite già esistenti. Perciò si mise in viaggio, nella primavera del 1770, verso l'Italia per raccogliere sul posto quelle notizie di prima mano che le biblioteche londinesi non potevano procurargli. Da questo viaggio avventuroso nacque un diario il cui interesse, a circa due secoli dalla pubblicazione a Londra, è rimasto intatto. Burney vi annotò scrupolosamente, con vivacità e acume psicologico, tutte le sue vicissitudini, dal giugno al dicembre del 1770: Venezia, Bologna, Roma, Napoli sono le tappe più importanti dell'itinerario dal punto di vista delle notizie musicali che si proponeva di raccogliere; tuttavia non vi è luogo ove sia passato da cui egli non abbia saputo trarre un'osservazione, una notizia, un commento, con l'occhio sempre vigile, attento, pronto a cogliere tutto ciò che la vita musicale e civile in genere poteva offrire che fosse degno di essere riportato nel suo diario di viaggiatore dell'età dei Lumi. Ne risulta un quadro quanto mai vivo e variopinto degli usi e costumi dell'Italia del tempo, sia nelle sue più umili manifestazioni, sia nella vita raffinata ed elegante dei circoli aristocratici."" -
Chi ha preso le mie scarpe? Ediz. illustrata
Per giocare ai travestimenti e divertirti a mescolare gli stili. Un libro gioco un po' matto per cambiare abito a ogni voltar di pagina. Età di lettura: da 5 anni. -
Viaggio al centro della terra
Dove può portare l'ostinazione di uno scienziato mai sazio di nuove esplorazioni? Perfino al centro della Terra, come ci racconta Jules Verne. Viaggio vero o immaginario? In ogni caso, con questa mappa non potrai perderti, e riuscirai perfino a tornare indietro. Età di lettura: da 5 anni. -
È arrivato un nuovo amico! Ediz. illustrata
Oggi c'è un nuovo amico in Piazza. Carlo, la giraffa, è venuto ad abitare qui con la mamma. Gli altri animali subito lo coinvolgono nei loro giochi, ma il lungo collo di Carlo è un bell'impiccio! Quando però Ugo lancerà la palla proprio in mezzo al laghetto, solo un animale sarà in grado di recuperarla... Un'allegra storia sulle attività da fare insieme e l'aiuto reciproco. Età di lettura: da 2 anni. -
Le parole di Bianca sono farfalle. Ediz. illustrata
Bianca non parla. Bianca non parla, ma vede cose che gli altri non vedono. Vede quando i sorrisi dicono le bugie e quando gli occhi parlano anche se la bocca riposa. Il testo di Chiara Lorenzoni e le illustrazioni di Sophie Fatus raccontano la storia di una ragazzina che sa trovare dentro di sé e nelle sue mani il modo di esprimersi e di dialogare con il mondo che la circonda. Bianca non sente e non parla, ma le sue mani sono farfalle che danzano nell'aria. Età di lettura: da 5 anni. -
Hamburger all'italiana. Ricette, segreti e grandi chef in nome del Fast Food
Prendete il panino più diffuso del pianeta. Passatelo nella cucina migliore del mondo. Aggiungete una spolverata di grandi chef. Guarnite con il tocco spicy di Joe Bastianich. Ed ecco pronto l'hamburger all'italiana. Ricette, consigli, segreti e curiosità per preparare il quarter pounder con gli impareggiabili prodotti del Buon Paese. Con le ricette gourmet di: Gabriele Bonci, Moreno Cedroni, Alessandro ""Ino Panino"""" Frassica, Luca Montersino. Prefazione di Joe Bastianich. In collaborazione con l'Hamburgheria di Eataly."" -
Storie poco standard. Le avventure di 12 grandi canzoni tra Broadway e jazz
America, primi decenni del Novecento. Mentre a New York una nuova generazione di compositori nutre l'industria del musical di raffinate melodie, il jazz lancia i suoi primi vagiti a New Orleans. Mancando di un proprio repertorio, questo nuovo genere si indebita nei confronti di Broadway e i due mondi finiscono per attraversare a braccetto gran parte del Novecento. Col passare degli anni le attenzioni del jazz si concentrano su un più o meno ristretto repertorio di canzoni: nasce il concetto di ""standard"""". Detta così può sembrare una vicenda lineare, ma quella che Luca Bragalini ci racconta è tutta un'altra storia. Seguendo le avventurose traversie di dodici meravigliose canzoni, dalla culla fino ai giorni nostri, si scoprirà che nulla è scontato nel mondo del jazz. Si attraverseranno vicende che coinvolgono tanto George Bernard Shaw quanto Janis Joplin, Walt Disney come Jacques Prévert, i giganti del jazz e le star del pop, timidi parolieri e smargiassi produttori di Hollywood, song che sono diventate inni nazionali e musical che hanno dato il nome a grandi catene d'alberghi. Una tredicesima storia, la malinconica favola di una superba e fragilissima canzone che standard non divenne mai, più suggerimenti d'ascolto e un piccolo glossario completano un libro veramente poco standard, che nasconde sotto un velo di ironia scoperte sorprendenti e spesso inedite, che fa riflettere e diverte, a rotta di collo sulle strade tortuose del successo e della creatività. Prefazione di Paolo Fresu."" -
Inglese. Frasari essenziali
Le frasi più adatte per comunicare in viaggio. Domande a chi ci vive. Come chiedere consigli. Farsi capire. Traduzione con indicazioni della pronuncia. I segreti della lingua viva. Suggerimenti per essere sempre in sintonia. -
Greco. Frasario dizionario
Ordinate i piatti giusti con il capitolo ""Leggere il menu"""". Non trovatevi mai senza parole con il Dizionario bilingue. Parlate la lingua del posto in modo disinvolto con le Domande e Risposte più comuni. Sentitevi a vostro agio, grazie ai consigli sulle abitudini del luogo."" -
Francese. Frasari essenziali
Le frasi più adatte per comunicare in viaggio. Domande a chi ci vive. Come chiedere consigli. Farsi capire. Traduzione con indicazioni della pronuncia. I segreti della lingua viva. Suggerimenti per essere sempre in sintonia.