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Guida alla pubblicazione ed alla lettura del manoscritto Acquisti diversi 158 della Biblioteca Moreniana di Firenze
Guida all'edizione completa dell'opera di Luigi Torrigiani Il Comune del Bagno a Ripoli, costituita da 21 volumi di quaderni rilegati e inventariata presso la Biblioteca Moreniana di Firenze come acquisti diversi 158. Strumento utile e necessario alla consultazione didattica dell'opera completa, il quaderno ricostruisce la biografia di Luigi Torrigiani e descrive l'organizzazione, il piano e i criteri di trascrizione dell'opera. Sono presentate anche la bibliografia generale rielaborata su quella pubblicata nel 1901 da Torrigiani stesso, e sei appendici: Introduzioni e dediche ai volumi pubblicati, Albero genealogico, Parrocchie della diocesi di Firenze, Carta dei confini, Popoli e pivieri a Bagno a Ripoli nella prima metà del 1800, Elenco delle opere di Luigi Torrigiani. -
Manfredi. Autobiografia della memoria
Catalogo della mostra tenutasi a Roma presso l'Archivio di Stato dal 5 giugno al 18 luglio 2007, il volume raccoglie la fedele riproduzione a colori di una trentina di grandi tele, nella più pura tradizione del ritratto a mezzo busto, dedicate a scrittori, poeti e personaggi che compongono una sorta di galleria dell'animo e dell'affetto, un caleidoscopio di sguardi e di fisionomie in cui Manfredi sa cogliere per ogni occasione la verità e insieme l'ambiguità e il fascino inquieto del rapporto tra la fisionomia e il carattere del personaggio, la traccia emotiva che ha impresso nel suo immaginario. L'autore ci presenta un'autobiografia costruita sulla base degli interlocutori con cui ha dialogato realmente o idealmente nel corso della propria esistenza, iniziando dalla madre e proseguendo con Franz Kafka, Federico Garcia Lorca, Grazia Deledda, Arthur Rimbaud, Margherita Hack e molti altri. -
Cesare Dei. 1914-2000. Attraverso il documento
Nel volume sono riprodotti i dipinti e le opere di grafica eseguiti dal pittore fiorentino Cesare Dei nell'arco di tempo che va dal 1931 al 1999, in una panoramica completa della sua carriera artistica. Le sue opere (pitture a olio e tempera, chine e guazzi, paesaggi e ritratti) rappresentano, in aspetti diversi e articolati, un'approfondita ricerca dei motivi che si sono delineati nel corso del Novecento. Il ritratto e la neo metafisica urbana sono i due grandi segmenti in cui inquadrare le realizzazioni di Dei. Per il ritratto si deve far riferimento alla vasta e bellissima produzione grafica degli anni 1928-38, mentre alle realizzazioni più tarde appartiene un modo più articolato e critico di interpretare l'arte: Dei colse il processo dissolutivo che incombeva, sentì la dimensione tragica della guerra e del disfacimento della 'modernità' e la volle testimoniare con il suo linguaggio artistico. Il volume è il catalogo della mostra allestita a Firenze presso la Sala Esposizioni dell'Accademia delle Arti del Disegno (7-28 giugno 2007). Il catalogo (71 dipinti e 33 opere di grafica) è interamente illustrato a colori. -
Bertini dipinge Pascoli. Poesia, luce e colore nella valle del Serchio. Catalogo della mostra (Barga, 14 luglio-2 settembre 2007). Ediz. italiana e inglese
È il catalogo della mostra allestita tra il 14 luglio e il 2 settembre 2007 a Barga (Lucca) presso il Museo Stanze della memoria e a Castelvecchio Pascoli (Lucca) nelle sale della foresteria di Casa Pascoli. Sono riprodotti a colori i centocinquanta dipinti dedicati agli ""scenari pascoliani"""" dall'artista fiorentino Marcello Bertini. Le opere sono accompagnate dalle poesie che le hanno ispirate e da schede critiche di Ugo Fortini. Il paesaggio della Valle del Serchio, nei pressi di Lucca, si è rivelato fonte di benessere e ispirazione per molti artisti del passato. Celebre è il caso di Pascoli, che vi trovò il proprio paese ideale e la cura al Gran Male che lo straziava. Il pittore Marcello Bertini si è calato nello spirito dell'illustre poeta ripercorrendone la vicenda umana, l'attaccamento sentimentale a un luogo, fino a ritrovare sulla tela le sensazioni di quiete e misura che Pascoli aveva tanto amato. Ne è emersa una comune radice poetica tra parola e immagine: lo stupore di fronte al silenzio in cui sono immerse le cose. Ai testi introduttivi di Riccardo Nencini, Cristina Acidini, Stefano Baccelli, Guelfo Marcucci, seguono i contributi di Umberto Sereni (Efficacia e vitalità del """"filtro"""" pascoliano), Giovanni Faccenda (La natura, paradiso dell'anima), Giovanna Maria Carli (Intense evocazioni, trepidanti atmosfere), Nicola Nuti (Segno poetico e parola dipinta). In appendice una corposa antologia critica e una scheda biobibliografica."" -
Per chi suona la Toscana. Storie curiose di campane e campanili
Partendo dalla famosa frase di Pier Capponi, ""noi suoneremo le nostre campane"""", Giorgio Batini propone un appassionante excursus sulla storia dei campanili e dei bronzi della Toscana. Tra i numerosi racconti citiamo quello sul bronzo inviato al confino con un vero e proprio decreto (la """"Piagnona"""" del Savonarola), quello della """"Smarrita"""" che indicava la via giusta ai pellegrini sulla via Francigena, quello della """"Martinella"""" che i senesi conquistarono ai fiorentini nella battaglia di Montaperti e non resero più alla città nemica. Batini ci racconta anche di come nel 1148 le campane di tutte le chiese fiorentine smisero di far sentire i loro rintocchi, a causa di un interdetto lanciato da papa Eugenio III contro Firenze, colpevole di aver distrutto il castello di un feudatario che era andato in Terrasanta per partecipare alla seconda crociata indetta dallo stesso pontefice. Le chiese fiorentine restarono chiuse ai fedeli e le campane restarono mute per ben cinque anni, fino al 1153 quando l'interdetto fu tolto da Anastasio IV. Curioso anche l'episodio che nel 1307 vide protagonisti i monaci benedettini della Badia Fiorentina: anziché suonare i loro bronzi per le ore canoniche, li suonarono a martello contro le tasse imposte loro dal Comune, il quale reagì facendo abbattere il loro campanile."" -
Barbara Pinna. Muta poesia
Il volume riproduce a colori le opere esposte in mostra - quasi tutti oli su tela o acqueforti -, con l'aggiunta di un nucleo di recenti studi realizzati in piccoli disegni e acquerelli. Molti elementi significativi delle composizioni dell'artista romana sono raccolti tra le cose accumulate nel tempo nello studio di pittura, con una semplicità determinata dal caso, guidata da un'attrazione istintiva e momentanea verso l'una o l'altra delle numerose forme sparse sui tavoli di lavoro: panni di lana, broccati, drappi di seta, calchi in gesso di figure e di ornati, pietre, frammenti di marmo, sagome di legno, ingranaggi, noci, melagrane, aranci, limoni, fiori e foglie essiccate nel corso della lunga interminabile posa. L'occhio di Barbara è da tempo orientato a una sensibile prevalente rilettura dell'arte italiana della prima metà del Novecento, come a focalizzarne gli umori e la complessità in un nuovo incontaminato percorso. Il volume è il catalogo della mostra pittorica aperta dal 7 al 22 luglio 2007 presso la Fortezza Spagnola di Porto Santo Stefano (Grosseto). -
Gli anni donati
"La poesia di Giovanna Barreca è attraversata da meravigliosi lampi. Sono gli antichi stimoli interiorizzati quando lei era bambina, in Sicilia. Nel mondo disincantato degli uomini, quegli antichi impulsi non smettono mai di far capolino, per contrastare, per beffare l'aridità del mondo adulto. Mondo che gli esseri umani, vivendo insieme, sanno solo rendere sempre più alienato, disumano. Bisogna 'morire' (""""die into life"""", cioè 'morire nella vita', direbbe John Keats) per sottrarsi a quel tradimento di noi stessi che è, in molti casi, l'esistenza quotidiana. Per strapparci, insomma, alla menzogna sociale"""" (dalla prefazione di Giampiero Giampieri)." -
Monna Lisa. Il volto nascosto di Leonardo. Ediz. italiana e inglese
La studiosa americana Lillian Schwartz, mediante un'analisi computerizzata della Gioconda e dell'autoritratto di Leonardo, rileva impressionanti concordanze fra i lineamenti dei due volti, tanto da sostenere che Monna Lisa sia in realtà un vero e proprio autoritratto idealizzato del pittore. Le ragioni di un così originale autoritratto sono individuate da Renzo Manetti in quella stessa filosofia che aveva dato vita anche alla musa ispiratrice di Dante. Come Beatrice, anche Monnalisa sarebbe l'immagine dell'alter ego celeste, che funge da guida verso la sapienza, e per questo avrebbe gli stessi lineamenti del pittore. Tra queste tesi e quella di Vezzosi c'è la comune consapevolezza che il ritratto non raffiguri monna Lisa Gherardini, la moglie di Francesco del Giocondo. Sull'identità della Gioconda esiste un solo documento attendibile coevo a Leonardo, quello che riporta quanto egli disse al cardinale d'Aragona da lui in visita nel 1517 in Francia: Monna Lisa era stata dipinta su richiesta di Giuliano dei Medici e pertanto era una sua favorita. Dunque non poteva essere la monna Lisa mulier ingenua di Francesco del Giocondo, modello virtuoso di moglie e di madre. Il volume raccoglie opinioni fra loro non combacianti, ma in grado di offrire letture ancora nuove del dipinto forse più studiato e celebre della storia. -
Le vie cave. Gli etruschi nei territori di Sorano, Sovana e Pitigliano
Agli Etruschi e ai territori di Sorano, Sovana e Pitigliano è dedicata questa pubblicazione, seconda edizione italiana del volume uscito nel luglio 2005. Le vie cave, dette anche 'tagliate', sono una creazione ancora poco conosciuta del popolo etrusco, di cui peraltro rimangono oscuri ancora numerosi aspetti. Si tratta di cunicoli semisotterranei che si snodano in percorsi misteriosi e suggestivi, scavati nel tufo che caratterizza il territorio maremmano. Queste insolite opere, che non hanno pari presso nessun'altra civiltà, sono rinvenibili soprattutto nella media valle del fiume Fiora, nelle zone di Sorano, Sovana, Pitigliano e Saturnia. Storici e archeologi hanno ipotizzato varie spiegazioni per queste enigmatiche opere d'ingegno: corridoi per convogliare le acque piovane dai pianori rialzati alle vallate, semplici vie di comunicazione, passaggi segreti per fuggire a un attacco nemico, sentieri per le processioni, cerimonie e riti collettivi di comunicazione con le divinità della terra e il mondo dei morti (presso molte civiltà del passato l'idea del labirinto era associata all'aldilà e percorrerlo equivaleva a una sorta di iniziazione ai misteri della rinascita). Il volume è interamente illustrato a colori mediante numerose suggestive foto raffiguranti le più spettacolari vie cave e molti altri scorci di questi interessanti paesaggi etruschi. -
L' occhio dell'eroe. Esercizi di pittura sul «Garibaldi» di Guttuso
Catalogo della mostra allestita presso la Galleria Comunale d'Arte di Cesenatico dal 3 agosto al 16 settembre 2007, nell'ambito delle iniziative promosse dal Comune in occasione del Bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi (1807-2007). La figura dell'Eroe dei due mondi è particolarmente cara alla cittadina romagnola, per l'importante episodio dell'imbarco dal porto-canale cittadino avvenuto il 2 agosto 1849. In questo volume si pone l'attenzione sull'iconografia di Garibaldi attraverso i lavori di otto giovani allievi dell'Accademia di Belle Arti di Firenze (Roberto Caruso, Mattia Colombo, Andrea Di Bella, Dimitris Kottos, Dusica Ivetic, Pietro Manzo, Olga Pavlenko, Simone Zaccagnini) ispirati al grande quadro che Renato Guttuso dipinse nel 1951, La battaglia di Ponte dell'Ammiraglio. -
Piazza de' Pitti. Uno spazio tra la reggia e la città
A partire dagli anni Cinquanta alcune tra le più belle piazze di Firenze hanno rischiato di essere travolte dal traffico e dal turismo di massa. Le immagini contenute nel libro, con piazza Pitti invasa dalle auto, ricordano oggi quale pericolo si sia corso. Questa pubblicazione racconta dell'intervento di recupero dell'antica piazza de' Pitti, finalmente restituita in tutta la sua dignità alla città e ai molti turisti che ogni giorno la affollano. Il saggio di Luciano Marchetti illustra l'attuale stato della piazza, ripercorrendone la storia, descrivendo il progetto originario e le fasi di realizzazione, la pavimentazione e l'illuminazione, le principali opere eseguite durante i due anni e mezzo di attività del cantiere. Segue una minuziosa cronologia curata da Claudio Paolini, inerente i quasi sei secoli di storia della piazza. Il volume è arricchito da numerose illustrazioni che registrano lo stato della piazza durante la sua plurisecolare storia e completato da un'antologia essenziale e una nota bibliografica. -
La camicia dei Mille. Opere d'arte per Garibaldi nel bicentenario della nascita. Ediz. italiana e inglese
Il catalogo raccoglie le opere dell'omonima mostra a palazzo Cerretani (Firenze, dal 29 settembre al 30 ottobre 2007), allestita in coincidenza del bicentenario della nascita di Garibaldi. Volume e esposizione evidenziano il legame tra l'eroe dei due mondi, la Toscana e l'arte contemporanea, nonostante i trentatré artisti coinvolti provengano da tutta Italia. Per l'occasione ciascuno di loro si è cimentato con la raffigurazione del mito, interpretando simbolicamente o realisticamente il valore della camicia rossa, attraverso una serie di rivisitazioni all'insegna dell'assoluta libertà. Molteplici e distanti le interpretazioni proposte: chi ha rivisitato l'iconografia tradizionale del generale, tra cavallo e bandiera; chi ha collocato i suoi emblemi in un'atmosfera di contemporaneità; chi ancora, raggiungendo la pura evocazione, ha ridotto la camicia rossa alla sua essenza di simbolo. Il volume, con riproduzioni a colori di tutte le opere, riporta i contributi di Antonio Paolucci, Cristina Acidini, Antonio Natali e Zeffiro Ciuffoletti, oltre alle premesse di Riccardo Nencini, Francesco Rutelli e Andrea Marcucci. -
Tempo spaginato. Chi-asmo
Il Tempo spaginato di Contiliano è il nostro. Spaginato come un fascicolo caduto a terra o sollevato dal vento, i cui fogli si siano irrimediabilmente mescolati. È il tempo frenetico e confuso della post-modernità, in cui la profondità storica sembra essersi definitivamente appiattita in una sorta di eterno presente. La poesia di Contiliano si ribella a questo tempo con le armi dell'utopia. Le parole vengono reinventate attraverso un dettato poetico che le ""mastica"""" per strapparle alla banalità, per scavarle in tutto il loro potenziale. Utopia come impulso alla libertà, accusa ai luoghi comuni, in particolare quelli della propaganda di guerra. Poesia pacifista ma di conflitto, nella sua """"guerra alla guerra"""", per avvicinarsi di nuovo al livello umano imprescindibile, quello elementare e comune. Da allegoria della crisi lo """"spaginamento"""" diventa allora simbolo positivo, caos vitale e liberante. È il disordine produttivo, che salva l'istante dall'invadenza del """"sistema"""", facendo del verso una somma di frammenti, costellazioni verbali di parole dense di significato. Con un'antologia critica e un saggio introduttivo di Francesco Muzzioli, La doppia utopia di Contiliano."" -
Artefice in Mugello. 6 artisti sul territorio
Il 15 luglio 2007 si è aperta l'iniziativa d'arte contemporanea Artefice in Mugello. Protagonisti dell'evento sei giovani artisti coordinati dal professor Adriano Bimbi, il cui progetto è stato fare del Mugello un luogo di ispirazione creativa, in una sorta di continuità con i personaggi più illustri del territorio, da Giotto al Beato Angelico al più recente Dino Campana. Insieme ai sei artisti sono stati scelti altrettanti luoghi, ciascuno significativo di un preciso ambito territoriale: la Cappellina di Piazza Colonna a San Piero a Sieve, la ex-Tabaccaia di Cavallina a Barberino di Mugello, la Chiesa di San Cresci a Borgo San Lorenzo, il Palazzo dei Vicari a Scarperia, la Casa di Giotto a Vicchio, la Ghiacciaia di Montesenario a Vaglia. Gravidi di suggestioni storiche e naturalistiche, i luoghi hanno ispirato opere che riflettono le personali sensibilità dei giovani artisti. Sandro Palmieri ha lavorato con la grafite su un bianco e nero della memoria, Lorenzo Barbieri si è fatto interprete di una pittura che echeggia il realismo postcubista, Roberto Caruso ha puntato su ritratti della memoria, volti di anziani scavati dal tempo. E poi i paesaggi di Luca Mauceri, attratto dalle geometrie euritmiche della vallata mugellana, le immagini raffinate e vitali di Simone Zaccagnini, il collage pittorico di damaschi e lampassi di Mattia Colombo, raffigurante pianete come sventaglianti bucati al sole accesi di fantasie pop. -
Lettera a un professore
Una storia fatta di ricordi diligentemente ripercorsi sul filo del sentimento e idealmente raccontati dall'autrice al protagonista del libro, Costante Costantini, noto pittore e incisore fiorentino, con il quale ella ha intrattenuto una collaborazione quasi ventennale. Fatti personali, notizie, aneddoti, curiosità, riflessioni, si intrecciano tra il serio e il divertente, il leggero e l'impegnato, con la concretezza attenta del vissuto. Un ritratto inedito e umanissimo, una pagina di vita scritta con i caratteri del cuore. -
Villa Permoli di Tomerello. Recupero e conservazione di un edificio storico della campagna toscana. L'Hotel Granducato. Ediz. italiana e inglese
Questo volume documenta il percorso di recupero, curato da Massimiliano Vaiani, di un importante fabbricato d'epoca costruito nel Cinquecento nella campagna fiorentina, adibito a orfanotrofio dello Spedale degli Innocenti, quindi trasformato in villa signorile e infine abbandonato nel secondo dopoguerra. Premessa al recupero è stata un'attenta ricerca storica unita a una precisa analisi conoscitiva degli spazi della struttura, dei caratteri distributivi e dello stato di conservazione dei fabbricati dell'intero complesso. Il recupero, promosso e seguito dalla famiglia Vaiani di Campi Bisenzio, è iniziato con uno scrupoloso intervento di consolidamento strutturale per passare poi alla riqualificazione degli ambienti, coniugando le esigenze del restauro conservativo con quelle relative alla distribuzione degli spazi, alla normativa, agli impianti e agli arredi di interni ed esterni, allo scopo di trasformare il complesso in un importante spazio ricettivo: l'hotel Granducato della catena Boscolo. -
Soave e invecchiato
Il racconto, vincitore del primo premio ""Racconti Brevi 2006"""" del Circolo Dipendenti dell'Università degli Studi di Firenze, è ora pubblicato con i raffinati disegni del maestro orafo Paolo Penko che per la prima volta si cimenta nell'arte del libro illustrato. La storia ha inizio con il ritrovamento di misteriosi segni lasciati sulle etichette di bordolesi in un supermercato e giunge alle porte della festa natalizia con la sorpresa di un incontro atteso e di uno inatteso. Finiranno per essere coinvolti, a diverso titolo, molti attori. Fin dall'inizio, Soave e invecchiato prende il lettore per mano e lo fa camminare per le strade di Firenze illuminate dal senso possibile dello stare insieme."" -
Per mano
Brevi poesie psicologiche e mistiche, al tempo stesso religiose e umane, di grande espressività e intensità, capaci di condurci per mano nel nostro pellegrinaggio terreno. Un viaggio nell'anima umana attraverso dolore e angoscia, un percorso di conoscenza e riscoperta del mistero di Cristo, alla ricerca del senso della vita e della morte. -
Il socialismo mite. Rodolfo Mondolfo tra marxismo e democrazia
Rodolfo Mondolfo ha vissuto 99 anni, più di 50 dedicati all'insegnamento: un lunghissimo magistero, svolto nella convinzione profonda di assolvere un compito. In 99 anni Mondolfo è stato allievo dell'ultima stagione positivistica, giovane studioso di storia della filosofia moderna, interprete autorevole di Marx, maestro negli studi sul pensiero greco. Studente a Firenze, professore di liceo, docente universitario, esule in Argentina. Sempre socialista. Questo libro offre un ritratto di quella straordinaria personalità e approfondisce il contributo apportato da Mondolfo alla cultura del socialismo, analizzando alcuni suoi studi filosofici. Con l'introduzione delle leggi razziali il filosofo marchigiano lascerà l'Italia, per non rientrarvi più. L'autore concentra i propri interessi sul periodo compreso tra l'inizio del Novecento e l'avvento del regime fascista, durante il quale la presenza di Mondolfo nel dibattito d'idee intorno al socialismo dispiega la sua maggior forza e sua la voce diviene punto di riferimento nell'ambito culturale del riformismo socialista. -
Un' indagine del dottor Ponti: Mantova 1711
Ambientato a Mantova nel 1711, il romanzo è molto liberamente ispirato ad alcuni documenti appartenuti al dottor Francesco Ponti, che fu in realtà un magistrato mantovano nel delicato periodo della transizione dal ducato dei Gonzaga al dominio austriaco, e che vanno da una bozza di sentenza in un caso di omicidio alle beghe dei feudatari di Gazzoldo col loro Arciprete. Protagonista centrale lo stesso Ponti, che svolge indagini su fatti delittuosi avvenuti nella zona. Così, anche se in realtà si tratta di un romanzo di fantasia, buona parte dei personaggi sono realmente esistiti, così come realisitco è l'ambiente materiale, politico e sociale ove si snoda la vicenda. Un libro in cui Storia e fantasia sono compagni inseparabili.