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Suicide tuesday
"Suicide tuesday"""" è un'espressione inglese che indica la condizione di profonda angoscia che sopravviene dopo un fine settimana all'insegna di droghe e alcool. L'euforia del sabato va scemando: domenica passa nel tentativo di smaltire i postumi, lunedì arriva il down e martedì si è talmente depressi che ci si lascerebbe morire. Il romanzo narra il fine settimana di tre protagonisti e li accompagna fino al martedì. Tre giornate in cui i personaggi vivono le proprie paure, i fallimenti. E i sogni. Ognuno con la propria vita lontana da quella degli altri. Queste tre storie così distanti hanno però un punto di incontro: Sergio e Giulia rispondono a un annuncio di Matteo per farsi ritrarre, il primo per lasciare alla piccola Camilla un ricordo di sé, la seconda per regalare la sua fotografia al ragazzo del bar che ogni giorno le regala un sorriso e la fa sentire meno sola. Tre esistenze con i loro effetti collaterali che si ritrovano il martedì. E solo di fronte a Matteo, quel fotografo estraneo, Sergio e Giulia riusciranno a confessare il segreto che li tormenta." -
Forza Roma! Una vita in giallorosso
Questo libro perché l'A.S. Roma è una squadra di calcio solo in seconda istanza. Nella prima è, al tempo stesso, qualcosa di complicatissimo e semplicissimo da spiegare. Qualcosa che seleziona e riassume extrasistole fuggiasche, respiri affamati, formicolii indecifrabili, vibrazioni ancestrali, ondate oceaniche di panico, orgasmi che esplodono iridescenti e diventano buchi neri dentro cui tutto scompare, per poi riapparire in forme più gestibili e meno soffocanti. Qualcosa di molto simile alla fetta migliore della nostra appartenenza al genere umano. Sensazioni che gli undici scrittori e tifosi coinvolti in questo volume hanno provato a condensare raccontando le gesta di alcuni dei più grandi campioni, dei più grandi uomini che hanno vestito la sacra maglia giallorossa. -
C'è posto tra gli indiani
Marcello si fa di eroina, ma con parsimonia. Lo tiene in vita, al caldo. Come entrare in un pane appena sfornato, avere dieci orgasmi simultanei o dare il massimo in una prestazione sportiva. Marcello fa il veterinario solo perché suo padre voleva facesse il medico e toccava ubbidirgli, ma lui, per dispetto, l'ha fatto solo a metà. Sopprimere o tenere in vita un cane o un pappagallo non fa differenza, è solo una questione di chimica. Marcello si sente un pessimo veterinario e un pessimo uomo quando sente il campanello suonare. E prima che suoni ha deciso di uccidersi, perché ""uccidersi è il coraggio che scende sulla terra e si fa carne, gesto disperatamente, genuinamente umano"""". Alla porta, un uomo gli dà in custodia un cocker fulvo piuttosto in carne ma inappetente. Ma di quell'uomo e di quella consegna Marcello non sa nulla. Chi è l'elegante e sconosciuto anziano convinto di aver assolto al suo compito lasciandogli quella bestia? E poi, per conto di chi? L'ospite indesiderato, però, non dovrà interferire con i piani di quella notte: con il cane al guinzaglio Marcello percorre la strada che lo porterà nel luogo dove ha deciso di farla finita. Ma in un universo tanto grande è inevitabile che accadano degli incidenti. E quella è una notte fitta di incidenti. Così inizia una peregrinazione zoppicante che lo trascina in un imbuto di incontri, allucinazioni e ricordi."" -
Non pensare all'uomo nero... dormi
Sette racconti senza tempo immersi in una realtà sfumata e di volta in volta sfuggente, avvolti da una coltre di dolore eppure curiosamente leggeri, pervasi da un continuo senso d'attesa, forse di speranza. Ogni storia è un universo di sentimenti e di tormento, tranche de vie appena accennata ma straordinariamente completa, assoluta. La sofferenza, in tutte le sue imprevedibili sfaccettature, e allora il nodo tematico forte, il filo rosso della narrazione, unica certezza di ogni uomo, in ogni tempo. -
Il manuale del perfetto traditore
Questo manuale viene in soccorso a quanti ambiscono a capire i meccanismi e le modalità per divenire un perfetto traditore. Con tanto di istruzioni per potersi poi dire, a buon titolo, un traditore doc e trasformare ogni tradimento in un ""delitto perfetto"""", in cui siano stati prontamente e ineccepibilmente ripuliti scena del crimine, arma del delitto e corpo del reato. Una sorta di autoregolamentazione alla quale sarebbe opportuno si attenesse chi aspira a diventare un perfetto traditore. Gianni Puca stila un vero e proprio prontuario, con tanto di dissertazioni sociologiche e analisi storiche e sessual-politiche, fino a farci comprendere che avere un amante non è soltanto una breve parentesi dei sensi ma una vera e propria filosofia di vita."" -
Questo non è che l'inizio
"Questo non è che l'inizio"""", un incipit scritto per l'occasione da Dacia Maraini che ha dato la possibilità agli autori di inventare il seguito e immaginare cosa succede di sconcertante al di là di quella finestra. A mettersi alla prova sono sedici ragazzi provenienti da vari licei romani, e non solo, selezionati dalla Fondazione Bellonci nell'ambito del concorso di scrittura creativa """"Facciamo un libro"""", un progetto giunto alla sesta edizione, che ogni anno dà la possibilità a giovani talenti di rendersi protagonisti del percorso di creazione di un libro." -
Siamo tutti storyteller. Dalla fiction americana alla politica
Lo storytelling è l'arte del raccontare storie impiegata come strategia di comunicazione persuasiva, in ambito politico, economico e aziendale. Capirne i meccanismi e l'applicazione permette di scegliere con cognizione la più adeguata matrice narrativa per elaborare il racconto di sé, comprendere la narrazione in cui si è immersi e generare un maggiore livello di consapevolezza e libertà. In particolare in politica, un leader si trova continuamente di fronte alla grande sfida di dover conquistare prima di tutto il cuore del suo pubblico. Ecco perché l'arte di governare ha sempre più bisogno dell'arte di narrare di modo che il racconto politico divenga il luogo in cui leader ed elettore si incontrano e confrontano all'interno di un riconoscimento comune di storie. Molti film hanno suggerito diverse ed efficaci strategie di comunicazione ai personaggi politici. Ma è soprattutto nelle fiction che oggi si trovano gli spunti più interessanti di riflessione. Andrea Fontana ed Ester Mieli ne hanno analizzate alcune tra le più note, ognuna delle quali mette in luce una o più caratteristiche che il personaggio politico dovrebbe possedere per produrre un racconto efficace e credibile e, quindi, per generare consenso tra gli elettori e conquistarne la fiducia. Una riflessione attraverso la quale si ribadisce quanto delicata sia la missione della politica e necessaria la coerenza e la verità. -
Cose che gli aspiranti scrittori farebbero meglio a non fare ma che invece fanno
Inviare manoscritti tramite raccomandata. Confondere il pubblico con il privato. Accusare implicitamente di furto il proprio interlocutore. Convincersi che cedere a un ricatto sessuale sia l'unico modo per pubblicare un libro. Convincersi che far parte della mafia sia l'unico modo per pubblicare un libro. Non saper scrivere. Fare paragoni con gli autori di bestseller del presente e del passato. Ignorare i confini tra la vita professionale e quella reale. Millantare crediti. Ostentare un interesse peloso nei confronti del proprio interlocutore solo per subissarlo di manoscritti da leggere e tante altre cose che gli aspiranti scrittori farebbero meglio a non fare... ma che invece fanno! -
A Napoli con Maurizio de Giovanni. Creatura terrestre e marina, sospesa tra cielo e terra
Città imprendibile, creatura terrestre e marina, sospesa tra cielo e terra. Occorre una guida per attraversare Napoli: bifronte, labirintica. Un possibile itinerario è quello tracciato da Maurizio de Giovanni nei romanzi del commissario Ricciardi ambientati nella città partenopea degli anni Trenta. Sempre in bilico tra vita e morte, Napoli sembra il posto giusto per Ricciardi che vede i vivi e i morti e condivide, quindi, con la sua città un destino di sospensione. Il percorso che si intraprende è tortuoso e bellissimo: si parte dal Gambrinus, nel quartiere San Ferdinando, dove è metaforicamente nato il commissario; poi ci si perde tra i Quartieri Spagnoli, dove il vicolo diventa profondo come una ruga, vivo come una ferita sempre aperta. Ogni angolo di Napoli è simbolo e contrasto. Capodimonte è il volto di un bambino che sembra dormire sotto la pioggia, Mergellina è lo scontro fra l'opulenza dei gerarchi e la miseria dei pescatori, è il futuro che incespica, è la voce del mare. Chiaia è l'alcova di un amore, anche se incontrato nel bordello più elegante delle città, ma è anche lo svelamento di una mistificazione che si ammala cronicamente della sua stessa ipocrisia. Ma Napoli è prima di tutto, e senza ombra di dubbio, un'emozione, oltre che un luogo, e Vincenza Alfano la percorre seguendo l'itinerario letterario di Maurizio de Giovanni e restando fedele agli odori, le voci, le canzoni e gli assordanti silenzi di una città crudele e pietosa, che accudisce e schernisce solo con uno sguardo. -
Come uccidere le aragoste
Questa è una storia vera. O potrebbe esserlo. Claudio Amodio lavora per una organizzazione non governativa, adora lo stadio, fuma hashish. Non ha neppure trentacinque anni quando, a bordo del suo scooter, viene travolto da un'auto pirata sulla tangenziale cittadina. L'auto, un Suv nero, non si ferma. I responsabili dell'incidente approfittano dell'oscurità per fuggire indisturbati, lasciando a terra il cadavere del ragazzo. È suo fratello Luca a ricevere la notizia, e a doverla comunicare ai suoi genitori. Ma in una Roma in cui la miseria morale sembra abbracciare ogni cosa, in cui le autorità sono fantasmi ingombranti sulle spalle dei più deboli, non c'è spazio per le promesse di giustizia. In continuo e inesorabile ritardo con gli esami del corso di biotecnologie, costantemente a disagio nella relazione con Viola, sua fidanzata storica, fuori contesto nelle amicizie e nei rapporti con la famiglia d'origine, Luca mette in piedi una bizzarra e spietata caccia metropolitana agli assassini di suo fratello. ""Come uccidere le aragoste"""" diventa presto la storia di una caccia che parte dall'unica traccia che proprio Luca ha a disposizione: la confessione della signora Tommasi, testimone oculare dell'incidente, il Botto, come viene chiamato. Una caccia in cui i ricchi, ritenuti responsabili della morte di Claudio, appaiono a Luca come ripugnanti e imprendibili crostacei marini, sfuggenti aragoste da intercettare e stanare per trovare finalmente il punto molle dei loro gusci."" -
Le notti blu
Con una scrittura chirurgica e lucidissima, Chiara Marchelli ci accompagna attraverso i pensieri della coppia e ci svela confessioni che avremmo preferito non ascoltare.rnrnSemifinalista al Premio Strega 2017rnPresentato da Elisabetta Mondello e Giorgio Van Straten.rnrnFinalista alla IV edizione del Premio Letterario Corrado Alvaro e Libero BigiarettirnrnTutti crediamo di conoscere le persone che amiamo: Larissa e Michele si conoscono da una vita, così come pensano di conoscere Mirko, il figlio che lascia gli Stati Uniti, dove è nato, per vivere in Italia e sposare Caterina: un colpo di fulmine che non hanno mai approvato pienamente. Larissa e Michele sono sposati da oltre trent’anni, vivono a New York, hanno una vita agiata e hanno saputo costruire un rapporto solido, basato sulla cura reciproca, sulle piccole e generose attenzioni e sulle affettuose abitudini della loro quotidianità. Le notti blu racconta, come una sorta di lastra a raggi x, il matrimonio di Larissa e Michele e la loro vita che sembra normalissima, se non fosse per un lutto, un dolore tremendo che accompagna, e regola, le loro esistenze. È una notizia dall’Italia a rompere l’equilibrio che la coppia ha faticosamente costruito.rnSegreti ingombranti, dolorosi, che leggiamo con avidità, rassicurati dal fatto che l’autrice ha intenzione di dirci proprio tutto e di tenere con mano ferma tutti i fili di questa storia che va indietro nel tempo. -
Pasolini nel recinto del sacro
Al di là dei diversi generi e delle molteplici soluzioni espressive, la questione del sacro percorre e sostanzia l’intera opera di Pasolini. A partire dallo sfaldamento del discorso poetico metricizzato, l’idea pasoliniana di poesia travalica la stessa versificazione e diventa modo e sede di ricezione di un sacro che dimora nella realtà. Poesia e sacro nell’esperienza dell’intellettule di Casarsa sono indissolubilmente legati, segnati da un’essenza metastorica che trascende il presente e dalla comune valenza di alterità e antagonismo rispetto alla realtà fenomenica. Pasolini. Nel recinto del sacro indaga in alcuni testi campione (da Patmos a Il pianto della scavatrice, da Una disperata vitalità a Petrolio) le scelte formali e linguistiche del Pasolini sperimentatore, interpretandole come procedimenti capaci di restituire un’immagine del reale non banalmente fattuale, bensì stratificata e mitizzata, perciò ricondotta «nel recinto del sacro» (Petrolio). La forma del testo, quel «magma» che ripudia ogni mistificante purezza espressiva, trova dunque in questa lettura critica una sua precisa ratio nel farsi lingua e voce di un sacro trascendente chernsolo la poesia è in grado di svelare. -
New York, una città di corsa. A perdifiato nella Grande Mela
New York: un universo di stimoli, informazioni, punti di vista, persino di stereotipi. Raccontarla non è facile. Una città veloce, ricca di fermenti, oggetto di fantasie, in cui si aprono possibilità, nascono storie. Correre per adattarsi al suo continuo movimento, ma anche per lasciare briglia sciolta ai propri pensieri, per trovare un punto fermo. Correre ad Highland Park, soprattutto quando piove, quando ci si ritrova soli e riscoprire il rumore dell'acqua che cade, non dover pensare ad altro se non a se stessi. Oppure a Bed-Stuy, e ripercorrere le strade che hanno ispirato scrittori e musicisti come Frank McCourt e Norah Jones. Attraversare di corsa le storie e le culture di Brooklyn, collezionare ricordi a ogni falcata. Chiara Marchelli ci offre un racconto di New York attraverso gli occhi di chi la vive e la percorre: un resoconto amorevole del connubio tra corsa e scrittura. Pagine che dettano l'andatura dei passi e dei pensieri, che regalano l'opportunità di guardarsi dentro e intorno, senza mai rischiare di perdere il ritmo e rimanere indietro. Perché per raccontare una città che pare non fermarsi mai bisogna assecondarne i mutamenti, e forse, mutare un po' con lei. Dopo ""Le notti blu"""" Chiara Marchelli ci guida nella Grande Mela, ne ricrea tutto il caos e ogni segreta promessa."" -
La teoria di Camila. Una nuova geografia familiare
Non esiste un'età definita per diventare adulti, accade quando muore un genitore, che tu abbia cinque anni o cinquanta. È così anche per Marco, un ingegnere romano, una sera, dopo una partita di calcetto. La telefonata di Camila, la badante di suo padre, lo proietterà in pochi secondi in un'altra parte della vita. Nell'ora successiva Marco si ritrova a girovagare nella notte di Roma, incapace di accettare il lutto, incapace di comunicare con chiunque. Quando prende coscienza, ad aiutarlo in questo difficile passaggio troverà Camila. La stessa donna che in qualche modo lo ha allontanato da suo padre, occupandone lo spazio emotivo, sottraendo comprensione e tenerezza. In una notte lunghissima e dolorosa passata a fare i conti con gli errori del passato, con un futuro ancora tutto da vivere, si riannoda un filo spezzato tra un padre che non c'è più e un figlio che non riesce a smettere di averne bisogno. -
Jim Morrison. Una conversazione tra amici
Frank Lisciandro raccoglie i propri ricordi e quelli di chi ha frequentato Jim Morrisonrn«La parte più affascinante del libro di Lisciandro è quella in cui, attraverso la voce di coetanei e compagni di studi e di esperimenti di Jim, si ricostruisce la genesi della sua icona.» - il Venerdì di Repubblicarn“Quando qualcuno scopre che sono stato amico di Jim Morrison, prima o poi mi chiede inevitabilmente, “Com’era realmente?”. Una risposta semplice, diretta si è fatta più difficile nel corso degli anni, man mano che invenzioni sensazionali e contrastanti offuscavano la verità sul conto di Jim. Questo libro affronta e spazza via i miti per fare luce su un uomo straordinario e su un artista creativo di talento. In queste pagine, Jim viene rivelato candidamente da persone che lo hanno conosciuto, che ne sono state compagni, colleghi, mentori e amanti. Troverete storie buffe, segreti rivelati e verità più sorprendenti di qualsiasi distorsione fatta circolare durante e dopo la vita di Jim. Il risultato è una interpretazione più dettagliata, un ritratto più umano e accurato.” Frank Lisciandro -
A Napoli con Totò. Dalla sanità alla luna
Questo libro vuole essere un viaggio semiserio a Napoli in compagnia di Totó. L'uomo e l'attore. A centoventi anni dalla nascita. Nei suoi luoghi privati e in quelli vissuti in pubblico, partendo dalla Sanità, il rione natale dove, negli anni, Antonio de Curtis torna costantemente ad aiutare la sua gente poverissima. Non è una guida, intesa come percorso culturale esaustivo; non è una biografia completa del personaggio. È una passeggiata. Il librò conduce per mano, di riso e sorriso, nei vicoli meno noti ai turisti, o nel sottopelle della città, come sono le catacombe più antiche, dove Totò gioca bambino; nelle strade riconoscibili dai film, la Salita dei cinesi ne ""L'oro di Napoli"""" dove Totò interpreta il Pazzariello; nelle segrete aperte ai visitatori, dove è conservato il tesoro, quello di san Gennaro nel Duomo, argomento di una celebre """"Operazione"""" di furto cinematografico; dietro le quinte del teatro Urico San Carlo, con quella inarrivabile mangiata di spaghetti fra miseria e nobiltà."" -
Marina
La vita di Marina è un romanzo che nei paesi occidentali ancora non si conosce. Ritanna Armeni e Eleonora Mancini danno un volto alla lotta per l'eguaglianza e la libertà combattuta in quegli anni anche dalle donne del grande ""continente"""" sovietico.rnrn«All'aviatrice Marina Raskova è dedicato Marina: Ritanna Armeni ed Eleonora Mancini raccontano la vita di un'eroina d'acciaio. Il tono è della fiaba, i temi sono forti: coraggio, ostinazione, guerra. E la battaglia di una donna, che è quella di tutte» - Giulia Ziino, Corriere della Serarnrn""""L'aereo vola nella tempesta. Sbattuto dal vento, le ali ghiacciate e pesanti. Fino a quanto potrà durare? Eppure ce la devono fare, devono arrivare alla meta. Così è stato deciso e questo sperano i tanti che stanno seguendo, ora dopo ora, il loro volo. Marina seduta nella coda dell'aereo continua a guardare le carte, a misurare il vento, a controllare la bussola. Sotto di lei c'è la tajga, un susseguirsi che pare senza fine di conifere, betulle, paludi e stagni. Davanti a lei le sue due compagne Valentina e Polina, lo sguardo attento, le mani che non tremano mentre manovrano la cloche. Lottano da ore contro la neve e il ghiaccio. Il momento è arrivato. Deve abbandonare l'aereo e gettarsi col paracadute nella tajga"""". Marina sopravvive al gelo e alla fame e da quel momento diventa un'eroina dell'Unione Sovietica, un modello, un'icona per tutte le donne russe che, come lei, hanno vissuto immediatamente dopo la rivoluzione e vogliono partecipare al sogno della costruzione socialista. Navigatrice, pilota, supera ostacoli che allora sembrano insormontabili e raggiunge record di volo eccezionali. Nel 1941 convince Stalin a formare tre reggimenti solo femminili di pilote bombardiere ed entra nel mito. Età di lettura: da 10 anni."" -
Quella metà di noi
Nella dozzina del Premio Strega 2019 proposto da Elisabetta Mondellornrn«Un'occasione di esplorazione della vita e della sua necessità resa a chi la vive, perché non esistono le parole giuste, ma solo le esperienze di chi le fa (o non le fa)» - Stefano Jossa, RobinsonrnrnAlle volte ci si ritrova nel mezzo: di due case, di più lingue. Nel mezzo di più vite, di decisioni ancora da prendere, di bisogni contrastanti. È qui che sta Matilde, maestra in pensione che si reinventa badante, alle prese con una parte di se stessa che credeva di non dover mai affrontare. I segreti sono spazi di intimità da preservare, nascondigli per azioni incoerenti, fughe, ma anche regali senza mittente per le persone che amiamo. Ma cosa resta di autentico nei rapporti quando si omette una parte di sé? Dove si sposta il confine tra sentimento e calcolo? Matilde lo scoprirà nel confronto con sua figlia, con l'ingegnere di cui si prende cura, con gli spaccati di vite sempre in bilico del quartiere di periferia in cui vive: ogni rapporto ci trasforma, in una dimensione di reciprocità che, attraverso l'altro, ci permette di valutare quanto, alla fine, siamo disposti a cedere di quella metà di noi. Dando voce a una coralità di personaggi, Paola Cereda racconta una società frammentata che cambia e fa emergere nuovi bisogni e nuove prospettive, in cui pare necessario inventarsi una nuova modalità per far quadrare i conti con noi stessi e con gli altri. Con una scrittura asciutta e chirurgica, che pure inaugura spazi di autentica poesia, tesse una storia universale, la storia di una donna in grado di restare in piedi quando crolla anche l'ultima illusione. -
La banda dell'altro mondo
Nelle pagine di Neal Barrett Junior realtà e magia si confondono, creando un universo in cui tutto sembra possibile. Il sogno entra nella vita vera, il buio e la luce si mescolano in un lungo crepuscolo, le strade ti portano esattamente dove hai bisogno di andare.rn«Un romanzo sulla convinzione che qualcosa di meglio nella vita è davvero come l’orizzonte che si allontana così veloce come si avvicina. Eppure, a volta, a volte potresti catturarlo. In questo libro, Neal Barrett Jr. lo cattura». - Joe Lansdale rn«Joe Lansdale è un grande vagabondo capace di raccontare l'America aggirando i generi, orgoglioso di una scrittura eclettica, eccessiva e scorretta» - Corriere della SerarnÈ un caldo pomeriggio texano, di quelli che stroncherebbero le gambe anche all'essere umano più freddoloso, quando Cindy Nance comunica al giovane Doug Hoover i due grandi segreti della vita. A Doug il primo piace un sacco. Il secondo, ovvero che i ragazzi crescono e vanno a lavorare, non è che lo solletichi particolarmente. Una serie di matrimoni falliti e di lavoretti insulsi gli dimostrerà quanto fossero vere le parole di Cindy. Deluso profondamente da ciò che il presente gli riserva, cerca di catturare le gioie del passato, gli svaghi e i piaceri della giovinezza. Non c'è altra soluzione che lasciare moglie e lavoro e andarsene. Ma nulla va per il verso giusto finché non incontra Sue Jean, il sogno di una vita, e Royce, vagabondo per vocazione. La realtà sterza bruscamente e i tre vengono catapultati in un altro mondo, in una serie di avventure rocambolesche che danno nuovo significato alla vita, alla morte e all'amore, in un vortice di emozioni pulp che fanno di questo romanzo on the road un caleidoscopio di follie narrative. -
Cuba. Altravana. Nel cuore di una città perduta
Questa non vuol essere una guida ma un viaggio tra passato e futuro: una personalissima mappatura di ciò che (ancora per poco) sopravvive dell'Avana più letteraria - le strade, le piazze, gli edifici, raccontati e vissuti nel corso del tempo da Alejo Carpentier, Pedro Juan Gutiérrez, Virgilio Piñera, Miguel Barnet, solo per citare alcuni nomi fondamentali della narrativa cubana del Novecento. Emerge una sorta di Spoon River caraibica, una geografia che sta scomparendo, una cultura della Cuba al flou, quella che si sta apprestando al cambiamento, quella della Generazione W, interessata più a WhatsApp che al fermo immagine che tanto affascina i viaggiatori alla ricerca di un tempo perduto. Ne deriva un atto d'amore e di addio, in particolare a Centro Habana, alla scoperta di luoghi per lo più sconosciuti ai turisti: teatri trasformati in giungla come il Campoamor, balere, minuscole librerie dell'usato, centri culturali alternativi, ma anche laboratori di erbieri, piazze senza nome, bar in odore di liquidazione. Un viaggio all'interno della cultura cubana di oggi, attraverso i dialoghi con alcuni degli scrittori più importanti dell'Isola, e che conduce inevitabilmente alla Feria Internacional del Libro, la più importante manifestazione del mondo caraibico, ospitata ogni anno alla fortezza di San Carlo della Cabaña. Fino ad arrivare al cuore della città, dove operano artisti, pittori, scultori, grafici, musici, e nella calle, lungo le strade decadenti e devastate di una città perduta dove si nasconde l'anima vera di Cuba.