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L' amore ai tempi del petrolio
L’amore ai tempi del petrolio rnè un giallo che racconta la condizione femminile non solornnei paesi autoritari ma in ogni società.rnrnNon saremo degne di un diritto che prendiamo da mani che non sono le nostre.rnrnL’amore ai tempi del petrolio rnè un giallo che racconta la condizione femminile non solornnei paesi autoritari ma in ogni società. rnDonne dominate socialmente, economicamenterne culturalmente. Critica feroce a Mubarak rne al suo governo, duro attacco alle donne e alla loro paura di andarerncontro quel che ritengono un destino già scritto. -
Un appartamento su Urano. Cronache del transito
Questo è un libro coraggioso, trasgressivo e importante che parte da un'esperienza personale per mettere in discussione le basi di una società che esclude l'eterodossia, la problematizza e la trasforma in malattia.Urano, il gigante ghiacciato, è il pianeta più freddo del sistema solare e anche un dio della mitologia greca. Nel 1864 Karl Heinrich Ulrichs, uno dei primi attivisti transessuali europei, elabora il concetto di uranismo per definire il ""terzo sesso"""". Paul B. Preciado sogna un appartamento su Urano dove vivere al di fuori delle relazioni di potere e delle categorie di genere e sessuali. """"Il mio status trans"""", afferma l'autore, """"è una nuova forma di uranismo. Non sono un uomo. Non sono una donna. Non sono eterosessuale. Non sono omosessuale. Non sono nemmeno bisessuale. Sono un dissidente del sistema sesso-genere."""" In questo libro, che riunisce una vasta selezione delle """"cronache del transito"""" (in Italia tradotte in parte da Internazionale) racconta il suo processo di trasformazione da Beatriz in Paul B., dove gli ormoni e il cambio legale del nome sono tanto importanti quanto scrivere. Questa non è solo la cronaca di una transizione di genere, ma anche quella di una transizione planetaria. Preciado analizza altri processi di mutazione politica, culturale e sessuale, affrontando diversi temi: la questione catalana, lo zapatismo in Messico, la crisi greca, l'America di Trump, le nuove forme di violenza maschile, la figura di Assange, il lavoro sessuale, le molestie nei confronti dei bambini trans o il ruolo dei musei come motori di una possibile rivoluzione culturale. Questo è un libro coraggioso, trasgressivo e importante che parte da un'esperienza personale per mettere in discussione le basi di una società che esclude l'eterodossia, la problematizza e la trasforma in malattia. Questo è un libro scritto dal confine, da un lucido radicalismo queer, che cerca di liberare il corpo e la mente dai legami morali e dalle restrizioni politiche. Prefazione di Virginie Despentes."" -
Akhenaton
Figura affascinante e oscura della storia egiziana, Akhenaton è stato oggetto - secondo gli archeologi - di numerosi tentativi di ""cancellazione"""" delle tracce del suo breve regno, eppure, fortunatamente, ne rimangono a sufficienza per raccontare una straordinaria storia di incesto, eresia, androginia e di enorme culto della personalità. Come il celebre Caligola di Camus, Akhenaton di Dorothy Porter è un attraente e deforme megalomane che aveva tentato di edificare una religione eretica attorno a un Dio Sole, con se stesso al centro. Akhenaton è un romanzo in versi che, includendo poesie completamente autosufficienti, da un lato porta avanti la biografia di questo eccentrico faraone (cugino e marito di Nefertiti) che osò introdurre per qualche tempo il monoteismo in Egitto, dall'altro ci trasmette, modernissimamente, tutta l'ansia di una identità fratturata."" -
La stirpe di Adamo
Londra, fine del XIX secolo. Il piccolo Gian Luca, dopo aver perso la madre, viene affidato alle cure dei nonni Fabio e Teresa. Teresa è una donna forte, anaffettiva. Fortunatamente Gian Luca può contare sull'amore incondizionato del nonno e del sostegno della piccola comunità italiana di Old Compton Street. Gli amabili Rosa e Mario lo introdurranno al lavoro di cameriere al Capodimonte. E qui che Gian Luca si innamora per la prima volta, si appassiona alla poesia, in un'adolescenza turbolenta alla ricerca di sé. Attraverso esperienze sempre più estreme e diverse, abbraccerà un orizzonte più vasto: sarà la natura a chiamarlo, una natura tanto dolce quanto crudele. -
La rosa più rossa si schiude
Una riflessione ironica, ma attenta, sui cambiamenti dei nostri tempi e sull’ evoluzione dell’amore oggi.rnrn«Liv Strömquist è uno dei critici contemporanei più intelligenti, più cool e più acuti dei nostri tempi. Adoro leggere i suoi fumetti, prorpio perché sento che il suo genio è contagioso.» - Ingrid, Goodreads, 5 stellernPerché Leonardo di Caprio non si è mai innamorato? È la società consumistica che ci ha trasformati in eterni consumatori, dove la razionalità ha preso il posto dei sentimenti. Una riflessione ironica, ma attenta, sui cambiamenti dei nostri tempi e sull’ evoluzione dell’amore oggi. -
Quelli che Spezzano. Gli arbëreshë fra municipalismo libertario e anarchia
A Spezzano in provincia di Cosenza, gli Arbëreshë, antica minoranza linguistica italo-albanese, rappresentano la comunità più numerosa. Un viaggio alla scoperta di una cittadina dalla forte connotazione anarchica che da anni porta avanti un esperimento di municipalismo libertario e sa essere per questo una città del popolo.Nessuno dovrebbe chiedersi ""Che fine ha fatto la Rivoluzione?"""", perché, da qualche parte, mentre se lo chiede, c'è qualcuno che l'ha già incominciata.Gli arbëreshë, ossia gli albanesi d'Italia, sono una minoranza linguistica e culturale presente nella parte meridionale e insulare d'Italia. Di questa antica comunità fanno parte circa 100mila persone e tra queste, almeno l'80% parla o comprende la propria variante locale dell'arbëreshë, la lingua del gruppo. Gli italo-albanesi sono diffusi a macchia di leopardo in diverse regioni: Campania, Molise, Puglia, Basilicata, Sicilia e, soprattutto, Calabria, che ospita la comunità più numerosa, con oltre 58.000 persone, molte delle quali abitano a Spezzano Albanese, provincia di Cosenza. Da qui parte il viaggio di Tiziana Barillà alla scoperta di una comunità perfettamente integrata nel tessuto culturale calabrese con una forte connotazione anarchica che porta avanti da anni un esperimento di municipalismo libertario grazie alla Federazione Municipale di Base. Facendo capo alle teorie libertarie Spezzano oggi ha saputo essere una città del popolo, un'esperienza di un forte contropotere, di un controllo popolare e di un federalismo dal basso. A partire dalla nascita di comitati di lavoratori, disoccupati, studenti, pensionati, di quartiere che hanno ridato voce a Piazza Matteotti, storica piazza dei comizi e delle manifestazioni politiche e sociali della comunità e che sono riusciti, in forma assembleare, a incidere sul governo della città. Dopo Riace, Barillà torna a raccontare un mondo possibile che non è soltanto un sogno ma una solida realtà dove la politica torna a essere lo strumento con il quale si migliora la vita dei cittadini all'insegna della giustizia sociale, dell'accoglienza e della libertà."" -
Quello che è stato
«Vendetta. Non riesce ancora neanche a nominarla, quella parola, ma in fondo all'anima sa che potrebbe dedicare la vita al suo compimento.»«Il primo capitolo di una saga sui misteri d'Italia che si preannuncia lunga, densa, complessa e, a giudicare all'avvio, di avvincente lettura: non foss'altro perché Rafele, regista e sceneggiatore di lungo corso, sa come agganciare il lettore, come coinvolgerlo e, quando è il caso, come spiazzarlo». - Giancarlo De Cataldo, Robinson1 maggio 1947, Portella della Ginestra. Lucio ha 15 anni e con i genitori sta manifestando in mezzo alle bandiere rosse. In un attimo la folla che si è riunita per la festa del lavoro viene crivellata di colpi, Lucio si ritrova coperto dal sangue della madre e in un attimo raccoglie la bandiera rossa che hanno portato da casa e scappa. A compiere la strage, scoprirà poco dopo, è stato il bandito Giuliano, d'accordo con dei signori ben vestiti che non conosce. Rimasto orfano Lucio si imbarca clandestino su una nave per Napoli, dove conoscerà Calogero Frangipane, ambiguo avvocato palermitano che lo prenderà sotto la sua protezione. Ed è a Napoli che Lucio grazie a Frangipane entra in strani giri, quelli dei ricchi, dei contrabbandieri e dei malavitosi che vogliono veder rinascere il fascio, quello dei femminelli e dei piccoli delinquenti che cercano di sopravvivere, di Lucky Luciano, della cupola mafiosa e della destra eversiva del secondo dopoguerra. Ma è sempre a Napoli che Lucio si avvicinerà sotto falso nome ai comunisti di Napolitano e Amendola, è a Napoli che scoprirà l'amore e compirà la sua prima spedizione punitiva, tessendo un pericoloso doppio gioco tra le due parti – i neri e i rossi – impegnate in una sotterranea e violentissima guerra civile. A guidarlo il desiderio di vendetta contro tutti coloro che da mandanti o esecutori hanno causato la morte dei suoi genitori. In questo libro Mimmo Rafele racconta la formazione di una spia nell'Italia delle macerie postbelliche, ripercorrendo le tappe di un conflitto armato in cui il nostro Paese è stata una pedina nella partita a scacchi che sarebbe diventata la Guerra Fredda. -
Pazza d'amore
Adèle, figlia di Hugo, si è imbarcata per il Canada, in cerca del tenente Pinson. Adèle nutre il desiderio di sposarlo nonostante il suo rifiuto. Attraverso lettere inedite e stralci dei diari di Adèle e di Hugo, emerge il ritratto di una donna ribelle, caparbiamente anticonformista.«A raccontare la ""pazzia d'amore"""" della figlia di Victor Hugo fu François Truffaut in un celebre film. Ora una raccolta di lettere e brani di diario ci permette di scoprirne la voce» - Il VenerdìA partire dal 1863, Adèle Hugo, secondogenita del grande scrittore, e che aveva allora trentatré anni, divenne nella sua famiglia quella di cui si parlava a bassa voce e di cui si evitata di pronunciare il nome davanti a chiunque. Era partita, furtivamente, per Halifax, in Nuova Scozia, per raggiungere il giovane tenente Albert Pinson che desiderava ardentemente sposare e che non ne voleva sapere di lei. Eppure, l'aveva sedotta, anni prima, nella terrazza a strapiombo sul mare e nelle sale buie della dimora paterna dall'isola di Guernsey dove Victor, in esilio e addolorato per la morte della sua primogenita Leopoldine organizzava abitualmente sedute spiritiche; eppure era stata la sua amante. Il bel tenente però non l'ama più e a nulla serve il consenso a sposarlo che Adèle ha finalmente strappato dal padre, così come si rivelano inutili, anzi dannosi, i sotterfugi e le menzogne cui la ragazza ricorre per riconquistare l'uomo che ama. Adèle annuncia ai suoi il matrimonio che non c'è mai stato e al quale gli Hugo avevano inizialmente creduto. Quando scoprono che Adèle ha mentito, la ferita è inguaribile e suo padre non riesce a dominare il risentimento: per quanto libero dai pregiudizi, restava in lui affilata, esigente, una certa idea di rispettabilità borghese e di """"onore"""" familiare che Adèle aveva, ai suoi occhi, intaccato."" -
Stiamo abbastanza bene
Andrea ha venticinque anni, vive a Milano dopo essere fuggito da Napoli, ha un futuro incerto e una famiglia ansiosa. Nella capitale del Nord cerca di cambiare pelle, anche se prima dovrebbe capire cosa vorrebbe diventare. Il romanzo esordio di Francesco Spiedo, su una generazione in fuga alla ricerca della felicità. -
Benvenuti a Lagos
Chibundu Onuzo intitola ironicamente il suo secondo romanzo ""Benvenuti a Lagos"""", più che ad una città si ha accesso ad un microcosmo dove ogni giorno vi si riversano migliaia di persone. Cinque i protagonisti di questa fiaba moderna, senza soldi né conoscenze ma con la speranza, decideranno di unirsi e rimanere insieme."" -
L' isola
Sono venuti di notte, hanno occupato le nostre case, sequestrato i nostri bambini. mi chiedo: come è potuto accedere, non eravamo noi i più forti?«La tensione del racconto ci appare familiare, la metafora dolorosamente presente» - Giancarlo De Cataldo, RobinsonrnIl giornalista Luca Banti arriva a Lampedusa convinto che la strage di 366 migranti, avvenuta un anno prima, sia da imputare a un errore del comandante della guardia costiera. Nelle stesse ore i terroristi dei leoni del Jihad si preparano a sbarcare e invadere l'isola nel nome di Allah. -
Uomo invisibile
Uno dei romanzi più abbaglianti del '900, pubblicato per la prima volta nel 1952, che ha certamente cambiato la letteratura statunitense.rnrn«Un libro di prim'ordine, superbo» - Saul Bellowrn«Un libro che mi ha formato come uomo e come politico» - Barack Obamarn«Un classico. Una delle voci più originali dell'America nera» - The Timesrn«L'uomo che ha reso visibile l'America nera... sconvolgente, sincero e incredibilmente divertente» - TelegraphrnrnEllison racconta il disincanto di un giovane umiliato, senza identità, se non il colore della sua pelle nel Sud razzista e ad Harlem, prima testimonianza del dramma irrisolto degli afroamericani. Uno dei romanzi più abbaglianti del '900, pubblicato per la prima volta nel 1952, che ha certamente cambiato la letteratura statunitense. -
Amicizie profane
Niles e Onni si incontrano nella Venezia degli anni '30 ancora bambini. Dopo la guerra si ritroveranno, adolescenti, in una città trasformata, e la loro amicizia amorosa diventerà esclusiva, morbosa, imbarazzante. Brodkey, cantore dell'anima, narra una storia di seduzione e amicizia, che durerà dall'infanzia alla maturità. -
Nuovissimo testamento
Libro candidato da Filippo La Porta al Premio Strega 2021«Candidato allo Strega con la definizione di romanzo bio-politico Nuovissimo Testamento trascina il lettore in un universo che molto deve a chi lo ha preceduto, ma che spinge a riflettere sull’importanza delle emozioni, che spesso reprimiamo, e sulla potenza sovversiva dell’arte, che troppe volte trascuriamo» - Steania Parmeggiani, RobinsonrnFausto Albini si sente male in un giorno qualsiasi. Portato d'urgenza al pronto soccorso, viene ricoverato nel reparto dei disturbi affettivi, quello per i cittadini di DF con problemi di rotondità mentale. L'incontro con la dottoressa Cordio farà scoprire a Fausto un sentimento indicibile e proibito, l'amore.Proposto da Filippo La Porta al Premio Strega 2021 con la seguente motivazione:rn«“Focolai di empatia.” Già questa espressione potrebbe giustificare il romanzo “biopolitico” – in senso visionario e romantico – di Giulio Cavalli. L’empatia, ingrediente necessario di qualsiasi relazione umana, già oggi comincia a essere percepita come lieve disadattamento, come possibile intralcio nella struggle for life dove occorre essere concentrati sui propri obiettivi (immedesimarsi troppo potrebbe debilitare…). Proiettata poi in una società distopica del futuro prossimo – tra Orwell e Huxley, tra Bradbury e Philip K. Dick – diventa una vera e propria malattia, che il potere tenta di reprimere con ogni mezzo poiché rende gli individui imprevedibili, indocili, intrattabili. Lo stile dell’autore – concitato e apprensivo, con una sintassi scombinata dal succedersi febbrile degli eventi – risente (coerentemente) della distopia: le emozioni, proibite dall’alto, implodono nel quotidiano con una violenza liberatoria. La scrittura viene esposta a “sversamento” fin dalla prima pagina. Quando uno dei personaggi, in ospedale, va in bagno per leggere clandestinamente (e rischiosamente) un libro, ci imbattiamo in una pagina di Marco Polo che potrebbe essere assunta come definizione della letteratura stessa: “Signori imperadori, re e duci e tutte altre genti che volete sapere le diverse generazioni delle genti e le diversità delle regioni del mondo, leggete questo libro dove le troverrete tutte le grandissime maraviglie e gran diversitadi delle genti…”. Cavalli ci avverte con un uno straordinario esercizio di immaginazione sociologica (e antropologica) che la bellezza è sovversiva, che “non esistono emozioni turpi”, che qualsiasi società (dispotica, democratica, autoritaria, aperta…) non può permettersi di censurarle.» -
Una strada senza nome
"Una strada senza nome"""", è un'opera a parte nel percorso letterario di James Baldwin. Scritto dal 1967 al 1971 ci riconduce all'infanzia dell'autore ad Harlem e ai cruciali avvenimenti della fine degli anni Sessanta, per testimoniare e denunciare le violenze e le ingiustizie generate dall'odio razziale." -
Qui dovevo stare
Servirebbe meno dolore e servirebbe meno paura.Luca Bregolisse, detto il Brego, fa l'imbianchino e se può lavora in nero, una moglie a casa a cui non dà mai retta, una figlia e Nabil, dipendente marocchino pieno di guai. La sua vita si complica quando Massimino, figlio di Nabil, torna a casa pestato dalla polizia e si dilegua. Dovrà decidere se pensare a loro, aiutarli, o pensare a sé. -
I quaderni Fandango. Scrittura creativa per l'infanzia
Una guida per chiunque sia interessato alla letteratura per bambini e per ragazzi.Delinea la vita e l'opera di venti grandi autori e autrici, dal '900 a oggi, che ci insegnano a scatenare la fantasia, acquisire trucchi e tecniche infallibili attraverso i più svariati esercizi e suggerimenti. Tra i tanti: inventare e descrivere personaggi fantastici (Antoine de Saint-Exupéry); sviluppare sequenze di azioni piene di suspense (J.K. Rowling); usare versi in rima senza paura (Dr. Seuss); studiare gli animali e le loro azioni (Margaret Wise Brown); cimentarsi nella costruzione di una fiaba (Hans Christian Andersen); attraversare il confine tra realtà e sogno (Lewis Carroll). L'immaginazione creatrice è un processo insito nella natura umana e di conseguenza alla portata di tutti, «non perché tutti siano artisti, ma perché nessuno sia schiavo», scriveva Gianni Rodari. -
Piperita
C'è stato un tempo in cui i genitori di Lapo ed Emma sono stati felici insieme. Se quel tempo c'è stato, Lapo era troppo piccolo per ricordarlo, ed Emma non era ancora nata. I due fratelli crescono inventando mondi fantastici e lontani in cui rifugiarsi e poter essere semplicemente se stessi. -
Una lepre con la faccia di bambina
Il 10 luglio del 1976 sconvolse per sempre le vite degli abitanti di Seveso. Una densa nube carica di diossina si liberò nell'aria, rilasciata da una fabbrica dell'hinterland milanese. Laura Conti, medico e segretaria della Commissione sanità seguì giorno per giorno lo sviluppo di quella crisi. -
Laura non c'è. Dialoghi possibili con Laura Conti
Sette incontri con altrettante donne con le quali discutere dei temi a lei più cari, e che ci permettono di conoscere una delle più importanti pensatrici del nostro paese.rn«Fandango promette anche la riedizione degli altri libri scritti da Laura Conti, li aspettiamo come una bussola terrestre e amorosa per le creature del futuro.» - Alessandra Pigliaru, il ManifestornrnrnLaura Conti muore il 25 maggio del 1993, se fosse ancora viva oggi avrebbe 100 anni ed è così che la immaginano le autrici.