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Goodbye. Ediz. italiana
Immaginate che le vite delle persone possano essere rappresentate da linee tracciate su un foglio. Hanno inizio, si allungano, seguono percorsi dolci e a volte subiscono virate improvvise, scorrono parallele a quelle di altri, si intersecano per scelta o per caso. Sei racconti, sei storie, sei viaggi verso non si sa dove. Personaggi che cercano risposte e troveranno la vita con le relazioni e le dinamiche che pulsano o dormono come nei sogni, che tanto sogni non sono. -
L' incredibile storia di Casiamù
Casiamù aveva dodici anni e un solo desiderio: trovare il cammello con le ali e andare nel mondo degli uomini volanti. Non pensava ad altro. Dalla mattina alla sera il suo chiodo fisso era quello! Vuoi conoscere la sua storia? Età di lettura: da 10 anni. -
Mosaico sociale
"Mosaico sociale"""" è una raccolta di quattro racconti ambientati negli anni sessanta. Tutti hanno come sfondo la """"collina"""", vista non solo come un'amena realtà geografica ma anche come un luogo della memoria e un rifugio dell'anima. Il vero filo conduttore che lega le storie, i cui personaggi appaiono prigionieri di un destino amaro e difficilmente contrastabile, sembra ritrovarsi nella necessità di riscoprire una motivazione sia esistenziale che sociale, per inventare e dispiegare il senso della propria vita." -
Parole svenute e di versi ordite
"La parola della poesia è conoscitiva, disvela l'io a se stesso, è il filo di Arianna che guida attraverso le mille circonlocuzioni del labirinto esistenziale, è bussola interiore della navigazione attraverso il tempo. (...) La poesia è il viatico di questo viaggio nella visione e nella notte, sembra dirci Patrizia De Vita, la guida sicura per inoltrarsi con Orfeo dentro il labirinto dei sonnambuli, e magari pensare di essersi smarriti se non fosse per il fuso brillante di qualche parola cristallina."""" (Letizia Leone)" -
Pensieri di Zefiro
"Se le parole del titolo della raccolta evocano concetti labili e caduchi, di solida sostanza sono invece i versi che animano queste pagine, a rendere ben vividi i testi in esso contenuti. Eppure rimane sempre forte, in molte poesie, il concetto di spostamento, di viaggio: un vento che è anche capace di trasportare altrove. La direzione intrapresa dai versi di Isabella è dritta verso il cuore del lettore, è una poesia molto intima non perché si parli strettamente di lei ma perché nasce dalle viscere, dal cuore del suo cuore"""" (Marco Limiti)." -
La parola alle parole
La poesia di Edith Dzieduszycka adotta il soliloquio, riporta il linguaggio poetico italiano al grado zero dello stile, elimina la differenza tra poesia e prosa, si prosasticizza, indossa i vestiti della povertà, assume un tono asseverativo, assertorio, dimesso, gnomico, colloquiale, ironico, mescola abilmente il parlato con il ready made, con le frasi fatte, la citazione implicita con la riproposizione degli atti del quotidiano; gli enunciati frastici sono impiegati come frangiflutti della significazione, sono abilmente iterativi, snodati, snodabili, ribaltabili e sovrapponibili. Una voce monologante presiede il campo poetico con una ossessività che ripete il gesto del posseduto dall'ossessione, con una fretta come per mancanza di tempo e mancanza di spazio. Il risultato estetico è una prosodia sorprendentemente intensa, monocorde, frastagliata e vissuta, ritmica, capace di aderire alla più varia fenomenologia dell'oggetto ""parola"""". (Dalla prefazione di Giorgio Linguaglossa)"" -
Sangue dallo spazio profondo
"Un romanzo apparentemente """"facile"""" che D'Angelo ci presenta attraverso i travestimenti del genere spaziando dalla fantascienza al fantasy al thriller politico, ma che in realtà nasconde un'angoscia esistenziale, una struggente nostalgia di un Bene perduto e a cui si tende disperatamente, senza sapere, senza capire, inermi burattini del grande manipolatore, il demiurgo: Johnny Gongo. E, per parafrasare una raccolta di testi teatrali di Stefano D'Angelo, ancora una volta dobbiamo ammettere, alla fine di questa lettura, che così è, ma non pare!"""" (Marco Belocchi)" -
Il segreto delle donne 2
Il protagonista Ivan è un ragazzo con tanti sogni e aspirazioni. Abbandona la sua terra d'origine per realizzare il suo progetto: crescere. Durante questo complesso percorso incontra tanti amori confondendo molto spesso il romanticismo con l'attrazione, i sentimenti con le mere pulsioni. Ma la realtà lo sorprenderà oltre ogni immaginazione. Sferzato da un demone che lo accompagna e confinato nella solitudine, cercherà riscatto nell'amore, scontrandosi con i temi attualissimi dell'identità sessuale e della multiculturalità sociale. Il suo cammino lo porterà ad una profonda ed inaspettata rivelazione di se stesso e non solo. -
Prospettive di Axaji Madhugah
"Valerio Gaio Pedini sta vivendo un passo avanti nella liquefanza. Ci ha già mostrato la liquidità della società ed ora ci mostra il suo fluire interiore. Ha compreso che ciò che è fuori è diretta conseguenza di ciò che è dentro e proprio come un romantico si scopre in molti nomi, eterne maschere di se stesso. È lui che idea Axaji Madhugah e lo compone da bambino riscoprendo l'atto creativo e divino che c'è in noi."""" (dalla prefazione di Siria Eva Comite). """"Il nichilismo dispiegato è questo fronteggiamento che la poesia di Pedini si trova a gestire. Uno star-di-fronte che sa di sfida come solo un poeta giovanissimo può esperire; una condizione di eterna belligeranza tra la forma-poesia che si è dissolta ed implosa, ed il mondo, quella mondità che legifera e legittima, con l'""""io"""" ridotto a mera ipseità, tautologia di se stesso, mutismo e ammutinamento, consapevolezza che il momento della poesia è muto, che il linguaggio della comunicazione è nemico mortale della comunicazione estetica."""" (dalla nota critica di Giorgio Linguaglossa)" -
Le parole e i giorni
"Le parole e i giorni"""" è una sintesi delle poesie che l'autore ha scritto nel corso degli anni. Nate dalla passione per la scrittura e da un'assoluta necessità personale, quasi fisica, di fermare sulla carta la vita che scorre. Nate dal timore di perdere per sempre momenti e affetti importanti che restano nella memoria profonda, ma rischiano di svanire, di rimanere sepolti, se non li salviamo in una forma definitiva. Pezzi di vita che reclamano di essere colpiti; persone, luoghi, circostanze che infine costruiscono te stesso. Poesie sorte in attimi, anche dalle piccole cose." -
I mendicanti-L'ultimo saluto. 2 storie per il cinema
I mendicanti: Viola, un'attrice quarantenne in declino, grazie alla sua passione per la sceneggiatura, riuscirà a risalire la china, scrivendo un soggetto sulla violenza sulle donne. Da quel momento però si troverà coinvolta in un giallo dai contorni oscuri e intricati che, per uno strano e crudele gioco del destino, la porteranno sulle prime pagine dei giornali. L'ultimo saluto: Larissa (Grecia) 15 settembre 1943. Un lanciere del reggimento italiano viene sorpreso da alcune SS mentre butta una bomba in un cortile, dileguandosi nel nulla. L'accusa è di sabotaggio e dura e implacabile è la rappresaglia tedesca. Uno dei fatti più tragici e commoventi dell'epoca che meritano di essere riportati alla luce. -
La noia è un colore primario
"La noia è un colore primario. La raccolta di Alessandro Canali sorprende già nel titolo. Siamo abituati a considerare la noia come una mancanza: di stimoli, di interessi, di ideali. La noia è quella fuliggine della vita a cui non sappiamo dare un nome. Ma non qui. Tra le righe di queste poesie la noia è il sentimento da esorcizzare, il blocco di partenza, il trampolino in attesa del tuffo. Potrei dire che Alessandro, nel laboratorio """"In bilico sui versi"""", è la voce fuori dal coro, il verbo irregolare, la pulce che mette in guardia contro l'appiattimento della parola. [...] Possiamo superare o arginare le burrasche usando il salvagente delle parole se, come Alessandro Canali, filtriamo la realtà con l'ironia cercando di non prenderci troppo sul serio."""" (Dalla prefazione di Laura Pezzola)" -
Leggera come la neve
Emily, a 17 anni, compie un viaggio alla ricerca della verità che la metterà di fronte ad una realtà più terrificante della fantasia e che la spingerà a diventare/volare leggera come la neve. -
Quell'uomo che strilla sul tetto
Nei cinque racconti si destreggiano serietà e leggerezza che, mescolate, ballano come in un valzer ma sulle note di una società costellata da egoismi, avidità, insicurezze, solitudini e, danzando tra le crepe dei nostri tempi, accompagnano i protagonisti nelle ipocrisie e nei malesseri... Come l'immagine che vuole suscitare il titolo della raccolta, un uomo, su un tetto, urla ciò che secondo lui sono storture nel tentativo di esserne consapevole per migliorare soprattutto se stesso. -
Il senso del cammino
Nei versi di Paolo Cordaro - scrive Marcia Theophilo nella presentazione sono evidenti la polifonia di voci di altri linguaggi che l'attraversano. Tra il suono e il senso si odono voci conversare nei dialoghi fra i personaggi. La sua è una poesia che si offre. Sono sentieri del proprio tempo, è un invito al lettore perché possano essere lette ed ascoltate. E la capacità di sognare di Paolo Cordaro, l'istinto musicale, il suo lirismo si esprimono nei ritmi da lui stesso creati, il passato germoglia nel presente e nel futuro. -
Talis viridis. Il talismano di ambra nera
Almo, un giovane malaticcio e sofferente, in seguito ad un naufragio, si ritrova in una terra sconosciuta. Attraversando un bosco rinviene un bastone, che si rivelerà fatato. Giunto nel villaggio di Sekhal conosce la bella principessa Liseisa, erede al trono del regno di Waalam, usurpato dalle forze del Male. Liseisa scopre che Almo porta al collo un portentoso talismano e con lui e alcuni straordinari personaggi parte alla riconquista del regno usurpato. I coraggiosi, aiutati nell'impresa dal bastone fatato e dal talismano e persino da un uccellino, percorrono territori insidiosi e strani, superano spaventosi pericoli e incontrano mostri e e paladini della giustizia, mentre Almo si trasforma via via in un giovane coraggioso e forte. Il continuo susseguirsi di avventure e vicissitudini straordinarie terranno sospeso il lettore fino al colpo di scena finale, imprevedibile e risolutivo. -
Cane nero
"Non so chi ci sia sopra e non so chi ci sia sotto, ma so che qualche volta queste cose accadono. Per caso, per fortuna, oppure semplicemente perché era scritto che dovessero succedere. O forse sono la nostra forza e la nostra voglia di vita che ogni tanto ci permettono di scampare da pericoli incombenti. Chissà. Non ho ancora capito se siamo noi stessi gli artefici del nostro destino, ma mi rendo conto che alla fine di questo viaggio avremo tutto più chiaro. Scopriremo cosa ci attende dall'altra parte e perché da quest'altra sarà andata in un certo modo""""." -
La spada e la croce (1121-1265). Il castello di Louisville. Vol. 2
Francia 1121-1265: tempo di crociate. In questi 144 anni ben quattro conti di Louisville, pervasi da un sacro ardore, impugnano la spada e corrono in Palestina a combattere gli infedeli. Dopo la IV crociata, Luigi III partecipa anche a quella contro gli albigesi. Però, nauseato dall'efferatezza dei Crociati, abbandona l'impresa incappando per questo nella scomunica del Papa. Cosa potrà fare per ritrovare finalmente la serenità? -
Vivere senza doversi scusare
Le storie di Claudio, figlio di Rino, e di Gianna, figlia di Fahd, entrambi con rapporti controversi con i propri padri, si incrociano. Un viaggio di andata e ritorno sospeso tra Roma ed Algeri, un incontro casuale che cambierà i loro percorsi esistenziali facendogli fare i conti con i fantasmi del passato fino a farli riconciliare ""forse"""" con la loro personale condizione di figli."" -
La guerra imperfetta
Durante le operazioni militari in Iraq, velivoli statunitensi bombardano e distruggono un'isolata ed apparentemente innocua postazione antiaerea nemica. I crateri scavati dalle bombe nella sabbia del deserto fanno tornare alla luce i resti di un'antichissima città. Un mecenate italiano incarica un cattedratico inglese di indagare su cosa si nasconda in quel sito archeologico così misteriosamente venuto alla luce. Per scoprire l'arcano si susseguono una serie di indagini storiche, morti sospette, rapimenti, ricerche presso musei e biblioteche, che ruotano intorno alle figure della giornalista Giorgia Santi, del maggiore Anselmi, del mecenate italiano Cesi, del professor Moore e del maggiore Volkov, audace e spietato agente russo.