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Graffi dell'anima
"Graffi dell'anima"""" è il frutto di riflessioni nate così, spontanee e quasi impreviste, il primo giorno di primavera del 2014 e continuate, quale emblema di risveglio spirituale dall'appiattimento del quotidiano, sotto l'impulso di """"cristallizzare"""" le emozioni trasfondendole in scrittura - mista di aforismi e componimenti - specchio, a volte impietoso a volte incoraggiante, della mutevole condizione umana. Fin dal primo """"graffio"""" ha preso corpo nelle parole l'intimo sommerso dell'autore ed i colpi dell'Io quotidianamente trascurato hanno trovato la loro ragione d'essere, offrendo al lettore uno spunto di analisi della - propria ed altrui - genuina identità personale, che trascende quella apparente spesso offuscata, inquinata, per non dire contaminata, dai pregiudizi, dalle convenienze e condizioni ambientali che ogni persona, suo malgrado, rivela al prossimo e nasconde a se stesso." -
L' attimo di mezzo
Una storia che nel ricordo del passato e nell'attesa del futuro costruisce il presente, il solo attimo che conta davvero. Un mistero che trova la sua risoluzione nell'arco di una notte e del giorno seguente, in un quartiere residenziale di una città senza nome, in un luogo geografico indefinito dove due uomini, diversi per età ma accomunati dalla ricerca dell'amore, si scontreranno con il senso della vita. -
Prima di andare
"'Prima di andare' è un invito alla ricerca continua verso la libertà, scavando nel profondo, al di là della mente, verso quella pace che permette di vivere sereni e liberi dalle grandi illusioni e dai sogni di potere o di rivalsa sugli altri che condizionano tanta gente. È la storia verosimile di una persona comune, come il Renzo Tramaglino di Manzoni, alle prese con le vicissitudini di una vita straziata da continui abbandoni."""" (Dalla prefazione di Sandro Sigillò)" -
Rapidi fendenti
"Welcome to the freak show!"""" Su il sipario! Quindici """"racconti di mezzanotte"""" tra incubi, mostri, follie, scherzi, presagi, paure e fantasmi." -
Ritagli. Poesia e contropoesia delle cronache
"Sognare la pace dentro l'abisso della storia significa, inevitabilmente, tirare le fila dell'edificio della creazione, patire con esso e in esso tutta la sua incompiutezza. Significa pensare Dio, ripensare, da dentro la realtà com'è e come si presenta, la verità in cammino, in processo attraverso le vicende e la stessa opacità del mondo. Così le notizie, i fatti, gli invadenti temi delle cronache planetarie possono diventare non un oggetto di non-senso, un materiale inerte e puramente giornalistico, ma il tema di una visione, di una ricapitolazione possibile almeno nella camera oscura della parola..."""" (Dalla introduzione di Daniele Piccini)" -
Seduzioni
Nel gioco della seduzione si sovrappongono spesso due realtà, una visibile, concreta, l'altra impalpabile, nascosta. Cos'è che fa scatenare la scintilla? Non c'è dubbio, tutto quello che eccita di più la fantasia. -
Anamòrfosi
"Quello che ora è necessario è una nuova visione di ciò che è il reale e di ciò che la poesia vuole essere. È da qui che ha inizio il lavoro poetico di Angela Greco, il suo progetto di ampliare la 'forma-poesia' per creare una poesia nuova, moderna, dialogata e narrativa che sappia argomentare e presentare i suoi personaggi, le sue maschere. E sarà su questo punto che si disegnerà un nuovo spazio per la poesia del futuro. La poetessa pugliese riparte dal punto tracciato da Czeslaw Milosz in Ars poetica del 1957, posta in epigrafe del libro, alla ricerca di uno spazio espressivo integrale che sia contenitore di una 'forma' più ampia e di un 'tempo' più ampio (tempus regit actum, dicevano i giuristi romani), una linea di riflessione che attraversa la poesia del secondo Novecento. Una linea di riflessione che diventa una linea di demarcazione. Angela Greco accetta di misurarsi con una 'forma più spaziosa ', seguendo e traendo le conseguenze dalla impostazione che ha dato Czeslaw Milosz al problema della poesia dell'avvenire. È dentro questa problematica che si situa questo lavoro della poetessa di Massafra."""" (dalla Prefazione di Giorgio Linguaglossa)" -
Il battito della felicità. Antologia. Racconti, giochi letterari e film famosi. Laboratorio «Insieme per scrivere» 2016
In questa quinta edizione del Laboratorio ""Insieme per scrivere"""" - dopo esserci cimentati nelle precedenti Antologie con i ricordi, le parole, il gioco e le coincidenze - abbiamo girato intorno alla felicità, questo stato dell'anima tanto ricercato ma anche spesso così difficile da raggiungere. Sempre nell'Antologia abbiamo poi previsto due sezioni: una ispirata al tema di quest'anno, dove abbiamo creato acrostici e tautogrammi e altri giochi letterari che fanno riflettere e divertono nella loro composizione così articolata; l'altra, a tema libero, dove abbiamo dato anima e corpo ad oggetti inanimati inventando delle prosopopee dove si ripropone, in forma quasi allegorica, la vita degli uomini, le loro debolezze, le loro ingenuità ma anche la loro saggezza. Anche in questa edizione per dare corpo al concetto di felicità abbiamo voluto inserire le locandine di film che avessero all'interno del titolo questa parola. Dunque sfogliare queste pagine può aiutare a scoprire qual è il battito della felicità, come recita il titolo, per raggiungerla ogni giorno della nostra vita condividendola con gli altri."" -
La poesia di Alfredo de Palchi. (L'anello mancante del secondo Novecento)
Alfredo de Palchi nasce a Legnago (Verona) nel 1926. Nel 1967 pubblica per Mondadori, nella collana ""Lo Specchio"""" a cura di Vittorio Sereni, l'opera di esordio: Sessioni con l'analista. Negli anni Cinquanta si trasferisce prima a Parigi e poi a New York. Per cinquanta e più anni scompare dalle edizioni della poesia italiana maggioritaria, e viene riletto e rivalutato soltanto adesso dai poeti della quinta e sesta generazione del Novecento, che lo eleggono a maestro indiscusso della poesia contemporanea. Durante questi decenni ha diretto a New York una rinomata rivista di poesia, """"Chelsea"""", ed ha curato la traduzione e la diffusione negli Stati Uniti della poesia italiana del Novecento. Come è potuta accadere una amnesia così sorprendente? Quali i motivi? Il fatto è che de Palchi ha un modo di poetare assolutamente così singolare che non può essere accomunato a nessun altro linguaggio poetico italiano del secondo Novecento. Quella sua particolarissima lontananza nostalgica dall'Italia lo renderà estraneo alla cultura del post-ermetismo e del successivo sperimentalismo."" -
David il bello e altri racconti
Giovanni Gaspari è uno scrittore sui generis che ama confrontarsi con la realtà quotidiana, che sa analizzare i diversi aspetti della vita e sottolineare con acutezza e profondità quanto l'uomo sia fragile e lo sia sempre stato nel corso dei secoli. Questa raccolta - che comprende i racconti David il bello, Zia Alba, Adalgisa e L'Astronave galattica - richiama nelle atmosfere e nella sensibilità i suoi precedenti lavori. Anche in questo nuovo testo, infatti, c'è ironia mista a tristezza per le storture del nostro vivere quotidiano. È un fotografare la realtà moderna facendoci soffermare su vizi e virtù. E il finale di ogni racconto, contiene, oltre ad un colpo di scena inaspettato, sempre anche una morale. -
Il fiore che ti rubo nei sogni
Questa poderosa raccolta di Marco Sette colpisce soprattutto per la capacità di tenere il ""contenuto"""" dei versi su una dimensione piena di spessore, densa, direi carnale! Il tema dominante - anzi ricorrente - è quello di un amore sempre vivo, pulsante, consumato ma al tempo stesso sofferto, vissuto con grande intensità ma anche desiderato, lontano, inafferrabile nella sua pienezza: un amore che provoca ferite dolci e dolorose, che quando stanno per rimarginarsi si riaprono piacevolmente perché tutto il piacere sta nel desiderio, nell'attesa, nel ricordo. Qua e là - come nel caso di Voglio farti venire - appaiono anche venature di """"puro"""" (ma sano) erotismo: pennellate di rosso vivo nell'affresco poetico che decora tutte le pagine. (Mauro Limiti)"" -
Vennero i giorni
Un diario poetico che racconta otto mesi di giorni diversi. -
Fondamenta per lo specchio
"Francesca Dono fa poesia come fa fotografia, con lo smartphone, ha uno sguardo originale e non convenzionale sulle cose come può averlo un primitivo nell'isola di Pasqua. Leggi le sue associazioni e rabbrividisci, non ti ci raccapezzi. Inverte l'ordine degli addendi, e il risultato cambia, è questo il segreto del suo approccio. Possiede il segreto dei «frammenti», li mette in un bussolotto, agita il tutto, e quello che ne viene fuori è un prodotto sempre diverso. Fa del bricolage e del brigantaggio linguistico. Le sue composizioni hanno una leggerezza e una fragranza encomiabile: («Il Roipnol cade tra le spire dei geroglifici»; «Lasciare il cavallo di Troia nella luce della nebbia»). Procede con una precisione fotometrica («Eliopoli contro il vetro»; «Mi hai gonfiato sciacallo per sigillare l'aria»); si esprime mediante enunciati surrazionali e insensati («Anche sua maestà sbatteva tutte le ciglia da una stanza all'altra»); adotta notazioni quasi didascaliche, fa cartografie di fotografie e di immagini, poi cambia passo, allunga il passo, torna indietro, ci ripensa, va avanti [...]"""" (Dalla prefazione di Giorgio Linguaglossa)" -
I favolosi ruggenti anni '60. Ai miei tempi... Uffa, che palle!
"C'è qualcosa di familiare nei racconti di Sandra Sordi che rimandano il lettore a quella tradizione non troppo lontana, dell'Italia post bellica, raccontata dai nostri nonni, nelle pieghe della vita quotidiana di una nazione che lentamente stava ricostruendo se stessa. La scrittura è stata volutamente arricchita del """"lessico familiare"""", caustico, irridente. Il divertimento è la chiave d'ingresso per capirne il profondo significato. Ma guai a fermarsi alle apparenze! Dietro l'apparente semplicità di ogni singolo racconto, dietro la grottesca, a volte patetica, caratterizzazione dei personaggi si cela il mondo dei sentimenti, delle nostalgie, della enorme dignità delle famiglie nei favolosi ruggenti anni '60."""" (Dalla introduzione di Sarita Massai)" -
Cuori in caduta libera
«Quattro racconti che giocano sul filo della sensualità e dell'erotismo e dove i protagonisti sono quasi orgogliosi delle loro trasgressioni. Questi fotogrammi d'amore, di un 'prendi e lascia' compulsivo, fanno riflettere sul confronto fra generazioni passate e presenti: i tradimenti, che una volta venivano nascosti in nome dell'unità familiare, sono qui sbandierati senza remore... Tuttavia, non bastano le malelingue del paese a fermare l'irrequietezza della passione, la quale viene descritta come ""l'elisir della fattucchiera"""", una spada di Damocle che rende, a tutt'oggi, gli uomini spregiudicati e le loro dolci metà, pur con ruoli e aspetti differenti, donne a tutti i costi.» (Dalla prefazione di Chiara di Sarro)"" -
Er diavolo e l'acquasanta. Poesie, racconti, commedie
Ma tu me lo sai dì perché la tera invece d'inghiottisseli de botto se fa carcà da tanti cacasotto e se l'aregge da matina a sera? -
Vide cor meum. Antologia poetica
"Sono versi turgidi di sentimenti avvolti da una spirale di tristezza, che talvolta è portata al parossismo, in altre invece s'intravede quella luce, se pur tenue, d'una speranza che può portare ad una salvezza."""" (Luigi Sambito)" -
Coraggiosi navigatori
Passaggi, stati d'animo, sentimenti, affreschi di innocente bellezza segnati. Espressioni, emozioni cariche di forte intenzionalità del fluire nel divenire. Uno spaccato in cui, nella concretezza della realizzazione, si assaporano percezioni e dimensioni nuove. Audaci evoluzioni che comunicano la voglia di Riuscita nel piacere di sé. Navigare... evolversi e permettere interezza all'esistenza. -
Dipinti di-Versi. Raccolta di pitture pensieri e poesie. Ediz. illustrata
La pittura diventa poesia e la poesia dà nuova vita alla pittura. Questo è ciò che si è verificato in una bella serata al caffè letterario Mangiaparole dove una mostra delle pittrici Maria Laura D'Anna e Giuliana Lipparini ha ispirato un gruppo di poeti (Melchiorre Carrara, Biagio Cipolletta, Davide Cortese, Ludovico Fulci, Alessandra Iannotta, Claudio Lipparini, Andreina Russo, Ida Verrei) che in estemporanea hanno creato versi sui quadri esposti. Il risultato è stato sorprendente: le poesie hanno illustrato i dipinti facendo emergere particolari sconosciuti ed integrando per così dire l'opera pittorica con nuove emozioni, nuove risonanze e nuove suggestioni al punto da suggerire l'idea che parole e colori fossero nati nello stesso momento e dalla stessa persona. Infatti, mentre i pittori illustravano i loro quadri, il pubblico presente poteva ""leggerli"""" contemporaneamente nelle poesie da essi scaturite in uno stato di totale simbiosi. Insomma, un esperimento che si è tramutato in un'esperienza feconda - di cui questo piccolo libro vuole dare testimonianza."" -
La clessidra e il sogno
"Temi centrali dell'opera di Angela Carlini sono la tenerezza, la carnalità, ma anche il silenzio, quel silenzio che ci permette di entrare in sintonia con la parte più profonda di noi stessi e nello stesso tempo ci aiuta a conoscere l'altro nella sua intimità.Sono versi che accendono di emozione, sprigionando grande sensualità: amore visto come incontro e fusione di anima e corpo che diventa lo scopo centrale dell'esistenza."""" (Fabio Amato)"