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La fede nuda. Dialogo sul credere e il dubitare
Il processo condensato in questo libro è quello di un vissuto portato alla parola. Sotto l'incalzare delle sagge domande di Paolo Bertezzolo rivolte a don Luigi Adami, ricorre la memoria, affettuosa e riverente, di personaggi come Turoldo, Balducci ed altri, con cui don Adami ha intrecciato relazioni significative ed amicali. Costante è il riferimento al lungo e multiforme cammino di ricerca, condotto dai due autori, al ""gruppo per il pluralismo e il dialogo"""", al quale hanno dato il loro contributo, nel tempo, personalità di spicco e dalle competenze più varie. È da credente che don Luigi Adami affronta gli interrogativi di senso che questa ricca gamma di vissuti solleva. La fede, che egli esprime, è una fede """"nuda"""", che non vuole mettersi al riparo di ideologie, né intende distribuire certezze a buon prezzo per arginare le inevitabili e umane paure. In questa """"pensosità"""" credente, don Adami non si sente del tutto lontano dal """"fratello ateo, nobilmente pensoso"""" di Turoldo, perché la vera linea di demarcazione non è tra chi si dice credente e chi si confessa ateo, ma tra """"chi cerca continuamente"""" e chi non cerca più. (Dalla prefazione di Augusto Barbi)"" -
La Chiesa cattolica in Europa centro-orientale di fronte al nazionalsocialismo 1933-1945
Il presente volume, nato come i precedenti della Collana ""Storia della Chiesa in Europa centro-orientale"""" dalla collaborazione di numerosi studiosi, è il primo che affronta lo studio della storia della Chiesa cattolica nel tormentato periodo della dominazione politica e militare del nazionalsocialismo. Il XX secolo viene talvolta chiamato """"l'età delle ideologie"""". Tra le ideologie sorte dopo la Prima guerra mondiale, dopo l'ideologia comunista in Russia, vi era anche il socialismo nazionale tedesco, una dottrina totalitaria caratterizzata da una visione della società nazionalista e razzista, assoggettata allo Stato. L'ideologia nazista aveva stabilito, come uno dei punti del suo programma, la battaglia contro gli ebrei e la distruzione del cristianesimo. Lo scopo di questa pubblicazione è quello di presentare le Chiese e le comunità cristiane nei diversi Paesi dell'Europa centrale e orientale durante l'egemonia nazista, affidando l'elaborazione di singole aree geografiche e Paesi agli studiosi provenienti da una data regione. Dare voce agli storici dei Paesi direttamente interessati e colpiti dalla tragedia della persecuzione è particolarmente importante ed è stato riconosciuto e apprezzato come uno dei punti di forza della collana."" -
Perseguitati per la fede. Le vittime del nazionalsocialismo in Europa centro-orientale
"Questo ulteriore volume curato dal Prof. Jan Mikrut della Pontificia Università Gregoriana offre un quadro ampio e articolato delle vittime del Nazionalsocialismo nell'Europa centro-orientale. Gli autori degli studi hanno rintracciato ed esaminato con lodevole acribia storica migliaia di documenti presenti nei numerosi archivi europei, portando alla luce motivazioni, comportamenti e ambizioni sia dei carnefici sia delle vittime, che restano i veri protagonisti in positivo di questo triste censimento. La lettura di quest'opera sarà di grande edificazione per tutti. I numerosi martiri, alcuni dei quali già elevati agli onori degli altari dalla Chiesa, ci interpellano ogni giorno sulla nostra vita di coerenza cristiana. Non disperdiamo come acqua sulla sabbia, il grande dono della fede. Il Vangelo ha ancora oggi bisogno di testimoni credibili."""" (Card. Angelo Amato SDB)" -
Le voci del silenzio. Una casa per ricominciare a vivere
"Non possiamo non giocare la nostra parte, per quanto piccola, inesperta e impacciata, di fronte alle donne che vivono la Casa gestita da A.C.I.S.J.F. Protezione della Giovane di Verona (un'Associazione di Volontariato che accoglie donne sole o con bambini in emergenza abitativa e/o vittime di violenza). Donne, prima di tutto; donne con una storia intessuta di ricordi e gioie, ferite e rimorsi, malinconie e sogni. Vite spesso poco serene sin dall'infanzia, ma non per questo con un destino segnato. Vite ricche di risorse oltre a quelle fragilità che, assieme a molti altri fattori, le hanno portate a trascorrere un periodo nella nostra Casa. Il desiderio delle Autrici è di dare voce a tutte quelle possibilità e rivincite di cui siamo partecipi e anche alle ingiustizie che vengono omesse e poi rimosse. Di raccontare le """"voci del silenzio"""" sperando di riuscire a farlo con delicatezza e nel massimo rispetto...""""" -
Lettere in bottiglia. Ai nuovi nati questo vostro Duemila
Raniero La Valle raccoglie in questo libro le più recenti lettere che raccontano il suo percorso politico e spirituale. Lettere infilate nei colli di bottiglia, chiuse con tappi a ceralacca e lanciate nel mare della modernità. Sono rivolte a chi ancora ha la mano dolce e cerca di ingentilire la storia con le sue passioni e accarezzare la terra. Sono lettere destinate al tempo che verrà, ai nuovi nati, alla generazione next, ai Millennial. Perché la salvezza sia sempre possibile. Nonostante la violenza, il razzismo, l'esclusione, la precarietà, il dissesto ambientale. Nonostante la deriva etnonazionalista e il rigurgito della guerra. Nonostante tutto questo, le lettere di Raniero La Valle riconnettono i fili di una memoria che merita d'arrivare lontano. Questa memoria è il regalo di un uomo che ha vissuto il male radicale (il fascismo, la guerra, l'idolatria del potere) e l'ha rigettato. È l'eredità di un testimone che si è fatto protagonista dell'edificazione di una società ""altra"""" dove i diritti fondamentali, la libertà, la salute, la scuola, il lavoro, l'eguaglianza, la giustizia, la pace, fossero scritti per sempre sulle tavole del costituzionalismo post-bellico, ma anche nelle leggi e nelle prassi di vita. Ma è anche la lezione di un cristiano che - sulle orme di Giovanni XXXIII prima e ora di papa Francesco - si pone il problema di quale Dio professare. Non un Dio lottizzato, banalizzato, non il """"dio tappabuchi"""" utilizzato comodamente dai potenti di turno per le finalità di un potere strumentale ma un Dio che è puro amore, che siede accanto al povero, al naufrago, al migrante, senza chiedere nulla in cambio. «E se ha un senso leggerle, è perché io sono uno dei pochi ormai che avendo vissuto """"quel nostro Novecento"""" può ancora ammonire e gettare uno sguardo di trepidazione e d'amore su """"questo vostro Duemila""""»."" -
Benedetto Calati il monaco della libertà. Un'intervista nascosta di Innocenzo Gargano e Filippo Gentiloni al monaco camaldolese
In questo libro, curato da Raniero La Valle, sono presenti due fonti rimaste finora inedite sulla vita di Benedetto Calati, il monaco camaldolese più importante del Novecento. Si tratta della lunga conversazione che padre Benedetto nel 1994 ha avuto con don Innocenzo Gargano e Filippo Gentiloni (all'epoca informatore religioso del ""Manifesto""""). In questa intervista, fino ad oggi nascosta, con sincerità e senza ombra di censura padre Benedetto, interrogato dai due amici, ricostruisce tutto il suo itinerario e la sua vita. La seconda fonte è la personale esperienza di amicizia e confronto di Raniero La Valle con padre Benedetto. Ne scaturisce il racconto straordinario di una vita che si è manifestata come paternità, si è svolta nell'esodo, si è compiuta nell'amore; una vita che è stata un cammino attraverso le stazioni della libertà. Benedetto Calati (1914-2000). Monaco camaldolese, fu testimone profetico del Concilio, riformatore della vita religiosa nel suo Ordine religioso e soprattutto un monaco amante della Parola di Dio. Benedetto Calati è rimasto nella memoria di molti per il suo dialogo con i non credenti, le altre religioni, il mondo ebraico ma è anche ricordato per la sua passione per la lectio divina e per aver traghettato, da priore generale dei camaldolesi per 18 anni (1969-87), i suoi monaci nella difficile temperie del post-Concilio."" -
Il demone dell'amore. La grande filosofa al cospetto di un sentimento che infiamma
In un intenso dialogo con Francesco Comina e Genny Losurdo, Ágnes Heller, la grande filosofa ungherese, conduce il lettore attraverso un viaggio appassionato sul tema dell'amore, dalle origini del pensiero fino ad oggi. Un viaggio che corre dentro un filo narrativo serrato dove si mescolano le intuizioni dei filosofi con le leggende mitiche, letterarie e artistiche fra eros, philia, agape, amor passio, amor intellectualis e l'etica della cura e del prossimo. Senza dimenticare i riferimenti all'oggi, al rapporto tra amore e politica, in un'Europa bifronte, piena zeppa di paradossi inconciliabili, uscita dal flagello della guerra invocando l'universalità dei diritti umani, la solidarietà, la libertà e poi finita, con la caduta del muro di Berlino, nell'alzare fili spinati, barriere e nuovi muri. Il libro si chiude con uno scritto inedito della Heller, un ricordo vibrante, pieno di amore per i novant'anni dalla nascita di Anna Frank, sua coetanea. Entrambe condivisero la triste sorte riservata agli ebrei stritolati dal nazismo. Ágnes si salvò, dopo la liberazione del ghetto di Budapest, Anna venne invece deportata e uccisa nel lager di Bergen Belsen. -
Missione. Vivere il Vangelo con i piedi
Il libro nasce dall'ascolto attento delle numerose testimonianze di missionari, preti e laici, che in questi decenni hanno lasciato l'Italia per servire paesi, chiese e popoli lontani. Sono storie di vita che parlano di amore e di servizio, di incontri e scontri, di gioie e fatiche. Sembra quasi di vedere i loro volti sorridenti dire grazie per il tempo trascorso tra i poveri, e le loro mani aperte mostrare le ricchezze che hanno ricevuto in dono. Le loro parole ci fanno solamente intravedere alcune luci, piccole ma intense, che possono indicare a noi e alle nostre chiese cammini da percorrere con fiducia e speranza per seguire i passi di Gesù e annunciare il suo Vangelo. Luci che possono illuminare lo stile ""missione"""" che Papa Francesco chiede a tutta la Chiesa e tutte le Chiese: la missionarietà della Chiesa non è soltanto di alcuni, ma di tutto il popolo cristiano. Quel popolo di Dio che è chiamato ad aprire sempre di più i suoi confini e ad abbracciare sempre di più tutti gli uomini e le donne per i quali Gesù è morto e risorto."" -
Tempi feroci. Vittime, carnefici, samaritani
In tempi feroci, oggi come ieri, le coscienze devono decidere se stare dalla parte dei carnefici o delle vittime. Se fingere di non vedere la vittima, come fanno il sacerdote e il levita della parabola evangelica, oppure soccorrerla e accoglierla, come fa il samaritano. Le vittime di questa stagione feroce sono i profughi e i migranti, umiliati e offesi, torturati e assassinati nei lager libici, lasciati annegare nel Mediterraneo, respinti e uccisi da muri e da leggi disumane, feriti dai razzismi, sfruttati. Ma ci sono, ovunque, anche i samaritani che soccorrono e accolgono, si oppongono alla disumanità, si battono per la giustizia e l'uguaglianza, credono nella fraternità. Praticano la buona accoglienza che valorizza i talenti di chi è accolto. Tengono viva la speranza. Ovunque ci sono coscienze che si oppongono alla ferocia, talvolta a prezzo della vita. Il libro raccoglie testi inediti o pubblicati in una prima versione su «l'Adige», «Trentino», «Il Margine», ildolomiti.it. Sguardi senza confini sul nostro presente e squarci di feroci passati che non vanno dimenticati. -
Amori consacrati. Testimonianze di suore, frati e preti omosessuali in Italia
Le testimonianze raccolte nel libro ""Amori consacrati"""" colgono la diversità nel cuore della Chiesa cattolica: suore, frati e preti raccontano l'essere diversi in una struttura di estrema normalità, testimoniano l'essere omosessuali e consacrati, spiegano il cammino difficile che, da paure, tabù e giudizi giunge alla libertà e alla pace interiori davanti a Dio. Le loro voci parlano a chiunque si sia mai fatto delle domande sulla sessualità, sulla normalità e sulla norma, sulla coscienza nel suo rapporto con l'autorità, a chiunque abbia vissuto la solitudine, il peso del silenzio, l'impossibilità di parlare e l'assenza di dialogo, a chiunque voglia sentire voci da sempre messe a tacere."" -
Dema: una vita donata. Un grido dall'Amazonia
In questo libro ricordiamo Ademir Alfeu Federicci, Dema, coordinatore del Movimento per lo Sviluppo della Transamazzonica e Xingú (MDTX), assassinato nella sua residenza il 25 agosto 2001. Un uomo semplice, agricoltore, migrante, politico, con una bella famiglia; sempre di buon umore. Ha saputo coniugare ""fede e vita"""" come la gente umile che mangia sempre """"riso e fagioli"""". Lui stesso si presenta: «Sono un agricoltore e ho fatto solo le elementari; ho imparato alla scuola della vita». Viviamo un'epoca di grandi trasformazioni che segneranno per sempre il futuro dell'Amazzonia e del pianeta, la madre terra. Quale sarà la nostra risposta davanti a questa grande sfida? È stato celebrato un Sinodo per l'Amazzonia perché tutti si prendano cura di questa immensa terra bagnata dalle acque, attraversata dalla foresta, abitata da popoli indigeni in via di estinzione. Scrive il vescovo della Prelatura dello Xingù, dom Erwin Krautler: «I popoli indigeni sono eredi di una sapienza millenaria, di un profondo rispetto per l'ambiente, di un vero amore alla terra nella quale vivono in comunità, dove riposano i loro antenati [...] abbiamo in comune lo stesso sogno: """"Uma terra sem males"""" (una terra senza mali), dove tutti possano vivere in pace come fratelli e sorelle, figli dello stesso Padre». Il rivoluzionario Dema ha fatto la sua parte. Suor Dorothy è stata interrata come semente, insieme a tante altre donne. E noi, cosa faremo? Prefazione di Matteo Zuppi."" -
Non sono la costola di nessuno. Letture sul peccato di Eva
Il mito di Eva, secondo una lettura stereotipata di Genesi 2 e 3, indica un archetipo che condiziona in modo poderoso paradigmi culturali e pregiudizi del nostro tempo in materia di sessi/generi. Il libro raccoglie contributi diversi di studiosi - tre donne e tre uomini che rappresentano senza divisioni né preclusioni il cristianesimo della Riforma, il cristianesimo cattolico e la tradizione ebraica - che hanno ascoltato le parole di Genesi in un orizzonte di senso teso a ""rendere giustizia"""": essi scoprono che all'origine era stata posta non la sottomissione di un sesso/genere sull'altro, ma l'alleanza e la parità, nelle differenze. Secondo una lettura del testo biblico che, come suggerisce la tradizione ebraica, disigilla ancora una volta nuove scintille di significato, ognuna nel dono di sé all'altra. Testi di: Gianpaolo Anderlini, Carlo Bolpin, Paola Cavallari, Lidia Maggi, Paolo Ricca, Brunetto Salvarani, Letizia Tomassone."" -
Il femminismo cristiano di Elisa Salerno e le sue prospettive
Una delle prime pubblicazioni organiche su Elisa Salerno, frutto di una tavola rotonda a più voci. Un significativo inquadramento generale del suo ""femminismo cristiano"""" (nelle sue direttive sociali, ecclesiali, politiche) e lo sviluppo di alcune prospettive possibili. Contiene foto d'epoca e riproduzioni di alcuni documenti dell'Archivio Salerno. Contributi di: M. T. Garutti Bellenzier, M. L. Bertuzzo, G. A. Cisotto, A. Lazzaretto, G. Periotto, E. Reato, M. Storti, E. Vicentini. Elisa Salerno, femminista cristiana, nasce a Vicenza il 16 giugno 1873. Appassionata studiosa, autodidatta, si è dedicata a tutto ciò che poteva ostacolare la dignità e la vocazione della donna in qualsiasi ambito essa si trovasse a vivere e ad operare: dalla famiglia al lavoro, dai problemi sociali alla vita ecclesiale. Fu la prima donna in Italia a fondare un giornale per le lavoratrici, """"La Donna e il Lavoro"""", uscito dal 1909 al 1918 e che continuò fino al 1927 con il titolo """"Problemi Femminili"""", allargando l'orizzonte dei suoi interessi. Scrittrice di romanzi e di saggi sulla causa santa della donna alla quale si era consacrata, visse per essa sofferenze fino allo spasmo, dando fondo a tutte le sue risorse e morendo molto povera il 15 febbraio 1957, vedendo pochissime delle conquiste per le quali si era battuta con l'unica arma della sua penna (dal sito presdonna.it)."" -
Al bivio. Elisa Salerno oltre il bivio: tra giornalismo e romanzo
Il romanzo ""Al Bivio"""", scritto da Elisa Salerno nel 1921, narra le vicende di una giovane incerta tra due strade: il matrimonio felice con un ragazzo nobile e di forti ideali, o l'impegno nel sociale, nel servizio agli ultimi e alla donna, la più emarginata del tempo. Il volume è arricchito dagli interessanti contributi di inquadramento letterario, storico, giornalistico di: Lauro Paoletto; Antonia Arslan, """"Dall'ago alla penna: scritture femminili nel Veneto tra Ottocento e Novecento""""; Monica Cisco, """"L'iter sconcertante di Elisa Salerno: da giornalismo alla letteratura e ritorno"""", Annalisa Lombardo, """"Donne e media. La 'profezia' di Elisa Salerno""""."" -
Se il giardino rifiorisse. Il Cristianesimo come esercizio della cura
Don Marcello Farina in questo suo nuovo libro dispiega un'analisi dei tre sacramenti preceduta da una introduzione generale sulla ""situazione attuale"""" del Cristianesimo nell'epoca """"post-moderna"""". Il testo è strutturato intorno all'immagine del """"giardino"""" quale espressione per indicare la vita della comunità cristiana locale e, insieme, universale. In questo contesto vengono riletti i sacramenti del battesimo (all'ingresso del giardino), dell'eucaristia nella vita dei cristiani (il giardino ospitale), della riconciliazione (coltivare e custodire il giardino). L'autore auspica che un'autentica primavera investa di nuovo ogni comunità cristiana (giardino), che non può vivere solo di ricordi, di tradizioni, di comprensione dei misteri della vita e della fede ripetitivi, esangui. """"Se il giardino rifiorisse"""" è l'invito alla comunità cristiana ad avere cura di sé in modo responsabile per poter tornare ad essere feconda ed accogliente. Alla luce di una nuova comprensione dei Vangeli come scuola di umanizzazione, come portatori di una parola capace di trasformare la nostra umanità a immagine dell'umanità di Dio che è Gesù di Nazareth."" -
Il prato dei ricordi
Prefazione di Giulio Galetto ""Amore e memoria nella poesia in lingua di Bruno Castelletti"""". Postfazione di Giancarlo Volpato """"Come una sinfonia autunnale accarezzata dal vento""""."" -
Il mondo delle piante nella Bibbia
Lo scopo del vasto e competente lavoro del botanico e cultore biblico, il danese Hans Arne Jensen, è introdurre il lettore nell'affascinante mondo delle piante nella Bibbia. In particolare, gli appassionati di botanica, archeologia o storia potranno trovare argomenti di interesse in questa pubblicazione, poiché si fa riferimento sia al ricco utilizzo di piante nella Bibbia sia all'uso di piante nelle coeve circostanti culture, grazie ai ritrovamenti archeologici in Israele e zone limitrofe. La descrizione delle piante e del loro impiego è affiancata da preziose illustrazioni, alcune contemporanee al testo biblico. Viene quindi data una descrizione del contesto in cui la specie, o un suo prodotto, viene citata nella Bibbia. Lo scopo è quello di includere tutti i riferimenti relativi possibili, in modo tale da fornire armonia alle piante bibliche. -
L' Indiano e il bambino che imparò ad amare
Questa favola racconta l'innocenza. Quella che non ha età, non ha confini, non ha gabbie etniche e religiose... Racconta lo stupore che muove l'uomo verso il suo simile e la gioia della conoscenza che abbatte gli steccati della paura, del pregiudizio e del sospetto. Uno strano personaggio si aggira nei vicoli del paese e sui sentieri di una vallata ai piedi dello Sciliar in Alto Adige. Nessuno l'ha mai conosciuto ma tutti lo chiamano così: ""l'indiano"""". Circolano brutte storie sul suo conto. Matteo lo incontra, casualmente, durante una passeggiata nel bosco. Ha paura, si nasconde dietro un cespuglio mentre l'indiano danza e sussurra strane parole al vento. Improvvisamente il bosco si anima di fantasmi: indiani coi coltelli, serpenti verdi, donne che danzano. Matteo fugge a perdifiato sotto una pioggia battente. Ma da quel momento la vita cambia. La paura lo spinge alla ricerca della verità in una immersione appassionata nel favoloso mondo degli indios Kayapò e delle culture amerindie..."" -
Counseling pastorale. Prospettive e applicazioni pratiche
Come vivere? Come vivere una vita più felice, più sensata, più libera? Questi e altri simili interrogativi sorgono spesso nelle persone, soprattutto nei momenti di difficoltà o di crisi riguardanti i vari settori dell'esistere - da quello fisico a quello emotivo, da quello sociale a quello spirituale - motivandole a chiedere aiuto. Il counseling pastorale è una delle modalità di risposta a tali richieste di aiuto che emergono nell'ambito della famiglia, del lavoro, delle istituzioni educative e sanitarie. Del counseling pastorale il presente volume offre una rapida presentazione, illustrandone le origini, l'identità, il processo nelle sue varie fasi, tenendo conto delle trasformazioni socio-culturali e religiose che hanno avuto luogo nell'età contemporanea e dell'affermarsi della psicologia. Attingendo in modo ordinato alle risorse della ricca tradizione cristiana e a quelle offerte dalle scienze umane del comportamento il counselor pastorale - presbitero, diacono, religioso/e e laico - è accompagnato in un cammino di apprendimento che gli consente di diventare efficace mediatore dell'amore del Signore che cura, sostiene, riconcilia e guida, offrendo in maniera competente a quanti sono vittime del ""mal-de-vivre"""" nelle sue molteplici espressioni."" -
Dizionario alternativo. Le parole cruciali per il destino dell'umanità
"È un singolare dizionario quello che viene presentato qui, con una caratteristica che lo differenzia da tutti gli altri. Mentre i dizionari si presentano con sussiego, esibendo una loro presunta oggettività e completezza, questo si presenta con umiltà, come una costruzione del tutto personale e di parte, mettendo insieme citazioni e detti di personaggi che si parlano attraverso i secoli. Un assortimento che dimostra non solo la varietà e ricchezza delle letture dell'Autore, ma anche come in tutto il corso della storia sui grandi temi che hanno investito la vita dell'uomo sulla terra si sono rincorsi i pensieri, i moniti di quanti sono stati creatori e protagonisti della cultura vivente che ha cercato di darne ragione. In effetti le parole assunte in questo dizionario sono (quasi) tutte cruciali e decisive per il destino dell'uomo. Non c'è nulla di casuale nell'aver messo insieme Kant e Ivan Illich, Marx e padre Balducci, Lévinas e Panikkar, Gramsci e Turoldo. Se si uniscono con un filo rosso tutti i punti di questa mappa, appare una storia intellettuale e spirituale, appaiono le tessere di un mosaico in cui è impressa un'immagine del mondo"""" (dalla Prefazione di Raniero La Valle)."