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D-Day a Pointe du Hoc. Normandia, giugno 1944
Nelle primissime ore del 6 giugno 1944, ebbe inizio un'operazione militare che sarebbe diventata una delle più leggendarie incursioni compiute da un reparto speciale nella Seconda guerra mondiale. La missione, che ebbe come teatro un tratto di costa della Normandia presso il promontorio di Pointe du Hoc, fu assegnata al 2° battaglione Ranger dell'esercito statunitense agli ordini del tenente colonnello James E. Rudder; compito di questi uomini era scalare la scogliera in cima alla quale si trovava il temuto caposaldo tedesco, che con le postazioni di artiglieria costituiva una seria minaccia per gli sbarchi anfibi del D-Day nei settori denominati Omaha e Utah, assaltarlo e distruggerne i cannoni. I servizi di intelligence non avevano valutato correttamente la situazione. Una volta risalita la parete rocciosa sotto la tempesta di fuoco scatenata dai difensori germanici, i Ranger scoprirono che i pezzi non si trovavano nel sito. Grazie alle loro eroiche azioni, i soldati scelti americani alla fine localizzarono e annientarono i cannoni già puntati su Utah. -
L' arte della guerra di John Boyd. Scienza, strategia, velocità, complessità
John Boyd è quasi sconosciuto in Europa e molti presunti esperti di strategia a malapena ne conoscono il nome. Gli stessi pianificatori militari europei che si dilettano con le nuove teorie strategiche e operative scaturite a decina dalla fervida mente di studiosi americani sanno poco o nulla delle loro origini. Pochi sanno che, partendo dagli studi sul duello aereo, Boyd ha fornito la base concettuale delle Rapid Decisive Operations, delle Crisis Response Operations, delle Effect Based Operations, della Network Centric Warfare, dei programmi di ""trasformazione militare"""" degli Stati Uniti e della Nato, come pure dei criteri della Guerra di Quarta Generazione. Di fatto, tutte le teorie che affermano di tener conto della complessità muovono da Boyd e dal suo approccio scientifico ma a-lineare alla strategia. Boyd è comunemente identificato con l'acronimo OODA che riassume il ciclo delle attività fondamentali dei comandanti in guerra: Osservare - Orientarsi Decidere - Agire. Il """"ciclo di Boyd"""" si è affermato nella teoria gestionale della guerra e in tutte le discipline manageriali. Il libro contiene una introduzione del Generale Fabio Mini."" -
La schiavitù in 100 mappe
Un libro per ripercorrere la storia della condizione schiavile, ossia la negazione dell'essenza umana, che vede l'individuo ridotto allo stato di mera forza lavoro. In termini giuridici la schiavitù fa di un individuo la cosa di un padrone che dispone in modo totale del suo corpo, del suo lavoro e dei suoi beni. Lo studio, avvalendosi di mappe dettagliate e infografiche, parte dalle società antiche e preindustriali, per arrivare all'epoca della tratta negriera che vide negli schiavi un elemento fortemente reddituale dell'economia capitalistica. Il 16 piovoso dell'anno II (4 febbraio 1794) la Rivoluzione Francese ratifica per la prima volta nella storia l'abolizione della schiavitù: verrà seguita nei decenni successivi dalla pluralità degli stati coinvolti nel sistema schiavistico, ma darà di converso luogo alla tratta clandestina, forse ancora più vitale e cruenta di quella legalizzata. II volume segue l'evoluzione del processo dell'abolizione definitiva, per la quale dobbiamo attendere il XX secolo. Ma il concetto e la pratica rinascono nei Lager prima, e poi in altre forme come quelle dello sfruttamento a della vendita dei bambini, nell'uso indiscriminato della manodopera in condizioni pre-moderne, attraverso la prostituzione forzata a la degradazione della condizione femminile, nelle migrazioni di massa che stanno mutando l'assetto geopolitico di molte regioni nel mondo odierno. -
Soldato fino all'ultimo giorno
La parabola umana di Albert Kesselring è scandita dai grandi e turbinosi eventi della prima metà del Novecento: ufficiale di artiglieria nella Prima guerra mondiale e durante la repubblica di Weimar nella Reichswehr, ai vertici dell'Aeronautica al momento dell'invasione tedesca della Polonia. Quando la Seconda guerra mondiale divampa in Europa come un indomabile incendio, Kesselring ne diviene un protagonista - come pochi altri comandanti nazisti su tutti fronti. Non senza un malcelato compiacimento, egli ripercorre in queste memorie le principali tappe del conflitto battendo l'accento sul suo ruolo di alto esecutore, fedele al codice di obbedienza agli ordini dei superiori. La ricostruzione si fa più serrata col mutare dello scenario bellico: da un teatro di guerra che comprende l'intero Mediterraneo (e che per un periodo lo vede a capo di tutte le forze militari aeree e di terra), fino alla lunga resistenza all'avanzare delle forze anglo-americane in Italia e alla ritirata finale condotta dal feldmaresciallo bavarese. Dopo l'8 settembre, nelle valutazioni di Kesselring irrompono i giudizi lapidari e acrimoniosi sul ""carattere"""" degli italiani, quelli sferzanti sul nostro esercito e sulla lotta partigiana, così come balza all'evidenza il tono di autoassoluzione riguardo alle vicende più controverse o efferate in cui fu coinvolto."" -
Albert Kesselring
La carriera del feldmaresciallo Albert Kesselring è indissolubilmente legata alla campagna d'Italia del 1943-1945, Per alcuni è stato un soldato di riconosciute capacità militari che combatté con valore e successo in una serie di operazioni con le quali tenne in scacco per diversi mesi le superiori forze degli Alleati, L'immagine prevalente è quella del criminale di guerra: il comandante i cui ordini portarono a spietate rappresaglie e a uccisioni in massa di civili nell'Italia occupata dai tedeschi. In ogni caso, Il percorso professionale di Kesselring fu ragguardevole. In qualità di comandante delle forze aeree guidò con brillanti risultati la 1a e la 2a Luftflotte nelle campagne contro la Polonia, e poi contro l'Olanda, il Belgio e la Francia, solo per subire una battuta d'arresto nella battaglia d'Inghilterra. Inviato in Mediterraneo alla fine del 1941, ricostituì le linee di rifornimento che permisero alle forze di Rommel di restare operative. Soldato dalle molteplici e complesse caratteristiche, Kesselring è stato uno dei più importanti comandanti tedeschi della Seconda guerra mondiale. -
Gladiatori
La lotta fra gladiatori - sabbia sporca di sangue, folle esaltate, destino sospeso del gladiatore sconfitto - è una ben nota espressione della Roma antica. Recenti ricerche, tuttavia, dimostrano che l'immaginario popolare secondo cui i gladiatori erano schiavi sventurati condannati a combattere fino alla morte da una società crudele e assetata di sangue corrisponde a una versione quanto meno limitata della realtà. Sebbene sia vero che i criminali mandati a morire nell'arena venivano massacrati, è anche vero che, all'epoca di massimo splendore degli spettacoli gladiatori, i protagonisti erano troppo preziosi e troppo considerati per essere sprecati in una lotta bruta all'ultimo sangue. Non necessariamente i gladiatori erano schiavi, spesso erano volontari che cercavano fama e ricchezza. Nella sua opera Konstantin Nossov raccoglie i risultati delle ricerche più recenti riguardanti i gladiatori, nell'intento di offrire un quadro più completo della loro storia. Illustra l'evoluzione della gladiatura, anche attraverso un ricco apparato iconografico nel quale spiccano i disegni originali di Vladimir Golubev, e descrive diversi tipi di gladiatori, il loro armamento, le loro diverse forme di combattimento, il loro stile di vita e la posizione che occupavano nella società. -
Ospite di sua maestà britannica. Dalla Cirenaica ai campi di prigionia in India 1940-1943
Limpido e minuzioso ricordo del periodo di guerra, dalla partenza verso la Cirenaica alla cattura da parte delle truppe inglesi a Sidi El Barrani, dalla prigionia in Egitto al periodo trascorso in India, questo libro è una preziosa testimonianza dei primi anni della Seconda guerra mondiale, sino al luglio del 1943. Con lucidità e capacità critica, Gambella annota nel suo diario la quotidianità, vissuta prima in compagnia dei colleghi ufficiali, poi nel campo di prigionia dove il tempo sembra dilatarsi a dismisura. Con attenzione, l'autore documenta le abitudini, la vita di ogni giorno con i compagni, i precisi riferimenti al clima indiano, l'osservazione delle abitudini degli inglesi, ma dal libro risalta soprattutto il profilo di un uomo animato da un profondo sentimento patrio e dal forte legame per gli affetti familiari. L'intero ricavato delle vendite di questo libro sarà devoluto in beneficenza alla Comunità di Sant'Egidio - Progetto a sostegno dell'Istituto SS. Innocenti di Guilongou (Burkina Faso). -
Il mitra Thompson
Messo a punto verso la fine della Grande guerra come arma di formidabile impatto per la guerra di trincea, il mitra Thompson non tardò a guadagnarsi un'inattesa fama al di fuori del contesto bellico. Negli anni Venti, l'M1921, modello di concezione innovativa e destinato a diventare un'icona, fu adottato dalle organizzazioni malavitose attive negli Stati Uniti, le quali ne fecero un uso spietato - in particolare durante il proibizionismo -, scatenando un'ondata di violenza che investì il Paese dalle metropoli della costa orientale fino alle più piccole e remote località del Midwest. Negli anni Trenta, era più facile vedere il Thompson negli studi di Hollywood (che ne sfruttò l'ambiguo fascino in un'infinità di film, amplificandolo sulla scia dell'enorme successo riscosso dal nuovo genere presso il pubblico) che nelle strade di Chicago o di New York; ma con lo scoppio della Seconda guerra mondiale l'arma conobbe un importante rilancio in campo militare. Da un processo di semplificazione tecnica e di modifica del design, nacque il Thompson M1, che fu prodotto in grandi quantitativi e utilizzato in tutto il mondo da eserciti, commando e gruppi di resistenza. Questo libro è un approfondito studio di una delle più note e diffuse armi al mondo, nonché un'analisi della complessa evoluzione tecnica del Thompson e del suo retaggio storico, anche alla luce dell'esperienza di quanti lo hanno usato in combattimento. -
La guerra partigiana in Italia. Una storia militare
Mentre gli eserciti alleati si aprivano la strada combattendo lungo la penisola nel 1943-1945 e scrivevano nelle pagine dei libri di storia i nomi di battaglie come Anzio e Cassino, dietro le linee tedesche un ampio e variegato movimento partigiano era impegnato in una guerra molto meno conosciuta sotto il profilo militare, ma feroce, contro gli occupanti tedeschi e i loro alleati fascisti. In questo conflitto, costituito da improvvisi assalti, imboscate eseguite con la tecnica della guerriglia e brutali rappresaglie, sarebbero state segnate le tappe di un cammino di violenza le cui pietre miliari portano I nomi delle Fosse Ardeatine, di Marzabotto e del Monte Sole. Il libro descrive in dettaglio le forze antipartigiane tedesche e fasciste; ne elenca le operazioni e analizza successi e fallimenti di ambedue le parti. Il volume è inoltre completamente Illustrato da rare fotografie, tavole a colori delle uniformi e degli equipaggiamenti, e da dettagliate mappe. -
La guerra russo-giapponese 1904-1905
La guerra russo-giapponese segnò la prima sconfitta di una grande potenza europea imperialistica da parte di un Paese asiatico. Quando gli interessi espansionistici di Russia e Giappone entrarono in collisione per il predominio in Manciuria e in Corea, lo zar Nicola II diede per scontato che il Sol Levante non si sarebbe mai avventurato in un conflitto. Ma dopo una pianificazione durata diversi anni, nel 1904 il Giappone sferrò un attacco contro la base navale russa di Port Arthur, nella Penisola di Liaodong, cogliendo di sorpresa il nemico. Il libro tratta le successive fasi della guerra, un percorso che, dallo scoppio delle ostilità e attraverso l'evolversi dello scontro fra i due contendenti nei combattimenti del Fiume Yalu, dello Shaho, fino alla battaglia di Mukden (il più imponente fatto d'armi mai avvenuto prima della grande guerra), si concluderà con la vittoria giapponese. -
L' esercito russo nella prima guerra mondiale
Spesso oscurata dal dramma del suo catastrofico collasso verificatosi durante la Rivoluzione dell'ottobre 1917 la storia dell'esercito imperiale russo negli anni 1914-16 annovera alcune importanti vittorie. Il patriottismo e la capacità di sopportazione dei suoi uomini furono degni di nota, e nel 1916 l'offensiva Brusilov sul fronte sudorientale superò qualunque risultato conseguito dalle forze dell'Intesa nello stesso periodo in Francia. La varietà e il fascino delle sue uniformi - di fanteria e cavalleria, delle Guardie e delle unità di linea, dei cosacchi e degli equipaggi di autoblindo e aeroplani, senza tralasciare i paramenti dei preti ortodossi - sono resi dalle tavole a colori realizzate per questo libro dal migliore illustratore russo di soggetti militari, mentre il testo firmato dall'esperto Nik Cornish è accompagnato da tabelle descrittive di insegne e distintivi, nonché da numerose e rare fotografie. -
I cavalieri di Gerusalemme. L'ordine crociato degli Ospitalieri 1100-1565
L'Ordine di San Giovanni dell'Ospedale di Gerusalemme fu uno dei principali ordini crociati del medioevo. Dapprima a fianco dei Templari e poi senza l'aiuto di altri, gli Ospitalieri combatterono per terra e per mare contro gli eserciti islamici con grande ferocia e fervore religioso. Temuti dai nemici e rispettati dagli amici per le loro doti belliche, nella loro campagna attraverso la Terra Santa e il Mediterraneo questi cavalieri incarnarono tutti i vizi e le virtù tipici degli ordini militari. Questo libro esamina dettagliatamente lo stile di vita, le vicende e le imprese militari degli Ospitalieri partendo dalle loro origini come movimento caritatevole sino all'apice della loro storia, coinciso con l'assedio di Malta del 1565. In tal modo viene offerta una nuova prospettiva sulle Crociate e sui conflitti religiosi del tempo, e sugli uomini che vi combatterono con coraggio ed efferatezza. -
Salamina 480 a.C. La battaglia navale che salvò la Grecia
Alcune settimane dopo il disastro delle Termopili e qualche duro anche se inconcludente scontro in mare, con Atene ora in mani barbare, i greci posero drammaticamente fine all'invasione persiana. Spinsero la superiore flotta nemica a combattere nello stretto di Salamina e, grazie a una tattica geniale e a un forte spirito combattivo, ottennero una vittoria schiacciante, cacciando gli avversari dall'Egeo occidentale e permettendo all'alleanza ellenica di mettere insieme forze sufficienti a distruggere, l'anno seguente, il grande esercito d'occupazione. La fioritura della cultura e delle istituzioni greche nel V secolo e la loro eredità futura erano assicurate. William Shepherd ricrea una delle più importanti campagne navali della storia mondiale, utilizzando fonti storiche e le scoperte della ricerca archeologica, tecnologica e navale. -
Maratona 490 a. C. La prima invasione persiana della Grecia
La storia della campagna di Maratona è un evento epico del mondo antico. Quando i greci ionici si ribellarono contro i dominatori persiani nel 499 a.C. le città di Atene ed Eretria andarono in loro soccorso. Il re persiano Dario giurò vendetta e nel 490 a.C. una flotta di 600 navi cariche di soldati venne inviata a punire gli ateniesi. Questo libro spiega in dettaglio come i greci si scontrarono con i persiani a Maratona e li misero in rotta costringendoli a rifugiarsi sulle navi. L'effetto morale di questa vittoria fu enorme: per la prima volta un esercito greco aveva sconfitto i persiani e dimostrato la superiorità della tattica degli opliti. -
Farsalo 48 a.C. Cesare e Pompeo. Uno scontro fra titani
Nel 48 a.C. il palcoscenico era pronto per lo scontro finale dei due titani del mondo romano. Le probabilità erano a favore di Pompeo, grazie alla superiorità numerica del suo esercito. Con i pronostici contro di lui, il genio militare di Cesare fu messo duramente alla prova. In una brillante esibizione di abilità nel comando, quest'ultimo sbaragliò l'esercito avversario, più numeroso, che si ritirò inseguito da quello di Cesare sino a quando alla fine si arrese. -
Siracusa 415-413 a. C. La distruzione della flotta imperiale ateniese
A metà dell'estate del 415 a.C. Atene lanciò un attacco contro Siracusa, esortata dal brillante ma spericolato generale Alcibiade, secondo il quale i siracusani procuravano rifornimenti alla nemica Lega Peloponnesiaca; inoltre, se Atene avesse potuto insediarsi in Sicilia, si sarebbe trovata in una posizione privilegiata per una futura aggressione contro Cartagine, e il possesso di Siracusa le avrebbe permesso anche di dominare tutto il Mediterraneo. Nic Fields esamina l'avventata campagna durante la quale Atene ignorò le difficoltà strategiche di un attacco contro un Paese distante oltre 1.000 chilometri, e in cui due enormi flotte e 60.000 ateniesi con i loro alleati combatterono per due anni contro l'unica altra democrazia del mondo greco. -
Vienna 1683. L'Europa cristiana respinge gli Ottomani
Alla fine dell'estate del 1683 il sultano Maometto IV decide di dare l'assalto a Vienna, capitale del Sacro Romano Impero. Non è il primo assedio ottomano alla città: già 154 anni prima il sultano Solimano il Magnifico e i suoi 120.000 uomini avevano attaccato la città, ma non erano riusciti nel loro intento. Nel settembre del 1683 le schiere islamiche ritornano sotto le mura di Vienna e conquistano subito le fortificazioni esterne. Il 12 settembre Jan III Sobieski e Carlo Sixte di Lorena, alla testa di un esercito cristiano di liberazione, affrontano gli Ottomani sui monti di Kahlenberg e li sconfiggono in una drammatica battaglia. Questo libro racconta i particolari della campagna che segnò l'inizio della decadenza ottomana nell'Europa. -
Trafalgar 1805. La più grande vittoria di Nelson
La vittoria decisiva del viceammiraglio Lord Nelson sulle flotte combinate di Francia e Spagna il 21 ottobre 1805 rappresenta uno dei più grandi trionfi navali della storia. Al largo di Capo Trafalgar, 27 vascelli inglesi e 33 franco-spagnoli si affrontarono in un epico duello di artiglieria durato quattro ore, il cui esito garantì la salvezza dell'Inghilterra dall'invasione delle truppe di Napoleone. La brillante abilità tattica di Nelson, la sua straordinaria capacità di comando, il migliore addestramento e il più alto morale dei suoi uomini sbaragliarono l'avversario. Questo terribile scontro fu l'ultima grande battaglia navale dell'epoca della navigazione a vela, e segnò l'inizio di un secolo di predominio marittimo britannico. -
Caccia a Pancho Villa. L'attacco a Columbus e la spedizione punitiva di Pershing 1916-17
Il 9 marzo 1916, truppe irregolari al comando di Pancho Villa attaccarono Columbus, nel Nuovo Messico, e il locale distaccamento del 13° reggimento di cavalleria statunitense, uccidendo 18 uomini e dando alle fiamme la città. Sei giorni dopo, il generale John J. ""Black Jack"""" Pershing guidò in Messico una forza di spedizione di 4.800 uomini per catturare il comandante guerrigliero. Seguì una serie di scontri, battaglie e cacce nel selvaggio territorio messicano. Questa campagna, durante la quale i militari nordamericani utilizzarono per la prima volta veicoli a motore, fu anche la prima esperienza di combattimento di un giovane tenente, George S. Patton. Il libro ricostruisce le fasi dell'impresa, ripercorrendo le marce polverose e rievocando gli aspri scontri a fuoco nelle strade delle cittadine di frontiera, e analizzando i successi e i fallimenti di una spedizione unica nel suo genere."" -
L' ultima cavalcata di Jesse James. Il raid su Northfield 1876
Nei dieci anni trascorsi dalla fine della Guerra civile americana, Frank e Jesse James da sconosciuti ex guerriglieri confederati diventarono i più celebri fuorilegge del mondo. Una lunga serie di audaci rapine a banche, treni e diligenze procurarono loro notorietà, ammirazione, odio e, cosa sorprendente, poca ricchezza. Nel 1876 progettarono il colpo più temerario di tutti quelli concepiti insieme ai fratelli Younger: cavalcare per centinaia di chilometri dallo Stato nativo del Missouri per svaligiare la First National Bank a Northfield in Minnesota. Malgrado la loro grande esperienza bellica di ex irregolari sudisti, la rapina fu un fallimento, complice la scarsa disciplina della banda e la sua stessa fama che mise sul piede di guerra ogni città, pronta a respingerli armi alla mano. Questo libro ha come argomento la storia dell'ultima azione della banda James-Younger.