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Ritrovare se stessi. C'è un momento dell'anno per fermarsi e cercare
Nella vita di ogni uomo e donna - di qualunque fede religiosa e politica - c'è un momento cruciale in cui occorre fermarsi, creare una pausa di silenzio nella vita caotica e riflettere sul senso del proprio destino e del proprio posto nel mondo. Il cardinal Martini si rivolge a chi, credente e non credente, ritenga dimensione inalienabile della propria esperienza umana quell'interiorità che non cessa mai di interrogarsi e pensare. I credenti vi troveranno nutrimento solido per una meditazione sulla fede che deve ogni giorno rendere ragione di se stessa. Chi non crede potrà essere invitato a confrontarsi con l'approccio cristiano a questioni che sono decisive per tutti: il bene e il male, l'amore e l'odio, la solidarietà e l'indifferenza. «La vita, la morte, l'amicizia, il dolore, l'amore, la famiglia, il lavoro, la solitudine, i segreti movimenti del cuore, i grandi fenomeni sociali ed epocali, tutta questa vita umana ci viene consegnata dalla Parola in una luce nuova e vera». Un classico della spiritualità martiniana, che parla ancora oggi a credenti e non credenti. Un invito a fermarsi, a trovare un momento per fare silenzio e recuperare il senso del proprio posto nel mondo. -
Cosa resta del papato. Il futuro della Chiesa dopo Bergoglio
Il papato è ancora un'istituzione valida o è ormai percepita come del tutto anacronistica? E soprattutto: esso è ancora riconosciuto a livello planetario, e non solo all'interno della stretta geografia cattolica, come indiscussa autorità morale? È ancora necessario che il Papa sia un capo di Stato con un regno di appena 44 ettari? E il papato non ha forse più che mai bisogno di una riforma che lo adegui alle necessità del tempo presente? Con questo saggio, acuto e documentatissimo, il vaticanista Francesco Antonio Grana entra nelle pieghe di una matassa intricata: la coesistenza fra due pontefici - uno emerito e uno regnante - ha aperto voragini nelle norme canoniche, evidenziando lacune rituali e formali che hanno dato libero sfogo a sgarbi istituzionali, scandali e opposte tifoserie. È evidente che le fazioni, quella progressista delusa per le mancate aperture del pontificato di Francesco, quella conservatrice che vuole un ritorno al regno ratzingeriano e quella bergogliana che, invece, vuole proseguire l'opera riformatrice del Papa latinoamericano, si stanno già organizzando per non farsi trovare impreparate nel momento in cui inizierà la Sede Vacante. Un futuro imprevedibile su cui si gioca la stessa sopravvivenza della cattolicità. -
Guida letteraria del vino. Pagine inebrianti dai più grandi scrittori d'ogni tempo e latitudine
Il connubio tra vino e letteratura è stato stretto e forte sin dagli albori della scrittura. Nell'Epopea di Gilgames, il vino è celebrato come simbolo dell'immortalità, mentre nell'antichità classica Greci e Romani gli intitolarono addirittura una divinità: Dioniso e Bacco. Il vino, ""nettare degli dèi"""", dispensatore di gioia e vitalità, ma anche di follia, di trasgressione, di perdita delle inibizioni: pregi e difetti di un piacere dal doppio volto, esaltato e al contempo vituperato nel corso della storia. Nei capolavori della letteratura il vino celebra le occasioni di festa, inneggia alle passioni, innaffia la convivialità, ma allo stesso tempo annebbia le menti di tanti personaggi, alterando l'equilibrio di eroi ed eroine, facendone vacillare il giudizio fino alla perdizione. Perché il vino è vita, ma sa essere anche morte e distruzione. La bevanda inebriante per antonomasia accompagna le evoluzioni dello spirito e dell'anima, i tormenti e le gioie, le riflessioni di poeti e scrittori, artisti e inventori. L'estro creativo talvolta ha bisogno di una scintilla, e il vino sa regalare guizzi in abbondanza. In questo tour narrativo si susseguono pagine inebrianti tratte dalla letteratura di ogni tempo e latitudine, dall'antichità pre-classica fino alla narrativa contemporanea, alla scoperta delle mille gradazioni della bevanda più antica del mondo (dopo l'acqua)."" -
I segreti della natura. Storie in rima di piante e animali. Ediz. ad alta leggibilità
Un viaggio di scoperta per imparare a osservare le creature viventi e a meravigliarsi di fronte a un seme che cresce, a un bruco che cambia pelle, alle strisce di una zebra e di un procione. Due naturaliste - collaboratrici di lungo corso del Museo Civico di Storia Naturale di Milano - rispondono con storie variopinte alle domande più frequenti dei bambini curiosi. Uno scrigno di notizie sulle diverse specie che abitano il nostro pianeta: dalle vette delle più alte montagne fino alle profondità degli oceani. Dove vivono, le dimensioni, l'alimentazione, l'habitat. Dopo anni di lavoro sul campo e di lunga esperienza con i bambini, Manuela Mariani e Ilaria Scartabellati hanno raccolto queste divertenti storie in rima utilizzate abitualmente con i più piccoli alla scoperta di parchi e musei naturalistici. Il lavoro è un valido contributo alla didattica nella scuola e uno strumento di crescita culturale scientifica anche al di fuori del contesto scolastico, sui temi di zoologia, botanica, etologia e salvaguardia ambientale. Età di lettura: da 5 anni. -
Dante a tavola. Avventure del cibo e del gusto nella Commedia
L'Alighieri, di certo a sua insaputa e forse suo malgrado, è stato da sempre un riferimento per gli amanti del gusto. Sarà che il cibo nella Commedia è un tema frequente, sarà che l'opera fa parte dell'immaginario collettivo, sarà che l'espressione ""pan de' li angeli"""" l'ha inventata lui. Eppure gli esempi sono infiniti: un Papa si gioca il Paradiso a causa del troppo amore per le anguille di Bolsena; a Malebolge i peccatori sono bolliti e infilzati come cotechini; la dieta mediterranea è una via sicura di salute, ma anche di salvezza dello spirito... Dopo Dante a piedi e volando, Marco Bonatti, appassionato esperto della Commedia, sceglie di immergere nuovamente le mani nell'infinito tesoro delle tre Cantiche per farne una """"rilettura"""" enogastronomica. È infatti nella Commedia che Dante sfoga i suoi maggiori riferimenti al mangiare e al bere, nell'intento di convincerci che lui all'Inferno, in Purgatorio e poi in Paradiso, c'è stato davvero, e con il corpo. Per cui tutti e cinque i sensi sono chiamati in causa attraverso metafore e registri poetici che esprimono la """"fisicità"""" dell'esperienza. Un viaggio curioso e raffinato fra tentazioni materiali e pietanze spirituali, perché come scrive Dante: «Ne la chiesa coi santi, e in taverna coi ghiottoni...». Il volume si chiude con un originale intervento e un menu dantesco di Matteo Baronetto, dello storico ristorante """"Del Cambio"""" di Torino."" -
Antonio di Padova. Il romanzo di una vita
Antonio da Lisbona cercò a lungo la sua strada: prima fra gli agostiniani e poi fra i francescani, dove finalmente trovò il suo percorso spirituale. Dal Portogallo all'Italia, inseguendo la passione dei martiri francescani del Marocco, senza lasciarsi scoraggiare dall'esperienza di una lunga malattia, ma soprattutto scoprendo, a poco a poco, la forza della Parola di Dio e della predicazione. Dopo Francesco e Chiara (ripubblicati da Edizioni Terra Santa rispettivamente nel 2018 e nel 2019), il terzo romanzo della trilogia di un grande autore religioso del Novecento. La scrittura di Fabbretti è trascinante. Il racconto della vita di uno dei santi più amati nel mondo. La raffinatezza narrativa dell'autore trascina al cuore di una storia affascinante e rocambolesca, un'autentica vocazione mistica. -
L' orologio del cuore. Il tempo, la vita e l'attimo presente
La questione del tempo, di come usarlo e non sprecarlo, in una società sempre più tecnologica in cui il lavoro verrà presto a mancare. -
Almanacco della felicità. Pagine per un anno dai più grandi scrittori d'ogni tempo e latitudine
La ricerca della felicità accomuna tutti gli uomini, al di là di ogni differenza. È il motore del mondo, il fine cui tendono tutte le nostre azioni. Raggiungerla è una sorta di ""privilegio"""". Basti pensare che nella tradizione ellenistica era appannaggio pressoché esclusivo degli dèi, a cui - unici tra tutti gli esseri - era riservato l'attributo di makarios (beato). Oggi, più democraticamente, la riteniamo un diritto. A volte bisogna lottare, essa è l'ambìto premio nella lunga gara dell'esistenza, ed è qualcosa di straordinario, non può essere la condizione normale della vita: «La felicità, quella specie di spasimo dell'anima, non può durare che poco: sarebbe insopportabile, sennò» (Carlo Cassola). Talvolta, invece, «la felicità è una ricompensa che arriva a chi non l'ha cercata» (Émile-Auguste Chartier): si tratta solo di saper aspettare. Capita infatti che in un solo istante una gioia inattesa faccia capolino, e rischiari un'esistenza. La felicità, infatti, è composta anche «di emozioni in punta di piedi, di piccole esplosioni che in sordina allargano il cuore», come spiega Richard Bach nel famoso Gabbiano Jonathan Livingston. La felicità è una direzione e non un luogo, per questo abbiamo bisogno di orientamenti per aspirare a una vita felice. Ecco dunque spiegata la funzione di questo libro, che offre 365 letture memorabili per attingere ispirazioni utili ad affrontare la vita di ogni giorno."" -
Un gesuita felice. Testamento spirituale
Padre Bartolomeo Sorge - teologo e politologo - è ricordato in Italia come lo storico direttore de La Civiltà Cattolica negli anni difficili del post-Concilio e l'animatore culturale della ""Primavera di Palermo"""" negli anni bui dell'attacco mafioso al cuore dello Stato e alla società civile. In questo libro - a cui padre Sorge lavorò considerandolo il suo testamento spirituale - Maria Concetta De Magistris ripercorre, nella prima parte, l'impegno ecclesiale e civile del gesuita nel contesto delle grandi trasformazioni del Paese in cui visse e operò. Dalla puntuale ricerca appare con chiarezza la fedeltà alla lettura profetica del Concilio, compiuta da Paolo VI e oggi rivivificata da papa Francesco. La ricostruzione storica consente perciò - grazie a documenti inediti e autorevoli testimonianze - di fare piena luce anche su alcune vicende ecclesiali degli anni Settanta e Ottanta rimaste finora oscure. La seconda parte contiene invece l'unica raccolta esistente degli appunti spirituali di padre Sorge. Sono pagine vive, che lasciano trasparire un'intensa vita di fede, sperimentata più che narrata. La lettura di questi testi è impreziosita dai racconti personali, resi noti per la prima volta, delle grazie da lui ricevute. Sono pagine umili che, mentre svelano i segreti di una ricca vita interiore, nello stesso tempo documentano l'infaticabile azione in campo culturale, sociale ed ecclesiale. Tutto e sempre nel totale affidamento alla sua Mater Divinae Gratiae."" -
Gli amici di Lolek
Una storia che ha fatto il giro del mondo, eppure mai narrata dal principio alla fine. Tre giovani ebrei nella Polonia degli anni Trenta - Jerzy Kluger, Kurt Rosenberg, Ewa, dal cognome rimasto sconosciuto - e Lolek, vezzeggiativo di Karol Wojtyla, cattolico, destinato a diventare sacerdote, poi vescovo e infine papa della Chiesa cattolica. Dapprima, un intreccio semplice: lo studio, la scuola, le confidenze e i progetti per il futuro, i professori, gli amori, le simpatie e le antipatie di quattro ragazzi normali. Un'amicizia come tante, che scorre serena e felice. Poi la drammatica ondata dell'antisemitismo, l'occupazione nazista, i pogrom di Stalin, la guerra e le deportazioni nei gulag e nei campi di sterminio che cambieranno la loro vita per sempre. I quattro amici si perdono di vista per quasi trent'anni, cercandosi a lungo e poi ritrovandosi per caso a Roma e, infine, a Gerusalemme. La penna raffinata del vaticanista Gian Franco Svidercoschi, già autore del bestseller Una vita con Karol (Rizzoli), ricostruisce nei suoi passaggi più cruciali e commoventi una vicenda straordinaria che, nel suo microcosmo, diventa emblematica di uno dei momenti storici più tragici del secolo scorso rivelandosi di stupefacente attualità: in un Terzo Millennio ancora attraversato da una «guerra mondiale a pezzi». -
Mindfulness della corsa. Pensieri per potenziare il corpo, liberare la mente, elevare lo spirito
La corsa non è solo movimento di gambe e muscoli. E neppure una stressante competizione con se stessi per migliorare all'infinito tempi e lunghezze. È un'attività liberante che - se praticata in modo consapevole - regala alla mente e allo spirito uno stato di benessere irrinunciabile, che si raggiunge allenando all'unisono corpo, mente e spirito. Le pillole motivazionali di questa guida svelano i tanti modi per trasformare il running in una vera e propria filosofia di vita e in una strategia per difendersi dalle condizioni spesso alienanti imposte dalla società contemporanea. Al tempo stesso, propone illuminanti squarci sulla corsa in sé, sulle fatiche che essa comporta, sui momenti di pigrizia e di esaltazione che chiunque prova ogni volta che indossa un paio di scarpette per andare a correre. Ogni corridore - dal principiante al maratoneta allenato, che corra a piedi nudi o su una pista di atletica - troverà in questo libro le sue perle di mindfulness per innamorarsi ogni giorno di più del suo sport preferito e riscoprire il fascino del contatto con gli spazi aperti e la natura. -
Il sentiero segreto. Ediz. ad alta leggibilità
C'era una volta una bambina che incontrò una fata. Diventarono grandi amiche e insieme scoprirono il sentiero segreto per entrare nel magico mondo della fantasia. La nuova edizione di un classico della letteratura per l'infanzia. Quasi un silent book in cui l'autore dipinge con acquerelli suggestivi territori fiabeschi, trasparenti regni marini, inattesi pianeti lontani. Un viaggio indimenticabile che incanterà piccoli e grandi. Età di lettura: da 3 anni. -
L' inventario del costruito recente. Forme ed usi del quotidiano in Sicilia
La fotografia del paesaggio italiano contemporaneo restituisce un'immagine attualizzata dei territori in trasformazione che coincide con quella di uno straordinario repertorio di modificazioni successive della condizione ""normale"""". Più della regola si prova a censire l'eccezione. Di questo mondo del """"costruito recente"""", composito per natura e forma, le discipline dell'architettura e del paesaggio stentano ad elaborare una rappresentazione efficace. Per orientarsi in questo spazio frammentario e multiforme è utile costruirsi un punto di vista privilegiato capace di includere elementi, fonti e materiali eterodossi per renderli disponibili all'indagine. L'accumulazione di questi oggetti di curiosità scientifica, da studiare singolarmente o collocati in un'adeguata cornice, corrisponde ad una precisa proposta formale ed estetica: il ritorno all'esperienza del quotidiano come fonte primaria di conoscenza e l'inclusione sistematica del """"fuori norma"""" delle pratiche nelle teorie dell'architettura e del paesaggio."" -
Trasformazioni di un paesaggio. Studi sulle dinamiche urbane a Caserta
Questa ricerca tenta di mettere a punto una operazione di riposizionamento dei temi che riguardano la fenomenologia urbana attraverso l'osservazione delle trasformazioni di una città speciale come Caserta, che abbiamo definito città paesaggio, con la ricostruzione di alcune parti complesse di tessuto urbano di recente formazione ed il ridisegno di alcuni luoghi storici che hanno contribuito alla modificazione del paesaggio. Si è provato pertanto a indagare le patologie della città, così come avrebbe potuto fare un biologo nel ricercare le caratteristiche del genoma di un virus. -
Architettura realtà del divenire
Questa è una riflessione, di un architetto, sull'eterno divenire delle cose. La realtà dei mortali: una continua trasformazione in sequenze temporali che, ciclicamente, rimescola le carte della storia dei luoghi e dei destini di chi li abita. La Sicilia, contesto iniziale prescelto e prediletta meta di tanti grandi viaggiatori, è la terra in cui tutto appare come una stratigrafia di questo lento, inesorabile e infinito panta rei. È proprio da un'antica città della Sicilia e dalla sua geografia che trae origine e ispirazione questo breve testo. Attraverso un itinerario raccontato, tra grandi fabbriche del passato da Siracusa a Roma, passando da Evora, Arles, Spalato, Sagunto e Gibellina emergono, tra passato e presente, gli eterni mutamenti dei luoghi. Nella realtà di questi luoghi il tempo si impone, sempre, come un ""grande costruttore""""."" -
The Atlantikwall as military archaeological landscape-L'Atlantikwall come paesaggio di archeologia militare. Ediz. bilingue
Come tante altre testimonianze di guerra che irrompono nelle nostre città e nel nostro paesaggio, emergendo come ospiti sgraditi, i bunker e le fortificazioni della seconda guerra mondiale - la più grande delle quali è l'Atlantikwall - mostrano una incapacità e una non volontà di essere assorbiti o cancellati. Sono brandelli di un passato che sembra incapace di trovare una propria posizione emotiva funzionale e spaziale a causa di una memoria mai elaborata e troppo spesso rimossa. I segni dei conflitti, dunque, rappresentano dorsali che dividevano e che invece potrebbero unificare l'Europa, tracce di ciò che oggi viene definito ""Il paesaggio archeologico dei conflitti"""". Questo libro presenta un ricco ed esclusivo apparato iconografico e una selezione di saggi che per la prima volta offrono un nuovo sguardo critico e interpretativo sull'Atlantikwall, proponendolo come uno dei principali paesaggi archeologici militari dell'Europa occidentale."" -
Genova A/R. Una città-laboratorio per la residenza collettiva
Studiare e formarsi come Architetto a Genova rappresenta un'esperienza unica, legata alla qualità dello spazio. Chi pratica e studia l'Architettura nel capoluogo ligure, necessariamente immagina il costruire come un esercizio tridimensionale sullo spazio, sulla sezione, sul percorso, sulla sovrapposizione. Nascosta nella sua reale superbia, la città è un testo di architettura narrativa senza tempo, talvolta senza abitanti, se non nei suoi quartieri più popolari, con il centro Storico in testa. Il lavoro di Riccardo Miselli, dei suoi collaboratori, i contributi presentati in questo testo, appartengono appieno, e testimoniano con forza e disciplina, tutti questi aspetti, contraddetti, sovrapposti, sradicati e profondamente appartenenti, fatti di altrove, di spazi, di odori, di linguaggi molteplici. Del resto, proprio i berberi ci ricordano che il Mediterraneo è il ""Mare bianco in mezzo alle terre""""; così, questo libro testimonia uno degli esercizi più sentimentali, personali e progettuali che si possa fare a Genova: guardare verso l'alto, negli stretti vicoli, e non disegnare il profilo degli edifici, ma la forma del cielo che ne risulta."" -
Resistente-Widerstandsfähig. Costruire senza il verbo avere
"Ho cercato nel corso di questi anni di esercitare il mestiere dignitosamente nel tentativo di mettere in opera quello che qui suggerisco come """"costruire senza il verbo avere""""; se rivolgo poi lo sguardo all'indietro alle cose fatte ed alla ricerca di senso prodotta, vedo e riconosco le """"sterpaglie"""" cresciute nel mio piccolo campo come opere di un raccoglitore (saccheggiatore) di frammenti, di un onesto """"bricoleur"""". È così che ho sempre inteso il mio lavoro, come continua messa in opera di frammenti, frammenti già dati, ricomposti e alcune volte ordinati; credo che questo atteggiamento provenga dalla mia formazione di autodidatta e dall'insofferenza verso le concettualizzazioni, e anche riconosco, dall'ostinato tentativo di pervenire alla """"giusta intuizione""""; per cui forse, il procedere per strappi, da """"ladro"""" trova la misura nelle parole del Maestro Engaku Taino: """"Ruba pure quello che vuoi, ti appartiene"""", ed il """"rubare"""" credo stia tutto nella nostra condizione umana.""""" -
Hervé Brugoux. Architetture in Madagascar. Ediz. italiana e francese
"Mentre nei paesi più ricchi il processo costruttivo si è frammentato in una serie di competenze diverse, spesso difficilmente relazionate tra di loro, Laura Marino con partecipata precisione fa scoprire al lettore un campo problematico vasto e complesso, i cui momenti riescono, comunque, a essere ancora controllabili nel loro insieme dall'architetto, ed evidenzia come in alcuni paesi che stanno oggi emergendo con sempre maggiore decisione sulla scena globale appare ancora possibile concepire un edificio nella sua completezza. In questo modo non appare difficile vivere di nuovo la realizzazione di un manufatto in modo organico e totale, facendo del costruire un momento essenziale dell'esperienza umana dello spazio inteso come l'emblema primario della comunità."""" (Prefazione di Laura Thermes)" -
What's up. 15 young european architects. Ediz. italiana e inglese
Quindici studi di giovani architetti europei espongono i loro lavori più significativi e ragionano sulle condizioni contemporanee della produzione del progetto. Una generazione pragmaticamente ancorata nel presente affronta la transizione verso una differente situazione esistenziale, più collaborativa e sociale: verso una architettura in grado di superare l'ossessione per l'autorappresentazione individuale, per la ricerca linguistica e formale, e partecipare a costruire una ecologia dell'interazione.