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Periplo. Circolo(i) nell'ordinaria natura delle cose
Questo è uno dei tanti tentativi che si possono fare per portare alla luce correlazioni e comportamenti che dovrebbero appartenere all'archetipo dell'essere umano; ed è per questa ragione che affermo, nonostante l'apparenza autobiografica, di non avere nulla da accampare al di là degli interrogativi e dei dubbi che mi porto appresso. La chiave di accesso a questo periplo e l'ottica con cui affronto questa tematica consiste nel credere che esista, e sia esistito, per l'umanità un ""circolo del ritorno"""" al quale appartengono cose e azioni già pensate, già dette, già scritte e... già fatte! Cose che nel tempo cambiano di veste, ma non cambiano di sostanza poiché sono incarnate in una prassi di pensiero aperta alla naturalità originaria; con però l'avvertenza che: """"Il ritorno alle origini serve a trovare il significato, ma basarsi sulle apparenze significa lasciarsi sfuggire la causa."""" (Sosan)"" -
Shadrach Woods. Per una teoria urbana
Stem e Web sono i due fondamenti della riflessione teorica di Shadrach Woods (1923-1973) - architetto ed urbanista di origine nordamericana - sul fenomeno urbano. Questo saggio indaga il problema della formulazione di una teoria urbana in una visione strutturalista durante il secondo dopoguerra nell'Europa della ricostruzione e del cambiamento. Nella ricerca di un sistema costruito che si fondi su una solida teoria, lo sforzo eroico di Woods è quello di costruire un'""utopia del presente"""" - secondo la definizione degli architetti del Team X - che costituisca una possibile risposta alle criticità del Movimento Moderno. Attraverso una sezione tematica, viene presentata una selezione di progetti, alcuni noti e altri mai pubblicati, che dimostrano la strategia organizzativa del nostro autore per un'idea di crescita urbana e di ripensamento della scuola a livello universitario."" -
Esplorazioni nella città dei ceti medi. Torino (1945-1980). Ediz. italiana e inglese
La Torino del Novecento non è stata solo un'importante città operaia ma anche una grande città di ceti medi: una città in cui, a dispetto delle crescenti disuguaglianze, le differenze sociali sembravano destinate nel tempo ad attenuarsi per effetto di una progressiva espansione dei redditi, dei consumi e del welfare. Il libro osserva gli edifici residenziali per i ceti medi costruiti a Torino nei decenni successivi alla seconda guerra mondiale: un periodo di espansione urbana in cui una parte rilevante dell'edilizia di nuova produzione si rivolgeva a gruppi sociali che puntavano a un più alto livello di comfort abitativo. Il volume raccoglie saggi, mappe tematiche e campagne fotografiche organizzate intorno a quattro grandi questioni: le politiche, i luoghi, gli attori, le forme. -
Per un'architettura terrestre
Hassan Fathy sosteneva che ""L'architetto moderno è diventato come un calciatore che gioca a calcio impiegando un cannone."""" Sul filo di questo graffiante paradosso i testi raccolti in questo libro polemizzano e criticano con acume le derive di un'architettura dello show globalizzata e autistica incapace di farsi carico delle gravi questioni che attraversano il mondo. Da qui, attraverso il riferimento a figure critiche eretiche oggi dimenticate come Ivan Illich, Colin Ward, Aldo Capitini, Giacomo Borella, sostenendo la necessità di ritrovare, pur nello spaesamento delle città, """"il senso di appartenenza al creato"""", delinea un'idea di architettura minore, """"un'architettura allegra, che riconosce la terra come dono, la manutiene e ne raccoglie i frutti""""."" -
Dialogo sull'insegnamento dell'architettura
Un dialogo tra Pierre Alain Croset, Giorgio Peghin e Luigi Snozzi sulla formazione, l'architettura e la didattica, che esprime una condizione del progetto contemporaneo e il senso dell'insegnamento dell'architettura, cioè il difficile compito di trasmettere non tanto gli strumenti tecnici della disciplina ma il segreto del saper progettare, la capacità di sviluppare l'idea e di interpretare, con la cultura, le modificazioni del nostro ambiente. Gli argomenti spaziano tra ambiti disciplinari differenti, nella consapevolezza che la pratica del progetto si confronta oggi con una progressiva complessità del sapere e con la sua frammentazione in tanti specialismi. Alcuni temi riflettono sulla possibilità di condividere una base teorica e pratica; altri si interrogano sui conflitti tra pensiero pratico e pensiero teorico, tra specializzazione e universalismo; altri ancora affermano la necessità di un'educazione all'arte e all'architettura che non sia ""terra di nessuno"""" dove tutto è permesso. Questioni che il testo affronta in maniera non sistematica o dottrinale ma attraverso una personale pedagogia per l'educazione all'architettura."" -
Verso un'urbanistica della collaborazione
Questa pubblicazione corale parte dal generale per concretizzarsi nell'esperienza attivata da un collettivo di architetti a Cagliari, nel quartiere popolare di Santa Teresa. La ricerca intrapresa esplora le dinamiche dell'urbanistica collaborativa, riaffermando il valore e la dimensione politica del ruolo dell'architetto nel mondo contemporaneo partendo dall'impegno concreto nelle dinamiche di cambiamento della società e delle città. Un processo basato sulla co-programmazione del territorio a partire da micro interventi dal basso, in cui la rete offre possibilità di interazione fino a pochi anni fa impensabili e in cui gli aspetti culturale, sociale e di coinvolgimento della cittadinanza assumono un ruolo fondamentale. L'urbanistica della collaborazione si concentra sui processi che partono dalle persone e dalla dimensione di quartiere, da cui avviare riflessioni multidisciplinari orientate al miglioramento della qualità di vita e degli spazi. In questa riflessione ogni professionista offre il proprio contributo in base alla sua competenza e sensibilità mantenendo al centro la scala umana del progetto. -
Il realismo e l'architettura italiana
Realismo è un termine ambiguo, il cui perimetro semantico include svariate accezioni, per tale ragione è anche un termine scomodo, usato per nobilitare o svilire, a seconda dell'ostinazione della propria faziosità. Realismo è anche un termine che ricorre spesso nelle storie dell'architettura italiana, e fra i testi di alcuni dei suoi maggiori protagonisti. Lo scopo di questo saggio è di indagare i concetti cardine del Realismo scomodando, con una certa voluta incoscienza, discipline quali la pittura (Gustave Courbet) e la filosofia (György Lukács) e cercare un confronto con l'architettura. Il pensiero di Giuseppe Pagano, forse il primo, coerente, e in una certa misura completo sforzo teorico verso una cultura di tipo realista, e quello di Ernesto Nathan Rogers, che sarà il fulcro intorno al quale si coagulerà la Scuola di Milano, sono i due autori attraverso i quali questo studio si propone di leggere gli intenti teorici e la produzione architettonica italiana, le sue maggiori ""scuole"""" - la Scuola di Milano e la Scuola di Roma -, e le connessioni con due importanti centri della cultura architettonica internazionale, Barcellona e Porto."" -
Padova 2015 architettura. Workshop internazionale di architettura. Ediz. illustrata
All'interno degli eventi di Padova 2015 Architettura, il Workshop Internazionale di Architettura giunto alla seconda edizione ha ulteriormente confermato la città veneta come la più importante protagonista di iniziative culturali attive sul territorio. Questo evento internazionale con cadenza biennale raccoglie negli anni un sempre maggior numero di progetti di architettura per ognuno dei quali servirebbe una discussione specifica, tanto sono importanti le aree prescelte, quanto il contributo di architetti di chiara fama esprime una prospettiva di rinnovo culturale della città, ancor prima che edilizio. Obiettivo dell'Associazione Culturale Di Architettura è di riservare un ruolo di primo piano al progetto di architettura, nella complessità delle norme, tra le inerzie del mercato e delle speculazioni, tra la tecnica e lo strumentalismo della nostra epoca tecnologica. La poetica dell'architettura, la stessa che riscontriamo quando entriamo nel grande teatro urbano del Prato della Valle è quindi un valore più che un obiettivo, un valore che va conservato e ogni volta reinventato. -
Una pagina su... Trentasei progetti di architettura
"Questi brevi, alcuni brevissimi, testi sui miei progetti sono scritti tutti a posteriori, anche molto tempo dopo aver fatto i progetti. E sono scritti a memoria, senza riprendere passi dalle relazioni o da altri scritti precedenti. A volte addirittura non si parla o quasi dei progetti ma si riportano i pensieri che correvano nella mente a me e a chi ha lavorato con me mentre li facevamo. Ho detto a memoria per dire che ho scritto quel che mi ricordo essere stato il pensiero principale che ha dato forma ad ognuno dei tanti progetti...""""" -
Typological shift. Adaptive reuse of abandoned historic hospitals in Europe-Riuso degli ospedali storici abbandonati in Europa. Ediz. bilingue
Gli ospedali storici abbandonati celano un potenziale notevole, non solamente in quanto testimonianze architettoniche uniche, ma anche come elementi strategici per il progetto della città contemporanea. Questo studio esplora le potenzialità del riuso dell'""oggetto-ospedale"""" e i conseguenti processi di rigenerazione dei relativi contesti. L'indagine muove da alcuni quesiti preliminari. è possibile immaginare che il futuro degli ospedali in disuso passi per un'operazione di """"traslazione tipologica"""", intesa come proiezione di alcuni caratteri fondativi del tipo ospedaliero originario su nuove organizzazioni spaziali e funzionali? È possibile ipotizzare che il recupero e il riuso degli antichi ospedali si riveli una pratica virtuosa, non solo in termini di generale """"sostenibilità ambientale"""", ma anche per il ruolo che i grandi """"contenitori storici"""" possono giocare nella rivitalizzazione sociale di un abitato e nella rigenerazione architettonica e paesaggistica di un insediamento? Questi temi sono stati oggetto di una ricerca che è stata sviluppata analizzando diciotto casi di studio europei, particolarmente significativi per la rilevanza storica e architettonica dell'edificio originario e per gli esiti determinati dall'introduzione di nuovi contenuti nelle forme preesistenti."" -
La via del disegno
Il disegno dal vero: lo strumento prediletto dell'architetto attraverso cui si compie un'esplorazione della realtà. Il disegno traduce in fatto grafico la volontà della mente di fissare un pensiero attraverso l'atto dell'osservare. I disegni con cui amiamo riempire taccuini, agende, improvvisati fogli di carta, sono come delle ""impronte"""", segni indelebili che condizionano altri disegni, altre idee. Il processo che, attraverso il disegno, traduce l'osservazione in immaginazione e in pensiero è, soprattutto, un fatto che attiene alla meditazione, che introduce ad una ricerca di introspezione."" -
Idea civile di architettura. Scritti scelti 1990-2017
Pensieri nati da un processo di lavoro e di approfondimento quotidianamente verificato con gli studenti. Pensieri scritti da un architetto che legge i testi, che insegna e che scrive, ma che soprattutto cerca di progettare e di trovare una verifica nelle (rare) opere che ci viene concesso di costruire. Questa raccolta intende l'architettura come una produzione culturale completa piuttosto che come una disciplina delle integrazioni, con qualche sincero fastidio per le esasperate specializzazioni. -
Utopia S.r.l. Icone sconfitte dell'housing sociale
Questo libro nasce come riflessione teorica sull'abitare in strutture ad alta densità ed alto valore ideale, che hanno finito per tradire le aspettative iniziali. Le ragioni che ne hanno segnato il fallimento, così come la portata rivoluzionaria del loro esempio, si possono però comprendere solo osservando come vengono abitati i loro interni. Dietro ad architetture iconiche dall'aspetto e dalla scala inumana si celano diverse soglie di ""internità"""", non immediatamente evidenti, raccontate in parte dalle fotografie di questo libro. La visita dei luoghi è stata fondamentale per la ricerca. Il nostro sguardo si è concentrato sull'architettura e sulle persone che abitano questi luoghi, sui segni di usura, sul trattamento delle soglie, ma altri """"frammenti percettivi"""" - profumi, rumori, sensazioni tattili - si sono rivelati altrettanto importanti, seppur difficilmente descrivibili a parole."" -
Il muro come contenitore di luoghi. Forme strutturali cave nell'opera di Louis Kahn
È stato ampiamente dimostrato come i maestri moderni, nella ricerca congiunta di invenzioni formali e invenzioni costruttive, si siano riferiti in varia misura ad esempi del passato, da loro liberamente scelti quale guida che potesse ispirarli e sorreggerli nella faticosa avventura verso il nuovo. Le architetture in forma di soffici nuvole, viscere gelatinose, acuminati virtuosismi, degli autori oggi di moda mancano di relazioni sia con la costruzione che con la storia. In maniera paradigmatica forma, struttura e storia sono state invece tenute assieme da Louis Kahn. Il volume ripercorre quella intensa sperimentazione strutturale non puramente ingegneristica, bensì carica di forma, cioè di capacità rappresentativa, presente fin dagli esordi nell'opera di Kahn e che lo porterà progressivamente, dopo un lungo apprendistato, all'adozione quasi costante di forme strutturali ""cave""""."" -
Spop. Istantanea dello spopolamento in Sardegna
Lo spopolamento delle aree interne è uno dei fenomeni che maggiormente influenzeranno lo sviluppo della Sardegna nel prossimo futuro. Il libro offre un'istantanea della Sardegna contemporanea attraverso infografiche, testi, geomappe e fotografie, fornendo una chiave di lettura accessibile a tutti i lettori. A fianco a ciò vengono esplorate alcune risposte che la società sta offrendo, in modo più o meno esplicito, al fenomeno dello spopolamento attraverso esperienze che spaziano dai temi della cultura diffusa e dell'economia locale di prossimità al rapporto con le migrazioni. Grazie ai contributi di studiosi di diversa natura questo volume apre un percorso di confronto e dibattito, che intende uscire dalle realtà accademiche e istituzionali, per creare una consapevolezza diffusa di un fenomeno che non riguarda solo l'isola ma gran parte del continente europeo. -
L' esattezza di Jacobsen
Le architetture di Jacobsen rappresentano oggi un antemurale al ""disagio per la perdita di forma nella vita"""" cui tentare di opporre un'idea di architettura: un'idea di esattezza. Esattezza come evocazione di nitide figure stagliate sui paesaggi urbani o naturali. Non sorprendenti, non accattivanti, ma icastiche, ovvero degne di essere ricordate con fissità. Un linguaggio distillato capace di evocare e rappresentare, con essenzialità, le sottigliezze del pensiero e dell'immaginazione."" -
Yearbook. Selezione di architetti italiani partecipanti all'edizione 2016 del premio architetto italiano e giovane talento dell'architettura. Ediz. bilingue. Vol. 1
Un pretesto per accendere i riflettori sulle capacità dell'architetto italiano, premiando il merito di chi si impegna, con idee, coraggio e progetti, per il futuro dell'architettura. Yearbook è una raccolta di identità che rappresenta non solo un risultato, ma un modo di lavorare in rapporto alla complessità di ogni singolo progetto di architettura. Si costruisce per l'uomo e per la storia, piccola o grande, non solo per vanità o per il denaro di un committente. -
Concrete lines. The model as a way to see
L'architetto Kuno Mayr ha messo a punto uno proprio modo di operare sulla realtà attraverso il quale il rigore del processo si manifesta nel modello. Tramite un lungo e laborioso procedimento, le cose vengono sottratte all'abbandono e alla noncuranza in cui erano state dimenticate per riapparire trasfigurate e nobilitate nella forma di architetture. -
Lo spazio smontabile
Il montaggio è una chiave di lettura utile per aggirare le abitudini critiche ed entrare nel merito della progettazione architettonica con uno sguardo rinnovato, disponibile a mescolare e ibridare contributi che provengono tanto dagli operatori che dai teorici e critici. L'obiettivo è mettere a fuoco le linee di pensiero e le metodologie che stanno alla base del progetto contemporaneo, che ne costituiscono l'apparato radicale profondo ma anche il repertorio pratico; l'abaco di conoscenze e abitudini, spesso tacite, che ispira e determina il lavoro dell'architetto. In questa ricerca, si incontrano momenti ed episodi diversi allineati per affinità tematica. Per immaginare traiettorie significative si scavalcano le distanze storiche e geografiche e si avvicinano quindi temi, vicende e personaggi apparentemente molto distanti: tracce di classicismo, avanguardie antiche e recenti, critiche marxiane, teorizzazioni postmoderne e qualche protagonista dell'architettura italiana e internazionale. -
White & colored. Architettura e segregazione razziale nel South degli Stati Uniti. 1930-1965
Il paesaggio urbano del South americano è stato marcato dalle leggi segregazioniste. Questo libro spiega per la prima volta l'origine del fenomeno e denuncia il problema etico affrontato dagli architetti.