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Colore, immagine, segno, oggetto, comportamento. Il secondo Novecento a Roma nella collezione Jacorossi
Prosegue e si completa il viaggio nella Collezione Jacorossi attraverso la seconda metà del Novecento, partendo ancora una volta da quel ""collezionismo d'impresa"""" che Enrico Crispolti mette a fuoco e racconta seguendone una """"deriva storico-critica"""". Sullo sfondo c'è sempre Roma, scenario privilegiato di movimenti e artisti, luogo elettivo delle attività imprenditoriali del gruppo Jacorossi e oggi città in cui sorge Musia, il nuovo spazio di Via dei Chiavari nel quale la Collezione ha trovato casa e visibilità. Roma è nella cifra artistica di tante opere e protagonisti del tempo, ma è anche nelle severe analisi di Giuseppe De Rita, nella storia delle gallerie cittadine dal secondo dopoguerra a oggi a cura di Giulia Tulino, nei ricordi di Ovidio Jacorossi raccolti nella conversazione con Paolo Di Paolo. Su tutto, la fiducia incondizionata e assoluta nella forza creativa dell'arte contemporanea. Esemplare il racconto del rapporto di amicizia con Emilio Prini, il quale, come ricorda Jacorossi, immagino avesse colto tutto ciò che mi sta a cuore nel rapporto con l'arte contemporanea: la possibilità di creare e ricreare ogni """"creazione"""", lasciando che lo stimolo dell'artista agisca in profondità e ci spinga verso domande che non ci eravamo fatti così intensamente. Se restano senza una risposta sicura, sono tanto più preziose."" -
Fausto Pirandello e il cenacolo di Anticoli Corrado
Il volume indaga alcuni aspetti nodali dell’arte di Fausto Pirandello (Roma 1899 – 1975), uno dei più influenti pittori italiani del Novecento, e al contempo intende omaggiare il ricordo del figlio Pierluigi, cittadino onorario di Anticoli Corrado recentemente scomparso. Pirandello frequentò assiduamente l’antico borgo laziale, trovandovi anche l’amore: sposò, infatti, la celebre modella anticolana Pompilia D’Aprile, dalla quale ebbe due figli. Ad Anticoli Corrado si creò, tra le due guerre, un vero e proprio cenacolo artistico, attorno a cui gravitavano alcuni dei protagonisti dell’arte italiana del tempo quali Felice Carena, Emanuele Cavalli e Giuseppe Capogrossi, rappresentati nelle collezioni del Civico Museo d’Arte Moderna e Contemporanea da alcuni capolavori realizzati durante i soggiorni nel borgo. L’evoluzione della pittura di Fausto Pirandello, dal tonalismo all’astrazione della maturità, è qui scandita attraverso una serie di opere – molti delle quali inedite – in cui a posare sono proprio il figlio Pierluigi e la moglie Pompilia; ma anche nudi, paesaggi, e nature morte, tra cui quella donata dall’artista nel 1935 al Comune di Anticoli Corrado in occasione della costituzione del museo civico, inaugurato nel settembre di quello stesso anno dal ministro Bottai. -
Espandere i confini. Paesaggio e territorio costiero tra realtà e immagine. Ediz. illustrata
Non esiste il paesaggio ma piuttosto tanti paesaggi quanti sono i punti di vista: c'è un paesaggio visto dal geologo, botanico, architetto, urbanista, artista, agronomo, navigatore, mercante, militare, poeta, principe, contadino, filosofo o scienziato... Inteso come uno spazio naturale percepito, organizzato e rappresentato visivamente, esso è il frutto di un'interazione tra l'occhio, le emozioni, la cultura, le aspettative di chi guarda, osserva o contempla, e l'ambiente, sia esso il familiare luogo di origine o quello esotico e fragrante di un altrove. In altre parole il paesaggio è il luogo d'incontro tra natura e uomo e, più sottilmente, tra due o più diversità. Nata all'interno del dipartimento di Storia, Antropologia, Religioni, Arte e Spettacolo della Sapienza, la collana Paesaggi nasce allo scopo di riunire saggi e libri dedicati al tema ambiente, territorio e paesaggio, e caratterizzati da un approccio metodologico nuovo e articolato, fondato su un metodo multidisciplinare e profondamente radicato nella ricerca che oggi si affronta nelle diverse facoltà della Sapienza, Università di Roma. Il primo volume, dedicato al mare, è infatti il frutto di un convegno tenutosi presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, al quale hanno partecipato geologi, antropologi, botanici, architetti, archivisti e, naturalmente, storici dell'arte che lavorano sul tema del territorio, sotto diversi punti di vista. La sfida della collana è di superare i confini della pittura di paesaggio tradizionalmente intesa, per cercare nell'arte, e nella rappresentazione dei luoghi, i segni di una realtà territoriale, della sua interazione con l'uomo, di una cultura -scientifica, letteraria, religiosa, filosofica-, di una politica ed in buona sostanza di un'idea del mondo. Certi che un'efficace tutela dell'ambiente proceda da una conoscenza del territorio, della sua storia, del suo sviluppo e della sua metamorfosi, e dunque del suo rapporto con la propria immagine, riteniamo che un posto centrale, nella ricostruzione di questa storia, vada dato alle arti, spazio della creazione di luoghi reali e immaginari attraverso la rappresentazione del rapporto tra l'uomo e il suo habitat. Tenendo dunque come punto fermo l'aspetto formale e figurativo, i volumi cercheranno di dare una panoramica più ampia possibile di metodi, punti di vista, linee di ricerca, e di fornire qualche spunto di riflessione ad un tema che si annuncia forse il più urgente e cruciale del nostro prossimo futuro. -
L' arte di salvare l'arte. Frammenti di storia d'Italia. Catalogo della mostra (Roma, 5 maggio-14 luglio 2019). Ediz. a colori
E’ tempo di bilanci per una delle più nobili istituzioni dello Stato: cinquant’anni, o meglio mezzo secolo, di intensa attività investigativa e di raffinata diplomazia culturale hanno permesso al Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di salvare e di restituire al patrimonio storico artistico del nostro Paese quasi due milioni di opere d’arte di tutti i tempi, tra reperti archeologici illecitamente trafugati dal territorio nazionale, dipinti, mobilio, vasellame, arredi liturgici strappati fraudolentemente da musei, luoghi pubblici, chiese e abitazioni. Una significativa selezione di questo inestimabile patrimonio culturale offre l’opportunità di rivivere storie di recuperi – alcuni avventurosi, altri frutto di minuzioso, lungo e paziente lavoro investigativo – di opere disperse in ogni angolo del mondo dalla Giamaica al Marocco, dall’Ucraina all’America, fino al Giappone. Tutte sono state riportate in Italia, recuperate alla comunità e alla ricerca scientifica, ricontestualizzate nel territorio o nel tessuto connettivo che le ha generate, restituendo loro la dignità culturale più vera e profonda di ogni opera d’arte, quella del contesto di appartenenza. Poiché, se è vero che ogni opera d’arte appartiene all’umanità intera, è tanto più vero che essa acquisisce valore di civiltà solo dalla conoscenza e dalla profonda relazione geografica e fisica con i luoghi che l’hanno prodotta, con la cultura che l’ha generata, con il paesaggio che l’ha suggerita. -
Il memoriale di Aldo Moro (1978). Ediz. critica
Il sequestro e l'assassinio di Aldo Moro (16 marzo-9 maggio 1978) ruotano attorno a una sola azione dell'ostaggio: il suo scrivere. Quell'agire incise però su tutto ciò che accadde. Non si trattò solo delle circa cento lettere, poche delle quali giunsero ai loro destinatari, ma anche dei 237 fogli del cosiddetto ""Memoriale"""", ovvero i testi elaborati nell'ambito dell'interrogatorio condotto dal sedicente tribunale del popolo, ove Moro scrisse dei tre decenni precedenti giungendo fino alla sua stessa prigionia. L'originale è scomparso, ma è noto attraverso le fotocopie che dell'autografo fecero le Brigate rosse. Quel testo, mutilato e occultato per ben dodici anni dopo l'assassinio, lo si è potuto leggere sempre con enormi difficoltà e mai direttamente su quegli anomali """"originali"""". Divenuto pienamente un bene tutelato dal Ministero per i beni e le attività culturali e dalla sua amministrazione degli archivi, il """"Memoriale"""" può oggi essere studiato come una fonte della nostra storia. Qui per la prima volta è edito nella sua integrità: nelle sue cancellature, nelle sue revisioni, nei ripensamenti di un autore prigioniero e inquisito tra la vita e la morte. La ricostruzione del testo e della sua organizzazione, così come dei tempi della composizione degli scritti, permette di seguire Moro e le sue reazioni durante il sequestro, nei giorni in cui il Paese attraversò la crisi più grave del dopoguerra: il Memoriale acquista così il suo pieno significato. È accompagnato qui dai contributi di un gruppo di studiosi coordinato da Michele Di Sivo. L'edizione restituisce quindi le condizioni e il senso d'un testo drammatico e lucido per comprendere un evento decisivo della storia dell'Italia repubblicana."" -
Luca Signorelli e Roma. Oblio e riscoperte. Catalogo della mostra (Roma, 19 luglio-3 novembre 2019). Ediz. illustrata
Viene celebrato uno dei più grandi protagonisti del Rinascimento italiano, la cui altissima parabola pittorica è stata oscurata solo dall’imponderabile arrivo di due giganti della generazione successiva: Michelangelo (1475-1564) e Raffaello (1483-1520), che al maestro di Cortona si erano però ispirati per raggiungere quell’insuperabile vertice della pittura che gli stessi contemporanei gli attribuirono. Come scrisse infatti Giorgio Vasari, Luca Signorelli «fu ne’ suoi tempi tenuto in Italia tanto famoso e l’opere sue in tanto pregio, quanto nessun altro in qualsivoglia tempo sia stato già mai». Attraverso un’attenta selezione di circa 60 opere di grande prestigio provenienti da collezioni italiane e straniere, molte delle quali per la prima volta esposte a Roma, il catalogo intende mettere in risalto il contesto storico artistico in cui avvenne il primo soggiorno romano dell’artista e offrire nuove letture sul legame diretto e indiretto che si instaurò fra l’artista e Roma. Il catalogo, organizzato in sezioni, parte da un’introduzione sull’errore vasariano del vero volto dell’artista, rappresentato nelle due diverse sembianze dai Busti realizzati da Pietro Tenerani (Museo di Roma) e da Pietro Pierantoni (Musei Capitolini, Protomoteca). I lettori vengono poi accompagnati nella Roma del pontefice Sisto IV (1471-1484), fra le Antichità Capitoline, e davanti ad alcune opere del Maestro in cui monumenti, antichità cristiane, e statuaria classica osservati a Roma rivivono o vengono rievocati, come il Martirio di san Sebastiano (Pinacoteca Comunale di Città di Castello), il Cristo in croce e Maria Maddalena (Galleria degli Uffizi), il tondo di Monaco e la pala di Arcevia. Seguono poi i capitoli dedicati al soggiorno di Signorelli a Roma sotto il pontefice Leone X (1513-1521) e ai suoi rapporti con Bramante e Michelangelo. In conclusione, un capitolo è dedicato alla riscoperta del Maestro tra Otto e Novecento nell’arte. -
Galleria Borghese. Capolavori dell'antico-Masterpieces of antiquity. Ediz. illustrata
Questo libro è dedicato alla mostra ""I Borghese e l'Antico"""". Furono giorni straordinari e forse irripetibili quelli in cui marmi antichi di assoluta magnificenza come l'Ermafrodito dormiente, il Centauro cavalcato da Amore o il Sileno con Bacco bambino, sono tornati a occupare il loro posto nella collezione Borghese e nella palazzina Pinciana. Acquisiti dal cardinal nepote Scipione Borghese nel Seicento quindi venduti a Napoleone dal principe Camillo nel 1807 assieme a centinaia di altre sculture, sono confluiti nel cuore delle raccolte archeologiche del Louvre, dove oggi sono goduti da milioni di visitatori. Nel 2011 parte di questo stupefacente insieme ha percorso la strada a ritroso, da Parigi a Roma, e permesso di riconfigurare, per pochi mesi ma in una visione inedita per il mondo contemporaneo, il cuore di quella volontà collezionistica, di attualizzarne la bellezza e il valore."" -
Raffaello invisibile. Lo spazio, l'arco di trionfo, la cupola. Ediz. illustrata
Raffaello in Vaticano viene visitato da milioni di turisti e visto nel mondo da miliardi di persone, essendo facilmente visibile a tutti. Eppure il genio ""divino"""" del Maestro ha saputo creare opere infinitamente aperte e piene di misteri e di sorprese. Questo libro cerca di fornire nuove rivelazioni e anzi di ri-velare e insieme s-velare alcuni segreti accuratamente celati, velati dal pennello e dal pensiero del sommo artista e dunque resi apparentemente invisibili. Nel libro vengono visualizzate e interpretate due forme assolute - la Cupola e l'Arco di Trionfo - che conferiscono un nuovo significato agli spazi sublimi della """"Scuola d'Atene"""" e della """"Disputa del Sacramento"""". Con studi di Fabio Colonnese sullo spazio prospettico."" -
La memoria in tasca. Taccuini, immagini, parole
«Piccol libretto»: così Leonardo da Vinci definisce il taccuino che l'artista avrebbe dovuto portare con sé ogni giorno, pronto a catturare sulle sue carte, attraverso parole e immagini, quanto di più interessante gli si fosse aperto davanti agli occhi. Strumento di lavoro ancora oggi tra i più diffusi, nel corso dei secoli il taccuino è diventato una presenza costante sul tavolo di lavoro di scienziati, umanisti, tecnici. Si tratta di un oggetto d'uso comune, familiare. Ma cosa è veramente un taccuino? Di vario formato, pieno di disegni, diagrammi, numeri, schizzi e parole, a volte simile a un diario senza però esserlo, la sua multiforme natura lo rende un oggetto sfuggente. Dai papiri egiziani sino al Libro dei sogni di Fellini, questa ricerca si propone di tracciare una storia del taccuino, con le sue molteplici trasformazioni e contaminazioni. Dall'appunto su supporti mobili, pergamene o manoscritti, al taccuino comunemente inteso, linguaggio visivo e linguaggio verbale si accostano e si intrecciano nel corso dei secoli. Attraverso la loro costante interazione l'uomo ha cercato di comprendere la realtà che lo circonda, e di spiegarla. Tra i molti esempi esistenti, una particolare tipologia di taccuino è posta al centro di questo libro: quella dedicata allo studio delle opere d'arte. Proprio perché è nello studio dell'immagine che i due linguaggi assumono rapporti mutevoli e ricchi di implicazioni. Attraverso una casistica che va da Leonardo a Goethe, da Pisanello a Delacroix, da Ruskin a Burckhardt, intrecciata alle esperienze di scienziati come Réaumur o registi come ?jzenstejn, il libro racconta le soluzioni utilizzate per leggere un'opera d'arte, costanti e variazioni impiegate per tradurre sulla pagina un'immagine. Un cammino secolare che si spinge fino al tempo presente, ai nuovi stimoli offerti dalle tecnologie informatiche che non hanno interrotto l'utilizzo di questo piccolo strumento di lavoro, la cui storia non si è ancora conclusa. -
Lettere di Artemisia. Nuova ediz.
Nuova edizione critica e annotata della più vasta e completa raccolta della corrispondenza della grande pittrice nata a Roma nel 1593 e morta a Napoli nel 1654, all'apice della sua fama internazionale. Ricca di oltre sessanta missive, l'edizione include le lettere dell'artista al gentiluomo fiorentino Francesco Maria Maringhi, agente e socio in affari del nobile cavaliere Matteo Frescobaldi. Oltre agli straordinari documenti autografi di Artemisia e del marito Pierantonio Stiattesi relativi al soggiorno fiorentino e al loro ritorno a Roma nel 1620, la raccolta comprende tutte le lettere già edite, e annotate da un ricco apparato storico e critico. Tra queste sono i fogli scritti da Napoli all'amico cavalier Cassiano dal Pozzo, celebre erudito e amatore d'arte residente a Roma, quelli indirizzati a don Antonio Ruffo, aristocratico collezionista messinese, nonché le lettere inviate dall'artista ai granduchi Cosimo II e Ferdinando II de' Medici, al loro ministro Andrea Cioli, a Galileo Galilei e al duca Francesco I d'Este. -
Case museo. Tra consonanze e differenze. Ediz. illustrata
Il libro è dedicato alle case museo e a coloro che vi hanno abitato. Case di letterati, musicisti, artisti e collezionisti, accomunati dalla volontà di lasciare un segno attraverso le testimonianze custodite entro le mura domestiche, alla ricerca di consonanze e differenze. Sebbene la più antica casa di uno scrittore aperta ai visitatori sia la casa di Petrarca ad Arquà, case e musei letterari registrano nel nostro paese un notevolissimo ritardo rispetto a quanto avviene all'estero, in particolare nell'ambito - fondamentale - dell'allestimento. In questo specifico settore specie i paesi scandinavi e la Germania hanno raggiunto livelli elevatissimi nella teoria e nella pratica. Questa raccolta ha il merito di porre l'attenzione su un fenomeno poco indagato nell'ambito degli studi storico-artistici e di valorizzare l'azione fondamentale che le case museo possono svolgere per avvicinare il pubblico e far conoscere anche realtà talora dimenticate. Dal ""Vittoriale degli Italiani"""", alla casa museo dell'artista Hendrik Andersen, a quella di Henrry James nel Sussex, del collezionista Mario Praz a Roma, definita da Orhan Pamuk """"il più bel museo del mondo"""", alla dimora dei Boncompagni Ludovisi fino a quella di Pierluigi da Palestrina, le case rivelano i loro segreti e le loro storie come in un'autobiografia attraverso gli oggetti, gli arredi, i libri e le opere d'arte ma anche grazie alle preziose e poco note biblioteche e ai molti documenti d'archivio, in alcuni casi non ancora inventariati. Nelle case museo è insita una potenzialità enorme e quasi rivoluzionaria. L'intento del volume è quello di avviare una ricerca e uno studio tesi alla conoscenza di quanto avviene in ambito nazionale ed europeo."" -
Arte e filosofia del '900
Nata come pubblicazione di seminari tenutisi fra il 2015 e il 2017 nella sede del Museo Hendrik Christian Andersen, su temi che intrecciano la filosofia e l'arte novecentesca, la raccolta si è trasformata in un'antologia nella quale sono confluiti i contributi di diversi autori, di alto profilo scientifico, non solo italiani, che hanno esplorato e messo a fuoco il rapporto fra riflessione teorica e pratica artistica. Quasi tutti i pensatori più rilevanti del XX secolo hanno scritto sugli artisti a loro vicini temporalmente e intellettualmente, da Sartre a Wittgenstein, da Foucault a Danto e le loro riflessioni sono state oggetto di attenzione così gli autori, che ne hanno messo in luce motivi, legami culturali e gusti personali, hanno illustrato una pagina importante della storia del secolo scorso, tracciando una linea di demarcazione che congiunge, in un cerchio ideale, attori (artisti) e pensatori (filosofi) in una comune vicenda intellettuale. -
Arte & natura. Tra pratiche creative e pensiero ecologista. Ediz. illustrata
Affrontare questioni legate all’ambiente e ai cambiamenti climatici e sensibilizzare le persone sui temi del rispetto della natura e della sostenibilità, sono compiti che gli artisti del XXI secolo stanno perseguendo con un impegno sempre crescente. Il mondo dell’arte si è progressivamente aperto all’ecologia, tanto che oggi si parla comunemente di un’arte ecologica. Un’arte che ricorre alla creatività per immaginare nuovi modi di coesistenza tra gli esseri umani e l’ambiente, al fine di superare la tradizionale visione antropocentrica e sostituirla con una visione più inclusiva, rispettosa del pianeta Terra e di tutte le sue creature e risorse naturali. -
Sebastiano Di Rienzo. Maestro del fashion internazionale. A colloquio con il Marco Polo della moda. Ediz. illustrata
Il volume ripercorre la straordinaria storia umana e professionale di Sebastiano Di Rienzo, bandiera della moda sartoriale a livello internazionale. Attraverso il racconto delle sue continue trasferte in ogni continente, delle prestigiose frequentazioni e di una lunga esperienza professionale in tutto il mondo, anche come presidente dell'autorevole Accademia dei Sartori, è possibile apprezzare gli incomparabili consensi per il ""made in Italy"""" ad ogni latitudine. Di Rienzo incarna perfettamente il """"sogno italiano"""" di rinascita nato dalle macerie della guerra: un'intera generazione ha saputo lavorare con tenacia ed esprimere un talento oggi riconosciuto e preso a modello in tutto il mondo. Il """"Marco Polo della moda"""", noto soprattutto in Cina e negli altri Paesi asiatici, si è formato umanamente nella """"sua"""" Capracotta, in Molise, a 1.421 metri di altitudine, e professionalmente da Valentino a Roma, mettendo a frutto nel migliore dei modi questi due importanti valori di partenza."" -
Elsa de' Giorgi e il Circeo. Ediz. illustrata
Un volume con un ampio corredo di immagini e di scritti dedicati a Elsa de' Giorgi, attrice di cinema e di teatro, regista, autrice di libri notevoli, amica di intellettuali e di artisti fra i più rappresentativi del Novecento: da Pasolini alla Magnani, da Federico Zeri a Petrassi, da Eduardo De Filippo ad Alberto Sordi, da Guttuso a Paolo Poli. Le testimonianze di Elio Pecora e di Maria Teresa Benedetti, i saggi della stessa de' Giorgi su Eleonora Duse e sul cinema degli anni Quaranta, i vari contributi di critici e di studiosi, e insieme le immagini d'arte e le numerose fotografie raccontano la vita di una donna straordinaria e un'epoca memorabile. Epoca che ha visto artisti rincorrere le nuove forme di creatività documentate dalle collezioni custodite al Circeo e commentate qui da Ludovico Pratesi. Tutte parlano di lei. -
Santuari d'Italia. Liguria
L'articolata riflessione portata avanti negli ultimi decenni ha messo in luce in modo sempre più chiaro la natura complessa del concetto di santuario. Le ricerche alla base di questo volume sono state condotte secondo criteri larghi e flessibili di definizione della realtà santuariale, applicati ad un territorio molto ricco di testimonianze significative. Legati ad un arco cronologico ampio (che vede una accelerazione notevole di fondazioni, soprattutto mariane, nel Cinquecento e nel Seicento), i santuari liguri, in coerenza con le linee della collana in cui il volume si inserisce, sono studiati dal punto di vista della storia del culto, delle dinamiche e dei contesti di genesi, e delle vicende di edificazione e decorazione. Un elevato grado di attenzione è dedicato agli oggetti di devozione che normalmente costituiscono il focus e la ragion d'essere degli spazi santuariali. Le tante immagini miracolose, in particolare, sono state indagate alla luce delle leggende di origine e delle tradizioni che ne attestano la virtus sovrannaturale, ma anche come manufatti connotati da una specifica identità artistica. I materiali sono organizzati in 9 saggi introduttivi e in 265 schede suddivise, come in tutta la collana, per province e poi per comuni sede dei santuari censiti, in ordine alfabetico; i testi sono arricchiti da un importante corredo di immagini e da cartine della regione e delle province che evidenziano la distribuzione dei santuari sul territorio. -
Fausto Pirandello allo specchio. Gli autoritratti. Ediz. illustrata
Il volume propone un percorso attraverso gli autoritratti di Fausto Pirandello (Roma 1899-1975), artista apprezzato tanto dalla critica del suo tempo quanto dal pubblico di oggi per la straordinaria capacità introspettiva della sua pittura. Nel corso della sua carriera il pittore romano, figlio del premio Nobel per la letteratura Luigi Pirandello, ha realizzato oltre un centinaio di autoritratti, tra dipinti a olio e opere su carta. Essi documentano il passaggio dal segno analitico degli anni della formazione con Sigmund Lipinsky alla scomposizione cubista del dopoguerra, passando dall'espressionismo intriso di valori tonali del periodo della ""Scuola romana"""", fino al ritorno ad una realtà oggettiva - ma esasperata - della maturità. Con il supporto di opere e documenti inediti (tra cui brani tratti dai diari in cui l'artista annotava il progresso del proprio lavoro), il saggio di Manuel Carrera propone una nuova lettura della figurazione di Pirandello, contribuendo al contempo a rivedere e puntualizzare dati fino ad ora ambigui, quali la datazione di alcuni autoritratti, la cronologia di interventi e ritocchi su importanti dipinti e le ragioni della presenza di più versioni di uno stesso quadro. La Fondazione Fausto Pirandello è la prima istituzione dedicata al lascito artistico del pittore romano. È stata istituita il 23 gennaio del 2011 per volontà di Pierluigi Pirandello e Giovanna Carlino, con il fine di tutelare e promuovere l'opera di Fausto Pirandello attraverso pubblicazioni, collaborazioni con istituti di studio e ricerca e l'organizzazione di rassegne espositive in Italia e all'estero."" -
Lorenzo Bruschini. Scendeva simile alla notte. Ediz. illustrata
"La pittura di Lorenzo Bruschini è caratterizzata dall'essenzialità del colore bianco e del colore nero. Stesure di bianco sullo sfondo come a voler dare massima luce ai riflessi e ai meandri più nascosti dell'inconscio, e grazie a questo far emergere nella massima concentrazione di colori, che è il nero, figure e simboli del proprio mondo interiore...""""" -
Cerveteri. Il tumulo delle Ploranti
Da quasi un venticinquennio associazioni di volontariato archeologico, sono a fianco della Soprintendenza e degli organi preposti alla tutela ed alla valorizzazione del patrimonio culturale di Cerveteri in progetti di ripulitura delle necropoli, permettendo a centinaia di visitatori di poter apprezzare gratuitamente la bellezza e la valenza storica dei luoghi. Nell'ambito di queste collaborazioni va inserita la restituzione al pubblico del tumulo 2525, oggi detto a ragione “delle Ploranti”, argomento del nostro volume. I risultati presentati riempiono di giusto orgoglio tutti coloro che ne sono stati partecipi, con risultati scientifici che non erano affatto scontati nel dare inizio all’opera di ripulitura. Il patrimonio culturale costituisce la base del nostro sapere comune, renderlo un bene condiviso dovrebbe essere scopo primario di ogni Istituzione, sia essa locale, nazionale o internazionale. -
Il mio calendario o il fattore umano svelato
Sono sicuro che anche il più folle, il più annoiato, il più smaliziato, autoindulgente o arroccato tra noi, scorrendo i fatti qui narrati non potrà non assaporare una qualche clandestina emozione, chissà persino un malcelabile, schietto stupore, residui echi delle magnifiche emozioni che accompagnarono, annunciandolo al mondo, il muto fragore di ciascuno di quegli spari lontani...