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Afferra il coniglio
La Bosnia non è un paese: è una condizione dell'anima. Vivere a Dublino da anni non basta a Sara, giovane traduttrice bosniaca, per recidere il legame con il suo paese. Non basterà Michael, i suoi dischi, una piantina di avocado. Una telefonata di Lejla sarà sufficiente a riportarla a Mostar, metterle su una macchina e viaggiare fino a Vienna per aiutare la sua amica a ritrovare Armin, il fratello scomparso. Sara e Lejla, due amiche per la pelle con un rapporto teso, di parole non dette, cresciute insieme in una città in guerra consapevoli di quanto stava accadendo e sempre unite da una certezza: Armin è vivo, da qualche parte, ma vivo. Un romanzo che è un viaggio nella memoria che si sfalda, attraverso un paese sprofondato nell'oscurità e nelle nebbie, spinto dall'impeto vivido e umano del voler conoscere la verità. -
Black out
Emiliano Bardanzellu è un uomo qualsiasi, è nato a Cagliari, fa il cameriere ma ha studiato scienze politiche, la sua vita è semplice, la sua quotidianità ordinaria, come è semplice e ordinario l'apparente motivo per cui una sera uccide sua moglie, rea di aver, per l'ennesima volta, compattato una bottiglia di plastica da riciclare. Crack ha fatto la bottiglia e quel suono, terribile e intollerabile, ha provocato un black out. Emiliano non si difende al processo, non si dichiara innocente, perché non ricorda cosa è successo in quegli attimi di buio. Chi leggerà la sua storia, i suoi anni nelle carceri sarde, gli uomini con cui ha condiviso celle e pasti caldi, la sua infanzia, le sue perdite, potrà credere fino in fondo alla sua versione dei fatti? Un romanzo che ci interroga sul senso di colpa, l'intenzionalità dei gesti e la capacità di dimenticare, anche i nostri peggiori misfatti. -
Sbirro. Un giornalista infiltrato racconta la polizia francese
Nessuno prima di lui era mai riuscito a infiltrarsi nella polizia senza farsi scoprire. Quando decide di provarci, Valentin Gendrot ha già alle spalle sei infiltrazioni, ma questa si preannuncia come la più ambiziosa e difficile di tutte. Frequenta la Scuola nazionale di polizia di Saint-Malo e, dopo poco più di un anno, ottiene la destinazione desiderata: il commissariato del Diciannovesimo arrondissement, uno dei più sensibili di Parigi. Qui passa sei mesi a fare il piantone all'ingresso, a sorvegliare le celle, o di pattuglia per le strade della città. Diventa testimone e, suo malgrado, anche protagonista: confessa di sentire lo sbirro che si infiltra in lui, la situazione che gli sta sfuggendo di mano. La sua testimonianza diretta, raccolta in questo libro, descrive una quotidianità in cui alla frustrazione per le condizioni di lavoro e l'indifferenza delle gerarchie (e al più alto tasso di suicidi tra tutte le professioni in Francia) si accompagna un triste teatro giornaliero di abusi, insulti, minacce, machismo, e soprattutto un diffuso razzismo che sfocia spesso in violenza e pestaggi. Alla sua uscita, Sbirro ha provocato un acceso dibattito sui giornali e le televisioni, a cui è seguita anche un'inchiesta giudiziaria per fare luce sui fatti raccontati nel libro. Il tema della violenza della polizia, da cui la Francia era stata già scossa ai tempi delle manifestazioni dei gilet gialli, è nuovamente divampato ed è tuttora oggetto di discussione sui media. -
Possiamo salvare il pianeta?
Il mutamento climatico sta devastando il mondo, gli oceani soffocano nella plastica, il naturale ecosistema della Terra è stato decimato e un milione di specie è ormai a rischio di estinzione. Questo libro, ricchissimo di informazioni, risponde a una domanda semplice, ma drammatica: siamo ancora in tempo quanto meno a limitare i danni che abbiamo prodotto? Per questo Possiamo salvare il pianeta illustra un'ampia gamma di opzioni tecnologiche, ecologiche e politiche che potrebbero aiutarci a riorganizzare un pianeta in cui tutte le specie possano convivere serenamente. E, come tutti i titoli della collana, offre un importante apparato di immagini significative mentre il testo è articolato in diverse grandezze di carattere per permettere diversi livelli di lettura. -
La tecnologia ci fa male?
La tecnologia moderna ha senza dubbio reso la nostra vita migliore: oggi possiamo comunicare in tempo reale con amici e colleghi in ogni parte del mondo e fare spese e operazioni bancarie senza uscire di casa. Ma siamo sicuri che, in realtà, l'incedere della tecnologia nella nostra sfera personale non ci stia facendo più male che bene? Le nostre ansie aumentano e forse ignoriamo ancora l'influenza degli algoritmi progettati per attirare la nostra attenzione e mostrarci un mondo manipolato attraverso i loro filtri? Siamo certi che trascorrere intere giornate a giocare online sia molto diverso dalla dipendenza da gioco d'azzardo? Con rigore e ricchezza di dettagli, quest'opera indaga le conseguenze del tempo che trascorriamo davanti allo schermo, e le ripercussioni della convivenza con la tecnologia sulle nostre scelte, le relazioni sociali e il benessere fisico e mentale, e ci suggerisce come affrontare al meglio gli effetti indesiderati. -
Il più grande spettacolo del mondo
Il più grande spettacolo del mondo apre la trilogia dedicata al personaggio di Morris Bird III, pronipote del Morris Bird conosciuto in Paradise Falls, fidanzato della Julie Sutton di Julie.«Ecco, ci risiamo. Don Robertson riesce a stupirci ancora una volta» - Maurizio Fiorino, RobinsonMorris Bird III è un odierno Huckleberry Finn. Cleveland è la sua Odissea. L'anno è il 1944, l'America è in guerra, le persone razionano il cibo, commentano le notizie alla radio, sognano coi film di Alan Ladd e Veronica Lake, si schierano pro o contro Roosevelt. Morris invece è un bambino che si interroga sull'amore, l'amicizia, l'onore, il coraggio e la morte. Che cosa sono queste strane parole? Cosa significano? È così che inizia un viaggio attraverso Cleveland, Ohio, per andare a trovare l'amico Stanley Chaloupka. Un viaggio pieno di avventure e incontri, un'epopea picaresca in cui la lingua di Robertson si diverte a intrecciare storie su storie, aprendo la mente e il cuore del lettore con una naturalezza disarmante. ""Il più grande spettacolo del mondo"""" è un ritratto nostalgico sull'infanzia e la sua magia, un romanzo di formazione come nella grande tradizione americana, con echi di Twain e Melville ma anche di Shakespeare, il tutto mescolato con leggerezza e profondità, cattiveria e dolcezza. """"Il più grande spettacolo del mondo"""" apre la trilogia dedicata al personaggio di Morris Bird III, pronipote del Morris Bird conosciuto in """"Paradise Falls"""", fidanzato della Julie Sutton di Julie."" -
Il libro di Katerina
Katerina Chorianos nasce a Salonicco il Giovedì Santo del 1953. Cresce in una famiglia nella quale il benessere non manca - una grande casa sul lungomare, scuole private, insegnanti di lingue, sport, gite in automobile, vacanze estive - ma all'ombra di due genitori dall'indole ruvida e ingombrante: da una parte la kyra Irini, insensibile e fredda, ""che aveva patito stenti e umiliazioni, vissuta e invecchiata senza conoscere la gioia dell'amore""""; dall'altra il padre Minas, severo e irascibile, un uomo """"tutto d'un pezzo a cui non potevi estorcere nessuna tenerezza"""". Katerina ha due fratelli e una sorella: con Aghis è amore ai limiti della morbosità, con Miron e Kliò è una guerra quotidiana fatta di piccole e grandi crudeltà. E poi, come una spada di Damocle, aleggia sull'intera stirpe dei Chorianos uno spettro: la minaccia oscura della malattia mentale. Auguste Korteau trasforma sua madre in protagonista e voce narrante di un romanzo familiare, doloroso ma mai cupo, anzi ironico, spesso sfrontato. E ripercorre così, grazie al racconto vivace e inquieto di """"Katerina la pazza"""", la storia di una famiglia, di un paese, e soprattutto di una donna capace di straordinari slanci e vittima di fragilità estreme, a cui neanche l'amore sviscerato per il figlio riuscirà a risparmiare la sofferenza di un destino inclemente."" -
Plastica, la soluzione siamo noi. Storie di donne, uomini e bambini che fanno la cosa giusta
Studi e ricerche recenti ci mettono in guardia contro il consumo eccessivo e spesso non necessario di plastica: la superficie terrestre e in particolare l'oceano sono letteralmente invasi da questo materiale, la presenza di microplastiche si riscontra ormai a qualsiasi latitudine. Chi può fare qualcosa di fronte a un'emergenza ambientale di tale portata? La campionessa di sci Federica Brignone, il ricercatore Giuseppe Suaria, il fotografo americano Chris Jordan, la manager d'arte tedesca Nicole Loeser, le giovanissime sorelle indonesiane Melati e Isabel Wijsen o le imprenditrici egiziane Hend Riad e Maram Hazem, tra gli altri, raccontano le loro esperienze dirette, il loro contributo concreto alla soluzione del problema dell'inquinamento da plastica: le iniziative e campagne di sensibilizzazione che hanno raggiunto e coinvolto migliaia di persone, perché il primo passo è informare; i progetti innovativi che hanno rivoluzionato le dinamiche di produzione e aiutato gli strati più deboli della società; l'impegno civile per una legislazione che spinga verso una sempre maggiore sostenibilità. Dodici storie di successo di persone che dal basso sono riuscite a giocare un ruolo importante nella lotta contro l'inquinamento, dimostrando che l'impegno individuale può fare la differenza e che ognuno di noi, a seconda delle proprie vocazioni, risorse e competenze, può fare la cosa giusta. -
Girare il mondo a vela. 1519-2019: Cinquecento anni di circumnavigazioni
Cinque secoli dopo il primo giro del mondo a vela questo libro ripercorre l'intera storia delle circumnavigazioni. Dall'avventura di Magellano agli incredibili record dei giorni nostri, una carrellata di personaggi entrati nella leggenda in compagnia delle loro barche: da Magellano a Jean-Luc Van Den Heede, pasando per Francis Drake, Joshua Slocum, sir Robin Knox-Johnston, Bernard Moitessier, Isabelle Autissier, James Cook, Ellen Mac-Arthur e tanti altri. In ogni epoca e contesto - in solitario, in famiglia, in equipaggio, il più velocemente o il più lentamente possibile, a favore o contro i venti dominanti -, il giro del mondo a vela resta un'avventura umana, tecnologica o sportiva, fonte inesauribile di epici racconti e peripezie drammatiche ed emozionanti.Olivier Le Carrer evidenzia le particolarità dei diversi percorsi, pagina dopo pagina, ripercorrendo rotte ormai mitiche alla scoperta dei luoghi che hanno reso grande la storia dei giri del mondo: porti, capi, acque tropicali, latitudini spaventose... Elegantemente illustrato dagli acquerelli di Sibylle Le Carrer. -
Moitessier. La lunga rotta di un uomo libero
Per la prima volta ricostruita in una graphic novel l'intera vita di Bernard Moitessier, velista leggendario e mito di ogni appassionato che sogni di navigare nel grande largo. Dall'infanzia in Vietnam alle prime barche e navigazioni, fino alla costruzione del Joshua e alla partecipazione alla Golden Globe Race del 1968, il primo giro del mondo in solitaria senza scalo. E poi la clamorosa scelta di continuare a navigare, rinunciando a una vittoria annunciata, ""perché sono felice in mare e anche per salvare la mia anima"""". Gli ultimi anni fra le isole della Polinesia, il suo testamento, velico e umano, lasciato in alcuni libri che hanno formato generazioni di velisti. La lunga rotta di un uomo libero. Bernard Moitessier nasce in Indocina, l'attuale Vietnam, da genitori francesi, nel 1925. Fin da bambino è attratto dall'acqua e le sue prime navigazioni sono quelle con i pescatori nel golfo del Siam. Ma conosce anche la guerra, l'occupazione giapponese, la rivolta dei Viet-minh e la Seconda guerra mondiale. Quindi arriva per la prima volta in Europa, scopre Parigi e conosce Marie Thérèse suo primo amore. La porta in Indocina, scoprendo però che il paese che amava è cambiato e, quando inizia a pensare di lasciarlo, ecco la via di fuga: la prima barca, lo Snark con cui si avventura nel Mar della Cina. Ma la barca è in pessime condizioni, Bernard deve tornare a Saigon, ma ormai contagiato dalla passione per l'alto mare. Trova una piccola giunca e la battezza Marie Thérèse, riparte verso il largo, ma anche questa volta la navigazione non dura a lungo e farà naufragio sull'atollo Diego Garcia. Qui costruisce la seconda barca, Marie Thérèse II, con cui naviga fino ai Caraibi dove però fa di nuovo naufragio. Torna in Francia e due amici lo convincono a scrivere il primo dei suoi libri destinati a diventare famosi, Un vagabondo dei mari del Sud, ma qui conosce anche Françoise, la donna che sposerà e con cui navigherà a lungo. I diritti guadagnati gli danno la possibilità di progettare la nuova barca, il Joshua. Quella con cui passerà per la prima volta Capo Horn, prima di far ritorno in Francia e scoprire che il Sunday Times vuole organizzare una regata che compia il giro del mondo in solitaria e senza scalo, la Golden Globe Race. Partecipa alla regata e quando sta per chiudere in testa, stupisce il mondo con un messaggio lanciato a bordo di una nave, continua a navigare e torna nella Polinesia francese dove ha un figlio dalla nuova compagna, Ileana. Anni dopo viene sorpreso da un ciclone in Messico, mentre a bordo è in compagnia dell'attore Klaus Kinski, Joshua finisce spiaggiato. Il sostegno di molti amici gli permetterà di realizzare l'ultima barca, Tamata, e di scrivere il libro che sarà il suo testamento al mondo, Tamata e l'alleanza, prima di scoprire la malattia che lo porterà via, ma nella pace, come navigando in un mare tranquillo fra venti costanti."" -
American pop
Una grande saga familiare, la vicenda di ascesa e declino dei Forster, fondatori della prima importante azienda di bibite al mondo. L'America fra le due guerre, i ruggenti anni Venti, i drammi borghesi, i vizi, i balli, le sfrenatezze e, soprattutto, il gusto dolce e frizzante di una bevanda in bottiglia. Un romanzo che ripercorre, muovendosi tra realtà e finzione, la nascita e l'avvento della cultura pop negli Stati Uniti. Houghton Forster, figlio di immigrati britannici giunti negli Stati Uniti nella seconda metà dell'Ottocento, è sempre stato ambizioso e dotato di fiuto per gli affari, fin dai tempi in cui era un semplice ragazzino di Batesville, Mississippi, e lavorava dodici ore al giorno nell'emporio del padre. Quando si innamora della figlia di un ricco armatore di New Orleans, quella Annabelle Teague che contro ogni sensata previsione diventerà sua moglie, Houghton sta già studiando la ricetta di una nuova bevanda che in pochi anni lo trasformerà nel fondatore di una delle aziende di maggiore successo del paese: la Panola Cola Company. Che cosa c'è, in fondo, di più americano della soda? Così, mentre una nazione giovane e intraprendente entra in una nuova era piena di speranza e bollicine, i Forster divengono una delle famiglie più in vista degli Stati Uniti. Ma ""le famiglie americane hanno parabole ascendenti e discendenti"""", scrisse Hawthorne, e l'impero costruito da quell'uomo venuto dal basso è destinato a subire, nelle successive generazioni, scosse e tempeste. American Pop mescola storia e fiction, dramma e soap opera, satira e ritratto di costume, in un romanzo frizzante come la bibita che ne è protagonista, e attraverso le alterne peripezie di una famiglia racconta il rapporto dell'uomo contemporaneo con la fortuna, l'amore e la storia."" -
Dieci storie quasi vere
Riconoscimento Premio Campiello Opera Prima 2021Dieci racconti scritti con una penna leggera e precisa, capace di narrare anche le cose più difficili, quelle terribili e scomode che sono così reali, da essere quasi vere.rn«Storie delicate su crepe più o meno tangibili dell'esistenza quotidiana che un'occasione mette improvvisamente a nudo, e che l'autrice rimodula ciascuna con un proprio tono: sorridente, doloroso, commosso. E nel segno d'una partecipata pietas autoriale affidata a una scrittura lieve ma insieme rigorosa nelle sue ben dosate differenti scansioni» - Ermanno Paccagnini, La LetturarnUn posto fresco e nascosto, dove vanno a finire tutti i palloni e i segreti d'infanzia. La ricerca di una tartaruga nel giardino di una famiglia pronta al trasloco. Un bambino che col primo sorriso sceglie a chi assomiglierà da grande. Un altro bambino nato così piccolo che sua mamma sogna le verrà ricucito nella pancia, fino a diventare maturo. Una donna che dimentica la figlia in automobile e va al lavoro, e non sa che le tartarughe piangono. Una babysitter che mangia solo pollo fritto, vuole diventare suora e dimentica il gas acceso, così disastrosa da essere tenera. Una stanza in più, dove di certo non può dormire un figlio, che nasconde qualcosa di pesante, qualcosa destinato forse a far crollare la casa intera. Due genitori che usano un inglese d'invenzione per parlare tra grandi e non farsi capire dai bambini. Una madre che ha perso un figlio e non si accontenta della logica e del buon senso, della matematica e della vita. E poi, una bambina luminosa, che attira le zanzare e non può mangiare i popcorn al cinema. Dieci storie possibili, dieci sguardi sul quotidiano di famiglie, coppie, madri, bambini. -
La bibbia della vela. La guida completa per tutti i velisti, dal principiante al più esperto. Nuova ediz.
Un testo per avvicinarsi alla vela, ma utile anche ai più esperti. La nuova edizione, aggiornata e integrata, di uno dei manuali più venduti. Una guida pratica e completa, con istruzioni dettagliate, un ricchissimo apparato iconografico, illustrazioni esplicative e mille consigli utili per ottenere i migliori risultati ad ogni livello. Uno strumento prezioso sia per chi naviga in crociera che per chi affronta la regata. Questa nuova edizione, completamente rivista e aggiornata, descrive nuove tecniche e nuovi approcci alla navigazione, tipi di comunicazione e pronto soccorso, componenti elettronici specifici, app e software da usare con smartphone, tablet e plotter. -
Il turno di Grace
Nei ricordi d'infanzia di Grace e Jeannie c'è una piccola isola poco al largo della costa di Cork, in Irlanda, esposta ai venti e alle tempeste dell'Atlantico. Passano lì gran parte dell'anno, per molti anni, con la madre e la sorella più piccola, Em. Il padre è quasi sempre assente; è un autore di successo che descrive nei suoi libri la vita quotidiana su un'isola di una famiglia riscattata dalle false promesse del capitalismo. Uno stile di vita incorrotto, verdure coltivate nell'orto, niente scuola, e giornate trascorse a contatto con la natura, allo stato selvatico. Una donna e le sue tre figlie trasformate in un esperimento sociologico negli anni Sessanta, per farne materia da best seller. Un giorno, però, accade l'irreparabile: un incidente, un gioco di bambine, che distruggerà per sempre un già fragile equilibrio. Per questo l'isola viene abbandonata, ma ne seguiranno altre due, l'isola di Wight in Inghilterra e Procida in Italia. I tre luoghi scandiscono le fasi di crescita di Grace e Jeannie, le due voci narranti che si alternano nel ripercorrere una storia di separazione, follia, colpe, turbamenti e recriminazioni. Il passato, sepolto e rimosso, torna progressivamente a galla nel presente, con domande rimaste troppo a lungo senza risposta, fino a una resa dei conti che straccerà il velo di un patto scellerato. -
L' attentato
Quali furono le storie, gli ideali, le circostanze che condussero all'attentato di Sarajevo, la miccia che ha innescato lo scoppio della Prima guerra mondiale e cambiato il corso della storia europea? E cosa può ancora raccontarci quell'evento, a più di un secolo di distanza? Miljenko Jergovic, voce inconfondibile della letteratura balcanica, ripercorre uno degli avvenimenti cardine del Novecento, ricostruendo i sogni, le passioni, il volto di una generazione in un grande romanzo che è anche un tributo a Sarajevo, sua città natale. Sarajevo, 28 giugno 1914: l'arciduca d'Austria Francesco Ferdinando viene ucciso con un colpo di pistola da Gavrilo Princip. È il casus belli della Grande Guerra, la scintilla che dà inizio al primo dei due conflitti mondiali destinati a insanguinare il Novecento e che segnerà gran parte della successiva storia europea. I due protagonisti di quell'episodio - il carnefice e la vittima - non possono essere più diversi tra loro, e non solo per ragioni di rango: da una parte, un giovane casto e idealista, che scrive poesie e patirà in prigione la mancanza dei libri più che gli stenti; dall'altra, un uomo ostinato e poco colto, divenuto erede al trono quasi per caso, che si è inimicato l'imperatore e la corte viennese sposando la donna che morirà insieme a lui nell'attentato. Intorno al loro fatale e tragico incontro, si muove un flusso magmatico di destini - vite di poeti, pazzi, cospiratori, martiri, regnanti, scrittori, assassini, filosofi - che trasforma la ricostruzione dei fatti di Sarajevo in un racconto multiforme, capace di assolvere uno dei compiti privilegiati della letteratura: interrogare la storia per comprendere gli uomini. Con ""L'attentato"""" Miljenko Jergovic scrive uno dei suoi romanzi più personali, implicito omaggio alla sua città natale, Sarajevo, storia di una terra divisa e martoriata, la Bosnia, ritratto di una generazione perduta di ribelli e sognatori, la stessa di cui fece parte anche il premio Nobel Ivo Andric."" -
Una figlia di Iside
"Se provo a ricordare cosa è successo quando sono venuta al mondo, tutto quello che so è che sono nata donna. Sentivo dire che Dio crea il maschio e la femmina, e che, molto prima che nascessi, le neonate venivano sepolte vive. Poi, dall'alto, un verso discese nel Corano, e diceva così: 'E se alla femmina sepolta viva si chiede per quale peccato sia stata uccisa...'. Fossi nata a quell'epoca sarei stata una di quelle neonate. Questo mi dicevano quando avevo quattro anni."""" La memoria e le parole sono le armi che Nawal El Saadawi utilizza per ribellarsi a una società in cui la nascita di una femmina equivale a una sventura. Una società in cui l'interpretazione del Corano è monopolio degli uomini, in cui le bambine subiscono la cliteridectomia, sono costrette a sposarsi in tenera età ed educate a servire gli uomini in silenzio. """"Una figlia di Iside"""" è il racconto dell'infanzia e della gioventù della femminista più famosa nel mondo islamico. Una testimonianza appassionata. La storia di una emancipazione possibile." -
Lavori a bordo. Vol. 4: Coperta, rigging e vele.
In questo volume, tutto quello che è necessario sapere per la manutenzione della coperta e della sua attrezzatura (winch, avvolgifiocco, ma anche teak e vetri o i diversi tipi di cime impiegate); degli elementi utili per la regolazione dell'albero, a cominciare dalle sartie, con tutte le notizie sul loro dimensionamento, e infine tutto quello che c'è da sapere sulle vele, dai vari tagli ai nuovi materiali, a come prendere le misure, e ovviamente a come mantenerle al meglio. Insomma un altro capitolo importante e ricchissimo di informazioni per mantenere in perfetta efficienza la propria barca. -
Gli spostati
Uscito nel 1961 per la regia di John Huston, ""Gli spostati"""" non tardò a diventare un classico del cinema americano. Racconta di una giovane donna da poco divorziata - un personaggio che Arthur Miller scrisse appositamente per Marilyn Monroe - che si innamora di un cowboy del Nevada (Clark Gable nella sua ultima interpretazione) e si lascia trascinare dal mondo di quest'uomo più grande di lei, tra alcol, rodei e risse nei bar, sconvolgendogli a sua volta la vita, fino a una memorabile e drammatica scena finale. Il grande conflitto natura-uomo, ribellione-sicurezza, familiarità-estraneità della letteratura americana è qui espresso al suo massimo livello. Per il film Miller non aveva scritto una sceneggiatura ma un vero e proprio racconto, apparso per la prima volta nell'ottobre del 1957 sulla rivista Esquire. The Misfits era una storia già concepita per il grande schermo - ogni dettaglio è un suggerimento per l'occhio del regista o la mimica degli attori - ma pensata anche per un lettore: un lettore amante degli spazi infiniti e degli amori burrascosi. Questa edizione riporta in libreria """"Gli spostati"""" a sessant'anni esatti dal film e dalla prima pubblicazione del libro in Italia, e lo fa con una nuova traduzione che, in un gioco di rimandi tra letteratura e cinema, riproduce nei dialoghi le battute della versione italiana del film."" -
Nostra Signora dei Sullivan
Per buona parte della sua vita Sullivan non ha fatto nulla di speciale: poi ha iniziato a morire e non ha più smesso. Siamo nel Sud degli Stati Uniti e una piccola comunità viene travolta dal fenomeno Sullivan, un uomo che muore in continuazione: per colpa di incidenti, a causa di una sparatoria, ammazzandosi. Nasce il culto di Sullivan con setta al seguito, i giornalisti invadono il paesino e l'Fbi cerca di capire colpe e crimini. Un romanzo che gioca con la narrativa statunitense e le serie tv: arguto, sarcastico. L'America è terra di culti di ogni tipo, ma una religione come il sullivanesimo non si era mai vista prima. Sullivan è un uomo qualunque, che vive in una baracca alla periferia di una piccola località nel Sud degli Stati Uniti e che nella vita ha combinato poco o niente. Un giorno gli capita quello che prima o poi capita a tutti: muore. Se non fosse che Sullivan, dopo la sua prima morte, continua misteriosamente a morire nei luoghi e nei modi più diversi. Ben presto le salme di Sullivan affollano l'obitorio e le tombe di Sullivan riempiono il cimitero. Lo sceriffo della cittadina è costretto suo malgrado a occuparsi della vicenda, irritato che una simile scocciatura venga a disturbare la sua routine fatta di aperitivi, nuotate in piscina e hot dog. Il parroco della chiesa cattolica assiste agli eventi con comprensibile smarrimento. Il sindaco e altri solerti concittadini fiutano l'occasione per rilanciare l'economia di quel luogo sperduto nel deserto e per rimpinguarsi le tasche. Intorno alla figura di Sullivan si raccoglie un eterogeneo gruppo di fedeli, e una catena di eventi bizzarri sconvolge la piccola comunità. ""Nostra Signora dei Sullivan"""" usa la parodia per raccontare con ironia e leggerezza la società di oggi, tra crisi mistiche e opportunismi, derive ascetiche e bassezze morali."" -
L' ultima spedizione. Nuova ediz.
Questa è la prima traduzione integrale dei diari che Robert F. Scott tenne durante la sua ultima spedizione in Antartide (1910-1913), un'impresa ciclopica che doveva raggiungere per prima il polo Sud e che invece venne preceduta di appena cinque settimane dalla squadra norvegese di Amundsen. Sulla strada del ritorno Scott e quattro compagni andarono incontro alla morte. Otto mesi dopo, un gruppo di ricerca trovò la tenda di Scott, i corpi di tre degli esploratori, i quaderni e la macchina fotografica che aveva immortalato la marcia. L'epica della sconfitta, se da un lato ha reso popolarissimo Scott, dall'altro ha messo in secondo piano molti altri aspetti interessanti della spedizione Terra Nova. Non ultima l'alta qualità letteraria del diario. Nei sedici mesi di permanenza in Antartide Scott tenne quotidianamente (salvo pochissime eccezioni) una sorta di giornale di bordo che documenta l'intero sviluppo degli eventi. È una registrazione accuratissima, scritta su grandi quaderni durante la permanenza al campo base di capo Evans, e su tre piccoli taccuini più maneggevoli relativi all'ultimo periodo (1 novembre 1911 - 29 marzo 1912), che testimoniano la conquista del polo e la tragica fine a undici miglia dal deposito che forse avrebbe garantito la sopravvivenza della squadra polare. Questa nuova edizione (che ripristina i tagli censori della prima pubblicazione inglese, sopravvissuti in tutte le edizioni del diario fino al 2005) permetterà al lettore italiano di apprezzare le qualità letterarie dell'esploratore britannico, la sua indefessa fiducia nelle capacità dell'essere umano e darà giustizia delle molte critiche che gli sono sempre state indirizzate come responsabile dell'esito drammatico dell'impresa. Non mancano descrizioni vivissime della vita al campo - le relazioni tra gli uomini, le partite di pallone, la serie di conferenze scientifiche tenute durante l'inverno, l'attenzione per la fauna antartica, il fascino dei panorami irripetibili, il senso di solitudine e lontananza da tutto che spesso aggredisce Scott e i suoi. Impressionante è il resoconto delle difficoltà dell'ascesa al ghiacciaio Beardmore, l'attraversamento della barriera e l'annichilimento che prende i cinque esploratori che, una volta raggiunto il polo, si trovano di fronte al fallimento. Il racconto del viaggio di ritorno diventa allora il resoconto di un perdersi, che ancora oggi colpisce per la spaventosa oggettività con cui è vissuto e descritto.