Sfoglia il Catalogo ibs015
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 561-580 di 10000 Articoli:
-
Rapporto sulla Cina
Il libro tratta della secolare familiarità tra l'Europa e la Cina, dell'antica cultura filosofica trasmessa in Occidente e ammirata dalle nazioni; della cosiddetta invasione (qinluè) europea che permane alla base di considerazioni presenti e mute recriminazioni; dell'influenza letteraria e artistica di un mondo sull'altro, soprattutto a partire dalla metà del '700, con alterne vicende, fino ai nostri giorni. Il ""Rapporto sulla Cina"""" è stato scritto avendo anche di mira una migliore conoscenza reciproca."" -
Pensare e parlare. I fondamenti cognitivi della comunicazione
Che relazione c'è tra pensare e parlare? Quanto di ciò che pensiamo viene effettivamente espresso attraverso il linguaggio? Il presente libro è un tentativo di rispondere a queste domande, attraverso un percorso introduttivo ai contenuti centrali della riflessione sul rapporto tra mente e comunicazione. Dopo un attento esame delle possibilità e dei limiti del modello del codice, viene presentato un modello alternativo: il modello inferenziale. Si discute dapprima la proposta filosofica di Grice, e in seguito quella dei contestualisti contemporanei, tra cui i teorici della pertinenza, più interessati alla spiegazione dei meccanismi mentali che guidano la comunicazione. Si propone infine una ridefinizione delle competenze necessarie alla comprensione di quanto non è direttamente espresso tramite il linguaggio, ma implicitamente comunicato, come nei casi di metafora e ironia. -
Mollusco sarà lei! La vita segreta dei piccoli abitanti del mare
Chi ha amato ""Ventimila leghe sotto i mari"""", l'opera che ancor oggi è tra i capolavori più letti nel mondo, accoglierà con emozione e divertimento il """"seguito"""" ideale al famoso libro di Jules Verne. Nel """"Mollusco sarà lei! La vita segreta dei piccoli abitanti del mare"""" il lettore ritroverà, come rinati, i personaggi di Ventimila leghe, ma soprattutto incontrerà i piccoli, prodigiosi e quasi sconosciuti esseri che popolano il mare, visitati alla luce delle più recenti scoperte scientifiche."" -
Giochi d'azzardo e probabilità
I giochi d'azzardo hanno sempre affascinato l'umanità, dalla preistoria ai tempi moderni. La storia dell'uomo nell'evoluzione della specie è molto breve e le vestigia di tempi remoti si rispecchiano nei comportamenti dei nostri contemporanei: dai dadi polverosi dei musei ai dadi scintillanti delle vetrine on line. Si può dominare l'azzardo, si può imbrigliare l'incertezza del caso? Il libro tenta di dare una risposta scientifica, con uno sguardo alla storia e alle origini del calcolo delle probabilità. E si sofferma sull'attualità: lotterie, roulette, gratta e vinci, tombole di paese e slot machine. Il calcolo delle probabilità ci aiuta a vincere oppure ci aiuta a non perdere? Qual è oggi l'impatto culturale ed economico del gioco d'azzardo? Un gruppo di studiosi tenta di dare qualche risposta da diverse angolazioni: storici e letterati, probabilisti e statistici, esperti di mercato e sociologi. -
L' albereto perduto voll. 3-4
Testimone del proprio tempo, di un'epoca che lo ha visto al centro di tanti eventi straordinari, Rafael Alberti riannoda qui il filo delle proprie memorie interrotto nel 1959, quando pubblica a Buenos Aires il suo primo ""Albereto perduto"""", che si chiude con le immagini di una Spagna in festa per l'avvento della Repubblica (1931). Uno spaccato di vita, quello che viene qui restituito, particolarmente dilatato, critico, problematico. Si va dai primi anni Trenta del Novecento, in cui il poeta attraversa l'Europa per studiare i nuovi movimenti che animano la scena teatrale, stabilendo anche i primi contatti con artisti e intellettuali francesi, tedeschi, russi, di altissimo rango come Aragón, Supervielle, Michaux, Picasso, Chagall, Brecht, il gruppo dei poeti russi del circolo di Majakovskij e tanti altri ancora, ai reiterati viaggi nel continente americano prima e dopo la guerra civile, alla Cina dove si spinge animato, oltre che da comprensibile curiosità ideologica, dalla sempre viva vocazione calligrafica - all'Italia, dove trascorre gli ultimi quattordici anni del lungo esilio (1963-1977), infin alla nuova Spagna democratica (1977-1987)."" -
Storia del socialismo 1798-1848. Il pensiero socialista prima di Marx
"Ripubblicare un testo di storia, anzi, di storia del pensiero politico, vecchio di cinquant'anni - e anche più, considerati gli studi preliminari dovrebbe comportare l'adeguamento agli esiti della ricerca, la correzione dei possibili errori o lacune che in esso ci furono, l'aggiornamento, lo stesso affinamento del linguaggio, che ha subito cambiamenti e si è rinnovato grazie alle maggiori informazioni e come conseguenza di un intenso dibattito storiografico, ma anche a causa dei mutamenti politici intervenuti. Il volume, invece, è ristampato nella sua integralità, con la marginale eliminazione di circa un sedicesimo e mezzo di indicazioni bibliografiche, con la semplice correzione dei refusi, anche se con una stampa adeguata agli sviluppi delle tecniche tipografiche, senza alcuna variazione ma con l'aggiunta di un più preciso Indice dei nomi. Questo è compilato grazie alla maggior massa di informazioni ottenibili con le banche-dati delle bibliografìe, delle biblioteche, della massiccia quantità di materiali ora a disposizione..."""" (Dall'Introduzione)" -
La storia di una famiglia rivoluzionaria. Antonio Gramsci e gli Schucht tra la Russia e l'Italia
"Non si può non concordare con Antonio Gramsci jr. quando afferma a proposito del suo libro: 'Man mano che il lavoro procedeva, ho capito che la storia della famiglia Schucht era interessante di per sé', cioè non solo come fonte per aspetti poco illuminati della vicenda biografica del massimo pensatore politico del Novecento italiano, suo nonno Antonio Gramsci. Questo giudizio dell' Autore sarà condiviso da qualsiasi lettore di questo libro, che è davvero più romanzesco di qualsiasi romanzo nel narrarci una storia familiare, cioè un concerto di tante storie personali intrecciate vitalmente fra loro sullo sfondo del 'mondo grande e terribile, e complicato', (per usare le parole che il nonno del nostro Autore scrisse più volte a sua moglie)."""" (Dall'introduzione di Raul Mordenti)" -
Motivazioni per studiare. Strategie per convincere a studiare a scuola e ad apprendere per tutta la vita
La motivazione scolastica è il segreto, la chiave che conduce lo studente al successo, allo sviluppo dell'intelligenza, al rafforzamento dell'autostima, alla realizzazione dei propri talenti. Ma l'argomento trattato non riguarda solo gli studenti: anche gli insegnanti che vogliono recuperare la loro preziosa funzione educativa, i genitori che hanno a cuore la crescita umana e cognitiva dei loro figli e chiunque intenda sviluppare nuovi valori culturali. Il testo lineare, chiaro e appassionato è arricchito da un centinaio di disegni dell'autore che sintetizzano il contenuto e costituiscono un tratto distintivo dei suoi libri. -
Enrico Berlinguer. Un'altra idea del mondo. Antologia (1969-1984)
Enrico Berlinguer torna d'attualità, oggi, perché voleva cambiare il mondo. E il valore della sua ricerca e della sua azione è tanto più rilevante perché nel cuore dell'Occidente capitalistico ha posto la questione della costruzione di una civiltà più avanzata, oltre il capitalismo, in cui il socialismo si coniughi con la democrazia e l'uguaglianza con la libertà. Ora viviamo in un'altra epoca, ma i problemi di quel mondo che Berlinguer con la sua lotta voleva cambiare restano. Anzi, per molti versi si sono aggravati. Questa antologia olire i maggiori testi (relazioni, articoli, discorsi, interviste) di Berlinguer nel lungo periodo (1969-1984) in cui si trovò alla guida del Partito comunista italiano. Ripercorrendo attraverso la loro lettura il suo non facile cammino alla guida del PCI in un periodo tra i più drammatici e difficili della nostra storia nazionale, si comprende come chiunque voglia misurarsi in Italia e in Europa con il compito, impervio ma necessario, di cambiare la società, da Berlinguer non possa prescindere. E da lui dovrà riprendere il cammino. -
Diario di un socialcomunista siciliano. (Tra memoria e futuro)
"La più importante operazione politica di Li Causi è rappresentata dalla costituzione del Blocco del Popolo. Questa formazione per otto anni, gli anni cioè dopo Portella della Ginestra, del governo di centro-destra di Restivo e del cardinale Ruffini a Palermo, diresse politicamente, attraverso i propri membri comunisti e socialisti che guidavano il movimento sindacale nelle città e nelle campagne, la realtà delle lotte sociali. Il Blocco del Popolo rappresentò così una formazione politica che sarebbe potuta sbocciare nella costituzione di un partito social-comunista siciliano."""" (dall'Introduzione dell'autore)" -
Chi ha paura del lupo cattivo?
Una galleria di personaggi, di situazioni, di testimonianze, di eventi pubblici, di memorie private. Musatti tenta di volta in volta di inquadrare il suo bersaglio nel mirino; quando preme il grilletto, scopriamo che colpisce nel segno e sempre col fuoco dell'ironia. Teatro scientifico e teatro dei caratteri si fondono in un'unica scena briosamente comica, puntigliosamente introspettiva, provocatoriamente drammatica. E il lettore, interlocutore e paziente al tempo stesso, guarda in faccia le proprie paure, quel ""lupo cattivo"""" che dai vicoli della vita sociale o dal sottosuolo della vita interiore ostinatamente lo spia."" -
Comunisti e sindacato. Dalle origini alle leggi eccezionali (1921-1926)
"[...] Comunisti e il sindacato dal 1921 al 1926, ossia in anni di sconfitta e di riflusso dell'ondata rivoluzionaria, e dunque di riorganizzazione anche in forme nuove del movimento di classe; anni segnati da quella """"ritirata in buon ordine"""" [...], la quale consentì di salvare non poco di un grande patrimonio di organizzazione e di lotte, lanciando al tempo stesso nuovi semi che sarebbero germogliati nel 1943-45. Gambini sottolinea che quella della classe operaia fu una sconfitta maturata sul piano economico e sociale prima ancora che su quello politico, ciò a cui seguì la distruzione dei suoi strumenti organizzativi, fino ad avvicinarsi col fascismo al """"sogno borghese di una società rigorosamente programmata e inquadrata per la produzione, senza lotta di classe""""; quello che, per rifarci all'oggi, è il sogno di Marchionne e di altri campioni delle classi dirigenti. Quella che l'autore delinea è dunque la """"storia della crisi del sindacato"""", e forse proprio il fatto di vivere anche oggi una fase di sconfitta e disgregazione del movimento dei lavoratori, di normalizzazione sociale e politica, ci fa sentire così vicine problematiche che pure risalgono a quasi un secolo fa. [...] I nessi con l'attualità appaiono molteplici: la ristrutturazione capitalistica, la disarticolazione della classe lavoratrice, l'attacco delle forze di destra, l'arrendevolezza se non la complicità di parte dello stesso fronte che dovrebbe tutelare i lavoratori, le divisioni..."""" (Dalla prefazione di Alexander Höbel)" -
Filosofia chimica
Questo non è un libro di filosofia della chimica. Non intende importare da un livello di riflessione più ""elevato"""" criteri e concetti che permettano di illuminare le oscurità di una scienza particolare, rivelarne i paradossi, riordinarne i presupposti. Intende invece trarre da una concreta attenzione alla pratica di questa scienza lezioni di generale interesse per un approccio articolato e complesso al mondo: per una categoria universale del pensiero, una vera e propria filosofia, alternativa al riduzionismo fisicalista e al continuismo biologico. Sviluppando intuizioni di Goethe e Hegel, ma anche di Boyle e Lavoisier, presenta la chimica come """"scienza di mezzo"""", aliena dal dogma che esista un livello fondamentale di analisi della realtà, portatrice dell'idea che ci sia invece per ogni oggetto di analisi un livello specifico (e sempre diverso) al quale il disegno che esso traccia sull'orizzonte del mondo emerga nella sua forma più nitida."" -
Storia della fisica. Dalla scoperta del fuoco all'età moderna
Dalla scoperta del fuoco all'invenzione della ruota, via via fino alle conquiste scientifiche degli inizi del XX secolo. John D. Bernal ci racconta l'affascinante storia della fisica come sforzo dell'uomo per controllare il proprio ambiente e per assicurarsi l'esistenza. Il testo è la trascrizione fedele del corso di lezioni sulla natura della fisica sperimentale che Bernal teneva al Birbeck college. Il linguaggio è colloquiale e vivo, l'esposizione è lineare, adatta a giovani e adulti amanti delle scienze. -
La matematica da Pitagora a Newton
Lucio Lombardo Radice fornisce percorsi storici e divulgativi dei protagonisti principali della matematica: i numeri, i triangoli, le misure, l'algebra astratta, le nozioni del calcolo infinitesimale. Il libro è breve e facile, in quanto si rivolge a lettori quasi privi di basi matematiche, e in particolare ai lettori più giovani. L'unico requisito richiesto è l'impegno e l'interesse; infatti pur presentando le idee in un modo che più facile e accattivante sarebbe difficile immaginare, l'autore avverte che ""per comprendere la matematica occorre far funzionare il cervello, e questo costa sempre un certo sforzo. Chi è privo di mente, chi non prova gioia nel far lavorare il cervello, è meglio che non cominci neppure a leggere. Chi invece non si spaventa per le fatiche della mente, non si spaventi se qua e là, a prima vista, non capisce, e non pretenda di leggere tutto di seguito; ma legga attentamente, un poco per volta, saltando le cose più difficili, o facendosele spiegare da chi ha studiato più di lui""""."" -
Quando a Torino c'era la Fiat
Un'inchiesta fra gli operai della Fiat che, ancor oggi, a distanza di sessant'anni, aiuta a capire il mondo del lavoro e i suoi mutamenti. Nella città-fabbrica per eccellenza - Torino - Adalberto Minucci ha indagato la realtà della produzione mettendo in luce il ruolo delle innovazioni tecnologiche nelle dinamiche di un capitalismo totalizzante. Gli operai, i macchinari, i tempi di lavoro sono al centro di un'inchiesta che permette al lettore di guardare all'interno di un mondo della produzione che è anche lo specchio di un'idea di società nella quale per la democrazia non c'è spazio. Prefazione di Diego Novelli. -
La musica che abbiamo attraversato. Un viaggio sentimentale nel Novecento
È opinione comune e assai diffusa che il Novecento, il cosiddetto ""secolo breve"""", sia stato il secolo del caos, dei totalitarismi, di due guerre mondiali e dell'olocausto. Eppure abbiamo anche assistito allo svilupparsi di una nuova coscienza culturale, artistica e politica, ad una straordinaria creatività e sperimentazione manifestatasi, ad esempio, nel binomio utopia-avanguardia. Nella musica come nelle altre arti il sovvertimento delle forme e dei linguaggi rispetto al passato ha generato un cortocircuito espressivo di irripetibile vitalità e una pluralità di culture, di voci, di generi, la cui complessità non ha eguali nella storia della cultura occidentale. Scritto con un linguaggio non specialistico, tuttavia rigoroso e di grande chiarezza espositiva, il libro si rivolge ad un vasto pubblico di appassionati e di musicofili, siano essi jazzofili, rockettari, amanti di musica colta o di musiche etniche, nel segno di un abbattimento definitivo di gerarchie e separazioni, nella ricerca dei singoli valori musicali. È un invito a ripercorrere il complesso e affascinante labirinto musicale del XX secolo dal punto di vista, sino ad oggi inedito, di un ascoltatore critico e consapevole, narratore e saggista, nel difficile compito di raccontare una vocazione all'ascolto che, man mano che si procede nel testo, si trasforma in un vero e proprio viaggio a ritroso in un'epoca che a torto si vorrebbe conclusa, ma i cui effetti e seduzioni, sono tutt'ora presenti dentro di noi."" -
I diritti dell'uomo ...e altri scritti politici
[...] Gli eccessi e l'ineguaglianza nella tassazione, anche se camuffati nei mezzi, non mancano mai di svelarsi nei loro effetti. A causa di essi gran parte della comunità è gettata nella miseria e nello scontento, e perciò è sempre sull'orlo dell'insurrezione; e priva com'è purtroppo dei mezzi d'informazione, si eccita facilmente, fino a giungere all'eccesso. Qualunque sia la causa apparente delle rivolte, quella reale è sempre la mancanza di benessere. Questo dimostra che vi è qualcosa di sbagliato nel sistema di governo che danneggia quella felicità che preserva la società. Ma poiché i fatti sono superiori al ragionamento, l'esempio dell'America si offre a conferma di queste osservazioni. Se vi è al mondo un paese dove, secondo l'opinione comune, meno ci si potrebbe attendere di trovare la concordia, questo è l'America. Composto com'è di gente di diversa nazionalità, avvezza a forme e abitudini di governo diverse, di lingue, e ancor più di culti disparati, l'unione di un simile popolo sembrerebbe irrealizzabile. Eppure, mediante la semplice operazione di costituire un governo fondato sui principi della società e sui diritti dell'uomo, ogni difficoltà scompare, e tra tutte le parti si instaura un'armonia cordiale. Là i poveri non sono oppressi, i ricchi non sono privilegiati. [...] -
La Germania. Storia di una cultura da Lutero a Weimar
Questa ""Germania"""" di Nicolao Merker, è prima di tutto una narrazione, puntuale e senza reticenze. Storia di una cultura in senso ampio, della cultura dei grandi intellettuali e di quella della gente comune, di quella che ha sede nei testi e nelle idee ovunque si formino e di quella che si incarna nei """"fatti"""" e nelle relazioni materiali tra gli uomini. Altre """"Germania"""", da Tacito a madame de Stäel, hanno segnato attraverso i secoli le domande e le risposte dell'Europa. Ma più che di storia, si è spesso trattato dei grandi miti, dei paradigmi culturali che hanno unito e diviso in ogni contrada europea partiti, orientamenti dell'opinione, movimenti spirituali, religiosi e politici. La Germania, centro e cuore dell'Europa da quando questa storia comincia, ha diviso più che unito l'Europa (o l'Europa si è divisa nella e per la Germania). Narrare una vicenda come questa, che da Lutero giunge fino a Weimar traversando cinque secoli della contemporaneità, significa forse oggi scegliere un approccio più laico e razionale, più volto al futuro che al passato, meno preoccupato di colpe, assoluzioni e condanne. Certo c'è stata e c'è ancora una Germania """"buona"""" accanto e contro una Germania """"cattiva"""": Müntzer o Lutero, Böhme o il protestantesimo ufficiale, Bebel o Bismarck, Karl Liebknecht o Ludendorff. Dopo il novembre 1918 la Germania, pur diventata una repubblica, continuò a portare il nome ufficiale di Deutsches Reich (Reich tedesco). Fu """"una repubblica nostalgica di impero""""."" -
Che cos'è l'Illuminismo?
L'illuminismo, il ""rischiaramento"""", è soltanto un atteggiamento di coraggio intellettuale, o anche una bussola che può orientare la concreta prassi sociale e politica? A questo interrogativo cercano di rispondere nella seconda metà del Settecento alcuni celebri intellettuali tedeschi, da Kant a Mendelssohn, da Lessing a Hamann, da Wieland a Herder, rappresentanti di quella cultura che più di ogni altra tentò di definire le potenzialità dell'illuminismo. Accanto ai testi, il libro propone un ampio corredo di apparati, con schede biografiche degli autori e un glossario delle parole chiave.""