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L' amore invisibile
Jean e Laurent, coppia omosessuale, amano un figlio attraverso gli occhi della madre. Samuel Heymann, stimato medico sopravvissuto ai campi di sterminio nazisti, ama l'umanità attraverso gli occhi di un cane. Un marito ama la moglie attraverso il fantasma del primo marito di lei. Alba ritrova l'amore per il figlio attraverso gli occhi di una rapitrice psicopatica. Séverine e Benjamin capiscono di aver perduto per strada l'amore attraverso gli occhi di una ragazza condannata da una malattia incurabile e tuttavia ottimista. Cosa accomuna questi personaggi? L'architettura segreta che sottintende all'architettura palese delle nostre vite, la pietra strategica e nascosta che tiene in piedi l'arco, la trave invisibile che sostiene il tetto, elementi che sono presenti nell'edificio delle nostre vite e che tuttavia troppo spesso ignoriamo perché non sono visibili. Schmitt li fa apparire in cinque racconti, e la loro comparsa ribalta situazioni che sembrano avviate al disastro o che si sono adagiate nella pace illusoria di non voler vedere le cose come sono. Il filo conduttore che lega i cinque racconti è l'amore difficile, quello che non può servirsi delle convenzioni sociali per sbocciare, ma deve aggirarle, talvolta nella pratica, talvolta aggirando i blocchi che noi stessi ci costruiamo. E questa è la cosa più difficile. -
Mapuche
Jana è una mapuche, figlia di un popolo sul quale hanno sparato a vista nella pampa argentina. Sfuggita alla crisi finanziaria del 2001-2002, oggi scultrice, Jana vive da sola a Buenos Aires nell'alloggio abusivo del suo vecchio mentore e, a ventotto anni, crede di non dovere più niente a nessuno. Anche Ruben Calderón è un superstite, uno dei pochi ""sovversivi"""" usciti vivi dalle carceri clandestine dell'ESMA, dove sono morti suo padre e la sua sorella minore. Sono passati trent'anni dal ritorno della democrazia. Investigatore per conto delle Nonne di Plaza de Mayo, Ruben continua a cercare i figli dei desaparecidos adottati durante la dittatura di Videla, e i boia del regime... Niente sembrerebbe far convergere le strade di Jana e Ruben, fino a quando nel porto della Boca viene trovato un cadavere, quello di un travestito, Luz, che batteva il molo insieme a Paula, anche lei travestito nonché unica amica della scultrice. Nel frattempo, Ruben indaga sulla scomparsa di una fotografa, Maria Victoria Campallo, figlia di uno degli uomini d'affari più influenti del paese. Malgrado la politica dei diritti umani applicata negli ultimi dieci anni, gli spettri degli oppressori continuano a vagare per l'Argentina. Loro e l'ombra dei soldati armati di fucile che hanno scacciato la comunità di Jana dalle terre dei suoi antenati..."" -
La donna allo specchio
Anne, Hanna, Anny: tre ragazze, tre spiriti liberi che si scontrano con le chiusure dell'epoca in cui vivono. Anne, nelle Fiandre del XVI secolo, è una mistica che parla con gli animali come San Francesco, fa il bene perché non concepisce altra forma di agire, percepisce Dio nella natura e non comprende la necessità dei riti religiosi. Ma è fuori tempo rispetto al periodo della Controriforma e dell'Inquisizione: la sua estatica serenità viene presto tacciata di eresia. Hanna, nella Vienna inizio Novecento, è una giovane aristocratica alla ricerca di se stessa, insoddisfatta delle serate all'opera e delle convenzioni borghesi. Dopo molta infelicità riuscirà a individuare nella psicoanalisi, nuova strabiliante cura appena inventata dal dottor Freud, il modo per raggiungere le radici del suo malessere. Anny è una star di Hollywood dei nostri tempi, drogata di celebrità e di sostanze stupefacenti, che cerca con l'abbrutimento di dare un senso a una vita in cui l'unico valore è il denaro: ci riuscirà invece attraverso la recitazione, e nel suo travagliato percorso esistenziale troverà l'amore. Le storie delle tre giovani donne si intersecano nonostante i secoli che le dividono in un intreccio che in un crescendo di rivelazioni porta le tre vicende a una conclusione congiunta. -
Il killer delle maratone. La terza inchiesta del commissario Attila
Roma, Cosenza, Genova e Milano: un misterioso killer semina il panico nel mondo delle corse su strada. Ovunque c'è una gara, l'assassino si rende invisibile, si apposta lungo il percorso, colpisce con spietata precisione. E l'arma utilizzata rende il mistero ancora più fitto: una balestra. L'inchiesta viene affidata al commissario Igor Attila, ex pugile professionista e a sua volta corridore amatoriale, responsabile della strampalata ma efficiente Sezione crimini sportivi della questura. Le indagini però si arenano subito. Nessun legame, a parte la corsa, fra le vittime. Nessun movente. Nessuna traccia. Il commissario Attila, peraltro travolto dagli imprevedibili sviluppi della sua tormentata love story con Titta, è in difficoltà. Il governo pretende l'immediata cattura dell'assassino. Così, dopo poche settimane, l'inchiesta viene tolta a Igor Attila, che si ritrova dunque a fare i conti con l'ennesimo fallimento della sua vita e viene spedito a indagare su alcuni furti di magliette nel campo di allenamento della Roma a Trigoria. Ma proprio quando la deriva sembra inarrestabile, il commissario, in maniera del tutto casuale, scopre una nuova pista, che porta nell'Afghanistan dilaniato dalla guerra. -
Ottantatré
Ottantatré sono gli anni vissuti da Giustino Astori, nato nel 1927 da un'umile famiglia di Montepulciano e morto nel 2009. E ottantatré sono i capitoli di questo libro, uno per ogni anno che passa, ottantaquattro, contando il capitolo zero in cui il protagonista viene concepito. In questi ottantatré anni Giustino vive un'esistenza piena ed è sempre alla ricerca del senso di questa sua esistenza. Ma gli eventi straordinari che affronta il protagonista sono, molto ordinariamente, la perdita di una persona cara; l'amore; la paternità; la crisi matrimoniale; la necessità della solitudine; la malattia improvvisa e il senso di precarietà della vita; l'invecchiamento (e il dramma dell'""essere che non invecchia intrappolato in un corpo che invecchia""""); un inaspettato, intenso, bellissimo innamoramento a sessant'anni, che porta nuova linfa e nuova gioia di vivere, prima che cali il sipario; e infine la morte. La storia di Giustino e della sua famiglia è solo uno dei piani narrativi che Alberto Bracci Testasecca ci fa scorrere davanti agli occhi. Sullo sfondo ce n'è un altro, che scorre parallelamente al primo. Ed è la Storia. In geometria due piani sono paralleli se non hanno alcun punto in comune. Ma in questo caso i due piani narrativi della macrostoria, e della microstoria di Giustino, si incrociano e si sovrappongono di continuo, con una combinazione di sostanza e leggerezza."" -
La banda degli invisibili
A ottantasette anni si dovrebbe avere di meglio da fare che brigare per un amore irraggiungibile, impegnarsi in azioni di disturbo alle auto blu in corsia preferenziale e studiare un piano per rapire... Silvio Berlusconi. Ma Angelo è un ex partigiano che tendeva agguati ai convogli della Wehrmacht, che sopravvive con la pensione minima, che non riesce più a far valere i propri diritti nemmeno con un impiegato del comune e che lotta quotidianamente contro una società che fa di tutto per farlo sentire inutile. E così, proprio quando sarebbe lecito disinteressarsi del mondo e pensare solo a trascorrere serenamente gli ultimi anni di vita, Angelo decide di reagire e di ottenere dall'uomo più potente del Paese ciò che secondo lui gli spetta di diritto. Insieme ad alcuni amici del centro anziani metterà a punto un piano incruento e geniale, che però sembra non tenere conto di una questione fondamentale: come possono sperare dei vecchi malconci di riuscire a rapire uno degli uomini più scortati al mondo? -
Il deserto
"Dov'eri tu, mamma, quando sono successe tutte quelle cose orribili nella tua città?"""". Per rispondere a questa domanda della figlia, Laura decide di tornare in Cile dopo vent'anni di esilio. Nel 1973 era stata il più giovane magistrato nel Cile di Allende, finché un giorno era arrivato un convoglio di militari: il colpo di stato di Pinochet si era insinuato anche nella vita rarefatta di Pampa Hundida, piccola città nel deserto di Atacama dove Laura presiedeva il tribunale. I ruderi di una miniera vennero trasformati in campo di concentramento, da cui ogni mattina all'alba echeggiavano le scariche delle fucilazioni. In questo viaggio a ritroso nel tempo, Laura dovrà affrontare l'indicibile: il perverso rapporto tra vittima e carnefice che ebbe con il comandante del campo, illudendosi di """"fare giustizia"""" dove nessuna giustizia era più possibile. Nello scenario parossistico di una festa che miscela sacro e profano, mentre migliaia di pellegrini in visita al santuario della Patrona si scatenano nella festa allucinata della Diablada, Laura, che ha taciuto per vent'anni, torna a sconvolgere per sempre una realtà che appariva immutabile, riaprendo ferite insanabili." -
Trinacria Park
In una piccola isola siciliana è appena stato costruito il Trinacria Park: un enorme parco tematico destinato a diventare il più importante d'Europa. La sua notorietà deriva anche dal ritrovamento di alcuni frammenti di un poema epico in greco antico che narra le vicende delle tre Gorgoni. Nel corso della settimana d'inaugurazione si sviluppa una terribile forma epidemica che causa la morte di decine di persone. In questo tragico scenario collettivo si intrecciano le appassionanti vicende di tre donne, le cui vite sembrano assecondare la natura delle Gorgoni; di un attore balbuziente che deve fare i conti con una tragedia personale; di un giovane aiutoregista dalle agghiaccianti manie; di un anziano attore chiamato a svolgere il ruolo di direttore artistico nascondendo ben altri intenti. Perché niente è ciò che sembra a Trinacria Park... Prefazione di Valerio Evangelisti. -
Regina nera. La giustizia di Mila
Un bosco morto del Trentino Alto Adige. Una donna uccisa a cui hanno cavato gli occhi. Mila Zago, incaricata di catturare l'autore di un simile massacro, scopre che la storia della donna uccisa s'intreccia con quella di Laura Giozzet, la prima candidata premier italiana: una novità sconvolgente, al punto che qualcuno ha deciso di chiuderle la bocca. La protagonista della ""Ballata di Mila"""" ripercorre le stazioni di una discesa nell'Ade che la porterà a scontrarsi con sette sataniche, politici corrotti e chitarristi hard rock, e a difendere alcune donne dalle più spietate forme di sopraffazione e violenza."" -
Contesa per un maialino italianissimo a San Salvario
Ottobre 2006. Mancano pochi mesi all'entrata della Romania nell'UE. Torino è scossa da una serie di omicidi di albanesi e rumeni. E in corso una faida fra immigrati delinquenti, oppure dietro c'è la mano della criminalità organizzata che prima ""infesta"""" e poi """"bonifica"""" certe aree per speculare nel settore immobiliare? Enzo Laganà è metà torinese perché nato a Torino, metà calabrese perché figlio di immigrati provenienti da Cosenza. A lui piace definirsi """"terrone di seconda generazione"""". È un giornalista di cronaca nera dell'edizione locale di un quotidiano nazionale, vuole vederci chiaro e scoprire il movente degli omicidi. Contemporaneamente, nel quartiere multiculturale di San Salvano in cui abita, Enzo è alle prese con un'altra vicenda spinosa che riguarda Gino, il maialino del suo amico e vicino di casa, il nigeriano Joseph. Chi ha portato il maialino nella moschea del quartiere? E soprattutto perché? Enzo dovrà far luce su questi piccoli e grandi misteri usando un bel po'di fantasia, ironia e tanta pazienza. È l'Italia di oggi, bellezza! Un giallo all'insegna della commedia all'italiana per raccontare il nostro paese multiculturale."" -
La macelleria degli amanti
Una storia d'amore delicata e tragica nel Cile della dittatura di Pinochet. L'amore per il ballo e la passione politica sembrano fragili e poetiche costruzioni umane di fronte alla violenza della Storia. A prima vista Tom è un ragazzino come tutti gli altri, con la sola differenza che è cieco: un parto laborioso è costato la vita a sua madre e gli ha lasciato questo handicap. Vive con suo padre Juan, un macellaio bonario e un po' burbero che lo ha cresciuto da solo. La vita scorre lenta e relativamente tranquilla, nonostante le peripezie quotidiane. Anche Tom vorrebbe tanto avere una mamma, ma suo padre sembra più impegnato a riunirsi con gli amici: misteriosi incontri che iniziano invariabilmente con complotti ai danni della dittatura al potere e finiscono in libagioni e partite a carte. Poi un giorno Juan va a ballare e lì, grazie a Tom, fa la conoscenza di Dolores, la maestra del ragazzino. Nasce così un amore alimentato dalla comune passione per il ballo e la militanza. Ma come potrebbe la leggerezza di queste vite non precipitare nella tragedia della dittatura? -
Camus nel narghilè
Nabil, professore di letteratura francese in un liceo di Algeri, tutto scuola e famiglia, viene a sapere durante il funerale del padre che non è figlio di suo padre, bensì figlio illegittimo di Camus e di una sua misteriosa amante algerina. Lì per lì non crede a una parola di tutta quella storia, ma l'idea gli lavora dentro come un tarlo, diventa un'ossessione: in fondo gli piacerebbe essere figlio di un celebre scrittore anziché di quel padre austero e distante che non l'ha mai amato. Così, fingendo anche con se stesso di non crederci, si mette sulle tracce di Camus e della sua fantomatica storia d'amore algerina. Le sue ricerche lo conducono da un vecchio libraio, poi da un'anziana intellettuale, finché insieme a una giovane e bella collega approda a casa di un ex combattente che si è distinto nella guerra d'indipendenza algerina. E lì le rivelazioni fioccano, in un continuo capovolgimento di verità che porterà Nabil a vedere il suo vero padre in una luce completamente diversa. Ma qual è il suo vero padre?. -
D'estate i gatti si annoiano
È estate, fa caldo, i turisti sono arrivati e, al commissariato di Perpignan, nel sud della Francia, Sebag e Molina, poliziotti disillusi divorati dalla routine, si occupano dei casi in corso senza grande entusiasmo. Ma all'improvviso una giovane olandese viene brutalmente ammazzata su una spiaggia ad Argelès e un'altra sparisce tra le viuzze della città senza lasciar traccia. Ritrovatosi suo malgrado al centro di un gioco diabolico, l'ispettore Sebag, alla mercé di uno psicopatico, metterà da parte preoccupazioni, problemi di cuore e interrogativi esistenziali per salvare ciò che ancora può essere salvato, in special modo la vita della ragazza che sembra essere stata sequestrata da un serial killer. Dovrà dissipare la cortina di fumo formata dai falsi indizi disseminati dal rapitore che lo ha invischiato in un sottile e inquietante gioco del gatto col topo, in cui lo psicopatico mena la danza con indovinelli tipo: ""Il topo aspetta triste, pazienta e soccombe. La casa di pietra diverrà la sua tomba. Chi fa cosa, chi acchiappa chi? Chi è il gatto e chi il topo, qui?""""."" -
Macadàm
Fedele alla deontologia della sua missione civile, il cantoniere Gengoni Selvino percorre e controlla ininterrottamente, avanti e indietro, il cantone che gli è stato affidato, cioè il ""suo"""" tratto di Nazionale (per la precisione attorno al Km 238,491 della Strada Statale n. 16 Adriatica, in località detta Il Curvone), tenendo sempre gli occhi bene aperti, per cui diventa testimone più o meno oculare - dei grandi fatti che la Storia del XX secolo (e degli inizi del XXI) gli srotola davanti, alcuni dei quali realmente accaduti, altri inventati di sana pianta. Il romanzo è un compatto affresco fatto in casa secondo i procedimenti narrativi tipici dell'affabulazione popolare, epico e corale nello stesso tempo: epico per chi ancora sappia apprezzare l'epica """"della pacca di fava"""", quella cioè attenta alle piccole cose oltre che ai grandi eventi; corale perché accanto al protagonista e a sua moglie Isolina pullula una galleria di personaggi minori, che la sanno e la dicono lunga sul Paese reale. La narrazione alterna pagine comiche a pagine tristissime, come capita del resto nella vita concreta: a entrambe, ciclicamente, fa da contrappunto, in una sorta di amaro basso continuo, il dialogo impossibile del cantoniere con suo figlio."" -
Dritto al cuore
Una strana casa che guarda un bosco fitto, a precipizio su un pendio. Una piccola comunità a duemila metri di altitudine, l'ultimo villaggio walser sull'Alta Via che dall'Italia conduce alla Svizzera e alla Francia. Un gruppo di ragazzi, montanari e cittadini, che si ritrovano tutte le estati tra mucche e pastori. Tre donne, molto diverse tra loro: una vecchia, una giovane e un ispettore di polizia. Un'altra donna morta, occultata nel bosco, e una mucca uccisa, prima del più importante incontro che decreterà la più forte e bella della valle. Da queste due vittime così distanti partiranno le indagini, che attraverseranno boschi, pianure e laghi per ritornare alla montagna. ""Dritto al cuore"""" racconta il microuniverso di un villaggio chiuso tra le più alte vette d'Italia e quello di due ragazzi alle prese con la fase del distacco dall'infanzia, impegnati nella costruzione del proprio spazio esistenziale. E un libro sulla difficoltà di condividere un linguaggio e di comunicare con le parole a vantaggio di una antica ma allo stesso tempo rinnovata fisicità che passa dalla terra, dalle cose semplici e dal contatto con le parti più ancestrali della Natura animale e vegetale."" -
Salvare Mozart
Questa è la storia di un attentato musicale. Estate 1940, l'Austria è già territorio tedesco. E mentre la Storia affila i coltelli, Otto J. Steiner trascorre i suoi giorni in un sanatorio di Salisburgo. Austriaco, ebreo (un po'), completamente solo, ha un unico amore, la musica. La tubercolosi lo divora, la malattia lo umilia, le privazioni lo costringono ai margini del mondo. Un mondo dissonante per il suo orecchio da melomane, una mancanza di gusto imperdonabile per quest'anima libera, testimone privilegiata e involontaria di una certa visione dell'uomo ormai in disfacimento. Tutto sembra perduto quando un evento inatteso porterà Otto a un passo dal cambiare i destini del secolo. E se l'unico da salvare fosse Mozart? Con umorismo raggelante, puntigliosa ferocia e una gravità non priva di malizia, Raphael Jerusalmy firma un primo romanzo crudelmente sovversivo. -
Nessun luogo da nessuna parte
Al centro di questo romanzo di Christa Wolf, uno dei suoi libri più belli, si muovono i poeti Heinrich von Kleist e Karoline von Cunderrode. Figli delusi della loro epoca, non hanno spazio «in nessun luogo, da nessuna parte». Christa Wolf immagina di vederli insieme, in un pomeriggio d'estate del 1804, sulle rive del Reno. Sono giovani, eppure prossimi alla fine. Karoline si ucciderà nel 1806, Kleist nel 1811. Nel salotto dove avviene il loro incontro si danno appuntamento personaggi illustri, poeti e scienziati di quell'epoca romantica a cavallo tra una Rivoluzione che va esaurendosi e la Restaurazione strisciante. I due poeti rappresentano una generazione che deve produrre nuovi modelli di vita perché i modelli del passato non valgono più. Sono stranieri in patria, battistrada senza seguito, entusiasti senza eco, voci senza risonanza. Isolati, esclusi da ogni possibilità di azione, relegati e confinati nell'avventura dell'anima, sono consegnati inermi ai propri dubbi, alla disperazione, alla sempre più viva certezza del fallimento. Christa Wolf ricostruisce con maestria un'epoca, un'atmosfera; e una sensibilità che ci appare straordinariamente moderna. -
La parete
"La parete"""" è il diario di una donna che a seguito di un evento inspiegabile, una parete trasparente che circonda alcune montagne, rimane isolata dal resto del mondo. L 'autrice descrive con intensa attenzione la sua modificazione interiore e fisica nel vivere un quotidiano denso di fatiche e di paure, il suo stare all'essenza delle cose e riscoprire un'autonomia e una valorizzazione di sé quasi dimenticata. Nella solitudine si apre all'amore per la natura, per gli animali, per se stessa abbandonandosi a nuove gioie, sensazioni, emozioni che sente profondamente sue; nella solitudine rivisita il suo passato, i ricordi più belli ma anche il malessere e l'estraneità che già esistevano ma solo ora affiorano e la portano a una consapevole pacificazione." -
Il paese dimenticato dal tempo
Nuova Guinea, 1936. Gli esploratori Fernand Delorme e Robert Ballancourt salpano a bordo della Marie-Jeanne, un magnifico veliero che li porta sulle rive del fiume Sepik. Sono alla ricerca di oggetti d'arte: armi, trofei di guerra, ma anche teste di nemici e crani rimodellati che ancora conservano al loro interno lo spirito di antenati defunti. Il viaggio li porta presso una tribù mai venuta a contatto con l'uomo bianco... Marsiglia, settant'anni dopo. Fernand Delorme viene trovato assassinato nel suo studio: ha il volto coperto da una maschera tribale. Davanti al cadavere l'omicida ha lasciato un libro, ""Totem e tabù"""" di Freud, aperto a pagina 213. Tutt'attorno decine di statuette flauti e oggetti d'arte papuana. Manca però un oggetto: un cranio di antenato è stato rubato, il più prezioso... Il comandante della Brigata anticrimine Michel De Palma, detto il Barone, è incaricato del caso: tra i libri del dottore rinviene il diario di bordo della Marie-Jeanne e intuisce che la soluzione dell'omicidio si trova da qualche parte sulle rive del Sepik. Ma ben presto l'assassino colpisce di nuovo nel mondo degli etnologi e dei mercanti d'arte primitiva: si tratta di un serial killer o di un maniaco, di traffico d'arte o di un regolamento di conti? Dopo Jean-Claude Izzo, in una Marsiglia disperata e feroce, il giallista e documentarista Xavier-Marie Bonnot mette in scena nuovamente il suo personaggio-feticcio: Michel De Palma, poliziotto atipico, vicino alla pensione e grande appassionato di opera lirica..."" -
Chi resta deve capire
La protagonista di questa storia è una ragazzina che vive nella Calabria degli anni '80, ma non in una famiglia come tutte le altre: in una comunità d'accoglienza. Protagonista insieme a lei è allora un'umanità variegata fatta di disabili, tossicodipendenti, preti, obiettori, volontari, che attraverso il suo sguardo ironico e disincantato sono insieme adulti e bambini, forti e fragili. Protagoniste sono le scene di una quotidianità speciale, a tratti buffa, a tratti dolorosa, e tutte le domande a cui la bambina, nella sua inconsueta forma di solitudine, non riesce a trovare risposta. Un giorno in comunità arriva Veronica, giovane ""tossica"""" con un talento speciale per il disegno e una grande carica vitale. E la bambina si lega intensamente a lei, in un rapporto che la porterà a uscire pian piano dal proprio guscio e a incamminarsi nella vita adulta con un senso nuovo dell'affetto e della perdita. È la storia di una maturazione e di una vita fuori dal comune, una storia ricca, lieve, dura, che fiorisce in questo racconto con freschezza e malinconia.""