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Giù le zampe. Le inchieste del commissario Sanantonio della polizia di Parigi. Vol. 9
"Tanto per cominciare, tenete giù le zampe! Sì, togliete subito quelle sporche dita da sotto le gonne della cameriera, dal vostro nasaccio toppo, dal portafogli di papà, dalla borsetta di mammà e dalla figlia del vicino che è ancora troppo """"verde""""! Ci siamo? Quando sarete finalmente tutti a posto, cioè calmi, educati, composti, saggiamente stravaccati in poltrona con un bel bicchiere di scotch whisky in mano, io, Sanantonio, croce e delizia dei lettori di tutto il mondo (esagero, d'accordo, ma è tutta pubblicità), inizierò a narrarvi la dolorosa istoria della mia ultima avventura in quel di Chicago, terra di gangster...""""" -
C'è da rodersi il fegato. Le inchieste del commissario Sanantonio della polizia di Parigi. Vol. 10
"Stavolta, cari amici, vi va decisamente male: potete anche scordarvela la vostra avventura mensile col Sanantonio del cuore. E non rognate, perché oggi sono incavolato di brutto! Dunque, vi spiego: sono a Liegi che mi annoio a morte, in attesa di un colpo di bigofono del Vecchio, che deve scatenare tutta la """"furia sanantoniana"""" su una pista di biechi spioni... e cosa succede? Il Vecchio Pelato mi squilla che non se ne fa più niente, che è tutto rimandato, che gli altri hanno cambiato idea e amen! Be', ci resto proprio di princisbecco (logico!) e sono costretto a preparare i bagagli per rientrare at home. Prima, però, per non deludere i milioni di piccioni che hanno scoperto questo libro, decido di organizzare alla veloce una inchiestina belga, con contorno di tre o quattro maccabei al sangue... Potete anche accontentarvi, no, una volta? Quindi, prendete su, incartate e portate a casa.""""" -
Ho servito il re d'Inghilterra
Il libro esibisce una vasta gamma di registri, di storie, di aspirazioni. C'è un erotismo festoso; c'è un'assoluta passione per la vita, per le sue sorprese; c'è la voglia di denaro e di successo come ansia di riconoscimento; c'è la tristezza della vita come delusione e solitudine: c'è una festa di immagini e di poesia. -
La cittadina dove il tempo si è fermato
"...E allora, mentre svuotavo le cassette con le elemosine per le riparazioni della chiesa, prima presi cinque corone, poi le restituii, ma poi le presi in prestito definitivamente, con la ferma convinzione che le avrei rimesse a posto, dissi anche al Cristo dorato in sagrestia: 'Sull'anima mia e parola d'onore, le prendo solo in prestito...' e le mostrai a Gesù, perché vedesse che non stavo prendendo di più. Io ci parlavo spesso con Cristo, perché con Dio non ne avevo il coraggio, soprattutto da quando il contadino Farda, di cui si diceva che per notti intere litigava e gridava contro Dio e Dio contro di lui, dunque questo contadino trasportava l'ultimo carico di fieno e io stavo proprio tornando da scuola e si avvicinava un temporale, Farda frustava il cavallo per riporre il fieno secco in solaio prima che si mettesse a piovere, allora sotto il ponte cominciarono a cadere dei goccioloni e poi scoppiò un acquazzone e venne giù un diluvio, e il contadino Farda prendeva manciate di fieno bagnato e le lanciava per aria, verso i cieli, e gridava a Dio: 'To', ingozzati!' E Dio rispose con un lampo che spaccò in due il pioppo sull'argine, e i cavalli tremavano e io pure tremavo..."""". Questo breve episodio è un esempio del ritmo travolgente del romanzo di Hrabal e della sua comicità." -
Treni strettamente sorvegliati
Molti conoscono la tenera storia del giovane Milos, ferroviere in una stazioncina dell'Europa centrale, per averla vista in un film che vinse l'Oscar nel 1966. Milos, Charlot boemo, diventa adulto tra i propri insuccessi amorosi e gli scintillanti successi del capo-manovra Hubicka (che stampa timbri sulle chiappe della telegrafista), tra il ricordo del nonno che voleva fermare i tank con l'ipnosi e quella bomba, quella ""cosina"""" che lui, Milos, deve infilare nel treno dei nazisti. In appendice """"L'ironia praghese"""" intervista con Bohumil Hrabal e """"Hrabal, ferroviere di Dio"""" di Sergio Corduas."" -
La ragazza dagli occhi verdi
"A casa, in Irlanda"""" ha scritto Edna O'Brien, """"c'erano solo libri delle preghiere, libri di cucina e annuari dei purosangue, ma il nostro era un mondo meravigliosamente ricco di storie"""". Questo dono del narratore lo ritroviamo trasposto in questa storia, ricca di umorismo e di sentimento, di due ragazze in fuga da casa, in cerca di guai, del grande amore e dell'indipendenza. Come in altri libri di Edna O'Brien, la tanto desiderata separazione, la fuga dalla terra d'infanzia, esige un'impossibile compensazione attraverso l'amore, fisico e romantico." -
Una bambina e basta
Questo è la storia di una bambina ebrea e del suo rapporto con la madre. La piccola viene nascosta in un convento cattolico alle porte di Roma per sfuggire alla deportazione. È attratta dal dio ""buono dei cristiani e non da quello sempre arrabbiato degli ebrei"""", dalla sicurezza di quel mondo cattolico non minacciato, da una lieve vertigine mistica ambiguamente incoraggiata da qualche monaca, dalla speranza d'interpretare la Madonna alla recita di Natale. Ma quando è a un passo dall'abbracciare la nuova fede, interviene la madre, """"tigre, leonessa, che ha poco tempo per libri e sinagoghe perché deve difendere le figlie"""", la loro vita ma anche la loro identità minacciata. Solo a guerra terminata potrà dire alla figlia: tu non sei una bambina ebrea, sei una bambina e basta."" -
Il mondo non mi deve nulla
Rimini. Adelmo, un ladro stanco e sfortunato, nota una finestra aperta sulla facciata di una ricca palazzina. La tentazione è irresistibile e conduce l'uomo a trovarsi faccia a faccia con Lise, la stravagante padrona di casa, una croupier tedesca che si gode la pensione al mare. Nessuno dei due corrisponde al ruolo che dovrebbero ricoprire e tra violenza e comicità si sviluppa un rapporto strano, bizzarro ma allo stesso tempo complesso e intenso sul piano dei sentimenti. Adelmo cerca di arginare la precarietà che lo sta allontanando da un'esistenza normale, Lise invece è convinta di non avere più crediti da riscuotere dal mondo intero. Sono infinitamente lontani, nulla li accomuna, eppure entrambi cercano il modo di essere compresi e amati dall'altro. Ma l'amore, anche se si regge su ineluttabili fragilità, può essere in grado di soddisfare desideri, salvare esistenze, rimettere a posto le cose. Il cuore di Rimini pulsa tranquillo in attesa dell'arrivo chiassoso dei turisti. Adelmo è felice quando gira in bicicletta nelle vie della sua città cantando a squarciagola. Lise invece sogna che Rimini si stacchi dalla terra e vada alla deriva per l'eternità. -
Il cromosoma dell'orchidea
Ritorna il capitano Bosdaves di ""Lupi di fronte al mare"""". Alla vigilia delle elezioni amministrative, Gabriele Lovero si candida e riceve una proposta di alleanza da un navigato senatore. In cambio, gli sarà chiesto di favorire i progetti di due spregiudicati imprenditori, decisi a costruire un vasto complesso residenziale in un'area a rischio idrogeologico. Bosdaves indaga sul presunto suicidio di un amico d'infanzia, un ambientalista precipitato in una cava contigua ai futuri cantieri edilizi: un antro dalle parvenze infernali che custodisce orchidee di voluttuosa bellezza. Sullo sfondo di una partita che contrappone angeli e demoni e ha come posta la salvezza ambientale, agiscono personaggi vibranti e intensi, animati da lucenti passioni o soggiogati dalla carnalità, in una corsa scintillante verso la rivelazione finale. Una vicenda che narra la realtà accecata del Sud, con lo sguardo consapevole di chi ne fa parte e ha scelto di restarvi."" -
Fine estate
Giornalista con una vita di corrispondente in Africa alle spalle, Anna è una donna inquieta con un naufragio sentimentale nel recente passato e un'inclinazione a smussare con alcol e altre sostanze gli spigoli della vita. Anna è una madre che deve imparare a diventare madre. La fuga dal padre di sua figlia la conduce nel sud degli Stati Uniti, ai confini con il deserto. Ed è qui che Anna conosce, o meglio incontra di nuovo, il giovane: il figlio poco più che ventenne del suo vicino di casa. Da questo inizio prende avvio un doppio percorso: da una parte, l'irresistibile attrazione verso il ragazzo, la sua disinvoltura, la sua libertà, che coinvolge Anna in un legame appassionato, sofferto e contrastato; dall'altra, l'evoluzione del rapporto con la figlia, una bambina singolare, di un'intelligenza e maturità fuori del comune. -
L' innocenza delle caramelle
In questi racconti Tennessee Williams ci porta nella sua America, una terra generosa e traditrice dove l'umanità più varia gioca le sue carte al tavolo di un destino baro e beffardo. I protagonisti sono anime perse, derelitte: poeti, attori, donne che attendono e uomini che si perdono, giovani squattrinati e affittacamere, donne di strada e gigolò. È in questa raccolta che nascono le storie che faranno di Tennessee Williams una delle penne più celebrate del teatro mondiale (dal racconto ""Ritratto di ragazza in vetro"""" verrà tratto il dramma """"Lo zoo di vetro""""). In queste pagine troverete tutta l'abilità, il senso del dramma, le atmosfere e lo stile di uno degli autori più raffinati di sempre. Il ritratto di un'America dolente e spietata che ancora oggi conserva intatta tutta la sua forza."" -
Chi si filma è perduto. Le inchieste del commissario Sanantonio della polizia di Parigi. Vol. 11
"A me (Sana) il cinema piace, ma quando il film devo vederlo più di una volta, mi vanno gli occhi di traverso. Oltretutto, questo non è un film con BB o CC, bensì un documentario su un raduno aereo all'aeroporto Le Bourget. Scusa, commissario, ma il film sono stato costretto a vederlo anch'io (Berù), quindi lasciami raccontare qualcosa pure a me. Fra gli spettatori, al raduno, c'è un certo Luebig, l'ex braccio destro di Himmler. L'uomo ci interessa, tanto più che, dal momento in cui gli abbiamo messo gli occhi addosso, il nostro cammino è cosparso di cadaveri. Di Luebig nemmeno l'ombra, perché è sconfinato in Spagna. Con Sanantonio, gli voliamo dietro, ma appena io tocco terra c'è qualcuno pronto a farmi sparire... almeno per un paio di righe... E io (Sana) concludo col dirvi che, fra la ricerca del piacere e la ricerca di Berù, finisco col trovarmi con l'acqua alla gola... Ma non perdete altro tempo, raggiungeteci sulla Plaza de Toros, è tempo di vacanze!""""" -
La notte delle pantere
Per proteggere la sua squadra da uno scandalo di crimini e corruzione, l'ispettore Mazzeo finisce in carcere. Ma il suo sacrificio non può fermare le conseguenze di anni di crimini. I suoi uomini, infatti, hanno messo le mani su una partita di droga sbagliata, e lui da dietro le sbarre non può fare nulla. L'unica alternativa è scendere a patti con la legge imbarcandosi in una missione sporca e suicida. In un crescendo di violenza, vendette e corruzione, Mazzeo dovrà decidere da che parte stare, perché questa volta non c'è in gioco soltanto il distintivo, ma la vita. Il poliziotto corrotto e le sue pantere tornano con un dramma poliziesco dal ritmo adrenalinico, ricco di suspense. -
Requiem per Naaman. Cronaca di discorsi famigliari (1895-1974)
"Requiem per Naaman"""" è la storia di quattro generazioni della famiglia Abramson. Il """"fondatore"""" emigra in Palestina alla fine dell'Ottocento, ma sua moglie non sopporta la dura vita dei coloni, fugge nel deserto e si uccide. Anche il figlio Naaman, musicista sensibile, lontano dallo spirito combattente del sionismo, fugge a Parigi e nella follia. E nel sangue dei nipoti e dei figli dei nipoti continua a scorrere una duplice, contraddittoria vocazione: quella spirituale, utopistica e poetica, che non ha bisogno di un luogo fisico di approdo e che però spesso sfocia nella pazzia; e quella """"territoriale"""", concreta, che alimenta la fondazione dello stato d'Israele. Attraverso il racconto di questa """"maledizione"""", Tammuz scrive insieme un requiem per il sogno sionista e un'epopea degli ebrei del ventesimo secolo, un'epopea senza retorica fatta di tante, diverse e affascinanti storie di donne e di uomini." -
Sanà alla creta. Le inchieste del commissario Sanantonio della polizia di Parigi. Vol. 120
"Voi tutti conoscete l'espressione """"avere un piede nella fossa"""", no? Be', io invece ve ne voglio insegnare un'altra più spiritosa: """"avere due piedi nella bara!"""". E, credetemi, il fatto di avere entrambe le fette in una cassa da morto è una situazione decisamente più drammatica. Ve lo garantisce uno che l'ha sperimentato in carne, ossa e... gesso ortopedico! Brrr! Non fatemici neanche ripensare, che mi si intorcigliano ancora le budella dalla fifa! Perché, vedete, tutto è cominciato quella volta che il Dubois, un mio amico medico, amico a sua volta di un certo Vignaz, nipote in secondo grado del cugino del prevosto di Sua Sofànonsifà, quello che aveva la perpetua con una nipote militare a Marsiglia che se la faceva con la servetta del piano di sopra dello zio di Brigitte... No, non la Brigitte Nazionale, quell'altra che era prozia di un mio vecchio amico di liceo che si chiama Bertrand ed era parente di... be', buonanotte! E bacioni dal vostro... Sanà""""" -
Aspettando il voto delle bestie selvagge
È la storia romanzata di dittatori africani dalla decolonizzazione ai giorni nostri, di personaggi incredibili, crudeli e stravaganti. Inizialmente c'è la formazione militare dell'esercito coloniale francese, con guerre in Indocina e Algeria e l'apprendimento delle moderne tecniche per la reppressione e l'annientamento delle rivolte popolari. Successivamente i protagonisti diventano autori di colpi di stato militari e delle conseguenti sanguinarie dittature. Installatasi al potere, governano in modo crudele, consultando sempre gli stregoni personali e praticando riti magici per distruggere gli avversari. Il cinico gioco delle potenze occidentali e le tradizioni tribali. -
Breve come un sospiro
Anne Philipe, moglie dell'attore Gerard Philipe, autentico mito del cinema francese, racconta la malattia del marito, la loro storia d'amore, la felicità del loro rapporto, il lutto, la battaglia per tornare a vivere, nella forma di una struggente elegia dove la sofferenza, vivissima, non annulla mai la forza dell'amore. -
La prova nascosta
Perché il padre provinciale dei Casuisti e l'arcivescovo di Parigi tremano alla sola idea di leggere un documento teologico? Come mai il primo ministro di Francia si ritrova a curare le rose del giardino con un sorriso ebete sulle labbra invece di dedicarsi agli affari di Stato? Cosa porta il più insigne teologo del momento ad abbandonare la ricerca dotta per andare a fare l'eremita su una montagna? Sono solo alcune delle strane cose che accadono quando, un giorno, viene scoperta la prova inconfutabile dell'esistenza di Dio. Il fatto è che se Dio smette di essere oggetto di immaginazione o di fede per diventare un fatto certo, se il bene e il male hanno una spiegazione logica, se il mistero dell'esistenza smette di essere un mistero, succede che il mondo va sottosopra. I primi a confrontarsi con la possibilità di un mondo ribaltato sono cinque insigni teologi, da una parte illuminati, anzi folgorati, dall'evidenza della prova, dall'altra incerti se divulgarla al mondo scatenando una serie di destabilizzanti reazioni a catena. Ma non saranno i soli... È uno scenario che Laurence Cosse affronta con ironia, immaginando le convulse iniziative messe in atto dal governo francese e dal Vaticano per occultare la prova: un balletto tinto di giallo tra Roma e Parigi che diventa critica sferzante delle gerarchie della Chiesa e dello Stato. -
La serva del signore
Un padre scrittore. Un padre solo, vedovo, anziano. Una figlia che a trent'anni decide di uscire dal mondo, ritirarsi in un luogo remoto per darsi a una vita religiosa fatta di preghiera e di meditazione. Per la figlia quella ricerca di Dio è la conquista della libertà, della felicità, dell'amore autentico. Per il padre è un ennesimo abbandono, e soprattutto il rimpianto di non avere più con sé, e per sé, quella figlia che prima di darsi alla religione era spigliata, creativa, spiritosa, dotata di uno humour nero che lo faceva ridere. Scherzavano insieme, ridevano insieme, ma da dieci anni lei se n'è andata. È una storia vera. Fournier racconta al lettore della figlia e si rivolge alla figlia, racconta com'era e come non è più, e chiede alla figlia il perché del suo radicale mutamento, la invita a tornare. O meglio, a tornare a essere una persona ""normale"""". Il testo è commovente e spiritoso, con una vena di filosofico cinismo che stempera l'amarezza di fondo dell'uomo sì di successo, ma vecchio e solo. È un viaggio nelle più intime angosce personali che l'autore ha voluto rendere pubbliche. Ma le ultime tre pagine sono la risposta della figlia..."" -
Il sermone sulla caduta di Roma
Vincitore premio Goncourt 2012Perché un mondo nasca bisogna che ne muoia un altro, solo le cose eterne sono eterne: è l'assioma che sottintende a questo romanzo travolgente in cui si accavallano per tre generazioni le vicende di un'unica famiglia originaria di un paesino della Corsica. Ognuno di noi durante la propria vita crea un mondo fatto di legami, di progetti e di sogni che si cancella con la propria morte. E così Marcel, nato poco dopo la Prima guerra mondiale, passa attraverso la malattia infantile, l'emigrazione sul continente, la Seconda guerra mondiale, il matrimonio, l'esperienza nell'Africa coloniale francese e la vecchiaia componendo un mondo che si esaurisce con lui, non diversamente da quello che accade a Matthieu, il nipote, che due generazioni dopo rivoluziona la vita del paesino corso aprendo un movimentato bar che richiama gente da tutta la regione e dove si svolgono vicende al limite del surreale in un crescendo catartico che porterà, ancora una volta, allo spegnersi del mondo da lui creato. Bisogna credere nei mondi che creiamo? Bisogna illudersi che siano eterni? O seguire l'ammonimento di Agostino, vescovo di Ippona, che risponde allo sgomento dei fedeli per la caduta di Roma a opera dei visigoti dichiarando la vanità delle cose terrene?