Sfoglia il Catalogo ibs015
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 6641-6660 di 10000 Articoli:
-
Alcazar. Ultimo spettacolo
1939: Marsiglia è una città italiana. Napoletani, siciliani, piemontesi fuggono dal fascismo e dalla fame. Sono scattate le leggi razziali. Da Napoli parte una nave, a bordo una compagnia teatrale. Capocomico Silvana Landi, trasformista internazionale. Con lei l'amico del cuore Gino Santoni, in arte Corderà: omosessuale che si esibisce vestito da donna. Marsiglia è anche la città del milieu. Gli italiani sono i caids di una balorderia mediterranea che gestisce ogni sorta di traffico: dal parmigiano alla cocaina, dalle armi alla prostituzione. Alfred Morello è uno di loro e il suo cuore verrà conquistato proprio da Silvana. Pioggia di stelle è lo spettacolo che la compagnia dovrà rappresentare all'Alcazar, il mitico teatro dove si sono esibite le più importanti celebrità. Tra regolamenti di conti e l'occupazione nazista, gli italiani di Marsiglia organizzano la Resistenza. Dopo settant'anni la Marsiglia raccontata da Jean-Claude Izzo lascia balenare nell'Alcazar un colpo di scena che per un attimo fa rivivere quel 1939, con i suoi conflitti e soprattutto con i suoi misteri. -
Venga pure la fine
Al tenente dei carabinieri Rocco Liguori arriva inatteso un ordine del Comando Generale: dovrà recarsi all'Aia, a disposizione del Tribunale internazionale per la ex Jugoslavia. Il colonnello Dragojevic, condannato per la strage di Srebrenica, caduto di recente in depressione, è in coma per aver ingerito una massiccia dose di farmaci. Il procuratore Silvia Loconte, non credendo al tentato suicidio, chiama a indagare Liguori, che sette anni prima in Bosnia aveva arrestato Dragojevic. L'indagine lo riporta indietro nel tempo, facendogli ritrovare anche Jacqueline, la giovane funzionaria della Croce Rossa con cui aveva intrecciato una storia d'amore mai risolta. Liguori dovrà misurarsi ancora una volta con le trame più oscure e gli intrighi degli ambienti coinvolti nella guerra. Sullo sfondo la politica, con le sue vecchie figure e le nuove alleanze. Con i suoi retroscena difficili da decifrare, celati dietro l'eterna maschera delle versioni ufficiali. -
L'attrice di Teheran
Due donne si parlano. Due iraniane. La prima, nata dopo la rivoluzione del 1979, ha conosciuto solo il regime islamico ed è una giovane attrice di grande successo. La seconda, scrittrice rinomata, è cresciuta nell'Iran dello scià. La ragazza racconta alcuni episodi della propria infanzia, le vessazioni subite dai familiari laici e artisti, la folgorante carriera nel cinema, il peso della censura e i lunghi interrogatori da parte dei Guardiani della Rivoluzione. Il suo racconto testimonia di un Iran sconosciuto alla scrittrice, che ricorda invece la forzata modernizzazione della società al tempo della monarchia filo-occidentale dello scià. Dal confronto di queste due visioni nasce un romanzo affascinante, in un gioco di specchi che concorre a definire il ritratto dei due personaggi femminili e la complessa evoluzione di un paese pieno di contraddizioni e di grande ricchezza culturale. Di notevole impatto le pagine in cui Sheyda adolescente, scampata a un'aggressione con l'acido, si rade a zero i capelli e scappa via in bicicletta travestita da ragazzo, a rischio di pene severissime. O quando più tardi dovrà scegliere tra l'abito da sera o il chador da indossare alla prima di un suo film a New York, una scelta istintiva che determinerà di fatto l'esilio, il dolore, il non-ritorno, ma anche l'affermazione della propria identità e la rivendicazione del proprio talento, in un certo senso la ricerca di un nuovo destino. -
Balco Atlantico
Il ritrovamento del cadavere di Stéphane Campana, fervente indipendentista corso fulminato con due pallettoni da caccia nello stomaco, offre all'antropologo Théodore Moracchini l'occasione di ripercorrerne la carriera, dagli esordi di giovane e timido aspirante nazionalista fino a capo del movimento clandestino. La storia di Stéphane Campana si interseca con quella di Khaled e di sua sorella Hayet, immigrati marocchini approdati in Corsica alla ricerca di una vita migliore, e con quella dello stesso Moracchini e di altri personaggi. Così il panorama delle vicende, via via ricomposto da una memoria alla ricerca di se stessa, si sposta continuamente dall'interno della Corsica al paesino del Marocco occidentale, famoso per la spianata a bordo oceano detta appunto Balco Atlantico, in un crescendo di amore, morte e incredulità che ruota intorno all'ormai famoso bar di Marie-Angele e di sua figlia Virginie, innamorata fin da bambina dell'""eroe"""" Stéphane Campana al punto da abbandonarsi, anima e corpo, ai suoi più strani desideri."" -
Il cimitero delle rondini
Manuel Gemoni è un giovane così buono che da bambino era soprannominato ""piccolo Gandhi"""". Cosa lo porta, allora, a partire di soppiatto da Parigi, atterrare a Santo Domingo, tendere un agguato a un vecchio e trucidarlo senza pietà? Lui stesso, interrogato, afferma di non conoscere la sua vittima e di non sapere perché l'ha fatto, ma dice anche che uccidere quel vecchio gli ha procurato un'enorme soddisfazione... L'enigma si presenta fin da subito spinoso, troppo spinoso per tutti, ma non per il commissario Mallock, conosciuto dagli intimi come Dédé l'Indovino. La sua pista lo trascina in un percorso tortuoso fatto di foreste pluviali, grotte d'ambra, sciamani voodoo e criminali nazisti trapiantati in America Latina e collusi con la polizia locale: una girandola di avventure a ritmo vertiginoso che finisce per ricondurlo al punto di partenza, una Parigi invernale spazzata dalle tormente di neve. Ma è solo l'inizio. Per continuare l'indagine Mallock dovrà confrontarsi con un mistero che ha la strana peculiarità di farsi più oscuro quanto più viene chiarito. Le normali procedure non servono per risolvere il caso del pozzo delle rondini, un caso in cui le manifestazioni più elementari si chiamano ipnotismo e reincarnazione."" -
Bella di giorno
Séverine Sérizy è una giovane ed elegante signora della medio-alta borghesia parigina. Sposata con un promettente chirurgo, conduce una vita agiata. Tuttavia, non è felice. Forse a causa di un tentativo di violenza subita quando era piccola (ma di cui non conserva alcun ricordo cosciente), Séverine ha una vita sessuale problematica, tra frigidità e desideri al limite della perversione. Un giorno scopre che una donna appartenente al suo stesso ambiente ha deciso di fare la prostituta in una casa d'appuntamenti in rue Virène. La notizia la turba e la intriga al tempo stesso. Come attirata da una forza irresistibile, Séverine si reca in rue Virène. Dopo un primo momento di naturale imbarazzo e dopo qualche indecisione, la giovane donna prende un impegno con la tenutaria Anaïs: incontrerà i clienti ogni pomeriggio dalle 14 alle 17. Pomeriggio dopo pomeriggio prende forma la doppia vita di Séverine. L'azzardo di vivere due esistenze parallele regge per un po' di tempo, fino al giorno in cui tutte le precauzioni di Séverine vanno in briciole. -
Diglielo da parte mia
Boca Grande è la capitale di un piccolo stato dell'America Latina, uno di quei paesi da un colpo di stato all'anno dove non cambia mai niente. Un giorno a Boca Grande arriva Charlotte Douglas, una donna nordamericana smarrita e magnetica. Nessuno sa chi sia, cosa cerchi o cosa ci faccia a Boca Grande. Charlotte è una donna bella e di classe, ricca e affascinante, che in cuore non ha altro che confusione e vuoto: la vita le ha fatto delle promesse (una famiglia, l'amore, la serenità) ma lei le ha fraintese, ha perso delle persone care, si è trovata sola, e ora è arrivata a Boca Grande per dimenticare, accompagnata solo dal suo fascino. Un libro fatto di corde sottili, che toccano il cuore andando oltre la trama, come musica: come se i drammi esistenziali di Richard Yates incontrassero il più alto minimalismo di Carver, l'asciuttezza delle parole sposa il fuoco del vuoto e del dolore dei personaggi. -
La sognatrice di Ostenda
Un uomo si reca a Ostenda, remota e suggestiva città sul Mare del Nord, per guarire da una delusione d'amore. Lì affitta una camera da Emma Van A., solitaria ed eccentrica ottuagenaria che gli racconta l'incredibile storia della sua vita, un intreccio romanzesco in cui amore passionale ed erotismo barocco si sovrappongono in uno scenario da favola. Inganno o suggestiva verità? A Gabrielle, piacente e benestante cinquantottenne, è caduto il velo dagli occhi: dopo aver pensato per trent'anni di aver sposato l'uomo migliore del mondo, ora ha capito chi è. Ma non sempre la verità vera è quella che ci raccontiamo. Ogni giorno da quindici anni, con in mano un mazzo di fiori arancioni, la signora Steinmetz aspetta qualcuno al binario tre della stazione di Zurigo. Pura follia o c'è una storia dietro? Amore o tragedia? Forse poesia. Racconti in cui si intersecano amore, ironia, avventura, suspense e tenerezza. Storie in cui Eric-Emmanuel Schmitt fa vedere come le cose che ci accadono nella vita siano spesso e volentieri determinate dall'immaginazione, quasi che la trama dell'esistenza sia fatta in realtà di sogno. -
La notte dell'oblio
Nei giorni dell'occupazione nazista una famiglia di ebrei romani in fuga trova rifugio in una canonica di campagna. Giacomo, il padre, è però costretto per motivi economici a fare delle rapide sortite nel suo negozio di Roma, affidato a un commesso fedele. Una sera non torna. Si saprà poi che è stato arrestato proprio davanti al negozio, sicuramente per una delazione. La moglie Elsa, con le due ragazze adolescenti, Milena e Dora, una volta tornata alla libertà dovrà farcela con le sue forze. Ma il tormento non l'abbandona mai. Come è avvenuto l'arresto di suo marito? La verità che Elsa riuscirà a scoprire le resterà però sigillata dentro. Elsa non vuole che le figlie rimangano incatenate alla tragedia del passato, le sue ragazze dovranno guardare avanti, pensare a costruirsi il futuro. Sulle figlie però graverà sempre l'ombra di un padre svanito nelle ceneri di Auschwitz. Milena si aggrapperà alla sua bellezza come a un salvagente per lasciarsi portare dalla corrente senza mai scegliere mentre Dora annasperà per costruirsi. Ma il ""silenzio"""", scoprirà Dora, non è stato solo la scelta emotiva di sua madre. Il silenzio è di tutti. Negli anni del dopoguerra è calata sul Paese una coltre che perdurerà nei decenni. Nessuno sa, nessuno (compresi gli ebrei) vuole sapere. Sulla Shoah, lo Sterminio, si tace, come se fosse poco educato occuparsene. La Storia però non concede sconti. E saranno due giovani innocenti a doversi confrontare con le colpe e le sconfitte dei genitori."" -
Storia di chi fugge e di chi resta. L'amica geniale. Vol. 3
Elena e Lila, le due amiche la cui storia i lettori hanno imparato a conoscere attraverso ""L'amica geniale"""" e """"Storia del nuovo cognome"""", sono diventate donne. Lo sono diventate molto presto: Lila si è sposata a sedici anni, ha un figlio piccolo, ha lasciato il marito e l'agiatezza, lavora come operaia in condizioni durissime; Elena è andata via dal rione, ha studiato alla Normale di Pisa e ha pubblicato un romanzo di successo che le ha aperto le porte di un mondo benestante e colto. Ambedue hanno provato a forzare le barriere che le volevano chiuse in un destino di miseria, ignoranza e sottomissione. Ora navigano, con i ritmi travolgenti a cui Elena Ferrante ci ha abituati, nel grande mare aperto degli anni Settanta, uno scenario di speranze e incertezze, di tensioni e sfide fino ad allora impensabili, sempre unite da un legame fortissimo, ambivalente, a volte sotterraneo a volte riemergente in esplosioni violente o in incontri che aprono prospettive inattese."" -
Il suo peggior nemico
Alle sei e mezzo di un mattino di inizio estate una telefonata sveglia il commissario Laurenti: sopra Aurisina, un paese sul Carso, è appena esploso un piccolo aeroplano. Il pilota e unico passeggero è il sessantasettenne Franz Xaver Spechtenhauser, un facoltoso imprenditore nonché senatore per diversi anni a Roma come rappresentante della Südtiroler Volkspartei. Tracce di esplosivo rinvenute sui resti del Cessna bimotore fanno supporre presto a Laurenti che si tratti di un omicidio. E quando, proprio durante le esequie del senatore Spechtenhauser, un portavalori viene assaltato sulla A4, nel placido Nordest gli eventi iniziano a susseguirsi a un ritmo un po' troppo vorticoso. Un nuovo caso per Proteo Laurenti e le sue due colleghe, Xenia, commissario della località balneare di Grado, e Ziva Ravno, promossa alla carica di procuratore a Zagabria. -
Il paradosso dell'aquilone
In una palestra della banlieue parigina Pierre, ventisette anni, pugile alla deriva, ha appena perso un combattimento di troppo. Criticato, suonato, depresso, è assillato dai dubbi e all'orizzonte si profila per lui un ritiro dal ring, forzato e quasi imposto. Così Pierre accetta di fare da scagnozzo per Lazio, strozzino croato rifugiatosi a Parigi, ma quando questi viene selvaggiamente ucciso Pierre si ritrova sospettato dell'omicidio e catapultato in un intrigo molto più grande di lui. Incalzato da poliziotti francesi e non, ex membri della Legione straniera e criminali della guerra nella ex Jugoslavia che si affrontano senza esclusione di colpi, Pierre è costretto ad affrontare i fantasmi che lo tormentano fin dall'infanzia e l'ennesima, tremenda delusione nel sentirsi manovrato come un burattino e tradito da tutti coloro che riteneva amici. In un andirivieni incessante tra presente e passato, sullo sfondo di una Parigi periferica e notturna, Pierre si ritrova così sempre più solo, come un aquilone non più trattenuto da alcun legame. -
L' uomo dei sogni
Questa è la storia di un uomo che ha cambiato il proprio tempo partendo da un sogno di libertà. Il protagonista di questo romanzo si chiama Jacques Coeur e vive nel Medioevo in una Francia devastata dalla Guerra dei Cento Anni, con la sua coda di massacri, carestie e malattie. Un'epoca buia dalla quale Jacques, fin da ragazzo, sogna di fuggire. Non sopporta quella società immobile, dove l'ideale della cavalleria è stato rimpiazzato dai soprusi dei più forti, dove nessuno può uscire dal ruolo assegnatogli per nascita, dove il rapporto con il diverso è visto solo come crociata e guerra e non come possibile scambio e arricchimento. Il romanzo è assolutamente moderno e attuale. La spinta di Jacques a cambiare il mondo è la stessa che potrebbe sentire un giovane che sognasse di migliorare le cose oggi. Da figlio di artigiano, Jacques diventa banchiere del re di Francia, attraverso la sua intelligenza, i viaggi in Oriente, la scoperta che il denaro può essere uno strumento di benessere e di libertà. Jacques ""inventa"""" il capitalismo, favorisce la crescita della nuova classe dei mercanti e dei borghesi che, assieme alle merci, faranno circolare il piacere, la pace e la libertà. Jacques sale ai vertici del potere ma resta un uomo di sogni. Il mondo può essere migliore - pensa, mentre i suoi nemici complottano per la sua disgrazia. E quando s'innamorerà della favorita del re, la sua vita sarà in pericolo e dovrà fuggire prima in Italia poi su un'isola greca."" -
Sanà lavora gratis. Le inchieste del commissario Sanantonio della polizia di Parigi
"Cribbio, a questo punto perdo proprio la testa, ragazzi! (Ah, mi raccomando, chi la trova mi faccia un pacchetto contrassegno - se è proprio tanto tirchio!) Perché qui mi sembra di giocare al gioco dei quattro cantoni, con un maccabeo per cantone e l'assassino fetente nel bel mezzo. Già, ma chi è questa volta la pecora nera di famiglia? Mistero e scarpe rotte! Mi sa proprio che stavolta il vostro Sanantonio è partito col piede sbagliato. Ma abbiate fede, uomini di poca fede, perché: la fiducia è dei forti (di taglia); chi più ne ha, più ne metta nel suo piatto; è meglio un pollo oggi che un tacchino domani; chi la fa, la gatta l'aspetta e mangia il topolino della montagna; tira su e porta a casa eccetera... E quindi, se il Sanantonio da solo non ce la fa, chiama subito alla riscossa il suo piccolo folletto interiore, che ogni tanto si mette in testa di fargli la morale. E di morale in morale, anche stavolta finisco per appoggiare la canna della mia adorata sputafuoco sulla nuca dello screanzato che va in giro a far fuori i suoi - più o meno simili simili.""""" -
Serenata per una pupa stesa. Le inchieste del commissario Sanantonio della polizia di Parigi
"Be', credetemi o andate a raccogliere cicoria, ma mai come questa volta ho incontrato bastardi così decisi a farmi ingoiare l'elisir di corta vita! Ammazzalo che testardaggine: tipicamente britannica, direi. E per forza, ragazzuoli: mi trovo dall'altra parte del Canale, tra i sudditi più o meno flemmatici di Sua Graziosissima Maestà Elisabetta. E non certo per un viaggio di piacere... Oddio, qualcuno di voi, magari, potrebbe anche montare al settimo cielo assistendo, al mio posto, alla triste impiccagione di quel bravo ragazzo di Emmanuel Rolle. Ma, allora, vuol dire che ci avete proprio del marcio nella cervice, e che i fegatelli vi vanno a schifio! lo, invece, sono un sano e normale pule francese, senza tante complicazioni sadomasochistiche nella cupola. E, se non vi fa schifo, vi dico subito che l'esecuzione di un povero ragazzo - e innocente per giunta! - mi fa ribollire i rognoni. E allora, Inghilterra o non Inghilterra, mi scateno! e... dio salvi la regina!""""" -
Sogni di marzapane
"'Sogni di marzapane' ha un filo conduttore: la mia malattia a oggi irreversibile. Ma quello che racconto potrebbe vestire qualunque malattia con cui l'essere umano si trova a fare i conti, personalmente o perché può invadere la vita delle persone che ama. A bozze concluse mi sono chiesta perché l'ho scritto e la risposta è stata quasi banale. Non ho più nessuno da proteggere dalla mia confessione, ho fatto pace con quello che all'inizio mi era sembrato un destino crudele, non ho un'immagine pubblica o uno status da difendere, ma soprattutto penso con umiltà che la mia esperienza personale possa essere se non d'aiuto certo di incitamento per quanti debbano o stiano scalando montagne apparentemente insormontabili. Come ho scritto nel libro, i limiti che ci impediscono a volte di sorridere sono quelli che costruiamo noi stessi, attraverso condizionamenti e convenzioni. Mi piace pensare che la mia 'passeggiata' tra i fogli bianchi possa essere anche leggera e a tratti ironica. Il mio in fondo è anche un grazie all'Universo e a tutti coloro che ho incontrato e che mi hanno resa quella che sono.""""" -
Sposami
L'amore è una cosa meravigliosa. Ma non sempre. E Dan Rhodes è qui a dimostrarcelo con la sua spassosa raccolta. Un'ottantina di sagaci quadretti, piccoli racconti tutti incentrati sul complicato rapporto tra uomini e donne. Tradimenti, litigi, separazioni, matrimoni non proprio ortodossi, inadeguatezza sessuale, in un ampio ventaglio di situazioni prese come spunto per una divertente e divertita riflessione sulle tante sfaccettature della vita di coppia. Vicende talvolta anche paradossali, come fidanzamenti sciolti sulla soglia della sala di rianimazione, una ex infedele che diventa improbabile elemento d'arredo, un amante abbandonato che finisce col comprare tutta una batteria di pentole dall'amata improvvisatasi venditrice porta a porta. Un'antologia agile e frizzante, storie brevi, talvolta brevissime, ma sempre incisive, da leggere tutte con un sorriso. -
Il frutteto
"Il frutteto"""", un altro romanzo dell'autore del """"Minotauro"""", ancora una volta ha come scenario il Mediterraneo, spazio di sensuali atmosfere e incrocio imprevedibile di destini. In particolare la Palestina dove lo scontro e le passioni sembrano assumere sempre tinte più violente che altrove. La storia raccontata è quella di due fratellastri (stesso padre ebreo, ma madri diverse: una ebrea, l'altra musulmana), separati da un odio micidiale, in lotta per la stessa donna e per la stessa terra. Il frutteto conteso passa di mano, viene distrutto da siccità e cavallette, rinasce, è curato amorevolmente, sacrifica esistenze, vede passare generazioni, ma resta, resiste come la terra di Palestina che simboleggia, sulla quale e per la quale popoli fratelli devono scegliere continuamente tra pace e guerra." -
L' uomo che credeva di essere Riemann
Un matematico di fama mondiale comincia a dare segni di squilibrio a seguito di una notizia sconvolgente. A farlo uscire di senno è l'annuncio che la famosa ipotesi di Riemann, sulla quale generazioni di matematici si sono arrovellati, è stata finalmente dimostrata. Questo evento scatena in lui uno sdoppiamento della personalità, che lo porta a credere di essere egli stesso Riemann. Attraverso pagine poetiche sui numeri, nelle quali il matematico dialoga con lo psichiatra che lo prende in cura, la suspense ci accompagna dalla prima all'ultima riga. -
Il bambino che parlava la lingua dei cani
La Storia, come sappiamo, è una catena di eventi spesso tragici che fanno da sfondo e influenzano le nostre esistenze. Cosa succede se un bambino s'intrufola nelle pieghe della Storia, gioca a nascondino con il Mostro, si diverte anche quando sembrerebbe che ci sia solo da piangere? E proprio quello che fa Julek, il protagonista di questo romanzo, che si ritrova ad attraversare la metà più buia del Novecento nei territori più pericolosi. Già la sua venuta al mondo è leggendaria. Ci vuole una riunione di due ore del Partito comunista polacco in esilio a Mosca per decidere se la mamma di Julek, la militante Lena, dovrà o meno dare alla luce il bambino, visto che lei e il marito saranno presto rispediti in patria a fare la lotta clandestina. Per fortuna per Julek la riunione vota a favore della sua nascita. Uno che nasce così certamente ce la metterà tutta per sopravvivere e addirittura per godersi la vita anche nelle situazioni più complicate. Ed è proprio quello che farà Julek. La madre, presa dalla sua attività politica, lo affida agli zii che Julek pensa siano i suoi veri genitori, poi se lo riprende e lo porta a Parigi. A questo punto Julek pensa di essere stato rapito dalla zia per motivi misteriosi, quindi è felice quando lo portano all'orfanotrofio l'Avvenire Sociale gestito dal sindacato francese CGT. Qui inizia una serie di avventure incredibili che scaturiscono dai guai in cui si può cacciare un ragazzino vivace e fantasioso e dai problemi ben più grossi provocati dalla Storia.