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La bottega dello speziale. Venetia 1118 d. C.
In una Venezia medievale sconvolta da una carestia devastante e dai festeggiamenti di un carnevale dominato da istinti primordiali ed eccessi di ogni genere, i protagonisti della Bottega dello speziale inseguono un sogno di rinascita, l'illusione millenaria di sconfiggere la morte. La giovane Costanza, della nobile famiglia Grimani, scompare nel nulla. Lo scriba, Edgardo, promette che la riporterà alla sua famiglia e si mette alla ricerca della fanciulla. Medici, speziali, becchini, mercanti orientali, fiolari, molti sembrano coinvolti nel mistero della sparizione. Magister Abella, ambigua alleata di Edgardo, unica donna che svolge la professione di medico nella Venezia del 1118, ci accompagna alla scoperta dei segreti e delle pratiche mediche di quell'epoca. Insieme a lei entreremo nella bottega dello speziale Sabbatai, dove si preparano rimedi e intrugli di ogni sorta. Edgardo vive nel ricordo di un amore perduto, la schiava Kallis, scomparsa nelle acque della laguna durante una terribile tempesta. In seguito al ritrovamento di un corpo perfettamente conservato sotto i fanghi di un'isola sommersa, Edgardo farnetica di una rinascita della sua amata e accarezza l'illusione di aver sconfitto la morte. -
La melodia di Vienna
"La melodia di Vienna"""" narra la storia di tre generazioni della famiglia Alt, viennese, dal 1888 al 1945. Christoph Alt, patriarca della famiglia, è un fabbricante di pianoforti, i migliori che l'Austria (e forse il mondo) abbia mai visto, sui cui tasti hanno preso vita le melodie di Mozart e Haydn, Beethoven e altri ancora. Assieme alla fabbrica, Christoph fonda una grande casa di tre piani al numero 10 di Seilerstätte. Alla sua morte lascerà un testamento in cui si darà ordine ai discendenti di abitare nella suddetta casa, pena la perdita dell'eredità. Nel corso della loro vita accadrà di tutto: intrighi alla corte di Francesco Giuseppe, un erede al trono che si innamora di Henriette e dovrà sopportare il peso sulla coscienza del suo suicidio, tradimenti, figli illegittimi ma amatissimi, figli legittimi ma assolutamente detestati, passioni brucianti e relazioni di ghiaccio, guerre (la Prima guerra mondiale, le prime marce della Seconda), l'avvento del nazismo e molto altro. La grande storia attraversa le stanze del numero 10 cambiandone per sempre gli abitanti: gli episodi memorabili sono decine, così come i personaggi e gli eventi." -
La giornalaia
Il commissario Proteo Laurenti a caccia di un presunto suicida nei meandri di una Trieste mitteleuropea quel tanto che basta e mediterranea quel tanto che serve, aristocratica, asburgica, italiana,rn di confine, decaduta, riqualificata, sempre piena di atmosfera.rnL'incredibile scorreria a Porto Vecchio, il porto franco di Trieste, porta la firma di Diego Colombo, l'antico nemico di Laurenti. L'istinto di caccia del commissario si è risvegliato. Nel profondo di se stesso deve ammettere che la precisione con cui è stato commesso il crimine gli suscita un certo rispetto, tuttavia un innocente è morto, e Proteo Laurenti è più che deciso a mettere finalmente in manette Diego. Il commissario Laurenti, infatti, non ha mai creduto alla presunta morte di quest'ultimo. Ma cosa può spingere Diego a mettere a repentaglio, dopo così tanti anni, la sua latitanza? Avidità, avventatezza? O forse voglia di vendetta? Laurenti realizza che troverà risposta a questa domanda nei circoli più esclusivi della Trieste bene, a cui appartengono da molto, moltissimo tempo i complici di Diego... -
La giustizia di Pulcinella
Pulcinella deve fare giustizia. Per la prima volta si allontana da Napoli e, nottetempo, sbuca dai sotterranei del Vaticano nell’archivio dove sono custoditi millenari segreti. rnrnrn«Il personaggio del supereroe che invita il popolo ad alzare la testa contro soprusi e ingiustizie è così riuscito che mette di buon umore sapere da subito che sarà protagonista di una serie di avventure» - rnCorriere della Serarnrn«La narrazione prende quota subito e, come una ruota panoramica, ci trascina su e giù tra la città di sopra e quella di sotto» - rnLa RepubblicarnrnLì si aggira il responsabile del martirio del suo amico prete. Colui che sa. Che non intende né può rivelare il Disegno di chi vuole annientare Pulcinella. Piegare il mondo intero ai suoi scopi usando la camorra per i propri fini. Pulcinella è il pericolo pubblico numero uno per chi è nemico degli inermi, degli onesti, dei generosi, dei solidali con i diseredati. Per chi vuole un mondo di asserviti. Un esempio pericoloso. Un virus la cui diffusione va evitata con tutti i mezzi. Riuscirà a trionfare la giustizia di Pulcinella? O il mondo dovrà fare a meno di lui? -
Vita degli elfi
Quando l’armonia tra gli esseri viventi si tramuta in disaccordo le stagioni vanno alla deriva e il mondo naturale si ritrova in preda allo scompiglio; gli esseri umani, ormai incapaci di provare empatia e percepire l’incanto, si abbandonano all’odio, alla violenza e alla guerra.rnrn«Vita degli elfi è al tempo stesso un romanzo realistico e onirico. Il linguaggio poetico di Muriel Barbery e i suoi accattivanti personaggi incanteranno i lettori» - rnLa Viernrn«Questa fervida e inusuale fiaba è la prova innegabile di un immaginario profondamente lirico» - rnKirkus ReviewsrnrnÈ così che scoppia, sia sulla Terra che nel mondo delle brume, là dove vivono gli elfi, una battaglia epica tra le forze che aspirano a ristabilire l’armonia nel mondo e quelle che vogliono definitivamente distruggerla.rnUn esercito di semplici contadini si prepara alla lotta, armato solo della propria antica familiarità con la terra e di un’innata simpatia per la magia. Ma l’umanità non può vincere questa battaglia da sola. La vittoria dipende dall’aiuto degli abitanti di un mondo celato alla vista degli umani. Tutte le speranze sono riposte in Maria e Clara, due ragazzine che grazie ai loro straordinari talenti artistici e al profondo legame con la natura renderanno possibile l’unione degli umani con il regno del soprannaturale. -
L' età d'oro
Una magnifica storia d’amore che ha vinto in Australia tutti i premi più importanti.rnrnrn«Un romanzo breve e potente, soffuso di intensità poetica» - rnThe New Yorkerrnrn«L’età d’oro possiede la forza tranquilla di un classico. Sicuramente lo diventerà» - rnSidney Review of BooksrnrnLa famiglia Gold è sopravvissuta all’Olocausto in Ungheria ed emigra in Australia, dove però il figlio adolescente Frank si ammala di poliomelite. Nel sanatorio chiamato The Golden Age incontra una coetanea, Elsa, e se ne innamora.rnNel frattempo le loro famiglie sono alle prese con problemi d’identità e d’integrazione. La mamma di Frank, Ida, pianista famosa quando viveva in Ungheria, rifiuta l’idea che la sua nuova casa sia in questo lontano e semidesertico continente. Anche la madre di Elsa, Margaret, fatica a reggere il colpo della malattia della figlia. rnMa lo splendore del rapporto amoroso tra i due ragazzini donerà nuova luce alle vite di tutti questi personaggi. -
Memorie di un rivoluzionario (1901-1941)
Nel centenario della Rivoluzione d'Ottobre il racconto più avvincente di quella stagione fondamentale della storia contemporanearnStraordinario bilancio umano e politico del Ventesimo secolo, impetuoso racconto di avventure realmente accadute, sterminata galleria di personaggi memorabili, ""Memorie di un rivoluzionario"""" è uno dei libri essenziali per capire la nostra epoca. Nell'appassionata vicenda politica e umana dell'autore si può leggere la parabola di una figura essenziale del Novecento, quella del rivoluzionario lasciato in solitudine dalle """"masse"""" stanche e spaventate. Ma il bilancio che Serge ci consegna da questa esperienza di lotta e di solitudine non è quello cinico della separatezza della politica e della rinuncia agli ideali, bensì una lucida testimonianza di coraggio."" -
Nero di mare
Candidato al Premio Giorgio Scerbanenco 2017 per il miglior romanzo noir italianornrn«Pasquale Ruju è uno dei più importanti protagonisti del fumetto italiano, firmando ogni anno oltre mille pagine di sceneggiature per la Sergio Bonelli editore, regalando ai tanti appassionati nuove avventure settimanali, nuovi sogni, fatti di carta e immaginazione lanciata al galoppo» - rnIl Fatto QuotidianornrnFranco Zanna è un uomo vinto, spezzato. Costretto in circostanze drammatiche ad abbandonare il lavoro da reporter, la sua città e la donna che amava, si è rifugiato a Porto Sabore, nel nord della Sardegna, dove sopravvive fotografando coppiette clandestine e celebrità di passaggio. Prova a rifarsi una vita, Zanna, sforzandosi di seguire i consigli della saggia barista Cosima e dello zio Gonario, vecchio bandito in pensione che lo tratta come un figlio. Ma non è facile emergere dall’abisso di rabbia e alcolismo in cui è precipitato. E non è facile stare lontano dai guai, specialmente quando un’affascinante sirena dai capelli rossi, una figlia ritrovata e un manipolo di criminali in giacca e cravatta vengono a bussare alla sua porta.rnMa un uomo vinto non si può fermare perché non ha niente da perdere.rnFra l’aspra natura della Barbagia e la sfacciata ricchezza della Costa Smeralda, Zanna andrà fino in fondo, contro tutto e contro tutti. Armato solo della sua macchina fotografica. E di una tenace e disperata voglia di verità. -
Ascoltate le nostre sconfitte
Da uno dei più raffinati e appassionati scrittori francesi, il Premio Goncourt Laurent Gaudé, una storia d’amore che si dipana tra i punti caldi del Mediterraneo e del Medio Oriente e che s’intreccia in maniera straordinariamente originale con i destini di alcuni grandi condottieri della Storia.rnrn«Gaudé, già vincitore del premio Goncourt nel 2004, mette in scena questo dramma della Storia perduta giocando su due campi separati, su più piani temporali e con numerose linee narrative che in principio appaiono meramente giustapposte, accostate per semplice contiguità senza nessi narrativi o logici forti ma che in seguito si concatenano fino a generare un ero e proprio intreccio grazie a un vertiginoso montaggio parallelo» - Antonio Scurati, La StamparnrnrnMa chi vince e chi perde, nella vita di ogni giorno come nell’arena della Storia? Cos’è una vittoria quando provoca sangue, dolore e un tremendo vuoto interno?rnDappertutto è sconfitta perché la vittoria non esiste per noi esseri umani che sembriamo destinati, in un modo o nell’altro, a perdere sempre. Oh sì, ascoltate le nostre sconfitte!rnrnMariam è un’archeologa irachena che lavora per l’Unesco. Il suo incarico consiste nel ritrovare e autenticare le opere rubate, vendute illegalmente o andate disperse durante i saccheggi di musei e siti archeologici che, dal tempo della guerra in Iraq alle tristemente famose gesta dello Stato islamico, devastano il patrimonio culturale del Medio Oriente. A Zurigo conosce Assem, con cui passa una notte d’amore. Il giorno dopo ognuno va per la propria strada, ma stranamente l’amore cresce e li accompagna nelle loro vicende individuali, anche se probabilmente non si rivedranno più. Assem è un agente segreto al servizio della Francia a cui è stata affidata la missione di rintracciare un ex membro delle forze speciali americane scomparso e sospettato di loschi traffici. rnCaccia agli oggetti da una parte, caccia all’uomo dall’altra.rnMa chi vince? Chi perde? Cos’è una vittoria quando provoca sangue, dolore e un tremendo vuoto interno? Le vicende di Mariam e Assad si intrecciano con le convulsioni del mondo attuale, dalla violenza ottusa dell’integralismo islamico alla caotica situazione nella Libia del dopo Gheddafi, ma idealmente si intrecciano anche con altri eventi storici da cui vincitori e vinti sono usciti sconfitti: Annibale che piega Roma e da Roma viene piegato, il generale nordista Grant che riesce a battere i sudisti solo grazie a una delle più imponenti carneficine della storia dalla quale lui per primo non si risolleverà mai, l’imperatore d’Etiopia Hailé Selassié che resiste strenuamente alla conquista del suo paese da parte dell’Italia fascista ma viene fagocitato da un mondo avviato alla modernità in cui l’Etiopia è solo una pedina da giocare secondo gli interessi delle grandi potenze. -
L' accalappiatopi. Testo russo a fronte
Il tema nordico del Pifferaio magico è il pretesto che la grande poeta russa coglie per orchestrare le aspre dissonanze di una “satira lirica” contro il filisteismo.rn«Nell'Accalappiatopi suona alta la condanna di qualsiasi utopia rivoluzionaria: Marina Cvetaeva non crede alla possibilità di un vero trionfo del potere popolare, nei fatti che hanno drasticamente cambiato la storia del suo Paese scorge anche la segreta spinta della sete di potere, dell'invidia di classe» - Serena Vitale, Il Sole 24 OrernL’accalappiatopi esprime l’antinomia fondamentale della poetica di Marina Cvetaeva: il conflitto tra l’Anima-Poesia e il corpo, ovvero il quotidiano, che esige dal poeta la resa assoluta.rnComposto negli anni dell’emigrazione fra Praga e Parigi, L’accalappiatopi è l’ultimo poema di Marina Cvetaeva ispirato a un motivo del folclore, la leggenda del Pifferaio magico. Ammaliati dal suono del flauto – seduzione femminile della Musica – i topi sognano di una rivoluzione mondiale in un’India favolosa. Seguono il Pifferaio incantati da miraggi d’Oriente. Incalzante il ritmo del Flauto e dell’intero poema, musica demònica che conduce alla morte non morte nel regno della libertà. L’originale interpretazione della fiaba vuole che i topi siano salvati dall’imborghesimento e i bambini di Hameln sottratti per sempre all’orrore della ripetizione. Il loro esodo verso una terra promessa, Paradiso della Poesia, Eden e Sesamo, avviene in un tripudio di azzurro, mitico colore dell’Anima romantica. rnIl tema nordico del Pifferaio magico è il pretesto per orchestrare le aspre dissonanze di una “satira lirica” contro il filisteismo. L’accalappiatopi esprime l’antinomia fondamentale della poetica di Marina Cvetaeva: il conflitto tra l’Anima-Poesia e il corpo, ovvero il quotidiano, che esige dal poeta la resa assoluta. Così avvenne per Majakovskij, così per la Cvetaeva, suicida ad Elabuga nel 1941, dopo il suo rientro in URSS. Lo scontro si dinamizza nel tessuto poetico, dispiegato lungo un ampio registro, che alterna toni alti e bassi, dizione biblica e modi colloquiali o gergali. -
Quella che vi pare
Quella che vi pare è un romanzo al femminile ironico e profondo, psicologico e sensuale, razionale e folle, scritto da una donna per le donne, un romanzo che molti uomini farebbero bene a leggere.rnrnrnL’amore è desiderio, ma il desiderio è amore? Per capirlo bisogna leggere questo romanzo, letteralmente caleidoscopico, che racconta una storia in apparenza piuttosto banale: la passione di una bella cinquantenne, che si sente un po’ sul viale del tramonto, per un uomo più giovane di lei, che se ne approfitta e la fa soffrire. Una passione nata e coltivata su Facebook in un intrico di false identità e messaggi trasversali. Un rapporto virtuale, quindi deforme, che a un certo punto approda alla realtà e ha la sorpresa di trovarla ancora più deforme. rnMa chi è la protagonista, chi è la bella signora bionda che perde la testa per l’aitante e sprezzante Chris? È Claire Millecam, ex attrice internata in un ospedale psichiatrico proprio in seguito a quello sfortunato amore? È Claire Antunès, la bruna e malinconica venticinquenne che esiste solo in forma di avatar, ma non per questo rinuncia a fare strage di cuori? È Camille, che si serve della disavventura di Claire (ma quale delle due?) per farne la trama di un romanzo? Quale è vera e quale è finta? Quella che credete, giustappunto. Come nel Rashomon di Kurosawa, la stessa storia si dipana attraverso tre punti di vista diversi e sovrapposti, e ogni versione completa le altre due. -
Si fermi qui
Con sguardo distaccato e insieme ironico, Jeffrey descrive le assurdità della situazione in cui si trova mentre assiste impotente alla distruzione della sua immagine pubblica e della sua vita, un pezzo alla volta. rnrn«Con la sua solita efficacia, il suo stile all’ennesima potenza, il suo umorismo aspro, Iain Levison riesce a trasformare questa spietata denuncia in un romanzo che ci rianima con la sua forza vitale e la sua capacità d’indignarsi» - rnTéléramarnJeffrey Sutton è un tassista di mezz’età, single, che coltiva progetti e spera di costruirsi un futuro migliore. In un tranquillo giorno di riposo, senza alcun preavviso, viene arrestato a casa sua e accusato di aver rapito (e probabilmente ucciso) una ragazzina di dodici anni. Le prove contro di lui sono poche e deboli, eppure questo non ferma la polizia, decisa a trovare un colpevole e pronta a ignorare altre piste. Rinchiuso in una cella del braccio della morte, attende il giorno del processo con la sola compagnia di un altro detenuto, un serial killer cinico e dall’umorismo tagliente. Assistito da un avvocato incompetente, il suo destino sembra ormai segnato.rnCon sguardo distaccato e insieme ironico, Jeffrey descrive le assurdità della situazione in cui si trova mentre assiste impotente alla distruzione della sua immagine pubblica e della sua vita, un pezzo alla volta. Ossessionato dalla scoperta che la realtà non è affatto come i polizieschi che ha visto in tv, finisce nel tritacarne kafkiano degli abusi di potere, di un sistema giudiziario fallace e dell’accanimento dei media. -
La figlia maschio
La storia di un viaggio in Cina, verso la fine degli anni Novanta, che spoglia e cambia quattro esistenze raccontate da quattro voci narrantirnrnQuattro punti di vista e i loro linguaggi particolarmente convincenti ci portano nelle tempeste degli amori, nei tradimenti, negli stermini aiutati dai dogmi ideologici, nei cambiamenti inattesi, negli imprevisti di ogni esistenza.rnUna vacanza in apparenza convenzionale cambia la vita di quattro persone. Al ritorno da un viaggio in Cina, Marino, un imprenditore criminale, tornerà con un bottino che per lui somiglia all’amore. Sua moglie Felicita non riuscirà più a restare nella noia e nelle menzogne, analizzerà con cinismo il suo matrimonio bianco e con la risorsa dell’autoironia sceglierà di dirsi quello che è diventata, quello che non vuole essere più. Sergio, un inetto e affascinante dipendente dell’imprenditore criminale, scoprirà di saper combattere per quello che riconosce come il suo ultimo amore di carne e mistero. Una ragazza cinese senza identità, che non è stata dichiarata al momento della nascita come circa venticinque milioni di neonate connazionali, sceglierà di non essere più vittima della politica del figlio unico e di molto altro: da martire diventerà predatrice e userà senza pudore il corpo, le culture, la determinazione e qualsiasi altra avventura per salvarsi la vita. -
Il giovane robot
Una sapienza narrativa che riesce a conciliare con sensibilità e delicatezza sentimenti, drammi dell’esistenza e humourrnrnUn giovane robot dalle sembianze umane viene creato da uno scienziato con l’obiettivo di rendere felici gli uomini. Dovrà vivere tra loro, come un agente segreto, capire le loro motivazioni e intervenire per correggere i loro errori.rnMa non tutto va come dovrebbe, la complessità dei sentimenti umani lo porterà a vivere situazioni inattese.rnIl «dolore» e la «dolcezza» del protagonista sono raccontate con semplicità e maestria dall’autore Sakumoto Yōsuke, da anni affetto da una forma di schizofrenia.rnrnL’adolescente Tezaki Rei è un robot in incognito, progettato da uno scienziato sconosciuto ma geniale, che ha il compito di portare felicità agli esseri umani. Quello di Rei è un modello sperimentale di alta qualità: ha grandi abilità e capacità mnemoniche superiori. Riflette con distacco sulle azioni degli uomini, che non sanno della sua natura di robot. È perfettamente mimetizzato tra loro, sebbene in più di un’occasione la complessità dei sentimenti umani, mal padroneggiata da Rei, lo porti a vivere mille equivoci e incomprensioni, spesso esilaranti, che mettono in crisi le sue funzioni di automa, sottoponendolo a dei crash di sistema che lo costringono a rivedere radicalmente i suoi piani.rnIl nostro robot dovrà andare alla ricerca di un passato rimosso, doloroso e molto diverso da quello che credeva. Questa nuova consapevolezza lo costringerà ad affrontare un difficile percorso in cui ripensare totalmente la sua esistenza, in cerca di un rinnovato senso di sé e un nuovo rapporto con la realtà e le persone. -
L' establishment
Dopo Il vento di San Francisco e Seconda generazione continua la saga appassionante dei Lavette: le avventure familiari più popolari della storia della letteratura americanarnrnBarbara Lavette vive con il marito Bernie Cohen a San Francisco. Lei ha intrapreso una carriera di scrittrice e giornalista, lui gestisce un’officina. Ma il loro matrimonio scricchiola. Così, quando un vecchio compagno d’armi si rifà vivo per proporre a Bernie una missione segreta, il richiamo dell’avventura torna a farsi sentire. La missione consiste in un incarico pericoloso: contrabbandare residuati bellici della Seconda guerra mondiale dagli USA a Tel Aviv, per conto del nascente stato di Israele. Bernie accetta, diviso fra l’amore per Barbara, il desiderio di rimettersi in gioco, e il sogno di una patria che lui, da ebreo, non ha mai avuto. Negli USA intanto la psicosi anticomunista si è scatenata: siamo in pieno Maccartismo, i cosiddetti “dieci di Hollywood” sono appena stati condannati e nel paese è calato un clima da caccia alle streghe... Anche Barbara dovrà fronteggiare delle accuse legate alla sua attività di scrittrice, e quando rifiuterà di compromettere degli amici per salvarsi inizierà una battaglia senza speranza contro il potere. -
Kant e il vestitino rosso
Un racconto delizioso quanto essenziale che nasce dal desiderio improvviso e irresistibile di un vestitino rosso visto in una vetrina di Belleville e che apre una crisi feconda in una giovane musulmana portandola al confronto con il pensiero e la filosofia dei LumirnrnCon un’appendice di brani tratti da testi fondativi dell’Illuminismo su temi di bruciante attualità come l’emancipazione femminile, la lotta contro le superstizioni e il fanatismo religioso.rnrnL’azione si svolge a Belleville, nella Parigi odierna, dove la protagonista, giovane madre analfabeta esiliata in un paese di cui non conosce la lingua, vive rinchiusa nel suo piccolo mondo casalingo e si avventura all’esterno solo protetta e isolata dal suo burqa.rnrnSaranno due incontri inaspettati ad aprire una breccia in questo guscio di solitudine e rassegnazione al quotidiano. Il primo avviene durante una delle angoscianti sortite per effettuare le compere quotidiane, quando la donna intravede nella vetrina di un negozio un vestitino rosso: il desiderio, sentimento fino ad allora sconosciuto o ignorato, di possedere e indossare quel vestito è la molla che fa scattare la voglia di emancipazione. rnIl secondo incontro è quello con un libro di Kant, lasciato sul pianerottolo da uno sconosciuto e che sua figlia le legge. Di nuovo il desiderio, stavolta di decifrare e capire quel tesoro proibito, sarà la chiave per la definitiva emancipazione, il modo attraverso cui la protagonista imparerà a porsi domande e a rispondersi, ma anche a trovare il coraggio di guardare ed essere guardata, di nominarsi ed essere nominata. -
Disorientale
Uno dei maggiori successi editoriali dell’ultimo anno in FranciaPremio 2016 per il miglior esordio letterario della rivista Lire - Premio 2016 dello Stile - Premio delle Librerie Folies d’Encre & L’Autre Monde.rnrn«Emozionante, divertente, intenso e drammatico» - Elle rnrn«Una voce che incanta e al tempo stesso ci stringe dolorosamente» - Le Monde des livresrnrn«Un’epopea romanzesca» - Le Figaro littérairernrn«Una storia romanzesca all’ennesima potenza, piena di digressioni squisitamente orientali» -rn TéléramarnrnIn esilio a Parigi dall’età di dieci anni, Kimiâ, nata a Teheran, ha sempre cercato di tenere a distanza il suo paese, la sua cultura, la sua famiglia. Ma i jinn, i genii usciti dalla lampada (in questo caso il passato), la riacciuffano per far sfilare una strabiliante serie d’immagini di tre generazioni della sua storia familiare: le tribolazioni degli antenati, un decennio di rivoluzione politica, il passaggio burrascoso dell’adolescenza, la frenesia del rock, il sorriso malandrino di una bassista bionda…rnUn affresco fiammeggiante sulla memoria e l’identità; un grande romanzo sull’Iran di ieri e sull’Europa di oggi. -
Mai dimenticare
Dopo il successo di Ninfee nere, Tempo assassino e Non lasciare la mia mano, un nuovo strepitoso romanzo di Michel Bussi.rnrn«Trascinati dentro un meccanismo a orologeria, i lettori non lasceranno il libro fino all'ultimo. Il finale non lo dimenticheranno mai.» - L'Est républicainrnrn«Ritmo sostenuto, intrecci, colpi di scena... Il meccanismo a orologeria funziona al massimo.» - Le FigarornrnIncontrate una bella ragazza sul ciglio di una scogliera? Non tendetele la mano! Potrebbero credere che l'avete spinta.rn rnrnCon Mai dimenticare, Michel Bussi torna in Normandia, nelle favolose falaises che fanno di questa regione affacciata sulla Manica un luogo unico al mondo. E come sempre nei romanzi del giallista francese, luoghi e siti naturali di magica bellezza possono trasformarsi in miraggi, trappole micidiali, inganni. Il giovane protagonista, che è in Normandia per allenarsi per i Giochi paraolimpici (ha una gamba artificiale in seguito a un misterioso incidente), assiste alla drammatica e tragica caduta di una ragazza dall’alto di una falaise e tenta inutilmente di soccorrerla sulla spiaggia sottostante. Da quel momento un succedersi vorticoso di fatti incalzanti rischia di trasformarlo da testimone a colpevole. Emergono dal passato, suo e della vittima, personaggi e storie che confondono le acque. Altri testimoni svaniscono, mentre un’altra ragazza sembra volerlo aiutare. Ma nei libri di Bussi tutto è illusione, e solo il coraggio, l’ostinazione e la sottigliezza investigatrice del protagonista riusciranno, forse, a salvarlo da questa trappola mortale. -
L' alcol e la nostalgia
L’autore di Bussola, premio Goncourt nel 2015, ci offre un nuovo, struggente romanzo dove amore, letteratura, viaggio e amicizia si mescolano in una Russia che seduce e spaventa.rnrnSe Bussola era il libro dell’amore “impossibile” tra Oriente e Occidente, L’alcol e la nostalgia è il romanzo di un altro sofferto rapporto: quello tra Occidente e Russia. È la storia di un interminabile viaggio in treno verso la Siberia, intrapreso da Mathias per accompagnare alla sepoltura nel suo villaggio natale il grande amico Vladimir. Un’amicizia difficile, nata come rivalità per una donna, Jeanne, prima fidanzata di Mathias a Parigi poi innamoratasi di Vladimir a Mosca.rnQuando il giovane francese raggiunge la ragazza in Russia si crea un appassionato e autodistruttivo triangolo amoroso, un percorso sentimentale segnato dall’alcol, dal sesso, dalla poesia, dalla droga, dalla follia. rnMathias racconta questo viaggio interminabile attraverso distese di ghiaccio e di neve, betulle, tundra, spettri di deportati in Siberia e di cosacchi dell’Armata a cavallo: “…da solo con i ricordi, l’alcol e la nostalgia, è tutto quello che rimane, come diceva Čechov il medico morto bevendo champagne, da solo con qualche frase, qualche verso, qualche ricordo; forse Jeanne aveva ragione, finirò per perdermi in capo al mondo, per scomparire nella notte siberiana e colare a picco nel Pacifico, ancora diecimila verste... Ti ricordi Vlado, quando Jeanne ci ha presentati ti chiamavo principe Andrej perché mi ricordavi Bolkonskij con quella tua aria insieme nobile e fragile, sicuro di te anche se vacillavi nella violenza e nella droga come un salice...”. -
Si scioglie
Finalista al Premio Strega Europeo 2018rnL'astro nascente della letteratura fiamminga.rnrnSi scioglie è un libro fortissimo, insieme oscuro e commovente, che per la sua intensità e per la grazia spietata della sua protagonista ricorda Amabili resti di Alice Sebold.rnrnIl romanzo ha vinto nel 2016 i premi Hebban Debuutprijs e De Bronzen Uil per il miglior debutto in lingua nederlandese.rn«un romanzo davvero forte, potente, crudele, che interroga tutti noi, ancora una volta, sulla pressione psicologica e fisica che ragazzine inconsapevoli possono subire, generando reazioni che sono capaci di distruggere vite, famiglie, intere comunità, reazioni da cui nessuno esce innocente.» - Elisabetta Bolondi, SololibrirnrnNella minuscola cittadina di Bovenmeer, nelle Fiandre, è successo molti anni fa qualcosa di brutto. È nell’anniversario di una terribile perdita che Eva, ormai giovane insegnante a Bruxelles, carica nel portabagagli dell’auto un grande blocco di ghiaccio e decide di ritornare nel luogo della sua difficile infanzia per risolvere le cose, una volta per tutte. rnIn questo romanzo passato e presente si intrecciano in una trama ricca e pienadi suspense, che vede al centro le vicissitudini di Eva con la sua complicata famiglia – due genitori alcolisti, una sorellina molto sofferente – e con i suoi amici del cuore, Laurens, il figlio del macellaio, e Pim, il figlio del contadino. rnÈ proprio con questi ultimi, “i tre moschettieri”, che Eva cerca un’evasione dalle difficoltà della vita familiare, attraversando gli ultimi anni dell’infanzia per entrare nell’adolescenza con bravate, corse in bici, esplorazioni del mondo e, progressivamente, della sessualità. Ma Pim e Laurens forse non possono salvare Eva dalla solitudine, e l’amicizia comincia infatti a incrinarsi quando a scuola arriva la bellissima e spietata Elisa. rnCosa spinge Eva a tornare a Bovenmeer? Qual è il tragico segreto di questa cittadina, in apparenza normale, e del cuore di Eva?