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Diario di un apprendista artigiano
Questo diario è stato scritto nel 1946 da un adolescente, apprendista di un artigiano bronzista, con bottega a Firenze in via dei Serragli. Dalle parole spontanee, non prive di errori ortografici, che rendono la lettura più istintiva e sincera, nasce un racconto sublime sul valore del lavoro artigiano e del rapporto tra apprendista e maestro, per cui ogni più piccolo gesto, perfino uno sguardo, assumono il senso di una lezione di vita. L'autore, rileggendo il suo diario a distanza di tempo, ritrova il senso profondo del lavoro manuale per se stesso e per la città intera. -
L' economia dei contadini. Il laboratorio dell'aia fondato sul riciclaggio completo
Il laboratorio dell'aia fondato sul riciclaggio completo. La casa colonica come unità produttiva vive praticamente di quello che ricava dalla terra procurando utile e trasformando tutto in qualcosa di utile, compresi gli avanzi e le scorie. Oggi che la filosofia consumistica ha fallito, ci stiamo rendendo conto di quanto questo sistema perfetto, arcaico ma efficiente, comprovato da un'esperienza millenaria, sia necessaria e lentamente l'interesse verso l'agricoltura contadina sta riaffiorando, insieme alla consapevolezza che solo attraverso il rapporto con la terra l'uomo può raggiungere la sua completezza. Carlo Lapucci ci guida alla riscoperta del microcosmo dell'aia e della cascina, impastando le nozioni più tecniche con proverbi e ricordi, oggi rimasti nel linguaggio comune ma poco conosciuti. Un viaggio interessante che tocca tutte le parti della casa, della stalla, della cantina, ci porta alla scoperta delle varie produzioni, dall'olio, al vino, alla cucina, ai giocattoli per i bambini e ci conduce attraverso i saperi antichi dell'economia contadina. -
La Divina Commedia in italiano d'oggi. Purgatorio
Riprodurre in prosa i versi di Dante è più incisivo che farne la pur utile parafrasi. Perché ""spiega"""" il testo con un'espressività e una cadenza più simili a quelle della poesia. Così che la si può apprezzare con più calma nei suoi aspetti formali, che possono essere meglio approfonditi. I due testi che sono stampati in parallelo spingono anche a valutare in quello ammodernato le soluzioni lessicali, sintattiche e stilistiche: discuterle e integrarle è un modo di studiare la Divina Commedia. Grazie a Dante l'idioma italiano è nato adulto. Perciò la prosa moderna è singolarmente affine alla lingua del poema """"antico"""". Ed è facile fare entrare chiunque capisca l'italiano d'oggi nel mondo poetico e morale di Dante: il più suggestivo e formativo concepito nella storia della cultura occidentale. Un mondo da proporre specie ai giovani e a chi, forestiero, ha però appreso l'italiano."" -
I santi e gli animali. L'Eden ritrovato
In tutte le tradizioni religiose sono presenti le figure del saggio e del santo capace di ammansire le bestie feroci, di conoscere a fondo i segreti della natura e di stringere amicizie speciali con alcuni animali. Nel mondo occidentale san Francesco è l'emblema dei santi amanti del creato: il Cantico delle creature è la più alta espressione poetica di questo amore. Il saggio di Bormolini allarga ulteriormente la prospettiva, mostrando come in realtà nelle vite dei santi questo tipo di rapporto ha un carattere quasi universale. Infatti il legame armonioso con il mondo animale caratterizza gran parte della tradizione monastica, non solo primitiva. Una delle esperienze più significative è quella dei monaci celtici, cantori innamorati della natura, talmente affascinati dalla meravigliosa bellezza degli animali da condividere con loro dei cenobi sui generis, collocati in località disabitate dall'uomo. Una delle critiche mosse alla tradizione occidentale cristiana è di aver favorito lo sviluppo di una cultura antiecologica, ma le vicende dei più grandi testimoni della cristianità, che sono i santi, potrebbero restituire alla cultura occidentale qualcosa che era andato perduto. Così come perduta era la perfetta armonia del Giardino incantato delle origini che tanti santi hanno saputo ritrovare, manifestandola in modo visibile, creando intorno a loro un piccolo angolo di quel Giardino, il meraviglioso Eden, da cui l'essere umano proviene e a cui forse tutti anelano di poter tornare. -
La bella umanità. Mente, ragione e cuore nel Gesù dei Vangeli
Nel gesto di affetto di Maria verso Gesù nell'orto dopo la resurrezione, come nel profumo versato prima della passione c'è tutto l'amore per l'umanità di Gesù che contiene anche la sua divinità, un po' come in questo libro dove si affaccia anche più di una volta anche il problema del rapporto tra fede e ragione. I due termini, non in contrasto secondo l'insegnamento della Chiesa cattolica, sono considerati da molti come inconciliabili. Sui fuochi accesi periodicamente in uno scontro che si alimenta di equivoci e disinformazioni, queste pagine possono scendere come una brezza rasserenante. Se accadrà, il merito non è di chi ha steso queste riflessioni, ma di Gesù di Nazaret, sicuro amico della ragione e maestro di piena umanità. -
A mio modo. Tessere di un mosaico fiorentino
Usi e costumi, vita di popolo e curiosità di storia, feste religiose, giochi e grida di mercato nella Firenze che era e che tende sempre a ritornare. -
La canapa
La lavorazione della canapa dalla coltivazione alla tela raccontata da Itala Rondoni, che vuole tramandare questa importante tradizione contadina alle future generazioni. Sul filo dei ricordi seguiamo il percorso che inizia con la semina e la raccolta e procede con varie fasi di lavorazione fino alla tessitura, che permette la realizzazione di biancheria, tovaglie e tessuti di pregio. -
Manuale di campo. Agricoltura rigenerativa e organica
Un manuale pratico per lavorare la terra secondo il metodo dell'agricoltura rigenerativa e organica, che utilizza i batteri per la fertilizzazione dei terreni e la difesa da insetti e malattie. -
Madre patria a Sottomonte
In queste ultime memorie prima della morte, Vincenzo Bugliani già nel gruppo dirigente di Lotta Continua, e poi professore di Liceo, accanto al bisogno di ritrovare la madre patria come comunità locale di esseri viventi, dal filo d'erba alle stelle, dispiega il messaggio più alto del mondo contadino, quello che viene direttamente da una natura sorella dell'uomo, il messaggio della gratuità lanciato con la semplicità di un bambino. -
Il guardiano della misericordia. Un'esistenza travagliata che un capolavoro del Caravaggio trasforma in sublime esperienza
Meraviglia dell'arte italiana, la pala d'altare con cui il Caravaggio si inchina alla solidarietà umana offre a chi la osserva un innovativo punto di vista sulle opere di misericordia, pietra fondante di qualsiasi fede. Attraverso lo sguardo del fiero custode del prezioso dipinto, si snoda il viaggio insolito di Terence Ward nelle ""Sette Opere di Misericordia"""". In questo capolavoro è contenuto un messaggio visionario. Traboccante di suspense, colore e contrasti, la narrazione si avventura - seguendo il Caravaggio - attraverso il succedersi di gesti come l'offerta di cibo a chi ha fame, di acqua a chi ha sete, di vesti a chi ne è privo, di un tetto a chi non lo ha, di cure a chi è infermo, di attenzione a chi si trova in prigione e di sepoltura a chi muore. Con disinvoltura il narratore si sposta in verticale tra gli strati sociali di Napoli e tra passato e presente, passando dai circoli aristocratici ai quartieri popolari nel mondo del custode. Nel continuo fondersi di un elemento dentro l'altro, la storia va a coincidere con il resoconto personale, la memoria storica con il reportage giornalistico. Nell'arco di questi racconti paralleli si vedono, da una parte, lo sforzo febbrile dell'artista mentre trasferisce sulla tela la propria visione e, dall'altra, la faticosa esistenza del custode che si fonde con il messaggio di misericordia, ed è qui che avviene il passaggio dall'estraneità alla Grazia."" -
La parola agli alberi
In sette colloqui con due abeti della foresta di Vallombrosa e infine, anche con un faggio, si immaginano le probabili reazioni di quel mondo affascinante e misterioso che è l'ecosistema forestale, nei rapporti con il genere umano. Vengono in evidenza relazioni decisamente conflittuali su questioni di grande attualità. Quasi sempre l'autore è costretto a dar ragione ai tre alberi per la solidità delle loro argomentazioni. -
L' isola che non c'è più. L'Odissea nel mondo di un principe balinese
Le avventure del principe Madé Djelantik, personalità tra le più amate nella storia contemporanea dell'isola di Bali, sono storie vere capaci di risvegliare sentimenti di meraviglia e gioia interiore in questi tempi di paure e incertezze. Nato nel 1919 in piena epoca coloniale e feudale in un leggendario palazzo reale, il principe va a studiare all'Università di Amsterdam. La sua missione di medico lo porta nelle regioni più remote del mondo dove incontra e supera avventure e pericoli di ogni sorta, perfino l'arresto da parte della polizia segreta di Saddam Hussein. In ogni circostanza egli reagisce con serenità e con un sublime senso dell'umorismo. La sua straordinaria incolumità trova alimento in una costante ricerca di verità e nella sua incontenibile curiosità, ed è legata profeticamente anche a un «segno» individuato in lui bambino dal grande poeta indiano Rabindranath Tagore. Questo viaggio alla scoperta di un mondo di tradizioni in via d'estinzione apre al lettore l'incomparabile visione di «un'isola che non c'è più». -
Maria delle pecore. Nuova ediz.
È la storia vera della vita di Maria raccontata a Christian Signol che l'aveva incontrata per caso in una piazzetta di Cahors (Midi Pirenei-Francia).Una storia straordinaria e avvincente raccontata dalla viva voce di chi l'ha vissuta dal momento in cui fu abbandonata, a due giorni di vita, in mezzo a un gregge di pecore. Con una delicatezza di sentimenti degna dei grandi campioni di umanità insegna le virtù che si accompagnano alla semplicità nella natura. Il racconto semina, come Pollicino, molliche di pane per aiutare a ritrovare la via di casa. -
All you seed is love. Tutto ciò che semini è amore
Un libro illustrato per bambini (e non solo) dedicato ai semi, agli alberi che dai semi lentamente esplodono, al potere creativo della natura, e dei nostri pensieri positivi, che dalla natura sono ispirati. Secondo la spiritualità dei pellerossa Lakota la mente, con i suoi pensieri, è una semina del cuore. Tale analogia simbolica con il ciclo naturale, mediata dal linguaggio fumettistico con i suoi balloon, traccia attraverso i disegni il percorso della vita dal seme alla pianta, e di ritorno al seme, in un circolo creativo che permette la riproduzione e il sostentamento di tutti gli esseri viventi, ma che l'uomo, incapace di comprenderne l'essenza, sta irrimediabilmente compromettendo con le sue azioni. Il libro tocca dunque anche il tema della manipolazione genetica dei semi, della perdita di biodiversità, e cerca di rendere i lettori consapevolmente attivi rispetto a queste tematiche. A tale scopo una scheda di approfondimento a fine libro, destinata principalmente a genitori ed educatori, vuole offrire informazione non solo su tali emergenze ambientali, ma soprattutto sulla nascita e lo sviluppo di un movimento mondiale di custodi dei semi -seedsavers- in difesa della vita. Età di lettura: da 6 anni. -
Verrà l'angelo ladro. Incontrare la letteratura per affrontare la malattia, il dolore, la morte e il lutto
Passeggiare tra i sentieri della letteratura del '900 per condividere inquietudini, domande e tentativi di risposte che la fine della vita pone ad ognuno di noi. Camus, Roth, Bufalino, Turoldo, Lewis, Carver e molti altri autori ci aiuteranno a confrontarci con i temi del dolore, della malattia, dell'accompagnamento del malato, della morte e del lutto. Un percorso di poesie, narrazioni e lampi di filosofia, utile per coloro che, per professione, per vicende personali o per preparazione a ciò che inevitabilmente accadrà, vogliono riappropriarsi del rapporto con l'ignoto, con il Mistero che, inevitabilmente, interpella ogni esistenza umana. Un piccolo manuale di sopravvivenza per chi cerca indizi e riconosce nella storia dell'altro, scrittore, poeta o filosofo, ma soprattutto testimone, una traccia per il proprio cammino. -
Nastagio Degli Onesti. Una storia archetipica, una novella del Boccaccio, un ciclo pittorico del Botticelli
Nel 1482 Lorenzo Il Magnifico fece dipingere a Sandro Botticelli quattro tavole per illustrare la novella di Nastagio Degli Onesti, scritta da Boccaccio nel Decamerone come pregalo per le nozze di Giannozzo Pucci con Lucrezia Bini. Franco Cardini in questo piccolo libro, con l'aiuto delle immagini del Botticelli, commenta e approfondisce il senso della novella con altre simili del Boccaccio. -
L' altra metà della medaglia
Il primo luglio del 1875 fu chiusa, a Firenze, la finestra dell'Istituto degli Innocenti su cui, da secoli, venivano lasciati i bambini abbandonati. Da allora sarebbe cambiata la storia di questo ""rifugio di miserie e colpe"""" nato quattro secoli prima per accogliere i figli che i genitori non potevano o non volevano tenere. La sera prima, il 30 giugno, venne lasciato un bambino a cui fu dato un nome che sottolineava questo evento: Ultimo Lasciati. Come molti dei bambini arrivati all'istituto prima di lui, aveva al collo una medaglietta spezzata: era un segno che le madri mettevano ai figli, nella speranza un giorno di poterli ritrovare. Questo romanzo immagina la storia di Ultimo, dei suoi genitori, dei suoi discendenti. E immagina che le due metà della medaglia - quella che lui aveva al collo e quella che sua madre ha tenuto con sé - possano un giorno, molti anni dopo, ricomporsi. A fare in modo che questo possa accadere sono due ragazzi di oggi, Alessandro e Giovanna. Lui di giorno cucina primi piatti in un bar, la notte fa l'autista sulle ambulanze, e cerca una ragazza con cui mettere su casa. Giovanna frequenta la scuola di servizi sociali, indossa maglioni troppo larghi, ha una brutta storia alle spalle. Ed è convinta di non avere più il diritto di innamorarsi. A cambiare le loro vite è l'incontro con Clelia, una vecchia signora che li aiuterà a scoprire che non ci si può perdonare da soli. Una """"caccia al tesoro"""" attraverso i secoli che parla di bambini lasciati e accolti, di abbandono e affidamento, di vita che vuole nascere e di vita tradita. Sullo sfondo c'è Firenze, la Firenze che non comparirà mai nei selfie che i turisti ogni giorno si scattano nelle sue piazze. La Firenze che alla bellezza unisce la solidarietà, e che da secoli si prende cura delle sue creature più fragili."" -
Cibalbero. Tradizioni e curiosità sugli alberi che hanno nutrito e nutrono l'umanità
Il ""Cibalbero"""" è frutto di una ricerca e rappresenta un tentativo di stimolare la curiosità del lettore. Quando parliamo di """"frutti"""" o di alberi """"commestibili"""" spesso ci riferiamo a specie quali melo, pero, castagno e via discorrendo, ma vengono ignorate specie che per varie culture sono state da sempre una fonte di sostentamento. Il testo è un tentativo di sensibilizzazione verso il tema """"albero"""" utilizzando come chiave di lettura """"l'alimentazione"""". """"Non è facile parlare di alberi in questo periodo, la mente umana è annebbiata da diverse preoccupazioni e dimentica quello che queste creature possono darci: ossigeno, cibo e stupore. Che il verde sia con Voi!"""""" -
Una via nel deserto
Un detenuto americano, condannato a un lungo periodo di prigione, scopre meditando sulla regola di San Benedetto, scritta quasi 1500 anni fa, una via di conversione capace di portargli quella libertà interiore che spesso non si trova nemmeno fra le persone libere. Il libro contiene per tutti (credenti e no), una illustrazione molto speciale della regola benedettina che non è possibile trovare altrove. Questo libro è rivolto a tutti coloro che sono imprigionati nel mondo moderno, non solo detenuti in carcere, ma tutti coloro che combattono con difficoltà personali, emotive e psicologiche. -
Wireless. Cellulari, Wi-Fi, antenne, radar e 5G: dai rischi per la salute e per l'ambiente alle possibili soluzioni
Cellulari, Wi-Fi, antenne, radar e 5G: dalla gabbia dei rischi per l'umanità e la natura alle vie di fuga. È il libro più ampio, e comprensibile a tutti, sui risultati di gran parte degli esperimenti scientifici internazionali sulle tecnologie che emettono onde elettromagnetiche. Dimostra che i danni non riguardano solo l'uomo ma anche la memoria genetica e la fertilità di tutte le forme viventi. Appare evidente che si è arrivati a una diffusione di massa di queste tecnologie con limiti quasi solo virtuali in assenza di decisionalità politiche anche a causa di manipolazioni mediatiche e conflitti d'interessi. Nell'ultima parte si indicano i comportamenti adottabili per difendersi dalle radiazioni e i provvedimenti che i politici ai vari livelli devono decidere per tutelare la salute pubblica come prescrive la Costituzione.