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Politiche e problematiche linguistiche nella formazione degli insegnanti
Il volume Politiche e problematiche linguistiche nella formazione degli insegnanti, testimonianza dell’omonimo Convegno Internazionale svoltosi presso il Dipartimento di Scienze Umane (di Eccellenza) dell’Università degli Studi dell’Aquila, il 18 e il 19 aprile 2018, ha preso avvio dalle riflessioni sull’applicazione ventennale della Carta europea delle lingue regionali e minoritarie, aperta alla firma il 5 novembre 1992 ed entrata in vigore il 1° marzo 1998, con l’obiettivo di affrontare le questioni linguistiche nella formazione iniziale e continua degli insegnanti in un’ottica transdisciplinare. A partire dalla specificità dei singoli settori di area linguistica (filologia, storia della lingua, linguistica e dialettologia) e di area pedagogica (didattica generale e didattiche disciplinari) – caratterizzati da propri statuti epistemici, specifici linguaggi e precise metodologie di indagine – e dall’esigenza di aprire uno spazio di confronto inedito tra ricerca di settore e ricerca didattica, il Convegno ha voluto interrogarsi sulle difficoltà di conciliazione, di convergenza e di integrazione dei diversi saperi di area linguistica che, sebbene adottino approcci e prospettive differenti legati al contesto scientifico entro cui operano, possono incontrarsi favorevolmente sul terreno della formazione, quale spazio di interazione per l’individuazione di possibili soluzioni condivise e di “azione di intersezione culturale e scientifica”, al fine di promuovere una formazione degli insegnanti di elevata qualità, oggi al centro di un profondo processo di cambiamento. Il problema della lingua è stato affrontato su piani diversi (disciplinare, culturale, didattico, curricolare, politico) e in un’ottica interdisciplinare, diretta a sostenere il rapporto tra lingua dominante (standard?), lingue minoritarie e dialetti, a riconoscere le particolarità linguistiche e i contesti d’uso, a promuovere la pluralità in una scuola inclusiva capace di accogliere e valorizzare le differenze. Così, partendo da avanzati approcci teorici, metodologici e pratici, capaci di esplorare la natura dinamica e multistrato delle relazioni teoria-prassi nell’insegnamento della lingua, sono stati trattati temi come l’alfabetizzazione linguistica, le politiche linguistiche, la valorizzazione delle lingue minoritarie e dei dialetti, lo sviluppo della lingua e del linguaggio e della socializzazione nei contesti formali, la didattica della lingua e le sue modalità di apprendimento e insegnamento, socialmente responsabile, e la valutazione degli apprendimenti linguistici, nonché l’integrazione e l’interrelazione con le altre discipline, le applicazioni creative connesse alle risorse linguistiche e simboliche, comprese le nuove tecnologie. Questi Atti, la cui pubblicazione coincide con un altro ventennale di grande importanza, ossia quello dell’approvazione della Legge 15 Dicembre 1999, n. 482 Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche, intendono essere allora uno strumento di lavoro per tutti coloro che credono che la lingua sia patrimonio individuale e collettivo, portatrice di valori e simboli, di diversità ed equità. -
Variazioni di Parkinson. I volti di una malattia complessa
Non foglie che tremano, ma fogli che dicono. Di Parkinson si parla poco. Spesso le scarse informazioni diffuse sono riduttive o addirittura false. Per esempio che tutte le persone affette da malattia di Parkinson hanno il tremore come sintomo principale. Oppure che si tratta di una “patologia degli anziani”. Il libro si rivolge a coloro che si vogliono accostare a testimonianze intense e di disarmante verità. Attraverso interviste narrative, racconti e digital stories si entra in contatto con esperienze di malattia e di cura in cui la condivisione, le attività espressive e socializzanti giocano un ruolo essenziale per la qualità di vita delle persone. I pazienti e i caregiver che hanno aderito al “viaggio” loro proposto hanno preso la parola per far comprendere una realtà spesso celata dietro la vergogna e il dolore di ritrovarsi diversi: diversi dagli altri, diversi da “prima”. La speranza che attraversa queste storie ci parla di un futuro da costruire e desiderare pur nelle limitazioni che man mano sopravvengono e di un passato che può essere oggetto non solo di nostalgia ma anche di una valorizzazione inedita, nell’ambito della nuova interpretazione della vita che prende forma. -
SVC 8-11 Scala di valutazione del coping
La Scala SVC 8-11 è uno strumento rivolto a bambini di età scolare che si pone come obiettivo di effettuare una valutazione delle strategie di coping, mediante la presentazione di 32 situazioni problematiche che prevedono diversi partner di interazione (compagni di classe, amici, insegnanti e famiglia).rnLa SVC 8-11 è rivolta a chi opera nel settore educativo (pedagogisti, educatori, psicopedagogisti, psicologi, insegnanti, assistenti sociali, ecc.) e può essere utilizzata in ambito clinico e di ricerca. In particolare, la Scala costituisce un valido ausilio alla professione educativa e riabilitativa e può essere utilizzata dal professionista sia nella fase di assessment al fine di implementare programmi di intervento per la riduzione di comportamenti socialmente non adeguati, sia nelle valutazioni intermedie e finali di interventi atti all’acquisizione o al potenziamento delle abilità sociali. -
Riflessioni di un mc dormiente. La dimensione pedagogica del rap
Donatello Smeriglio, professore associato presso il Dipartimento di Scienze Cognitive, Psicologiche, Pedagogiche e degli Studi Culturali dell’Università di Messina, insegna Tecnologie e media per la didattica, Neuropedagogia e Pedagogia Speciale. Autore di diversi saggi e articoli, le sue ricerche e i suoi studi approfondiscono il tema del rapporto tra didattica, tecnologie e neuroscienze.rnrnLa scrittura è un complesso di abilità teoriche, linguistiche, strutturali e pratiche che le danno forma e che altresì trasfigurano il pensiero silente di chi scrive, trasformandolo in qualcos’altro, in un’esperienza narrativa, tanto intima, personale, quanto sociale, collettiva. Lo stile poetico dell’mc possiede, infatti, quel tratto generativo e rigenerativo, che nella particolare forma autobiografica del suo svolgersi e raccontarsi, metamorfizza le identità, i vissuti di colui che li narra.rnIl volume, pertanto, analizza tale tematica, attraverso la reinterpretazione della scrittura autobiografica del rapper in chiave pedagogica, tentando di metterne in rilievo le peculiarità auto-educative ed educative, intercettabili in tale pratica scrittoria. -
La scuola delle culture. Riflessioni pedagogiche situate
L’analisi del complesso rapporto fra flussi migratori, identità e culture viene messa al centro di un percorso di formazione interculturale rivolto a dirigenti scolastici e a docenti delle scuole di ogni ordine e grado, che ha preso forma nel Master di I livello in “Organizzazione e gestione Istituzioni scolastiche in contesti multiculturali”, finanziato dal MIUR e istituito dall’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli. La scuola si rivela quale luogo privilegiato per la formazione interculturale, non senza una fertile collaborazione con famiglie, servizi e agenzie educative territoriali, nella prospettiva di una pedagogia situata, alla luce della quale si presentano anche i contributi degli Allievi del Master. -
Pedagogiste e pedagogisti tra formazione e lavoro. Narrazioni e letture della scena pedagogica universitaria e professionale
La figura del pedagogista pratico, il professionista competente sul sapere pedagogico concretizzato al suo livello apicale, si è delineata negli ultimi decenni con il lavoro nei servizi sociali, nella consulenza disciplinare specifica, quindi nel vasto ambito dell’educazione non formale e anche come supporto per il mondo della scuola. È un percorso ancora in evoluzione, verso l’identificazione e il riconoscimento del ruolo, della funzione e della competenza di questo professionista, percorso che ha visto un punto di svolta, particolarmente significativo per quanto non conclusivo, con l’approvazione della legge 205 del 2017, i cui commi 594-601 ne sanciscono formalmente la sussistenza e ne indicano i termini fondamentali dell’esercizio in quanto professione.rnIl presente volume intende dare un contributo a questo movimento, cercando di leggerne la storia e insieme la situazione della formazione universitaria relativa, di valorizzare il punto di vista delle associazioni professionali, di rendere conto di studi ed esperienze a questa professionalità collegate, nei diversi ambiti della gestione politica e tecnico pedagogica dei servizi socio-educativi comunali, di un apporto professionale alla laurea magistrale deputata, della libera professione, del carcere e dell’educativa di strada. Il contesto-territorio assunto come riferimento è la Sardegna, e nello stesso tempo le narrazioni ed interpretazioni raccolte assumono una valenza più generale, come esemplificazioni dell’identità di una figura professionale e del suo sapere e competenze peculiari. -
Il Mediterraneo delle culture. Educazione, intercultura, cittadinanza
Di fronte al ruolo sempre più egemone che il neoliberismo assume nelle epistemologie contemporanee, il volume si pone l’obiettivo di riscoprire e di riportare alla luce quelle “pedagogie sommerse” che si annidano nei territori più periferici dell’attuale ordine globale, come il Mediterraneo. Modelli, esperienze e testimonianze sommerse dall’oblio cui sono state direttamente o indirettamente relegate, per la loro sostanziale dimensione critica, vengono recuperate per contribuire alla costruzione di un discorso “meridiano” capace di formare soggetti critici e infrangere quella rete di stereotipi che contribuisce ad alimentare pedissequamente la riproduzione dell’esistente così da smascherare quei pregiudizi che, erigendo delle barriere cognitive, morali ed emotive, minano alla base la possibilità di creare delle reti cooperative di scambi e incontri solidali tesi al cambiamento. -
Semi alati. Poesie scelte 2 (1980-2019)
La cifra lirica di gran parte della produzione poetica li Lastrucci consiste in un anelito amoroso mai appagato e, forse, costitutivamente inappagabile, rivolto verso una figura femminile archetipa, identificata con il nome di Eterea, e sostanzialmente fondato “su suggestioni emotive ed esperienziali concrete, che permangono però intimamente legate a proiezioni ideali e ad elaborazioni scaturenti dall’immaginario, dimensione dalla quale il linguaggio poetico… -
Il viaggio di Roberto
La Fondazione Memoria della Deportazione ha deciso di ristampare in questa nuova edizione il diario Il viaggio di Roberto Camerani, che fu antifascista, resistente, deportato a Mauthausen e, dopo la Liberazione, tra i massimi testimoni della deportazione.rnCiò che lo ha distinto, tra molti altri deportati, negli anni della testimonianza, furono la sua capacità comunicativa e la sua naturale empatia col mondo giovanile.rnUno dei giovani incontrati è stato Giovanni Redaelli, che ancora bambino era andato a vedere il lager con Roberto: e da allora non ha potuto rinunciare a fare propria la sua scelta di libertà, la sua fedeltà ai propri principi, la sua coerenza. Ne è nato un romanzo a fumetti, graphic novel, che rielabora e riscrive nel linguaggio di Giovanni quella testimonianza.rnAbbiamo voluto pubblicare entrambi i testi nei due diversi linguaggi, diario e graphic novel, per lasciare una traccia di questo incontro, di questo dialogo profondo tra Roberto e Giovanni: tra chi ha vissuto e sofferto per difendere a ogni costo i propri ideali di libertà e giustizia e chi, dopo averlo incontrato, li ha fatti propri e li ha voluti e saputi rappresentare e trasmettere ad altre generazioni.rnQuesto per mantenere intatto l’impegno di Roberto «a non odiare e ad amare sempre… e ad essere sempre e semplicemente un uomo in mezzo agli uomini» e a combattere, come scrive Gianfranco Maris nella presentazione, quel «veleno per la coscienza» rappresentato dalla sempre più minacciosa e diffusa «cultura dell’oblio». -
Mediterraneo femminile
La raccolta di saggi “Mediterraneo femminile” comprende i lavori dei partecipanti al seminario organizzato a conclusione del progetto di ricercarnAncient Mediterranean civilization. From the Macedonian empire to the universal library of Alexandria till the 5th century Gaza, approvato dall’Ateneorndi Foggia – PRA 2017 (M. S. Montecalvo p. i., G. Solaro, C. Berardi, F. Catarinella, R. Russo) e si articola in quattro sezioni:rnrn1. Percorsi antichi e itinerari moderni (saggi di M. Pellegrino, G. M. Masselli, T. Ragno, A. Tedeschi)rn2. Intrecci: fede, cultura, letteratura (saggi di C. Berardi, A. Cagnolati, M. Di Taranto, A. Di Benedetto)rn3. Politica e impegno al femminile (saggi di F. Sivo, P. Resta, F. Fanizza, G. Solaro, I. Strazzeri, A. G. Lopez, D. Dato, R. Russo)rn4. Narratrici e artiste (saggi di R. Palmieri, L. Marchetti, S. Valerio) -
La formazione dell'educatore prenatale e neonatale
Le recenti ricerche scientifiche mettono in evidenza sempre più le fasi dello sviluppo prenatale e neonatale come momento privilegiato per l’instaurarsi del rapporto di maternage. Una gravidanza consapevole in contesti positivi può, infatti, determinare lo sviluppo del nascituro verso il suo benessere psicofisico con ripercussioni sul tessuto sociale. Determinante risulta quindi la salute emotiva, relazionale ed emozionale dei soggetti coinvolti nella triade (padre-madre-figlio). Il testo focalizza l’attenzione in questa prima ed intima relazione con il bambino, che è alla base del bonding, per poi concepire il genitore secondo una visione olistica pedagogica-educativa affrontata dai diversi settori scientifici-disciplinari.rnIn particolare nel volume si distinguono: l’area pedagogica che affronta tematiche riguardanti gli archetipi femminili, la genitorialità con particolare attenzione al ruolo del padre e della relazione madre-bambino; l’area sensoriale che riporta l’attenzione ai sensi come primi mezzi di comunicazione tra il neonato e il caregiver. Infine l’area psicologica che affronta il tema dell’attaccamento con particolare attenzione alle coppie che hanno intrapreso un percorso di fecondazione assistita. Il testo, indirizzato a tutti coloro che sono interessati al mondo del bambino e della neomamma, riporta i contributi dei docenti che hanno partecipato al Corso di Perfezionamento in Educatore Prenatale e Neonatale nell’A.A. 2016/2017 attivato per la prima volta nel 2010 dal Dipartimento FiSPPA (Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata) dell’Università di Padova.rnSi riportano i nominativi degli esperti suddividendoli secondo le aree disciplinari:rnPedagogisti: Annalisa Baraldi, Emiliana Bonanno, Donatella Lombello, Giuliana Pento.rnPsicologi: Gabrielle Coppola, Beatrice Oliva, Marina Pisani, Monica Pivetti, Massimiliano Stocchi.rnMedici: Patrizia Pellizzari.rnEsperti esterni: Giorgia Cozza. -
Narrazioni che disegnano mondi. Vivere la complessità fare la differenza
Questa pubblicazione intende gettare un “ponte” verso il futuro, per continuare ad animare, nella prospettiva del pensiero complesso, la comunità di persone, operatori sanitari, sociali, educativi e non, sempre più interessata alla Medicina Narrativa e alla funzione delle narrazioni nei diversi contesti relazionali e di cura.rnAccostarsi alla narrazione, in particolare per i professionisti della Medicina, dell’Educazione e della Formazione, significa avere la possibilità di porre e mantenere in primo piano il fatto che le discipline e le pratiche di loro competenza si rivolgono alla persona nella sua globalità e si prefiggono di comprenderla come tale, vale a dire nella integra complessità con la quale la si incontra e la si riconosce nella vita reale.rnIl libro, nato da fecondi “Pensieri Circolari” alimentati da studiosi di riferimento di diversi contesti, si propone come occasione per esplorare, interpretare e connettere il proprio e l’altrui pensare e sentire, utilizzando modalità e dispositivi metodologici non banali; per esercitare un pensiero critico e interrogante intorno al proprio operato, ai valori posti a fondamento del proprio agire e ai fini che le organizzazioni per la salute perseguono; per ripensare in maniera rifondativa, alla lucerndi tutto ciò, i modi di prendersi cura degli altri e di sé.rnQuesta “passione per il pensare” si propone con particolare urgenza in un panorama scientifico e tecnologico in rapida evoluzione, che ci richiede di acquisire uno sguardo profondo, di ricercare spazi per la riflessione congiunta verso una rinnovata concezione di salute. -
Legato con amore in un volume. Forme del desiderio in Dante
I temi trattati nel presente volume sono quelli dell’amore, del pentimento e della conversione, della narrazione autobiografica e del complicato intrecciarsi in questa di istanze di verità e falsificazioni allegoriche: temi centrali nell’opera di Dante e, in alcuni casi, strutturali nel senso più pregnante della parola. I capitoli seguono l’ordine cronologico dei vari scritti danteschi di cui ci si occupa (il capitolo primo è dedicato a questioni relative alla presenza di Agostino nella Vita Nova; il secondo e il terzo ad alcuni aspetti particolari della cultura e autobiografia dantesche all’altezza del Convivio; il quarto all’episodio infernale di Paolo e Francesca; il quinto infine ad alcuni momenti chiave nella struttura del poema, tra chiusura della seconda e inizio e conclusione della terza cantica), ma frequenti sono i richiami incrociati, resi necessari dalla natura dell’opera di Dante, caratterizzata da una prepotente forza centripeta impostale dall’autore: è essa stessa che pretende di essere letta organicamente. A questa coerenza di impianto e di progetto, in cui ruolo centrale svolge l’analisi della presenza agostiniana nelle opere di Dante trattate, corrisponde una pluralità di strategie nella concezione delle diverse parti, animate da approcci differenti e complementari: si va dalle letture ravvicinate del testo dantesco (come nel primo e nel secondo capitolo) all’approfondimento di alcuni nodi più strettamente teoretici (ancora il secondo e il terzo capitolo), dal tentativo di saggiare il modello ermeneutico approntato su un singolo, emblematico luogo poetico (il quarto capitolo) a un esercizio di concentrata lettura verticale del poema, con particolare attenzione al ruolo strutturale giocato dal personaggio di Beatrice (il quinto capitolo). -
Il maggior mostro del mondo
Testo di notevole spessore concettuale, Il maggior mostro del mondo rientra tra le opere tragiche di Calderón. All’inizio si espone una doppia profezia, terribile, che riguarda il Tetrarca e sua moglie Mariene.rnLo svolgimento dell’opera sarà centrato sul modo in cui i personaggi si muovono verso l’ineluttabile finale. L’azione si svolge tra Gerusalemme e Giaffa, sullo sfondo dell’affrontamento tra Ottaviano Augusto da una parte e Marc’Antonio e Cleopatra dall’altra. Il Tetrarca di Gerusalemme cerca di sfruttare la situazione a proprio vantaggio, nel tentativo di applicare il detto «tra due litiganti il terzo gode»: vuol incoronarsi imperatore a Roma. Non lo fa per ambizione, ma per placare ogni possibile fonte di gelosia: lui imperatore, sua moglie Mariene non potrebbe pretendere null’altro e lui dormirebbe sonni tranquilli. Il progetto fallisce e, grazie a elementi squisitamente teatrali (il biglietto, il ritratto, il pugnale), la trama si va complicando e incupendo, per arrivare al finale in cui si compie il vaticinio rivelato all’inizio. La traduzione tenta di riflettere, in versi, lo splendido stile evocativo di Calderón. -
La scuola tra saperi e valori etico-sociali. Politiche culturali e pratiche educative
Il presente volume contiene gli Atti del Convegno Nazionale della Società Italiana di Pedagogia, dal titolo “La scuola tra saperi e valori etico-sociali. Politiche culturali e pratiche educative”, tenutosi a Bari nei giorni 18-19 ottobre 2018. Gli autori dei contributi sono professori, ricercatori e dottori di ricerca di numerose università italiane, che hanno presentato le loro riflessioni scientifiche sulle problematiche che interessano il sistema nazionale di istruzione e formazione, dalla prevenzione del disagio educativo alla gestione della governance, dal recupero della memoria storica all’innovazione curricolare. Le prospettive delineate consegnano alla riflessione pedagogica e all’agire educativo il compito di accogliere la sfida della convivenza all’interno di una comunità scolastica e sociale che non può non essere democratica, interculturale, inclusiva e solidale.rnIn questa direzione, le ricerche oggetto della presente pubblicazione si muovono tra un approccio teorico-analitico e uno evidence based, ponendosi come strumento in grado di incidere a livello di opzioni etiche, scelte politiche e tendenze culturali. Su tali basi, per il mondo universitario si profilano opportunità interessanti e preziose di dialogo e collaborazione in vista del continuo rafforzamento della capacità propulsiva della ricerca accademica e della divulgazione scientifica. -
Scuola, competenze e capacit-azioni. Nuove sfide didattico-pedagogiche per la professionalità attiva del docente. Un'indagine esplorativa
Numerosi studi, a livello nazionale ed internazionale, hanno cercato di delineare il nuovo profilo competente e capacitante del docente della scuola del III Millennio, chiamato ad operare in classi sempre più eterogenee e a modulare la professione in una continua relazione tra ciò che avviene all’interno ma anche all’esterno dell’aula. Lungo questa direzione, l’azione didattica non si limita ad un processo di montaggio delle lezioni in senso lineare, sequenziale, ma rappresenta un costrutto dal carattere pedagogico e formativo, che si fonda su un contesto situato. Tale prospettiva impone al docente di passare da un modello di didattica “trasmissiva” del sapere realizzata individualmente nell’isolamento dell’aula, a pratiche professionali di carattere attivo, progettuale, organizzativo e valutativo sempre più laboratoriali e cooperative, orientate ad un profilo etico della professionalità docente, come indicato da Lisbona 2010 a Europa 2020 fino a giungere ad Education 2030. La capacità in azione, a tal fine, viene intepretata come capacità di funzionamento (agency) attraverso la quale si apprende, dalle forme di organizzazione della classe, alle forme di insegnamento/apprendimento collaborativo, ai ruoli dei docenti e studenti analizzati attraverso le nuove metodologie e tecniche didattiche “attive”. Sicché, all’interno di questo lavoro, viene descritta una ricerca empirica di natura esplorativa, realizzata in alcune scuole della Sicilia Orientale, dal titolo “Formare docenti “professionisti” e “attivi”: quali competenze?” in cui l’analisi delle pratiche diventa il fulcro della ricerca didattica, così come dei percorsi formativi dei docenti, garantendo da un lato circolarità tra teoria e pratica e fornendo dall’altro, materiale documentativo capace di “dar corpo” a quello che realmente succede nella scuola. Si tratta di una scuola e una didattica in cui rinveniamo i soggetti-persona in carne e ossa, dove rivivono voci, suoni, corpi, in cui cerchiamo di descrivere e comprendere processi, più che tecniche e prodotti. -
Povertà e poveri. L'approccio Caritas tra percorsi conoscitivi e azioni di sostegno alla persona
Il libro propone una lettura della povertà presentando un’analisi dei cambiamenti del fenomeno e analizzando il modo in cui Caritas legge e affronta i processi di impoverimento in cui sono coinvolte le persone che chiedono supporto nei centri d’ascolto. Oggi il fenomeno della povertà è diventato complesso, da un lato, per effetto del cronicizzarsi di povertà già gravi e, dall’altro lato, per l’emergere di nuove forme di povertà. Nella diversità degli fattori di impoverimento esiste un comune denominatore nel fatto che molto spesso si tratta di situazioni di povertà che si nascondono nelle pieghe della vita quotidiana delle persone, celandosi sotto forma di normali difficoltà ritenute episodiche e quasi fisiologie in un percorso biografico, ma che nel tempo perdono la connotazione “occasionale” e si radicano nella vita degli individui provocando pericolose derive biografiche. Nelle dinamiche di diffusione della povertà, le analisi di Caritas, sviluppatesi negli anni sia a livello nazionale sia a livello locale, sono centrali per dare una lettura attenta alle determinanti e ai cambiamenti dei processi di impoverimento. In Italia, infatti, le dinamiche del fenomeno assumono tendenze territoriali differenti: gli studi e le ricerche Caritas hanno contribuito ad analizzarle, definendone la pervasività e le peculiarità territoriali. È sembrato fondamentale, all’interno del testo, analizzare la specificità del mondo Caritas a partire dalle due principali componenti che lo caratterizzano. La prima componente riguarda la lettura del fenomeno della povertà che si realizza grazie alla diffusione capillare dei centri d’ascolto Caritas in Italia, elemento che permette di porre la giusta e doverosa attenzione alla dimensione territoriale, essenziale per conoscere il fenomeno della povertà in relazione alle dinamiche che ne determinano i cambiamenti e, nello stesso tempo, di cogliere alcune micro-tendenze molto spesso predittive dei mutamenti del fenomeno. Un’altra componente riguarda la possibilità di Caritas di ascoltare le persone, di sostenerle e accompagnarle nel percorso di riappropriazione della propria autonomia e identità, attraverso l’ascolto empatico che i volontari mettono in atto quotidianamente, trasformando il semplice intervento in un modello di conoscenza e di incontro che chiamiamo “approccio” Caritas. Un approccio che pone al centro la persona con le sue risorse e potenzialità, entra nel cuore dei problemi, e permette di creare connessioni sociali che abbiano una funzione di supporto alle situazioni di difficoltà individuale e anche sociale. -
Lifelong education pedagogia sociale e sviluppo sostenibile
Il volume intende offrire un contributo di comprensione e di riflessione sui temi della lifelong education, sulle tipologie di educazione non formale e informale degli adulti, ponendo particolare attenzione alle problematiche inerenti allo sviluppo sostenibile. Problematiche queste ultime che hanno portato la pedagogia a spostare la propria attenzione dall’educazione ambientale, maggiormente orientata alla promozione di un paradigma educativo basato soprattutto sul contenuto ecologico, all’educazione allo sviluppo sostenibile, dove invece l’ambiente è considerato nella sua accezione più ampia, includendovi aspetti sociali, la difesa dei diritti umani e la dimensione trasformativa e inclusiva dell’educazione. Solo una pedagogia sociale e critica con le proprie declinazioni inclusive e democratiche può, infatti, favorire una riflessione più attenta sulla necessità di operare una transizione nel mondo economico dal concetto di capitale umano a quello di capitale culturale, facendo ricorso al contributo delle arti e delle scienze umane nel loro complesso. Vi è, quindi, la necessità di promuovere un’educazione allo sviluppo sostenibile in cui le problematiche ambientali siano considerate in stretta relazione con quelle sociali, economiche e culturali, e in cui l’educazione degli adulti, e in particolare le università possano offrire il proprio contributo, attraverso un’attenta pianificazione delle attività relative alla terza e quarta missione. -
L' equivoco de l'«arbitraire du signe». L'iposema
Questo saggio, pubblicato nel 1950, si inserisce nel lungo di-battito sull’arbitrarietà del segno avviatosi dopo la pubblicazione dell’articolo di Émile Benveniste, Nature du signe linguistique (1939). Oltre ad una rigorosa rilettura dei passi saussuriani, il testo presenta il tentativo di sistematizzare una teoria del segno che vede come fulcro la nozione di iposema. Centralizzando il ruolo dell’atto linguistico, Lucidi prova a tenere insieme l’istanza individuale e soggettiva di ogni atto espressivo con una dimensione sovra-individuale; la dimensione sincronica con una prospettiva dinamica; la conciliazione tra la dimensione formale e sostanziale dei fatti di lingua. Con la revisione della nozione di segno e l’introduzione del termine “iposema”, l’autore prova a superare le difficoltà teoriche imposte dalla separazione dei termini delle famose dicotomie erroneamente attribuite a Saussure. Nella sua introduzione Matteo Servilio presenta questo libro con il titolo Rileggere l’arbitrarietà del segno. -
La «genuina contingenza» del lavoro educativo. Prospettive epistemologiche nella professionalizzazione dell'educatore
Il recente riconoscimento giuridico delle figure dell’educatore professionale socio-pedagogico e dell’educatore dei servizi educativi per l’infanzia ripropone una serie di ‘vecchi’ temi e introduce nuove questioni relativamente al processo di professionalizzazione del lavoro educativo non formale. Alcuni di questi temi e questioni sono di natura precipuamente epistemologica: quali sono le logiche conoscitive che sorreggono le conoscenze e le competenze di questi professionisti? In che modo si sono venute formando? Sulla base di quali fattori scientifico-culturali, pratico-professionali e socio-politici?rnIl volume sonda le questioni sollevate da tali domande a partire da un approccio comprensivo che intende l’epistemologia pedagogica come l’analisi delle condizioni di possibilità storico-ideali che nel tempo si sono date e si danno per lo sviluppo dei saperi e delle pratiche educativo-formative. In questo senso, il testo ripercorre, nell’ottica deweyana della “genuina contingenza”, alcuni dei presupposti epistemologici dei paradigmi individualista, strutturalista, interazionista e riflessivo che hanno legittimato o che legittimano il processo di professionalizzazione del lavoro dell’educatore.