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Il Monte Bianco non è in Italia. E altre bizzarrie della geografia
Lo sapevate che a Londra, all'hotel Claridge, fino al 1945 c'era una camera, la 212, che era territorio jugoslavo? Che il principato di Arbezia, tra Francia e Svizzera, è un ristorante? Che la Francia possiede dei territori a Gerusalemme? Che il Messico rivendica la sovranità sull'isola di Bermeja... che non esiste? Che un ex piattaforma petrolifera inglese si è autoproclamata stato sovrano nell'estuario del Tamigi e che la cima del Monte Bianco, da un secolo e mezzo, è ferocemente contesa tra l'Italia e la Francia? Queste ed altre bizzarrie della geografia del mondo sono raccontate da Olivier Marchon in questo libro che raccoglie decine e decine di storie diverse, dalle più tragiche alle più strampalate, che raccontano piccole storie ma anche, indirettamente, il percorso della grande Storia. -
Lou Reed. Il lato selvaggio della vita
"Queste povere righe sono solo la mia dichiarazione d'amore per un grand'uomo, Lou Reed, che ho avuto la fortuna di amare da distante e incontrare da vicino. Lou Reed non è stato solo uno fra i più importanti musicisti del secondo Novecento, una delle migliori menti del rock and roll - che, con lui più che mai è stato sesso, droga e chitarre elettriche ma pure infinitamente altro: qualcosa che gli antropologi chiamano cultura - e, insieme, un essere umano eccezionale. Almeno io, da un lontano non troppo lontano, l'ho percepito così e così cercherò di restituirlo ai miei venti manzoniani lettori. Che prego di non cercarlo in queste mie parole lungo la strada di aneddoti, eccessi, glorie planetarie, favolose amicizie e dotte esegesi. Qui si parla di uomini e vita. Questa è solo un'altra storia in cerca d'ascolto.""""" -
Una zuppa cento per cento strega. Ediz. illustrata
La strega Sgranocchia si accinge a preparare la sua mitica zuppa, ma si accorge che le mancano un sacco di ingredienti... per finire la sua opera deve sgattaiolare dai suoi vicini a prendere gli ingredienti mancanti: le carote può andarle a prendere dalla nonna di Cappuccetto Rosso che vive a due passi da lei, le patate dall'Orco cattivo e poi via sulla sua scopa a sgraffignare un po' di porri nell'orticello del taglialegna, il padre di Pollicino... Finalmente la zuppa è pronta, ma, come per magia, appena la si assaggia niente è più come prima! E attenzione: all'appello manca ancora un personaggio... il bellissimo principe azzurro! Una fiaba moderna che capovolge i cliché delle favole con intelligenza e ironia. Grazie alle illustrazioni divertenti e coloratissime di Magali Le Huche, i piccoli lettori si divertiranno strizzando l'occhio ai beniamini delle loro favole preferite: Cappuccetto Rosso, Pollicino, l'Orco cattivo e il Principe azzurro! Età di lettura: da 5 anni. -
Lo Schiaccianoci
In un'atmosfera insieme dolce e inquietante, Lo schiaccianoci del grande scrittore tedesco Ernst Theodor Amadeus Hoffmann, che ha ispirato il celebre balletto di Ciaikovskij e il cartone animato di Walt Disney (contenuto nel film Fantasia), rimane una delle fiabe più note e amate di tutti i tempi, offerto qui in una nuova traduzione arricchita dalla curatela di Matteo Galli. Vi si narra l'attesa di eventi meravigliosi ma anche paurosi, l'incomponibile dissidio tra realtà e favola, tra io e mondo, tra giorno e notte. Pubblicato a Berlino nel 1816, nel 1838 fu tradotto in francese e nel 1844 Alexandre Dumas lo ""reinterpretò"""" limandone gli aspetti più inquietanti. La sua versione resterà a lungo la più conosciuta e ispirerà Piotr Ilic Ciaikovskij e il coreografo Marius Pepita nella stesura del libretto teatrale per il balletto, presentato a San Pietroburgo nel 1892. Il racconto di Hoffmann risponde a una domanda che tutti gli adulti si pongono: cosa accade quando i bambini entrano in contatto con oggetti, figure, nomi, comportamenti, cose di un universo preparato per loro dagli adulti? Hoffmann ci dice che i burattini, le marionette, i pupazzi, i soldatini, le bambole, per gli adulti appartengono alla finzione, mentre per i bambini oscillano fra bugia e verità. E che nel mondo dei bambini esistono argomenti che non possono essere affrontati con gli adulti: le paure, i sogni, tutti gli incomprensibili aspetti di un mondo che li spaventa perché non sembra possedere una sua coerenza."" -
Compagni di viaggio
T. C. Worsley narra in ""Compagni di viaggio"""" (1971) la sua esperienza nella Guerra di Spagna, vissuta al fianco di Stephen Spender, ma racconta anche di molte altre vicende che hanno preceduto quel momento. Un romanzo a chiave, quindi, in cui è facile identificare nomi e volti di una stagione che espresse una risoluta visione a sinistra, anche se non necessariamente identificata nell'adesione al comunismo. La tensione tra i personaggi è in primo luogo quella tra i loro desideri e la realtà che li circonda, spesso troppo inferiore alle aspettative. Molti sono i ragazzi che scappano dal repressivo sistema delle Public Schools e che cercano di affermarsi altrimenti nella vita; gli intellettuali borghesi cercano di immedesimarsi nei panni dei proletari, maltrattati, e privi di ogni Welfare, ma spesso esprimono posizioni moralistiche. Al centro della vicenda sta la contrastata storia d'amore tra Tony Hindman, ex-militare passato al partito comunista, e Spender, che prima lo sostiene nel suo sviluppo intellettuale e poi lo abbandona, salvo poi battersi per salvarlo dal bagno di sangue del conflitto spagnolo. Intorno ci sono dame benintenzionate, nipoti di famiglie ricche ribelli senza motivo, aspiranti intellettuali, che si riuniscono in una libreria che ospita tutti senza distinzioni: un mondo dalle aspirazioni complesse quanto vaghe che si troverà sbalestrato di fronte alla violenza della Storia."" -
Last days of California
Jess ha quattordici anni e il mondo sta per finire. Il padre, fervido credente, ha deciso di lasciare Montgomery, Alabama, e portare la famiglia a ovest, destinazione California, con la speranza di assistere alla Seconda Venuta e nel tragitto convertire quante più anime possibile. In compagnia di una madre rassegnata e una sorella adolescente (ribelle e segretamente incinta), Jess si confronta con i non credenti che incontra lungo la via, nei fast food, in diner polverosi dove il tempo sembra essersi fermato, in stazioni di servizio semideserte, in squallidi motel, sviluppando di riflesso una comprensione sempre maggiore di se stessa. Via via che si avvicina il Giorno del Giudizio, però, Jess scopre di non temerlo quanto pensava: la gravidanza segreta della sorella e il rapporto sempre meno saldo che lega i genitori incombono all'orizzonte con un'aria molto più minacciosa. In questo debutto dai toni taglienti, le ansie adolescenziali e l'ardore evangelico seguono Jess nel suo pellegrinaggio attraverso un'America che sembra essere solo deserto, asfalto e cielo senza fine. -
Che cosa strana è il mondo
Un libro che con leggerezza e profondità spiega l'universo, la scienza, la filosofia e la religione. Che cos'è la vita e da dove viene? Come funziona l'universo? La vita ha un senso o è una parentesi tra due niente? Possiamo davvero sperare che ci sia qualcosa dopo la morte? Dai filosofi greci a Einstein e alla teoria dei quanti, passando per Newton e Darwin, sono tremila anni che gli uomini si sforzano di rispondere a queste domande. Con parole semplici e chiare, con rigore e leggerezza, Jean d'Ormesson affronta questi problemi eterni raccontando il favoloso romanzo dell'universo e degli uomini. -
I peggiori criminali del nostro tempo
Una raccolta imperdibile e misconosciuta dell'autore di Robinson Crusoe e Moll Flanders. Cinque racconti scritti tra il 1724 e il 1729, tre ormai introvabili in italiano e due del tutto inediti nella nostra lingua. Tutti documentano le drammatiche e rocambolesche vicende dei più famosi criminali inglesi dell'epoca di Defoe, che a partire dai documenti originali dell'epoca e basandosi persino su una personale diretta conoscenza di quei delinquenti, ne ricostruisce la storia dagli inizi fino alla loro esecuzione sul patibolo. Con una prosa diretta e piena di realismo, storie criminali avvincenti e ricche di colpi di scena. Il suo intento era quello di offrire un insegnamento morale grazie a storie esemplari di delitti puniti ma, al tempo stesso Defoe ricostruisce il panorama della malavita nella Londra del XVIII secolo. -
Frank Lloyd Wright. La rivoluzione dell'architettura
Forse Frank Lloyd Wright (1887-1959) non è stato il più grande architetto del Novecento, ma certamente è quello che più di tutti ha impersonato il mito dell'architetto. Il suo intenso rapporto creativo con l'opera, la sua prorompente personalità nel dialogo con la committenza, il suo perfezionismo nel dettaglio, ne fanno il più grande ""artigiano dell'architettura""""."" -
Trotro fa la nanna. Ediz. illustrata
Età di lettura: da 1 anno. -
Trotro si lava. Ediz. illustrata
Età di lettura: da 1 anno. -
Un' arancia bellissima. Lupo & Lupetto. Ediz. illustrata. Vol. 3
Un'arancia così dolce, così bionda, così succulenta scatena il desiderio di Lupo e di Lupetto. Lupo la prende per il suo amico e il piccolo, tutto contento, vuole giocarci un po', ma in uno slancio di energia la lancia troppo lontana e l'arancia rotola via verso la città! Lupetto nel vedere lo sguardo sconsolato del suo amico decide di andare a cercarla e gambe in spalla si precipita verso la città. Quando verso sera Lupetto non è ancora tornato Lupo preoccupato va a cercarlo, nel cammino ritrova anche l'arancia, ma senza il suo piccolo amico non ha più significato e non sembra neanche più così succulenta... Età di lettura: da 5 anni. -
Il segreto dei Mensch
«Questo libro segna l'entrata di Nicolas Couchepin tra gli autori contemporanei» - Io DonnaLa storia dei Mensch si era svolta in una strada come quella in cui vivete anche voi. Come tutti, anche voi avrete probabilmente incrociato spesso Muriel Mensch, una donna assolutamente banale, dal tabaccaio all'angolo. Come tutti, avrete ogni tanto avuto l'occasione di disapprovare il carattere imprevedibile della giovane Marie Mensch, la figlia di sedici anni, che passava il tempo a ciondolare con un gruppo di adolescenti tra cui anche i vostri figli. Come tutti, avrete silenziosamente, e frettolosamente, compatito il dolore ben manifesto di Théo Mensch mentre cercava di inculcare a suo figlio Simon, «lo scemo del paese», l'arte di attraversare la strada senza farsi investire. E, come tutti, non avrete avuto nessun sospetto. E, come tutti, una volta scoperto finalmente quel che era successo, avrete provato la stessa pietà mista a indifferenza. E la notte avrete dormito il sonno dei giusti perché, anche questa volta, era sulla testa di qualcun altro che il mondo era crollato. Ecco dunque la storia della famiglia Mensch. -
Qui comincia la notte
Il primo romanzo del regista di Lo sconosciuto del lago, il thriller omosessuale vincitore della Queer Palm a Cannes nel 2013. Una sorta di ""ballata"""" sui bordi dell'abisso che unisce crudo realismo e umana morbidezza in una chiave che ricorda molto da vicino il Genet di Querelle de Brest. Al centro della vicenda, un torbido triangolo amoroso che vede protagonisti tre uomini, i loro inspiegabili sentimenti e le loro insolite pulsioni: Gilles, omosessuale quarantenne confuso e succube delle proprie paranoie; Pepé, novantenne annoiato e nostalgico delle proprie origini occitane; il """"capo"""", poliziotto violento e in cerca di dominio, apparentemente in pace con la propria omosessualità ma in realtà preda di un contorto e misterioso fantasma. Gilles non capisce quale sia la natura di questo suo duplice sentimento, anche se forse si tratta semplicemente d'amore, e così si sovrappongono e si scontrano il suo rapporto quasi esclusivamente platonico con Pepé e quello fisico e passionale con il """"capo"""", in uno sprofondare distruttivo e alla fine inevitabilmente letale."" -
Rosa shocking
Dieci grotteschi mondi abitati da romantici senza speranza, omosessuali storpi, ideatori di bambole bulimiche, delinquenti, disadattati, ragazzi imbranati, coppie scoppiate, dieci realtà che mettono a nudo i nostri goffi tentativi di sfruttare il potere del linguaggio e dell'immaginazione. ""Rosa shocking"""" è una surreale riflessione sull'incapacità di comunicare, sulla delusione, sul senso di colpa figlio del fallimento e sull'amore, che sa trasformarci in qualcosa che non avremmo mai pensato di diventare. E non sempre in senso positivo."" -
Corruzioni. Le «Note azzurre» manipolate da Giorgio Dell'Arti
Dai vent'anni e fino alla morte lo scrittore milanese Carlo Dossi (1849-1910) appuntò su certi quadernoni azzurri tutto quello che vedeva, tutto quello che pensava, tutto quello che sapeva. Per esempio, per quanto riguardava l'attività sessuale di Vittorio Emanuele II, scrisse: ""Vittorio Emanuele fu uno dei più illustri chiavatori contemporanei. Il suo budget segnava nella rubrica donne circa un milione e mezzo all'anno mentre nella rubrica cibo non più di 600 lire al mese. A volte, di notte, svegliavasi di soprassalto, chiamava l'ajutante di servizio, gridando 'una fumna! una fumna!' - e l'ajutante dovea girare i casini della città finché ne avesse una trovata, fresca abbastanza per essere presentata a S.M."""" Gli stupri del re d'Italia. L'immoralità dei politici. La vacuità dei filosofi. Le bassezze degli insegnanti. La cretineria dei burocrati. Il principe degli Scapigliati racconta l'Italia tra Ottocento e Novecento, degna madre di quella di oggi. Con una nota di Alberto Arbasino."" -
Altre direzioni. Storie di ordinaria periferia
Un viaggio nelle ""periferie della nostra socialità"""". Enzo Brogi rompe qualche tabù nell'ordinario lavoro istituzionale e racconta le storie delle sue battaglie con una raccolta di scritti ospitati sulla stampa. L'autore è il proponente della prima legge regionale approvata in Italia per l'uso terapeutico della cannabis e di quella contro il gioco d'azzardo patologico. Da anni denuncia la situazione inaccettabile delle carceri italiane, un mondo a cui si avvicina grazie anche al suo legame con Adriano Sofri, e si spinge su temi come quelli del complicato rapporto fra disabilità e bisogno di sessualità. Riflessioni che nascono quasi sempre da incontri con persone e luoghi, dalla voglia di allargare spazi in cui troppo spesso vengono confinati diritti e destini. Un esercizio di umanità che parte, forse, proprio dal mettere in discussione il pregiudizio verso ciò che di frequente è tenuto lontano dal centro. Prefazione di Lorenzo Jovanotti Cherubini; con scritti di Simone Cristicchi e Concita De Gregorio."" -
Do you know Rome?
Quanti sono gli obelischi di Roma? Dove morì Michelangelo Buonarroti nel 1564? Dove si trova il centro esatto di Roma? In quale teatro i Beatles si sono esibiti nel loro primo concerto a Roma il 27 giugno 1965? Chi era il grande scrittore russo che tra il 1838 e il 1842 abitò nel palazzo in via Sistina 125 e vi scrisse il suo capolavoro? Che origine ha il nome di via del Pellegrino? Dove sono sepolti i grandi poeti romaneschi Belli, Pascarella e Trilussa? Quanti sono gli animali raffigurati nella basilica di San Pietro? Roma è la città eterna, una delle città più antiche del mondo e più ricche di storie e di misteri. Riprendendo lo schema di ""Conosci Parigi?"""", l'""""invenzione"""" dello scrittore francese Raymond Queneau, la giornalista del Corriere della Sera Lauretta Colonnelli ci accompagna in una passeggiata nel passato e nel presente di Roma."" -
John Fante. Fuori dalla polvere
Fante è uno scrittore così come Pelé è un calciatore. La natura lo ha dotato di spire cerebrali con una esatta forma, ""arrotolate"""" in un determinato modo, create appositamente per trasformare la vita in scrittura. Certo, anche la sua vita, la sua esperienza, le sue letture, hanno contribuito a dare forza alla sua parola, ma all'origine deve esserci qualcosa di """"congenito"""", che oltretutto gli ha permesso di recepire gli eventi dell'esistenza - quelli non voluti e quelli cercati - in quel determinato modo e non in un altro. Il classico cane che si morde la coda, o meglio una dialettica continua tra ciò che si è, ciò che ci capita e ciò che si sceglie. Insomma si avverte, negli scrittori come Fante, una naturalezza del narrare che non è certamente possibile imparare a tavolino. Il fatto è che quei """"certi scrittori"""" non si affidano a meccanismi narrativi spettacolari, a storie sorprendenti, a colpi di scena inimmaginabili, ma semplicemente alla parola, alla loro parola. Per fare cosa? Per raccontare il mondo."" -
Louis-Ferdinand Céline. La parola iregolare
Ci sono scrittori che non si fanno omologare e la cui opera, non subordinata a nessuno schieramento né incasellabile in rigide norme morali, è fraintesa e perfino strumentalizzata. In tal senso, resta esemplare il caso di Louis-Ferdinand Céline, preda da un lato di oltranzistiche vestali e dall'altro di fermi denigratori. È forse questo il principale motivo e l'inaccettabile limite per cui Céline è noto per le sue provocatorie posizioni culturali e politiche e assai meno per il suo personalissimo stile letterario, da lui sempre rivendicato come il principale e forse unico faro del suo lavoro (e della sua vita). Irregolare, outsider, atipico, anomalo, non conforme...: in fondo non c'è modo d'incasellare l'uomo libero Céline, uno scrittore fondamentale per la letteratura del Novecento.