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Il dizionario delle cose impossibili
Viaggiare nel futuro, modificare il passato, comunicare telepaticamente con un cane, un gatto, un uccello, un albero sembra qualcosa di impossibile. Eppure... Dai misteri dell'intelligenza animale alle ultime scoperte sul nostro cervello, dalle inspiegabili guarigioni di Lourdes ai mutamenti artificiali del clima a scopo militare, Didier van Cauwelaert, romanziere francese di origine belga noto anche in Italia, esplora con passione e humour decine e decine di situazioni impensabili che sono però state oggetto di pubblicazioni scientifiche, inchieste poliziesche, pronunciamenti giudiziari, basando tutto il suo lavoro su documenti inoppugnabili. E si disegna così, in modo del tutto straordinario, una nuova mappa del reale che confina e spesso oltrepassa l'irreale, per aiutarci a capire ciò che rimane al di fuori del nostro controllo razionale. -
Maldoror e tutte le poesie
Isidore Lucien Ducasse (1846-1870), meglio noto come Conte di Lautréamont, fu il primo dei ""poeti maledetti"""", un beat oltre un secolo prima dei beat, uno dei più anomali, inclassificabili e travolgenti poeti dell'Ottocento europeo. Apprezzato da Baudelaire, Rimbaud, Verlaine, Éluard, Apollinaire, e forse, anche dal nostro Dino Campana, come dal movimento surrealista, che lo elesse come proprio nume tutelare, Lautréamont è stato un costante riferimento, in tempi più recenti, per autori leggendari della canzone francese come Serge Gainsbourg, Georges Brassens o Léo Ferré. Ancora oggi Lautréamont ha moltissimo da dire, almeno quanto altri poeti in parte a lui accostabili, quali John Milton o William Blake. Per la sua capacità di esplorare l'inesplorato, per il suo coraggio di sondare gli abissi, per la sua forza di scavare in tutto ciò che il mondo considera indicibile."" -
Caravanserraglio
Unico romanzo di Francis Picabia, scritto nel 1924, l'anno in cui apparve il primo Manifesto del Surrealismo. Al rigore dogmatico di André Breton, Picabia contrappone la sua incorreggibile disinvoltura, il suo inafferrabile istinto dissacratorio, scegliendo in ogni circostanza la libertà e la vita, che attraversa sempre a cento all'ora non temendo lo schianto finale. ""Sono vivo"""", questo è il suo unico credo. E la risposta finale di questo romanzo, nel quale Picabia esprime l'essenza delle sue idee. Testo autobiografico """"a chiave"""", pieno di deviazioni, porte misteriose, cassetti e armadi inattesi, """"Caravanserraglio"""" si presenta apparentemente come una semplice serie di quadri che evocano con causticità l'anima di un'epoca travolta dal tourbillon delle avanguardie, ma rivela a una lettura più attenta un """"sottotesto"""" letterario e narrativo di grandissima letteratura. Vi si incontrano Marcel Duchamp, Pablo Picasso, André Breton, Robert Desnos, Louis Aragon, Max Ernst, Blaise Cendrars, Jean Cocteau e molti altri. Di fronte al Surrealismo trionfante, Francis Picabia lancia l'ultima battaglia in onore del Dadaismo."" -
Il mio canto di speranza
Conducendo il lettore lungo una morbida passeggiata verso l'origine del mondo, questo libro racconta la storia dell'universo. Jean d'Ormesson, che con questo suo romanzo-testamento scritto alla soglia dei novant'anni ha superato nelle vendite tutti i suoi precedenti e numerosi best-seller toccando in pochi mesi il milione di copie vendute solo in Francia, si veste dei panni di un detective metafisico e conduce un'appassionante ricerca tentando, con la sua consueta allegria e la sua ormai proverbiale leggerezza, di svelare il mistero del niente, e cioè del tutto, e proponendo ai suoi amati simili, tutti noi esseri umani, non solo una possibile interpretazione di questo insondabile mistero, ma anche una forse accettabile via d'uscita dall'abisso dell'incertezza che attanaglia tutti noi di fronte alla nostra inevitabile fine. -
Il ladro di voci
Giovanni Bernini ha una dote bizzarra: è in grado di imitare chiunque alla perfezione. Catapultato dall'anonimato della piccola città in cui vive al grande mondo dello spettacolo, viene notato dal vulcanico talent scout Maximilian Horatio, che ne fa rapidamente una star. Ma con la fama, Giovanni capisce però di esistere soltanto nelle sue imitazioni. Quando incontra la bellissima ed enigmatica soubrette Lucy Starlight dovrà riuscire ad assumere l'unica identità che non è mai riuscito a padroneggiare: la sua. Tra Jonathan Lethem e Woody Allen, ""Il ladro di voci """"è un romanzo d'esordio spumeggiante, un'opera tragicomica sulla storia di un uomo costretto a rischiare tutto per salvare se stesso e conoscere il vero amore."" -
Quella luce negli occhi
Dopo l'esplosione di un'epidemia che ha popolato Baton Rouge di non-morti, le cose stanno lentamente tornando alla normalità. Sono ormai tre settimane che Michael, Rachel e il loro amico Matt stanno cercando il padre di quest'ultimo, il signor Mazoch. Quasi certamente è stato morso e adesso vaga per Baton Rouge, come i non-morti ancora in libertà, sull'onda dei ricordi di quando era vivo. Mentre la stagione degli uragani minaccia di spazzare via gli ultimi zombi rimasti, i tre protagonisti setacciano i luoghi che, un tempo, erano importanti per lui, animati dalla speranza che anima tutti coloro che piangono la perdita di una persona cara, che cioè chi è morto possa tornare, in una forma o nell'altra. -
Watchlist
Oggigiorno siamo tutti osservati. E il fatto che quest'affermazione non sia più scioccante, già di per sé è uno choc. Sappiamo infatti che non possiamo più sottrarci allo sguardo del mondo, e che l'unica cosa nascosta è la natura di chi ci osserva. Come influisce su di noi la sorveglianza costante cui siamo sottoposti? Modifica il nostro comportamento mentre lottiamo per ottenere l'approvazione o evitare il giudizio di un pubblico senza volto? Fino a che punto lo sguardo altrui definisce ciò che siamo? Il volume raccoglie i racconti di Etgar Keret, Robert Coover, Aimee Bender, Alissa Nutting, Cory Doctorow, Jim Shepard, Charles Yu, Randa Jarrar, Katherine Karlin, Miracle Jones, Mark Irwin, T. Coraghessan Boyle, Dale Peck, Bonnie Nadzam, Lucy Corin, Chika Unigwe. -
Il Novecento è donna. Ritratti di donne eccezionali del secolo scorso
Un libro che racconta le vite straordinarie delle donne che hanno attraversato il Novecento pescando tra gli aneddoti, le frasi più belle, le curiosità della loro vita. La struttura si snoda senza seguire il percorso biografico ma recuperando le storie più intense che hanno animato le esistenze di ognuna di loro. Italiane e straniere, a volte poco conosciute, a volte famosissime, ma che in qualche modo hanno contribuito a rendere grande il secolo scorso: attrici, scrittrici, poetesse, scienziate, first lady e premier, tutte sono state prima di tutto esseri umani, con le loro debolezze, le loro abitudini, i grandi sacrifici, a volte i successi, a volte le sconfitte. Con uno stile assolutamente personale e inconfondibile, Lucrezia Dell'Arti riesce a raccontare, con pochi colpi d'autore, l'essenza profonda delle persone che racconta. Da Frida Kahlo a Billie Holiday, da Maria Teresa di Calcutta a Elsa Morante, passando per Simone de Beauvoir, Virginia Woolf, Maria Callas, Indira Gandhi, Marie Curie, Anna Magnani, Coco Chanel, Janis Joplin, Grace Kelly, Irène Némirovsky... -
Conosci Milano?
Città romana e medievale, capitale industriale dell'Italia unita, amata da Leonardo da Vinci e raccontata da Alessandro Manzoni, ma anche da Goethe, Stendhal, Gadda, Berto, Bianciardi e infiniti altri scrittori, Milano è stata una città ""da bere"""" ma anche una delle più importanti culle della cultura italiana. In questo viaggio che segue la struttura dadaista del """"Conosci Parigi?"""" di Raymond Queneau, avanti e indietro nel tempo e nello spazio, Luca Scarlini ci porta tra i misteri e gli aspetti più inconsueti della città, consentendo anche a chi crede di conoscerla di scoprire una Milano diversa, molto più strana e inattesa di quanto si penserebbe."" -
Oscar Arnulfo Romero. Beato fra i poveri
"Come cristiano non credo nella morte senza risurrezione: se mi ammazzeranno, risusciterò nel popolo salvadoregno. Lo dico senza alcuna millanteria, con la più grande umiltà."""" Romero non è stato un eretico. È però una figura complessa, fragile e visionaria come i poeti e i profeti, capace di spingersi al limite. Il limite del ruolo e del dogma, che l'arcivescovo non ha superato, ma interrogato fortemente sì: nei suoi discorsi sulla necessità della violenza per difendersi dalla sopraffazione, nel suo rapporto con le organizzazioni popolari, nelle denunce contro i responsabili della repressione, che gli sono costate la vita." -
Luca Ronconi. Il palcoscenico dell'utopia
Questo libro racconta con una visione del tutto personale il regista di alcuni degli spettacoli teatrali più importanti della storia del teatro italiano, raccogliendo anche pensieri, aneddoti e immagini che ne restituiscono tutta la complessità. -
Samuel Beckett. Nel buio di un teatro accecante
Per incontrare Beckett bisogna trovarsi al cospetto del vuoto, così come a me è successo, proprio quando la mia opera si era caricata di eccessi visuali, di troppo rumore, di incessanti e frenetiche azioni ed ero alla ricerca di una via d'uscita. Con Beckett si incontra - come io ho incontrato - un vero maestro, capace di condurre nella qualità del buio, del vuoto, dell'assenza, dell'immobilità, dell'attesa e nella consapevolezza del fallimento. È così che riusciamo ad accostarci al destino della nostra esistenza e guardare con la lente di ingrandimento nei luoghi reconditi del nostro corpo, un corpo che siamo chiamati a trascinare nel mondo così come nella scena. -
François Truffaut. L'enfant du cinema
Quando, nel 1959, sugli schermi dei cinema di Parigi uscì il primo lungometraggio del suo amico e collaboratore François Truffaut, Jean-Luc Godard, appena assurto al rango di leader della Nouvelle Vague dopo l'uscita del suo à bout de souffle, dichiarò: ""I quattrocento colpi sarà il film più libero del mondo, moralmente parlando, e anche esteticamente. Sarà un film firmato Franchezza, Rapidità, Arte, Originalità, Impertinenza, Serio, Tragico, Raffreddamento, Ubu Re, Fantastico, Feroce, Amicizia, Universalità, Tenerezza"""". Nasceva in quel momento uno dei più grandi, sensibili, influenti registi del cinema di tutti i tempi. Un uomo che con le sue storie, il suo linguaggio, il suo amore, avrebbe commosso e coinvolto donne e uomini del nostro mondo per tutti gli anni a venire. Truffaut ha raccontato gli esseri umani e le loro derive con la generosità e l'audacia di un bambino, ma sempre guidato dall'inapparente grandezza dell'autentico genio."" -
Obelischi & chignon. Non solo sightseeing e Grandi bellezze: guida leggera alla Roma moderna
Roma è un grande palcoscenico dove recita un cast di milioni di persone su una scenografia inarrivabile. Per chi non ambisce a vivere e visitare la Capitale affidandosi all'istinto, o ai tour degli autobus a due piani, è consigliata la lettura di questa guida ragionata che propone ai lettori, con sprazzi di cronaca, un'interpretazione di Roma attraverso l'emozione del backstage. I mercatini dell'artigianato social, l'ambito Grand Tour nelle ambasciate, la riscossa delle periferie a colpi di street art e archeologia industriale, gli hotel gourmet, le gallerie e le accademie straniere specializzate nell'attirare artisti, le caffetterie che resistono all'avanzata dei bistrot, il mecenatismo e molto altro. -
Lo snobismo
Un dialogo tra due dei più noti filosofi francesi su uno dei modi di essere che rende gli individui più invidiati o più odiati. Esserlo o non esserlo, questa è la domanda che ogni snob si fa quotidianamente. Ma ha veramente scelta? E se, più che una commedia mondana, lo snobismo fosse una passione dolorosa, una schiavitù? Lo snobismo è uno smarrimento o, peggio, un divertimento. E lo snob è un clown triste, e se riesce a non diventare ridicolo, è grazie al fatto che a volte, ha la saggezza di prendersi in giro da solo. -
Don Juan
Nel 1920, quarant'anni prima di diventare famoso in tutto il mondo con ""Jules e Jim"""" e """"Le due inglesi e il continente"""", poi diventati due indimenticabili film di François Truffaut, Henri-Pierre Roché pubblicò questo piccolo, inconsueto capolavoro, nel quale sono già presenti tutti i temi dei due grandi romanzi della maturità. Un libro amatissimo da Picasso, Duchamp, Breton, Picabia, Satie, Brancusi, Modigliani e da tutti gli amici artisti di Roché."" -
La cena di Natale. Ediz. illustrata
Gnam gnam! La volpe ha catturato un bel tacchino anzi una Signora Tacchina! I suoi compagni, il lupo e la donnola, si leccano già i baffi: la cena di Natale quest'anno sarà formidabile! Il problema è che la Signora Tacchina ha la pelle dura (è proprio il caso di dirlo) e non ha nessuna intenzione di lasciarsi cucinare tanto facilmente... al contrario: vista la confusione che regna nella casa dei tre bricconi la Signora Tacchina decide di mettere un po' di ordine nella loro vita e molto presto i tre amici si pentiranno di non essere vegetariani! Età di lettura: da 3 anni. -
Domenico Modugno. La rivoluzione del canto
In un articolo su ""Epoca"""", nel 1959, Enzo Biagi scrisse: """"Modugno ha fatto, per la diffusione della nostra lingua, un'opera degna della Dante Alighieri: Ciao, ciao bambina è un'espressione largamente usata ovunque: e potete immaginare come questo efficace esperanto possa facilitare i rapporti tra i popoli. [...] Tutto ciò che egli fa è poi tanto italiano: italiano è il suo aspetto, italiana la sua ispirazione. Chioma e sospiri sono italiani, gesti e sgomenti sono italiani: esasperati, scatenati, eccessivi, dilaganti. Modugno non appare sul teleschermo, lo occupa; non canta i suoi motivi, li impone; non vi invita ad ascoltarlo, ve lo ordina. Ve lo ordina con i capelli, gli occhi, i baffi, le mani: è fortissimo e prepotente"""". Fin dalla sua travolgente vittoria a Sanremo nel 1958, con Nel blu dipinto di blu, Modugno è diventato un amico, un compagno, un amante, un riferimento per tutti gli italiani. In questo volume il suo """"collega"""" Don Backy spiega perché Modugno è stato anche il maestro di tutti i cantautori e gli autori successivi, e la rivoluzione che ha compiuto nella musica leggera, non solo italiana."" -
Moravia. Sono vivo, sono morto
Nello stile frammentario tipico di Dell'Arti e capace di ricostruire con un insolito mélange di leggerezza e semplicità le storie degli uomini, questo libretto racconta il Moravia ufficiale e il Moravia segreto, le sue passioni, le sue manie, le sue idiosincrasie, il suo genio, facendo ricorso alla voce dello stesso scrittore e di centinaia di personaggi della cultura e del giornalismo italiano, da Mario Soldati a Alain Elkann, da Nello Ajello a Federico Fellini, da Vitaliano Brancati a Enzo Siciliano, da Elsa Morante a Alberto Lattuada, da Raffaele La Capria a Vincenzo Cerami a molti altri. -
Dark Paris Blues
Marjorie ha deciso di rompere. Non ama più Tibère o forse lo ama troppo, non lo sa più. Una cosa è certa: è terrorizzata dal suo sesso e i due non riescono più ad amarsi fisicamente. Assistiamo così alla loro ultima notte insieme, sullo sfondo della camera in Boulevard Raspail e della rive gauche, che si popola di fatti e personaggi improbabili che danno vita a un'indimenticabile commedia dell'assurdo. Un romanzo spiazzante, destabilizzante, che mette in scena il dramma di una coppia in crisi, alle prese con il lato più misterioso e impalpabile del sentimento amoroso, con la paura di perdere l'altro, con la sfiducia di fronte all'asfissia affettiva.