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Astenersi astemi
Irriverente e intelligente, questo nuovo romanzo dell'autrice di Libere è ancora una volta scritto in modo brillante, pieno di ritmo, ed è capace di affrontare uno dei più scottanti temi di oggi declinandolo in una maniera meravigliosamente immorale.rn«Ancora una volta Héléna Marienské sovverte ogni regola e ogni attesa, proponendoci in modo assolutamente immorale - e divertentissimo - la sua scorretta visione del mondo» - Libérationrn«Hai detto che avevi un'idea in testa...».rn«Una grande idea».rn«Sentiamo».rn«Sarai d'accordo che per la maggior parte di noi il problema della dipendenza è rappresentato dalle coseguenze finanziarie», inizia Pablo.rn«Eh si! Esattamente. Essere dipendente non mi fa stare male. Sono dipendente, tutto qui. Il problema è permettersi i mezzi per la propria dipendenza».rn«Ma qual è la tua idea? Rapiniamo una banca? Non sarebbe una cattiva idea... Al punto in cui sono, sono pronto a tutto pur di rifarmi. Ma non ho esperienze di rapine».rn«No. Formiamo una squadra».rnClarisse, psichiatra specializzata in dipendenze, decide di sperimentare una terapia di gruppo ispirata a princìpi del tutto nuovi. E così riunisce in un inedito «gruppo d'ascolto» un prete cocainomane sosia di Papa Francesco, un'alcolizzata senza rimedio, un coltissimo professore universitario sessuomane, una giovane e devastata consumatrice di qualsiasi tipo di droghe, un giocatore d'azzardo con irrisolte pulsioni omosessuali, una fashion-addict ossessionata dall'acquisto compulsivo di abiti d'alta moda, un bancario con moglie dominante e aggressiva che per la sua dipendenza da qualsiasi tipo di sport si è distrutto irrimediabilmente il fisico. Per tutti questi personaggi il resto del mondo è un campo di battaglia nel quale il potere della famiglia e delle istituzioni annienta volontà e sogni, spingendo verso l'unica via d'uscita possibile, quella della perdizione e del vizio. Devastati, sull'orlo del baratro, nel confronto reciproco trovano il contrario di ciò che si aspettavano di trovare: la polidipendenza. Anziché liberarsi della propria dipendenza, vi aggiungono infatti anche quelle degli altri. E così questi «nemici della vita ordinaria», questi ribelli contro la normalità, sfidano la loro terapeuta e il mondo che li vorrebbe isolati e controllati, e all'interno della «squadra» che decidono di formare tutti insieme, scoprono la solidarietà, la complicità, l'amicizia, perfino l'amore. -
Contro l'astrologia. Opuscoli satirici sull'arte di interpretare le stelle
Ironici, irriverenti, attualissimi, i testi di Swift e di Franklin dissacrano l’astrologia con le sue stesse armi, ma anche mediante il vaglio critico dei meccanismi che ne garantiscono ancora oggi la popolarità.rnScritti tra il 1708 e il 1709, questi opuscoli sono tra le opere più curiose e attuali di Swift: una satira corrosiva dell'astrologia, all'epoca diffusissima anche presso i potenti, tanto da rendere certi astrologi vere e proprie celebrità pubbliche. Fingendosi anch'egli astrologo (con il nome di Bickerstaff), Swift rivolge i propri strali contro il famoso John Partridge - specializzato nel predire la morte di sovrani e uomini comuni - del quale profetizza a sua volta la morte con argomenti tanto grotteschi quanto efficaci, espressi nello stile tipico degli astrologi suoi contemporanei. L'opera ebbe grande rinomanza nel XVIII secolo e non solo in Inghilterra: fu infatti ricordata con divertimento persino da Voltaire; un successo testimoniato anche dall'imitazione che tra il 1732 e il 1740 ne fece l'americano Franklin. -
La vera storia della Città del Fiore
Concepito come un pamphlet satirico, ""La vera storia della Città del Fiore"""" si articola in quindici capitoli, ciascuno dei quali costituisce un episodio autosufficiente.rnUn irresistibile, divertente, brillante «pamphlet» che con un geniale artificio narrativo mette in evidenza le banalità e le degradazioni di una città e più in generale di una ormai diffusa e superficiale modernità, scritto da uno dei più noti e stimati linguisti italianirnrn L'elemento che tiene insieme e dà uno svolgimento alla narrazione è la figura di Farfarello, il demone burlone e dispettoso, il cui intervento mette sottosopra tutte le situazioni, facendo emergere gli aspetti tipici del nostro malcostume: vanità, ipocrisia, mistificazione. Lo scenario degli eventi è Firenze, città emblematica sia per essere sempre sotto i riflettori dell'attenzione internazionale sia per rappresentare efficacemente alcuni dei nostri tormentoni nazionali. Come si evince dai titoli dei capitoli, frequenti sono i richiami diretti all'arte e alla letteratura fiorentina, due eccellenze che una sana smitizzazione restituisce a una dimensione più accessibile; la terza eccellenza conclamata, il vino, è costantemente presente attraverso i nomi posticci dei vari personaggi, tutti ispirati alla viticoltura. Lo stile è sostenuto, perché Farfarello è un demone cólto e navigato e detesta la banalità; le intemperanze ricorrenti vanno lette come segni d'insofferenza, a cominciare dagli anglismi, forzatamente adattati alla pronuncia e alla grafia dell'italiano."" -
Filastrocche dell'Italia di mezzo
Un'opera fondamentale, già utilizzata in forma semiclandestina nelle scuole materne, che ricostruisce e analizza uno dei più importanti patrimoni della cultura popolare italiana.rn«Uno dei giochi preferiti dai bambini è quello di scombinare un insieme ordinato, mettere scompiglio in una realtà sistemata razionalmente. Lasciate soli dei bambini davanti a uno scaffale di libri e vedete come lo riducono. Pare che per loro la regolarità costituisca un vincolo, una gabbia dalla quale bisogna uscire; uno costrizione imposta artificiosamente alla cose che devono essere liberate perché non vi vogliono sottostare, oppure vi stanno innaturalmente».rn Così inizia questo libro per la conservazione e la trasmissione della memoria storica di un patrimonio centrale della cultura popolare del nostro paese, fra Emilia, Toscana, Umbria, Marche e alto Lazio. -
Guida tascabile per maniaci dei libri
Torna in una nuova edizione aggiornata, riveduta e corretta con nuove sezioni dedicate ai libri per bambini e ragazzi e nuovi capitoli, ma soprattutto con un'intera sezione dedicata ai «dieci libri imperdibili» scelti da duecento librai italiani, sia di librerie indipendenti che di librerie di catena.rnrn«Un libro è un giardino che puoi custodire in tasca» - Proverbio ArabornrnUn libro che si propone come una sorta di «bibbia» per i veri lettori forti, gli instancabili e inarrestabili «maniaci» dei libri. Impossibile elencare tutto ciò che questa anomala guida contiene, tra continui rimandi e richiami fra l'una e l'altra sezione. Oltre seicento pagine per tredici capitoli: i libri fondamentali, i migliori libri per bambini e ragazzi, i libri imperdibili dei librai italiani, le vite in pillole, gli incipit, i premi (Nobel, Strega, Viareggio, Campiello, National Book Award, Pulitzer, Man Booker Prize, Goncourt, Médicis, Renaudot, Goethe, Friedenspreis, Cervantes, Hans Christian Andersen, Andersen, Nati per Leggere, Caldecott, Newbery, Bologna Ragazzi Award), i best seller, le stroncature, i migliori film tratti dai libri, le curiosità, i cocktail e le ricette nei libri, le frasi sui libri, una breve storia dell'editoria da Gutenberg a oggi. Un catalogo, un repertorio, un'enorme serie di elenchi, nomi, titoli, richiami. Una guida verso il paradiso per i lettori. -
La mia casa non è più a casa (il trasloco)
Sensibile e pieno di humor, un album del geniale duo Susie Morgenstern e Serge Bloch per accompagnare i grandi cambiameni della vitaI tuoi genitori hanno deciso che devi abbandonare la tua adorata camera, la tua città, il tuo migliore amico? Non c'è dubbio! È necessario subito un piano anti-trasloco! Età di lettura: da 6 anni. -
Silenzio!
Il signor Martin ama la tranquillità. I suoi vicini lo sanno, ma spesso se lo dimenticano. Esasperato da tutto quel rumore, il signor Martin decide di prendere dei seri provvedimenti... Età di lettura: da 6 anni. -
Atlante delle migrazioni. Dalle origini dell'uomo alle nuove pandemie
Da quando un piccolo uomo nero, o forse una piccolissima donna, si sono alzati in piedi e, partendo dall'Africa, hanno popolato la Terra, la specie umana non si è più fermata. Fino a oggi, quando si è improvvisamente bloccata per un evento imprevisto, ma largamente prevedibile e già annunciato, per quanto inascoltato, dalla scienza e perfino dalla fantascienza. E magari finalmente capirà che non è la padrona della natura e del mondo, ma natura essa stessa, e anzi la più molesta delle sue creature. Capirà che il fondamentale darwinismo biologico non doveva trasformarsi nel cinico darwinismo sociale. Che il diritto di muoversi, fatto proprio da una minoranza di abitanti del pianeta, per vietarlo alla maggior parte degli altri, è un diritto universale e irrinunciabile, la cui privazione è sofferenza e lutto. Dall'orma millenaria nella cenere di Laetoli, all'ecologicalfootprint, passando per l'impronta di Armstrong sulla Luna, questo Atlante delle migrazioni è il lungo racconto del cammino degli esseri umani attraverso la storia e la geografia del nostro pianeta: l'unica casa comune che ci è concesso di avere e che solo tutti insieme possiamo salvare, anche da questo nuovo nemico condiviso e senza confini. Ora possiamo scegliere se alzare frontiere ancora più inique o ripensarle, insieme alle opportunità e all'emancipazione collettiva che proprio le migrazioni ci offrono. Abbiamo cercato di usare un linguaggio accessibile e attraente, di fornire tanti dati corretti ma non citazioni e note erudite. Anzi, di parlare anche di cinema e letteratura. E soprattutto abbiamo scelto di rivolgerci a tutti, specialmente ai più giovani, e di dedicarlo a tutti i bambini del mondo, che certamente ne costruiranno uno migliore se li lasciamo crescere insieme. -
Memorie d'Europa. Lia Wainstein, un'intellettuale libera del Novecento
Lia Wainstein è uno degli esempi più limpidi di intellettuale del Novecento, fiera della propria autonomia civile, capace di farsi testimone del suo tempo, partecipe di tutti i drammi che hanno sconvolto l'Europa, ma senza mai farsi travolgere dagli eventi. Una donna protetta dal suo forte individualismo e tuttavia profondamente in sintonia con la sofferenza umana, in grado di conservare sempre quel distacco dagli eventi che le ha permesso di esercitare sempre il suo spirito critico affilato e talvolta spietato, di certo acuto e caustico. Il suo salotto nel palazzetto di via Sicilia era un angolo della vecchia Europa nel centro di Roma dove si respirava l'atmosfera di un'altra Italia.Le degenerazioni del potere sovietico, il sistema totalitario nato in Russia sul tradimento delle speranze rivoluzionarie, la lunga marcia verso la libertà, il ruolo degli intellettuali e la loro responsabilità civile; e poi i rapporti tra Italia e Unione Sovietica, l'amore per la Finlandia. Sono tanti i temi trattati da Lia Wainstein, tra cultura e politica, negli oltre milleduecento scritti che la scrittrice ha lasciato e da cui la nipote Regina ha tratto la raccolta che compone questo volume. Un omaggio a un'esponente della grande cultura europea del Novecento, un viaggio nella tragedia del secolo. A corredo dei testi ripubblicati, un'appendice al volume presenta l'intera bibliografia degli scritti di Lia Wainstein, censiti e catalogati da Regina Wainstein, che ha curato anche un breve saggio introduttivo al volume. Stefano Folli, amico e collega molto stimato da Lia Wainstein, e Lia Levi, anche lei legata a Lia da una lunga e affettuosa amicizia, hanno contribuito ad arricchire il volume con propri scritti originali. Completa il volume un significativo apparato iconografico inedito e proveniente dagli album di famiglia. -
Noi, i vivi
Un apologo sulla vita e la morte, sulla paura e il coraggio, sulla natura e sull'uomo.rnrn«Con questo suo ultimo romanzo, Olivier Bleys è riuscito in una specie di miracolo: trasformare un apologo sull'attaccamento alla vita in un tesissimo noir» – Le Mondernrn«È ora che tutto il mondo conosca questo magnifico scrittore» – Le Magazine LittérairernrnJonas è l'elicotterista di Uspallata, il più remoto e solitario villaggio della cordigliera andina, sul confine tra Cile e Argentina. Ha una moglie e una figlia e una vita quasi «normale» in quel posto che di normale non ha niente. Durante una semplice missione si ferma al rifugio Maravilla, il più alto e isolato delle Ande. Il guardiano lo invita a fermarsi per un caffè e gli presenta il suo ospite, uno strano tipo di nome Jesús, un «verificatore di frontiere». Mentre i tre uomini parlano arriva una tormenta di neve, ma Jonas vuole ripartire, tornare dalle sue donne. L'elicottero è gelato, ogni tentativo è vano. Il giorno dopo ci prova ancora, aiutato dai suoi due compagni del rifugio. E ancora il giorno dopo. E ancora. I giorni passano, e ogni nuova prova per rimettere in moto l'elicottero è inutile, come se qualcosa di misterioso gli impedisse di tornare alla sua vita. Anzi, alla vita. Fino all'epilogo, inatteso, insieme tragico e incredibilmente poetico, nel quale Jonas, accompagnato da Jesús, varca il confine che per giorni, settimane, forse mesi, ha cercato di non varcare. -
Capitoni coraggiosi. I delitti della costiera
Il terzo imperdibile episodio della serie ""I delitti della costiera"""". Una nuova serie che rinnova il noir italiano proponendo il cuoco-detective Omero Sgueglia, un protagonista davvero indimenticabile.rnÈ la Vigilia di Natale. Omero Sgueglia, il cuoco-detective dell'Hotel Furore che detesta la supponenza degli chef televisivi quanto l'invadenza dei turisti d'assalto, è alle prese con un piatto tipico della cucina natalizia napoletana: il capitone. Ma la bestia, prima di lasciarsi decapitare come da tradizione, gli sguscia di mano, si precipita verso il mare e raggiunge la libertà. Omero e i suoi aiutanti, che l'hanno inseguito invano, restano con un palmo di naso, ma nella piccola rada dell'albergo vedono galleggiare sotto i loro occhi un corpo umano decapitato. Come un capitone. Chi è la vittima? Chi l'ha uccisa? Come è finita lì? Il mistero è fitto e il maresciallo Salvatore Di Salvo, investigatore impacciato ma abile cuoco, chiede l'aiuto del suo amico Omero. E sarà attraverso le sue «punture di spillo» che il cuoco riuscirà a scoprire l'incredibile verità, dando un senso ai tanti indizi contraddittori raccolti tra personaggi bizzarri, episodi curiosi e colpi di scena improvvisi, sullo sfondo di una Costiera Amalfitana protagonista anch'essa della vicenda. Il romanzo è il terzo della serie «I delitti della Costiera», dopo """"Omicidi all'acqua pazza"""" e """"La scapece assassina""""."" -
Dizionario Frankenstein
Nato in una notte buia e tempestosa sulle rive di un lago dalla penna della giovanissima Mary Shelley, ""Frankenstein o il moderno Prometeo"""", che apparve nel 1818, è il romanzo fondante di un mito moderno reso popolare dalla letteratura, ma soprattutto dal cinema. rnrn«Uno dei libri più appasionanti e divertenti pubblicati quest'anno. Imperdibile per qualsiasi appassionato di letteratura romantica, di horror e di fantascienza» - Le FigarornClaude Aziza, storico francese, specialista della cultura popolare del Novecento, analizza minuziosamente questa eredità storica, letteraria e culturale con un piacere erudito e curioso, e lo declina in forma di dizionario: gli aspetti del romanzo, l'autrice e i suoi contemporanei e amici, compresi il marito poeta Percy Bysshe Shelley e Byron, i luoghi, la posterità del romanzo di cui si sono impadroniti prima il teatro e poi il cinema, dandogli la forza di un vero e proprio mito ricco di eredi ed eponimi."" -
Ultreya. Cronache di pace e di guerra
«Ultreya», è l'incoraggiamento che i pastori della Galizia da mille anni rivolgono ai pellegrini del Cammino di Santiago. È un espressione latina e significa «vai oltre», abbi coraggio e fiducia, abbi speranza. Maurizio Naldini, un inviato speciale che per lavoro e incontenibile voglia di sapere ha visitato negli anni Africa ed Estremo Oriente, Mondo Arabo, India, America centrale, paesi dell'ex Jugoslavia, raccontando guerre o più semplicemente vicende quotidiane di realtà e culture profondamente diverse dalle nostre, ne fa il titolo di questo volume che raccoglie gli articoli da lui pubblicati sulla prestigiosa «Nuova Antologia» dal 2011 fino a oggi. Scritti con lo stile inconfondibile del grande reportage, quello un tempo ospitato nella Terza Pagina dei quotidiani, i ventiquattro racconti di questo volume offrono notizie, descrivono situazioni, coinvolgono il lettore in emozioni, riflessioni e idee. E così spaziano dalla descrizione dei luoghi ai personaggi, alla condizione della donna e ai suoi diversi modi di essere e di amare, parlano di soldati e mercenari, di eserciti formati da bambini, della sacralità e del culto dei morti, del senso del denaro, in un mondo che sempre più sostituisce la pace con la guerra. Da Haiti al Venezuela, dal Madagascar a Bali e al Golfo Persico, dai Caraibi al territorio Tamil, Naldini accompagna il lettore nei suoi lunghi viaggi, talvolta aprendo il sipario su vicende che ad oggi non hanno trovato posto nei giornali. Lo fa da giornalista colto, sensibile, da viaggiatore e scrittore autentico che ancora ha la capacità di stupirsi e di indignarsi. -
Il terzo figlio del signor John. Ediz. a colori
Lo sguardo di un padre che impara a vedere la bellezza nella diversità, un libro sublime sul rapporto padre-figliornCi si può allontanare da un figlio perché non cresce nella direzione che avevamo immaginato?rnIl signor John ha tre figli. Alla nascita di ognuno di loro ha piantato un seme da cui è nato un albero. Ma se i primi due crescono molto bene, dritti e forti, attirando i complimenti dei vicini e alimentando l’orgoglio del papà, il terzo produce una cosa da cui tutti si allontanano… Gli anni passano, i bambini crescono, ognuno ama giocare sull’albero a lui dedicato. Il padre si disinteressa del terzo albero e del terzo figlio così differente dagli altri. Sarà necessario che i primi due figli lascino la casa perché il signor John riscopra questo figlio così spesso appollaiato da solo sul suo albero. E perché ascolti una voce piccola, tenera, nuova… che aprirà il suo cuore, le sue orecchie e i suoi occhi! Età di lettura: da 5 anni. -
Questo non è un pollo. Ediz. a colori
Vi siete mai chiesti cosa vuol dire essere un pollo? O quanti significati possa avere questa parola? Ma soprattutto sapete che anche un pollo ha dei sentimenti? Siamo onesti: l'avete deriso, offeso, cucinato e perfino infornato... Ma ora il pollo ne ha abbastanza! E proprio per questo ha deciso di porre fine a questa storia e di far capire a tutti che le parole, se dette con leggerezza, sono più taglienti di un coltello (e lui di coltelli se ne intende). Età di lettura: da 3 anni. -
I fantasmi di Darwin
I fantasmi di Darwin intreccia fatti storici e finzione accendendo una luce diversa sull'«orrore» di Conrad e offrendo una possibile risposta alle domande più urgenti e meno accettabili che dovrebbe porsi ogni essere umano.rn«Dorfman intreccia magistralmente passato e presente. Una storia d'amore, un giallo, un romanzo storico, in cui fatti realmente accaduti e fantasia si tessono in una trama reale e credibile» - GoodreadsrnChe cosa poteva esserci di sbagliato nella ricerca della felicità quando c'era tanta crudeltà e sofferenza nel mondo? Eravamo stati salvati per alimentarci di dolore fino alla fine dei nostri giorni?rnrnrnUn romanzo difficilmente classificabile, in un continuo oscillare tra il «realismo magico» sudamericano, l'assurdità di Franz Kafka e la narrazione scomposta e sovrapposta dei film di Terrence Malick, in cui le immagini, le suggestioni, i richiami e l'inconciliabilità tra gli strappi di un passato che non vuole passare e un possibile futuro di cui si intravede soltanto uno sfocato simulacro segnano le tappe di un viaggio nel bene e nel male del mondo. Il giorno del suo quattordicesimo compleanno, settembre 1981, Fitzroy Foster riceve un regalo inaspettato e sgradito: nella polaroid scattata da suo padre appare l'immagine di un'altra persona. «Al posto di quello che per quattordici anni era stato il mio volto, c'era un altro volto, quello di un giovane sconosciuto». È il volto di un uomo che viene dal passato, dalla pelle scura e dai tratti marcati. Chi è questo estraneo, questo «visitatore», e cosa vuole? Per scoprirlo Fitzroy dovrà indagare su un passato familiare oscuro, fatto di colpe orribili, e affrontare pagine di storia che tutti noi abbiamo scelto di dimenticare. Si troverà davanti l'altra faccia della modernità e del progresso: una faccia fatta di sfruttamento e violenza. E sarà costretto a chiedersi: siamo davvero cambiati? Siamo davvero meglio di chi, solo un secolo far esponeva esseri umani negli zoo, e di chi per vederli pagava il biglietto? -
Una preghiera infinita
Il conclusivo, commovente, straziante, intelligente epilogo della vicenda umana e narrativa di uno dei più grandi scrittori del Novecento.rnrn«D'Ormesson ci ha purtroppo lasciati, ma per fortuna ci ha regalato questa meravigliosa profondissima ""preghiera"""" laica che può renderci tutti migliori» – Le Magazine LittérairernrnIl 5 dicembre 2017, nel tardo pomeriggio, Jean d'Ormesson detta alla sua segretaria le ultime righe del suo ultimo libro. Poi cena, tranquillamente, beve il suo cognac e va a dormire. Non si sveglierà più. Cosciente di aver concluso la sua trentottesima e ultima opera, """"Una preghiera infinita"""", può alla fine allontanarsi da questo mondo che tanto gli ha dato. La sua ultima opera, il suo testamento filosofico e letterario, mette il punto finale a una riflessione che per anni questo autore gentile e discreto ha generosamente e sapientemente offerto ai lettori, che tanto lo hanno amato, e che ha offerto una serie di possibili risposte alle domande più fondamentali dell'essere umano: chi siamo? da dove veniamo? che cosa ci facciamo qui?"" -
Marcovaldo Punk. Un comunista a Palazzo Chigi
In questo delicatissimo libro, un misto tra il pamphlet, il «romanzo storico» e il racconto onirico, l'autore riesce a raccontare la politica romana e la crisi del Partito Democratico al potere come non l'ha mai raccontata nessunornPartito dalla provincia rossa della Toscana più profonda, Pilade Cantini è stato chiamato a Roma e ha vissuto nel centro del potere, affiancando come addetto alla corrispondenza prima Matteo Renzi e poi Paolo GentiloniPrendete Marcovaldo e mettetelo tra i palazzi della Capitale in questo inizio di secolo. Alla tenerezza malinconica del personaggio calviniano aggiungete però alcune venature acide e nichiliste nonché una romantica ma solida formazione comunista. Ne uscirà un personaggio spaesato e irregolare, assai affine all'autore che, dal 2014 al 2018, ha lavorato come addetto alla corrispondenza a Palazzo Chigi, durante i governi Renzi e Gentiloni. -
Just married
Un regalo magnifico: il leggendario libro di nozze di Tomi Ungerer, quarantotto strepitose tavole in una bellissima nuova edizione.rnrn«Un genio assoluto, uno dei più grandi illustratori dei nostri tempi» – FAZ MagazinrnrnSei solo?rnIn cerca di conforto e amore?rnVuoi consigliare a un amico di sposarsi?rnVuoi consigliare a un amico di non sposarsi?rnVuoi prevenire il peggio?rnVuoi rendere felice qualcuno?rnVuoi certezze?rnSei innamorato?rnSe rispondi sì a una delle precedenti domande,rnJust Married fa al caso tuo. -
Tre maestri. Michelangelo Tiziano Raffaello
Un romanzo-saggio inedito in Italia e assai anomalo nella produzione dumasiana dedicato alla psicologia dell'artista alle prese con il proprio genio: il tormento di Michelangelo, il pragmatismo di Tiziano, l'edonismo di Raffaello. Nel 1840, per sfuggire ai creditori e alle tentazioni di Parigi, Alexandre Dumas si trasferisce in Italia. Di lì a poco riceve una generosa offerta per redigere un testo sulla Galleria degli Uffizi: note biografiche e critiche sui creatori e i tesori esposti nel museo. Ne emergono le qualità di Dumas come critico d'arte e la sua abilità di narrare fatti documentati: l'autore non si limita a descrivere le opere o a raccontare gli episodi salienti della vita dei tre artisti, ma ricostruisce la genesi delle loro creazioni, l'ambiente storico e culturale in cui si e sviluppato il processo artistico, e delinea il carattere dei personaggi che hanno interagito con la realizzazione di capolavori inimitabili.