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Il pianista viaggiatore. Incontrare VIP e RIP a tutte le ore
Una biografia per frammenti, quasi per ""sketch"""", che racconta una vita ma soprattutto un'epoca, un mondo, un parterre di persone e di personaggi che hanno fatto la storia musicale e artistica di Roma e dell'Italia nei due decenni d'oro, tra l'inizio del Boom e la fine delle illusioni. Come ha scritto su La Stampa Marinella Venegoni: """"pianista e sciantoso, Sanfelice è un duca piccolo e tondo che sembra uscito da un disegno del Corriere dei Piccoli, uno di quei personaggi che sarebbero pronti per rappresentare se stessi in tv, come tanti di coloro che Arbore ha scelto""""."" -
Un anno nelle grandi pianure
David è un ragazzino orfano che vive a Fort Lincoln, l’avamposto più estremo dell’West, in pieno territorio indiano, guidato dal generale Custer. Il generale è l’idolo del ragazzino, che cresce all'ombra di questo militare folle ed eroico. Per una serie di imprevisti David finirà però a vivere per alcuni mesi nella tribù di Cavallo Pazzo, il capo Kiowa che insieme a Toro Seduto organizzerà la straordinaria vittoria pellerossa di Little Big Horn. David vivendo con gli indiani ne conosce le abitudini, la saggezza, la meravigliosa ricchezza interiore, e capisce la follia e la malvagità di Custer, di cui vedrà in diretta e da vicino la terribile fine. Un racconto per ragazzi che insieme all'avventura offre numerose informazioni e spunti storicamente precisissimi sulla vita e la storia dei pellerossa e sull'epopea del Far West. Età di lettura: da 11 anni. -
James Matthew Barrie. L'ombra di Peter Pan
La figura di J.M. Barrie è tra le più controverse degli scorsi secoli: autore di una delle più magiche e straordinarie fiabe per bambini, Peter Pan, la vita del drammaturgo è costellata da scandali e punti interrogativi. Questo libro tenta di far luce sulle zone d'ombra attraverso le parole dell'autore e di quanti hanno incrociato il suo cammino. -
Leonardo Sciascia. L'arte della ragione
Leonardo Sciascia: siciliano, scrittore, giornalista, saggista, politico. Questo testo è un tentativo di ricomporre la figura poliedrica e anticonformista di un personaggio che ha influenzato e modernizzato la società italiana con polemiche taglienti e intuizioni innovative. Dai meccanismi mafiosi agli intrighi di potere tra Stato e Chiesa, dalle polemiche interne al Partito Comunista fino all'affaire Moro, queste pagine ci restituiscono uno Sciascia lucido e controcorrente, che osserva impietosamente il mondo nel tentativo di sbrogliare la matassa della realtà che lo circonda. -
La grande azzuffata
È il momento della ricreazione. E come tutti i giorni ha inizio la grande azzuffata! Ore 8: matematica. Ore 9: italiano. Ore 10: azzuffata. Ma come ha avuto inizio tutto ciò?rnSi parte dalle origini (due uomini delle caverne si affrontano in cima a un mammut per stabilire a chi appartiene) per arrivare ai giorni nostri, i due autori passano in rassegna l'attività preferita dei ragazzi - e assolutamente essenziale al loro sviluppo. Con le sue regole, i suoi limiti, il comportamento contraddittorio dei genitori al riguardo, le parole magiche per innescarla... o arrestarla. I disegni di Serge Bloch sono assolutamente sublimi: estremamente grafico e essenziale, il tratto dell'illustratore è vivo e dinamico. L'aspetto sintetico dello stile è perfettamente adatto a un tema così scoppiettante. Età di lettura: da 7 anni. -
Il papà e i suoi dieci bambini
Questo papà è un papà molto impegnato: infatti ha dieci figli! Pensate: dieci colazioni da preparare ogni mattina e poi tutti in bagno e a vestirsi per andare a scuola! E la sera si ricomincia: dieci bagnetti, la cena per tutti, senza dimenticare di lavarsi i denti dieci volte e ben dieci bacini della buona notte! Ma come fa questo papà, non avrà mica un segreto? Sì, è quello di costruire una barca a vela per andare via dieci mesi e riposarsi ben bene, ma siamo sicuri che sia proprio quello di cui ha bisogno...? Età di lettura: da 3 anni. -
TroTro alla mensa. Ediz. a colori
Oggi papà non può pranzare con TroTro e il nostro piccolo amico deve andare alla mensa della scuola... la mensa della scuola?! Nooo, pensa TroTro, non mi piace per niente! Speriamo ci siano le patatine fritte, pensa ancora il piccolo asinello, e invece niente da fare, c'è il pesce. Bubù lo adora e in cambio del suo pesce gli dà un po' di carote. E poi c'è Nana, ma lei è bravissima, mangia tutto! Quando la mamma gli domanda se ha mangiato bene, TroTro non se lo ricorda più e risponde solo «Mi sono divertito tantissimo!». Età di lettura: da 1 anno. -
Forever young. Così la scienza riuscirà a ringiovanirci
Ringiovanire è possibile. Gli scienziati già sono riusciti a invertire la freccia del tempo. Per ora nei topi. Attivando quattro geni, hanno trasformato un gruppo di ratti anziani in arzilli topolini i cui tessuti erano più sani e privi dei danni che si accumulano con l'età. Attivare il poker di geni della giovinezza sugli uomini, dicono gli esperti, sarà difficile. Ma forse, come si spiega in queste pagine, non sarà impossibile. In attesa che anche per la nostra specie arrivi una «macchina del tempo» capace di portare indietro l'orologio biologico, esistono già molti sistemi che secondo la scienza consentono di dimostrare qualche anno in meno e di vivere in salute qualche anno in più. E ancora le ultime frontiere della chirurgia estetica e le scoperte più fantascientifiche ormai a portata di mano, come «second skin», la seconda pelle inventata dai ricercatori del Mit di Boston che, spalmata sul viso, cancella le rughe per 24 ore. -
Nella corrente
Solitario, vagabondo, perso «nella corrente» di una Parigi dalla toponomastica sconvolta, il piccolo impiegato Folantin è un dandytravet che sogna la bellezza e l'armonia ma viene continuamente deluso dalla realtà. Huysmans, caposcuola del decadentismo letterario europeo, col romanzo ""Nella corrente"""" vuole rappresentare il signor Folantin come l'altra faccia - la più sofferta, patetica e forse più vera - della scintillante moneta con l'effigie del dandy di lusso Des Esseintes, protagonista di """"À rebours"""", classico del dandismo."" -
Non piangete la mia morte
Quella di Sacco e Vanzetti è una delle più note storie d'ingiustizia, che va oltre la cronaca per diventare qualcosa di molto più grande e simbolico. In questo volume sono raccolti gli scritti di Vanzetti: Una vita proletaria, una sorta di autobiografia, le lettere ai familiari e la requisitoria che fece ai giudici che di lì a poco lo avrebbero condannato a morte. Sono testi che ci parlano di un uomo, dei suoi amori, dei suoi affetti, delle sue debolezze, ma anche della sua ferma idealità politica. E anche del valore assoluto dell'anarchia, che nelle parole del pescivendolo piemontese che divenne simbolo del martirio contro il potere oppressivo si rivela nella sua essenza libertaria, umanitaria, solidale. -
Nedo Ludi
È l'anno 1989. Il calcio italiano sta cambiando, e intorno a esso l'intera società italiana. Nedo Ludi è uno stopper dell'Empoli, e mentre attraversa una fase cruciale della carriera, vede arrivare in squadra un allenatore che predica il calcio a zona. Capisce immediatamente che per lui la carriera sta finendo e non ha modo d'impedirlo. E vede anche il calcio disumanizzarsi e perdere il rispetto. Colto dalla suggestione del luddismo, prova a organizzare una ribellione, mentre l'Italia vive l'ultima, sconsiderata stagione di benessere. È questa la trama di Il mio nome è Nedo Ludi, pubblicato per la prima volta nel 2006 e diventato immediatamente un libro di culto, da molti definito il più bel romanzo che sia mai stato scritto sul calcio. Quel libro viene adesso ripubblicato in un volume unico assieme all'attesissimo sequel, Nedo Ludi. Il ritorno, nel quale si racconta di come Nedo decida di rimettere piede nel calcio dopo una lunga pausa, nella seconda metà degli anni Zero. Subisce il richiamo delle questioni lasciate irrisolte prima di eclissarsi, e trova dentro e fuori dal campo un mondo completamente cambiato, al quale cerca di adattarsi ma senza lasciarsene omologare. -
Léopold Sédar Senghor. Il poeta presidente della rinascita africana
Per Senghor il contatto con la terra ancestrale non è stato mai interrotto; il ritorno alle radici non fu, come per altri intellettuali africani, uno strappo doloroso da altre radici, una lacerazione sanguinante, ma uno dei poli di un'armoniosa vita interiore, risolta in una sintesi mirabile fra due civiltà. La via africana al socialismo ricercata in un ventennio di presidenza del Senegal, e inserita in un'idea evangelica di civiltà dell'universale, può sembrare oramai un progetto datato e astratto. Tuttavia la sua visione poetica del riscatto africano, il concetto di un umanesimo pacifico, nel quale ogni popolo può dare il meglio di sé, è un'utopia che è interessante ripercorrere proprio alla luce dei conflitti che dilaniano l'Africa di oggi. -
Cannibali
Noémie è una pittrice di 24 anni che ha appena rotto con Geoffrey, un architetto cinquantaduenne con cui ha avuto una relazione. Il romanzo inizia con una lettera in cui la ragazza annuncia alla madre del suo ex di aver rotto con lui. Tra le due donne si sviluppa una corrispondenza che finisce per creare un legame diabolico che le porterà a progettare di divorare quest'uomo. Due donne che sono due amanti appassionate. La madre che ha dato al figlio il nome dell'unico uomo che abbia mai amato, morto prima del suo matrimonio. La ragazza che è una «collezionista di storie d'amore» sempre alla ricerca di un ideale irraggiungibile. -
Zygmunt Bauman. Gli scarti della modernità
«Il principale motivo di ansia dei tempi moderni collegato all'identità era la preoccupazione riguardo alla durabilità, oggi riguarda invece la possibilità di evitare ogni impegno. La modernità è costruita in acciaio e cemento. La postmodernità in plastica biodegradabile». Bauman nasce nel 1925 in una famiglia ebrea, che nel 1939 fugge in URSS scappando dalle truppe tedesche. Diventa comunista e, dopo la guerra, decide di iniziare a studiare sociologia. Negli anni Settanta si trasferisce in Inghilterra per insegnare, e vi rimarrà tutta la vita. Nei suoi studi si occupa della dialettica tra modernità e totalitarismo e nell'indagare il passaggio alla società post-moderna conia il concetto di «società liquida», per il quale è noto in tutto il mondo. Queste pagine ci raccontano di un uomo che si fa consumatore, perdendo i punti di riferimento e sentendosi costantemente in dovere di standardizzarsi per essere accettato: nella società liquida, anche l'essere umano diventa merce. -
Bohumil Hrabal. Il macellaio sembrava un gufo
«Non urto contro i lampioni né contro i passanti, soltanto cammino e puzzo di birra e di sporcizia, ma sorrido, perché in borsa porto libri dai quali mi aspetto che a sera da loro apprenderò su me stesso qualcosa che ancora non so»rnrnLa maniera giusta per leggerne gli scritti l'aveva indicata lui stesso. Mettetevi comodi, ordinate da bere, che inizio a parlare. Pardon, a scrivere. Anzi, pardon, a trascrivere. Si perché Bohumil Hrabal si è sempre dichiarato un trascrittore, ponendo in chiaro quale fosse il suo atteggiamento rispetto al mestiere dello scrivere. La sua posizione nel mondo. Trascrittore di ciò che lo circondava, della storia del suo popolo colto e infelice, scriba sudato e coinvolto, mai distante, di narrazioni orali, di urla, risate sguaiate, di cialtronerie, irregolari vicende della vita normale, di sorrisi davanti alla tragedia. Di tragici silenzi. Poeta del particolare che diventa, grazie alle sue mani, divino. Un tramite, volendo addirittura svilire l'intenzione. Una brocca che si riempie e riversa. Toccato dal dono e perciò in grado di far comunicare attraverso se stesso l'eterno e il quotidiano. Rielaborare tutto, riciclare. Come quelle comunità ormai confinate nell'aneddotica e nel racconto buffo, in cui gli abitanti vivono reinventando gli oggetti che la società normale getta via. In Hrabal tutto è superfluo ma ogni parola è messa proprio lì dove dovrebbe stare. -
Lisbona, ultima frontiera
Due amanti in procinto di separarsi si ritrovano a Lisbona per passare insieme gli ultimi momentirnLei è una terrorista rossa, lui un agente della polizia tedesca che, per salvarla, le ha organizzato una fuga sicura in Estremo Oriente. I due non potranno più avere contatti per molti anni, forse per sempre. Ingrid però non vuole sparire dal suo mondo senza lasciare nessuna traccia di sé. Progetta quindi di scrivere un libro in cui racconterà, in un linguaggio criptato e incomprensibile ai suoi nemici, la sua esperienza della lotta armata. Così, all’interno di questa cornice, si inserisce un secondo libro che contiene a sua volta altri scritti, altri narratori e altri personaggi, «una sorta di antologia commentata di testi risalenti a un’epoca immaginaria, il Rinascimento», segnata dalla guerra e dalla dittatura. L’identità del narratore si frammenta in una pluralità di individui e di nomi, secondo quella pratica dell’eteronimia tanto cara a Volodine (non a caso il romanzo si apre nella Lisbona di Pessoa), che permette uno sguardo più ampio e profondo sulla storia, la politica e la letteratura. Con la sua scrittura poetica e visionaria, Lisbona ultima frontiera è al tempo stesso una storia d’amore e un’amara riflessione sull’uomo e sulla società, che tuttavia, pur delineando il più cupo degli orizzonti, riafferma ancora una volta la forza e la bellezza della libertà umana. -
Mentre li guardi
«Leopoldine Core cattura una parte preziosa della natura umana e raggiunge momenti di grazia straordinaria» - New York Times Book ReviewrnBrillanti, pieni di struggimento e nuovi, i venti racconti di Leopoldine Core sono ambientati a New York e dintorni e hanno come protagonisti ragazzi e adulti innamorati, impegnati nel tenere in piedi relazioni, desiderosi di conquistare la persona amata o più semplicemente bisognosi di amare ed essere amati. Sfila così una galleria di personaggi sexy, coraggiosi, imprevedibili e sinceri nel mettere in campo passioni ed emozioni. Gli echi sono quelli del cinema di Harmony Korine e Andrea Arnold, o delle storie di autori come Jane Bowles, William Burroughs e Colette, costantemente spiazzanti e sempre luminosissimi nel loro scrivere. -
Surfing the bride. Nel folle mondo dei matrimoni
Un crocevia di racconti e incontri fatti da Claudia, una wedding planner che vive nel folle mondo dei matrimoni, il suo «Paese delle Meraviglie». Parafrasando il titolo, «surfare l'onda emotiva della sposa» significa gestire i mille e uno ripensamenti dell'ultimo secondo di spose (e sposi, e suocere...) impazzite e in preda a una crisi di ansia. Ma non solo: vuol dire trovarsi davanti a situazioni familiari paradossali, che spesso si palesano in tutta la loro potenza durante l'organizzazione di un matrimonio. Claudia si racconta in prima persona, mentre osserva e condivide i sogni, le paure e il coraggio degli sposi che incontra. Un ringraziamento alla vita e alla «follia» che ci circonda e che, a volte, ci possiede prima, durante e dopo le nozze. -
Il Führer e la sua corte
Una raccolta degli articoli comparsi su «la Repubblica» dal 1990 in poi, molti dei quali veri e propri «scoop» con notizie, curiosità e storie sorprendenti uscite in Germania dopo la fine della «rimozione» e sino ad allora ignorate dal pubblico italiano. Dall'infanzia e dalle curiose, intriganti vicende che portarono Hitler al potere, agli attentati, alle vendette e al suicidio finale. Le folli idee e le «gesta» di Göring, Goebbels, Eichmann. Le donne che amavano pazzamente il Führer, Schmitt, i Krupp, la regista Leni Riefenstahl, i detrattori più celebri, tra cui Thomas Mann, Hannah Arendt, Joseph Roth. E ancora le vittime, dagli omosessuali rinchiusi a Sachsenhausen a Primo Levi, a Walter Benjamin e ai suoi familiari. Infine il dibattito sul nazismo, da Syberberg a Ernst Nolte. -
Papa Carlotta. Come salvare la Chiesa dall'inferno
Umberto Silva rivela sulfurei incontri e turbamenti della sua vita di avventuriero, teologo e psicoanalista. La cena a lume di candela con Paul Auster in una grotta di Patmos, mentre un armatore tenta di buttarsi dalla rupe. Il tè con il centenario conte Nicola Horman nel castello ungherese e la fuga da un inquietante regalo. Una Milano romantica nella più cupa rimembranza. La discussione con il barone Martel su come perdonare il tradimento più lurido. Il pomeriggio passato a convertire gioiose Testimoni di Geova. Il ricordo dell'incontro con una zingara veneziana e la conturbante cena al convento di Padre Oceano. La confessione di un amico che dichiara di odiare la moglie dal primo momento che l'ha vista. Orrori, fantasmi, rimpianti, desideri, tutto quello che c'è; improvvise vampate di dolore e di gloria. Gli strani balli del duca di Merise e i misteriosi filamenti di una misteriosa Dama. Roman Polanski e le sorelline diaboliche. Lo sgambetto notturno del Barone de T. La paurosa notte con il Cardinale R. e i cani di Kim Jong-un. L'incessante presentarsi dell'Aldilà sotto discutibili forme. L'incontro spazio temporale con Barack Obama. La valigetta dell'Archiatra Pontificio. La generosità di un cacciatore di tigri. La profezia di Carlotta: «Sarò Papa e sposerò Giovanni Battista». Queste ed altre allarmanti avventure trascinano il lettore in un viaggio che si può definire indefinibile.