Sfoglia il Catalogo ibs016
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 6161-6180 di 10000 Articoli:
-
Fermare il vento. Quasi un diario
Il ""filo rosso"""" che percorre """"Fermare il vento"""" è Qohélet, il predicatore antico che scandisce con la sua sapienza un percorso esistenziale di una umanità sempre in bilico. Sulla scena del tempo, ritmando tra eventi e volti di protagonisti, vivono le suggestioni di speranze coltivate, di sogni accarezzati e progetti svelati in una dimensione che trascende il cuore e la mente e guarda l'oltre tra i segni della bellezza, le emozioni degli incontri, lo stupore di un mondo dove """"c'è una dolcezza nella luce/ e fa beati gli occhi/ vedere il sole"""" (Qo 11,7). La vita si dipana su dolci pendii e gli affanni e le paure sono il vento incontenibile di una soluzione finale che rimane come misterioso approdo di un itinerario che non prevede di """"fermare il vento"""" (Qo 8,8), e per questo il sapiente invita benevolo: """"va' dove va il tuo cuore/ va' dove va lo sguardo dei tuoi occhi [...] e sia il ritorno alla terra/ della polvere che lo fu/ e torni al Dio che lo ha dato/ il soffio animatore"""" (Qo 11,9; 12,7)."" -
I ponti non dovrebbero crollare mai. Racconti e documenti sul disastro ferroviario della Littorina Mediterranea-FCL nella Calabria del 1951
A quasi settant'anni dall'incidente ferroviario della ""Littorina"""" del 1951, avvenuto nel tratto tra Pizzo Calabro e Vibo Marina, a causa del crollo del ponte Ciliberto e che arrecò tanto dolore e laceranti ferite, ancora aperte, vorremo contribuire ad onorare le vittime, le famiglie e le comunità di appartenenza, conservare la memoria dell'evento e fornire stimoli per eventuali approfondimenti e ricerche nel rispetto della giustizia e nel dovere della verità. Crediamo, inoltre, che questo piccolo lavoro possa inserirsi in quel processo di mantenimento dell'identità locale, in una prospettiva di crescita nell'impegno civile e nella salvaguardia del rapporto uomo-ambiente, indispensabile per la nostra sopravvivenza. Dobbiamo richiedere che ogni opera d'ingegneria e, per quanto narriamo, in particolare i ponti - al Sud ed in tutta Italia - siano costruiti con cura, controllati di continuo, manutenzionati in tempo... perché da soli i ponti non dovrebbero crollare mai. Il libro si articola in due parti. Nella prima, la narrazione dell'evento, frutto anche di testimonianze dirette dei protagonisti, tra cui si incastona la storia di """"Mamma Clementina""""; nella seconda, si riportano fotografie d'epoca e importanti documenti, tratti dagli atti giudiziari conservati presso l'Archivio di Stato di Vibo Valentia."" -
Don Francesco Mottola. Un santo del nostro tempo
La lezione di umanità, di carità e di amore di Dio e dell'uomo, lasciata in eredità da don Francesco Mottola, oltre che attuale, è troppo importante per non essere ripresa e riproposta alle nuove generazioni. Ne sono più che consapevoli quanti l'hanno conosciuto in vita ed hanno trovato in Lui una guida sicura e autorevole nel loro cammino verso la santità. Riproporre questa lezione nei contesti della nostra difficile contemporaneità rappresenta una esigenza inderogabile da parte di una comunità cristiana, spesso smarrita e incerta, che avverte la necessità di ritrovare dei modelli di santità per i giorni difficili che attendono i credenti di questo tempo. Don Francesco Mottola è un modello che si offre ai credenti dicendo il suo ""Eccomi!"""" a Dio e all'uomo."" -
Padre Vito Michele Di Netta. Missionario Redentorista nella Calabria del'800
Il Venerabile Vito Michele Di Netta (1787-1849) è stato un Missionario Redentorista, formato alla scuola di Redentoristi che hanno conosciuto S. Alfonso e ne hanno ereditato lo zelo missionario. Ha vissuto per 37 anni in Calabria, annunciando l'abbondante redenzione a un popolo indicato come abbandonato sin dai tempi di S. Alfonso. Il profilo biografico del Venerabile e l'ambientazione storica, sociale e religiosa del suo tempo possono aiutare a valutare meglio e far uscire dal dimenticatoio quest'anima gigante (Pio XI) che ha speso la sua vita nella fedeltà al carisma missionario Redentorista. La sua tomba, nella chiesa del Gesù dei Redentoristi in Tropea, è sempre adorna di una luce e di un fiore, segno di una speranza ancora viva di vederlo beatificato e canonizzato. Il contenuto di questo libretto - frutto dell'amorevole tenacia e sensibilità di Padre Salvatore Brugnano - è tutto materiale di prima mano, prezioso contributo per penetrare nell'itinerario umano e religioso di Padre Di Netta e per coglierne la più profonda essenza. -
Il brief. Appunti per cose fatte bene
Il processo del Brief può essere paragonato al corso di un fiume e ai suoi affluenti (gli inputs dei singoli specialisti). Il suo corso può essere deviato e/o allungato da eventi imprevisti (piogge, frane, ecc.) come un qualsiasi progetto può essere deviato da una crisi finanziaria, fenomeni socio-politici, ecc. Come la foce del fiume può essere alterata da condizioni costali, maree, vegetazione rivierasca, dune, detriti alluvionali o mangrovie, offrendo alternativi canali di sbocco alle acque fluviali, così in un progetto devono essere previste soluzioni alternative rispetto a quelle inizialmente considerate. -
Mexico 1846
Messico, 1846. Le truppe messicane di Santa Ana sono ormai in rotta e gli americani si accingono a conquistare sul campo la vittoria che permetterà agli Stati Uniti di annettersi enormi porzioni di territorio come l'Arizona, la California e il Texas. Un gruppo di guerrilleros capeggiato dal leggendario don Peralta però continua a combattere contro i gringos invasori utilizzando le efficaci tecniche della guerriglia. Sono molto più che banditi, sono combattenti del popolo che collaborano con quel che resta del mitico San Patrick Batallion. Il destino di Aureliano, giovane pistolero, si intreccia con quello di Carmelita, una avvenente locandiera che riuscirà a salvare dalle violenze dei gringos, e di John Sinclair, spietato cacciatore di taglie inviato proprio per farla finita con i guerrilleros. Tra sanguinose battaglie, tradimenti spietati e amori impensabili le avventure dei personaggi proseguiranno negli Stati Uniti sino a giungere alla vigilia della guerra civile americana, in un contesto dove operano bande di indiani, impresari senza scrupoli e fuorilegge; un mondo vivace e adrenalinico dove dietro ogni cactus potrebbero nascondersi improvvise rese dei conti. La posta in gioco? La stessa vita. -
Altra dimensione. Poesie in memoria del figlio Giovanni
Quando muore un figlio giovane, sembra che l'universo cada addosso. Non si ha più voglia di agire. Non si ha più desiderio di fare alcunché. Sembra che il mondo si fermi. È tutto contro natura. Solo chi patisce e subisce tale tragedia può capire. Speriamo che non succeda più a nessuno. La morte di un giovane come Giovanni - diversamente abile tra l'altro, ma desideroso di apprendere, di allargare le conoscenze, una ricchezza, pieno di umiltà e tante altre virtù - lacera l'anima, la spezza in due e produce un pianto continuo, costante, quotidiano, tanto che gli occhi non bastano più a piangere. La presente raccolta di poesie cerca, invano, di mitigare un cuore spezzato per questa morte ""banale"""". Queste poesie trasmettono l'alito della sua vita."" -
Pierre Lesson e il nuovo mondo
A cavallo dei secoli ventunesimo e ventiduesimo - anni che segnano la caduta del sistema di mercato fondato sulla competizione esasperata e sull'individualismo, per fare spazio a una società basata sull'altruismo e sulla solidarietà - una coppia di giovani, appartenenti a una federazione di gruppi sociali, in una zona collinare al sud della Francia, quasi ai piedi dei Pirenei, rivivono le loro avventure alla luce di quel cambiamento epocale. Dalla grande crisi del libero mercato fino al suo collasso totale sotto il peso dei suoi rifiuti materiali e morali: il tempo della ""grande tribolazione""""; il periodo più buio che l'umanità abbia mai conosciuto, giacché le ferite inflitte al pianeta e ai suoi abitanti, siano essi stati piante, animali o esseri umani, come pure atmosfera, suoli e mari, dopo un secolo non erano ancora del tutto guarite. Un numero crescente di persone aveva perciò sentito il bisogno di uscire dagli schemi della competizione, imperniando le scelte di vita sulla collaborazione reciproca e costituendo dei gruppi sociali che si erano associati e organizzati in comunità territoriali economicamente autosufficienti, in perfetta sintonia coi ritmi della natura, pur facendo uso dell'innovazione tecnologica. La salvezza di gran parte dell'umanità, che durante la """"grande tribolazione"""" era precipitata nell'abisso dell'odio e della violenza, sull'orlo dell'auto estinzione, è avvenuta appunto grazie alla moltiplicazione di queste strutture autosufficienti, che hanno preso a modello comportamentale le cellule del corpo umano."" -
L' amore eterno
Bruno, psicologo forense dalla rara sensibilità, perde la moglie Natalia per un tumore incurabile. Nella disperazione, come un naufrago, si aggrappa alla debole speranza offertagli da un abile ed ipnotico venditore, Eliseo Fumi, che gli promette - grazie ad un programma tecnologico denominato ""Ridare vita ai propri cari"""" - un continuato contatto con Natalia attraverso la realtà virtuale. Bruno, nel frattempo ritornato al lavoro per concludere una perizia su un terrorista visionario, Romano Santacroce, comincia a temere per il proprio equilibrio mentale anche perché deve ben guardarsi dai giudizi dei suoi cari: la suocera, il padre, il fratello, Viviana, una vecchia fiamma, e la collega Papadopulo. Sullo sfondo, inquietante, la holding di servizi funebri Dignitas che gestisce il cimitero in cui è sepolta Natalia sembra muovere con tutte le sue schiere, di vivi e di morti, contro questo irrequieto cliente che non vuole limitarsi al ruolo di vedovo inconsolabile."" -
La Calabria e una pagina
Ed è pura poesia quella che ci propone Fabio Strinati. Poesia fatta di contemplazione, di passione, dove l'amore per la natura, per la terra fruttifera, da curare, da rispettare, è pari all'amore per l'uomo, per la libertà. Ed è per questo che lui, in un volo d'ali plananti senza sosta, senza fermarsi mai, ci porta a osservare, ad ammirare questa terra in tutta la magnificenza della sua bellezza. C'è tutto nella sua poesia: il desiderio di fermarsi ""Alla sorgente, per bere ogni sillaba come se fosse l'ultima"""" cercando frescura all'ombra del """"pino loricato del Pollino"""" o i """"Fuochi caldi che osservano la rupe di Tropea"""" e """"Il freddo canto dei pianti scampati ai dissennati abissi, parole sperdute nel vuoto""""."" -
La birra nel mondo. Vol. 4: R-T.
Quante marche di birra esistono nel mondo?... Un'infinità! Basta considerare che i produttori non sono meno di 10 mila e che anche il più piccolo (per esempio, un brewpub appena nato) propone normalmente almeno tre o quattro varietà. Grandi aziende poi presentano linee su per giù complete di tipologie diverse; fino ad arrivare ai casi estremi, come la statunitense Stroh, con un assortimento da capogiro. La produzione della birra infine può essere oggi considerata un fenomeno internazionale. E, mentre la maggior parte delle fabbriche ""sfornano"""" un numero di gran lunga maggiore rispetto al passato, sotto forma nuova o anche rivisitata; in ogni paese spuntano come funghi birrifici, magari di piccole dimensioni, con proposte però da non trascurare assolutamente."" -
Terza persona femminile interiore
Emozioni, percezioni, sentimenti. Mai fugaci, in realtà indelebili e profondamente coscienti, evocati attraverso parole che scorrono libere, senza vincoli di lettura e senza temi di chiusura, in una corrente emotiva che non dà tregua. Parole che si fanno notte, che rifuggono la realtà, che diventano preghiera. Che tengono insieme l'equilibrio, fragile e sottile, di un'anima misteriosa e antica, rimasta prigioniera, e che ora emerge con l'impellente urgenza di svelare qualcosa. Qualcosa che è rimasto impigliato tra il fuori e il dentro; tra il desiderio di fuga e l'incatenamento; tra la ribellione e il disarmo; ma soprattutto tra un io molto personale e ""l'altro"""". In questo contesto, le parole diventano un tentativo di scasso, una violazione di silenzio. Diventano uno sguardo interiore e attento, attraverso cui l'autrice si scava dentro e cerca di raccontarsi con linguaggio poetico, quasi visionario, al mondo."" -
I medici non dovrebbero sbagliare mai. Riflessioni etiche e tecniche sulla morte di Giovanni Cantafio
Questo volume - oltre a ricordare la vita e la triste dipartita di Giovanni Cantafio e rimarcare quanto la sua assenza pesi come un macigno per tutti coloro che gli volevano bene - vuole sottolineare il fatto che la morte del giovane Giò Giò poteva essere evitata se i suoi medici avessero prestato più attenzione e usato meno spregiudicatezza, essendo oltretutto egli un diversamente abile, quindi una persona che aveva bisogno del doppio delle loro cure. L'odissea di Giovanni, sintetizzata in questa pubblicazione - che raccoglie tutte le riflessioni (SMS) etiche e tecniche scaturite dal rapporto tra l'autore, Giovanni e i medici della Dialisi di Vibo Valentia -, appare catastrofica e produce ancora più dolore, più rabbia. Giovanni è rimbalzato come una palla impazzita - sin dalla più tenera età - da un ospedale all'altro, da un dottore ad un altro, spesso quello sbagliato! Giovanni era un ragazzo docile; amava tutti, si affezionava a tutti coloro che sentiva onesti e aveva uno sguardo dolce, come si evince dalle fotografie e dalle descrizioni che troverete nella presente opera. -
Frammenti d'anima
La poesia nasce dall'anima, e dal silenzio. Un silenzio che si fa capacità di ascolto: dei moti dell'anima propria, ma anche dell'anima del mondo. ""Frammenti d'Anima"""" è poesia dell'esperienza umana, in cui convergono significati profondi della nostra esistenza, individuale e collettiva. La sua narrazione poetica mette a confronto felicità e sofferenza, libertà e sentimento, memoria ed emozioni, che nell'insieme esaltano il valore della vita. Una coralità di significati che esprimono le rivelazioni dell'animo umano dell'autore, dove la scrittura assume un ritmo che scorre sull'orlo dell'esistenzialismo e scandaglia le principali tematiche umane. """"Frammenti d'Anima"""" è una suggestiva diffusione di echi, i quali si configurano come messaggi di speranza contro i freni del vivere: la paura, l'indifferenza, la solitudine, l'imponderabilità, l'incomunicabilità. Una narrazione capace di creare immagini e suscitare emozioni come atto di potenza straripante, germinando non cose irreali, ma cose che siano palpabili allo spirito e alla mente, e perciò stesso esistenti in un luogo accessibile solo a chi predispone il suo animo al canto dell'universo."" -
Viaggi affollati di anime invisibili. Scritture riportate alla luce
Riportare alla luce piccoli testi diversi (lettere, cartoline in franchigia, lacerti di diari...) fra loro. Significati perduti salvati dall'oblìo come certe fotografie intese qui come illustrazioni, ma anche come motivi letterari. Qualcosa di particolare che ci distoglie dal mondo reale e ci conduce in un mondo di cui (forse) intuiamo l'esistenza. Per cercare sempre la possibilità di narrare prendendo le mosse dalle immagini, o di calarsi con il racconto nelle immagini stesse, o di avvicendarle con un passaggio testuale e così via. E poi lasciarsi avvolgere dalle parole dentro a un silenzio fatto di meraviglia. Scoprendo sulla carta l'esistenza di rapporti insondabili tra le minuzie della vita e i grandi eventi della storia e del cosmo. -
Il mare a sinistra (e una moto Laverda in testa)
Breganze, anni '80. Giulio trasforma un semplice furgone in camper e parte con tutta la famiglia verso una meta imprecisata che nell'immaginario dei due figli Arianna e Matteo, è poco più lontana di Jesolo. Verso Venezia Matteo chiede ""siamo arrivati?"""", non sapendo che nei piani del padre c'è la Sicilia. I viaggiatori improvvisati raggiungono così l'isola con un mezzo di trasporto che non può superare gli 80 Km/ora (un'etichetta sul retro lo dice chiaro e tondo) tra l'odore di gasolio, il caldo, e una cassetta che trasmette musica triste. Si viaggia verso la Sicilia percorrendo tutta la costa italiana. Una sola regola per orientarsi all'andata: """"Finché il mare è a sinistra, stiamo andando verso sud, ragazzi"""". Una sola regola per orientarsi al ritorno: """"Finché il mare è a sinistra, stiamo andando verso nord, ragazzi"""". E in questo diario di viaggio fatto di personaggi reali e immaginari, d'impercettibili cambiamenti, trascurabili barlumi di consapevolezza, nostalgia anticipata e naufragi, Giulio trova il tempo di raccontare storie di motociclisti, di mitiche Moto Laverda, di supercampioni e stradine sterrate di campagna."" -
Luce & Gas. «Il grande inganno del mercato libero»
Questo libro indaga il mercato retail dell'energia in Italia, ponendo particolare attenzione alla norma introdotta dalla legge annuale per il mercato e la concorrenza, che prevede l'abolizione del Mercato Tutelato e conseguentemente la sola presenza del Mercato Libero. L'autore discute le ragioni per cui tale norma non costituisce un guadagno ma un danno per l'utente e getta una luce critica sul possibile ruolo dello Stato nel favorire gli interessi della lobby dell'energia; evidenziando, inoltre, come liberalizzazione, nel caso specifico, non significhi genuina concorrenza e abbassamento dei prezzi, ma un modo per consentire lo sviluppo di attività monopolistiche. Il testo, oltre a smascherare i poco trasparenti affari delle grandi imprese del settore, vuole essere una guida semplice e chiara affinché il consumatore medio prenda coscienza dei rischi economici a cui va incontro nell'affidarsi in piena fiducia alle multinazionali che gestiscono beni primari come i servizi di luce e gas. -
Bambini in pausa. Racconti
Bambini catapultati di colpo in un limbo, incapaci di capirne appieno il motivo, le loro vite messe in pausa. Bambini che dietro ai silenzi, alle risate, alle lacrime nascondono pensieri, sogni, paure. Un gruppo di autori ha utilizzato disegni, temi e riflessioni di diversi bambini della periferia di Napoli per incarnare in altrettante storie timori, speranze ed emozioni vissute durante il periodo di quarantena. La paura di non vedere tornare le persone andate via, il bisogno di ascoltare un amico immaginario, la nostalgia del mare e dei primi baci, il terrore di essere dimenticati da chi si ama, le incomprensioni famigliari ma, soprattutto, la speranza di tornare a sorridere. Sono solo alcuni dei sentimenti di cui gli autori si sono fatti portavoce, perché queste storie appartengono ai bambini, a tutti i bambini. Racconti: Loro sono ancora fuori di Marco Peluso - Fuori tema di Monia Rota - Andati via di Maria Masella - Gocce sulla pelle di Laura Scaramozzino - Lasonil di Monica Gentile - La vista dal quinto piano di Serena Pisaneschi - Corsari barbareschi di Claudio Santoro - Una piccola corona d'oro di Mara Fortuna - Poco alla volta di Floriana Naso - Da lassù qualcuno ci guarda di Mario Emanuele Fevola - Io e il ""virius"""" di Maria Concetta Distefano - Acqua e zùccaro di Giovanna Esposito - La strega e l'elefante di Claudia Moschetti - Nuove amicizie di Erna Corsi - Compagno di giochi di Andrea Cinalli - Piccole donne di Paola Giannò - Noi ti sconfiggeremo di Elisabetta Carraro - Pelle di Marco Peluso. Età di lettura: da 6 anni."" -
Delirium. Cronaca di un'ossessione
Da molto tempo Luca ama Anna di un amore totale e incondizionato, sebbene lei non ricambi. Negli ultimi nove anni lei si è sempre rifiutata di rivolgergli la parola, nonostante le cose non siano sempre state in questo modo, tra loro. Così, in una calda e tranquilla giornata di fine estate, Luca rientra a casa come ogni giorno. L'amico Andrea lo raggiunge subito dopo, portandogli una notizia che cambierà per sempre la vita di Luca. Egli si troverà di fatto avviluppato come e più di prima dall'ossessione per Anna. Luca sarà costretto ad ingaggiare una lotta senza esclusione di colpi contro se stesso, per affrontare una volta per tutte i suoi sentimenti e tentare di uscire dal gorgo di emozioni nel quale è sprofondato da troppo tempo. -
La rossa di Tropea tra scienza e folklore
La cipolla non è un motivo comune nella letteratura; é piu facile incontrarla nei paper scientifici della FAO o nei convegni di botanica e agricoltura. Viene considerata un ""oggetto anti-poetico"""", un'attrice di reparto, forse per l'odore forte, per il fatto di essere un oggetto che cresce sotto terra, per le lacrime che provoca quando la si taglia, per l'alito cattivo che produce, per la non facile digeribilità; o perché è la metafora del dolore, dell'ingiustizia, della povertà e della fame; o perché da sempre il mondo dei fiori, soprattutto la rosa, ha affascinato la fantasia di poeti e pittori; o perché, quasi sicuramente, non siamo ancora riusciti ad apprezzare il suo vero significato...""