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Il nuovo PEI. Sfide e prospettive per una didattica inclusiva
La presente opera, muovendo da un'ampia panoramica sugli aspetti innovativi implicati dal diffondersi e radicarsi della cultura dell'inclusione, offre spunti di riflessione critica circa l'eterogeneità dei processi formativi conseguenti, analizzati in sinergia con gli strumenti progettuali sperimentali di cui parla ormai diffusamente la letteratura più accreditata nei campi della pedagogia e didattica speciale, codificati, tra l'altro, nella più recente normativa scolastica. Puntuali e interessanti indicazioni esplicative riguardano, quindi, non soltanto il nuovo PEI, bensì anche il Profilo di Funzionamento, il Progetto Individuale e il Piano per l'Inclusione. La scuola è configurata come promotrice di interventi da effettuare in direzione della ricerca di convergenze e di intese fra tutti gli attori coinvolti, attribuendo il giusto peso a ruoli e funzioni delle famiglie, dell'Ente Comunale, dell'ASL e di ogni altra realtà presente e operante sul territorio. L'opera culmina nella presentazione di prototipi di PEI elaborati su base ICF, soffermandosi sulle strategie metodologiche e valutative che essi implicano. -
Relazione scuola-famiglia ed emergenze educative
La famiglia, in quanto sistema relazionale, ha subito negli ultimi secoli profondi mutamenti e ha dovuto confrontarsi, al contempo, con nuovi scenari storici, culturali ed economici. Il crescente indebolimento delle relazioni familiari e sociali ha portato la scuola a rafforzare l'efficacia del proprio agire educativo per sostenere le famiglie nell'affrontare le numerose emergenze derivanti da tali cambiamenti. Il presente lavoro offre una riflessione sul tema della relazione scuola-famiglia in una prospettiva prettamente pedagogica, ne esamina criticità e potenzialità, proponendo possibili spunti operativi per far fronte alle emergenze educative del nostro tempo. Il testo, oltre a rappresentare uno strumento di formazione per gli studenti universitari, si propone anche di offrire spunti di riflessione per tutti coloro che, a seconda dei diversi ruoli e delle diverse professionalità, si trovano a doversi confrontare con le problematiche educative legate al rapporto scuola-famiglia. -
In viaggio con Dante. Per sentieri educativi
«Lasciando perdere qualsiasi tentativo filologico, estetico, storico e filosofico, dei quali, tuttavia non ho certo mancato di servirmi se mi sono piaciuti, ho cercato di affrontare il mio obiettivo, restringendolo a quella che è la mia competenza, quella di scienziato dell'educazione. E per far questo ho cercato, tra le tante, anzi moltissime personalità cui ha dato vita eterna Dante nelle tre cantiche della Divina Commedia tre personaggi che, fra tutti quelli che il poeta fiorentino ha forgiato, si distinguono per quello che rappresentano dal punto di vista educativo e che mi avrebbero permesso di illustrare al meglio come Dante interpreta e racconta il suo concetto di educazione. La scelta è caduta su Ulisse, Belacqua e Cacciaguida. Dante è un educatore perché nella Divina Commedia, essendovi un'interazione indissolubile tra individuo e società, se si intende salvare l'anima dell'individuo, bisogna cercare di salvare la società perché, ovviamente, la stessa società è fatta di individui e, soprattutto, non è possibile educarsi se non nel mezzo della società.» -
Dati Cittadinanza e Coding. Cercare, interpretare e comunicare i dati educativi
"Dati Cittadinanza e Coding"""" è una guida per docenti dalla secondaria di primo grado in poi. Contiene modelli, spiegazioni ed esempi su come a scuola si possano cercare e usare """"dati educativi"""" per costruire insieme una vera Cittadinanza digitale. Ma di che dati parliamo? Di quelli relativi alle aule, agli studenti, ai risultati dei testi PISA? Anche, ma non solo. Delle date storiche, delle informazioni geografiche, dei fatti della lingua? No, non proprio. Allora sono i dati dei quiz, dei test, delle valutazioni oggettive, tornate di moda in epoca di didattica a distanza? Sicuramente no. Sono educativi i dati che permettono di apprendere in maniera significativa. Non dati da trasmettere, da acquisire, da assorbire, ma dati da cercare, da scoprire e interpretare. Dati sui quali riflettere - a scuola e fuori - e su cui costruire delle ipotesi da verificare, magari con un foglio di calcolo o con un ambiente di Coding. Questo è il ruolo che può avere l'Educazione Civica nella costruzione della Cittadinanza Digitale: insegnare a stare attenti. Non solo nel senso di """"guardarsi da"""", ma nel senso di """"avere cura"""". La cura del pianeta, della democrazia, delle relazioni sociali, del benessere di tutti, come prevede l'Agenda 2030 dell'ONU per lo sviluppo sostenibile. Una cura che passa necessariamente attraverso la ricerca, la trasformazione e la rappresentazione dei dati. Anche questo, come gli altri volumi della collana Didattica::Coding, è accompagnato da un sito web (https://www.anicialab.it/coding/dati) dove scaricare gli esempi citati nel testo. Presentazione di Rodolfo Marchisio." -
La televisione educativa in Italia. Un percorso di storia sociale dell'educazione
La didattica a distanza erogata dai canali televisivi ha le proprie radici negli anni Cinquanta. Il volume propone un percorso di ricostruzione cronologica dei processi che hanno caratterizzato la tv educativa, in particolare sui canali di Stato, inserendosi all’interno del più ampio contesto della storia sociale dell’educazione. L’analisi di Telescuola, Telemedia, Non è mai troppo tardi è messa in correlazione con i successivi programmi del servizio pubblico, fino a giungere al presente, con la televisione che è diventata uno dei medium di accesso alla rete. Ricostruire le tappe del processo mediatico legate alla formazione, ci permette di ripercorrere la storia del nostro Paese anche attraverso la storia della tv. -
Tecnologie e nuovo PEI. Facilitatori e strumenti nel piano educativo individualizzato
Con questo volume si mira a promuovere l’impiego delle tecnologie nella progettazione individualizzata in riscontro ai bisogni educativi speciali e in accordo con il modello bio-psico-sociale dell’ICF. Per agevolare la compilazione del nuovo piano educativo individualizzato (PEI) l’articolazione degli argomenti prevede un’organizzazione nelle quattro dimensioni del PEI con esempi, risorse e tabelle di rapida consultazione. L’apporto strumentale-tecnologico viene proposto come elemento facilitatore deputato alla rimozione delle barriere negli ambienti di apprendimento in ottica progettuale inclusiva. Per Dirigenti scolastici, insegnanti di ogni ordine e grado, studenti universitari, educatori e famiglie. -
L' orto di città, la luna e la gallina. Ediz. illustrata. Con Segnalibro
Esiste una lingua antica, anzi antichissima, ormai quasi dimenticata dagli umani: è la lingua della natura. A chi ancora la conosce apre un mondo di sorprese e meraviglie, un mondo, allo stesso tempo, fantastico e reale. Ci sarà qualcuno che vorrà insegnarla ai bambini per regalare loro quel mondo? È una domanda che anche al piccolo orto di città, triste per l'abbandono del suo ortolano, frulla nelle zolle sempre più inselvatichite, variopinte e profumate. Le storie intrecciate dell'orto e dei suoi amici - la ruspante gallina padovana, l'anziano gattone nero, le rondini chiacchierine, la luna col suo segreto e poi il sole, il vento, le nuvole, le api e le farfalle, i fiori e le erbe spontanee - aprono i cancelli della scuola della natura. Non resta altro da fare che entrare per scoprire che imparare quell'antichissima lingua è un bellissimo gioco da bambini. Età di lettura: da 7 anni. -
Danzare. L'albero della vita. Un approccio pedagogico e interculturale alla teoria e alla pratica dei centri di energia vitale
Il testo presenta una sintesi interculturale della teoria dei centri di energia vitale. Sono integrate tra loro, nella ricerca delle affinità e similarità, la teoria dei Chakra nella sua lettura orientale e cristiana e quella dell'Albero Sefirotico della tradizione ebraica. Si fanno alcuni riferimenti anche ad altre interpretazioni in differenti contesti geografici e culturali. Le teorie indagate vengono considerate in chiave pedagogica come costrutti culturali e simbolici, grazie ai quali si propone un modello che, per ciascun centro, indica: caratteristiche e significati, potenzialità e valori umani, simboli e archetipi, dimensioni e obiettivi educativi, nonché le strategie e attività laboratoriali con il movimento, l'espressione corporea e la danza, così da predisporre efficaci pratiche formative a mediazione ludico-motoria. -
Connessioni e relazioni. Filosofia dell'educazione e socialità digitale
Per Dirigenti scolastici, insegnanti di scuola primaria e secondaria e chi si occupa di Educazione civica e Cittadinanza.Che tipo di relazioni stabiliamo con gli altri? Nel paesaggio culturale contemporaneo, dominato dalle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT), i legami diventano fragili e aleatori, con strumenti e ambienti digitali – come i social networks – a plasmare le forme di interazione secondo la logica della connessione. Se i social media rappresentano un’opportunità senza precedenti di dare forma a sé stessi e alle relazioni con gli altri, dall’altro lato rischiano di disso-ciarci dalla realtà, facendo perdere il gusto dell’incontro e del dialogo. Il libro vuole tratteggiare una grammatica della relazionalità che sappia coniugare le logiche della presenza fisica interpersonale con quelle della distanza e della digitalizzazione delle comunicazioni. L’obiettivo è quello di definire un itinerario possibile per l’educazione nella società digitale. -
Logica verbale. Quesiti di estraneità logica («Scarta uno»), proporzioni verbali, competenze lessicali
L'eserciziario di Logica verbale viene per secondo nella serie degli eserciziari della collana I-test, dopo il volume dedicato alla Logica proposizionale e alla sillogistica, del quale conserva lo stesso impianto trasversale. I quesiti sono infatti stati attinti da diverse tipologie di prove di ammissione e di selezione, dai test per l'accesso alle facoltà universitarie ai concorsi di ambito militare. Il lettore vi troverà, quindi, quesiti estratti da varie prove o banche dati, accomunati dall'appartenenza alla stessa macroarea della logica. Alla logica verbale afferiscono, in particolare, i quesiti di estraneità logica (""scarta uno"""") e le proporzioni verbali, conosciute anche come analogie tra concetti. Sebbene quesiti di questo tipo possano in prima battuta apparire come dominio della pura cultura generale, il lettore scoprirà che anche in questo campo della logica esistono regole da applicare e procedure da seguire."" -
Verso una valutazione inclusiva. Teorie e modelli
La letteratura sull'educazione inclusiva evidenzia come i principi guida dell'Education for All richiedano una ristrutturazione completa delle prassi didattiche, che andrebbe supportata da cambiamenti nelle convinzioni e nelle attitudini, così come nei metodi e nelle azioni a tutti i livelli dei sistemi educativi. La valutazione è forse l'aspetto che maggiormente resiste al cambiamento e che più di ogni altro ha il potere di vanificare e annullare le innovazioni didattiche e organizzative che la scuola italiana tenta di mettere in atto da decenni. L'intento di questo volume è quindi quello di delineare un quadro teorico e metodologico a supporto di una valutazione maggiormente inclusiva. Se l'inclusione è un concetto in progress, sensibile ai contesti culturali in cui si sviluppa e portatore di un proprio background storico, la valutazione, d'altra parte, sembra essere l'aspetto cardine sul quale poggia un'idea di scuola che si tenta ormai da tempo di superare, senza successo. La valutazione inclusiva è allora un progetto in divenire, un ponte lanciato verso il futuro, sfida e scommessa al tempo stesso. -
Didattica della comunità di ricerca. Per un'educazione democratica
Per Dirigenti scolastici, insegnanti di scuola Primaria e Secondaria, educatori.Il libro, pensato e scritto per gli insegnanti, non dimentica teorie e meta-teorie pedagogiche, ma non sottovaluta il fatto che l’educazione è essenzialmente una pratica. Offre, pertanto, un’efficace esemplificazione di teoria e pratica mediante il resoconto di un viaggio formativo realizzato in una reale aula scolastica e ispirato al curricolo della Philosophy for children. L’idea-guida intorno a cui si muove questo lavoro è la democratizzazione dell’educazione nello specifico setting della “comunità di ricerca”. Si tratta di un’idea, ma anche di una domanda, della quale è ben chiara la matrice deweyana, così come di ispirazione deweyana sono alcune proposte, sia operative che teoriche, che il testo veicola. -
Disagio giovanile e ricerca della felicità. Aspetti etici e psicopatologici
Nell'attuale ""società dell'immagine"""", permeata dal narcisismo e dalla necessità di autocelebrazione, la fisiologica condizione di fragilità delle giovani menti risulta maggiormente esposta al rischio di sviluppare stati di sofferenza psichica molto profondi. Le ricerche scientifiche sui bisogni fondamentali dell'Uomo evidenziano una realtà che i filosofi dell'antichità avevano ben chiara: la ricerca della Felicità, quale fine ultimo universale, è connessa alla piena realizzazione della vita ed ai beni di natura immateriale, quali la relazione d'amore ed il bisogno di socialità. Gli adulti hanno oggi una grande responsabilità ed un'imperdibile occasione: possono costituire modelli di riferimento """"funzionali"""", in grado di rappresentare un faro di luce nella nebbia della labilità dell'apparire, educando alla """"Bellezza"""" autentica ed agendo per la vera Felicità."" -
L'Aquila. Storia della città e del territorio. Divenire resilienti in un contesto di sviluppo sostenibile
I sedici saggi di cui si compone il volume offrono al lettore una originale riflessione sulla città e sul territorio dell'Aquila nella decade che dal terremoto del 6 aprile 2009 giunge fino alla pandemia del 2020, allargando lo sguardo all'intero Abruzzo. Tre sono le parole chiave che ricorrono: città, territorio e resilienza, che tengono insieme, in un discorso organico e improntato ai temi della sostenibilità, i diversi punti di vista adottati dagli autori. Il volume si articola in quattro sezioni: Pedagogia post-2009: Memorie e metodologie; Educazione universitaria: memorie, materiali e metodologie; Percorsi di conoscenza; e Uno sguardo verso il futuro. Frutto della collaborazione di alcuni docenti del Dipartimento di Scienze Umane dell'Università dell'Aquila, il volume fornisce approcci e metodologie innovativi per la ricerca, l'educazione, la formazione, l'insegnamento in ambito umanistico. -
L'orto diffuso. Dai balconi ai giardini comunitari, come cambiare la città coltivandola
Negli ultimi anni un numero sempre maggiore di persone si è dedicato alla coltivazione dell'orto in città. Dai balconi ai tetti dei palazzi, dalle terre abbandonate alle vecchie pensiline ferroviarie, fino alle fabbriche dismesse e occupate, l'agricoltura urbana si sta diffondendo con una rapidità straordinaria. Ovunque accade che una comunità di persone si raggruppi spontaneamente per scegliere, progettare, piantare, raccogliere e lottare per il riconoscimento da parte delle amministrazioni locali. E in questi giardini s'incontrano anziani, amanti del giardinaggio che creano aiuole fiorite, artisti che realizzano opere murali, mamme e bambini che cercano un'area di gioco, gruppi di acquisto solidale, docenti di tecniche agricole, musicisti che trovano uno spazio libero per le loro performance. Dedicarsi alla terra è diventato inoltre un piccolo gesto di resistenza che fa bene alla mente e che forma, soprattutto nei più piccoli, una consapevolezza alimentare di vitale importanza per la nostra salute e per l'ambiente che ci circonda. Negli orti, insomma, non crescono solo rape e fagiolini, ma anche autonomia economica e alimentare, cultura e natura. In questo libro-manifesto, Mariella Bussolati ci guida alla scoperta di una comunità che sta ridisegnando le nostre città, facendo scoprire un nuovo modo di coltivare e di gestire gli spazi comuni. Un testo agile e utile, corredato da fotografie, che ci racconta da vicino l'evoluzione culturale che sta trasformando il futuro dei nostri figli. -
Piante medicinali nostre amiche. Manuale di preparati di piante nazionali ed esotiche
Questa guida agile ed essenziale di piante medicinali è il frutto di esperienze dirette dell'autrice a contatto con le popolazioni native boliviane e la tradizionale saggezza dei loro ""kallawayas"""" (medici-contadini). La prima parte è costituita dalle schede di 23 piante delle quali la maggior parte è molto comune nel nostro paese, e alcune specie autoctone del Sudamerica, tutte corredate da accurati disegni e descrizioni. Nella seconda parte il lettore imparerà come coltivare, raccogliere e conservare piante, mentre nella terza e ultima parte apprenderà l'arte della preparazione di decotti, infusi, elisir, tinture, pomate e altro ancora."" -
La cucina aretina. Storia e ricette
"Partendo dalla situazione territoriale e agricola originaria, intorno all'anno 1000, Guido Gianni ci racconta una cucina figlia, come tante altre affascinanti, di grande povertà e di grande ingegno in una Toscana che ricorda, più che altre, quella contadina aspra e sordida dei romanzi di Federigo Tozzi. Da questo suolo colturale duro, magro e discreto nasce tanto più sorprendente la pianta di una cucina piena non solo di carattere, ma di complessità e finezze che andranno ad arricchire, tramite i traffici ecclesiastici di Avignone, anche il corpus storico della cucina francese."""" (dalla presentazione di Marco Guarnaschelli Gotti)" -
La cucina ampezzana. Storia e ricette
"La cucina ampezzana diverrà, ce lo auguriamo con tutto il cuore, una specie di coscienza alimentare, per ritrovare i rapporti più diretti con ciò che producono i declivi erbosi, i boschi e i campicelli: dolcezza di crema e profumi di lamponi, di fragole e di mirtilli, e tante cose buone per comporre un cibo in cui la realtà viene trasfigurata in poesia per le papille gustative."""" (dalla presentazione di Giuseppe Maffioli). Prefazione di Neri Pozza." -
La cucina delle Murge. Storia e ricette
"Chiunque sappia fare due più due in cucina e abbia un minimo di immaginazione non può che emozionarsi sino all'acquolina leggendo le ricette semplici e ingegnose in cui entrano tutti gli aromi domestici e selvatici di una terra antichissima. È un mangiare stranamente moderno: trionfo di verdure, legumi, paste, non molto pesce, poca carne, condimenti essenziali, olio di grande virtù, formaggi di semplicità omerica; e al tempo stesso pieno di suggestioni romane, bizantine, medioevali, arabe: guardate la ricetta dei """"cognotti"""" nella quale ostriche o cozze vengono infarinate e fritte, poi messe in una """"cottura"""" di miele e aceto insieme a mandorle tostate e tritate, castagne tritate, arance candite spezzettate, e dopo bollitura conservate in barattolo. Una ghiottoneria in 271 ricette."""" (Marco Guarnaschelli Gotti)" -
La cucina modenese. Storia e ricette
"'I tortellini debbono morire in brodo', 'su questa minestra non mettete mai parmigiano reggiano', 'per presentare in tavola degli impeccabili tortellini in brodo usare il semplice accorgimento di preparare una quantità di brodo quasi doppia del consueto; una metà servirà a cuocere i tortellini, l'altra a imbandirli in un brodo perfetto, limpido, non intorbidito dalla cottura della pasta.' Queste espressioni apodittiche fanno capire che in campo gastronomico c'è precisione, convinzione, intolleranza, e che ogni trasgressione provocherebbe scintille. Questo timbro affettuoso, epico, scherzoso, ma mica tanto, Bellei lo fa risuonare naturalmente nel 'cantare' di tanti altri argomenti, dal duo 'mais-castagna' al mitico 'aceto balsamico', brividoso di alchimia, dalle infinite cure per l'ammiccante zampone, alle varie epifanie dello spumeggiante Lambrusco."""" (Marco Guarnaschelli Gotti)"