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Rodari digitale. Dalla «Grammatica della fantasia» al Coding
Cosa c'entra allora Rodari con il digitale? Un lettore attento sa bene che Rodari è respinto dalle macchine disumanizzate e disumanizzanti; ma è invece attratto da quelle che hanno un comportamento a metà tra il magico e l'intelligente, e le infila un po' dovunque: dal telecomando che trasporta un mite signore dentro al televisore alla bambola a transistor che si rifiuta di farsi punire dalla sua bambina/padrona, dalla macchina ammazzaerrori del professor Grammaticus al robot creatore di slogan pubblicitari, passando per astronavi, semafori blu e taxi volanti. La stessa Grammatica della fantasia è presentata da Rodari come un ""macchina per inventare le favole"""". Partendo da questi elementi, Rodari digitale tenta di ricostruire un possibile rapporto della poetica e della pedagogia rodariana con le macchine creative per eccellenza, i computer appunto."" -
Lezioni di didattica e ricordi di esperienza magistrale
Le ""Lezioni di didattica e ricordi di esperienza magistrale"""", pubblicate nel 1913 e ristampate in numerose edizioni successive, rappresentano probabilmente il documento pedagogico più significativo e compiuto di Giuseppe Lombardo Radice e hanno costituito un vero e proprio testo basilare nella formazione della classe magistrale nei primi decenni del secolo scorso. In esse prende corpo una originale concezione della didattica che trae alimento dalle concrete esperienze maturate dall'autore nel corso di una multiforme e varia esperienza come maestro di scuola, insegnante di tirocinio e professore universitario. Nelle Lezioni si preannunciano le linee direttive della riforma della scuola elementare del 1923 di cui Lombardo Radice, collaboratore del Ministro Gentile, fu l'effettivo estensore. Si tratta, da questo punto di vista, di un vero e proprio classico della storia della recente pedagogia italiana che si inserisce a pieno titolo all'interno di quel cosiddetto movimento delle """"scuole nuove"""" che trasformò radicalmente, a partire dagli esordi del Novecento, l'immagine dell'educazione e della scuola, rendendole più sensibili e attente alle effettive esigenze del bambino. Il testo preso a riferimento è relativo alla 16a edizione del 1936, l'ultima rivista dall'Autore."" -
Dall'ICF all'universal design for learning. Itinerari didattici e prospettive inclusive
Il volume, partendo dall'analisi dell'ICF quale impianto metodologico-didattico basato su una nuova visione del concetto di salute, affronta il tema dell'inclusione e delle sfide pedagogiche cui la scuola oggi è chiamata a rispondere. La capacità della scuola di accogliere gli studenti tutti - con i loro bisogni educativi - dipende essenzialmente dalla necessità di ripensare il curricolo scolastico in un'ottica di universalità che rovescia totalmente il concetto di disabilità e dove l'approccio pedagogico dell'Universal Design for Learning prende sempre più forma. Quali pratiche inclusive vengono adoperate oggi nella scuola? In che modo vengono scelte? Quali sono le modalità con le quali vengono messe in pratica dagli insegnanti? A queste domande intende rispondere il libro evidenziando come progettazione, documentazione, valutazione e tecnologie didattiche possano rappresentare l'impalcatura su cui fondare la nuova scuola inclusiva. -
Approdi dell'umano. Il dialogare minore. Nuova ediz.
Il dialogare è una realtà antica come l'uomo. Tutti ne sanno, perché tutti lo sperimentano in bene o in male. Di tanto in tanto, però, qualcuno ne riparla, perché ha un motivo o più motivi per farlo. Qui i motivi sembrano vari. C'è l'idea non comune di considerare il dialogo un approdo, ossia vederlo come l'attraccare a un punto che è fermo rispetto a un andare insicuro, in solidarietà, in bilico sul naufragio. Eppure il dialogare è per natura dialettico, chiede movimento non staticità. C'è un filo di presunzione nel voler parlare concretamente di dialogo, come accenna il dire il tema con un verbo; ma si parla di dialogo minore: il dialogo che tutti gli uomini, consapevoli o no, bramano; a cui tutti hanno diritto; a cui l'educazione potrebbe preparare e avviare sì da prevenire tanto soffrire e tanta solitudine. Si parla di un dialogo minore per farne risaltare la bellezza folgorante. Perché il dialogo minore, al riparo dagli accademismi e dalla retorica, si muove sulle sicure coordinate della stima per l'uomo, per la sua verità, e dell'amore par l'uomo, per la sua bella perfezione. Il dialogo minore impedisce al dialogare di scadere a strumento. Sul tema del dialogare c'è l'intento di percepire i ritmi del canto fermo, quelli che permangono nei millenni. Questo vuole un affinamento: dell'udito e del gusto interiore. E qui viene avanzata l'ipotesi che ciò possa annoverarsi tra i compiti della filosofia dell'educazione. Si tratta di finalizzarne le analisi non soltanto a un dire rigoroso circa il dialogo per trovar posto in un sistema teorico, ma alla sensibilizzazione di chi è impegnato nell'educazione di altri o nell'educazione di sé. Forse è un compito insolito per la filosofia dell'educazione. A qualcuno potrebbe risultare estraneo e impugnarne la validità scientifica. Ma l'ambito scientificamente rigoroso, senza pensare affatto che ciò sminuisca il suo rigore, ammette la geometria euclidea e le geometrie non euclidee. Presentazione di Cosimo Costa. -
Educazione alla cittadinanza e al dialogo interreligioso. Le sfide del pluralismo religioso nella scuola secondaria di secondo grado
Il pluralismo religioso è una dimensione della nostra società multiculturale di cui la scuola italiana può esserne lo specchio. L'insegnamento della religione come elemento sociale può divenire un percorso per un'educazione alla cittadinanza e, come elemento personale, può essere una strada per formare al dialogo. Questo volume, rivolto ad educatori, docenti (in specie di religione) e studiosi del fenomeno della multireligiosità, ha cercato di cogliere alcune peculiarità della sfida culturale del pluralismo religioso nella scuola italiana. All'interno del testo è esaminata la questione della religious education in un'ottica europea e nell'interpretazione che ne è data nel nostro paese. Vengono poi rintracciate alcune buone prassi portate avanti nella scuola secondaria di secondo grado e nell'ultima parte si presentano sei studi caso su alcuni progetti didattici che hanno affrontato il tema del pluralismo religioso. Il volume si conclude con una proposta per l'oggi per affrontare la multireligiosità in chiave interculturale. -
La comprensione del testo. Capacità di localizzare informazioni e fare inferenze
Il presente volume, articolato in una parte teorica e in una parte metodologica, focalizza l'attenzione sulla capacità di comprensione dei testi da parte degli studenti liceali. Con linguaggio chiaro e correttezza metodologica, gli autori propongono a Dirigenti, docenti e a tutti coloro che, a vario titolo, sono interessati alla problematica alla base dell'indagine, spunti di riflessione e percorsi didattici per migliorare la capacità di comprensione del testo degli studenti a partire dalle loro debolezze. Per Dirigenti scolastici, insegnanti di scuola primaria e secondaria, e studenti universitari. -
Didattica digitale e inclusione nella scuola dell'autonomia
L'obiettivo del lavoro è quello di fornire una panoramica sull'utilizzo delle strumentazioni digitali presenti nelle classi a seguito degli ingenti investimenti effettuati attraverso il Piano Nazionale Scuola Digitale e, contestualmente, offrire riflessioni per una organica integrazione tra analogico e digitale, al fine di utilizzare una didattica più vicina alle nuove generazioni che sia in grado di valorizzare le potenzialità di ogni studente e, altresì, di promuovere, a partire dalla competenza digitale intesa come competenza di base, princìpi di cittadinanza digitale. -
La comunità professionale. Motore per il cambiamento della scuola
Questo volume raccoglie e rielabora i contributi presentati al convegno nazionale (La comunità professionale, motore per il cambiamento della scuola) che Scuola-Città Pestalozzi ha realizzato a Firenze il 10 e l'11 novembre del 2017 sia per ricostruire/rileggere diacronicamente la sua celebre storia sia per analizzare/interpretare criticamente una serie di attualissimi temi. Dai vari interventi riflessivi (tutti ricchi e stimolanti) emerge un modello di scuola che, partendo da una tradizione di scuola-pilota, può/deve farsi modello diffuso e praticabile con successo su larga scala. Modello nuovo sia per l'organizzazione degli spazi scolastici sia per le relazioni formative che lì si articolano, come pure per le pratiche didattiche e la rete di relazioni che vengono a svilupparsi tra scuola e territorio e oltre. Un modello sperimentale e tutto ben attuale nella sua funzionalità e nella sua organicità formativa: e, pertanto, da far conoscere e da rendere attivo per far crescere sempre più e al meglio la stessa «scuola dell'autonomia». -
Come fare sostegno a scuola. Teoria e pratica nella didattica inclusiva
Il volume è centrato sull’analisi della situazione del sostegno a scuola e pone l’accento non tanto sul ‘cosa fare’, definito ormai da decenni nell’impianto pedagogicolegislativo italiano, quanto piuttosto sul ‘come fare’ sostegno, tuttora uno dei maggiori nodi critici del nostro sistema scolastico. A tale riguardo, vengono anzitutto evidenziate le ombre che ancora si aggirano sul Piano educativo individualizzato/PEI che troppo spesso lo riducono ad un adempimento formale. L’obiettivo fondamentale resta, quindi, quello di rafforzare il significato di “scuola inclusiva” che sa accogliere la vasta eterogeneità dei bisogni educativi speciali e dove, nell’ambito delle interazioni tra allievi, tra allievi e docenti e altre figure interne ed esterne alla scuola, sa costruire lo spazio per atteggiamenti di rispetto e di solidarietà verso le differenze individuali. Per Dirigenti scolastici, insegnanti di sostegno e integrazione, educatori. -
Vamba e «la grandezza dei piccoli». «Il giornalino della domenica» (1906-1911)
"Ho pensato, bambini, di farvi vedere molte cose grandi negli esseri piccoli... Più tardi, nel mondo, vedrete molte cose piccole negli esseri grandi"""". Il sottotitolo del presente volume si ispira, parafrasandone il senso, alle parole di questa dedica della prima opera per l'infanzia di Luigi Bertelli, Ciondolino. Sono parole che esprimono l'attenzione che, da qui in poi, l'autore dimostrerà nei confronti dell'infanzia e della sua educazione che bene si adattano ad esprimere l'essenza anche della sua prova artistica più importante, la fondazione de """"Il giornalino della Domenica"""". Fin dal primo numero il periodico rappresentò, sia per forma che per contenuto, un notevole passo avanti rispetto ai didascalici modelli dei precedenti giornali per ragazzi con una precisa volontà di svecchiamento stilistico. La peculiarità del progetto educativo alla base del """"Giornalino"""" di Vamba risiede nel far sentire il proprio destinatario parte attiva della società in cui vive, conducendolo attraverso percorsi di educazione civile che toccano più ambiti della vita reale, senza preclusione di argomenti o uso di linguaggi troppo semplificati; l'interlocutore non era lo scolaro impegnato nell'apprendimento di aride nozioni, ma il ragazzo considerato quale persona autonomamente dotata di gusti, interessi, desideri. Nel """"Giornalino"""" trionfano piuttosto lo spirito del gioco, e dunque l'umorismo, la dissacrazione fino al paradosso, che è una delle colonne portanti dell'educazione quale ideale da perseguire, se educare significa anche e soprattutto andare oltre ciò che appare, dubitare di quanto sembra certo, maturare la capacità di rielaborare i dati e di costruire il futuro. A partire da queste considerazioni, si è indagato il ruolo che il """"Giornalino"""" ha rivestito nell'ambito della stampa periodica per ragazzi del suo tempo e il rapporto che esso ha stabilito con il suo pubblico nei termini della lettura, con particolare attenzione all'immagine di lettore ideale e immaginato che emerge dalle sue pagine, e della funzione delle illustrazioni in generale e delle copertine in particolare, a nostro parere, tra i maggiori elementi di innovazione della rivista." -
Gli studi comparativi in educazione. Approcci, modelli, ricerche
I contributi raccolti in questo volume, riprendendo la pluridimensionalità dell'educazione comparata, si muovono tra passato e presente, tra la prospettiva storica e quella attuale che comprende anche nuove frontiere, come l'etnografia educativa. Il tentativo è quello di dar conto, seppur in maniera parziale, di una ""scuola italiana"""" di educazione comparata che annovera pedagogisti importanti come, ad esempio, Luigi Volpicelli, Giovanni Calò, Mauro Laeng, Aldo Visalberghi, Alessandro Leonarduzzi, Vittorio Telmon, Lamberto Borghi, Giovanni Gozzer e altri studiosi. Questi pedagogisti non si sono occupati esclusivamente di educazione comparata, come è avvenuto per comparativisti in altre nazioni europee o in altre parti del mondo, ma gli studi che hanno compiuto, a partire dagli anni Cinquanta del Novecento, sono stati estremamente significativi e si può dire abbiano tracciato una """"via italiana"""" che altri studiosi più giovani hanno potuto seguire e sviluppare. Il volume si colloca sulla scia di tutti questi studi e tenta di gettare un fascio di luce su alcune tematiche della storia dell'educazione comparata italiana, ponendola in dialogo con la tradizione europea e mondiale."" -
Progettare il cambiamento educativo. L'impegno di Marcello Trentanove tra comunità e territorio
È qui ricostruita l'attività, intensa e precorritrice, di un direttore didattico d'eccezione, Marcello Trentanove, che ha operato nel Circolo di Bagno a Ripoli (FI) fra il 1962 e il 1990, anno del suo pensionamento. È stato anche, a lungo, Presidente del CEMEA toscano. A ricomporre le varie tessere, concorrono le testimonianze e le analisi di insegnanti, amministratori comunali, genitori, rappresentanti dei CEMEA e dell'MCE, magistrati e docenti universitari, che con lui hanno interagito nei quasi quarant'anni di permanenza a Bagno a Ripoli. Il volume, diretto a quanti lo hanno conosciuto e apprezzato, è rivolto in primis ai futuri insegnanti quale luminoso e fertile esempio di impegno per la scuola. -
Resistere alla scuola (tra sogno e realtà)
"A scuola non si va per imparare un mestiere e nemmeno per specializzarsi in una qualsiasi competenza. Si va per provare ad affrontare, e prima di tutto a vedere, ciò che ancora, grandi, non sappiamo fare: l'esistenza, la sua assurdità, la sua bellezza. Tale incerta e solida utopia condivisa tra allievo e docente ci apre una prospettiva non definita, né sicura, e forse nemmeno del tutto razionale, ma, ciò che conta di più, in qualche modo incantata"""". Con queste premesse, il presente volume propone un'idea di scuola, che si intreccia con una scuola vissuta come laboratorio in lockdown, nell'atmosfera un po' irreale imposta dalla Didattica a Distanza. Al cuore di questa idea il senso stesso della scuola e la parola, come presenza reale e poetica, come incontro tra studenti e docenti, per ritrovare, attraverso la costruzione dell'immaginazione, del sogno, la parte più autentica e concreta della realtà, per ridare vita a quello che rischiava di essere soltanto un vago ricordo: la relazione educativa in presenza." -
Le povertà tra colonialismo e globalizzazione. Il valore educativo della solidarietà
Le povertà, l’educazione, la crisi della società attuale, la relazione con l’altro come elemento insostituibile dell’intera esperienza della persona, in un mondo che cambia velocemente, il rifiuto della disumanizzazione e l’idea prevalente, secondo la quale, bisogna distinguere nettamente il male della violenza e il bene della non violenza, sono i temi trattati nel presente volume. Sullo sfondo, l’Africa con la sua storia e le sue contraddizioni. Consigliato a chi si occupa di cooperazione internazionale, di storia, di politica e sociologia. -
Gianni Rodari. Incontri e riflessioni a cento anni dalla nascita
La ricorrenza del centenario dalla nascita di Gianni Rodari costituisce un'occasione straordinaria per tornare a riflettere sull'opera di un autore che ha cambiato il volto della letteratura per l'infanzia in Italia nel corso del Novecento. Il libro mette a disposizione degli studiosi e degli appassionati all'opera di Rodari un ricco ventaglio di saggi per riscoprirne la complessa e articolata figura di scrittore, intellettuale, educatore, animatore culturale e di 'italiano' di successo. Non a caso, a tutt'oggi, Rodari rimane uno degli scrittori italiani in assoluto più tradotti e conosciuti all'estero. Oltre a valersi della partecipazione di molti studiosi di spicco dell'opera rodariana e di alcuni fra i maggiori studiosi di storia della letteratura per l'infanzia, il volume offre la possibilità di acquisire un'immagine di Rodari rispondente alla dimensione internazionale della sua eco e della sua fortuna. Se ne potrà ricavare una visione complessa e articolata dell'opera e del personaggio, 'uomo di cultura', capace di provocare ancora ampiamente la cultura dell'educazione e di generare sorpresa fra gli spazi dell'immaginazione contemporanea, attraverso la sua vitalità fantastica. -
Sonno. Cosa può non andare nella nostra vita
Il tema principale è il sonno. Componente essenziale della nostra vita come il mangiare e il bere. Mentre non ci scorderemo mai di mangiare e di idratarci, nel corso degli ultimi cinquant'anni ci stiamo dimenticando cosa vuol dire dormire. I numeri sono impressionanti e le conseguenze di questa situazione non sono affatto tenuti in giusta considerazione. Ecco, dunque, l'idea di inserire informazioni basilari con lo scopo di indurre il lettore a rivalutare e correttamente analizzare situazioni simili del proprio vissuto trovandone una congrua spiegazione, in un racconto tutt'altro che fantasioso. Andrea è il nome del personaggio di questa lettura che si alterna tra vissuto e sogni dell'autore attraverso un'analisi autobiografica, formazione professionale e aspirazioni future. Le informazioni scientifiche contenute nel libro sono frutto di studi, ricerca bibliografica ed esperienze maturate dall'autore sul campo della Neurofisiologia e della Medicina del Sonno. -
La valutazione come sistema
L'obiettivo del presente lavoro è quello di operare un'analisi sull'evoluzione dei processi valutativi nel sistema scolastico italiano. Partendo dai diversi approcci alla valutazione presenti nella letteratura scientifica e attraverso un excursus storico-istituzionale in cui si ripercorrono i principali riferimenti normativi che hanno condotto alla definizione del Sistema Nazionale di Valutazione, si intende riflettere sui diversi strumenti e sui principali modelli che, attraverso l'integrazione dei dati resi disponibili dalle singole istituzioni scolastiche tramite l'autovalutazione, consentono l'elaborazione di un quadro di riferimento unitario e flessibile in grado di migliorare la qualità del sistema scolastico nazionale tenendo conto delle peculiarità e della complessità che caratterizzano l'organizzazione scolastica stessa. -
La sindrome di Down: conoscenze attuali e prospettive di cura
Questo libro analizza il lavoro in corso in genetica, epigenetica e farmacologia cognitiva rilevante per la neurobiologia della Sindrome di Down. Nonostante un gran numero di limiti concettuali e metodologici di questi studi, il carattere preliminare della maggior parte dei risultati riportati e le lacune biologiche tra la cognizione animale (murina) e umana, sembrerebbe che questa tendenza della ricerca abbia un potenziale per migliorare la neurobiologia ed eventualmente gli aspetti comportamentali delle persone affette dalla Trisomia 21. Un ulteriore sviluppo può essere garantito e realizzato solo se i nostri Stati lo vorranno davvero e forniranno finanziamenti per la ricerca di base e applicata. Lionel Penrose, uno dei grandi pionieri inglesi nello studio della disabilità cognitiva nel secolo scorso, ha affermato che ""Una società dovrebbe essere giudicata per il modo in cui si prende cura dei suoi membri meno privilegiati"""" (Archives of University College London, citato da Kevles, 1999, p. 157)."" -
Diventare insegnante di religione cattolica oggi. Le sfide psico-pedagogiche, metodologico-didattiche e legislative per il docente di RC
Il presente volume vuole essere una guida intelligente alla preparazione dei docenti al concorso di Religione Cattolica ma, al contempo, vuol rappresentare un valido ausilio per i docenti già in servizio. Un tempo si riteneva che bastasse conoscere per insegnare ma in realtà non è così e non lo è mai stato, dato che l'insegnare comporta non solo conoscenze plurime di fondo, ma anche competenze specifiche di natura enciclopedica (nessuna paura: qui l'aggettivo è inteso nel suo significato originale, da 'enkiklo-paideaia', cultura in circolo, cultura a tutto tondo) che attengono non solo alla conoscenza di contenuti, ma anche alla conoscenza del target di riferimento (studenti dai 3 ai 18 anni), alla padronanza approfondita dei migliori metodi di insegnamento/apprendimento, al possedere le indispensabili cognizioni psico-pedagogiche e didattiche e, infine alla conoscenza della società in cui i nostri allievi saranno chiamati a vivere. La scommessa dell'insegnante inclusivo si colloca qui: preparare un uomo e un cittadino che abbia gli strumenti cognitivi e socio-emotivi in grado di farlo vivere con spirito critico e creatività in una società che comunque abbisogna e abbisognerà sempre più di essere democratica e sempre più migliorabile. Da qui il valore proiettivo del docente di Religione Cattolica in particolare: non educa solo per l'oggi, ma per il domani, perché i nostri alunni siano competitors cooperanti per una società migliore, per un domani migliore. Senza ambire all'esaustività, impensabile in qualsivoglia tentativo di illustrazione o spiegazione di una realtà tanto articolata e complessa come quella scolastica, il testo si propone come lettura di accompagnamento e di supporto per una sistematizzazione delle informazioni che i docenti in servizio e gli aspiranti al ruolo potrebbero in parte già possedere e che sono qui organizzate in un discorso che tende a descrivere i principali processi nei quali l'insegnante deve ""saper essere"""", con consapevolezza e competenza."" -
«L' uomo è l'acqua». Il rapporto ancestrale tra l'uomo e l'acqua
Questo libro è stato pensato e scritto per introdurre il lettore verso una più ampia riflessione del rapporto ancestrale tra l'uomo e l'acqua valutando il processo che ha determinato lo sviluppo umano. Tesi di natura biogenetica, che partendo da un'analisi della filogenesi umana, considera i processi di natura ontogenetica, per analizzare gli aspetti che riguardano il lungo e complesso percorso che, i processi evolutivi della specie e gli articolati aspetti di apprendimento si legano alla motricità in acqua. Il testo analizza aspetti fisiologici, biomeccanici e pedagogici per finire allo studio delle discipline acquatiche ed ai processi energetici e nutrizionali. Si rivolge agli studenti di scienze motorie ed a tutti coloro che vogliano approfondire o siano intrigati da tali tematiche.