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A distanza: insegnare e apprendere
Progettare e realizzare un testo per l'istruzione a distanza richiede, al pari di ogni altra situazione scolastica, che si effettuino scelte impegnative per ciò che riguarda il modo in cui si provvede alle diverse esigenze dell'attività didattica e agli aspetti organizzativi che vi sono connessi ed occorre che le varie soluzioni siano accuratamente preordinate e che siano composte fra loro in un insieme dotato di coerenza. Assume pertanto un rilievo prioritario la precisazione della strategia che si intende attuare: rispetto ad essa si potrà poi stabilire quali scelte siano preferibili per la comunicazione dei messaggi... -
Cura educativa, relazione d'aiuto e inclusione. Le categorie fondative della pedagogia speciale nelle professionalità educative
L'aver cura implica il reciproco riconoscimento e la massima valorizzazione delle originali potenzialità di ogni soggetto, allo scopo di migliorarne la qualità dell'esistenza. Nei confronti della persona con disabilità è necessario saper costruire o ri-costruire una relazione educativa intesa come relazione di aiuto autentica ed emancipativa, affinché l'altro, gradualmente, sia in grado di riprendersi cura di sé per realizzare il proprio essere. Ai professionisti della cura educativa e dell'aiuto spetta il compito di promuovere nel ""diverso"""" la ri-apertura di un discorso (progetto esistenziale) che, a causa dell'incontro con il deficit, è stato precocemente interrotto o già predeterminato. In tal senso, cura educativa ed aiuto costituiscono prioritarie categorie fondative della Pedagogia speciale intesa come scienza attenta alla costante rilettura delle professionalità educative impegnate nella complessa e delicata sfida del raggiungimento di un buon livello di qualità del processo di inclusione scolastica e sociale delle persone con """"bisogni educativi speciali""""."" -
Perché tutto è musica. Un progetto di educazione musicale integrata per bambini in età prescolare
"Perché tutto è musica"""" è un lavoro incentrato sull'importanza dell'educazione musicale per i bambini in età prescolare, e sull'esaltazione di una didattica alternativa che rende la musica un bene culturale alla portata di tutti. Ciascun bambino ha diritto alla musica e ciascun insegnante, seppur non musicista, ha la possibilità di portarla nella scuola, attraverso un'offerta interdisciplinare e transdisciplinare, volta ad individuare la musica che vi è in ogni cosa, con l'obiettivo di creare raccordi fertili e stimolanti per chi apprende. Una proposta innovativa che parte dalla centralità dell'ascolto per concepire la musica come lingua madre di tutti, un linguaggio prima che un'arte, comunicazione estetica prima che codice simbolico, in grado di stimolare l'intelletto umano, rendendolo ricettivo verso tutti gli apprendimenti." -
Come educare il lettore digitale. Tra spazio narrativo e comprensione umana
Internet, l'iphone, il nutrimento quotidiano offerto agli strumenti tecnologici, whatsApp, sms, Instagram, Netflix, sono ambienti di ancoraggio per tutti; posti di telecomunicazioni, spazi controllati dal grande fratello orwelliano che si occupa di dardeggiare con le immagini, le parole, le storie, i fatti, le fake news. La lettura di un libro può facilmente essere condivisa con l'uso di questi strumenti tecnologici. Se si predisponessero le azioni di equilibrio tra l'uso dei due strumenti di comunicazione (cartacei e digitali) sarà possibile approfondire l'importanza che la comunicazione assume nel nostro tempo. Un tempo invisibile o un tempo di pietra tra le pietre? Il nostro tempo necessita di spazi di conversazione approfondita, esplorativa e umana. Bisogna ridare alla comunicazione umana quelle potenzialità che possedeva un tempo, quando la comunicazione orale aveva una tensione tutta civile, costruttiva e democratica. La comunicazione orale era il progetto quotidiano che si innervava alla passione di ascoltare, condividere, partecipare e sognare un nuovo futuro. -
Ariel e l'albero dei cachi
Un bambino ebreo e la sua bicicletta nella Ferrara delle discriminazioni razziali. ""Ariel e l'Albero dei cachi"""" racconta la vita che scorre verso la tragedia delle deportazioni, in una Ferrara autunnale. L'autore, Alessandro Marcigliano, ferrarese di nascita, narra, partendo da ricordi familiari, un momento tragico della nostra storia recente, trasformandolo in una favola commossa per ricordare tutte le bambine e i bambini vittime dell'Olocausto. Le illustrazioni di Chiara Sgarbi, anche lei ferrarese, accompagnano le parole dell'autore creando una quinta malinconica su cui corre la bicicletta di Ariel. Nel testo, una prefazione del Rabbino di Ferrara, Rav. Luciano Meir Caro, e una nota dell'autore che delinea il contesto storico in cui si svolge la narrazione e i riferimenti personali che ne sono all'origine. Età di lettura: da 7 anni."" -
Montaigne, rivoluzionario pacifico. Rileggendo gli Essais sub specie educationis
Nei Saggi di Montaigne, intellettuale geniale del Cinquecento francese, vi sono suggerimenti non trascurabili a andare oltre l'educazione come attività fattuale per insegnare valori pensati alla base della vita comunitaria impegnata per il benessere dell'umanità. Piccolo nobile di provincia - conservatore ma, nella sua essenza, vero è proprio rivoluzionario pacifico - egli sogna di dar vita a uno Stato nuovo per uomini nuovi guidati da un indomabile spirito di libertà e d'indipendenza, alieni da fanatismo religioso, da guerre sanguinose, dagli ignobili genocidi da conquistadores. Non definisce un'idea di educazione scientificamente impostata, ma ne prepara la strada proponendola come un ideale. È questo il cuore della suggestiva lettura 'sub specie educationis' proposta in queste pagine da Giovanni Genovesi, dopo aver navigato nel mare magnum di un'affascinante opera che parla di tutto; un'opera in cui agiscono centinaia di personaggi di ogni epoca tra i quali Montaigne s'insinua per cercare, senza posa, di mettere alla prova il proprio giudizio, di costruire il proprio io, tra le tempeste di un mondo ondivago e fluttuante, in cui facile è perdersi. -
La didattica inclusiva
L'inclusione scolastica degli studenti con difficoltà, a più di trent'anni dall'entrata in vigore della legge n. 517/1977, si presenta oggi come un processo ancora in evoluzione. Occorre riconoscere, tuttavia, che tale processo ha apportato profonde innovazioni nel sistema di istruzione italiano. La scuola rappresenta un luogo privilegiato di crescita non solo personale ma anche sociale, pertanto, la prospettiva dell'inclusione esige una pedagogia basata sulla promozione delle potenzialità personali. Partendo da tali considerazioni, l'obiettivo del presente lavoro è quello di operare un'analisi sull'evoluzione dei processi inclusivi nel sistema scolastico italiano ed offrire spunti operativi per tutti coloro che, a seconda dei diversi ruoli e delle diverse professionalità, sono coinvolti nei processi di inclusione. -
Organizzazione e strategie di intervento nei servizi per l'infanzia
Nel presente volume si analizzano gli aspetti organizzativi, didattici ed educativi dei servizi rivolti all'infanzia. Dopo un importante excursus storico, che in Italia prende avvio dalle proposte/realtà assistenzialistiche dei primi anni dell'800, l'autrice esamina le nuove tipologie dei servizi educativi, ponendo l'accento sull'importanza della centralità del bambino e del delicato e complesso ruolo dell'educatore. Inoltre, evidenzia il significato valoriale della relazione tra gli educatori e le famiglie, soprattutto in considerazione delle profonde trasformazioni sociali degli ultimi anni. Vengono approfondite le tematiche inerenti la didattica e le strategie metodologiche, in un contesto in cui, il gioco e le attività narrative risultano essere fondamentali per lo sviluppo dei bambini e ai fini della realizzazione di progetti educativi di qualità. -
Libertà liberata. Libertà, legge, leggi
C'è una realtà propria dell'essere umano, di ognuno, che la si può dire perfettibilità, o più semplicemente capacità e bisogno di educazione. Da sempre essa ha costituito un problema per la teoria e per la prassi. Oggi, anche restando in ambito dimensionato come tempo e come spazio, è inevitabile una constatazione: il malessere della pedagogia e l'enigma dell'educazione quali fenomeni tra i più inquietanti e incombenti. -
Cittadinanza e Costituzione. Educazione civica. La scuola per vincere la povertà educativa
Queste pagine analizzano criticamente le questioni oggi più dibattute intorno al pianeta scuola. Evocando il metodo socratico, l'Autore dialoga in presa diretta con insegnanti, studenti e relative famiglie. Interpella così l'intera comunità educativa circa l'impellenza di conformare in primis l'organizzazione e la funzione delle Istituzioni scolastiche alle epocali trasformazioni della civiltà post-globale e post-Covid19. Il testo illustra dunque l'innovativo progetto disegnato dalla legge n. 92 sulla educazione civica. La quale è appunto finalizzata a superare l'attuale povertà educativa, mirando a formare nuove generazioni rese consapevoli e responsabili, anzitutto tramite l'apprendimento dei valori della Cittadinanza e della Costituzione. Presentazione di Mario Bellucci. -
La scuola contro la barbarie
Quella che emerge con evidenza dalle pagine di questo libro è l'esigenza di una inversione della linea evolutiva (che, al momento, è soprattutto involutiva) attraverso la quale si viene definendo il profilo di bambini e ragazzi. Bentolila indica il percorso da seguire, che appare in negativo solo ad una lettura sommaria. Contrapporsi alla barbarie, riaffermare il primato della ragione, potenziare il linguaggio per consentire l'espressione di un pensiero originale e autonomo sono i primi, fondamentali passi da compiere. Prefazione di Benedetto Vertecchi. -
Flipped learning. Applicare il modello di apprendimento capovolto
Questo libro è rivolto a quei professori e professoresse che credono che è possibile migliorare l’apprendimento dei nostri alunni. Docenti che cercate nuovi esempi di modelli e metodi da seguire, che cercate consigli e orientamenti per applicare queste innovazioni nelle vostre discipline. Questo libro vi aiuterà a comprendere il perché il modello di apprendimento capovolto o flipped learning migliori il raggiungimento di risultati molto variegati di apprendimento che includono l’acquisizione di conoscenze disciplinari, la loro comprensione ad un livello minuzioso, la capacità di sapere come applicarle e trasferirle in nuove situazioni, e l’esercizio di competenze trasversali. Per Dirigenti scolastici e insegnanti di ogni ordine e grado, Professori universitari e studenti. -
Quale scuola nel futuro?
Il 2020 sarà ricordato come l'anno della grande pandemia. Il Covid19 ha toccato tutto il pianeta, ha sconvolto la vita di donne e uomini, ha separato e confinato parenti e amici, diviso le famiglie, negato il lavoro, abolite le feste, mortificato lo sport, la musica, il teatro, ha ammorbato l'atmosfera, debilitato ogni forza, infettato, ucciso. Come poteva lasciare indenne la scuola? Ha fatto danni anche fra noi, non solo marcando difetti e deficienze, ma anche e soprattutto impedendo il normale svolgimento del nostro lavoro E tuttavia, minando antiche certezze, ha fatto intravvedere, fra il certo e l'incerto, nuove possibilità organizzative e didattiche e nuovi paradigmi culturali. Temibili alcuni, da esplorare altri. La scuola di domani ha problematiche originali, mai sperimentate nel passato. Ci toccheranno nuovi impegni, nuove fatiche, ma anche vivace immaginazione e grande fiducia. -
Sui temi dell'umano. Il concreto umanarsi per una filosofia dell'educazione
«L'educazione è una forza debole» e le emergenze educative in una società espansa e in espansione quale la nostra sono ormai tante. Bisognerà «saper incontrare» l'altro al fine di far passare l'umanazione attraverso l'educazione, pena il dilagare dell'emarginazione e della disumanazione. Bisognerà «educare all'amore» per stimare l'altro, per ""servire"""" l'altro, per dialogare con l'altro. Un intento che negli scritti riportati in quest'ultimo Quaderno, si traduce facilmente con il verbo """"curare"""". Per Edda Ducci si cura nella misura in cui si condivide umanamente la vita non semplicemente operando un'attività. Si cura invece attivando le proprie energie, lasciandole trapelare, senza imporle, senza millantarle."" -
Beatitudini e Padre Nostro nel Vangelo di Matteo
Le Beatitudini dovrebbero essere conosciute dai Cristiani come manifesto di vita ma, a causa della non facile lettura del testo, sono poco diffuse e conosciute. Da qui il desiderio di renderne accessibile la comprensione ai bambini. Così anche il Padre Nostro – strettamente connesso alle Beatitudini – può trasformarsi da recita di una preghiera in un vero e proprio impegno di vita, per un mondo fondato sull'amore, la fratellanza e la giustizia. Il libro si articola in più sezioni: una sezione iniziale con immagini e spiegazioni delle Beatitudini e del Padre Nostro; una seconda sezione con proposte di attività per la comprensione del testo, che è possibile utilizzare con i bambini; una terza sezione di approfondimento finale che fornisce invece un supporto e si presenta come un'utile guida agli adulti per il catechismo e la lettura del Vangelo con i più piccoli. -
Carlo Tresca. Ritratto di un ribelle. Nuova ediz.
«Per molti decenni, Tresca era stato percepito dai difensori dello status quo come un pericoloso anarchico, un nemico dello Stato e del capitalismo borghese, e la percezione era corretta. Tutt'altro che un rivoluzionario in poltrona, Tresca significò azione, avendo combattuto per decenni nelle trincee della lotta di classe, per usare una delle sue immagini preferite. Il timore che incuteva, all'apice della sua carriera, fu descritto in modo appropriato dall'eminente storico del sindacato David Montgomery: Tresca era ""un uomo che incarnava veramente la visione che i conservatori hanno di un agitatore capace di scatenare la rivolta con un discorso"""". Con la sua personalità carismatica e la sua potente oratoria Tresca era certamente in grado di accendere con un solo discorso la rivolta tra i lavoratori in sciopero o tra i dimostranti ed è ciò che fece innumerevoli volte nel corso della sua tumultuosa carriera transnazionale, durata oltre cinque decenni tra Italia e Stati Uniti» (dall'Introduzione). Presentazione di Francesco Susi."" -
Insegnare oggi nella scuola dell'infanzia. Bambini, contesti, progettualità e curricolo. Nuova ediz.
Il volume delinea e approfondisce alcuni aspetti della professione insegnante, fondamentali per poter svolgere con maggiore consapevolezza la propria funzione: la conoscenza delle principali teorie psicopedagogiche nella storia della psicologia e della pedagogia; la conoscenza dei Documenti ufficiali rivolti alla scuola dell'infanzia, a partire dagli Orientamenti '91 fino alle Indicazioni nazionali per il curricolo 2012, al Decreto attuativo n. 65 del 2017 che hanno contribuito a stimolare l'approfondimento e la ricerca nella programmazione organizzativa e didattica; la capacità di elaborare progettazioni adeguate e aderenti alle esigenze evolutive dei bambini, unità di apprendimento che tengano conto delle recenti disposizioni ministeriali e delle indicazioni europee; la capacità di strutturare e definire curricoli espliciti e impliciti, nella descrizione dei traguardi di sviluppo per campi di esperienza e nell'organizzazione di spazi, tempi e contesti educativi; la necessità di una formazione docente adeguata, approfondita alla luce delle più recenti teorie pedagogiche: la relazionalità educativa e le riflessività sull'azione didattica. Tali temi, costantemente intrecciati e connessi tra loro in un percorso globale e unitario, sono approfonditi di volta in volta, con riferimenti costanti e continui al bambino e alle sue modalità di apprendimento, ai Documenti ufficiali rivolti alla scuola dell'infanzia, alla progettazione curricolare, alla metodologia didattica. Il testo pertanto si presenta come un itinerario utile rivolto non solo a coloro che si avvicinano per la prima volta al mondo dell'infanzia e della sua scuola, ma anche a tutti coloro che intendono conoscere e approfondire il valore essere insegnante e del fare scuola oggi. -
L' ABA in azione. Una guida operativa per insegnanti, terapisti e genitori
Il volume, pensato per essere una guida operativa, descrive sinteticamente le basi filosofiche ed i principi fondamentali dell'ABA (Analisi Comportamentale Applicata). A seguire vengono suggeriti i primi passi che insegnanti, terapisti e genitori dovrebbero seguire per fornire ai bambini con autismo o DSA, durante le fasi dello sviluppo, un'educazione e un trattamento basati sui principi comportamentali. Il terzo Capitolo è dedicato alle procedure per valutare, misurare e rappresentare graficamente il comportamento. Nel quarto Capitolo sono descritti i setting di insegnamento ""strutturato"""" e """"naturale"""" dove vengono implementati normalmente i trattamenti educativi. Il quinto capitolo prende in esame le procedure di intervento per il cambiamento comportamentale. Infine, si affronta la gestione e il trattamento dei comportamenti-problema presentando alcune procedure di intervento."" -
L' atelier musicale. Indicazioni pedagogiche e strumenti didattici
L'atelier musicale declina le tesi pedagogiche esposte nel primo volume, ""Perché tutto è musica"""", in prassi educative e didattiche che pongono il linguaggio musicale al centro di tutte le esperienze di apprendimento. Si offre un itinerario di educazione musicale tracciato attorno al concetto di interdisciplinarietà, partendo dalla musica come linguaggio conduttore e generatore di significati a più dimensioni, volti a promuovere una conoscenza che integri i saperi disseminati in ogni spazio e in ogni tempo dell'educazione. La chiave di Sol è la creatività, processo plurisensoriale che abilita mente e corpo ad una formazione armonica del soggetto, a quel prendere forma e dare forma come composizione autonoma e creativa della soggettività. Il pentagramma è l'atelier, spazio dinamico e sconfinato, crocevia di linguaggi poetici, laboratorio del pensiero, officina delle idee, luogo del fare e dell'essere aperto alla ricerca, alla sperimentazione e all'innovazione."" -
Gioco, attività motoria, disabilità. Per una pedagogia del movimento
In questo saggio abbiamo preso in considerazione i principali contributi teorici sulle tre parole chiave: gioco, attività motoria, disabilità, cercando di inquadrarle in ambito sociologico, filosofico e pedagogico capaci di racchiuderne il significato stesso che direttamente o indirettamente coinvolge scienze, saperi, linguaggi, età, professioni. Una concezione olistica dell'attività ludica e motoria che preveda anche una teoria che incontri la pratica, fuse insieme, offrendo, suggerendo, a chi si prenderà cura della Persona nel lungo viaggio dell'educazione e della formazione, contenuti che lo possano aiutare, far riflettere, e perché no, anche mettere in crisi. Nell'insegnamento-apprendimento del III millennio deve imprescindibilmente essere trattato il medium del videogioco, soprattutto se pensiamo ai gruppi-classe delle generazioni Z e alpha: perché l'odierno ""uditorio"""" è già pronto a recepire i forti messaggi traghettati da questo media intrinsecamente interattivo.""