Sfoglia il Catalogo ibs017
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 5161-5180 di 10000 Articoli:
-
Notte d'estate
Eros è un giovane e sfaccendato insegnante di matematica, che, finita la scuola e nell'attesa di partire per le vacanze estive con gli amici, vaga alla ricerca di un modo per riempire quelle giornate piatte e afose. Gli viene in mente per puro caso di dedicarsi a un passatempo un po' particolare: entrare in chiesa e confessare peccati tutt'altro che convenzionali al fine di destare scandalo nel prete di turno. Ma presto si annoia, sente di dover dare un'ulteriore svolta a quella monotonia estiva; decide quindi di intraprendere il passo successivo e, con tanto di abito e messale, finisce per recitare lui stesso la parte del prete confessore, concedendo il perdono a coloro che cercano in lui una parola di conforto: una donna che si è concessa senza alcun freno al marito, una ragazzina che ha disobbedito alla nonna e ha rubato una matita, e la sacrestana che ha per l'ennesima volta litigato con la sorella. Queste sono solo alcune delle anime ""colpevoli"""" con le quali Eros ha a che fare, e il gioco fila liscio e indisturbato finché non incontra una parrocchiana di nome Anna, che gli farà trascorrere il resto delle vacanze in modo molto diverso da quelle che erano le sue aspettative iniziali."" -
Una relazione pericolosa
Dal cuore di Positano a Praga; attraverso una crociera lungo i fiordi norvegesi fino a Capo Nord. Fuori scenari in continua trasformazione; dentro una vita sempre in bilico tra passione e distacco. Gregor Läkla, emerito dell'Università di Praga, intrattiene una relazione con Josephine, donna matura ed elegante. Ma vicino a sé ha anche Christine, la figlia sedicenne di un suo collega d'accademia, che tenta in ogni modo di provocarlo, di sedurlo; sempre pronta a mostrare una sensualità capace di metterlo alia prova. Sicché ciò che ogni volta riesce a salvarlo è il saper vedere in lei l'innocenza e l'insicurezza di una ragazzina che ha bisogno di attenzioni. Se nell'intimità ci si può mostrare senza veli e i sentimenti sorgono spontanei, in pubblico bisogna difendere la forma per salvare le apparenze. Così che solo l'amore per la musica gli è pubblicamente concesso, in particolare per l'opera di Antonin Leopold Dvorák, compositore boemo, che riesce a risvegliare in lui le passioni profonde della nazione e dell'eros. Il significato che assume la crociera, allora, è quello di una lunga attesa del concerto finale tra i fiordi, per potersi abbandonare alle emozioni più autentiche senza bisogno di nascondersi dietro la maschera dell'autorità e del potere accademico. Solo lì Gregor avrà modo di attingere a quel mondò tutto al femminile che, cercato per una vita, sembrerà diventare finalmente possibile. -
Disarmare il nome
La raccolta poetica ""Disarmare il nome"""" è un tentativo di rappresentare la difficoltà di conoscere e di comprendere, di mostrare i limiti della parola e del nostro sguardo sulla realtà. Di fronte alle cose e al mondo che non tornano, che sfuggono alla conoscenza e al possesso, c'è un soggetto incerto dal quale queste poesie vogliono partire, con gli strumenti del dubbio e dello spaesamento, per cercare le tracce di una condizione etica, di un atteggiamento che nella mancanza di punti di riferimento (o di soluzioni) possa ancora considerarsi consapevole, autonomo, responsabile. Nelle poesie di Roberto Ariagno entrano in gioco la memoria, i ricordi, le sensazioni dell'autore ma anche dipinti di """"nature morte"""" che evocano invece un qualcosa di ben preciso, ovvero i sentimenti che scaturiscono da esperienze di vita, o da ciò che ancora si deve vivere."" -
Il viaggiatore delle catastrofi
Un uomo ha visto le torri gemelle crollare davanti ai suoi occhi, moltissimi innocenti morire e improvvisamente la sua coscienza del mondo è cambiata. La moglie è con lui, ma presto tra i due avviene una separazione, dolorosa e inevitabile: l'uomo sceglierà di stare con i più deboli e i più sfortunati, le vittime senza colpa delle catastrofi naturali che subito si trasformano in tragedie collettive e individuali. Architetto in una città mediterranea del nord italiano che ha amato molto, tanto da seguirne attivamente l'evoluzione urbana, egli lascia il suo paese per cercare l'uomo ovunque vi sia una catastrofe, come volontario pronto ad aiutare coloro che soffrono, laicamente, ma anche per aiutare se stesso, sollevarlo dalla propria paura della morte come della vita. Dunque, noi tutti seguiamo il protagonista lungo i suoi viaggi, sorta di Ulisse contemporaneo, a New Orleans dove impazza il grande uragano con un nome di donna, come a Mumbai o in una Palestina segnata dall' odio e dalla violenza. In ognuno di questi luoghi Bruno N. incontra le persone più disparate, vivendo l'esperienza di uno straniero che subito, occupandosi delle vite degli altri, diventa parte di esse, di quelle persone, delle loro paure e delle loro speranze. -
Il figlio della fortuna
“Il figlio della fortuna” si rivolge a tutti indistintamente, ognuno di noi può immedesimarsi con almeno uno dei personaggi che si muovono all'interno dei venticinque racconti che compongono questa raccolta. Con toni che vanno dall'ironico e umoristico all'enigmatico e riflessivo, Egidio Capodiferro descrive, con lo sguardo che solo i ""semplici"""" sanno usare, episodi di vita quotidiana: la difficoltà di un titolare di una gioielleria nell'assumere una nuova commessa, l'equivoco che viene a crearsi intorno al furto di un anello, la rivincita di uno scultore incompreso, il salvataggio di una bambina che avrà come epilogo i festeggiamenti di un matrimonio, quattro amici in viaggio in macchina. Racconti in cui a volte compare il senso di noia della vita, di insoddisfazione per il lavoro e per i soldi, o il naufragio di progetti personali, i rapporti conflittuali con i propri genitori, ma in cui non manca mai l'amore, il desiderio, il rapportarsi con l'altro. Niente di più ordinario, dunque, all'apparenza, nonostante spesso, si sa, sono le cose più semplici in qualche modo a stupirci di più."" -
La parola e il rumore
Costanza, avevo, di/dimenticare/Alternando/momenti d'ozio mentale ad attimi di angoscia febbrile. -
L'ultima notte
In una notte può succedere di tutto. Al protagonista de L'ultima notte, timido studente in procinto di affrontare l'esame di Maturità (quando si chiamava ancora così), accade semplicemente di capire che il tempo dell'infanzia, ormai, è finito per sempre. E che le persone con cui ha condiviso anni di vita non sono quelle che sembrano. Succede tutto in riva al mare, in una località dell'Adriatico: tre compagni di classe e tre amiche conosciute in discoteca aspettano l'alba, ma nulla andrà come previsto o sperato. Una storia ambientata in pieni anni '80, tra cabine telefoniche e musica dei Simple Minds, timide proteste studentesche e motorini che sfrecciano; un tempo lontano e dimenticato, come i suoi miti e le sue icone, ma ancora ben vivo nella memoria di chi lo ha vissuto. -
Lo stigma
"[...] Ragliani si rivolge direttamente al lettore (e probabilmente anche a se stesso), e lo invita ad una consapevolezza nuova, terribile ma sostanziale: la presa di coscienza dell'esistere, in tutte le sue declinazioni, è esercizio di disciplina, così come la privazione e la sottrazione di ogni elemento cui è possibile rinunciare, cui è persino doveroso rinunciare. E un'attitudine estrema, che di certo non salva, affine all'ascesi e ad una spiritualità affrancata da qualsiasi definizione fideistica o etichetta religiosa, e soprattutto che impone un risolutivo allontanamento dall'io e da ogni individualismo."""" (dall'introduzione di Mario Famularo)" -
La via dell'argento
Quella dell'argento è la via su cui è incamminato ognuno di noi. Al suo posto, all'opposto di tutto, c'è la via di Marietta. Aristocratica e plebea, filantropa e misantropa, ascetica e materialista, colta. primitiva, senza più riferimenti nella storia umana, Marietta esprime la radice inespressa di ciò che ci guida e ci alimenta e a cui vanamente tentiamo di sfuggire. Nella sua scelta di vita non c'è più alcuna aspirazione oltre i valori più elementari, tutto nasce e rinasce di continuo nell'immanenza delle leggi di natura, l'unica realtà nella quale le riesce di trovare se stessa. In questo suo ordine sovrano, avamposto di un mondo alternativo, ignaro delle abitudini che ci legano all'oggi e al domani, non c'è bisogno di opporsi alle conquiste o ai fallimenti della civiltà. L'intera storia degli uomini, a cominciare dal rapporto con il cibo e il sesso, nasce contro natura, tutta la scienza per contrastare e limitare le forze che regolano il mondo. Inutile dirsi progressisti o conservatori, moderni o antichi, evoluti o barbari, a favore della crescita o della decrescita, dell'ecosistema o delle risorse del pianeta. La natura risolverà tutto da sola fino al suo scopo finale: liberarsi di noi per sempre. Di tutta la cultura umana Marietta salva solo le sonate di Domenico Scarlatti e le antiche tradizioni popolari sarde, la voce di Maria Carta, i libri ricamati di Maria Lai. Nella sua insondabile ambiguità di carattere, con cui le riesce di essere sempre totalmente dentro e fuori del sistema, l'utopia della comunione con l'ordine eterno di tutte le cose diventa la nuova e la sola realtà. Il progresso, la crescita, il benessere, ogni possibile cambiamento diventano al contrario la più assurda forma di realismo, il più assoluto nonsenso. -
Un graffio al peggio. 25 consigli ai nuovi politici tra europeismo, sovranismo e nuovi orizzonti
Maurizio Bianconi ha attraversato decenni e decenni di politica italiana e ha vissuto i convulsi passaggi degli ultimi anni dai banchi parlamentari del Popolo delle Libertà dopo lunga militanza ai vertici della destra italiana. Ha conosciuto molti dei protagonisti di oggi e di ieri, e ha partecipato con uno spirito, a volte irriverente altre controcorrente, ai momenti cruciali che hanno cambiato la storia recente. ""Un graffio al peggio"""" è un libro che con la leggerezza di un prontuario descrive per chi vuole conoscere la politica di questi anni tra sovranismo ed europeismo, l'esperienza di chi l'ha vissuta sulla sua pelle. Scandito in venticinque consigli-propositi, in un linguaggio semplice e chiaro, contiene temi che spaziano dalle radici all'identità, alla nuova finanza, oltre alle cronache degli ultimi anni raccontate con lucidità e proponendo verità mai affrontate. Appare strumento utile di conoscenza per addentrarsi nelle stanze della nuova politica italiana. Chi vuol capire cosa c'è dietro agli avvenimenti e alle parole del nuovo lessico, come la storia del Pil, le contraddizioni del sovranismo e dell'europeismo, e molto altro, in queste pagine trova uno sguardo che trascende destra e sinistra riportando una necessità ed un sogno che ognuno dovrebbe avere in politica: la preparazione e la passione."" -
Memorie di un procariota
"Per prendere piena consapevolezza dell'ovvia magia che danza incessantemente attorno a te, ti prego ascoltami. Non far null'altro: abbandonati dolcemente alle sorprendenti scoperte, lasciando per strada inutili domande. Abbeverati all'autentica sorgente. Che, in quanto autentica e dissetante, non avrà la pretesa di essere unica poiché dovunque sgorghino acque limpide il messaggio sarà chiaro""""." -
Virgilio Soraperra de la Zoch-Der Kunstmaler (1937-2015)
«...Virgilio Soraperra era pittore ed artista poliedrico, scultore e studioso ma anche persona semplice, umana e modesta come solo i grandi sanno essere. Mi ha mostrato le sue maschere intagliate nel legno, i suoi altari che mostrano la grande fede che lo animava, i disegni preparatori e i dipinti. Per me è stata una visita, un incontro che mi ha emozionato e toccato nel profondo perché visitare il suo atelier è stato come entrare nella sua vita. Ci siamo salutati con un ""Arrivederci a presto""""! A fine 2013 sono stato molto male, ma fortunatamente, anche se con un rene in meno, me la sono cavata e dopo tre anni dedicati al recupero fisico, ecco che all'inizio dell'estate del 2017 vado a Canazei per reincontrarlo. Purtroppo sono arrivato tardi, infatti il figlio Claus mi dato la notizia che il padre Virgilio era stato sconfitto da un male nel 2015. Insieme, nello studio del padre abbiamo sentito la sua presenza, la sua grandezza di uomo ed artista. Claus mi ha mostrato i disegni fatti dal padre sulle persone che costituiscono l'albero genealogico della famiglia. Mi sono ricordato dell'opera in bronzo, vista a Campitello di Fassa, che vuole ricordare il lavoro speciale fatto dai precursori della fotografia e cioè da quei pittori erranti di valle in valle che facevano ritratti a matita e a carboncino per lasciare il ricordo dei vari abitanti di quei luoghi prima dell'avvento della fotografia. Claus mi ha mostrato alcuni manoscritti del padre dove riportava, come in un diario, storie, pensieri, valutazioni, resoconti di vita e proprio dall'emozione di avere tra le mani la vita di Virgilio Soraperra ho risentito il desiderio di partecipare alla realizzazione di un libro che possa ricordare lui e il suo lavoro, nei suoi diversi aspetti e nella sua valle. Ovviamente necessaria e indispensabile sarà la memoria storica del ragazzino che aiutava il padre Virgilio sulle impalcature di casa Bernard (ho visto una fotografia del 1980) e che custodisce il materiale necessario per fare un buon lavoro e cioè il figlio Claus Soraperra, oggi uomo e artista proiettato nel futuro e che tanto ha appreso dal padre. Io sono appagato per avere avuto l'idea e per avere aiutato a realizzarla. Sono contento di potere ringraziare Claus e tutti i suoi collaboratori per l'impegno profuso nel portare a termine un lavoro che per anni ricorderà l'opera e la figura di Virgilio Soraperra, suo padre, che tanto ha lasciato nella sua amata Val di Fassa e che permetterà ai tanti visitatori di conoscerlo e di apprezzarne l'aspetto umano e artistico...» (Dall'Introduzione di Gianfranco Traverso)"" -
L' armonia delle cose
«Esili foglie che la mano del vento sparge e raccoglie. Che strana cosa: persuasa a fiorire, mentre si gela.» -
Preistoria primavera
«Che dio lasciamo/rintanare in noi,/noi albero e lui/scoiattolo, lui picchio?» -
L' antologia
«Significati, solo basta senso! Non ha il più significato senso. E ha solo in oramai il non senso senso. Di semmai è il tutto non il senso senso. È il senso è il senso, senso non non senso! Significato è il senza tutto senso del che non ha per nulla un senso senso. Significati, solo basta senso! Mondo, universo, biro, morte senso la la la senso vita non non senso l'hanno scrive il che ha e non ha non senso. Anche deve non ha poesia senso non avere il poeta è la di sensi e uomo e senza senso. Senza senso.» -
Satire
«La satira a destra e a manca mira, in alto come in basso mira, avanti e dietro mira; non si ferma davanti a niente, colpisce sempre liberamente, perché tutta uguale è la gente; non si ferma di fronte ad alcuno, ecco, ferisce tutti e ciascuno, il qualcuno, come il nessuno!» -
Most in translation
«Ma, far rinascere la propria parola in un'altra lingua: comporta una sfrontatezza anche maggiore! Abbiamo bisogno di uno specchio, che rimandi la nostra immagine, che ci ospiti senza tradirci troppo, permettendoci di rimanere noi stessi, ma allo stesso tempo crei la distanza necessaria al passaggio da un luogo all'altro della nostra esperienza. Dobbiamo cercare accenti diversi, metterli a confronto, studiarli e ristudiarli perché siamo entrati nel mondo misterioso delle equivalenze, che saranno la guida per sostenerci nel percorso di trasmutazione. Dobbiamo tradirci per assecondare, per rincorrere un nuovo linguaggio che ci sembra più ricco, addirittura più adatto a esprimerci? Noi, ma anche un altro noi... da cosa dovremmo preservarci o custodirci?» -
L' uomo del mondo di sotto. Tra democrazia, postdemocrazia e neodemocrazia
Sempre più spesso i governi delle nazioni più evolute sembrano assomigliarsi, la burocrazia aumenta e il ruolo dei funzionari pesa sempre di più rispetto a quello dei politici che sono eletti nelle istituzioni. In queste pagine c'è una narrazione vivace del viaggio dalla democrazia a questo nuovo stato di cose, dove coloro che detengono il potere non sembrano più distinguibili con le vecchie categorie del pensiero politico. C'è invece un Mondo di Sopra e un Mondo di Sotto, un mondo di chi il potere lo esercita dall'alto e fuori dai consueti percorsi della democrazia e di chi lo accetta o lo subisce. In queste pagine, naturale sviluppo dei contenuti del precedente Un graffio al peggio (Italic pequod 2020), si individua e si descrive il fenomeno che Bianconi definisce postdemocrazia ispirandosi ad alcuni studiosi anglosassoni. La democrazia sembra rinnovarsi, ma invece salva la forma e annulla la sostanza. Questa è la postdemocrazia che spezza il filo tra eletti ed elettori, affidando le catene di comando ai cosiddetti tecnici, spesso super burocrati e funzionari dell'alta finanza. A proposito di questo, Maurizio Bianconi, oltre mezzo secolo di politica a livello nazionale, individua nei pericoli della postdemocrazia, che si fa chiamare e vuol sembrare democrazia, l'avvento del più insidioso fra i regimi negatori di diritti e libertà. Un leviatano contro cui sembra impossibile e perfino inutile ribellarsi. Anche se si lascia aperto uno spiraglio all'avvento di qualcosa di salvifico: la neodemocrazia. -
Da acqua ad acqua
«E poi amerò i miei giorni,/ quelli riottosi, rovesci,/ e quelli scivolosi,/ da non averli visti passare./ Filerò una trama appassionata/ con quello che ho./ Raccoglierò quel tessuto/ spesso di vita/ e ne farò mantello,/ per esibirmi/ e per nascondermi,/ nei silenzi di velluto/ di una notte calda,/ senza stelle.» -
73 anni e 1 giorno
Potrebbe non non essere fantascienza. In questo nuovo romanzo di Giancarlo Trapanese ambientato nel 2500, l'umanità ha attraversato il dramma della sovrappopolazione causata, per ironia della sorte, da una molecola scoperta per rispondere alle grandi pandemie del Ventunesimo e Ventiduesimo secolo, che consente di vivere oltre i 120 anni; il pianeta ha subito drammatiche devastazioni ambientali, e dopo una nuova guerra mondiale, bibliche migrazioni hanno invaso i pochi territori ancora vivibili dell'emisfero nord, causando orrendi genocidi etnici. A un passo dall'estinzione, i superstiti hanno affidato a Scribbs (un incredibile computer biologico) la dittatura della logica. Il prezzo è altissimo: abolite le religioni, soppressi chimicamente e con la nanobiotecnologia quelli che vengono ritenuti l'origine di tutti i mali, i pericolosi istinti umani, si vive in ordinate comunità nelle quali la riproduzione avviene con criteri scientifici e selezione attenta di ""fattrici e donatori"""". Il controllo è assoluto: il lavoro viene assegnato secondo le propensioni di ognuno, così come i rapporti con un compagno o una compagna sono scelti dal Sistema, dai 60 anni in poi, quando si è in quiescenza. Un mondo ordinato, con la criminalità ridotta al minimo e la possibilità di vivere il meglio delle emozioni affettive quando si è maturi. Insomma, una vita da eterni trentenni senza la coda del degrado fisico e delle malattie, con 13 anni da godersi tutti prima dell'Ascesa. Infatti è stabilita per tutti la data certa di """"scadenza"""": 73 anni ed 1 giorno. Sin dalla nascita si conosce la durata della propria vita, il che consente al pianeta di mantenere un perfetto, difficile equilibrio con le scarse risorse disponibili. Eppure, non tutti si adattano all'ordine imperante...""