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Music-Hall!
Xavier Mortanse è un tipo strano. Esile e gentile, lavora nei cantieri di demolizione circondato da uomini brutali che si fanno continuamente beffe di lui. È l'unico lavoro che è riuscito a trovare appena sbarcato a New York. Si consola scrivendo alla sorella, bevendo cioccolata con Peggy, la sua vicina di casa, e giocando con la sua rana che balla e che canta. Fino a quando, dopo una serata al music-hall, Peggy muore. Xavier è distrutto, si chiude in casa e quando ne esce non trova più il cantiere. Cede alle lusinghe di un proprietario di teatri che vorrebbe far esibire la sua rana. Ma quando questa si rifiuta di cantare, Xavier è costretto a lavorare nei locali più abbietti, facendosi picchiare dai clienti. Ma una prova ancora più dura lo attende... -
La Bibbia al neon
John Kennedy Toole ha lasciato ai lettori solo due romanzi. Due capolavori. A cinquant’anni dalla morte di questo grande scrittore, riscopriamo il suo romanzo d’esordio, scritto a soli sedici anni e pubblicato per la prima volta trent’anni fa in America. Un romanzo commovente, straordinario che ancora pochi lettori fan di Toole hanno avuto occasione di leggere.rn“Autentica emozione, trasmessa con una prosa limpida e diretta” - Michico Kakutani, The New York Timesrn«Tremendamente maturo… già a sedici anni, Toole sapeva che le emozioni ingombranti vanno raccontante con semplicità» – Chicago Tribunern«Un treno in corsa. Un ragazzo in fuga.rnUn coro di voci e di scenernche entrano pian piano nel sangue,rnin un lento e inesorabile crescendo.rnEd esplodono in un finale clamoroso e terribile.»rnNel 1976 lo scrittore americano Walker Percy, cedendo alle insistenze di un’imperiosa settantacinquenne, affrontò un dattiloscritto macchiato di unto e di caffè. Il dattiloscritto si intitolava Una banda di idioti e la signora era la madre di John Kennedy Toole, morto suicida a trentadue anni. Walker Percy trovò il romanzo geniale, eccentrico, esilarante e contribuì in modo decisivo alla sua pubblicazione, avvenuta nel 1980. Al di là delle migliori aspettative, Una banda di idioti riscosse un successo clamoroso, arrivando a vendere quasi due milioni di copie in tutto il mondo, e fruttando al suo autore un premio Pulitzer postumo. ‘Ken’ Toole era nato nel 1937 a New Orleans, scenario indimenticabile di Una banda di idioti. Il suo primo romanzo, La Bibbia al neon, era rimasto nel cassetto; dopo il successo di Una banda di idioti, fu al centro di una contesa tra eredi che ne ritardò ulteriormente la pubblicazione. Quando finalmente vide la luce nel 1989, rivelò una vena struggente e malinconica unita allo sguardo impietoso e precocemente lucido sulle strettoie della realtà. Nel 1995 Terence Davies ne ha tratto un film (Serenata alla luna) con Gena Rowlands perfettamente a suo agio nel ruolo della zia Mae. -
Gli artisti della memoria
Noel Burun ha una memoria prodigiosa. Secondo Norval, il suo migliore amico, è addirittura ""l'ultimo dei grandi geni del mondo"""". Tuttavia, come molti uomini straordinari, soffre di una strana patologia: la sinestesia. Lettere e numeri si fissano indelebilmente nella sua mente in combinazioni di colori, distraendolo un po' troppo dalla realtà. Noel non sarebbe granché socievole, ma nella sua vita, ultimamente, complice il chiacchierato psichiatra Émile Vorta, sono comparsi personaggi eccentrici e fascinosi: Norval, che coltiva un assurdo progetto di """"arte esecutiva"""", ovvero sedurre un intero alfabeto di donne, JJ, che colleziona barzellette da sbadiglio, ma sa tutto su tutto, e Samira, che tutti e tre bramano, ma che non sa decidersi su chi dei tre amare."" -
Il segreto dell'orefice
Lei, Celia, è una splendida donna di quarant'anni: la gente del paese la chiama ""la vedova nera"""". Lui di anni ne ha solo diciannove. Ma quando la vede, nella penombra del cinema, assieme a sua madre e alle amiche, rimane folgorato una volta per tutte. A una prima, timida visita notturna, seguono incontri sempre più ravvicinati. Poi è solo amore, passione. Eppure, di punto in bianco, Celia liquida il ragazzo. Elia Barceló (Alicante, Spagna, 1957) ha pubblicato tre altri romanzi, definiti trans-genici, perché mescolano il genere sentimentale, fantasy e giallo. Ha scritto anche due romanzi per ragazzi. Insegna letteratura spagnola all'università di Innsbruck, in Austria."" -
La lotteria
L'Arcipelago Lansbergis, nel Mare del Nord, un tempo era popolato da pescatori per la caccia alla balena. Ma quando le balene migrano altrove, e quell'antica attività va in crisi, nasce l'idea della Lotteria, una lotteria grandiosa, che attira le folle di tutto il mondo. L'Arcipelago si riempie di alberghi, la radio parla solo di episodi collegati alle estrazioni. Mentre rimangono nell'ombra alcune morti misteriose. Il giovane Kosh, da poco ispettore di polizia, se ne trova fra le mani una fresca fresca: qualcuno ha fatto fuori il vecchio Cornelius Monk in casa sua, e ha frugato dappertutto. Cercando di far luce su questo nuovo omicidio, Kosh si spinge nei meandri dell'Arcipelago e incontra la bella Hilde, cui il vecchio Monk aveva scritto. -
E, tuttavia-Note dal botro. Testo francese a fronte
Philippe Jaccottet, tra i più importanti poeti di lingua francese del nostro secolo, è nato nel 1925 a Moudon, nella Svizzera romanda, e dal 1953 vive a Grignan, nel Sud della Francia. Infaticabile traduttore - fra gli altri, ricordiamo Hölderlin, Rilke, Musil, Ungaretti - prosatore, saggista, è da alcuni anni noto ai lettori italiani grazie a raccolte come ""Il Barbagianni. L'ignorante"""" (Einaudi, 1992) e """"Alla luce d'inverno. Pensieri sotto le nuvole"""" (Marcos y Marcos, 1997)."" -
La pelle e la principessa
Mentre la sommossa sconvolge le vie di Praga e i governatori volano dalla finestra, un soldato di ventura salva la vita alla principessa Maria e viene accolto a corte. Scopre la follia, il vizio, il potere; impara ad amare la bellezza, carnale e spirituale, sopra ogni cosa. Una storia d'amore e di avventura nella Praga del '600. Una celebrazione ispirata della bellezza che resiste a tutto, anche alla morte. -
Il tappeto rosso. Storie di Bangalore
Otto racconti ambientati in India; un'India nuova, ancora sconosciuta. L'India che offre occasioni d'avanguardia, accanto a una cultura straordinaria e millenaria. L'India di Bangalore, dove gli estremi convivono, si incrociano, si scontrano. Otto personaggi in bilico tra vecchio e nuovo, futuro e tradizione, passaggi generazionali, ricchezza e povertà. Appesi ai fili universali dell'esistenza. Scelte, casi, svolte: drammi che si sciolgono in un attimo e piccoli lampi che cambiano una vita. -
La corsa
Una volata epica verso il traguardo, un tuffo nella natura e nello Zen, una sfida assoluta in cui mente e corpo sono impegnati al massimo: tutto questo è ""La corsa"""". Una gara ciclistica che dura poche ore, un romanzo che si legge da mille prospettive. Capitoli brevi, grande tensione, flashback e illuminazioni improvvise: Tim Krabbé evoca la magia, la potenza e il dramma di un confronto estremo. Gli avversari: persone con cui si dividono sogni, alleanze temporanee, e al tempo stesso il Nemico da uccidere. Le gambe: un motore silenzioso a energia gratuita inesauribile. La salita: una fatica mortale, e un inno alla vita. La discesa: cento metri agognati per tre quarti d'ora. La sofferenza: dopo il traguardo, si trasforma nel ricordo di un piacere."" -
Tagliando i capelli e altri racconti
Americani frivoli e frenetici degli albori del Novecento; ingenua e maliziosa borghesia di provincia, cinici signoroni di città con in testa il mito inscalfibile di Hollywood, del denaro pigliatutto, del successo nello sport: sigari e bridge, bionde e baseball... i racconti di Ring Lardner riescono a renderne in pieno la forza. Ad esempio, Elliott: potrebbe essere il più forte battitore di baseball del mondo. Schianta gli avversari scagliando la palla come un missile verso le stelle. Poi, inspiegabilmente, rimane lì impalato e brucia decine di punti. D'altronde, è uno che si fa la barba, ridacchiando, in piena notte e a volte sembra pronto a sgozzare un compagno di squadra senza motivo. Altro bel tipo, il barbiere che rievoca - una miscela di epica e malignità - le bravate del bullo rappresentante di scarpe. Uno di quelli che si piazzano in bottega e tengono banco. Piccoli raggiri, lettere che seminano zizzania qua e là. Finché qualcuno non gli fa le scarpe con un sano colpo di fucile. O ancora, una coppia costretta a cambiare città. Non per via di un pluriomicida. Ma per lo schiacciante eccesso di ""sollecitudine"""" con cui i nuovi amici, certi Stevens, si intrufolano in ogni incombenza. Non c'è angolo della vita - automobile, rasoio, casa, reggiseno, vacanze - su cui quelli non la sappiano più lunga. E non si intromettano cambiando tutto, come loro credono sia meglio, fino allo sfiancamento."" -
Persi in un buon libro
Thursday Next, coraggiosa detective letteraria, è diventata famosa: ha sconfitto Acheron Hades, il terzo uomo più ricercato del pianeta; ha salvato ""Jane Eyre"""" dalla distruzione, migliorandone persino il finale. Anche nella vita privata attraversa un momento di grande felicità. È appena andata a vivere con Landen, aspettano un bambino... Ma l'orizzonte è carico di guai. La sorella di Acheron Hades reclama vendetta, la potente e malefica Goliath Corporation pretende a tutti i costi la liberazione del proprio scagnozzo, Jack Shitt, che Thursday ha imprigionato nella poesia """"Il corvo"""", di Edgar Allan Poe. Juris Fiction, la grande macchina della giustizia letteraria, l'accusa di """"infrazione della finzione narrativa"""". La pressione sulla povera Thursday raggiunge il culmine quando la Goliath, con la complicità di una Crono-Guardia corrotta, riesce a """"sradicare"""" dalla realtà suo marito, Landen Parke-Laine, ricostruendo il mondo come se Landen non fosse mai esistito. Le resta una sola via di fuga: rifugiarsi nel magico universo della parola scritta, un universo parallelo con proprie leggi e propri abitanti. Lotterà contro i grammassiti, capaci di divorare metà degli aggettivi di un romanzo, di far sparire in un istante tutta la punteggiatura di un capitolo. Incontrerà personaggi delusi, cancellati prima dell'ultima stesura, condannati a vivere in eterno in un limbo desolato. O gli avventurosi PageRunner, personaggi in fuga dal libro per cui sono stati concepiti."" -
PopCamp. Vol. 1
Il dandismo nella cultura di massa, la sublimazione del Kitsch, una strategia di sopravvivenza nella maschera, nell'ironia, nel tradimento delle intenzioni. Un travestimento psichico, un modo di percepire (e deformare) il mondo, di renderlo spettacolo nella perversione segnica, nella celebrazione dell'aberrante e dell'eccentrico. Un discorso elitario, elusivo, inarrestabile, tanto pervasivo quanto indefinibile. Ecco il camp: un irriducibile ""eccetera"""". Mai come fra gli anni Sessanta e Settanta, trasferendosi dall'aristocrazia britannica e dall'underworld gay al proscenio statunitense, il camp ha segnato cultura e costume, gallerie d'arte, giornali e scrittura, moda e pubblicità, cinema e musica. A tale ritaglio temporale in cui il camp si è fatto pienamente pop - è dedicato questo numero doppio di """"Riga"""". Lo fa proponendo numerosi saggi, dai classici che ne hanno fornito le coordinate critiche agli inediti che ne disegnano nuovi orizzonti. Lo fa con i documenti dai periodici che ne hanno divulgato le figure bizzarre, con le immagini e i testi narrativi che ne incarnano la logica, con le smaglianti forme che hanno reso possibile il paradosso di un elitarismo ironico e di massa, di un gioco intellettuale inteso al sopravvivere, certo, ma con stile."" -
La fiaba dell'ultimo pensiero
Sulla porta della città di Bakir, in Anatolia, Thovma Khatisian sta per morire. Ma prima di morire, Meddah, il narratore di fiabe, lo aiuta ad afferrare il suo ultimo pensiero. E dove va, questo ultimo pensiero? Vola indietro nel tempo, verso i luoghi delle sue radici. L'ultimo pensiero ripercorre la vita del padre di Thovma, Wartan. Torna all'idilliaca cittadina di montagna dove il padre, il nonno e il bisnonno hanno vissuto. La cittadina più lurida e più bella della Turchia. Dove curdi e armeni hanno pacificamente convissuto. Dove Bülbül, la levatrice, racconta come si viene al mondo. Dove si svolgono le feste più allegre della terra. Dove si sente odore di mangime di polli e lo sterco di vacca viene raccolto e riutilizzato in tutti modi. Ma l'ultimo pensiero vola anche in America, dove gli armeni sono divenuti milionari, e vola nell'orribile carcere dove il babbo di Thovma è stato imprigionato e torturato barbaramente affinché confessi. Confessare cosa? Il governo turco vorrebbe estorcere a Wartan Khatisian una confessione impossibile, falsa, terribile. Wartan dovrebbe firmare una dichiarazione secondo la quale il popolo armeno ha ordito un micidiale complotto contro il mondo. Giustificando la necessità di sterminare il popolo armeno. L'ultimo pensiero, accompagnato dal suo incessante colloquio con il Meddah, diviene così testimone del grande olocausto armeno del 1915. Un olocausto tremendo, uno sterminio di milioni di persone di cui quasi nessuno ha parlato. -
Testo a fronte. Vol. 35
Il semestrale presenta interventi di: Andrea Inglese, Kuiichi Uno, Alain Badiou, Gianni Pugliesi, Giancarlo Majorino, Giuliano Mesa, Bruno Clément, Alessandro Baldacci, Giorgio Mascitelli, antonio Porta, Franco Fortini, Cesare Garboli e altri. -
Il battello bianco
Nelle foreste della Kirghisia, tra magnifiche montagne, c'è un posto di guardia, un pugno di case affacciate sul torrente. Ci abitano tre famiglie e un unico bambino, con la testa rotonda sul collo magro e le orecchie a sventola. Un bambino rimasto senza genitori, affidato alle cure di nonno Momun. Il bambino aspetta con ansia il passaggio dei pastori, per giocare con i loro figli intorno ai falò; si tuffa nel torrente sognando di trasformarsi in pesce e nuotare fino al lago, incontro al battello bianco che contempla ogni sera, con il binocolo, dalla cima del Monte Sentinella. Ammira i lavoratori del sovchoz e impara a schivare Orozkul, la guardia forestale, che quando beve diventa violento. Si addormenta ascoltando dalla voce del nonno le leggende della Valle di San Tas: echi di antiche battaglie lungo il fiume Enesaj, una grande cerva bianca che raccoglie due bambini smarriti e li porta lontano, a fondare una nuova stirpe. Un pomeriggio d'autunno le cornacchie gracchiano forte. Orozkul e nonno Momun marciano nella foresta, ciascuno immerso nei propri pensieri. Orozkul ha propositi loschi, il vecchio è costretto a seguirlo. Al rombo del torrente, cresce la tensione tra i due, gli scatti dispotici di Orozkul esasperano il nonno. Il nipote lo aspetta da ore davanti alla scuola. In un crescendo orchestrato alla perfezione, paure nascoste, speranze selvagge brillano per un attimo in tutta la loro forza, e ripiombano nelle crepe della realtà. -
La poesia è un fischio. Saggi 1986-2006
Il fischio del titolo è quello di Giuseppina, la topolina protagonista dell'ultimo racconto di Kafka, oggetto di uno dei saggi qui raccolti. L'interessata, veramente, sostiene che il suo è un canto; ma il popolo dei topi ha molti dubbi in proposito, e d'altra parte di musica non sa nulla. Per gli stessi motivi, la piccola cantante non ha modo di far valere la propria verità. Eppure, quel fischio non è solo un fischio, E il verso dei topi, di tutti i topi, è vero; ma nei concerti di Giuseppina si trasfigura, suona come qualcosa di inaudito, di singolare, incanta e cattura. La poesia è questo fischio, questo canto che sfugge tanto a chi gli dà voce quanto a chi lo ascolta; è un verso senza difese e senza fondamenti, una potenza che raduna e protegge il popolo dei topi. La prima sezione del libro mette a fuoco una dimensione etica della parola poetica: nella seconda vengono in primo piano alcune questioni chiave: oscurità e chiarezza, significato e ""musicalità"""", pagina e corpo; la terza svolge una riflessione sulla memoria come matrice dell'opera e sul rapporto fra scrittura e tempo. Quella che emerge da questi saggi è un'idea forte della poesia, che di una sua crisi prende atto fino alle estreme conseguenze, senza lasciarsene paralizzare. Interrogando i classici da Mallarmé a Montale, da Leopardi a Kafka, da Baudelaire a Sbarbaro - Fiori ci offre un ragionamento pieno di disincanto e di entusiasmo sul presente della lirica, sul suo futuro."" -
Nono quaderno italiano di poesia contemporanea
Sette giovani autori di poesia italiana contemporanea - Alessandro Broggi, Maria Grazia Calandrone, Mario Desiati, Massimo Gezzi, Marco Giovenale, Luciano Neri, Giovanni Turra - ciascuno presente con una raccolta autonoma preceduta da esauriente introduzione critica. Sette piccoli libri di poesia racchiusi in un unico volume a illustrare le nuove scuole o tendenze della giovane poesia italiana. Prefazioni di Franco Buffoni, Cecilia Bello Minciacchi. Andrea Cortellessa, Umberto Fiori, Guido Mazzoni, Fabio Pusterla, Enzo Siciliano. -
Suicidi in capo al mondo. Cronaca di un paese della Patagonia
Las Heras, una cittadina in capo al mondo. Nella Patagonia argentina, ma lontana dalle rotte turistiche. Una comunità tranquilla, dignitosa, che per secoli vive di pastorizia e agricoltura. Cinquemila abitanti poveri, ma non alla fame. Cinquemila persone unite da fierezza, tradizioni, speranze. Poi cambia tutto. Perché Las Heras si trova su un enorme giacimento di oro nero: arrivano i falchi del petrolio, e si diffonde la sensazione che sia arrivato un bastimento carico di soldi e modernità. Passa qualche tempo, ma a Las Heras il grande salto non c'è stato: i soldi sono andati tutti nelle tasche dei petrolieri. In meno di un paio d'anni, a Las Heras dodici giovani si suicidano: Leila parte per la città e indaga, e la sua voce restituisce al lettore le vite dei giovani suicidi, la testimonianza delle persone a loro vicine. -
Agguato all'incrocio
L'alba si è appena aperta un varco fra nebbie velate e un intenso profumo di pini. All'incrocio fra quattro strade, un vecchio commerciante di carbone e un samurai incappano nel cadavere di un forestiero, trafitto alle spalle da una freccia di nobile fattura. Il signore del luogo - Manase, raffinato cultore di lettere e arti, incapace di governare il distretto - e il magistrato, Nagato, gretto e frustrato, accumula denaro per comprarsi una concubina - non sembrano molto interessati a individuare l'assassino. La colpa viene appioppata al povero carbonaio Jiro: per salvarlo dalla crocifissione, il samurai Matsuyama Kaze - in giapponese ""ventata di aria fresca"""" - decide di far luce sul delitto. Leale, fortissimo, pronto a """"prevedere l'imprevedibile"""", Kaze è più di un semplice samurai: vaga da tempo per il Giappone alla ricerca di una bambina di nove anni, figlia dei suoi signori e padroni, trucidati dagli emissari del nuovo shogun. Entra nelle grazie dell'infido Manase, si conquista le confidenze di Aoi, la prostituta, e affascina la cameriera della casa da tè. Gli insegnamenti del suo sensei, uniti a fantasiose trovate, gli permettono di stanare menzogne, sventare tranelli, sgominare una banda di malviventi e scoprire il vero colpevole."" -
Ultimo respiro
Un delitto promesso, pregustato, che ha origini lontane, la vendetta di qualcuno che ha molto sofferto: Questo nuovo thriller di Carlene Thompson è un intreccio dolceamaro di storie, caratteri, colpi di scena su un canovaccio teso e convincente fino alla rivelazione finale.