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Diversità e inclusione. Dieci dialoghi con Diversity manager
La riflessione sulle diversità - di genere, di abilità, di provenienza, di orientamento sessuale o religioso - è, in Italia, un fenomeno piuttosto recente. Qualsiasi organizzazione, oggi, deve necessariamente confrontarsi con il tema del diversity management e con le sfide che una prospettiva inclusiva comporta. Il ruolo di Diversity manager, soprattutto in aziende di grandi dimensioni, sta assumendo importanza cruciale, sia in termini strategici, sia rispetto alla costruzione di prassi manageriali che andrebbero consolidate ed estese anche a realtà più piccole che, di fatto, costituiscono il tessuto economico e imprenditoriale italiano. Valentina Dolciotti, formatrice e consulente per le tematiche di Diversità & Inclusione, propone un percorso attraverso la storia, i valori e le best practices di dieci organizzazioni radicate nel territorio nazionale. I Diversity manager, donne e uomini di multinazionali quali Abb, Axa, Costa Crociere, Enel, Ferrovie dello Stato, General Electric, Ibm, Philips, Telecom, UniCredit, raccontano qui i progetti che le rispettive aziende hanno messo in campo per essere realmente inclusive, e allo stesso tempo le difficoltà, le sorprese, le opportunità incontrate. Lo fanno mettendosi profondamente in gioco, esponendo il proprio punto di vista anche rispetto al panorama politico e sociale italiano, che pare procedere a passi piccoli (e talvolta tremolanti) sul terreno dei diritti civili. Vivendo il proprio ruolo come una missione. Scoprendo territori completamente nuovi. Ciò che però accomuna le voci delle figure manageriali incontrate, pur eterogenee e diverse per provenienza, pensieri, formazione, è la grande, lampante, passione per il proprio lavoro, e la determinazione che ogni volontà di cambiamento, per quanto arduo, comporta. -
Storie di ordinaria economia. L'organizzazione (quasi) perfetta nel racconto dei protagonisti
«Noi non viviamo in un'epoca di cambiamento ma in un cambio di epoca», scrive Jan Rotmans dando voce a una sensazione che avvertiamo quasi ogni giorno. Eppure la storia ci dice che l'uomo e le organizzazioni sociali ed economiche cui egli dà vita si sono già trovati più volte di fronte a questi momenti di cambiamento e che spesso alcune «minoranze creative» proprio in queste occasioni hanno generato paradigmi, riflessioni e modelli innovativi. È quello che è accaduto silenziosamente in questi anni anche in Italia. Mentre i mass media ci inondavano di messaggi contrastanti, alcune persone, non poche, e le loro imprese stavano già percorrendo con competenza e passione nuove strade per raggiungere altri risultati. Molto prima che anche il mondo della cultura e le prime ricerche finalmente si accorgessero di loro. È a 24 di queste imprese e ai loro protagonisti che è dedicato questo libro, nella certezza che soprattutto ascoltando le loro storie sia possibile recuperare alcune chiavi di lettura e soluzioni che questo cambiamento epocale ci esorta a sviluppare. Un omaggio a chi ogni giorno, tra i consueti alti e bassi, cerca di dare un senso e una direzione al proprio lavoro, coltivando per sé e per altri un futuro migliore. Introduzione di Marco Girardo. -
Lean giorno per giorno. In produzione, nei servizi, negli uffici
«Qui non funziona», «Va bene per i giapponesi, ma con la nostra gente non è possibile», «Noi siamo diversi, nel nostro settore non è applicabile», «Il nostro prodotto e il nostro processo non lo consentono»... Queste le più frequenti obiezioni all'approccio che oggi definiamo Lean, rivisitazione occidentale del Toyota Production System, vero e proprio stato dell'arte nell'organizzazione delle operazioni di produzione. Quale la ragione di queste frequenti obiezioni? Cosa manca per una reale e duratura trasformazione Lean delle organizzazioni? Nella letteratura sul sistema Lean vengono trattati numerosi argomenti riguardanti i metodi e la cultura aziendale. Poco o nulla si trova sugli aspetti inerenti alla gestione quotidiana e ai comportamenti organizzativi che consentono di far evolvere con successo l'azienda verso il modello Lean. Il modello Lean, perseguendo prestazioni elevate, richiede un approccio continuo, giorno per giorno e ora per ara. Questo approccio si contrappone a quello tradizionale intermittente, con verifiche settimanali o mensili, che genera code e lotti di materiali, pur assicurando una certa tranquillità nel perseguire l'efficienza di macchine e uomini, ma non la piena soddisfazione del cliente. Il Lean management è l'ingrediente fondamentale per le conversioni Lean di successo e costituisce il «motore» e la guida per la diffusione della cultura Lean. Questo libro introduce un sistema «snello» e «continuo» per la gestione operativa basato su tecniche e comportamenti organizzativi, spiegando, sia concettualmente che operativamente, come superare l'astratto concetto di «cultura Lean» mediante la pratica quotidiana di «comportamenti organizzativi Lean». Il libro si rivolge a imprenditori, amministratori delegati, direttori generali, responsabili delle funzioni di progettazione, ingegnerizzazione, produzione, logistica e manutenzione e a tutti coloro che vogliono intraprendere o hanno già intrapreso il cammino dell'evoluzione Lean. -
Audaci visionari. Come gli imprenditori fondano aziende, generano fiducia e creano richezza. Nuova ediz.
In questo libro, Ray Smilor svela l'essenza profonda dell'essere imprenditore. Attraverso la presentazione di storie concrete di successi e fallimenti, Smilor decifra il codice del dna imprenditoriale, illustra le qualità che consentono agli imprenditori di superare gli ostacoli e di muovere verso il futuro con energia e ottimismo, riuscendo a trascinare altre persone nel loro audace cammino. Gli imprenditori, sostiene Smilor, «credono fermamente nella loro abilità di influenzare gli eventi, nella loro capacità di indirizzare la sorte e nel loro potere di modellare il futuro». Come sostiene Gianfranco Dioguardi nella sua presentazione, sono parole a cui «in particolare i giovani della vecchia Europa dovrebbero ispirarsi, per riuscire a interpretare l'imprenditorialità con quell'entusiasmo e quella passione che così bene e in termini così intensi emergono dalle pagine di 'Audaci visionari'». L'approccio visionario, insieme a una buona dose di fortuna e alla capacità di apprendere dall'esperienza propria e altrui, sapendo ricominciare sempre da capo, dà sostanza e plausibilità a una delle affermazioni che meglio colgono lo spirito di Smilor e del «suo» imprenditore: «Se qualcuno ti dice che una cosa non è possibile, falla comunque». Prefazione di Giammario Battaglia. -
Lean marketing & sales. Oltre il prodotto: vendere soluzioni
Il lean marketing è un metodo innovativo che ripensa prodotti, servizi e strategie partendo dal cliente, dalla soluzione di un suo problema o dall'unicità di un'esperienza che gli viene offerta. Il lean marketing model fa fluire il valore verso il cliente, in modo veloce ed efficace, fornendo l'essenziale, ad un prezzo competitivo, quando e dove vuole il cliente. La sfida consiste nel farlo combattendo gli sprechi di tempo e risorse, eliminando gli errori, ottimizzando l'esistente, riducendo i costi, massimizzando i risultati, mirando all'eccellenza. Il metodo è fondato sulla misurabilità dei risultati, su idee ""agili"""" lanciate sul mercato attraverso il trystorming (pioggia di prove) mettendo a valore le idee vincenti e di successo, rispettando l'errore, esaltando la velocità, non sprecando risorse e budget. Il lean marketing ha un approccio pratico e si sposta nel «gemba» (dove accadono le cose), analizzando i modelli di consumo, le modalità di erogazione e distribuzione del valore, coinvolgendo le persone, migliorando i processi di vendita, digitalizzando i prodotti, guidando l'azienda verso il successo. Nel volume viene presentato il lean marketing canvas, un efficace strumento operativo che consente di riorganizzare ed efficientare i processi di marketing, comunicazione e vendite delle aziende. Il lettore troverà una serie di esempi e applicazioni del lean marketing canvas in diversi settori: digital, sanitario, turistico, enogastronomico. Prefazione di Franco Giacomazzi."" -
Teoria U. I fondamentali. Principi e applicazioni
Otto Scharmer offre in queste pagine una guida concisa e accessibile alla sua Teoria U, una delle metodologie più apprezzate nel change management contemporaneo. Essa risponde alla domanda: come le nostre aziende e le nostre organizzazioni possono imparare a vedere e co-creare le possibilità emergenti nei contesti in cui operano? In un panorama segnato da volatilità, incertezza, complessità e ambiguità come possiamo imparare effettivamente dalle situazioni di crisi e co-progettare soluzioni efficaci? La risposta della Teoria U è che la nostra capacità di orientare l'attenzione letteralmente dà forma al mondo. Ciò che ci impedisce di esser presenti alle situazioni con efficacia è che non siamo pienamente consapevoli della condizione interiore da cui la nostra attenzione e le nostre azioni hanno origine. Scharmer chiama questa mancanza di consapevolezza il punto cieco della leadership contemporanea. L'obiettivo di questo libro è illuminare questo punto cieco e offrire strumenti concreti a leader e organizzazioni di qualsiasi industria e settore per rendere effettiva la loro capacità di co-creare il futuro. -
La rivoluzione nel carrello. Viaggi nei consumi dell'Italia che cambia
Sono trascorsi dieci anni dall'inizio della «grande crisi». Un cataclisma che ha riorientato i consumi delle famiglie. Al punto che possiamo parlare di un nuovo consumatore, che si distacca in tanti modi dal passato. È cambiato il carrello della spesa, dove si trovano alimenti pronti e frutta bio, dove aumentano i prodotti destinati a cani e gatti e diminuiscono quelli per i bambini. Ed è cambiato il modo di fare acquisti; il rito della spesa grossa settimanale all'ipermercato è stato abbandonato per puntare sulla diversificazione dei luoghi di acquisto. Si sono modificate le scelte, che oggi premiano i prodotti e i servizi legati al tempo libero e benessere personale. In una parola, all'esperienza. Non solo: alcuni beni, in passato ritenuti fondamentali, hanno perso, almeno in parte, il loro valore simbolico. L'auto, per esempio: per i ventenni non è più uno status symbol. Il suo posto è stato preso dalla tecnologia: meglio uno smartphone di ultima generazione (con cui informarsi, condividere, chattare) della patente. Sono solo alcuni dei temi che attraversano il libro. Gli argomenti (e gli interrogativi) sono tanti. Certo è che il consumatore di oggi è molto diverso da quello pre-crisi e, se anche i redditi tornassero ai livelli dei primi anni 2000, gli acquisti non sarebbero più gli stessi. Insomma, indietro non si torna. La crisi economica, congiunta alle nuove spinte culturali, ha ridisegnato la geografia dei consumi. Sta a noi trovarne le coordinate. -
Esportare in 7 mosse. Guida per piccole imprese che vogliono vendere all'estero
Il futuro delle piccole e micro imprese italiane è nell'export. Percorso quasi obbligato negli anni della crisi, ha registrato record straordinariamente positivi con prospettive di ulteriore incremento. Ma per raggiungere risultati significativi, alle piccole imprese italiane serve un metodo. Pier Paolo Galbusera propone una guida ad hoc per questo tessuto imprenditoriale, concepita secondo semplici quanto efficaci principi collaudati da più di cinquanta aziende. Imparare ad esportare con successo può essere il frutto di un processo da realizzare in sette momenti, nel corso dei quali articolare una strategia scandita da passaggi precisi, con la consapevolezza che «nelle piccole imprese le risorse sono quasi sempre limitate e non si possono commettere errori iniziali». Aprirsi all'internazionalizzazione del business è, come sottolinea Alberto Bubbio nella sua Introduzione, «una palestra imprescindibile, fonte di esperienze costruttive». Oltre a possedere un metodo, spesso ci si deve infatti confrontare con culture totalmente differenti da quelle occidentali. È dunque «importante attivare meccanismi di apprendimento che aiutino un'impresa a crescere, non solo in termini di fatturato». Con quest'approccio e una sua sistematica applicazione si può creare in azienda una «cultura aperta» a contesti internazionali. -
Blockchain. Guida all'ecosistema. Tecnologia, business, società
Oltre Bitcoin e al di là del mondo delle criptovalute, la blockchain è una tecnologia che sta rivelando sorprendenti capacità trasformative in molteplici ambiti, con un potenziale cambio di paradigma sul piano sociale oltre che economico. In queste pagine si offre al lettore una rappresentazione dell'intero ecosistema blockchain utilizzando un punto di vista concreto, analizzandone le applicazioni e raccontando casi reali di organizzazioni, aziende e comunità che stanno oggi lavorando intensamente alle sue realizzazioni pratiche. Per comprendere un ecosistema così mutevole e frammentato e non perdersi nella sua complessità, diviene importante mantenere un fil rouge: l'impatto sulla vita di ognuno di noi. Una nuova piattaforma finanziaria, un nuovo modo di vendere e distribuire beni e servizi, nuovi media e social media, un nuovo mercato per l'arte, una nuova identità digitale e una nuova governance (anche politica): questi sono gli ambiti che il libro analizza in dettaglio. Infine, come chiave di lettura trasversale alle varie applicazioni, si considera l'impatto della blockchain sul mondo del lavoro sia per le aziende tradizionali che cercano di incorporare la tecnologia nel proprio modello di business sia per le organizzazioni e comunità native blockchain, che si stanno affacciando oggi sul mercato. Prefazione di Francesco Varanini. -
Operating model canvas. Allineare alla strategia operations e organizzazione
Il viaggio dalla strategia al successo operativo dipende dalla creazione di un'organizzazione effettivamente capace di eseguire la strategia scelta. In questo libro, attraverso l'operating model canvas, si mostra come ciò possa avvenire con l'aiuto di una ricca strumentazione visuale. Si insegna come definire i processi fondamentali, scegliere una struttura organizzativa, delineare l'architettura fondamentale dei sistemi IT, strutturare la relazione con i fornitori e impostare un sistema di gestione e di controllo visivo per l'organizzazione. L'operating model canvas vi aiuterà a creare un modello operativo - il futuro stato della vostra organizzazione - coerentemente allineato alla vostra strategia. Il volume presenta oltre venti casi per un ampio ventaglio di situazioni, dalla multinazionale al dipartimento governativo, dalla PMI all'organizzazione no profit fino alla singola business unit in un più vasto contesto aziendale. Vengono mostrati più di 15 strumenti innovativi - dalla mappa della value chain allo schema fondamentale dei servizi IT - e in due casi l'utilizzo dello strumento viene svolto integralmente accompagnando il lettore passo passo nella sua puntuale applicazione. Prefazione di Nigel Slack e Richard Koch e presentazione di Bruno Fabiano e Carlo Ratto. -
Lean production per le aziende a commessa. Gestione e ottimizzazione
Questa tipologia di aziende è caratterizzata da volumi spesso limitati con prodotti talvolta specializzati sulle specifiche esigenze del cliente e tali da prevedere per ogni macchina o impianto una specifica ingegneria di sviluppo. Partendo da questo assunto, è facile intuire come tali realtà vivano di un know how proprio e produzioni difficilmente replicabili, condizioni che, nel tempo, hanno condotto ad uno stato di sostenibilità e di sviluppo dell’azienda stessa. Il mondo tuttavia sta cambiando velocemente ed in particolare la possibilità di condivisione delle conoscenze rende oggi possibile sviluppare prodotti anche tecnologicamente avanzati e con ampia caratterizzazione sul cliente in Paesi Low Cost. La concorrenza, tipica di comparti industriali inerenti produzioni di massa si sta spostando progressivamente verso prodotti ad elevato contenuto ingegneristico e complessità costruttiva via via crescente. È allora indispensabile per tali aziende, continuare a mantenere un vantaggio competitivo concentrandosi ora sull’ottimizzazione delle proprie modalità di gestione ovvero sui processi aziendali attraverso la Lean Production. Il testo tratta dell’applicazione delle Lean nelle produzioni a commessa coinvolgendo in ottica di Project Management, tutte le aree dell’azienda: Ufficio Tecnico, Pianificazione, Supply Chain, Produzione, Qualità, Testing, Commissioning e Service. Il lettore avrà inoltre modo di studiare ad analizzare progetti concreti di efficientamento e trasformazione Lean di aziende sviluppati nella realtà. -
Soft skills per il management. Elementi essenziali per affrontare le nuove sfide
Le «abilità morbide» si stanno imponendo come uno degli elementi centrali della rivoluzione manageriale in corso, mentre sullo sfondo molte aziende continuano a ispirarsi a modelli e stili gestionali vecchi di oltre cinquant'anni. Per reinventare il management e la leadership occorre puntare principalmente sulle soft skills, competenze trasversali slegate da specifiche capacità tecniche (comunque indispensabili) e correlate alle dimensioni relazionali-organizzative, che si esprimono in qualsiasi ruolo professionale. Il libro intende contribuire a questa nuova rivoluzione manageriale analizzando scientificamente i processi selettivi basati sulla valutazione delle soft skills: chi assumere? Chi promuovere a ruoli apicali? Per ognuno dei tre capitoli, gli autori, oltre a presentare l'evoluzione nel corso degli anni che la leadership, la comunicazione e il problem solving sistemico hanno avuto, forniscono una bibliografia ragionata che aiuta il lettore ad approfondire i temi presentati. Prefazione di Antonio Giangreco e postfazione di Federico Visconti. -
Human + machine. Ripensare il lavoro nell'età dell'intelligenza artificiale
L’intelligenza artificiale non è più una nozione futuristica. È già, qui ed ora, entrata nella nostra vita quotidiana e nei processi delle imprese. Alcune di queste da tempo la utilizzano per innovare e crescere rapidamente. Il tema di fondo è semplice: le organizzazioni che sapranno sfruttarne il potenziale andranno avanti, quelle che non ci riusciranno sono destinate a cadere. Human+Machine mostra come il cambio di paradigma imposto dall’intelligenza artificiale consista in una trasformazione profonda dei processi interni alle organizzazioni, siano essi legati all’innovazione o a più quotidiane attività legate alle operations, al customer service o alla stessa produttività personale. Quando uomini e macchine intelligenti cominciano a collaborare, i processi lavorativi diventano più fluidi e adattivi consentendo alle imprese di modificarsiprogressivamente e continuamente in relazione agli stimoli interni ed esterni o, a fronte di scenari disruptive, di reinventarsi radicalmente. In breve, l’intelligenza artificiale sta cambiando le regole che governano il funzionamento delle imprese. Basato sull’ampia esperienza degli autori e su una ricerca condotta con oltre 1500 organizzazioni, il libro descrive come oggi le aziende si stiano confrontando con le nuove regole dell’AI per innovare e crescere. In particolare, individua sei nuove tipologie di ruoli ibridi fra uomo e macchina che ogni business dovrebbe sviluppare e le “fusion skill” necessarie per questo nuovo scenario integrato. Human+Machine fornisce ai manager una guida chiara e necessaria per orientarsi ed aver successo in questa nostra nuova era dell’intelligenza artificiale. -
Manuale di edutainment. Perché l'apprendimento divertente crea organizzazioni intelligenti
Affidarsi all'immaginazione, leggere la realtà con lenti originali per confrontare mondi eterogenei, aiuta ad interpretare la complessità con sguardo più ampio. Questo vale anche nell'ambito dell'apprendimento, dove una prospettiva ludica affiancata a un contesto di acquisizione di conoscenza, potenzia le competenze e stimola il pensiero. Crisi e incertezze, quarta rivoluzione industriale, modalità digitali, richiedono oggi un approccio formativo e un management lontano dai canoni della lezione frontale o dei metodi tradizionali che, per quanto consolidati, non riescono più a rappresentare una realtà sempre più composita e articolata. Iader Giraldi, imprenditore della conoscenza, autore, regista teatrale e cinematografico, sceneggiatore e produttore di cinema, art director e consulente di marketing e comunicazione, propone una lettura dell'edutainment applicata al management e al design di esperienze. Forte di una storia decennale multidisciplinare, costruisce percorsi applicabili alla comunicazione d'impresa, all'apprendimento formativo e al change management, offrendo al lettore racconti evocativi e spunti operativi concreti. Un metodo per chi vuole rivoluzionare il modo di costruire user & leraning experience design e per chi si accosta per la prima volta ai principi dell'edutainment. «In questo decimo anniversario mi è stato chiesto di tentare la mappatura di questo metodo per poterlo condividere con tutti coloro che per passione, professione o anche caso, si trovano nella vita a dover trasferire ad altri conoscenza, comunicazione e futuro». Introduzione di Roberto Battaglia. -
Business model navigator. 55 modelli che rivoluzioneranno il vostro business
Un solido business model è alla base di qualsiasi impresa di successo. Troppo spesso però non riusciamo ad adattarci, insistendo a seguire modelli superati che non possono più darci i risultati di cui abbiamo realmente bisogno. Gli autori di The Business Model Navigator hanno scoperto che 55 modelli imprenditoriali sono responsabili per il 90% dei business di maggior successo del mondo. Questi 55 modelli – da quello Add-on adottato da Ryanair a quello Subscription usato da Spotify – sono la mappa che vi serve per rivoluzionare la vostra azienda e guidarne il cambiamento. Oltre a fornire una pratica cornice di riferimento per adattare e innovare il vostro modello di business, ciascuno dei 55 modelli spiega sinteticamente: Che cos'è; Chi lo ha inventato e chi lo sta usando ora; Quando e come applicarlo. -
Oltre il neomanagement. Verso una gestione delle persone sostenibile e generativa
Engagement, empowerment, leadership, entrepreneurship, emotional intelligence, coaching, agility, flexibility, accountability, coping, self management, self-awareness, resilience, commitment... Esempi di parole che galleggiando nel discorso neomanageriale appaiono oggi inflazionate e spesso svuotate del loro significato. Questo discorso è oggi in difficoltà, come mai nell'ultimo trentennio, nella sua funzione di mediazione tra l'umano, il tecnico, l'economico e l'ecologico nelle organizzazioni lavorative, sembra anzi produrre molto disengagement e significative perdite di valore e diviene oggetto di una sempre più autorevole critica riflessiva. È ormai evidente la crisi di sostenibilità e credibilità economica, sociale e psicologica del discorso neomanageriale, che oggi volge al tramonto. Mentre emergono idee, discorsi e pratiche alternativi, è urgente che la comunità professionale dello human resource management e quella più vasta dei manager partecipino a una riflessione di largo respiro orientata alla consapevolezza critica e alla ricerca di paradigmi di pensiero e di prassi più in grado di rispondere alle sfide del presente. I paradigmi del valore condiviso, della sostenibilità e della generatività sociale, muovendo da premesse profondamente diverse, ispirano prassi di gestione e formazione alternative nel loro senso e nella loro concretezza. Le filosofie dell'action research e action learning propongono un approccio alla management education coerente con questi nuovi orizzonti. Quale idea di management, di gestione del personale e di formazione consentirà di entrare nel futuro andando oltre il discorso neomanageriale? Presentazione di Mauro Magatti e postfazione di Giuseppe Scaratti. -
Papà, che lavoro fai? Famiglia, impresa, futuro: indizi per farcela
Ma non solo quelle dei proprietari o degli azionisti: in primo piano ci sono le vite dei collaboratori e dei dipendenti. Sono le loro esigenze personali, i loro figli e i loro sogni a influire più di ogni altro fattore sulle sorti di quelle stesse aziende e, così, dell’economia italiana. Perché «chi sta bene lavora meglio» e chi lavora meglio diventa «una persona migliore, più creativa e aperta». Alimentando un circolo virtuoso capace di migliorare la produttività in qualsiasi settore, il clima aziendale, i rapporti con clienti e fornitori e, «guarda caso», anche i risultati economici e il livello di responsabilità sociale. Partendo dalla sua storia personale, Gianola esplora a tutto campo la galassia del rapporto tra tempo della famiglia e tempo del lavoro. Ne emerge uno spaccato in cui l’innovazione sociale si sta facendo strada pur tra mille resistenze e tentativi non sempre andati in porto, caratterizzandosi sul temperamento di chi la sta via via realizzando: start-up innovative, aziende manifatturiere classiche, storici distretti industriali, donne e uomini con il «sacro fuoco dell’impresa». Se è vero che chi oggi gioca con le biglie da grande farà un lavoro che ancora non esiste, sarà sempre più difficile spiegargli che lavoro fa il babbo. Ma quello che conta è che resti sempre il tempo per provarci. -
Brand bravery. I dieci comandamenti del coraggio
Patagonia, Nike, LEGO e molti altri casi di successo illustrano come la fusione di creatività, tecnologia e psicologia comportamentale abbia generato idee originali, con un impatto positivo sul business. È la sfida del coraggio, soprattutto quello di abbattere le barriere tra interno ed esterno, target e persone, dipendenti e clienti, accompagnando le imprese fuori dalla propria comfort zone. Perché il coraggio è contagioso ed è l'unico virus a rendere più forti i brand e le persone che li sostengono. -
Logistica 5.0. Immobili di qualità per servizi di eccellenza
La logistica immobiliare sta vivendo una rinascita grazie al signi?cativo sviluppo dell’e-commerce e dell’outsourcing logistico. Questo fenomeno ha portato le aziende a ricercare magazzini che siano compatibili con le loro necessità logistiche, valutando i migliori sia dal punto di vista della funzionalità che della qualità. Cuore dell’opera è rappresentato dalla proposta di un modello innovativo per valutare gli immobili logistici. Tale modello è volto alla misurazione di qualità su una scala da una a cinque stelle di due macro-tipologie di immobili logistici di riferimento: magazzini di stoccaggio e piattaforme di cross-docking. Sono altresì riportati i risultati dell’ap-plicazione del modello su 150 magazzini italiani. -
L'arte di creare fiducia. Il potere della leadership umile
Non è più il tempo del leader impositivo e solitario; è invece il momento di aprire alla condivisione di vedute e obiettivi. Leadership non è più sinonimo di comando ma «energia condivisa all'interno di un qualsiasi gruppo che stia realizzando un progetto». Questo comporta un cambio di prospettiva per cui l'organizzazione verticale lascia spazio a un modello di responsabilità condivisa, dove il leader ha il compito di creare un ambiente di apprendimento in cui tutti contribuiscono al miglioramento continuo e al raggiungimento dell'obiettivo.