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Competenze e formazione 4.0
È ormai una realtà inconfutabile che la Quarta rivoluzione industriale stia rinnovando da tempo la vita delle persone e delle imprese. La rapidissima avanzata di sistemi digitali sempre più intelligenti e pervasivi ci spinge però a chiederci: come si evolveranno le professioni, le competenze e la formazione aziendale di fronte a questa trasformazione? Le tecnologie assorbiranno soprattutto le mansioni routinarie e ripetitive, lasciando ai lavoratori le attività più complesse. Ci stiamo evolvendo verso un modello organizzativo diverso, incentrato su logiche di lavoro impostate per progetti e orientate al risultato. Servirà dunque affinare nuove skill a livello sia individuale, sia manageriale. Trasformazione digitale significa infatti - e soprattutto - trasformazione delle persone e dei loro ruoli aziendali. In questo scenario la formazione diventerà un fattore sempre più determinante, tuttavia non potremo più accontentarci di quella tradizionale. Dovremo mettere a punto nuovi metodi che si svilupperanno attraverso sistemi non formali, flessibili e personalizzati. Una sfida non da poco, alla quale dobbiamo iniziare a prepararci già oggi. Prefazione di Gianluca Marini. -
Parole per cambiare rotta. Tappe e imprevisti nel percorso di un manager
A volte imbarcarsi con il trolley sbagliato può cambiarti la vita. È ciò che è successo qualche anno fa a David Bevilacqua, manager di lungo corso nell'Information Technology, che, a partire da un bizzarro incidente in aeroporto, ha deciso di fermarsi a riflettere sul proprio ""viaggio"""" e regalare al lettore il sedimentato della sua esperienza personale e professionale. L'ambizione di Bevilacqua è quella di offrire degli spunti utili al manager per cambiare rotta (e magari vita): uscire da un sistema basato sullo status per approdare alla valorizzazione di competenze e relazioni, intendendo quindi la """"managerialità"""" come funzione e non come ruolo. Bevilacqua lo fa attraverso 10 (+1) parole chiave - da tempo a errore, da talento a fiducia, da leadership a immaginazione - utili ad accompagnare il lettore nel percorso che non solo il manager ma ogni persona dovrà affrontare nei prossimi anni se vorrà stare al passo con la trasformazione degli stili di lavoro e della società in cui viviamo."" -
Economia circolare e management. Un nuovo approccio industriale per la gestione d'impresa
Come impattano i principi dell'economia circolare sulla gestione d'impresa? Economia circolare e management analizza il rapporto economia/sostenibilità attraverso sei aspetti: strategia e marketing, sviluppo dei nuovi prodotti (ecodesign), processi produttivi, logistica, end of waste (cioè quando un rifiuto cessa di essere tale), materie prime per la progettazione di prodotti sostenibili. I ""casi emblematici"""" a corredo di ogni capitolo raccontano i risvolti pratici della transizione verso modelli economici circolari all'interno di rilevanti realtà industriali: da Barilla a Philips, da Feralpi Siderurgica a Parmalat."" -
Banca skill. Persone e tecnologie nella banca del futuro
"Banca skill"""" affronta la trasformazione tecnologica della banca nelle dinamiche organizzative e della gestione del personale: le prospettive di Bancatech, l'impatto delle piattaforme, le nuove competenze, la convivenza intergenerazionale, la telemigrazione (con il lavoro da casa). Prefazione Anna Gervasoni. Postfazione Giuliano Cicioni." -
Doppia accelerazione. Strategie scelte dal MIT per il nuovo scenario competitivo
Una selezione delle visioni più dirompenti provenienti dal MIT di Boston, che può aiutare leader d’impresa e manager a sfruttare la tecnologia per acquisire vantaggio competitivo nel mondo post-pandemico.Questo libro esplora un nuovo paradigma emergente, una doppia accelerazione – dovuta allo sviluppo delle tecnologie e alla pandemia – che riconfigura definitivamente il modo in cui si fa impresa. La sopravvivenza e crescita delle aziende dipendono dalla capacità di contaminarsi e innovare per orientarsi in un sistema di mercato fatto di regole competitive e ancora incerte. Il saggio, illuminante e attuale, accoglie un ventaglio di riflessioni tratte dalla prestigiosa MIT Sloan Management Review e arricchite da un controcanto di idee elaborate da due curatori visionari, Alberto Mattiello e Carlo Robiglio, oltre che dall’illustrazione di svariati casi d’innovazione internazionali. -
Enterprise blockchain. Legaltech e altri strumenti per professionisti e imprese
Una sfida importante e imprescindibile per tutti i business che intendono mantenere la propria rilevanza in una nuova era di disintermediazione e automazione.rnSmart contract, token, zero-knowledge. Sono solo alcune tra le più rilevanti applicazioni della blockchain al business e in particolare al cosiddetto universo legaltech, dove questa tecnologia si sta affermando in un percorso lento ma inesorabile.rnAl di là dell’elevata volatilità delle criptovalute, il valore di business della blockchain è infatti persistente e sta progressivamente conquistando imprese e professioni, non solo nell’ambito «cripto», impegnato in un vero e proprio processo di «distruzione creativa», ma anche e soprattutto nel contesto delle organizzazioni tradizionali, interessate a usare la blockchain per innescare un processo di trasformazione dei propri modelli di business.rn“Enterprise blockchain” è il primo libro a fornire una visione completa circa questa trasformazione. Indagando come la tecnologia blockchain (e, più in generale, Distributed Ledger) rappresenti un’opportunità essenziale per professionisti, manager e imprenditori innovativi, il saggio fornisce tutti gli strumenti necessari per valutare iniziative, applicazioni, prodotti e strategie basate sulla blockchain. -
Finanza alternativa per l'economia reale
In un periodo di grande discontinuità, è sempre più attuale per imprese, consulenti e investitori capire il mondo della finanza innovativa. Sui mercati internazionali è ormai consolidata la tendenza a vedere sempre più attivi operatori alternativi alla Banca, che offrono capitali alle imprese con diverse modalità. Il testo passa in rassegna i principali soggetti e strumenti, inquadrandoli comunque in uno scenario che comprende anche la parte più tradizionale dei mercati finanziari. Si parla, tra l'altro, di ricorso al private equity, venture capital, private debt, di crowdfunding, di quotazioni sui mercati e collocamenti privati. Il lettore troverà sia un testo con un taglio rigoroso, pensato per i corsi accademici, sia risposte concrete alle riflessioni di imprenditori e consulenti sulle coperture del fabbisogno finanziario delle imprese. -
Neuroscienze e sviluppo (del) personale
I grandi cambiamenti degli ultimi anni impongono alle aziende e ai loro manager di modificare, spesso anche radicalmente, non solo le modalità di produzione e le politiche nei confronti dei clienti, ma anche e forse soprattutto le prassi di gestione e di sviluppo delle persone che lavorano al loro interno. In questo senso le neuroscienze, con gli straordinari risultati degli studi sul funzionamento del nostro cervello, offrono anche ai manager nuove risposte e nuovi strumenti per rispondere più efficacemente a vecchie ma sempre attuali problematiche organizzative e relazionali, per le quali gli interventi della classica gestione delle risorse umane risultano spesso insufficienti. Il lettore troverà molti spunti concreti, offerti da neuroscienziati e professionisti del mondo HR, per iniziare ad applicare le neuroscienze al mondo del management e in particolare alle azioni di sviluppo delle persone, utilizzando anche i suggerimenti e le esperienze di chi ha già provato a coniugare neuroscienze e management, con alcuni primi interessanti esiti. Un «work in progress» già oggi capace di generare prassi organizzative virtuose. -
L' impresa saggia. Come le imprese creano l'innovazione continua
Poche sono le imprese capaci oggi di affrontare la sfida più importante: il cambiamento ad alta velocità. La maggior parte tende infatti a concentrarsi sul breve termine, senza assicurarsi che i loro interessi siano allineati con quelli della società.rnLa chiave di volta per lo sviluppo di una innovazione continua è riuscire a sviluppare una saggezza pratica, plasmata dai valori, dall’etica e dalla morale. Le «imprese sagge» sono, dunque, quelle capaci di incidere sulle relazioni umane per infondere nuove conoscenze nelle pratiche organizzative, convertendole in azione e innovazione continua a livello individuale, aziendale e sociale.rnGli autori – riconosciuti come i padri intellettuali del knowledge management, in particolare con l’opera fondamentale «The knowledge-creating company» – declinano questa nuova teoria attraverso le storie di gruppi dinamici, longevi e sostenibili: da Honda a Shimano, da Eisai a Toyota, da Apple a MIT Media Lab. Il minimo comun denominatore di queste realtà è la qualità dei loro leader, che hanno saputo attivare le intere strutture di cui erano a capo per creare nuovi prodotti e nuovi processi, dai quali si sono generati benefici per i collaboratori, i clienti, la comunità e la società.rnEmerge un modello di leadership umano-centrica, capace di innescare circoli virtuosi di creazione di conoscenza e di attivare l’innovazione quale leva del cambiamento: una leadership che si estende ai vari livelli organizzativi e in grado di generare interazioni efficaci e comunicazioni condivise. -
Oltre il tempo presente. Consigli su come investire dopo la pandemia
Il flusso inarrestabile delle notizie e la scarsa prevedibilità degli avvenimenti nel periodo della pandemia hanno accentuato la tendenza a cogliere il cambiamento in segmenti temporali sempre più brevi. Per far fronte a un futuro incerto molti riterranno ragionevole puntare sul risparmio e su investimenti prudenti. Ma davvero la prudenza è sempre la scelta più saggia? «Protagonista del libro è il tempo: ridisegnarlo nella nostra mente, nel senso comune che attribuiamo ad esso, è essenziale per compiere scelte coerenti con le nostre esigenze di vita e finanziarie, eppure così costantemente condizionate da bias che ci portano fuori strada» - Domenicale del Sole 24 OrernPaolo Legrenzi, psicologo esperto in finanza comportamentale, mette in guardia sulle opportunità mancate da chi fa cieco affidamento sul buon senso fai-da-te. Invece, è soprattutto in periodi costellati da rivolgimenti continui e improvvisi che vale la pena ragionare sui cicli temporali di lunga durata e sull'orizzonte di un ""presente esteso"""". Radicato nel passato e proiettato nel futuro, il presente esteso è un tempo che permette di attenuare le emozioni che nascono dal confronto tra ieri e oggi: rimpianto per le possibilità perdute, superbia a causa dell'illusione di controllo, paura per l'incertezza futura, dolore per le perdite del passato. Solo grazie a esso è possibile cogliere i meccanismi controintuitivi dei mercati. Se, come sostiene l'autore, l'educazione finanziaria è prima di tutto una forma di dis-educazione da schemi mentali precostituiti - cauti all'apparenza, illusori e controproducenti di fatto -, questo libro rivolto a consulenti finanziari, risparmiatori e investitori si rivela un formidabile strumento antididattico da cui partire per gettare oggi i semi di un nuovo futuro."" -
La cultura del rispetto. Oltre l'inclusione
Capita spesso che gli obiettivi aziendali non vengano raggiunti perché i collaboratori faticano a relazionarsi fra loro, a riflettere insieme e a confrontarsi in quanto persone. Nei momenti di pressione, poi, possono anche nascere antipatie e insofferenze, e qualcuno viene escluso per ragioni che esulano dalle competenze: genere, anzianità, disabilità, cultura, orientamento sessuale. Apprendere il rispetto diventa quindi non un imperativo morale, ma un percorso di azione: capire le ragioni per cui nascono situazioni «irrispettose» che ostacolano la convivenza e il lavoro comune corrisponde a una scelta strategica in grado non semplicemente di risanare il clima organizzativo, bensì di convertirlo in un risultato anche economico. Con un linguaggio semplice e ricco di esempi, oltre alla presentazione di un caso aziendale di successo, gli autori propongono un nuovo progetto di Diversity e Inclusion. Una filosofia del rispetto che, pur tenendo presenti gli aspetti specifici di ogni gruppo di «esclusi», è imperniata su ciò che accomuna gli individui - il desiderio di essere ascoltati, compresi e considerati in modo equo. -
Il manager sincrono. Per donne e uomini che lavorano in un mondo disruptive
Quali caratteristiche deve possedere un manager per gestire un team in situazioni di grande trasformazione? Le autrici Francesca Cedri, Simona Mirano e Giovanna Prina propongono un modello basato sugli elementi fondamentali che aiutano a gestire situazioni di incertezza e alta complessità: il modello della SINCronia manageriale©. Ideato e perfezionato attraverso un rigoroso lavoro sul campo, tale modello è composto da quattro approcci – Strutturato, Idealista, Negoziatore, Capo Scout – e comprende un questionario di autodiagnosi, che può diventare strumento di confronto e crescita per il manager e il suo team. Uno strumento concretamente utilizzabile in ogni azienda.rnChi è quindi il «Manager Sincrono»? Chi riesce a utilizzare i quattro approcci in modo simultaneo, governando così i momenti di rottura e costruendo insieme al team direzioni nuove e condivise. Questo libro, leggero e accattivante grazie all’utilizzo di personaggi di film, esempi reali e casi aziendali, accompagna concretamente il lettore nella comprensione dei vari approcci, aiutandolo a identificare l’approccio prevalente usato nella complessità, e a riconoscerne punti forti o di sviluppo. -
Rilanciare la competitività. Dalla creazione di valore condiviso al ridisegno dei modelli di business
Il volume presenta i risultati di una ricerca dei due autori sulle imprese top-performer italiane e internazionali, facendo anche tesoro della loro appartenenza alla Faculty del Professor Michael E. Porter, presso Harvard Business School. La crisi economica, associata alla pandemia da Covid-19, ha spinto le nostre imprese non solo a individuare soluzioni per uscire con successo da questa condizione, ma anche a pianificare il futuro in maniera radicalmente diversa da come si è fatto finora. Occorre ridisegnare i modelli di business per rendersi imprese future-ready. Il cambio di paradigma, necessario per rilanciare la competitività del sistema imprenditoriale italiano, richiede che le imprese si incamminino lungo una serie di traiettorie di intervento strategico sui loro modelli di business. Le sei traiettorie strategiche presentate intendono fornire una guida utile alle imprese italiane, piccole e grandi, per (ri)disegnare i loro modelli di business rilanciando la loro competitività. -
Il manuale delle risorse umane. Scritto da manager per futuri manager
Questo libro, che non è l'ennesimo manuale astratto e nozionistico, si presenta come uno strumento realizzato per offrire al lettore un ricco ventaglio di casi aziendali e best practices in ambito HR, allo scopo di incoraggiare un proficuo processo di apprendimento, nel quale siano le teorie a nascere da casi ed esempi concreti e non l'inverso. Articolato in quattro sezioni, corrispondenti ad altrettante aree tematiche, il volume raccoglie le testimonianze di una trentina di manager delle più importanti aziende, da Sanofi a Trenord, da Generali a Ikea, da Bosch a Manpower e molte altre realtà. Una raccolta di esperienze sul campo raccontate e ripercorse da chi gestisce davvero la funzione risorse umane, ma anche soluzioni nuove e strategie poste in essere da coloro che quotidianamente sono chiamati ad affrontare problemi organizzativi reali. Linee guida che potranno servire da bussola e da stimolo per i manager di oggi e di domani. -
Nati per cambiare. Come basare una rivoluzione aziendale sulle persone
«La regola (o non regola) di lavoro interno è quella della libertà infantile, una sorta di gioiosità creativa comune che porta a scegliere non la strada più facile o apparentemente remunerativa degli adulti, ma quella più originale, più appagante e alla lunga più proficua». - Dalla prefazione di Roberto VecchionirnSi può organizzare un’azienda seguendo gli stessi principi che guidano l’ideazione di un asilo? Il gioco e la sperimentazione sono spazi d’azione su cui è possibile improntare la propria visione imprenditoriale. In questo saggio si propone un «non-metodo» di gestione delle organizzazioni aziendali fondato su un approccio agile, un’apertura all’ascolto e soprattutto sui cambiamenti che possono innescare le persone. Case studies, ricerche scientifiche e teorie del management si intersecano con la nota filosofia educativa del Reggio Emilia Approach per stimolare nuovi spunti di riflessione che ci permettano di ripensare gli ostacoli attuali: dall’incertezza frettolosa che caratterizza la rivoluzione digitale all’emergenza sanitaria, fino al ruolo della finanza. Bisogna ripartire dalle persone che lavorano con l’azienda (e non solo) prendendosene cura, in particolare con attività che insistano sulla sfera del benessere psicologico e sociale. Nati per cambiare traccia così linee guida per le future imprenditrici, i futuri manager, responsabili delle Risorse Umane o chiunque vorrà sperimentare nuovi metodi di conduzione all’interno di aziende già esistenti, e lo fa raccontando un percorso, quello di LUZ, e sollevando più e più quesiti utili per impostare il proprio viaggio all’insegna della fiducia e dell’humanitas. -
Francesco Novara. Il lavoro non è più quello di un tempo
«Il lavoro è un dato originario interno. L’esperienza Olivetti e il futuro»Il lavoro sta subendo trasformazioni enormi, rapidissime e dagli esiti difficili da definire. Eppure queste stesse trasformazioni, così intrecciate con i cambiamenti del mondo contemporaneo, possono essere comprese davvero solo se si parte dall’insegnamento dello psicologo Francesco Novara (Torino, 1923-2009). In questo saggio narrativo, scritto a quattro mani da Ugo Morelli e Giuseppe Varchetta, la metamorfosi del lavoro viene letta in una prospettiva che travalica le varie discipline e che attinge all’eredità di Novara: al valore scientifico e politico del suo pensiero, ricco di intuizioni spesso anticipatrici. Morelli e Varchetta, che con Novara ebbero una frequentazione professionale, ma anche affettuosa e conviviale, ripercorrono i suoi insegnamenti, culturali e umani, in questo libro agile ma approfondito che rappresenta un tributo alla figura e alle idee di uno dei padri della psicologia del lavoro. -
Conoscere la giusta distanza. Sfide di management in un mondo complesso
In questo saggio Anja Puntari, artista e business coach, analizzando il concetto della giusta distanza, porta il lettore a riflettere sul significato che il lavoro ha per le persone oggi nella «società della conoscenza».In un'epoca come la nostra, dove i confini tra le varie dimensioni della vita tendono a sfumare, non c'è nulla che sia più importante del conoscere la giusta distanza: da cose, persone, situazioni. Saperla adottare è una competenza lavorativa e manageriale tutta da apprendere e allenare: significa imparare a entrare in contatto con gli altri, ma anche con se stessi e con il senso del proprio lavoro, senza lasciarsi travolgere dalla complessità derivante da un mondo sempre più interconnesso (e iperconnesso). In questo saggio Anja Puntari, artista e business coach, analizzando il concetto della giusta distanza, porta il lettore a riflettere sul significato che il lavoro ha per le persone oggi nella «società della conoscenza». Avvalendosi dello stimolo dell'arte contemporanea, dell'esperienza acquisita sul campo come business coach e anche di qualche racconto autobiografico, Anja Puntari mostra la realtà e le sfide che i professionisti, in particolare i cosiddetti knowledge worker, sono chiamati ad affrontare: l'overlapping tra la vita privata e quella professionale, lo stress mentale e fisico, i nuovi modelli ideali, le emozioni difficili come la vergogna al lavoro e la solitudine manageriale. Il libro racconta di fatto l'epoca in cui viviamo e aiuta il lettore a riflettere su di sé e sul suo approccio al lavoro all'interno dello scenario contemporaneo. -
La banca del terzo millennio. Il futuro del sistema bancario tra fintech e post pandemia
Negli ultimi vent'anni l'innovazione tecnologica ha compiuto passi da gigante in tutte le direzioni. Il mondo bancario, al pari di quello della grande distribuzione, ha conosciuto profondi mutamenti nella quotidianità delle filiali, con la trasformazione in commodity di alcuni servizi tipici. Anche il settore del wealth management si è intriso di innovazione tecnologica: dal risk management all'asset allocation, dal trading alle piattaforme di consulenza, dai social network finanziari ai robo, si è assistito a un costante sviluppo del fintech e si attende ora l'ingresso delle multinazionali big tech nel settore finanziario. Ma come sarà in concreto la banca del terzo millennio? Se è vero che l'esperienza e la capacità di adattamento di altre industrie possono essere una guida per il retail, certamente la digitalizzazione e commoditizzazione di molti servizi suggeriscono che il wealth management possa essere la base per la banca del futuro. La relazione consulente-cliente e il valore aggiunto del servizio di consulenza richiedono un approccio olistico, impongono investimenti in tecnologia, ma anche scelte strategiche che porteranno a banche sempre più aperte ai prodotti e servizi di terzi. Dovranno cambiare anche le metriche di segmentazione e profilazione dei clienti, che potranno scegliere come, quando e dove essere serviti. L'evoluzione del proprio modello di business rappresenta la più grande sfida che il sistema bancario sarà chiamato ad affrontare se vorrà mantenere il suo ruolo anche nel prossimo futuro. -
Nudge Solutions Program. Cambiamento gentile e strumenti per la leadership aperta
Dialogo, fiducia, cambiamento gentile: concetti chiave di un approccio all'organizzazione che ribalta le prospettive più tradizionali, partendo non dal comportamento, ma da ciò che lo determina. È l'approccio presentato da Paolo Bruttini e Massimo Lugli in questo saggio semplice e pieno di soluzioni concrete (arricchito da un caso aziendale esposto dalla consulente e formatrice Barbara Faussone), che fa tesoro dei più interessanti filoni dello Sviluppo Organizzativo, dall'Open Organization all'Agile. Come mostrano gli autori Paolo Bruttini e Massimo Lugli, occuparsi di Sviluppo Organizzativo oggi significa comprendere in primo luogo la natura sostanzialmente dialogica della realtà, in particolare della realtà lavorativa, interpretata sotto la chiave del Nudge. La cosiddetta «spinta gentile» di cui parla il premio Nobel 2017 Richard H. Thaler, applicata a questo specifico ambito, assume la forma di architetture relazionali per aiutare le persone a esprimere il meglio di sé, riducendo gli sforzi e i conflitti. Attraverso i Nudge Tool spiegati nel volume, gli autori espongono un metodo in grado di aiutare le donne e gli uomini che lavorano a intendersi meglio tra di loro. A prendere in mano le situazioni, assumendosi il rischio di essere sinceri e affrontando le conseguenze dei propri errori. A usare le strutture di facilitazione nel riconoscimento delle risorse che si hanno, più che di quelle che mancano. Infine, a vedere in trasparenza i propri schemi mentali, punto di partenza fondamentale per condividere i punti di vista, le idee e, talvolta, i sogni. -
Il marketing per una società migliore
Nell'economia e nella società il marketing crea valore per le persone, le istituzioni e le imprese, costruendo e mantenendo relazioni con clienti, consumatori e altri stakeholder al fine di rispondere a bisogni e desideri individuali ed esigenze collettive». Intorno a questa dichiarazione contenuta nel «Manifesto del Marketing» si snoda il percorso del libro, che si sviluppa in diverse direzioni complementari: il contributo del marketing alla società e al mondo accademico; le tendenze nella letteratura accademica viste dalla prospettiva degli editor di prestigiose riviste internazionali; il punto di vista di manager e imprenditori sul ruolo del marketing per accrescere il vantaggio competitivo dell'impresa (con un capitolo scritto da un imprenditore, che racconta come «il bello e ben fatto» ha contribuito a fare della sua impresa una leader mondiale nel suo settore); il punto di vista dei consumatori sul significato del marketing e sul suo contributo al benessere della società contemporanea. A partire da queste considerazioni nasce ""Il marketing per una società migliore"""", con un approfondimento dei temi enunciati durante la XVII conferenza della Società Italiana di Marketing (SIM), svoltasi presso LIUC - Università Cattaneo il 29 e il 30 ottobre 2020. Postfazione di Federico Visconti.""