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Poeti e poesie della Bibbia
Attraverso l'analisi.e il dialogo interno tra una selezione ragionata di brani poetici biblici - dalla cantica del mare tra Mosè e Miriam al canto di Debora, dalla preghiera di Anna al lamento di Davide - messi in relazione tra loro per analogia, contrasto o altri elementi, Sara Ferrari si propone di dimostrare il ruolo fondamentale della poesia nella Bibbia e restituirne il giusto valore. Riportati in originale e in traduzione a cura dell'autrice, i brani presentati toccano temi che si impongono come essenziali - la celebrazione delle opere divine, la gioia e il dolore, la donna quale oggetto e soggetto di poesia, Gerusalemme come fonte di letizia e disperazione -, mostrando ai lettori tutta la loro profondità e freschezza. -
La riforma protestante
La conferenza Riforma come decisione, che Karl Barth tenne a Berlino di fronte a migliaia di persone nel 1933 - anno in cui Hitler divenne Cancelliere del Reich - culmina nell'appello: ""Resistenza!"""". Si tratta, per il teologo svizzero, della resistenza della fede autentica di fronte a un cristianesimo nazistoide, cioè di una resistenza teologica. La parola, tuttavia, non poteva non ricevere, nella Germania di quell'anno, un evidente significato politico, che non sfuggì ai cronisti né, tantomeno, alla Gestapo: nel suo rigore teologico, il pensiero di Barth manifesta infatti, con rara efficacia, il potenziale critico del messaggio biblico riscoperto con forza dalla Riforma. Completano il volume due brevi scritti dedicati a Lutero, professore e predicatore contrapposto all'""""Ercole germanico"""" della chiesa asservita al regime, e una reazione giornalistica del tempo."" -
Il catechismo di Ginevra (1537)
Nell'intento di far conoscere e comprendere al popolo, in particolare ai giovani, la Bibbia e le dottrine fondamentali del cristianesimo, nel 1537 Giovanni Calvino scrisse in francese un compendio dell'Istituzione della religione cristiana, sua opera fondamentale uscita in latino l'anno precedente. ""La chiesa non si conserverà mai senza catechismo, poich'esso è come la semenza per far sì che il buon grano non perisca, ma si moltiplichi d'età in età. E perciò se desiderate costruire un edificio di lunga durata e che non rovini in breve tempo, fate sì che i fanciulli siano istruiti con un buon catechismo, che mostri brevemente e in modo loro comprensibile ov'è il vero cristianesimo."""" (Giovanni Calvino)"" -
Cambiamenti climatici. Tra facili allarmismi e pericolose sottovalutazioni
In maniera scientificamente corretta ma comprensibile ai non addetti ai lavori, Augusto Spuri affronta il tema dei cambiamenti climatici a partire dal tempo meteorologico - che ne è alla base - per poi ragionare intorno alle loro cause, impatto e rischi, senza tralasciare gli accordi internazionali volti a contenerne i danni. rnSe non è facile elaborare affidabili previsioni del tempo oltre qualche giorno, ben più difficile è prevedere i mutamenti del clima, che riguarda la media delle condizioni meteorologiche in un periodo nell'ordine delle decine di anni. Tuttavia, il tema delle variazioni climatiche e delle loro conseguenze sull'ambiente è tra i più discussi dalla gente comune e dai media, spesso oscillando, in modo superficiale e fuorviante, tra facili allarmismi e pericolose sottovalutazioni. Facendo ricorso alla sua esperienza nell'ambito meteorologico, climatologico e dell'inquinamento atmosferico, Augusto Spuri illustra in modo piano ma scientificamente corretto che cosa sono e da cosa derivano i cambiamenti climatici, il loro impatto sull'ambiente, il dibattito sulla loro portata, le azioni previste dagli accordi internazionali per arginarli... -
Storia del secondo Tempio. Israele tra VI secolo a. C. e I secolo d. C.. Nuova ediz.
Per l'Israele antico, il periodo compreso tra VI secolo a.C. e I d.C. - tra la distruzione del primo Tempio di Gerusalemme da parte di Nabucodonosor e quella del secondo, ricostruito, da parte di Tito - fu cruciale: la Bibbia assunse la forma che conosciamo e, nel giudaismo, vennero sviluppandosi rabbinismo e cristianesimo. A partire dagli scritti canonici, dagli apocrifi e dai testi qumranici, Paolo Sacchi ne propone una storia, a impianto soprattutto tematico, in cui la narrazione storico-politica si intreccia alle dimensioni religioso-culturali di volta in volta caratteristiche di un'epoca e gravide di conseguenze per le successive. -
Un giorno una parola. Letture bibliche quotidiane per il 2019
Le famose Losungen, testi biblici e meditazioni giornaliere, preparate ogni anno, a partire dal 1731, dalla Chiesa evangelica dei Fratelli Moravi (Unità dei Fratelli di Herrnhut). La presente edizione, tradotta e adattata per il lettore italiano, è la 289a. Con un contributo di Paolo Ricca. -
Aggiornamento o riforma della Chiesa?
Nel marzo 1539, tre anni dopo la costituzione della Chiesa ginevrina riformata, il cardinale umanista italiano Jacopo Sadoleto scrisse una lettera aperta ai magistrati e al popolo della repubblica di Ginevra esortandoli a tornare alla tradizione e all'unità della Chiesa di Roma. Sollecitato da Guillaume Farel e Martin Bucer, nel settembre dello stesso anno Giovanni Calvino si fece carico della risposta, precisando il punto di vista riformato sui grandi temi teologici al centro della polemica con la Chiesa romana e difendendo, in quel modo, l'indipendenza politica della città. «Sadoleto e Calvino non rappresentano solo due teologie, due spiritualità, due fronti contrapposti in equilibrio, ma due ipotesi diverse ed opposte di comunità cristiane e, di conseguenza, due ipotesi di riforma della Chiesa» (Giorgio Tourn). -
La preghiera salverà il mondo
Unendo un'accurata lettura dei testi biblici alla ricerca del loro senso teologico, in queste pagine Daniel Marguerat intende riflettere sul senso del pregare e su questioni di fondo quali: Perché pregare? Quale Dio preghiamo? In che modo siamo esauditi? -
Con me e con gli alpini
«Il Piero Jahier che a inizio 1918 pubblica la prima edizione - la più compatta stilisticamente e tematicamente - di 'Con me e con gli alpini' è un ufficiale incaricato dell'addestramento delle reclute. Tra i più noti esempi di populismo letterario della letteratura italiana contemporanea, l'opera intende ""raccontare"""" (ma anche """"cantare"""" e """"argomentare"""") la bellezza del rapporto che si instaura fra il superiore e i suoi soldati, la scoperta di una realtà montana più sana e degna di quella cittadina. E tuttavia molti altri sono i motivi d'interesse: innanzitutto i riferimenti a una fede, valdese e protestante, che solo nella prima edizione Jahier si sente di esibire a chiare lettere, suggerendo una continuità fra la tradizione delle Valli e quella deì soldati italiani di montagna. Ma anche la scrittura, così salmodiante e biblica, che ha la funzione di ipnotizzare la durezza della guerra, trasponendola in una diversa dimensione. A ben vedere, Jahier scrive una storia d'amore tra un ufficiale e la sua truppa. Lontano dalla guerra, insomma, e un po' anche contro la guerra.» (Paolo Giovannetti)"" -
Dell'aldilà e dall'aldilà. Che cosa accade quando si muore?
A quarantanni di distanza da cristiano davanti alla morte, dedicato a quello che accade di fronte alla morte a cristiani ed esseri umani in generale, il teologo Paolo Ricca affronta - anche attraverso un ampio excusus storico-teorico -, il tema ulteriore della possibile esistenza di un aldilà e di una vita futura, oltre la morte. ""Ha senso parlare dell'aldilà, sapendo di non saperne nulla? Fin dall'antichità più remota sono state formulate sull'argomento molte teorie, tutte ipotetiche, alcune, forse, più plausibili, altre meno, che meritano di essere conosciute prima di venire eventualmente scartate. Il fatto incontestabile che non ci siano certezze (a prescindere, per un momento, da quelle della fede) non impedisce di ritenere che qualcosa, pur non essendo certo, sia possibile, a cominciare dalla possibilità che esista un aldilà, nel senso di una vita oltre la morte. Non ci sono prove che un aldilà o la vita oltre la morte esistano, ma neppure che non esistano. L'aldilà non è certo, ma è possibile."""" (Paolo Ricca)"" -
Isacco. Il figlio imperfetto
Gianni Marmorini analizza la figura di Isaccornrn“La presentazione di Isacco come un ‘neurodiverso’, figlio autistico di un padre ormai vecchio, non è una novità assoluta, ma non sono molti gli studi che tentano di renderla credibile con un’appassionata ricerca letteraria. Gianni Marmorini ha così ricercato nel testo biblico alcuni indizi che farebbero pensare alla ‘diversità’ di Isacco. Certo, mille indizi non costituiscono una prova, ma importa poi così tanto risalire alla sicurezza storiografica degli eventi, quando si avverte che una cosa può essere profondamente vera, anche quando non si ha la certezza assoluta dell’evidenza? Isacco sono io, sei tu, siamo tutti noi, perché Isacco è una metafora del limite e del suo al di là, che assomma in sé sofferenza, paradosso e accoglienza”. - Massimo Grilli rnrnGianni Marmorini analizza la figura di Isacco – figlio lungamente desiderato e atteso da Sara e Abramo, secondo patriarca di Israele che, tuttavia, nella Bibbia non ha mai il ruolo di protagonista e appare privo di personalità propria, incongruenza che chiede di essere interrogata – e lo caratterizza come il figlio non perfetto, disabile, che porta alla luce la questione cruciale dell’accettazione del limite e dell’imperfezione. -
Come in cielo, così in terra. Itinerari biblici
«Perché e per chi il Regno è un ""evangelo""""? Lo è per i peccatori, ai quali è annunciato e donato il perdono. Lo è per i malati, molti dei quali vengono guariti. Lo è per i poveri, che vengono evangelizzati e dichiarati """"beati"""". Lo è per gli affamati, che vengono saziati perché il pane non solo è moltiplicato, ma viene distribuito, cioè condiviso. Il Regno è un """"evangelo"""" per le donne, che finalmente vengono accolte nella compagnia dei discepoli di Gesù. Lo è per gli ultimi, che diventano primi, lo è per gli esclusi, che vengono inclusi. Il regno di Dio è il nostro mondo capovolto. Ecco perché i potenti della terra ne hanno tanta paura»."" -
Il Vangelo secondo i Simpson. Da Barth a Barth
In una società molto spesso imbarazzata dalle dimostrazioni pubbliche della spiritualità e della fede, i Simpson - litigarella, rumorosa e normalissima famiglia della classe lavoratrice di una città della provincia americana - aiutano a riflettere sui nostri timori e le nostre speranze, religiose e non. Parlano della condizione umana, di noi, della nostra fatica di capire gli altri ma anche di capirci, insomma, del nostro mondo, e di cosa ci fa - ancora? - in esso colui che nel nostro oggi ci ostiniamo a chiamare Dio. Inroduzione di Gioele Dix. Postfazione di Paolo Naso e con un saggio di Gianfranco Monaca. -
Il cristianesimo delle origini. Scritti, protagonisti, dibattiti
Le prime comunità cristiane si trovarono ad affrontare un gran numero di problemi: come conciliare la radicalità dell'evangelo con le necessità della vita quotidiana? come convivere con le comunità ebraiche rivendicando al tempo stesso un'identità propria? in che modo le comunità domestiche potevano influenzare la società? Scritto da un esperto di storia del cristianesimo delle origini, il libro consente di comprendere i motivi che hanno permesso alla nuova religione di conoscere una grande diffusione nel inondo del Mediterraneo e di penetrare nel cuore dell'impero romano. In ciascuna delle tre parti - da Pasqua alla missione paolina; dalla missione paolina alla guerra giudaica; la fine del periodo apostolico -, François Vouga riesamina le più recenti acquisizioni della ricerca esegetica e studia gli scritti, i protagonisti e i dibattiti più rilevanti del cristianesimo delle origini. -
Il vangelo secondo il rock
Sotto forma di grido, invocazione, lode, contesa, sfida, interrogazione o preghiera, la parola biblica ri-suona costantemente nella canzone rock, arricchendo – con intima adesione o netto rifiuto – l’opera di alcuni dei suoi musicisti più significativi.rnrnrnrnLa parola biblica deborda nei versi di Bob Dylan, costeggia l'opera di Woody Guthrie, preme nella ""teologia del Padre"""" di Bruce Springsteen, sostiene la poetica di Johnny Cash, urla nella furia di Patti Smith. Che si manifesti nella lotta o nell'abbraccio, nella fede o nella sua negazione, il rapporto con la Scrittura feconda il canzoniere di alcune delle voci più significative del rock. Ed è proprio la distanza, la ferita che si apre tra la parola biblica e il suo riecheggiare nella musica pop a renderne fertile e vertiginoso il risuonare. Massimo Granieri e Luca Miele provano a catturare quegli echi inseguendo suggestioni e voci, incrociando percorsi, affastellando canzoni in modo dichiaratamente non sistematico, aperto e fluido. Prefazione di Antonio Spadaro."" -
Come sono cambiato
Trent'anni di autobiografia barthiana - dal 1938 al 1958 - integrati e inquadrati da un breve apparato critico a cura del teologo Fulvio Ferrario.Nata dalle sollecitazioni della rivista americana “The Christian Century”, questa breve autobiografia di Karl Barth – tre decenni di vita e pensiero dal 1928 al 1958 – è corredata da un Prologo e un Epilogo che la inquadrano nell’insieme del percorso esistenziale e teologico dell’autore, dalla formazione all’ultimo decennio di vita, facendone un’introduzione semplice ed efficace al teologo probabilmente più significativo del secolo scorso.rnPubblichiamo questo volumetto anche come piccolo contributo alle celebrazioni barthiane del 2019: centenario della pubblicazione della prima versione del commento all’Epistola ai Romani e cinquantesimo anniversario della morte del teologo (10 dicembre 1968).rnNel 1938, la rivista americana “The Christian Century” chiese a Karl Barth (1886-1968) un resoconto dell’evoluzione del suo pensiero nel decennio appena trascorso. La richiesta fu ripetuta nel 1948 e nel 1958: ne risultò un agile e interessante autoritratto del grande teologo nella fase centrale del suo percorso. Accompagnato da un sintetico apparato critico, esso costituisce una delle fonti principali per la ricostruzione di alcuni aspetti dell’evoluzione della teologia di Barth, ma anche un documento umano e letterario di notevole interesse: dall’insegnamento universitario alla politica, senza dimenticare gli aspetti privati e familiari, le dimensioni di un’esistenza ricca di sfaccettature sono tratteggiate con piglio energico e senso dell’umorismo. -
Un amore. Lettere 1925-1935
«La possibilità impossibile»: così un amico definirà, citando lo stesso teologo, la relazione tra Charlotte von Kirschbaum e Karl Barth, il quale, quando i due si incontrano, è sposato e padre di cinque figli. Molto più di un'amicizia, non un matrimonio, nemmeno un adulterio. Piuttosto un tentativo di vivere i sentimenti, anche quando la società e la tradizione cristiana non sanno come inquadrarli. Queste lettere raccontano tale avventura. «Molto, molto dovrei, vorrei scriverti, ma sarà meglio lasciarlo non scritto. Ho passato la notte successiva al nostro incontro quasi senza chiudere occhio e il mio sguardo andava di continuo alla mia scrivania, dove tu eri stata seduta, e mi dibatto nel grande enigma che tu rappresenti per me». (Karl Barth a Charlotte von Kirschbaum, 26/2/1926) «Posso dirti soltanto una cosa, che forse non ho neppure il diritto di dire: semplicemente, dallo scorso mercoledì so di volerti bene, più di quanto io riesca a pensare. Se in precedenza non volessi saperlo o se effettivamente attraversassi questo mondo a occhi bendati, non lo so. Ma ora è così, ed è difficile». (Charlotte von Kirschbaum a Karl Barth, 27/2/1926). -
Il Vangelo secondo Giovanni
Diverso per molti e rilevanti aspetti dai vangeli sinottici, in particolare per l'ampio respiro teologico, il Vangelo di Giovanni è uno dei più importanti testi biblici. Maestro incontestato della materia, Jean Zumstein propone un commentario, in due volumi, a un tempo scientifico e pastorale con una traduzione basata su critica testuale, informazioni storiche, letterarie e teologiche. «Il vangelo secondo Giovanni è un testo di grande intensità teologica. Non confida i suoi segreti a lettori che vanno di fretta, ma esige una lettura attenta e una continua ripresa del testo. A chi si concede il tempo necessario per accostarsi a questo monumento della letteratura cristiana primitiva è dato scoprire un'interpretazione di Gesù di Nazareth di profondità, sagacia e originalità straordinarie» (Jean Zumstein). -
Introduzione all'etica luterana
La concezione teologica luterana - per cui la salvezza viene unicamente da Dio - distingue con precisione fede e opere, ponendo la libertà umana, donata da Dio, a fondamento dell'etica. Dieter Kampen, ne illustra le caratteristiche chiave accompagnando i lettori nella ricerca delle radici spirituali che consentono di prendere decisioni libere e responsabili. -
La gnosi
La limpida introduzione di Cristoph Markschies alla gnosi traccia un quadro complessivo e aggiornato di un fenomeno non semplice da circoscrivere.rn«Nessuno sa con esattezza che cosa significhi ‘gnosi’ e il termine viene interpretato in modi assai diversi. Alcuni ne limitano radicalmente la nozione, riservandola a un gruppo ristretto di ebrei, cristiani e pagani; altri intendono la ‘gnosi’ come una religione universale o una ‘corrente sotterranea’ di tutta la storia della religione e del pensiero; altri ancora usano il termine per indicare un certo tipo di filosofia della religione»rnCon queste pagine lucide e argomentate, Christoph Markschies intende fare chiarezza intorno al concetto di “gnosi” – in greco “conoscenza” – delineando le principali questioni a esso collegate e proponendone un modello fondato su elementi condivisi da buona parte degli studiosi e corrispondente a quello di numerosi teologi cristiani, così come di pensatori non cristiani, dell’antichità.rnIl suo discorso si dipana quindi intorno alle diverse tipologie di fonti, alle prime forme di gnosi, alle grandi scuole e al manicheismo, fino a seguire percorsi di indagine che portano al presente e agli aspetti chiave del dibattito attuale.rnCompletano il volume una tavola cronologica e una bibliografia ragionata.