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Merito, trasparenza, anticorruzione
Il tema della misurazione e della valutazione della performance dei dipendenti e dei dirigenti pubblici è al centro di un dibattito scientifico, ormai da tempo avviato anche in Italia, che coinvolge studiosi e operatori del diritto a tutti i livelli. Esso, inoltre, ha acquisito particolare rilevanza alla luce delle attuali linee politiche e legislative dirette a contrastare la corruzione e a realizzare un sistema efficiente di trasparenza dell'azione amministrativa. Il Consiglio regionale della Calabria si è dotato - con la legge n. 4 del 3 febbraio 2012 - di un articolato sistema di misurazione e valutazione della performance dei propri dipendenti e dirigenti. All'analisi di detta legge e del sistema dalla stessa realizzato è dedicato questo originale studio, con il quale l'avvocato Giuseppe Strangio, anche in virtù dell'esperienza diretta quale componente dell'Organismo Indipendente di Valutazione, disegna, in sei densi capitoli, seguiti da tre allegati e da una tabella riepilogativa, un quadro completo della situazione oggetto dell'indagine. -
Un milanese di Calabria. Cicco Simonetta alla corte degli Sforza
Rivivono in queste pagine anni cruciali ed eventi significativi che sono anche alla base dell'attuale configurazione della città di Milano. Il legame tra la metropoli lombarda e la terra di Calabria ha riscontro nella vita e nelle opere di Cicco Simonetta che partì dal Sud e divenne consigliere, longa manus, fautore e anche autore della fortuna degli Sforza e della grandezza del loro Ducato. Non solamente politico, ma anche fine umanista, seppe guadagnarsi la stima, la fiducia e il rispetto di letterati, signori e principi, coltivò rapporti e scambi che giovarono agli Sforza e contribuì al mantenimento dell'equilibrio di pace tra gli Stati italiani. Uomo per prudenza e larga pratica eccellentissimo, come ci tramanda Machiavelli, fu mecenate colto e vere sfortianus. Per sé e i suoi familiari ottenne possedimenti e cariche molto influenti. Per questo, l'invidia e la gelosia lo ghermirono rubandogli poteri ed onori. -
Daphne e amanti
Daphne Minosi è una giovane donna di trentatré anni, sposata con il quarantenne Giocondo Villani, e mamma di Carlino. Il suo animo inquieto e la monotonia della vita familiare, con un marito colpevole di trascurarla troppo, la porteranno a intraprendere la via dell'adulterio e della perversione sessuale, seguendo così le orme della protagonista del suo romanzo preferito, Emma Bovary. Inevitabilmente la sua scelta provocherà conseguenze devastanti che colpiranno tutta la famiglia. -
Il risveglio del Messaggero. La profezia del quinto vertice
Il viaggio della giovane Metide ha assunto davvero una piega inaspettata: non solo i Negromanti, acerrimi nemici dei Magi Guardiani, hanno osato rapirla nel bel mezzo della prova dei Vertici, ma pretendono addirittura di sapere la verità riguardo ai suoi nuovi poteri... Possibile che un soggiorno forzato alla loro Corte possa portare un po' di chiarezza nel caos in cui si è ritrovata, suo malgrado? Tra libri scomparsi, profezie e incontri inaspettati, Metide si appresta a percorrere una nuova strada: ecco, il Messaggero si ridesta! -
Amleto e Ofelia. La critica shakesperiana negli scritti di Nicolò d'Alfonso
"Così in questo capolavoro dell'arte drammatica, che è anche un'opera filosofica e di una grande comprensione quale è l'Amleto, mentre si mettono in rilievo i due aspetti più importanti del mondo reale, il bene ed il male in lotta fra di loro, vi si fa anche vedere, nel campo delle attività psicologiche, il più alto bene che è l'intelligenza in opposizione all'oscuramento di essa che è la follia e la demenza""""." -
Resoconto poetico per non cadere mai
"Amatevi, Enea e Elena. Amatevi come i ragazzi di Prévert. Sì, in quel modo: contro le porte della notte. Chi se ne fotte se qualcuno s'intromette? No, non la convinceranno a lasciarti, Enea. Non ce la faranno. Non temere, ragazzo. Voi non ci sarete per nessuno. Vi odieranno. Ma voi non ci sarete per nessuno. Sarete altrove. Troverete la vostra pace.""""" -
Emozioni lontane, tristezze vicine
"Questo piccolo libro vede la luce più di cinquant'anni dopo che le liriche 'Amanti di carta', con un capitolo a sé in questa edizione, vennero premiate dalla giuria del Premio letterario RAI - Radiotelevisione Italiana del 1962. Oso dire una vita, la mia, sulla quale rompo il silenzio, relativo a tutta quella serie di vicende, proprie ad ogni essere umano: la 'vita', appunto. Se all'epoca il soggetto erano le emozioni d'una giovinezza, portata a vivere quelle degli anni giovanili, esse, oggi nel ricordo, acquistano il valore più intimo di quello estetico che le aveva motivate all'origine. Senza dubbio l'emozione di una paternità, insita in tutto quello che esprimiamo di più segreto. C'è poi l'affetto con l'amore che si stempera nelle pieghe del ricordo, più o meno vivace, più o meno débridé, o, quando è cauto, ricco di riserbo. Ma c'è anche la tristezza, per chi ci ha lasciato e non s'è potuto far altro che, ragionevolmente, ammettere la sua scomparsa. Più dura per chi era nell'immediatezza filiale e familiare, sui quali il tempo s'incarica di sciogliere la mestizia del ricordo, per ricondurlo nel rango delle vicende umane.""""" -
Il castello
Sanno di volo, di movimento questi brevi racconti di Santo Scialabba. Dal linguaggio, alle storie, agli schizzi degli artisti, la realtà s'impagina e discorre di ricordi indelebili di un'umanità ripensata, semplice com'era; memorie chiare e riflesse come cristalli, riconoscibili o trascinati dalla fantasia in arie liberatorie, dove il cuore si sazia anche di sole o si colora di mare, in un percorso di genuina speranza. Le vicende, talvolta, si spezzano, come sceneggiature rappresentative di un attimo o poco più, di un flash che illumina, di un tramonto o di un'alba, di uno stato d'animo accennato, intimidito, veloce, subitaneo come il sorgere di una gemma. Cogliere l'emozione per quanto piccola, è il fine dell'autore, saltare gli schemi delle vite conformiste in un battito d'ali di libertà. -
All'ombra delle tue ali. La saggezza di Tommaso Campanella
Il testo, una narrazione sotto forma di diario, è diviso in quattordici brevi capitoli che abbracciano il periodo di permanenza coatta di Tommaso Campanella nel suo paese di origine - la ""terra di Ribusa"""", una piccola confederazione con una propria autonomia politica e con a capo la città di Stilo - dopo la prima condanna inflittagli dal proprio Ordine. L'autore coglie, nella figura di Campanella, delle sfaccettature diverse da quelle che siamo abituati ad osservare e considerare, che lo fanno apparire quasi magico: da filosofo, poeta, teologo e astrologo il frate viene """"trasformato in un grande saggio, un sapiente che vive isolato sul monte Consolino"""". La raccolta mette, appunto, in evidenza la saggezza immensa e profonda di un uomo che trascorse più di ventisette anni della sua vita in carcere per difendere i valori della dignità umana, della giustizia sociale, dell'uguaglianza tra gli uomini, ma anche quelli della ricerca interiore, della spiritualità e della cultura, vista come elemento imprescindibile per poter mirare al progresso e all'emancipazione dei popoli."" -
Resalio
Morgana, controcorrente, un po' ribelle e sempre con la testa fra le nuvole, con gli occhi grandi, le suole delle Converse sollevate e i ""pensieri conservati nei doppi fondi dei cassetti"""", perché non è facile asciugare le lacrime di chi amiamo. In perenne conflitto con la famiglia e tre cugine dai nomi luminosi, Serena, Luce e Sofia, Morgana si sente sempre come un brutto anatroccolo che tarda a trasformarsi in cigno. Morgana resiliente, alla ricerca di una barca su cui saltare e conquistare la salvezza, perché la vita, a tratti sorprendente, a tratti ineluttabile, fa comprendere il significato, il peso di ogni sorriso, perché """"ogni risata che manca è un lutto nuovo"""", e Morgana dovrà dimostrare di essere all'altezza della forza che richiede l'essere vivi."" -
Le tante dimore della famiglia Saccà raccontano
Una raccolta di frammenti e spaccati di vita quotidiana che raccontano la vita di Fortunato Saccà e della sua famiglia nella Cittadella di Palmi. Così, le piccole storie intime e private di una famiglia si intrecciano con la storia più grande, quella raccontata nei libri di scuola, quella ufficiale della seconda guerra mondiale, diventandone però nella sua immediatezza e racconto spontaneo una testimonianza viva e reale, adornata di sentimenti, legami e relazioni. -
La tua lacrima riflette la luna
Appare subito evidente, fra le parole che David Crucitti mette nero su bianco, come sul foglio si delineino le lettere della vita, prendano forma i pensieri e i punti interrogativi che ogni uomo, in un punto preciso della propria vita, decide di guardare in faccia senza timore. È la Consapevolezza a trapelare da questo esame lucido del tempo che non torna, del passato che non si può cambiare a dare un nuovo sguardo sulla vita all'autore: ""Quando mi troverò, allora forse, ricorderò chi sono"""", è l'accettazione di sé che permette di capire chi realmente siamo lungo la strada che percorriamo, come ben emerge dalla poesia Accadrà, prima o poi, in cui David sa che la forza, il coraggio di vivere sono un germoglio che cresce in noi e, soltanto a noi, spetta averne cura e permettergli di crescere o, contrariamente, appassire."" -
La storia di un amore ostinato nella misericordia. La «nuova Eva»: la creatura «tutta bella»
L'uomo contemporaneo vive una drammatica lotta per il suo fondamentale ""sì"""" o """"no"""" a Dio e al suo eterno e misericordioso disegno d'amore. Vive il disagio, il turbamento, l'angoscia nelle relazioni e nelle varie situazioni della vita perché mancante della relazione per eccellenza con il Creatore. Abbiamo scritto questo libro per lodare e benedire il Creatore per il Suo amore ostinato, che non si è arreso davanti alla ribellione di Adamo ed Eva, ma ci ha dato la """"Nuova Eva"""", la """"Donna"""" che relaziona con Dio. La nostra intenzione era comunicare i grandi benefici che abbiamo ricevuto avendo preso come Mamma, Maestra e Regina della nostra famiglia, il bene più prezioso che Gesù aveva, la sua Santa Madre. Pensare a Lei ci ha dato sempre tanta forza e coraggio per affrontare le difficoltà che ogni giorno si presentavano. Adesso Enzo si trova circondato dall'Amore di Dio, nella Gloria, e io invece sotto la croce, sorretta dall'Addolorata."" -
Discanto per voce sola
Carlo Menga è un nichilista fiducioso. Un ottimista disperato. Contrabbanda filosofia spacciandola per barzellette. Si mimetizza per sfuggire alla banalizzazione, finge cautela ma è spietato come un boia che non cerca perdono. Affonda le sue parole nella carne morbida della stupidità collettiva ma con l'intento di estrarne significati di portata decisiva. Adopera il potere atomico della sua prosa con l'abilità di un genetista del linguaggio. Scherza e gioca sul filo del rasoio, calpesta vetri aguzzi, si ferisce, ma continua la danza. Il libro è un balletto di vari generi. Coniuga ritmi tribali e raffinati valzer allo stesso tempo. Sorprende e illumina senza mai trascurare il grande gusto per il sorriso. Per la risata. Desacralizzare è il suo paradigma. E allo stesso tempo elevare a potenza ogni molecola di questa sporca esistenza. -
Vista mare e altri sogni
Ci sono storie che nascono dai luoghi. I luoghi parlano, ""non a tutti, solo a chi è capace di ascoltare. E non parlano sempre. Parlano solo in periodi particolari, quando i profumi si mescolano ai colori, e la sera si arrende alla notte""""... Ci sono storie che nascono dalle cose. """"Le cose, si sa, hanno un'anima, alcune hanno più anima di altre"""". E poi ci sono storie che nascono dalle persone; volti, sguardi, vite sbagliate, subite, talvolta solo interpretate. I racconti di Mario Alberti sono lo scrigno prezioso di percorsi e ricordi, declinati nell'alfabeto emozionale dell'inclusione e dell'attenzione verso gli Altri, i diversi, i reietti, costruiti con intensità e partecipazione, tenendo come sottotraccia il """"sasso dei ricordi"""", potente segno di appartenenza e radici. Le sue storie raccontano il suo modo di stare al mondo, la sua scelta quotidiana di come farlo e con chi. Raccontano di impegno, passione, ascolto e pazienza nel fissare e catalogare immagini, situazioni, suggestioni, parole. Proiettate verso il futuro, travalicano, coraggiose, l'esile """"orizzonte dei sognatori""""."" -
La personalità poliedrica di Padre Stefano De Fiores. Atti del convegno (San Luca, 16 novembre 2013)
Il volume parte dal Convegno di Studi celebrato in San Luca il 16 novembre 2013, organizzato e realizzato dal Centro Studi P. Stefano De Fiores. Inizia con la coinvolgente prefazione del Prof. Giuseppe Bombino densa di concetti filosofici e cristiani legati al nostro Aspromonte. Per il resto è composto di contributi di alta densità scientifica, scritti da alcuni dei massimi specialisti italiani della mariologia, di quelli di uno scrittore e saggista calabrese, e di un sociologo ed epistemologo delle religioni, nonché dalla testimonianza di una intellettuale religiosa, seguace ed ammiratrice del grande mariologo. -
La persona questa sconosciuta
"La spinta motivazionale a scrivere un testo che ha come protagonista """"la persona"""" è, scrive l'autrice, consequenziale alla constatazione che l'uomo, nella odierna società, che registra continui e repentini mutamenti, per via dell'alta tecnologia, per l'invasione dei media e dei mezzi informatici, rischia di perdere la sua identità, i suoi modi di ragionare, acquisendo, talvolta, anche il linguaggio dei media e dei messaggi stereotipati. È certo che la persona, nel percorso della vita, assorbe la cultura del suo tempo ma, in questo periodo storico, è importante che abbia la possibilità di sottrarsi alla massificazione e all'uniformità, mettendo a profitto le capacità, le competenze, la sua intelligenza e autonomia di pensiero, per essere sempre se stessa, senza infingimenti e senza maschere che nascondono la sua vera autenticità." -
Rosarno. Conflitti sociali e lotte politiche in un crocevia di popoli, sofferenze e speranze
"Questo libro che Giuseppe Lavorato ha scritto sulla sua Rosarno - sulle donne, sui giovani, sugli uomini che la abitarono e che la abitano - non riguarda unicamente un luogo della Calabria, non appartiene soltanto a quelle memorie che vengono classificate nella categoria delle storie locali. Questo libro riguarda la storia dell'Italia. [...] È un libro di memoria e di storia, e di questo c'è sempre un bisogno vitale ma particolarmente oggi nel passaggio politico e sociale che stiamo vivendo. [...] Perciò il libro di Lavorato è prezioso. [...] È un documento, ed è anche un racconto fitto di nomi, di ritratti, di episodi che il tempo e l'incuria o la irriconoscenza umana tendono a cancellare. Ma una persona, un partito, una nazione che perdono la memoria della propria storia - o si affidano solo alla deformata narrazione dei vincitori - perdono se stessi e la propria funzione nel mondo. [...] Dobbiamo essere grati a Lavorato, anche per questa sua fatica di scrittore.""""" -
Scioglimento dei comuni per mafia. Quando lo Stato sequestra democrazia e libertà
Un'esperienza paradossale e incongruente, quella che ha vissuto Gioia Tauro al tempo del suo sequestro statale. Una sconfitta sul piano sociale, civile e umano. Sarebbe stato meglio se il sindaco di Gioia Tauro fosse stato dichiarato ""colpevole"""", con tanto di prove e controprove. Si sarebbe formata una coscienza critica e non solidale della cittadinanza nei suoi confronti. Lo Stato avrebbe visto giusto e la democrazia sarebbe ritornata sui suoi passi, sarebbe cresciuta, non si sarebbe trovata smarrita di fronte a un tale evento, con anni di stallo e di immobilismo. Sarebbe stato meglio se fosse stato condannato. Sì, sarebbe stato meglio. Lo Stato avrebbe giustificato il sequestro estorsivo ai danni di una città; mentre ci si è ritrovati con un rilascio del sequestrato - o, se vogliamo, della sequestrata democrazia -, totalmente vinto dalla miseria carceraria che lo ha condannato ancor prima di giudicarlo."" -
Il contagio del contagio. Circolazione di saperi e sfide bioetiche tra Africa ed Europa dalla peste nera all'AIDS
Il contagio epidemico ricopre uno spazio cospicuo nella storiografia del Mediterraneo, mentre il contagio metaforico, il contagio delle idee, occupa al contrario uno spazio senza dubbio più angusto. Si tratta di una lacuna grave, tanto più perché il contesto mediterraneo è sempre stato un network privilegiato di relazioni, spostamenti, migrazioni e contaminazioni. Questa ricerca finalmente indaga, a tutto campo, quali prospettive apra, quali tensioni crei, quali processi implichi, quali risultati apporti il contagio delle idee del contagio: in altre parole, il contagio del contagio. In un'indagine a vasto spettro spaziotemporale, dal Mediterraneo cristiano a quello islamico, dall'età medioevale all'età contemporanea, cinque lunghi viaggi attraverso le malattie epidemiche che più duramente hanno colpito l'umanità, dalla Peste Nera all'AIDS, seguono gli itinerari tracciati da quei flussi circolari di saperi teorici e pratici sul contagio, soffermandosi sugli aspri dibattiti che si sono registrati per ragioni a volte simili, a volte opposte, nell'una e nell'altra sponda, investendo profondamente le società sul piano medico, religioso, giuridico, politico, bioetico.