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L' estate dei dischi volanti
La comparsa di alcuni UFO, uno strano rapimento e una serie di altri avvenimenti drammatici, fanno da cornice alle prime esperienze sentimentali di alcuni ragazzi. In un clima di mistero e magia, Dario, Vivina e i loro amici, vivono il passaggio dall'infanzia all´adolescenza. Età di lettura: da 9 anni. -
Cuori rossoblù
La famiglia di Carlo è in apparenza del tutto normale: padre, madre, sorella e fratellino. Vivono nelle Marche e il loro tempo è per lo più impegnato tra lavoro, scuola e il solito tran-tran quotidiano. Tutto normale? Non proprio perché la mamma è una tifosa sfegatata del Cagliari e il suo idolo è Gigi Riva! Al babbo del calcio invece non gliene importa niente... Decisamente anomalo! Carlo e sua sorella Rossa sono incuriositi da questa strana passione della mamma e decidono di indagare: scopriranno tante cose sul calcio e che di cuori rossoblù in famiglia ce n´è più di uno... -
L' amuleto del sonno. Iskìda della terra di Nurak. Prima stagione. Vol. 1
"Lianda stette immobile come pietrificata, gli occhi sbarrati, 'dammi il tuo medaglione'. La voce della strega fu un comando. Iskìda portò la mano al ciondolo, proteggendolo col palmo. 'Perché? Dammelo e basta'. Cosa aveva Lianda? Esitò, se lo sfilò piano dal collo. Quella lo afferrò. [...] Lianda avvicinò il talismano al bagliore del fuoco. Lo rigirò tra le mani, lo sguardo concentrato. Era un cordino di cuoio morbido a cui stava appeso un medaglione del diametro di una nespola, anch'esso di cuoio, ma cotto col fumo, con incisa sopra la tripla spirale del Kaelion. Sotto il medaglione stava una mezza luna di selce rivolta verso il basso e, ai lati, appese al cordino, due zanne canine. Iskìda cercò di ricordarsi quando l'aveva ricevuto, ma non seppe dirselo. Per quanto rovistasse indietro nei ricordi, lo aveva sempre avuto al collo.""""" -
Iskìda della terra di Nurak. Il canto di Akasha. Terza stagione
Dopo ""L'Amuleto del Sonno"""" e """"Camminatrice di Sogni"""" il destino della Terra di Nurak verrà finalmente svelato. Iskìda dovrà combattere, con l'aiuto dei suoi compagni e delle stelle, contro un nemico terribile. Ma dovrà affrontare anche l'avversario più insidioso di tutti: se stessa."" -
Angelus
I protagonisti della narrazione corale di cui è intessuto questo romanzo storico vivono il fluire della Grande Storia, generazione dopo generazione, attraversandola con una particolare sensibilità ereditata da un´antica progenitrice. Simili alla loro città che nei secoli cresce e cade per poi rigenerarsi, si tramandano un filo di sangue e passioni che traccia con realismo magico il fluire circolare del tempo, eternamente presenti nella pietra gialla delle case ove inconsapevolmente vivono i loro discendenti o sospesi nel pulviscolo di sogni e ricordi vibranti nella luce abbagliante del Golfo degli Angeli. -
All'ombra di Carlo V. Feudatari e viceré: lotte politiche e conflitti di potere nella Cagliari del Cinquecento
Attraverso la tecnica del racconto, il libro narra le vicende accadute a Cagliari dal 1535 al 1571. In questo arco di tempo - che, con riguardo ai fatti d'arme, va dalla spedizione di Tunisi alla battaglia di Lepanto - la città fu teatro di aspre lotte che videro contrapposti due personaggi di notevole levatura: Salvatore Aymerich e Sigismondo Arquer. Il primo, di stirpe nobilissima e di mirabili attitudini combattive, rappresentava gli interessi e le aspirazioni della feudalità sarda. Il secondo, nella sua veste di avvocato fiscale, l'affermazione di sovranità dello Stato moderno che passava attraverso l'opera di unificazione amministrativa e di accentramento del potere politico. La lotta sarà senza esclusione di colpi e l'Arquer finirà i suoi giorni a Toledo, sul rogo dell'Inquisizione. Il racconto, scritto con puntigliosa aderenza alle carte d'archivio, ma anche col piglio del narratore che lavora sui personaggi cercando di non imbalsamarli nella prosa, si presenta di facile lettura e di forte presa emotiva per le tematiche trattate. L'autore utilizza un linguaggio semplice e accessibile e, al tempo stesso, salvaguarda la scientificità dei contenuti e il rigore formale. -
A boghe a boghe. Ricerche sulla poesia cantata in Sardegna
Il volume raccoglie una serie di studi su diverse espressioni di poesia sarda cantata realizzati dall'Autore nell'arco di tempo che va dal 2000 al 2012. I campi e i generi indagati - con diversi metodi di indagine, livelli di approfondimento e finalità - sono vari: la poesia improvvisata dell'area campidanese, i canti per l'infanzia, i canti religiosi, il canto a chitarra, ecc. In ognuno di questi campi la cultura orale della Sardegna ha permesso la maturazione di forme di poesia e di canto di straordinaria varietà e di notevole spessore. Solo in tempi relativamente recenti tali repertori hanno attirato un'attenzione adeguata da parte degli studiosi e un approfondimento analitico, in particolare per quanto riguarda la comprensione delle forme musicali e gli usi della voce cantata. I contributi raccolti in questo volume si inseriscono in questo quadro e offrono alcuni scorci su aspetti che in varia maniera sono riconducibili al tema dell'oralità e della caratterizzazione, culturalmente definita, delle forme espressive. -
Il sardo. Una lingua «normale». Manuale per chi non ne sa nulla, non conosce la linguistica e vuole saperne di più o cambiare idea
Ma esiste la lingua sarda? Si tratta di una vera lingua o di dialetti troppo diversi tra loro? È giusto unificarla? Quanti la parlano? E come? In questo libro si propone uno sguardo nuovo, appassionato, documentato e chiaro della situazione linguistica della Sardegna. L'autore mette il lettore in condizione di farsi un'idea in merito a pregiudizi e stereotipi, spesso di origine esterna, ma introiettati e poi diffusi dalle classi dirigenti alla società, che impediscono a tutt'oggi un pieno recupero della diversità linguistica isolana. Le cosiddette verità ""scientifiche"""" dell'arcaicità del sardo, della sua presunta vicinanza al latino, della mutua incomprensibilità dei dialetti, della sua """"anomala"""" frammentazione, della divisione convenzionale e forzata in logudorese e campidanese, dell'incapacità di produrre termini astratti o tecnici moderni, della sua """"genuinità"""" popolare contrapposta all'artificiosità letteraria, dell'impossibilità di avere una letteratura e uno standard ortografico, sono analizzate e scandagliate con metodo razionale. Un lavoro che cerca di ridare al sardo la sua normalità di lingua amata e parlata dai sardi nel rispetto degli altri popoli."" -
Giusto e ingiusto. Le inchieste del commissario Mari
Il giovane funzionario della Polizia di Stato Gianni Mari nel 1969 chiede di essere trasferito in Sardegna. Viene assegnato al commissariato del quartiere di San Michele, uno dei più turbolenti di Cagliari. Sono gli anni dell'arrivo massiccio della droga e di grossi cambiamenti nell'organizzazione della criminalità urbana. La vecchia delinquenza è spazzata via e inizia una fase completamente diversa. Molte saranno le sorprese che lo attenderanno e la strada sarà tutta in salita. Imparerà che spesso il giusto è solo una maschera che copre l'ingiusto. -
Mesineddu e altri racconti. Le inchieste del commissario Mari
"I racconti di Gianni Pesce vanno letti senza avere paura. Perché nelle sue storie non c'è spazio per i fraintendimenti, le ambiguità, le ipocrisie di chi volta sempre lo sguardo altrove, pensando così di negare la realtà. I poveri sono poveri, i disgraziati non possono essere definiti in altro modo, le puttane le riconosci subito, poi ci sono i delinquenti, i giudici e i poliziotti. Anche se lui non li chiama mai così. E le storie vanno avanti. Il commissario Mari cerca la verità, e la trova sempre. Anche se scomoda, dolorosa, o in divenire: perché non sempre tutto si può capire subito, e spesso passano anni per mettere la parola fine, per chiudere il cerchio."""" (Dalla Presentazione di Vito Biolchini)." -
Colpo di coda
Marta nasconde un mistero che la tiene sospesa tra passato e presente. Uno due tre, la mamma del sole c'è... È l'inizio di un viaggio, di un'avventura, che si snoda lungo un percorso scandito da un'apparente serenità, in bilico tra ironia e malinconia, inquietudine e spensieratezza. Gli avvenimenti incalzano, la suspense cresce, i colpi di scena si susseguono, la tragedia si compie. La ricerca del senso della propria esistenza condurrà la protagonista lontana dal mondo in cui si sente intrappolata. ""Colpo di coda"""" è una storia contemporanea, la cui ambientazione, allontanandosi dai confini della Sardegna, acquista respiro internazionale. L'intreccio di vicende fila via a tutta velocità e incolla il lettore alle pagine con un ritmo crescente di sequenze narrative per niente scontate. Un romanzo sul filo dell'ironia..."" -
Ampsicora. Eroe sardo
Storia e romanzo si intrecciano nel racconto di una guerra epica. È il 215 a.C. quando l'esercito sardo affronta quello romano. Il sogno di Ampsicora e del figlio Osto di liberare la Sardegna si infrange una mattina d'estate nella piana del Campidano. E Roma si impossessa definitivamente dell'isola. Età di lettura: da 7 anni. -
L' acquiescenza del padre
"L'acquiescenza del padre"""" è il ritratto impietoso di un bambino - Ido diventato uomo con l'assillo dell'identificazione nel genitore mai avuto, mai recuperato a livello introspettivo. Un personaggio alla ricerca continua di un carattere che acquisirà soltanto quando riuscirà a spostare il centro dell'attenzione dal suo dramma a quello di coloro che gli stanno attorno, moglie e figli, e in modo particolare su quello del suo primogenito. Il testo, elaboratissimo, si avvale, nel suo intreccio, del filtro di notevoli brani di opere storiche, letterarie e filosofiche che hanno costituito la cultura del secolo scorso, assumendo, in tal senso, il significato di una summa ideologica di tale periodo storico. Con un interrogativo di fondo: siamo fuori, nella dinamica esistenziale odierna, dai condizionamenti delle varie ideologie passate, o corriamo il rischio di ripetere gli errori storici di fine '800?" -
Cronache dal sottosuolo. La Barbagia
"Cronache dal sottosuolo: la Barbagia"""" è il capolavoro di Antonello Satta. Apparse nel corso degli anni '80 su L'Unione Sarda e alcune riviste, le Cronache dal sottosuolo hanno vinto due importanti premi giornalistici e si pongono come uno dei prodotti più maturi di una narrazione antropologica incentrata sull'etica del villaggio e sulla riscoperta dei codici universali incastonati nelle microstorie. Originale, provocatorio e sorretto da una brillante scrittura, Cronache dal sottosuolo è stato mirabilmente sintetizzato da Giovanni Lilliu: """"Un libro tra favola e realtà, di ironia e nostalgia, di sentimento e poesia, in pulito italiano spruzzato per dargli vigore ed estro di frasi e cadenze in sardo, una fantasmagoria di personaggi """"minori"""", """"ultimi"""", con vite, vicende e stranezze quali può produrre soltanto la """"diversità"""" d'una terra semplice e complessa insieme, cruda e misterica nello stesso tempo. Una microstoria di gente immersa per lo più nell'oralità, che non scrive ma canta le sue gesta, creativa e sentenziosa""""." -
Sebastiano Satta. Vita e opere
"Ma la preziosa monografia di Rombi, dopo tanti anni dalla sua prima edizione del 1983, sostanzialmente di altro non ha avuto bisogno che di aggiornamento biobibliografico, è un esempio prezioso di lettura letteraria juxta propria principia. Satta non è visto astrattamente, né 'misurato' su metri di giudizio a priori o di scuola. Descrizione mirata e quasi dettagliata del contesto, considerazione della realtà storica da lui vissuta, fino ad illuminare squarci di quotidianità significativi, rassegna della critica e riflessioni problematiche in risposta, analisi acuta della poesia, da cui sporge e giganteggia la testimonianza sociale e umana del Poeta. Tutto questo contiene il volume di Rombi. La sua riedizione nell'anno del Centenario della morte del nostro Poeta è un dono da apprezzare, perché aiuta a riscoprire senza schematismi un tesoro non secondario del patrimonio culturale della città di Nuoro e di tutta la Sardegna."""" (dalla prefazione di Ugo Collu)" -
Lontano dall'Italia. Storie di nazionalizzazione della Sardegna (1915-1940)
Questo libro racconta la vicenda della città di Oristano e dei 105 paesi del suo circondario nel periodo che va dallo scoppio della Grande Guerra all'affermazione definitiva del regime fascista. Tra questi villaggi contadini e pastorali che, allora più di oggi, costituivano il cuore economico, sociale e culturale della Sardegna, Seneghe ricopre un ruolo particolare per aver espresso due personaggi, Paolo Pili e Antonio Putzolu, che furono a capo, prima del movimento sardista, poi del fascismo dopo la fusione condotta a termine dal Generale Gandolfo. Utilizzando fonti d'archivio inedite e la stampa quotidiana e periodica, l'opera si propone di ricostruire i caratteri di un'epoca in cui attraverso una serie di urti e scossoni, dalla morte insensata di migliaia di giovani nelle trincee, all'anelito a una resurrezione dell'isola dai suoi mali secolari, alla sconfitta del sardismo e all'affermazione del fascismo, si realizza una prima modernizzazione della Sardegna sotto il segno di un nazionalismo imperialista cui i sardi sono chiamati, volenti o nolenti, a partecipare. -
Tutto e niente
Un giovane giornalista in cerca di successo vuole intervistare un guaritore, che tutti affermano aver salvato un famoso attore dal cancro, per smascherarlo come ciarlatano. I due non si incontreranno mai, se non per alcuni minuti, ma non riusciranno a parlarsi direttamente. Il giovane vuole di più dalla vita, mentre l'altro racconta al registratore che avrebbe voluto avere molto di meno dalla sua e, alla fine, di esserci forse riuscito. L'uomo si è rifugiato in una comunità dopo aver cercato di sfuggire per tutta la vita alla sua condanna: la dote di Priapo. Quel ""difetto fisico"""" fece naufragare il suo matrimonio e da allora fugge dal suo paese, bigotto e morbosamente curioso, in cerca di una """"vita normale"""". Quando crede di averla finalmente raggiunta, un imprevisto gli sconvolge nuovamente l'esistenza e decide di ritirarsi dalla società. Ma neanche nel suo nascondiglio riesce a sfuggire alla sua eccezionalità."" -
Terra di vigne. Sette giorni, una vita
Efisio Contini, ultraottantenne proprietario di un'azienda vitivinicola molto rinomata, viene aggredito e gravemente ferito mentre si reca da un notaio per la stipula di un importante atto societario. I soccorsi immediati gli salvano la vita, ma tarda a riprendersi dal coma in cui è profondato. Passeranno sette interminabili giorni prima che possa aprire gli occhi e pronunciare a stento qualche parola. Accudito costantemente dalla moglie Giovanna, la mente di Efisio ripercorre le tappe della sua vita. Attorno a sé sente la presenza delle persone a lui care e di altri che vengono a fargli visita, tra cui il maresciallo Piras che indaga sul suo caso, nella speranza di trovarlo sveglio e di strappargli qualche indizio utile. Ma su tutto ritorna prepotente l'angosciante tormento per il ""figlio acquisito"""" che fu, con inganno, costretto a disconoscere."" -
Lo scudo del Danur. Il popolo delle torri. Vol. 1
Sotto una pioggia scrosciante, in una notte fredda e buia scossa dai lampi e dai fulmini, alle pendici del santuario di Sher-Os nasce l'ultima Figlia della Grande Luna. Nelle Terre dei Libbu e ai confini del Regno della Sabbia, giovani combattenti imparano l'arte della guerra. Nure ha uno iuke crudele che porterà solo sangue e lacrime, suo figlio dovrà scappare dalla sua follia e la Dea gli mostrerà il cammino del Lupo. Il destino condurrà i guerrieri sulle rive del Rhodan, dove gli sherdan hanno subito un'offesa. C'è tempo per la vendetta e, sull'Isola, nessuno dimentica. ""Lo Scudo del Danur"""" è il primo volume di una trilogia di ambientazione preistorica che racconta le gesta del Popolo delle Torri."" -
Il sangue dei giganti. Il popolo delle Torri. Vol. 3
L'isola delle Torri è lontana, il vento gonfia le vele, le lame sono affilate e il guerriero non teme nulla. L'urlo di guerra scuote l'Oriente, l'invasore sarà ovunque. La città sullo stretto cadrà sotto gli occhi del Grande Re e nulla fermerà i Principi della Guerra. La Dea sussurra consigli al figlio prescelto, e lui non cederà di un passo davanti al nemico. Il Principe delle Sabbie scaglierà i suoi dèi contro l'orda dell'invasore e il Delta si tingerà di rosso. ""Il Sangue dei Giganti"""" è il terzo volume di una trilogia di ambientazione preistorica che racconta le gesta del Popolo delle Torri.""