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Doom. Giocare in prima persona
Questa raccolta di saggi intende rendere omaggio a un videogame che è già entrato nella leggenda. Sedici contributi firmati da appassionati e ricercatori accademici italiani e internazionali che inquadrano il fenomeno Doom da ogni angolazione: lucida, estetica, artistica e politica. Fra i temi trattati: il videogioco tra arte e mercato, violenza e catarsi, l'ibridazione con gli altri media, il ruolo creativo delle comunità dei fan. Un libro scritto ""in prima persona"""" che si rivolge non solo ai giocatori, ma anche a chi è interessato a comprendere le ragioni del successo del medium videolucido in quanto tale."" -
Il mondo di D'ni. Myst e Riven
Ilgioco ha inizio in una vecchia biblioteca. Vagando tra gli scaffali polverosi, il giocatore prende in mano un libro dall'aspetto antico intitolato ""Myst"""". Inizia a sfogliarlo e a un certo punto si trova davanti all'immagine di un porto. Poggiandovi sopra la mano, viene catapultato nel disegno... Che cosa può fare per tornare nel suo mondo? """"Myst"""" non è un semplice gioco. È un vero e proprio universo parallelo che assorbe letteralmente il giocatore in un'avventura fuori dal tempo e dallo spazio."" -
Alake. Un sonno lungo quattromila anni
La piramide di Cheope cela nell'intricata rete dei suoi cunicoli un segreto sepolto da quattromila anni in un sarcofago. La scoperta coglie di sorpresa un gruppo di archeologi impegnato in Egitto. Mentre si cerca di far luce sul fitto mistero, echi della notizia giungono alle autorità che scatenano una caccia impietosa agli artefici e ai testimoni oculari del ritrovamento. Tra soffiate, attese e insabbiamenti, si dipana un giallo che si ispira a un fatto reale: le ricerche avviate dal tedesco Rudolf Gantenbrink che nel 1993 scoprì nella Grande Piramide una porta fino ad allora sconosciuta. Nel luogo-simbolo del sorgere della civiltà, un giovanissimo autore immagina l'incontro tra due mondi e rivela un'umanità ancora prigioniera delle sue passioni terrestri, tra rivalità, ambizioni e rivalse. Ma il diverso impone un confronto... -
Tecnocin@. Transmedia, videoarte, videogiochi tra Cina, Corea del Nord, Hong Kong
Il mercato cinese delle telecomunicazioni, è una torta così ricca che Yahoo!, Google e Microsoft si piegano a compromessi pur di non esserne tagliati fuori. L'IBM è cinese da tempo e persino Bill Gates è stato convinto a consegnare i codici segreti di Windows. Pechino ha in internet un esercito regolare di più di trentamila uomini; programmatori di Stato hanno adattato alle esigenze della burocrazia il software libero Linux. Eppure, la maggioranza del popolo fatica a trovare i mezzi per produrre un audiovisivo. Oggi che il ritratto del leader politico è un'icona usata come santino, le migliaia di internet cafè e le gallerie d'arte private sono sotto controllo e nascono centri di rieducazione dove la voglia di comunicare in rete è trattata come una tossicodipendenza. Strumentalizzata, ritroviamo persino una cultura religiosa ibrida: nel tempo, si è sostituito il confucianesimo con il maoismo e quest'ultimo con il ""socialismo di mercato con caratteri cinesi"""" ma la sostanza non muta: l'individuo deve aderire in modo acritico, senza poter scegliere."" -
Una stupita fatticità. Feticismi visuali tra corpi e metropoli
La cultura contemporanea è caratterizzata dalla proliferazione di nuove forme di feticismo radicalmente trasformate, rispetto a quelle classiche, dai flussi della comunicazione digitale e del consumo performativo. Il titolo del libro cita un concetto che Adorno usa per criticare il metodo che cerca di dissolvere i processi di reificazione rivendicato da Benjamin: forare le fatticità visuali, cioè l'insieme di oggetti-cose-merci, con lo stupore di uno sguardo che è avvolto e che fuoriesce dai feticismi. L'autore parte da questo concetto - la stupita fatticità, tratto dalla corrispondenza tra i due amici per adeguarlo alla penetrazione minuziosa e perturbativa degli attuali feticismi attraverso alcune parole-chiave: ""bodyscape"""", """"location"""", """"attrattore"""". Ovvero tra i movimenti e i mutamenti del corpo panoramatico di un """"multividuo"""" che fluttua tra luoghi, spazi, interstizi della metropoli comunicazionale. Gli attrattori sono codici visuali ad alto valore feticista che attraggono e fissano lo sguardo. Sono policentrici e polimorfi, sincretici e fetish. Sono il movimento zero della pupilla. Da questa prospettiva, la ricerca si snoda sull'attrazione di corpi proliferanti in pubblicità, design, arte, architettura, moda; sui nessi tra sessualità-erotismo-porno; sulle bambole illusive di Rilke, perverse di Hans Bellmer, stupite di Simon Yotsuya. Infine disegna la prospettiva di un metafeticismo come possibilità politica comunicazionale per fatticità corporee liberate dallo stupore."" -
Estetica dei nuovi media. Forme espressive e network society
Che ne è delle forme espressive nell'ambito della società delle reti telematiche? Ha ancora senso parlare di arte e bellezza in presenza dei sempre più pervasivi flussi informativi veicolati dalle nuove tecnologie di comunicazione? Queste sono causa di un'astrazione delle nostre esperienze o permettono un più denso coinvolgimento emotivo sulla base del quale formare nuovi legami sociali? Come è cambiato il nostro senso dello spazio e del tempo nel passaggio da una società industriale a una società informazionale? Questi sono alcuni degli interrogativi che l'autore pone, dipanandosi attraverso il confronto con alcuni dei massimi teorici della comunicazione (tra i quali Marshall McLuhan, Hans Georg Gadamer, Walter Benjamin) e l'indagine di determinati ambiti espressivi peculiari alla nostra epoca: la net art, le performance dei corpi, le nuove forme della narrazione, l'architettura rivoluzionata dal digitale. -
Scansioni. Estetiche tecnologiche e sistemi navigazionali per l'arte del XXI secolo
Ci sono forme d'arte che portano i segni inconfondibili dell'influenza esercitata dall'immaginario tecnologico sulle strutture cognitive e comunicazionali dell'uomo. Computer grafica, realtà virtuali, videoarte, manga, videogiochi hanno trasformato i mezzi e le forme dell'atto creativo, moltiplicando le possibilità di sperimentazione. Ma le stesse avanguardie storiche, alla luce delle acquisizioni scientifiche più recenti, denotano un sofisticato ""pensiero tecnologico"""", mai rilevato a sufficienza dai moduli interpretativi classici. Il volume, in una nuova edizione ampliata e aggiornata, si pone come un osservatorio attento e meticoloso dei fenomeni artistici e mediali più importanti della nostra epoca, indagati con l'occhio dell'epistemologo, ma anche dell'artista."" -
Il pornitorinco. Punk words: argomenti per conversazioni intelligenti
Evoluzione naturale del blog cui l'autore affida personali riflessioni e commenti, questo libro nasce dai numerosi e sempre crescenti contatti a debaser.it. il sito di notizie in lingua italiana più visitato al mondo. La droga, l'alcol, la guerra e la religione, le donne, l'arte e la musica: la realtà contemporanea filtrata con malinconica e sprezzante ironia attraverso i pensieri fumosi di un trentenne che, in viaggio da più di dieci anni, ha trovato rifugio ai margini della vita moderna negli ambienti e fra i personaggi più surreali della Londra che conserva ancora intatto il fascino disilluso della trasgressione punk. Un libro dedicato a chi non si sente né vincitore né fallito, ma semplicemente sopravvive, cercando di restare immune ai meccanismi della società e alle sue consuetudini. -
«La Stanza Rossa». Trasversalità artistiche e realtà virtuali negli anni Novanta
All'inizio degli anni Novanta, ""La Stanza Rossa"""" è stata la prima rivista in Italia a occuparsi in maniera """"programmatica"""" del rapporto fra l'arte e le nuove tecnologie, che cominciavano allora a diffondersi, e a permeare concretamente, la vita e i costumi delle società """"avanzate"""". I saggi e le interviste raccolti in questo volume, che coinvolgono autori significativi della riflessione contemporanea, da Regis Debraya a Enrico Ghezzi, da Jean François Lyotard a John Cage, sono solo alcuni degli interventi ospitati sulla rivista, durante quasi un decennio di lavoro, dal 1991 al 1998, ma forniscono un'importante testimonianza di quella che era la posta in gioco in quel periodo, quando l'impatto dei media e delle nuove tecnologie sembrava mutare per sempre il ruolo e la pratica dell'arte. E anticipano, con lucidità, situazioni e percorsi che il futuro prossimo avrebbe avverato e che oggi sono al centro delle nostre preoccupazioni."" -
Face à face. Parole di Francia per scene d'Italia
L'Ambasciata di Francia organizza per il 2008 una serie di letture di testi teatrali di autori molto affermati nel loro Paese ma inediti in Italia. Per agevolare la comprensione dei testi, che a teatro verranno rappresentati in lingua originale, Costa & Nolan pubblica in un unico volume quattro opere tra quelle che saranno messe in scena, e precisamente: ""Occidente"""", di Remi de Vos """"La maison des morts"""", di Philippe Minyana """"L'amélìoration"""", di David Lescot """"L'adoration"""", di Jean-Rene Lemoine, nell'interpretazione di Fanny Ardant. Con una prefazione dell'addetto culturale dell'Ambasciata di Francia."" -
Diurna. La transessualità come oggetto di discriminazione
I transessuali vivono una condizione di marginalità in tutti gli ambiti sociali fino alla totale esclusione nella famiglia, nella scuola, nel lavoro, nei rapporti sociali. Facendo riferimento alla situazione contemporanea in Italia, questo saggio, scritto da chi in prima persona ha sperimentato tale condizione, analizza le cause del processo e propone soluzioni in grado di favorire l'emancipazione e l'integrazione di questi soggetti. II libro si serve di supporti scientifici nell'ambito psichiatrico, genetico e biologico. Riporta inoltre una serie di testimonianze dirette, dal presente e dal passato (l'epoca classica, il Rinascimento, gli indiani d'America, la Germania nazista...), sottolineando come il fenomeno non sia recente ma storico. Un fenomeno che è stato purtroppo ""scoraggiato"""" e ostacolato dall'occidentalizzazione e dalla modernizzazione. In particolare Monica Romano si sofferma sulla marginalizzazione nel mondo del lavoro e sulle norme antidiscriminatorie spesso assenti nei contratti nazionali."" -
The Melancholy of Masterpieces. Old Master Paintings in America. 1900-1914
Un'analisi del collezionismo americano tra 1900 e 1914 e dell'impatto esercitato dai mass media sulla percezione del pubblico dei dipinti degli antichi maestri. Viene indagato l'ambiente dei giornalisti newyorchesi, commentatori politici e arbitri del gusto che crearono un apposito genere giornalistico, mezzo di identificazione collettiva ma anche strumento di strategie personali interessate all'arrivo degli antichi dipinti dall'Europa. Questi attori trasformarono rapidamente l'acquisizione dei dipinti dei grandi maestri europei in un atto culturale con valenza nazionale, che l'autrice contestualizza in un più ampio panorama della cultura e dell'identità della giovane nazione americana. -
Fragonard. Ediz. illustrata
La collezione dei disegni di Jean-Honoré Fragonard (1732-1806) del Louvre è una delle più belle ed armoniose che esistano. Essa mostra come dagli inizi alla fine della sua carriera, nella differenza delle tecniche e nella varietà dei soggetti, l'artista francese, tra i più popolari e misconosciuti al tempo stesso, faccia prova di una gioiosa insistenza e di una simulata malizia. Nella collezione Fragonard appare, di volta in volta, osservatore scrupoloso della natura, della figura umana o del paesaggio, creatore di composizioni religiose di profonda emozione o di scene d'interni dal fascino più frivolo, illustratore dell'Ariosto o di Cervantès, dotato di tempestosa inventiva e libertà. -
Ingres. Ediz. illustrata
Il volume è dedicato a Jean-Auguste Ingres (1780-1867). Considerato uno dei più grandi disegnatori di tutti i tempi, l'artista francese ha lasciato migliaia di studi preparatori, tra i quali ""Edipo e la Sfinge"""" e """"Il bagno turco"""", e un'incomparabile serie di quasi cinquecento ritratti che sono sempre stati considerati la più alta espressione del suo genio. Cresciuto come artista nel culto dell'antico e nell'ammirazione incondizionata per Raffaello, Ingres ha saputo trascendere questa prestigiosa eredità creando forme che, secondo la definizione di Baudelaire, attingono naturalmente all'Ideale. Il suo audace talento sarà fonte d'ispirazione anche per gli artisti più innovativi del XX secolo."" -
Ludovico Carracci
Ludovico Carracci, salutato da Carlo Cesare Malvasia nella Felsina Pittrice come il capofila incontestato della scuola bolognese, ha conosciuto un lungo purgatorio. Alcune delle sue opere sono state perfino confuse con quelle di Caravaggio e del cugino e allievo Annibale Carracci, dalla cui gloria è stato eclissato. Nel corso degli ultimi vent'anni, la ricostituzione della sua opera dipinta e grafica ha consentito di restituirgli il giusto posto nell'evoluzione della pittura moderna. La sua prima maniera, che lascia trasparire un naturalismo spontaneo al di là di un'eredità neo-manierista, cede il posto, intorno al 1590, a un linguaggio assolutamente originale, tra eleganza stilizzata ed espressionismo misurato. -
I giri del mondo. Ediz. italiana, francese e inglese
Nel 2000 Paolo Pellizzari ha avuto l'opportunità di seguire il Tour de France e ha pubblicato un libro intitolato ""La France du Tour"""" (Catleya). Con il sostegno dell'Unione Ciclistica Internazionale e di Federazioni Ciclistiche Nazionali, ha seguito per tre anni, su una motocicletta, giri ciclistici in tutto il mondo. Il volume, che raccoglie le fotografie dell'autore, è una testimonianza della straordinaria popolarità del ciclismo nel mondo."" -
Ghiglia
Oscar Ghiglia (1876-1945), pittore livornese gravitante fra la sua città d'origine, Firenze e Castiglioncello, concilia la comprensione profonda della lezione pittorica di Giovanni Fattori e lo scarto fra la provincia macchiaiola e la Francia già cézanniana. Su tale alchimia si fondano le ragioni dell'odierno interesse. Sarà infatti l'apertura del pittore oltre che a Cézanne, a Van Gogh e Medardo Rosso, collezionati dall'amico Gustavo Sforni, e al sintetismo dei Nabis, a generare la presa di coscienza della propria autonomia dal linguaggio ottocentesco e toscano. Tentando in questi anni di rivivere ""sulla propria pelle"""" l'esperienza di Fattori, Ghiglia la traduce, attraverso la propria visione interiore, in linguaggio novecentesco."" -
Ligozzi. Ediz. illustrata
Jacopo Ligozzi (1547-1627) fu un disegnatore raffinato e poliedrico, molto apprezzato al suo tempo. Versato sul piano della tecnica, originale nell'invenzione e accorto nella trasposizione grafica, di un'attenzione analitica che fa sì che egli stesso si definisse più volte 'miniatore', Ligozzi concepì il disegno come un prodotto finito, di autonoma dignità rispetto alla pittura. Giunto nel 1577 alla corte di Francesco I de' Medici, Ligozzi si dedicò al disegno naturalistico, fornì invenzioni per incisioni, illustrò temi danteschi, serie di soggetti morali, dando conto con la propria opera degli esiti piò avanzati del fasto cortigiano del tardo manierismo internazionale, venato dalle inquietudini della Controriforma. -
David. Ediz. illustrata
Insieme a quella di Nicolas Poussin e di Paul Cézanne, l'opera di Jacques-Louis David (1748-1825) rappresenta una delle tre grandi svolte nell'evoluzione dell'arte francese. Uomo dei Lumi, ma formatosi anche sugli esempi morali della letteratura antica, David ha saputo imporre un cambiamento al corso della scuola pittorica del suo tempo e simboleggia meglio di chiunque altro quella forma di ""ritorno all'ordine"""" che rappresenta il Neoclassicismo francese. L'utilizzo del disegno fu determinante in questa evoluzione. Davanti allo spettacolo delle rovine antiche, scoperte nel corso dei suoi soggiorni romani, David non smise mai di disegnare sui suoi taccuini e album, dando vita ad uno stile grafico originale, fatto di rigore e acutezza."" -
Voyages croisés. Dakar, Milano, Biella, Torino, Roma, Zingonia. Ediz. italiana, francese e inglese
Nato da un'idea di Gennaro Castellano e Reporting System in collaborazione con Huit Facettes Interaction, ""Voyages croisés"""" consiste nella creazione di uno spazio collettivo di confronto tra culture e discipline. Il volume si propone, attraverso la voce di esponenti del mondo dell'arte, della cultura, della politica africani e italiani, di fornire spunti ed elementi di riflessione sul ruolo della cultura e sulla complessità del dialogo interculturale. Attraverso queste voci sono transitati la riflessione, ma anche il senso dell'unicità dei parlanti. Attraverso queste voci """"Voyages croisés"""" ha raccolto e a sua volta rappresentato l'espressione del tempo che viviamo, e ne ha rimandato diversità, urgenze, complessità.""