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L' ultimo sangue. Camorra, vittime e carnefici
Stefano Renna ha fotografato per 20 anni i morti di camorra per le strade di Napoli, quella camorra che ha perso qualsiasi connotato di umanità e dalle pistole è passata alle mitragliette dei killer imbottiti di eroina o cocaina. Marco Salvia questa stessa Napoli di attonita partecipazione al massacro e alla follia la esprime attraverso i suoi racconti in una lingua ibrida tra dialetto e italiano: quella di chi vorrebbe uscire dal vicolo, ma quasi sempre nel vicolo ci resta. Mentre della camorra parlano - o straparlano - tutti i media e tanti libri, questo volume mostra la semplice verità che nessuno dice fino in fondo: Napoli oggi è una città morta. Parlarci addosso non le restituirà la vita, anzi, solo riconoscendo che il cadavere puzza, possiamo dargli finalmente sepoltura. -
Tania e le altre. Storia di una giovane schiava bambina
"La sentivano urlare, Tania Bogus, 18 anni, moldava, chiusa nella stanza d'albergo con il suo sfruttatore. La sentivano piangere con disperazione. Non voleva darsi a lui. Ma nessuno voleva sentire. La notte gli uomini che compravano il suo corpo di bambina non potevano non vedere quei lividi sulla pelle. Ma nessuno voleva vedere. Tania era sola. Non c'era nessuno al suo fianco nemmeno la notte in cui si trovò ancora una volta sola davanti ai suoi carnefici, in montagna, e fu uccisa. Una ventina di martellate in faccia."""" Questo libro racconta il destino tragico di Tania, schiava-bambina che per sfuggire alla miseria del suo paese è finita nelle mani di feroci aguzzini." -
Psicofarmaci agli psichiatri
Un uomo precipita con l'auto da un viadotto. È uno psichiatra, abituato a ripercorrere la vita degli altri. Ma questa volta i fotogrammi che gli scorrono davanti raccontano la storia della crisi esistenziale e professionale dentro la quale è precipitato ben prima di sfondare il guard-rail. Negli ultimi mesi due donne riemerse dal passato lo hanno coinvolto in una danza d'amore e di guerra al di qua e al di là dell'Oceano; un anziano e sovversivo dottore che predica la fratellanza terapeutica e l'abolizione dei farmaci ha sgretolato le sue certezze nella psichiatria; un perverso scienziato ostaggio dell'industria farmaceutica e coinvolto in un brutale omicidio lo ha costretto a trasformarsi in investigatore e minaccia la sua vita. C'e n'è quanto basta per ridursi l'esistenza a brandelli. O per decidere di reagire. -
Paesaggi urbani della Puglia in età romana. Dalla società indigena alle comunità tardoantiche
Esito di un progetto di ricerca dal lungo percorso, che si è avvalso del lavoro congiunto di un gruppo di studiosi, questo volume propone per la prima volta un approfondimento sistematico sulle città della Puglia in età romana, a partire dalle trasformazioni significative di questo comparto nell'ambito dell'assetto che la penisola assume dalla fine del IV secolo a.C. e soprattutto dopo la guerra sociale, con attenzione all'intera età imperiale, fino alle prime manifestazioni di marcati mutamenti insediativi intorno alla metà del IV secolo d.C. Attraverso la lettura dei dati archeologici, integrata con la notizia delle fonti letterarie e itinerarie, archivistiche, epigrafiche e numismatiche delle 29 civitates documentate, si delinea il profilo storico e urbanistico, anche con attenzione alla viabilità interna, e si analizzano i diversi spazi, da quello pubblico dei monumenti a quello privato delle residenze, alle aree manifatturiere e funerarie, oltre alla viabilità esterna. Per ogni centro, inoltre, una sezione specifica è destinata al territorio, per segnalare, pur nelle linee essenziali, le dinamiche di interazione con la città. In apertura, un profilo storico tratteggia il contesto di riferimento entro cui il processo urbano si consolida e una introduzione archeologica propone su scala regionale la sintesi delle dinamiche comuni e degli elementi di autonomia nelle trasformazioni urbane e rurali a cui si assiste in età repubblicana, con la deduzione delle colonie di diritto latino e romano e nel periodo successivo alla guerra sociale, quando nei municipia prevalgono tratti di omogeneità rispetto alle norme istituzionali e ai modelli di pianificazione diffusi da Roma. -
La casa II D del quartiere ellenistico-romano di Agrigento
Il volume - promosso dal Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento, grazie alla borsa di studio Gregorio d'Agrigento - contribuisce alla conoscenza della storia del quartiere ellenistico-romano di Agrigento attraverso lo studio specifico della casa II D dell'insula II, con uno sguardo globale alle strutture edilizie, alle membrature architettoniche agli elementi dell'allestimento (pavimenti, rivestimenti e stucchi parietali), e al materiale di scavo dell'edificio. Ne risulta evidente l'appartenenza alla koinè che caratterizza la cultura abitativa ellenistico-romana del Mediterraneo, fornendo un importante contributo alla conoscenza dell'edilizia domestica della Sicilia. -
Lo spazio tirrenico nella «grande trasformazione». Merci, uomini e istituzioni nel Settecento e nel primo Ottocento
I saggi qui raccolti, concentrandosi sulle linee di traffico che nel Settecento e nel primo Ottocento disegnano una particolare dimensione e qualità dello spazio mediterraneo - quello che abbiamo chiamato lo ""spazio tirrenico"""" -, ne esplorano da vicino le forme geografiche, economiche, sociali ed istituzionali; ne emerge una straordinaria ricchezza di luoghi ed attori, tecniche ed apparati, conflitti e identità."" -
La fotografia archeologica digitale. Dallo scatto all'elaborazione
L'uso di tecniche sempre più sofisticate in archeologia richiede un saper fare che sia in grado di gestire al meglio gli strumenti che la modernità offre. Così è per la fotografia che con l'introduzione digitale ha aperto nuovi scenari nella documentazione sul campo, nel lavoro di postproduzione, nell'archiviazione dei dati e nella comunicazione archeologica. Il computer e la macchina fotografica digitale sono ormai compagni inseparabili della ""trowel"""" nel bagaglio dell'archeologo che opera sul campo, il cui """"mestiere"""" si va sempre più configurando come """"professione"""". Questo manuale, nato dalla passione per la fotografia, dal quotidiano lavoro sul campo e in studio, contribuisce, attraverso la già matura esperienza del giovane autore, a superare la tradizionale separazione tra sapere e saper fare. Prefazione di Franco Cambi. Presentazione di Andrea Ciacci."" -
L' impatto della «peste antonina»
È opinione oggi largamente condivisa, ma non universalmente accolta, che la ""peste antonina"""", la malattia epidemica, presumibilmente il vaiolo, che visitò per più di un ventennio molte regioni del mondo romano a partire dal 165 d.C., abbia rappresentato una cesura decisiva, un vero e proprio turningpoint, nella storia dell'impero. Alcuni studiosi, tuttavia, hanno messo ancora recentemente in dubbio la severità dell'epidemia e dunque il suo valore epocale nell' avviare il processo di radicali trasformazioni degli assetti economici e sociali, oltre che politici e militari, che avrebbero investito la compagine imperiale nel corso del III secolo. I contributi raccolti in questo volume indagano gli effetti dell'epidemia, prima di tutto attraverso una puntuale rilettura della documentazione letteraria, papiracea ed epigrafica che è parsa fornire prove dirette e indirette della sua severità, ma anche guardando alla documentazione comparativa e nel più ampio contesto dell'evoluzione del clima, oltre che delle difficoltà politico-militari coeve; analizzano in modo sofisticato, e anche qui in chiave comparativa, gli aspetti epidemiologici; discutono, da opposte prospettive teoriche, delle conseguenze che un drastico ridimensionamento della popolazione poté avere nel breve e meno breve periodo sulla solidità della struttura economica dell'impero e sul tenore di vita dei superstiti. Il quadro complessivo che ne emerge è quello di una controversia storiografica destinata a non esaurirsi nell'immediato futuro."" -
Le fornaci romane di Giancola (Brindisi)
Le anfore commerciali prodotte a Brindisi tra II e I secolo a.C. trasportavano l'olio e il vino di quella regione per tutto il Mediterraneo. Le anfore venivano prodotte in grandi impianti di carattere manifatturiero. Quei siti in località Giancola sono stati scavati negli anni Ottanta del secolo scorso. Le ricerche, qui edite analiticamente, hanno messo in luce le fornaci e, accanto ad esse, una collina di scarti di produzione, archivio ricchissimo di dati che hanno permesso un approccio integrato tra stratigrafia, tipologia, epigrafia ed archeometria. Al termine di questo studio innovativo la produzione anforaria di Brindisi ci appare in tutta la sua imponenza nella fase di massimo sviluppo, ma anche articolata nel tempo con le sue trasformazioni, sia tecniche che organizzative, che riflettono la storia economica e sociale del paesaggio agrario brindisino tra la tarda età repubblicana e l'inizio dell'impero. -
Studi e ricerche su Ascoli medievale
Dopo una pausa di alcuni anni, riprende la pubblicazione dei ""Quaderni ascolani"""", promossa dal Centro Culturale Polivalente di Ascoli e dal Dipartimento di Scienze Umane dell'Università di Foggia. Il nuovo numero della collana, curato da Saverio Russo, affronta il tema del Medioevo ad Ascoli attraverso due differenti strumenti analitici: i risultati delle ricerche archeologiche condotte nel territorio di Corleto dall'Università di Foggia e coordinate da Pasquale Favia, Roberto Goffredo e Vincenzo Valenzano e lo studio, a cura di Pasquale Cordasco, delle più antiche pergamene relative ad Ascoli conservate presso l'Archivio dell'Abbazia di Montevergine."" -
L' allevamento di pecore nell'Egitto romano. Aspetti economici e sociali
L'abbondanza di documenti papiracei emersi dalle sabbie dell'Egitto ha permesso agli storici dell'antichità di ricostruire molti aspetti della vita sociale, economica e politica di questo Paese nei periodi ellenistico, romano e bizantino. Nella scia di tale filone di studi, il presente lavoro esamina il ruolo della pastorizia nei primi tre secoli della dominazione romana in Egitto. Nonostante la sua ampia diffusione, la pastorizia non ha ricevuto finora, da parte degli studiosi, la medesima attenzione di cui è stata oggetto l'agricoltura. Questo studio tenta di bilanciare tale squilibrio offrendo un'indagine ad ampio raggio, che da una parte illumina i meccanismi amministrativi ed economici dell'allevamento di pecore e capre, dall'altra esamina lo status sociale dei proprietari di greggi e le diverse modalità di gestione degli animali. Il quadro che ne viene fuori è di una pastorizia ben integrata nell'economia egiziana, regolata da un rigoroso sistema di tassazione e inserita nel capillare controllo amministrativo della proprietà privata. -
Segni del francescanesimo a Bitonto e in Puglia. Atti del Convegno di Studi (Bitonto, 3-5 giugno 2011)
Il convegno di studi ""Segni del Francescanesimo a Bitonto e in Puglia"""", organizzato dal Centro Ricerche di Storia e Arte, ripercorre alcune tappe del cammino di Francesco, un uomo e un santo immerso nel suo tempo e contemporaneamente un fratello e un cristiano del nostro tempo. L'occasione rinviene da due eventi tra loro interrelati. Il primo: dopo un lungo lavoro di restauro si può ammirare il dipinto su tavola raffigurante il santo di Assisi, un'opera pittorica di grande bellezza realizzata agli inizi della seconda metà del XIII secolo e conservata a Bitonto. Il secondo evento: la ricorrenza del V Centenario della nascita del francescano Cornelio Musso, padre conciliare a Trento e vescovo a Bitonto, una figura straordinaria per vastità di cultura e libertà di mente."" -
L' empereur Maxence
Massenzio, l'ultimo imperatore residente a Roma, ha lottato fino alla fine per indurre la Tetrarchia al riconoscimento del suo diritto al trono. Da usurpatore, come erano stati all'inizio anche Diocleziano e Costantino, Massenzio ha riportato la capitale a Roma e ha preso tutte le misure necessarie per ridare alla città i privilegi tradizionali. Gli esiti architettonici delle sue imprese sono i più presenti, ma si possono trovare anche delle tracce di altre sue disposizioni imperiali. Ci si riferisce soprattutto alle relazioni di Massenzio con la cristianità. Nel corso della storia queste decisioni, diventate dall'inizio ""il bersaglio"""" della propaganda pro-costantiniana, sono state molto contestate."" -
Costantino prima e dopo Costantino. Ediz. italiana e inglese
Le relazioni qui raccolte sono state presentate all'Università degli Studi di Perugia e nel Palazzo Comunale di Spello - di fronte al Rescritto di Costantino - tra il 27 e il 30 aprile 2011 nel 1700° anniversario dell'Editto dell'imperatore Galerio. Poiché il 311 d.C. è stato un anno spartiacque che ha inaugurato l'ascesa di Costantino, il 2011 è sembrato il giusto punto di partenza per una nuova valutazione della sua 'rivoluzione'. Il volume si apre con due panoramiche di Lellia Cracco Ruggini e di Andrea Giardina e si svolge in più di trenta contributi, raggruppati in tre grandi sezioni che coprono i preludi di Costantino, l'apice del suo potere e la sua influenza fino al mondo moderno. Il ritratto complesso che qui viene presentato può iniziare a rendere giustizia a questa figura fondamentale nella storia del mondo. -
Lessico dialettale bitontino
Il lavoro di Nicola Pice, una edizione riveduta e ampliata del glorioso Lessico dialettale bitontino di Giacomo Saracino, costituisce senz'altro una testimonianza attiva di memoria, di cultura e di civiltà. La sua pubblicazione va nella direzione di valorizzare una realtà che gli attuali processi di massificazione rischiano di far scomparire. Porre attenzione al dialetto significa, difatti, recuperare una storia locale ricca di importanti informazioni utili per comprendere quanto siamo cambiati e quanto di noi proviene dal passato. -
Il luogo di culto di monte Papalucio ad Oria. Vol. 1: La fase arcaica.
Monte Papalucio costituisce uno straordinario contesto archeologico della Messapia, oggetto di indagini sistematiche da parte dell'Università del Salento, sotto la direzione di Francesco D'Andria. Verso la metà del VI sec. a.C., ad Oria, sulle pendici di una collina dell'abitato, viene impiantato un luogo di culto dedicato a Demetra e la sua frequentazione si protrae fino agli anni '70 del V sec. a.C. Lo studio delle sequenze stratigrafiche, l'analisi di oltre 50.000 reperti ed i dati bioarcheologici permettono di ricostruire numerosi aspetti relativi all'area sacra: il rapporto con l'abitato ed il sistema insediativo, l'organizzazione spaziale, l'articolazione del rituale. In particolare l'esame funzionale dei manufatti è stato condotto con l'obiettivo di distinguere utensili ed offerte ed ha portato all'individuazione delle pratiche di abluzione, sacrificio, libagione, cottura delle carni e pasto rituale. -
Castel del Monte. La storia e il mito
Numerosi interrogativi si affollano intorno a Castel del Monte. Perché fu costruito su quella collina? Era un edificio completamente isolato, privo di difese e inabitabile? Perché fu scelta la pianta ottagonale? Ma, soprattutto, cos'è Castel del Monte? Era veramente un castello o, come si afferma da più parti, un tempio, uno scrigno esoterico, un osservatorio astronomico, un hammam? Il volume offre convincenti risposte a questi quesiti ripercorrendo la storia di Castel del Monte sulla base di quanto si evince dall'analisi delle fonti medievali, dalla lettura delle descrizioni effettuate dai viaggiatori dei secoli passati, dallo studio del monumento, in un serrato confronto con gli altri castelli edificati da Federico II e alla luce della vasta storiografia sull'argomento. -
Emptor et mercator. Spazi e rappresentazioni del commercio romano
Questo volume si propone di contribuire al superamento delle carenze conoscitive, analizzando i comportamenti sociali che ruotano attorno alle attività commerciali al dettaglio, letti attraverso la loro rappresentazione figurata, la loro materializzazione in strutture edilizie, le tracce del loro uso. L'ambito geografico della ricerca per gli aspetti urbanistici, distributivi ed edilizi concerne specificamente alcuni siti-campione dell'Italia centrale adriatica, di quella tirrenica e delle province centroeuropee e balcaniche, mentre l'ambito cronologico preso in esame va dal II secolo a.C. al II secolo d.C., con alcuni approfondimenti specifici sull'epoca tardoantica e altomedievale. Il volume si compone di una prima parte dedicata agli spazi della produzione, del commercio e dell'abitazione nella città antica, una seconda consacrata alle rappresentazioni della compravendita nell'Italia romana, e infine una terza incentrata sugli spazi del commercio e della produzione negli insediamenti minori in Italia e nelle province transalpine. -
La villa restaurata e i nuovi studi dell'edilizia residenziale tardoantica. Atti del Convegno internazionale del Centro Interuniversitario di studi...
Il volume raccoglie gli atti del I Convegno internazionale organizzato dal CISEM, fondato da cinque università italiane ed aperto alla partecipazione di altre università e centri di ricerca italiani e stranieri. I contenuti, che spaziano dall'architettura tardoantica dell'Italia, della Sicilia e di altre province romane, alla scultura, ai mosaici, ai marmi, a temi del restauro e delle coperture delle ville tardoantiche partendo da quelle della villa del Casale recentemente inaugurate, riflettono gli scopi istituzionali con cui è nato il Centro: una migliore conoscenza dell'edilizia residenziale tardoantica, attività scientifiche coordinate e risultati resi noti in tempi brevi. Con questa iniziativa, dunque, il CISEM intende avviare le proprie attività, proponendosi come un punto di incontro e confronto tra gli specialisti di diverse discipline per approfondire, integrare e sviluppare le conoscenze scientifiche in questo settore dell'archeologia tardoantica e, contestualmente, per affrontare in un'ottica ""globale"""" le tematiche legate alla valorizzazione e fruizione di siti e monumenti avvalendosi dell'apporto delle nuove tecnologie applicate ai Beni Culturali."" -
Quantifying the greco-roman economy and beyond
La quantificazione sul lungo periodo è una problematica che suscita vivissimo interesse, sollecitato dalla crescita formidabile di testimonianze portate alla luce dall'archeologia e grazie al notevole miglioramento delle tecniche di laboratorio. Quindici autori di grande reputazione sono stati invitati a proporre riflessioni sull'uso dei numeri in storia antica. Non sorprende che la stragrande maggioranza dei capitoli si occupi di economia. Per quanto diversi nel tono che adottano a proposito della quantificazione - da un atteggiamento pessimista a uno ottimista, questi saggi vanno ben al di là dell'illustrare i dibattiti attuali sull'economia antica. È chiaro che il loro approccio di lungo periodo è fondamentale per una migliore comprensione del passato. Il livello di audacia è pure notevole, con sforzi davvero eroici, per contenere in un unico quadro in alcuni casi quattro millenni di realtà umane. Nonostante le difficoltà concettuali e pratiche, la ricerca sta progredendo rapidamente, inquadrando le nostre ipotesi in una gamma di possibilità molto più contenuta.