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La battaglia di Farsalo. Saggio di commento a Lucano, ""Bellum civile VII""
Questo saggio di commento, dedicato alla sezione centrale del settimo libro del ""Bellum Civile"""", si propone di analizzare nel dettaglio lo svolgimento della battaglia di Farsalo così come è descritto da Lucano, mettendo a nudo i meccanismi narrativi, i rapporti con la tradizione storiografica e il dialogo coi grandi modelli letterari dell'episodio. L'esegesi minuta del testo non nasconde sorprese, come l'individuazione di numerose suggestioni omeriche e uno spregiudicato impiego delle fonti storiche, costantemente filtrate attraverso la lente dell'ideologia lucanea."" -
Libertas tuenda. Forme di tutela del cittadino romano in età repubblicana
Il cittadino della Repubblica romana antica gode della facoltà di protestare contro i depositari del potere pubblico che intendano ledere l'integrità fisica, giuridica o politica dei privati: le minacce di coercizione si interrompono dinanzi alla provocatio ad populum e alle appellationes, vere grida di sfida con cui il civis ufficializza la sua contestazione nel Foro romano, centro del controllo sociale e del dibattito politico. -
Annibale un viaggio. Catalogo della mostra (Castello di Barletta, 2 agosto 2016-22 gennaio 2017)
Questo catalogo raccoglie i testi che hanno accompagnato il percorso della mostra Annibale. Un viaggio tenuta nel Castello di Barletta nel 2016 in occasione dell'anniversario della battaglia di Canne (2 agosto 216 a.C.). Saggi e schede approfondiscono tematiche legate alla vita, alla cultura e alla straordinaria impresa del generale punico Annibale Barca, uno dei più grandi condottieri dell'antichità, figura storica di riferimento nel contesto mediterraneo del III e II secolo a.C. Immagini, reperti, disegni, stampe antiche illustrano i luoghi percorsi dal generale, dall'Africa all'Italia, e ci raccontano il suo rapporto con la religione, con la guerra, con i soldati, con le popolazioni italiche e con i territori attraversati. -
L' eradicazione degli artropodi. La politica dei beni culturali in Sicilia
"Una lettera, datata 3 aprile 2013, giorno del mio insediamento all'Assessorato dei Beni Culturali della Regione Siciliana, chiedeva un piano di controllo/eradicazione della infestazione di artropodi nel sito di Tindari. 'No, non ci posso credere - pensai ridendo - mi trovo ad affrontare nei prossimi mesi una delle questioni più complesse e strategiche per la Sicilia, la politica dei beni culturali, e invece che cosa mi chiedono? Di organizzare un «piano di lotta» contro le zecche!' Mai e poi mai avrei immaginato che, nei mesi a venire, questa sarebbe diventata la mia principale aspirazione: eradicare artropodi/politici dalle aree archeologiche, dai centri storici, dalle coste; sottrarre al loro controllo vampiresco quello che resta del passato della più grande isola del Mediterraneo.""""" -
I frontoni fittili della Civitella di Chieti
Il volume costituisce la prima edizione integrale dei complessi figurativi in terracotta provenienti dalla Civitella di Chieti, recuperati in uno scarico intenzionale effettuato in antico, dopo la dismissione degli apparati decorativi. Si tratta di tre grandi frontoni realizzati fra II e I secolo a.C. relativi a edifici sacri che dovevano sorgere sull'acropoli dell'antico centro marrucino, non lontano dal luogo di ritrovamento. Il tema è incentrato rispettivamente sulle figure dei Dioscuri, di Apollo Ercole e le Muse, della Triade capitolina. Il volume offre un'analisi tecnica, iconografica e stilistica dei singoli personaggi e degli insiemi in generale, proponendone un inquadramento storico sullo sfondo delle vicende politiche e culturali del mondo italico nei suoi rapporti con Roma. -
Monte Calvello. Una comunità di età arcaica ai confini della Daunia
Il volume offre l'editio princeps dei corredi provenienti dalla necropoli arcaica (VI secolo a.C.) di Monte Calvello, località del comune di Troia (Foggia), indagata nel 2006 durante le indagini di archeologia preventiva per la realizzazione di un parco eolico. Lo studio dei materiali provenienti dalle tombe a fossa e l'analisi del rituale funerario, che prevedeva l'inumazione dei defunti in posizione supina, permettono di distinguere questa piccola comunità dai tratti culturali e identitari della Daunia coeva e di ricondurla, invece, al mondo sannita. Il contesto archeologico presentato fornisce, dunque, un nuovo tassello per la ricostruzione storica dell'antico territorio dei Dauni, del loro stretto rapporto con i vicini Sanniti e dei permeabili confini arcaici. -
Gli Imperiali di Francavilla. Ascesa di una famiglia genovese in età moderna
La famiglia è argomento di grande rilievo nell'odierna storiografia e numerosi lavori hanno affrontato il tema secondo differenti approcci metodologici e disciplinari. Inserito in questo ricco filone di studi, il volume ricostruisce la storia plurisecolare degli Imperiali di Francavilla, casato di origini genovesi trapiantato nel Mezzogiorno d'Italia alla fine del XVI secolo in seguito all'acquisto di un vasto complesso feudale nella provincia storica di Terra d'Otranto. Mercanti-banchieri elevati allo status di principi nel Regno di Napoli, gli Imperiali furono protagonisti di una brillante ascesa sociale e politica, favorita da una grande disponibilità economica e perseguita attraverso accorte strategie patrimoniali, oculate scelte matrimoniali nonché grazie all'intraprendenza di singoli individui. Lo studio intreccia analisi economica e analisi sociale e pone attenzione non solo alle relazioni interne alla famiglia, ma anche alla proiezione pubblica del casato. -
Fanum Iunonis melitense. L'area centrale del santuario di Tas-Silg a Malta in età tardo-repubblicana
Le attività della Missione archeologica italiana a Malta, iniziate nel 1963, portarono alla luce a Tas-Sil? i resti di un luogo di culto che fu da subito identificato con il fanum Iunonis di cui parla Cicerone. Del santuario, frequentato dall'età preistorica sino alla trasformazione in chiesa cristiana, si conservano scarse evidenze monumentali, per la maggior parte riferibili agli interventi di ristrutturazione attuati in età tardo-repubblicana, quando gli spazi vengono riorganizzati e l'area centrale - gravitante intorno al tempio - è monumentalizzata con la costruzione di una corte-peristilio che impiega su tre lati l'ordine dorico e i capitelli corinzio-sicelioti sul braccio antistante l'ingresso al tempio. Si tratta di un intervento coevo alle ristrutturazioni di alcuni centri urbani della provincia Sicilia (di cui Malta fa parte), e probabilmente realizzato grazie all'iniziativa di personaggi che svolgevano i propri affari tra l'arcipelago maltese e la Sicilia. Negli stessi anni viene costruita anche la celebre domus di Rabat, i cui materiali architettonici presentano strette affinità con quelli del santuario. -
Apprendere ciò che vive. Studi offerti a Raffaele Licinio
Interrogare il presente con inquietudine e ironia, «e tutto imparare senza perdere di vista lo scopo ultimo che è di meglio conoscere se stessi attraverso gli altri e gli altri attraverso se stessi», come scriveva Antonio Gramsci: se c'è una lezione che Raffaele Licinio ha appreso e trasmesso a noi tutti che abbiamo voluto regalargli un frammento delle nostre ricerche, a molti altri che per varie ragioni non compaiono, pur avendolo desiderato, e a tutti i suoi studenti e amici che nel corso di decenni ha incontrato, è questo nesso inscindibile tra cultura storica e impegno politico: «tutto è politica [...] e la sola 'filosofia' è la storia in atto, cioè la vita stessa». -
Territorio, insediamento e istituzioni ecclesiastiche nel mezzogiorno moderno
Partendo da una concezione dell'insediamento come fenomeno dinamico e relazionale, definito dai rapporti conflittuali o negoziali fra gruppi sociali localizzati e poteri sovralocali, questo libro indaga i repertori di centri abitati costruiti dalla Chiesa nel mezzogiorno di età moderna, comparandoli con quelli di natura fiscale prodotti dallo Stato meridionale - in particolare le liste delle 'università' chiamate a gestire e pagare le imposte sui 'fuochi'. La ricerca, concentrata sui decenni che seguono il Concilio di Trento e in quelli del riformismo tardo-settecentesco, si fonda su un'analisi puntuale delle Relationes ad limina, nelle quali i vescovi, ogni tre anni a partire dal 1585, mettono sotto osservazione la dotazione di enti e di personale della propria diocesi ed i risultati conseguiti nell'opera di inquadramento e cristianizzazione delle popolazioni urbane e rurali. Ne emerge una visione dei quadri dell'insediamento che, oltre a non rispecchiare la geografia materiale degli addensamenti edilizi, non coincide con quella statale. -
Liburna. Archeologia subacquea in Albania. Vol. 1: Porti, approdi e rotte marittime.
Il progetto ""Liburna. Archeologia Subacquea in Albania"""" si è posto come obiettivi principali la redazione di una carta archeologica del litorale albanese, l'indagine di alcuni siti di particolare interesse e la realizzazione di varie attività mirate alla formazione professionale di archeologi subacquei e alla tutela e valorizzazione del patrimonio sommerso. Il volume prende in esame i risultati delle ricerche effettuate nel corso di quattro campagne di ricognizione condotte tra il 2007 e il 2010 lungo le coste meridionali dell'Albania, e in particolare tre grandi aree: la baia di Porto Palermo, la baia di Valona e il promontorio di Karaburun. I dati acquisiti sul campo, integrati al quadro delle informazioni pregresse e alla lettura delle testimonianze letterarie e cartografiche, hanno consentito di ricostruire le trasformazioni del paesaggio costiero e subacqueo, le rotte marittime e la circolazione delle merci fra l'età della colonizzazione e il pieno Medioevo."" -
La Puglia nel mondo romano. Storia di una periferia. L'avvio dell'organizzazione municipale
Guardare al centro dalla periferia: la storia locale come percorso privilegiato per rileggere la storia dell'Italia romana. Per quanto la formazione di un'identità regionale della Puglia sia fenomeno di età moderna, gli spazi sui quali insiste la 'regione' Puglia come entità istituzionale coincidono per circa due terzi con quelli che, già in età augustea, la prima ripartizione a fini statistici della penisola italica attribuì alla regio secunda, più tardi denominata Apulia et Calabria. Per la seconda parte della storia della Puglia nel mondo romano il racconto assume come periodizzanti l'estensione dell'ordinamento municipale al mezzogiorno adriatico, durante e dopo la guerra sociale, e il suo consolidamento, simbolicamente espresso dal censimento del 28 a.C. L'istituzione dei municipi rimodellò la geografia antropica e portò a compimento l'assimilazione reciproca delle popolazioni locali e la dissoluzione delle loro specificità ataviche, linguistiche e culturali, come notava Strabone, che ne fu lucido e disincantato osservatore. -
Napoli e il Mediterraneo nel Settecento. Scambi, immagini, istituzioni
Il Mediterraneo è ben presente negli sguardi settecenteschi su Napoli e da Napoli, dove il mare è visto da molti come un pericoloso tramite di contagi sanitari e religiosi, da molti altri come una risorsa sprecata, una fonte di ricchezza da mettere al servizio della ""felicità pubblica"""". Gli studi raccolti in questo volume ricostruiscono da punti di osservazione diversi la storia dei rapporti tra Napoli e il Mediterraneo: scambi, giurisdizioni, negoziati, merci, consumi, incontri e confronti tra mondi e religioni diversi, giochi di immagini, progetti, rappresentazioni. Con ricchezza di materiali inediti, offrono un contributo non irrilevante di conoscenza e una ricognizione delle tante piste di indagine che ancora si aprono all'attenzione e alla curiosità degli studiosi."" -
Paesaggi mediterranei di età romana. Archeologia, tutela, comunicazione. Atti del convegno internazionale (Bari-Egnazia, 5-6 maggio 2016)
Il volume raccoglie gli Atti del Convegno internazionale ""Paesaggi mediterranei di età romana. Archeologia, tutela, comunicazione"""" (Bari-Egnazia, 5-6 maggio 2016) in cui si presentano gli esiti di recenti progetti che, nell'orizzonte diacronico connaturato allo studio dei paesaggi antichi, hanno riservato un approfondimento specifico al periodo romano, tra l'estensione del dominio dell'Urbe sulla penisola e sui territori destinati a confluire nell'Impero e la fine del IV secolo d.C., prima delle profonde trasformazioni che segnano il Mediterraneo in età tardoantica. Ad accomunare le ricerche e a favorire il confronto dei risultati è l'interesse a cogliere il rapporto tra città e territorio, con il ricorso allo scavo stratigrafico e alla ricognizione sistematica e con l'attenzione alle molteplici componenti insediative, infrastrutturali, produttive, commerciali, religiose e culturali, lette nel quadro del rapporto uomo-ambiente e dunque in una costante interazione tra indagine storico-archeologica e studi di carattere ambientale."" -
Restauro e terremoto. I beni culturali della Capitanata. Atti del convegno (Foggia, 2 febbraio 2017)
Il volume raccoglie saggi di esperti provenienti da diverse istituzioni di importanza nazionale e professori universitari intorno al tema del terremoto, con le conseguenti riflessioni sulla vulnerabilità del patrimonio architettonico ed archeologico della Capitanata, sulla sua fragilità - che è poi comune a tanta parte di Italia - e sull'efficacia delle tecniche di consolidamento di cui disponiamo. Un rischio sismico che deve fare i conti oggi anche con problemi di sottoutilizzo, abbandono e carenza di manutenzione che minano il patrimonio e lo espongono a danni ancora maggiori. Tre gli obiettivi che il lavoro si è posto: capire meglio i fenomeni in atto nell'Italia centrale e approfondire i temi della struttura geologica e sismica della Capitanata; valutare con esperti e professionisti il livello della vulnerabilità del patrimonio archeologico e monumentale di questa parte della Puglia; approfondire metodi e tecniche di restauro che ci consentano di esercitare la prevenzione, che resta l'unico sistema per difendersi da eventi sismici. -
Agrigento ellenistico-romana. Coscienza identitaria e margini di autonomia. Atti della Giornata di studi (Agrigento, 30 giugno 2016)
Il volume raccoglie gli atti della Giornata di Studi svoltasi il 30 giugno 2016 - promossa dal Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi e dall'Università degli Studi di Catania - dedicata ad Agrigento nel periodo ellenistico-romano. Il tema, di grande interesse ed attualità grazie alle recenti scoperte archeologiche, è stato affrontato da storici e da archeologi, partendo dalla rilettura delle fonti letterarie ed epigrafiche fino alla interpretazione delle evidenze urbanistiche ed architettoniche. Dal dibattito scientifico emerge la fisionomia complessa della città agli esordi della provincia romana, legata al suo passato illustre, ma proiettata nella nuova dimensione della romanità. -
Spazi e luoghi sacri espressioni ed esperienze di vissuto religioso
Questo volume accoglie gli Atti del VI Convegno Internazionale del Progetto Spazi sacri e percorsi identitari. Testi di fondazione, iconografia, culto e tradizioni nei santuari cristiani italiani fra tarda antichità e Medioevo, svoltosi a Bari dal 23 al 25 maggio 2017. La ricerca ha inteso riprendere le indagini sui concetti di sacralità e di spazio/luogo; studiare i santuari quali specifici spazi sacri; consegnare al pubblico di non specialisti una nuova idea di questi luoghi in quanto non solo poli cultuali, ma spazi culturali in senso più ampio. -
I tumuli della necropoli di Salve. Architetture e rituali nell'ideologia funeraria dell'età del rame
La necropoli di Macchie Don Cesare nel territorio di Salve (LE) ha aggiunto nuovi dati alla conoscenza dei costumi funerari dell'eneolitico meridionale: ha rivelato, infatti, la pratica dell'incinerazione sotto tumulo affermatasi tra la metà del IV e il III millennio a.C. -
Quasi giallo. Romanzo di archeologia
Nel dipartimento di Archeologia si intrecciano molte storie. Alla morte sospetta di un docente di numismatica fanno seguito furti, incendi, minacce, in un clima di tensione che coinvolge un giovane ricercatore impegnato la sera nella pasticceria paterna, una professoressa che non vuole invecchiare, una sensuale dottoranda e altri personaggi, molti dei quali hanno qualcosa da celare. Fra loro, un carabiniere interessato ai metodi archeologici e una bizzarra studentessa appassionata di romanzi gialli. Intanto, a lezione e via mail, si affrontano altre storie. Antiche e controverse. L'uomo del Similaun fu realmente ucciso sul ghiacciaio? Chi realizzò la Sindone? La civiltà nuragica fu spazzata via da uno tsunami preistorico? I neandertaliani del Circeo erano cannibali? Gli schiavi newyorchesi avevano rituali funerari segreti? E, più importante di tutte, l'archeologia può essere il movente di uno o più omicidi? -
Racconti da museo. Storytelling d'autore per il museo 4.0
Questo libro delinea le caratteristiche del 'narratore da museo' e le tecniche che deve mettere in campo. Realizzato dal team del Centro studi per l'archeologia pubblica Archeostorie®, si propone come prima guida per chiunque voglia cimentarsi nell'arte del racconto da museo. Chiunque voglia, grazie al racconto, creare attorno al museo una vera comunità.